Buone feste e buon anno a tutti. Sapendo però che il Natale ha almeno 5.000 anni e stando attenti a non buttare via lo spirito critico come vorrebbero invece i vari cleri, a partire da Ratzinger
E’ Natale. Festa che esiste da almeno 5.000 anni, come dimostra tra molto altro anche il libro “Il Natale ha 5.000 anni”. Esiste cioè da quando gli esseri umani si sono accorti non solo che il sole morente al tramonto risorge all’alba successiva, ma anche che dopo il solstizio d’inverno – che nel nostro emisfero accade il 21 dicembre – il sole dopo tre giorni riprende nel suo precorso quotidiano ad alzarsi rispetto la linea dell’orizzonte. Come si suol dire, le notti riprendono ad accorciarsi e i dì ad allungarsi. In quei tre giorni la traiettoria del sole pareva fissata sempre al livello più basso rispetto l’orizzonte, perché quei nostri progenitori non disponevano certo di telescopi o altri attrezzi di precisione. Poiché le osservazioni le facevano ad occhio nudo o con attrezzi rudimentali, in quei tre giorni il sole a loro pareva sconfitto: ovvero, “morto”. Poi l’occhio ne percepiva la nuova ciclica ascesa nel cielo…. E poiché 21 più 3 fa 24, ecco che alla mezzanotte del 24 inizia il Natale, che si festeggia quindi il 25.
Sono decine, se non centinaia, i “Natali” del mondo antico, tutti centrati sul 25 dicembre o nelle immediate vicinanze, a seconda dell’abilità e della precisione degli osservatori “astronomi” antichi. Nell’antica Roma si festeggiava il “dies natalis Solis invictis”, cioè il “giorno del natale del Sole invitto”, dove il sole era un Dio, che la religione mitraica, nata in Medio Oriente, associava al Dio Mitra. E nei giorni delle nostre feste natalizie c’erano le feste dette saturnali, nome che deriva dal Dio Saturno. Per chi vuole saperne di più, direi che questo link va benissimo:
http://209.85.129.132/search?q=cache:QlV2gb7YRAwJ:www.materterra.it/Article44.htm+natalis+solis+invictis&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it&lr=lang_it
Insomma, nulla di nuovo sotto il Sole invitto, cioè post solstizio. Il cristianesimo – una volta diventato religione di Stato, grazie a Costantino che lo ha sdoganato e a Teodosio che ha cominciato la messa al bando delle altre religioni – non ha fatto altro che impossessarsi dei riti e delle usanze preesistenti. Del mitraismo ha copiato tutto, compreso il termine “missa” della messa (“ite, missa est”), il rito della comunione, la figura del papa e perfino del suo copricapo, che non a caso ancora oggi si chiama appunto mitria. A un certo punto il prefetto di Roma ha confiscato ai legittimi proprietari e regalato al vescovo di Roma – tra molti altri templi e annessi tesori – anche il tempio mitraico che sorgeva sul colle Vaticano, che si chiama così perché i sacerdoti mitraici andavano a “vaticinare” il futuro osservando il volo degli uccelli. I vati osservavano il cielo, poi con la bacchetta chiamata se non ricordo male sistro delimitavano un “tempulum”, cioè una porzione di cielo, e vaticinavano il futuro da come si svolgeva il volo degli uccelli in quel “tempulum”, che non a caso ha poi dato il nome alla parola “tempio” così come del resto anche a “tempo”. Il motivo per cui fino alla scoperta della stele di Rosetta è andata persa, tra molta altra ricchezza culturale, anche la capacità di scrivere, leggere e capire i geroglifici egiziani, è appunto il fatto che le religioni egiziane vennero messe fuori legge al pari di tutte le altre “pagane”, i loro templi distrutti o regalati alla Chiesa, assieme alle ricchezze formate dai “tesori” accumulati con le donazioni dei devoti, e il clero di quelle religioni perseguitato e disperso anche ferocemente. Quindi, nessuno più sapeva nulla dei geroglifici, visto che la parola significa “segni sacri”.
L’origine astronomica del Natale è dimostrata ancora oggi dal rito della messa di mezzanotte. Perché mezzanotte e perché il 25 dicembre, se nessuno sa in che giorno e tanto meno a che ora è nato Gesù detto il Cristo, del quale – pur ammettendo che sia storicamente esistito – non si sa neppure se sia nato a Nazaret o nella “Casa del pane”, cioè a Betlemme. Lo si dice nato a Nazaret perché lui era un “nazireo”, vale a dire un sacerdote di una certa setta ebraica, cosa che però non ha nulla a che spartire con il paese che si chiama Nazaret. E lo si dice nato alla “Casa del pane” solo perché si vuole far finta che si sia avverata la profezia biblica secondo la quale il Messia che avrebbe liberato gli ebrei sarebbe nato dalla stirpe di re Davide, che aveva casa a Betlemme. Il fatto che il padre di Gesù fosse in cielo Iddio e in terra il putativo Giuseppe fa a cazzotti con la discendenza da Davide, ma tant’è….
Di fatto Gesù si può dire sia nato a Roma, tali e tante sono le manipolazioni eseguite a Roma che riguardano lui, i vangeli e le storie annesse connesse. E’ a Roma che si è sempre deciso cosa e come i cristiani devo credere, con dogmi inventati nel Duemila come l’ascesa al cielo della Madonna e il suo essere nata senza “peccato originale” o inventati al concilio di Trento, come l’ostia della comunione che diventa “carne di Cristo in forma di ostia di farina” o inventati prima ancora, come la natura divina di Gesù: una invenzione, questa, che ha permesso alla Chiesa di mettere fuori gioco la concorrenza degli ebrei lanciando contro di loro l’accusa infamante di deicidio, caduta come è noto solo pochissimi anni fa.
Questa faccenda del Sole è più importante di quel che potrebbe parere, perché mostra altre sovrapposizioni forzate che il cristianesimo a fatto a sbafo e a spese di ciò che esisteva prima e da gran tempo. Quella che noi chiamiamo domenica era infatti al tempo dei romani il dies Solis, cioè il giorno del Sole, così come il lunedì è ed era il giorno della Luna, il martedì quello di Marte, il Mercoledì quello di Mercurio, il Giovedì quello di Giove, il venerdì quello di Venere, il sabato quello di Saturno. Fu Costantino che quando decise di puntare le sue fortune sui cristiani per ingraziarseli ulteriormente adottò la settimana di sette giorni e quello che era il “dies Solis” lo chiamò “dies Domini”, “giorno del Signore”, facendo contenti i cristiani senza però scontentare i mitraici: infatti, se per i cristiani il Signore era Dio, o Gesù, per i mitraici il Signore era Mitra, visto che anche così lo chiamavano. E a credere in Mitra era lo stesso Costantino, che prima dell’apparizione della croce e della scritta “In hoc signo vinces” nella battaglia di ponte Milvio ebbe la stessa apparizione da parte di Mitra in una battaglia precedente, in nord Europa. Costantino oltre che sdoganatore del cristianesimo, che rese “religio licita” mentre prima era illegale, è anche l’inventore del Credo, recitato ancora oggi come professione di fede dei cattolici. Se lo inventò al concilio di Nicea, peraltro convocato da lui – e non idea spontanea della Chiesa – quando cominciò a pensare al cristianesimo come collante dell’impero e perciò “instrumentum regni”, inventando perfino il termine “cattolicesimo”. Anche se ogni tanto spunta l’idea di farlo santo visto anche che, modestamente, si definiva “il tredicesimo apostolo” o “l’apostolo esterno”, a Roma lo hanno ripagato assai male: Lorenzo Valla, che era il segretario di un papa e non un assatanato scoprì infatti che la “donazione di Costantino” non era latro che un testamento falsificato: con il quale però il papato aveva potuto rivendicare alla Chiesa di Roma la proprietà, ricevuta in eredità da Costantino, dell’intera Italia, della parte occidentale dell’impero, vale a dire la futura Europa, e le quattro diocesi più importanti dell’impero, compresa se non ricordo male quella di Alessandria. Non a caso Indro Montanelli ha definito la Donazione di Costantino la truffa più colossale dell’intera Storia del genere umano. Una truffa che il papa agitò sotto il naso di Carlo Magno per convincerlo a invadere l’Italia e battere i longobardi per evitare che unificassero l’Italia lasciando al vescovo di Roma solo la carica di vescovo di Roma e le terre donategli con la Donazione di Sutri, primo piccolo nucleo del futuro Stato pontificio. Da notare che Valla, per evitare di finire al rogo o comunque in galera a vita, si guardò bene dal pubblicare il libro con il quale dimostrava che la Donazione di Costantino era un falso: il volumetto per venire alla ,luce dovette aspettare quasi un secolo, e un editore tedesco….
Costantino riforma dunque anche i nomi della settimana: tutti contenti, anche gli ebrei con il giorno del “sabato” che prende il nome dal loro Shabbat. Tutti comunque avevano copiato dai babilonesi, e chi ne vuole sapere di più può andare su questo link:
Se la nascita astronomica del Natale è documentata dal rito della messa di mezzanotte, il fatto che la domenica fosse il giorno del Sole è che il Sabato fosse quello di Saturno è documentato dai nomi in inglese e tedesco di questi due giorni: rispettivamente sunday e saturday in inglese, Sonntag e Samstag in tedesco. Del resto, anche il giorno della Pasqua è fissato con criteri astronomici, fissati per decreto dell’imperatore Costantino. Nessuno sa quale sia il giorno della asserita resurrezione di Gesù, se lo si sapesse allora la Pasqua avrebbe un giorno fisso, sempre lo stesso nel calendario. Ecco perciò che come ci si è impadroniti del Natale altri così ci si impadronisce della Pasqua altrui. Non solo di quella ebraica, ma anche e soprattutto di quella “pagana”, che in quel periodo festeggiava la “resurrezione” della natura, cioè l’arrivo della primavera, del tempo delle semine, ecc., tutte cose da fissare con criteri astronomici (ancora oggi i bravi agricoltori tengono d’occhio le fasi lunari e non solo quelle per decidere quando fare alcune cose). Da dove credete che venga l’usanza delle uova pasquali? Da Marte? Dalla bibbia? Dai vangeli? Nossignori! E’ la vecchia usanza degli antichi romani di sotterrare uova per propiziare la fertilità della terra. Anche Madre Natura veniva dotata di ovaie…. Ulteriore antropomorfizzazione del creato. Gli Dei che nell’antichità muoiono e resuscitano sono molti, e quasi tutti dopo tre giorni. Il perché dei tre giorni lo abbiamo visto: sono infatti tre i giorni durante i quali il sole sembra “morto” sul punto più basso della sua traiettoria quotidiana rispetto l’orizzonte. Numeri a parte, non si capisce proprio perché – se non grazie all’ignoranza imposta per secoli dopo avere spazzato via le religioni pagane – la Chiesa insiste a declamare che la morte e la resurrezione di Cristo era per gli antichi “uno scandalo inaudito” perché era “inconcepibile che un Dio morisse”. Nulla di più falso. Tanto per cambiare.
Nulla di più falso quindi anche riguardo le balle sulle “radici cristiane” che si vuol fare credere siano le uniche dell’Europa, per continuare a imporre il potere che è nato dalla distruzione per secoli e secoli delle altre radici: quelle ben più antiche e solide, radicate nella terra e nei ricordi ancestrali. E che pertanto tendono ancora oggi a riemergere nonostante il paganesimo sia stato bandito e lungamente perseguitato, anche con l’Inquisizione visto che non erano bastati i molti secoli di persecuzioni che avevano ridotto le antiche religioni a sopravvivere solo in campagna, nei villaggi, cioè nei “pagus”che pare abbiano dato il nome alla parola “paganesimo”. Se il Natale ha almeno 5.000 anni, poco meno ne ha la figura della Madonna madre di un Dio, a partire da Iside che allatta il piccolo Horus. E del resto proprio Iside con Osiride e uno degli esempi mediterranei di santa trinità. Iside secondo alcuni non era vergine, così come secondo costoro Horus non è davvero risorto perché Iside ne ha sì ricomposto il cadavere fatto a pezzi dal solito congiunta invidioso (versione diventata poi quella di Caino e Abele), ma il fallo non è riuscita a ricomporlo, ha dovuto ripiegare su uno di legno, mentre a me una guida egiziana ha spiegato che Iside il fallo lo ricompose tenendone in bocca i pezzi ritrovati in una palude. Sta di fatto che il mito della resurrezione in area mediterraneo-romana così nasce e da qui si propaga. E del resto nel soffitto di certe tombe dei faraoni si vede come gli egizi si rappresentavano il ciclo del giorno e della notte: il sole tramonta perché ingoiato da una lunga Dea poggiata mani e piedi sulla terra e lunga quanto il cielo stellato, poi al mattino risorge perché rinasce, nuovamente partorito dal sesso della Dea. Un affresco molto ma molto emozionante…. vari metri sotto terra. Da restarne affascinati per sempre soprattutto per ciò che esso sottende riguardo la cultura e la religiosità di quell’epoca.
Il sorprendente libro “Il Natale ha 5.000 anni” dimostra anche che nel cristianesimo la resurrezione era emblematizzata dalla capacità del fallo maschile di avere nella vita molte erezioni, ognuna delle quali è considerabile una sua “resurrezione” post coitum precedente. Il libro mostra statue e dipinti di Cristo, sul trono o in croce, con il Padre o con la Madonna, molto esplicite e significative sotto questo profilo, ma prudentemente fatte sparire o nascoste dalla Chiesa diventata in seguito sessuofoba.
Riguardo il Natale cristiano, non ho mai capito cosa ci sia da gioire per la nascita del Bambinello, visto che è destinato a essere massacrato nella salita al Golgota e sulla croce. Ancor meno lo capisco da quando ho provato cosa sia la paternità. L’aberrazione del sacrifico umano come necessario per la redenzione, rielaborato con la vicenda di Dio che si fa Gesù, cioè uomo, ed ereditato dalla “teologia del sangue” della bibbia, secondo la quale non c’è perdono divino senza versamento di sangue, sia pure magari “solo” del caprone espiatorio, è una aberrazione che a mio avviso è il peccato originale del monoteismo. Anzi, dei monoteismi. Che tra le varie assurdità annoverano in particolare quella di combattersi a sangue da secoli pur rifacendosi tutti allo stesso identico Dio! Un Dio che per i musulmani e gli ebrei che si odiano a morte ha addirittura lo stesso nome: la parola ebraica Eloah, singolare di “divinità”, è chiaramente uguale ad Allah, che da quella deriva. Le religioni possono essere una bella cosa, i vari cleri invece sono solo un potere. Terreno e mondano. Repressivo, quindi, e spesso – come ben sappiamo – sanguinario. L’altra assurdità è la pretesa che la bibbia sia stata scritta o ispirata da Dio, ne è insomma la parola. Una pretesa strana, non solo perché offende in primis lo stesso Dio, per quanto quello della bibbia sia lui stesso una offesa, al genere umano, ma perché la bibbia è in gran parte copiata da miti mesopotamici preesistenti. Un Dio quindi che copia a man bassa….. Per giunta dagli Dei pagani! La prima volta che il Dio della bibbia compare viene nominato al plurale – Elohim, cioè “le divinità”, e non al singolare Eloah – chiaro segno “archeologico” che anche la religione nata dalla bibbia era in origine politeista, dato anche che Abramo e i suoi erano solo degli emigrati dalla politeista e mesopotamica città di Ur, ed è diventata monoteista solo per motivi politici, che nulla hanno a che vedere con il divino.
Le stranezze che fanno sorridere sono molte, compresa l’intera narrazione della creazione che è ormai dimostrato essere solo una serie di favole, completamente illogiche come tutte le favole, e compreso il fatto che Dio avrebbe creato solo Adamo, cioè un essere umano di sesso maschile, pur sapendo bene che si sarebbe annoiato a morte, e anzi non si capisce perché mai lo avrebbe dotato di apparto genitale visto che non aveva cerato anche la donna. Se ne dovrebbe dedurre che Dio riteneva che l’uomo dovesse essere dedito alla masturbazione, e chissà come pensava che si sarebbe moltiplicato, come avrebbe fatto per avere figli…..
Ci si interroga da sempre sul perché della durezza e della ferocia del Dio della bibbia. Ma la risposta è semplice: si tratta della trasposizione al divino della figura tipicamente orientale, mesopotamica, del Gran Re, o Re dei Re, come Ciro il Grande e simili, che dei propri sudditi poteva fare quel che più gli pareva, con un potere assoluto anche feroce. Figura che Abramo e i suoi emigranti, posto che siano esistiti per davvero, si sono evidentemente portati appresso, nel dna. Tant’è che i dieci comandamenti, che in origine erano più di dieci, iniziano con la formula “Io sono il signore Dio tuo, non avrei altro Dio all’infuori di me”, formula che oltre a confermare l’esistenza del politeismo perché sottintende l’esistenza di altri Dei, da ripudiare in blocco, ricalca in pieno la formula dei contratti tra i re e i propri sudditi: “Io sono il signore Re tuo….”. Del resto il cristianesimo ha fatto altrettanto con il mondo pagano romano e mediterraneo: s’è impadronito dei miti e dei riti di quel mondo, oltre che di quasi tutti i templi, tant’è che le principali chiese cristiane sorgono su templi pagani preesistenti, a quanto pare a partire dalla stessa basilica di S. Pietro. Dei tre monoteismi, il cristianesimo è il più politeista: non solo c’è da annoverare divinità come Gesù, lo Spirito Santo e la Madonna, ma c’è anche l’infinita orda di santi, beati e angeli…. Di fatto, migliaia e migliaia di Dei di varia grandezza e importanza, con le varie divinità locali, i santi protettori dei vari paesi e paesini che li celebrano ancora oggi con processioni festose e ricche di folclore, che altro non sono se non il travestimento di antiche divinità pagane, a partire se non ricordo male da S. Tecla.
Nonostante non capissi cosa ci fosse da gioire per la nascita natalizia di Gesù, il presepe ha allietato la mia infanzia. Tant’è che a casa mia lo si è fatto fino a uno o due anni fa. Ora preferiamo l’albero e Babbo Natale. Più festosi, non anticamera di future morti crudeli e privo di madri espropriate e ridotte a barattolo come la povera disgraziata ragazzina di nome Maria. Però, a parte le mie preferenze, ritengo che il presepe possa essere una bella tradizione, a patto di avere ben chiaro e spiegare con chiarezza ai bambini che nessun Dio può essere così sciocco e feroce da avere bisogno di ammazzare qualcuno, sia pure sotto forma di un’altra forma di se stesso, anziché accontentarsi di un mazzo di fiori e – insuperabile meraviglia delle meraviglie – del sorriso dei bambini. O degli adolescenti. O degli anziani, così fragili e indifesi.
Sì, lo so: avevo promesso di parlare del papa, questo strano signore tedesco che accusa la Spagna di “statolatria” e di “inammissibile invasione di campo” perché organizza la scuola per educare i bambini anziché imbottirli di favole, miti e fregnacce varie, cosa che può avvenire tranquillamente tra le mura domestiche, nelle parrocchie, sinagoghe, moschee, ecc., sotto forma di belle tradizioni familiari, belle finché non si sputa sulle tradizioni altrui. Questo strano Ratzinger che scopre coraggiosissimamente l’acqua calda e rigira la frittata: “Galilei non era contro la fede….”. Ma va! Non mi dire! In effetti, era la fede contro Galilei, ma il papa non lo dice. Prudentemente. Così come è sempre stata ed è contro il sapere, il progresso scientifico, medico, anatomico, perfino contro il progresso legislativo, non a caso è stato uno degli ultimi Stati che ha abolito la tortura, la pena di morte, e la diseguaglianza tra gli esseri umani, visto che da S. Paolo al papa che autorizzò lo riduzione in schiavi degli africani è sempre stato tutto un legittimare lo schiavismo, abolito infatti non dalla Chiesa, ma dalla Rivoluzione francese e dalla guerra civile made in Usa. Questo inammissibile pontefice tedesco che vuole resti fuorilegge l’omosessualità, fottendosene del fatto che per i gay e le lesbiche c’è la pena di morte in molti Paesi, che tuona contro il controllo delle nascite e i preservativi, aumentando così la responsabilità della Chiesa nella pandemia africana e nell’epidemia mondiale dell’Aids, oltre che nella nascita di milioni di poveri cristi destinati non a vivere, ma a morire subito di fame, stenti e malattie. Questo strano papa che pare sappia molto di teologia, quanto di più distante dagli esseri umani, ma nulla sa della Natura, dove l’omosessualità è vissuta da decine di migliaia di specie viventi. Questo strano papa che tuona contro le “perversioni” sessuali, senza rendersi conto che la perversione peggiore è il voto di castità cui costringe il suo clero e al quale incita i suoi fedeli. La castità forzata, imposta, che oltre a essere impossibile, tanto da facilitare la pedofilia e altri abusi, è un insulto a Dio: perché mai avrebbe creato il sesso anche dello stesso Ratzinger, oltre che in tutti gli uomini e le donne che scelgono l’abito talare o suoresco, se poi costoro lo umiliano in modo così brutale? Oppure se poi sono costretto a viverlo – papi compresi – in modo ipocrita e clandestino. A parte il fatto che molti papi lo hanno vissuto niente affatto in segreto, a volte morendo tra le braccia del proprio amante. Loro avevano il coraggi odi non limitarsi a indossare le scarpette rosse.
Ma bando alle ciance, alle mie inutili chiacchiere. Auguro a tutti
Buon Natale e Buon Anno
Joyeux Noël et Bonne Année
Merry Christmas and Happy New Year
Frohe Weinachten und gutes neues Jahr
Feliz Navidad y feliz año nuevo
С Рождеством Христовым и с Новым Годом
عيد ميلاد سعيد وسعيد السنة الجديدة
חג מולד שמח ו שנה טובה ו
Καλά Χριστούγεννα και καλή χρονιά
God Jul och ett Gott Nytt År!
Hyvää joulua ja onnellista uutta vuotta!
Sai, non ci credo che te ne andrai da quella bella terra, per andartene a Milano o chissà dove, non abbiamo più 18 anni, cheffai, io fra poco ritorno, e tu ancora una volta emigri?
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Caro Rachamim, io ho l’animo del nomade, non per niente ho già abitato in 33 case! Non nego che l’idea di un ennesimo trasloco mi sconvolge, ma stavolta ne vale la pena. Non so se conosci il Golfo di Gaeta. Vado lì, non certo a Milano, ci mancherebbe!
In quelle bellissime zone ci ho già abitato, non è territorio nuovo per me. Lì ho 6 cugini con relativa figliolanza, con i quali son sempre andato molto d’accordo; ha mia sorella, mio cognato e due dei miei adorati nipoti, nonchè una bisnipote di 6 anni e un altro in avvicinamento. Ho amici di vecchia data.
In quelle contrade e tra quella gente potrò certamente sviluppare alcune mie caratteristiche finora lasciate a dormire. Ormai Bisveglie non può più offrirmi niente di nuovo. Ci tornerò, certo, ho tanti amici qui, ma saranno puntate sporadiche, diciamo due o tre volte l’anno. Ho intenzione di aprire nuovi capitoli della mia vita e qui non c’è terreno fertile per farlo.
Oltretutto, io sono sempre affascinato dal nuovo.
E poi, i posti sono veramente spettacolari!
Da LIBERO NEWS, L’ULTIMA ARMA SEGRETA AMERICANA, ALTRO CHE BALLE!
ROMA – Gli agenti segreti americani alla disperata ricerca di argomenti per convincere la riluttante popolazione afghana a schierarsi contro i taleban hanno trovato un’arma segreta. Il Viagra.
In un servizio pubblicato oggi, il Washington post online racconta l’esperienza di un agente americano, che con quattro pilloline blu è riuscito a convincere l’anziano leader di un villaggio strategico del sud a collaborare con l’intelligence Usa, ottenendo un’ampia messe di informazioni sui movimenti e la logistica degli insorti integralisti islamici.
L’agente, ovviamente sotto anonimato, ha raccontato di essersi recato in questo villaggio per incontrarne il capo tribale, un uomo di circa 60 anni con il viso incorniciato dalla immancabile barba bianca. Dopo i lunghi convenevoli, quando la conversazione è caduta sulla famiglia dell’anziano leader, marito orgoglioso ma provato di quattro giovani mogli, all’agente è venuta l’ispirazione.
“Provate una di queste. Rimarrete entusiasta”, ha detto offrendogli la scatolina con le quattro pillole. Previsione azzeccata: “Dopo di questo – ha detto l’agente – abbiamo potuto fare quello che volevamo nella zona”.
Le religioni, tute le religioni, sono figlie dell’ignoranza e della paura dell’ignoto.
Se nei primitivi, che perfino dei fenomeni naturali elementari quali vento, pioggia, fulmini non sapevano nulla, questo era comprensibile, per l’uomo moderno che ha acquisito un certo bagaglio di conoscenze, dall’origine dei fulmini, alla composizione dell’atomo, alla struttura dl DNA continuare ad attribuire quello che non conosciamo del mondo ad un dio non è soltanto primitivo, infantile, puerile, ma costituisce oggettivamente un freno al pieno sviluppo delle conoscenze umane.
Nelle religioni strutturate i “ministri del culto”, dagli sciamani al papa di Roma, sono sempre stati quelli che sono riusciti a campare, e generalmente bene, raccontando favolette al popolo.
Se poi qualcuno al Big Beng, il più antico fenomeno dell’universo che noi conosciamo, vuol dare il nome di , dio, signore creatore ….
Ma per favore non venite a coglionarci con le storie di un vecchio con la barba bianca che ha fatto tutto in 6 giorni, (quando i giorni non c’erano ancora) che per quanta buona volontà ed impegno si metta nel contestualizzarle, favole sono e favole restano.
Se proprio a delle storie fantasiose sulla genesi dovessi credere preferirei quella di Guccini, almeno quella non è spiritosa e non violenta come la bibbia.
http://www.youtube.com/watch?v=wA4hrDAYVcE
Antonio Zaimbri – – – antonio.zaimbri@tiscali.i
….per un popolo, quello palestinese, che manda come ho già detto i propri giovani ad ammazzarsi a quella maniera e ne esulta. Niente può mai giustificare un comportamento così bestiale, neanche la traduzione in schiavitù.
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Spett.le Marco Tempesta, ri peto anche a Lei, quel che ho piu volte detto ( lei è sordo o sardo??) Ho denunciato la situazione ai limiti della tollerabilità in cui vivono i palestinesi nei campi profughi, da me definiti “campi di concentramento”, vivessi in quelle inumane condizioni, mi comporterei come loro…
… non ho capito, gentil Marco dagli occhi cupi, mi scusi, lei è sardo o sordo??
con attenzione alla Spett.le Sua, La saluto.
Giulio Andreotti – Presidente
… Antoo, la ppiu bella che volevo riascoltare, in un momento cosi… ciao deeh!!
Faust
Caro Antonio,
mi scusi se mi intrometto nel suo discorso, ma volevo farle notare solo una cosa, una mia riflessione sull’argomento che si sta sviluppando in questo forum…
Lei parla in generale di atteggiamenti infantili, puerili, assurdi e via dicendo quando l’uomo attribuisce a Dio (io lo scrivo con la maiuscola, come scrivo in maiuscolo i nomi delle persone, quantomeno per rispetto) la creazione dell’universo… E parla delle religioni come frutto dell’ignoranza e della paura…
Possibile, è questa la mia riflessione, che tutto ciò sia avvenuto sin dai primordi e in ogni contesto societario ed umano?!? Vale a dire che tutti, ma tutti i gruppi umani abbiano sviluppato questo senso di religiosità e non abbiano mai intrapreso altre strade?
Sì, sicuramente c’è stato anche un senso di paura da esorcizzare, ma penso – al di là di tutto – che il bisogno di trascendenza fa parte della natura dell’uomo… E che non ne può fare a meno, fondamentalmente.
Nemmeno quando la scienza, giustamente e con profitto, è avanzata, questo desiderio umano si è spento.
So che ci possiamo impelagare in discorsi molto complessi, ma…
La saluto cordialmente.
INDIA – PAKISTAN
Alla frontiera, le due potenze nucleari continuano ad ammassare truppe. Sale la tensione tra i due paesi. Il ministero degli Esteri di New Delhi mette in guardia i suoi cittadini dai viaggi oltreconfine.
(La Repubblica)
Visto a cosa e’ servito l’attentato di Mumbai?
Nelle acque torbide si pesca meglio, ovvero
divide et impera.
Caro Pietro,
per amore di verita’ non dovremmo pero’ dimenticare che, per migliaia di anni, l’Uomo non ha avuto alcuna religione. Poi, per altre migliaia di anni, sono comparsi e si sono sviluppati culti [si badi bene, CULTI e non religioni], animiste legate al rispetto della famiglia e dei morti, e culti di tipo panteista, legati al rispetto della natura in tutte le sue forme, animali, vegetali, minerali, stagionali.
L’Uomo fin dall’inizio si e’ chiesto come funzionasse il mondo che lo circondava e, poiche’ era vivo, come Uomo, trasferi’ questa sua caratteristica a ogni altra cosa. Il mondo era una grande cosa viva di cui avere rispetto e timore. Per questo, a ogni creatura, a ogni montagna, bosco, fiume, stagione, egli attribuiva uno “spirito”, ovvero una forma di energia che poteva agire e interagire con lui, per lui o anche contro di lui. I nativi americani, molte tribu’ africane e latinoamericane hanno conservato questo tipo di “religione” praticamente fino all’epoca moderna.
Personalmente, questo rispetto primordiale per la natura e’ quello che sento piu’ vicino e al quale, dal punto di vista dell’ecologia, il mondo sta in un certo senso ritornando, anche se con una coscienza e conoscenza diversa.
Le religioni propriamente dette, alle quali Lei si riferisce, sono apparse, dal metro della storia umana, molto tardi, “ieri”. La maggior parte delle religioni monoteiste moderne non contano piu’ di 2500 anni, molte anche meno, e ricalcano le religioni pagane, le quali a loro volta ricalcavano in larghissima misura i culti panteistici e animistici preesistenti.
Il cristianesimo stesso, definirlo “monoteista” e’ alquanto strano, visto che oltre a Dio, ci sono lo spirito santo, Gesu’, Maria e una folla numerosissima di santi, come scrive Pino nel suo articolo.
il bisogno di spiegare i fenomeni naturali, di “ingraziarseli”, ha spinto tutti gli umani a vedere uno spirito/i del mondo. E’ probabilmente anche un bisogno come quello del bambino per la madre e il padre: protezione, gratificazione, onnipresenza. Forse e’ per noi una cosa implicita nel funzionamento della nostra natura (e chi puo’ dire che non lo sia anche per altri esseri viventi?) e come tale va senz’altro rispettata.
Ma di una cosa l’Uomo non ha certamente mai avuto veramente bisogno: le caste sacerdotali, le organizzazioni terrene che con lo spirituale hanno a che fare molto, molto poco, mentre hanno a che fare tutto col potere. ed e’ di questo, credo, che si discute, non tanto del bisogno spirituale umano.
Per il post 54; una domanda precisa:
Perchè mandano i giovani e non i vecchi ad ammazzarsi, il chè sarebbe più logico?
Jenin non è un campo profughi. Da lì venivano buona parte dei ragazzi ‘martiri’.
Qualsiasi siano le condizioni esasperanti ( ce ne sono dappertutto nel mondo, se si va a ben guardare), non esiste che si mandino dei giovani ad uccidersi; al limite ci si mandino i vecchi, che ormai non hanno futuro!
Ci vedo molta malafede e carognaggine nel convincere un giovane ad uccidersi. Perchè non ci vanno loro, i ‘convincitori’, per dare il buon esempio?
In ogni caso, le mie posizioni nel merito Israele Palestina sono le seguenti: come dicono a Bisceglie, “loro si sono legati e loro si devono sciogliere”. Come facciano è affar loro, non mio.
C’è altra gente che merita attenzione molto più di loro!
Campo di educazione ambientale a Jenin (Palestina)
Il Centro Antartide ha partecipato ad un progetto di cooperazione internazionale promosso dal Comune di Modena, Nexus, Overseas, Regione Emilia-Romagna e PARC a Jenin in Palestina.
In particolare nostro personale ha progettato e curato, in collaborazione con i partner italiani e palestinesi: un corso di formazione per formatori sui temi dell’educazione alla sostenibilità e della comunicazione ambientale ed un campo estivo ambientale per ragazzi da 13 a 15 anni.
Il corso aveva l’obiettivo di far conoscere metodologie e strumenti didattici già sperimentati ed utilizzati dal Centro Antartide e di adattarli alla realtà scolastica palestinese.
Il campo estivo voleva essere un’occasione per sviluppare nei ragazzi una coscienza ambientale mettendoli in grado di proseguire le attività anche oltre la durata del campo.
Il progetto educativo si è inserito in un progetto più ampio di sviluppo sostenibile per l’area che avrà continuità nei prossimi anni e dove si intende proseguire l’azione di formazione per gli educatori in un’ottica di costituzione, a livello locale, di un nucleo di educatori ambientali.
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Educazione ambientale? Sono questi i problemi?
C’è qualcosa che non quadra.
Roma, si incendia baracca
muoiono madre e figlio di tre anni
Per il sindaco Alemanno, “è una tragedia terribile, che nasce purtroppo dalla piaga degli accampamenti abusivi”
Per me, e’ la tragedia della miseria e del turbocapitalismo spinto.
Un’altra versione di Maria e il bambinello, che i Magi ignorano.
… cosa vuole alla mia eta, vorrei vedere Lei nato li dentro e bombardato e avvelenato giorno e notte… vorrei vedere Lei e il mestatore di coscienza, treccartista tetesco… vivere come i palestinesi… vvorrei vedere vvvvoi … cosa gli fareste allOppressore criminile…. atomica cotro petardi… Vergogna???!!!!
Giulio A ndreotti – Presidente
http://it.wikipedia.org/wiki/Conflitti_in_corso
Giusto per avere un’idea di cosa gira nel mondo.
Il Cavaliere Nero, invece di invecchiare, ringiovanisce:
“Mi sento come un ragazzo di 18 anni”
Un mese fa se ne sentiva 20.
Di questo passo si sentira’ Bambinello nel giro di un anno o giu’ di li’. Si comincia dalle piramidi della P2 e si finisce con quelle della Lego. Se non lo rinchiudono prima…
per post 64:
se la situazione è degenerata fino al punto in cui è, le colpe non sono tutte da una parte. Si sta parlando di una situazione portata all’esasperazione da entrambi i contendenti, non ci si può aspettare un comportamento cavalleresco. Chiaro che gli israeliani essendo di una forza schiacciante…schiacciano.
In situazioni del genere non si parla più di ‘diritti’, non ci si può aspettare comprensione. Facile parlare dall’esterno, appunto. Come è anche facile e comodo valutare solo da parte dei palestinesi le violenze subìte. C’è esasperazione anche tra gli israeliani. C’è anche una gran voglia di farla finita, tra la maggioranza della popolazione delle due parti. Sono solo gli USA che non vogliono? Non ci credo.
Comunque, buonsenso avrebbe voluto, 50 anni fa che, vista la sproporzione delle forze, i palestinesi fossero giunti ad un accordo sui confini. L’errore è stato quello di usare l’opzione militare. Comprensibile fino ad un certo punto, perchè di fronte ad un avversario del genere l’aspettativa era solo di farsi distruggere. Ora i palestinesi fanno una vita infernale, ma è la diretta conseguenza dell’errore iniziale, portato avanti fino all’esasperazione. La brutalità richiama ancor maggiore brutalità in escalation, di cosa ci meravigliamo?
Sul Corriere si puo’ vedere la foto dello “Scarpa Day” lanciato dai Di Pietristi contro Berlusconi. La scarpa e’ veramente contagiosa…
caro postista 64, se tu hai i petardi e il tuo avversario le atomiche, con quali speranze ti metti a competere?
Se spari i tuoi petardi sapendo che l’avversario ti manda i carri armati e l’aviazione, è carogna l’avversario o sei cretino tu?
Non sarebbe meglio che foste diventati compari, a questo punto?
Prima della guerra del ’67 le condizioni dei palestinesi non erano quelle attuali. Senza l’OLP certamente non si sarebbe giunti al punto di crisi scarsamente reversibile in cui si è ora.
x Vox:
Mettete le scarpe nei vostri cannoni!
Noto comunque che sulla faccenda israele palestina qui non si sbilancia nessuno, tutti che glissano, a parte noi soliti tre gatti.
O davvero non glie ne frega niente a nessuno, o ritengono di non voler accendere l’aria ulteriormente (e saggiamente, come ben dice Anita).
S pett.le, come le dicevo lei legge gli astri, ma non legge bene, non mi ha risposto ancora se è sordo o sardo eppoi si è dimenticato di rispondere al mio post sulla ruota di Gorgonzola Vecchia…. risponda La prego, cosa faresbbe Lei, se vivesse nei campi di concentramento???? Lei farebbe “societa” ma le societa si fanno in due, dimentica un dettaglio “Loro” i vicini-cugini buoni, gli inquilini, Non vogliono!!! comunque ripeto Lei cosa gli tirerebbe in faccia all Oppressore (non dimentichi chi è arrivato dopo… ) le sue palle, anche se sa che rimarra senza??? Io non ci penserei due volte a tirargli non solo le palle, ma anche tutta la prostata, Caro Lei. Buona prostata anche a Lei Spett.le 59 64 67 69 … 6-1, si tenga strette le palle e li giochi sulla ruota che vuole.
Giulio A ndreotti – Presidente
vorrei vedere Lei nato li dentro e bombardato e avvelenato giorno e notte… vorrei vedere Lei e il mestatore di coscienza, treccartista tetesco… vivere come i palestinesi… vvorrei vedere vvvvoi … cosa gli fareste allOppressore criminile…
Un solo governo, il mio!!!
Caro Rodolfo,
quando ero un ragazzo credevo. Convintamente, com’è nel mio carattere. Adesso non più. Non ho trovato differenze di benessere tra i due periodi. U.
Un solo nome: Le due Sicilie …. che ne dice Spett.le, Le piace??
… sa in Sicilia ho un discreto seguito 61 su 61, siamo vicini Sicilia e Palestina. La prima cosa che farei, Non farei pagare laffitto delle case abitate dagli israeliani, si sa che gli ebrei sono sensibili al borsellino, mi voterebbero in massa… Ne sono certo. Poi comincerei a costruire un primo piano e perchè no, anche un secondo e un terzo, il pian terreno ai palestinesi, il primo piano ai turisti dell ONU e il terzo agli israeliani… praticamente un Multistato su tre piani, come i grandi shopping center… con dei grandi buchi fra un piano e laltro x far passare la luce del sole, un piano sottoterra di parcheggio ai palestinesi, i turisti in strada e gli israeliani sul tetto… caxxo che idea, rega… Oh! mi scusi, vede caro Spett.le, alla mia eta ho idee sempre fresche nella gobba, mi rincuora che il Vaticano sia con me Una sicura vittoria elettorale
ma come dice il suo amico scarso di gomiti, “Il tempo è avido” frase da Libro Sacro, pensiero di Alto Volo… altrimenti gliene potrei dire tante… ma tante, mi creda caro Spett.le, il vulcano (ETNA) che ho come fucina alla mia estesa intelligenza intellettuale ma soprattutto cerebrale del mio spropositato casso cranico… sa conosce una delle mie… il potere logora chi non ce l ha… e lo vorrebbe!!! Si Riguardi Spett.le Marco , Le dispiace se la chiamo confidenzialmente solo con il nome… sa il suo cognome, non augura bel tempo, e non vorrei che del mio mal di stomaco di questo momento, sia x i nuvoloni che porta con se… poi ora che le ho confidato certe mie prese di postazione di politica cosmica, Lei, non mi credera, mi è quasi familiare. Ho un cuggino come Lei… ma questa è unaltra storia…. ne avrei tante da dirle caro Lei… ma tante!!!
Giulio Andreotti -
Ciao, Luca! Anche tu qui!?
Come va? E la piccola? Zio Claudio? L’asilo?
Un bacione a tutti.
Sono a Bari. Mi abboffo non di tortellini, ma di frutti di mare e dolci di mandorle. Un bacione anche dai baresi.
pino (nicotri)
da micromega
http://temi.repubblica.it/micromega-online/il-reddito-minimo-garantito-tutto-quello-che-non-si-e-mai-detto/
Quello che sto per raccontare potrebbe suonare a molti incredibile. In Gran Bretagna a partire dai 18 anni chi non ha un lavoro e non ha risparmi per più di 12.775 euro ha diritto all’ Income-based Jobseeker’s Allowance, a circa 300-350 euro mensili per un periodo di tempo illimitato . A questa cifra si devono aggiungere l’affitto dell’alloggio (Housing Benefit) e tutta una serie di assegni per i figli.
In Francia, invece, per avere diritto al Revenu minimum d’insertion (Rmi) bisogna aver compiuto 25 anni (non si applica la condizione dei 25 anni per i disoccupati con figli). […] in Francia, se siete disoccupati, «vous bénéficierez de la réduction sociale téléphonique» . Réduction sociale téléphonique? La «riduzione sociale sul telefono». La giustificazione addotta è che il disoccupato non deve isolarsi: il telefono gli serve anche per trovare un lavoro.
In Germania la riforma restrittiva introdotta nel 2005 indica che tra 16 e i 65 anni si può disporre dell’Arbeitslosengeld II di 345,00 euro al mese. In più i costi dell’affitto e del riscaldamento (Miete und Heizkosten). […] dopo la riforma restrittiva del 2005, i disoccupati tedeschi di lungo periodo non hanno più – in aggiunta al normale sussidio – i soldi per i mobili e per i vestiti. Non potranno neanche più usufruire del sussidio all’estero senza una ragione attinente alla ricerca di un lavoro (non possono andare, in altre parole, in vacanza con il sussidio).
Di qui la domanda spontanea: disoccupazione e precarietà significano la stessa cosa in Francia (o in Portogallo) e in Italia?
Il reddito minimo è una delle ragioni che emancipa molto presto i figli dalle loro famiglie in molti paesi europei. I figli della mia padrona di casa in Inghilterra se ne andarono di casa raggiunti i 18 anni con il loro bravo reddito minimo. E la madre non se la passava affatto male: aveva un bel lavoro e una bella casa in uno dei migliori quartieri di Bristol. In Germania, come in Svezia, il 50% di coloro che ricevono il reddito minimo sono giovani sotto i 21 anni .
Una delle ragioni della freddezza italiana verso il reddito minimo è l’idea (diciamolo, detestabile e ridicola) che l’assistenza debba provenire dalla famiglia. In Inghilterra, invece, oltre al Child Benefit, «which is paid to parents», esiste l’Education Maintenance Allowance, il cui aspetto affascinante è di non essere un sussidio versato ai genitori ma ai figli, «direct into the students own bank account», nel loro conto bancario .
In Francia le coppie (che lavorino o meno) con almeno due figli hanno diritto alle Allocations familiales: 115 euro al mese, fino al compimento del ventesimo anno di età. Come si ottiene il sussidio? Non occorre fare domande. Viene versato automaticamente. La Prestation d’accueil du jeune enfant (Paje) è invece un aiuto pensato per ogni nato, ma anche per ogni bimbo adottato o «accolto in vista dell’adozione»: varia da 138 a 211 euro. Per la baby sitter sono previsti altri soldi
è lungo, non lo riporto tutto. solo un commento: vuoi mettere queste misure ‘soc.liste’ con la soc.al card? eh sì, noi abbiamo proprio un altro stile..
Caro Pietro.
Vox le ha già ampiamente spiegato, che è una fandonia affermare che il senso di religiosità degli uomini che si perde nella notte dei tempi, ed un palese e più grave falso datare ai primordi la nascita delle religioni quali sistemi consolidati e comuni di intendere la religiosità, e molte altre considerazioni tutte condivisibili.
Ma voglio porle anch’io qualche una ulteriore riflessione sul fatto “che ci possiamo impelagare in discorsi molto complessi” è vero ma non mi vorrà semplificare il tutto a due affermazioni buttate li senza uno straccio di prova e chiudere il discorso..
Prendiamo per esempio la sua affermazione “Vale a dire che tutti, ma tutti i gruppi umani abbiano sviluppato questo senso di religiosità e non abbiano mai intrapreso altre strade” . A parte il fatto che la sua affermazione e gratuita, indimostrata ed indimostrabile, che ne sappiamo noi oggi di strade intraprese quando ancora il Sapiens si divideva o contendeva la terra con i Neanderthal o ancora prima o 10000 anni fa che non abbiano mai intrapreso altre strade, lo afferma lei ma è un puro “atto di fede” che non poggia su una sola prova concreta.
Ma ammettiamo, per pura speculazione dialettica, che lei mi convinca che tutto il cosiddetto creato non è frutto del caso scaturito da un’immane esplosione, ma è frutto “della mano del signore” o più modernamente “del disegno intelligente” a me che sono un curiosone che non si ferma mai alla prima conclusione mi sorge immediatamente una ulteriore domanda. Ma questo signore la cui mano ha creato il tutto questo “disegnatore intelligente” da quale magico cappello mi salta fuori? E lui chi lo ha creato?? E se dico che lo ha creato “X” dovrò trovare un “Y” che ha creato “X” e un “Z” che ha creato”Y” … e così via all’infinito. Non mi par proprio una soluzione ed ancor meno una soluzione intelligente.
Quando crede di avere delle risposte a questi miei quesiti sono sempre disponibile al confronto, purché siano risposte PROVATE, non affermazioni del tipo “ci vuole fede” oppure ” si tratta di verità rivelate” di quelle ne ho già piena la soffitta e sinceramente non saprei dove metterle.
Cordiali saluti anche a lei
Antonio Zaimbri - – – antonio.zaimbri@tiscali.i
PS- Il mio scrivere dio minuscolo non è mancanza di rispetto, ansi se facessi il contrario mancherei di rispetto alle mie convinzioni, se poi come dite voi credenti dio è in terra in celo in ogni luogo allora per rispetto dovremmo scrivere tutto maiuscolo anche per le cose meno “divine” come Cacca e Sputo, che anche li c’è dentro dio, non le pare??
Mio caro e onnisciente uroburo, quando ho detto “mazza” non ho fatto nomi. Lei ha sommariamente concluso che parlavo di lei o Nicotri. Questa conclusione è sua e non mia. Ma poi lei è un noto onnisciente e quindi posso sbagliare. Bacio la mano in anticipo. Il significato del “natale” di 5000 anni fa o il “natale” dei suoi dei romani non ha niente a che fare con il “Natale” di oggi. Il fatto che c’è coincidenza della data tra i “natali” o anche, forse, motivi per questa coincidenza non cambia il significato del Natale che è celebrato oggi. Tutto le giustificazioni per festeggiare il NATALE e allo stesso tempo negare il suo significato sono solo scuse italiote.
Evidentemente è lei che non legge bene e confonde il Cavolo per Cavoli, ma è possibile che un onnisciente sa che tutti i Cavoli sono discesi da il Cavolo e, forse, anche in questa sbaglio io.
Bacio la mano.
Global Warming USA (cartoon)
http://ibdeditorials.com/IMAGES/cartoons/toon122908.gif
Anita
Mio pregevole signor Cavolo,
per prima cosa la prego di non baciare le mani, quanto meno non la mia: questi usi meridionali, profondamente adulatori, mi sono sgraditi. Stia con la schiena dritta, se ci riesce.
Io non ho pensato nè a me nè a Nicotri. Ho semplicemente risposto, su un blog pubblico ed aperto a tutti, ad un messaggio che parlava dell’incoerenza di festeggiare il Natale per i non credenti. Che lei si riferisse a me oppure no non cambia il dato di fondo: io sono un non credente e festeggio il 25 dicembre, giorno di Natale.
Come ho detto non trovo nessuna incoerenza: festeggio la festa della famiglia, che non è una festa cristiana, usando un’occasione cristiana. Non vedo lo scandalo: i cristiani hanno fatto esattamente la stessa cosa (usare feste non loro come se fossero loro) molto prima di me.
Certo, potrei festeggiare il 22 dicembre, ma perchè dovrei? Il 25 è così comodo: è festa per tutti, la maggior parte della gente non lavora; direi che è proprio il giorno ideale. Se poi i cristiani festeggiano la nascita (???) del loro Dio saranno affari loro. Io festeggio la famiglia, il solstizio d’inverno e l’inizio dell’allungarsi delle giornate.
Queste non sono scuse ittaliote, sono piuttosto il segno del fatto che lei non sa cogliere le differenze e taglia giù la realtà con un’accetta. Male, signor Cavolo, molto male: la realtà è complessa e bisogna cercar di capirla.
Io non sono onnisciente, quella è roba del vostro Dio, che è sì onnisciente ma non sa spiegare il presunto libero arbitrio. Però ho studiato tante cose, leggo molto ed ho una buona cultura di base. Senza pretendere troppo da me stesso, ritengo di poter parlare di tante cose. Lo faccio qui come lo fanno tutti gli altri, lei compreso. U.
X Fiorellino
Scorrendo il blog all’apertura ho notato una sua affermazione contenuta nel post n°10 { 25.12.08 alle 10:02 } . In cui lei afferma “Quanto al contenuto della presente puntata le teorie che espone sono valide in quanto teorie, così come sono valide le teorie dei 10 medici cui si rivolge un malato ricevendo 10 risposte diverse da ciascun medico” un’affermazione che non avevo valutato alla prima lettura ma che riletta a “flash” appare per quello che è un volgare tentativo di mistificare. Quelle dei medici non sono teorie ma diagnosi e poi in base a quale indagine statistica o esperienza professionale lei afferma con tanta sicurezza che sono tutte diverse. Quando le ha viste lei le 10 ipotetiche risposte dei medici a cui si rivolge il suo ipotetico malato, le risposte potranno essere diverse nella forma ma nella stragrande maggioranza dei casi sono sostanzialmente univoche nella sostanza. Lei quindi parte da una falsità con il palese intento di avvallarne una maggiore, una pratica corrente.
Antonio Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i
PROVE 123
Caro Antonio,
lei è andato oltre quello che volevo dire, non ci siamo capiti, probabilmente perché mi sono spiegato male.
Non voglio semplificare, ci mancherebbe, ma nemmeno lei può liquidare il tutto, portando prove che sono fallaci… lei può vivere tranquillamente senza fede, ma non può ridicolizzare chi (a parte me che vivo un momento particolare) vive la sua di fede, magari anche tra mille dubbi e perplessità: così, il ridurre il tutto all’opera di un vecchio con la barba bianca è irrispettoso (questo sì), come il suo scrivere Dio in minuscolo. Va bene: lei rispetta le sue convinzioni, ma penso che sia educato al punto da rispettare anche quelle altrui.
Vengo al dunque.
Innanzitutto, è già nel post di Nicotri il senso della risposta. Cioé quando Nicotri cita un libro molto interessante: “Il Natale ha 5000 anni”. Vuol dire che questa “festa” è abbastanza datata nella cultura umana, no? E credo che per arrivare alla sua codificazione come tale (ben prima dell’avvento del Cristianesimo) sia passata attraverso altre esperienze. Oppure un giorno l’uomo si è alzato dal letto e ha detto: “Ah, oggi è Natale. Diamo inizio alla festa!”. Credibile? Non penso.
Le mie affermazioni non sono gratuite, a proposito del senso di religiosità dell’uomo: con il progressivo processo di consapevolizzazione della propria morte, ad esempio, l’uomo, fin dai tempi dei nostri predecessori di Neanderthal, non solo ha migliorato la pratica della sepoltura (cura e rispetto della salma), ma ha anche introdotto i primi segni (corredi e simboli religiosi) che accompagnano il defunto nella tomba nella convinzione (o quantomeno nella speranza) di una vita nell’al di là…
Questo non lo dico io, ma le ricerche e le scoperte archeologiche e testimoniano, a mio avviso, questa “sete” di fede che ha l’uomo. Ben inteso, che non tutti hanno la stessa aspettativa, ovvero che tutti vogliano abbeverarsi alla stessa “fonte”.
Lei mi chiede risposte provate, ma non mi dà lei prove dimostrate che l’uomo di 10 mila anni fa abbia intrapreso altre strade. E non è un atto di fede, il mio, ma parlo in base a quelle che sono state le scoperte su cui archeologi, storici, antropologi ed altri scienziati hanno lavorato…
Un’ultima osservazione che credo sia alla base dell’equivoco iniziale: io non parlavo di fedi e religioni strutturate, che vengono dopo, ma come detto di questo bisogno che l’uomo ha, in generale. Anche se qualcuno può non avvertirlo, pure se rimane il suo spirito critico a vagliare più cose.
la saluto caramente.
Caro Vox.
Il suo post è inappuntabile, chiaro ed esaustivo: concordo con Antonio su questo!
Va comunque nella direzione che stavo dicendo, anche se penso di non essermi espresso chiaramente all’inizio: ossia il bisogno dell’uomo di spiegarsi la natura delle cose. In senso trascendente. E in questo credo che la cosa vada un po’ oltre il bisogno del bimbo per i genitori.
Lei parla giustamente di quello che avveniva nei primordi: in qualche modo, quei culti hanno una loro religiosità, seppur magari grezza o non strutturata, culti trasformatisi poi in religioni strutturate, come dice lei.
Due cose infine.
1) Faccio riferimento ad una sua osservazione e ad una di U: non penso che si possano liquidare in poche battute discorsi sulla Trinità, il libero arbitrio, il culto dei Santi, dei beati e via discorrendo. Sono temi sui quali fior di pensatori si sono confrontati per secoli: nulla ci vieta di farlo anche noi, ma dire che la cosa è strana o equivoca mi sembra ridurre il dibattito a zero.
2) Quello che dice lei, a proposito delle caste sacerdotali, ha un fondo di verità che le riconosco.
La saluto caramente
Mio pregevole marco tempesta,
lei ha deciso che il mondo è quadrato. E poi, già che c’era, ha anche stabilito che l’area è il prodotto del lato per se stesso e che se non si respira si muore. Il fatto che il mondo possa essere rotondo è una variabile del tutto indifferente; per l’acqua calda risulta già scoperta da tempo.
Bisogna mettersi d’accordo, dice lei, perchè prima del ’67 i palestinesi stavano meglio: com’è ovvio, almeno per i Territori Occupati. In fondo però la stesa domanda dovrebbe essere fatta a tanti altri: anche gli ebrei avrebbero dovuto cercare di diventare compari dei nazi (da notare il temine mafioso, ndr); ed anche i russi … Si sarebbero evitate un sacco di brutte esperienze.
Evidentemente in questa sua terronica tendenza al compromesso ed al calar le brache, lei dimentica che per mettersi d’accordo bisogna essere in due. Non c’è mai stata da parte israeliana la minima tendenza a mettersi d’accordo con nessuno. L’obiettivo dei sionisti è stato, fin dai tempi di Herzl alla fine dell’Ottocento, la creazione in Palestina di uno stato ebraico puro, e senza neppure compensi per gli antichi proprietari. Esattamente come per l’Usaegetta con gli indiani!… Sarebbe difficile perfino per un butta-in-culo come lei diventare compare con uno che vuole soltanto farti fuori. Naturalmente lei queste cose non le sa e quindi spara le sue inarrivabili caxxate, convinto che siano la prova della sua equidistanza. Errore, sono solo la prova della sua ignoranza.. Si occupi di figa e lasci stare la questione mediorientale, è meglio.
Qui non si sta parlando di colpe ma di diritti: si può espropriare un intero popolo della sua casa, della sua terra, dei suoi beni, della sua stesa vita? Certo che si può, i nazi hanno fatto la stessa cosa; il termine di paragone è quello. Si riferisce al 1948, si riferisce ai Territori Occupati e si riferisce a non si sa quanto altro ancora perchè gli israeliani non hanno mai dichiarato quelli che sono i loro confini da loro ritenuti giusti. Un caso unico nella storia dell’umanità, almeno di quella recente nella quale esiste una legalità internazionale (lasci perdere, caro marco tempesta: le leggi per lei sono materiale alieno, per lei conta mettersi mafiosamente d’accordo). Certo si può, ma si pensava che dal processo di Norimberga in poi non fosse più possibile una politica uguale a quelle dei secoli passati. Evidentemente lei rimasto indietro, il progressista….
E infatti per lei non esistono leggi, diritti, regole: conta la legge del più forte (gli israeliani essendo di una forza schiacciante…schiacciano) anche se banalizzata a stupida battuta di spirito. Anche i nazi sterminavano, che problema c’è? L’importante è diventare “compari”. Pensi se diventassero compari per papparsi la Puglia, tanto per fare un esempio……
La politica degli israeliani non è diversa da quella dei coloni, questa è un’altra prova di come lei non capisca nulla del problema. I coloni sono l’essenza del sionismo e quindi della politica d’Israele e se lei non fosse quel superficialone che è avrebbe anche capito le ragioni dello sgombero da Gaza. L’hanno fatto per loro autonoma decisione, senza alcuna trattativa con la parte palestinese, quindi non si capisce quale mai sarebbe lo scambio di favori. La politica israeliana è PER FORZA sbagliata perché si svolge tutta e da sempre nel più totale disprezzo per la legalità internazionale. Quindi lei è inequivocabile solo per l’appoggio che fornisce ad una politica repressiva, indecente, genocida, irrispettosa di tutte le leggi su cui si basano i rapporti tra gli stati ed i diritti dei popoli ed i diritti umani. Il recente linciaggio di Jenin, appoggiato dall’esercito israeliano, lo dice chiaramente, ma naturalmente lei non vede.
Non sono mai stati i palestinese a privilegiare l’opzione militare. Basta leggersi quel che ha dichiarato il generale Dayan, prediletto dai giornalisti occidentali che ne hanno fatto un eroe, un eroe della famiglia degli eichmann. L’opzione militare è l’unica opzione che gli israeliani hanno offerto agli arabi, fin dall’inizio. Lei non sa leggere non solo la storia ma neppure la cronaca. Si limiti a leggere le carte e, ovviamente, l’onnipresente (almeno nei suoi messaggi) figa.
L’OLP ha dato una voce ed una rappresenza politica ad un popolo di cui si metteva in dubbio perfino l’esistenza, cosa invece riconosciuta perfino ad un inesistente popolo ebraico. Ed è stato la risposta proprio dell’assoluta indisponibilità a trattare, all’opzione militare come unica scelta, alla repressione più sfacciata e brutale da sempre messa in atto dagli israeliani.
Gli israeliani sono i nazisti del mondo moderno e lei, naturalmente, sta dalla loro parte. Nessuna meraviglia caro marco tempesta: si sa che la distanza tra gli anarchici individualisti come lei e l’estrema destra è sempre stata brevissima.
Il suo ultimo argomento (“è carogna l’avversario o sei cretino tu?”) è canagliesco. Provi ad applicarlo ai nazi, per vedere se funziona bene sempre.
Non mi spreco a definirla, quel che ha scritto parla per lei e spiega chiaramente dove e con chi lei si colloca. Uroburo
PS. per marco tempesta.
Perfino Peter, che non parla mai del Medioriente, ha capito cosa sono gli attacchi suicidi. Ovviamente un superficialone coome lei non si sforza nemmeno. Ecco bravo, non si sforzi del tutto e si occupi di figa, dove ha delle sicure competenze. U.
x Uroburo
Caro Uroburo,
lei se la prende con Marco, io sono confusa come Marco.
Ad esempio, il massacro di Jenin, a chi credere?
Ho letto da ormai anni in entrambe le lingue.
Ecco un esempio in Italiano:
Rapporto Onu, a Jenin non fu massacro
I morti palestinesi furono solo 52, non 500: la metà di essi erano miliziani uccisi in combattimento.
http://archiviostorico.corriere.it/2002/agosto/02/Rapporto_Onu_Jenin_non_massacro_co_0_0208021192.shtml
http://www.webalice.it/3336183541/072203.htm
Ho anche letto rapporti piu’ seri, tutti discordanti.
Mi scusi se mi sono intromessa.
Anita
x Uroburo # 2
Caro Uroburo,
lei se la prende con Marco, io sono confusa come Marco.
Ad esempio, il massacro di Jenin, a chi credere?
Ho letto da ormai anni in entrambe le lingue.
Ecco un esempio in Italiano:
Rapporto Onu, a Jenin non fu massacro
I morti palestinesi furono solo 52, non 500: la metà di essi erano miliziani uccisi in combattimento.
http://archiviostorico.corriere.it/2002/agosto/02/Rapporto_Onu_Jenin_non_massacro_co_0_0208021192.shtml
http://www.webalice.it/3336183541/072203.htm
Ho anche letto rapporti piu’ seri, tutti discordanti.
Mi scusi se mi sono intromessa.
Anita
x Uroburo #2
Caro Uroburo,
lei se la prende con Marco, io sono confusa come Marco.
Ad esempio, il massacro di Jenin, a chi credere?
Ho letto da ormai anni in entrambe le lingue.
Ecco un esempio in Italiano:
Rapporto Onu, a Jenin non fu massacro
I morti palestinesi furono solo 52, non 500: la metà di essi erano miliziani uccisi in combattimento.
http://archiviostorico.corriere.it/2002/agosto/02/Rapporto_Onu_Jenin_non_massacro_co_0_0208021192.shtml
Ho anche letto rapporti piu’ seri, tutti discordanti.
Mi scusi se mi sono intromessa.
Anita
Ho rimosso altri links perche’ non passano.
PER COLORO CHE, COME MARCO T. , PENSANO CHE LE DUE PARTI SI “EQUIVALGANO”:
L’esercito israeliano scatena l’offensiva aerea sui territori. Fonti palestinesi parlano di una strage, sono gia’ oltre 150 i civili uccisi. Tra le vittime anche il capo della polizia.
La replica palestinese: UNA vittima nel sud dello stato ebraico…
Se ci fossero dubbi che Israele abbia deciso di farla finita coi palestinesi……..
QUESTO E’ GENOCIDIO!
Ci vorrebbe una nuova Norimberga, per loro come per i vari Bush, Cheney, Blair & Co. + per tutta la lobby che sostiene Israele in Usa. Solo cosi’ si potrebbero fermare crimini futuri, almeno per qualche decina di anni, finche’ la memoria non si rispegne.
Che schifo!
Caro Pietro,
non voglio banalizzare il problema però trovo assai curiosi questi sacerdoti che parlano di un Dio uno e trino come se l’avessero visto con i loro stessi occhi.
Nessuno ha mai visto Dio e coloro che dicono di averlo visto potrebbero anche essere qualcosa di diverso da quel che dicono di essere. Quindi le teorie sulla strutturazione interna del Dio cristiano sono solo speculazioni razionali, diciamo delle speculazioni filosofiche. La filosofia è un aspetto fondamentale dell’attività umana, però le prove per via logica dovrebbero avere una certo margine di dubbio (a proposito di relativismo!….) che la fede cattolica non ha mai avuto.
Le credenze dei cristiani, compreso quelle più incredibili come questa, sono sempre diventate dei dogmi, i dogmi (per loro natura razionalmente incomprensibili) sono diventati sempre fede ufficiale e la fede ufficiale è sempre diventata una visione necessitante e necessitata dalla forza brutale del potere. Questa è sempre stata la via del pensiero cristiano e segnatamente del pensiero cattolico, da quasi duemila anni e senza eccezioni.
Su un altro, e più accettabile, piano, sono d’accordo con lei che faccia parte della natura umana volersi spiegare le cose, ma non concordo sul fatto che la spiegazione debba essere necessariamente trascendente. Credo che la scienza possa fornire spiegazioni molto più valide.
Naturalmente vi sono poi delle domande ultime – cos’è la vita, qual è il suo senso, per quale causa viviamo e per quali obiettivi – alla quali non c’è una risposta universale perché ciascuno di noi deve rispondere per sé. C’è chi vive per la figa (non fatemi far nomi!), chi per il denaro, chi per il potere, chi per la bella figura, chi per gli altri, chi per un’improbabile vita ultraterrena… Però non credo che la religione, qualunque religione, possa dare risposte universali, altrimenti ci sarebbe una sola religione. E men che meno si capisce perché mai una sola religione rivelata da Dio avrebbe dovuto essere svelata ad un solo popolo. Che avevano gli ebrei più dei cinesi o degli inca? Che quei paranoici degli ebrei possano volere un Dio schizofrenico tutto per loro passi, ma che perfino il Dio cattolico (quindi universale) possa fare delle preferenze mi sembra proprio inaccettabile. Il Dio di tutti deve diventare il Dio di tutti e se non lo è mai diventato (e dove lo è diventato è stato solo in forza della spada) vuol dire che è inaccettabile. Anche perchè definire un Dio come questo un Dio d’amore richiede una fantasia che al confronto il marco tempesta risulterebbe un ragioniere di banca!
Non sono poi d’accordo con lei sul dire che i culti dei primordi avessero una loro religiosità. In realtà non è possibile inferirlo se non attribuendo al prima il senso del poi. Io sono del parere che la religione sorga contemporaneamente alla proprietà privata, come più raffinato mezzo per difenderla. Penso cioè che la religione sia necessariamente una creazione politica di classi digggerenti piccole non in grado di imporsi solo con la forza. Il culto degli antenati o dei propri morti potrebbe poi avere spiegazioni più semplici: ad esempio potrebbe essere un atto d’amore e di ricordo.
Un cordiale saluto U.
Occhio per occhio. In Iran questa è la legge
Pochi giorni or sono un tribunale di Teheran ha condannato alla perdita della vista un uomo di 27 anni colpevole di aver accecato Ameneh Bahrami, una giovane donna che aveva rifiutato di sposarlo. Il fatto risale a quattro anni fa.
Un giorno Ameneh stava tornando a casa dal lavoro quando fu raggiunta da Majid Movahedi, il pretendente respinto, che le versò addosso dell’acido. I medici dovettero asportarle gli occhi temendo l’estendersi fatale di un’infezione. Ora Majid perderà i suoi che forse saranno corrosi proprio con lo stesso liquido da lui usato.
La legge coranica prevede infatti che il danno subìto da una famiglia con la menomazione o la morte di un suo componente sia compensato infliggendo una perdita di pari entità alla famiglia dell’autore del crimine: è la regola del taglione.
Ameneh è d’accordo e lo pretende, ma, reputandosi persona civile, vorrebbe evitare il ricorso all’acido: «ho chiesto che gli venga tolta la vista, ma non con l’acido – spiega – sarebbe selvaggio, un atto barbaro, non mi posso comportare come lui».
Va detto che la sentenza potrebbe essere messa in discussione perché la religione islamica stabilisce che una donna vale metà di un uomo.
In base a ciò, in certe comunità islamiche, la morte di una donna non può essere punita con quella dell’uomo che l’ha uccisa perché in tal caso i suoi parenti ne avrebbero un danno doppio rispetto a quelli della vittima.
Avendo perso più di quanto è stato tolto, acquisirebbero una sorta di credito sulla famiglia lesa: per pareggiare i conti con equità, si ritiene che, invece dell’assassino, debba essere messa a morte una sua parente.
Secondo la stessa logica, se una donna uccide un uomo, la sua condanna a morte non è sufficiente e occorre sacrificare una sua congiunta o trovare qualche altra forma di ulteriore riparazione.
Diverso è il caso se una donna viene uccisa dal proprio padre che è proprietario del suo sangue e dunque della sua vita.
Il diritto di disporne a discrezione e perfino di togliergliela diventa dovere quando una figlia disonora la famiglia con il proprio comportamento.
Persino in stati come la Giordania, in cui la stessa casa reale è impegnata da molti anni a combattere l’omicidio d’onore, le attenuanti previste dalla legge sono tali da permettere ai giudici di assolvere il padre assassino o condannarlo soltanto a pochi anni di reclusione: lo si ritiene vittima e non carnefice, a sbagliare è stata la figlia disobbediente e sconsiderata che ha compromesso il buon nome della propria famiglia.
A decretarne la morte è sufficiente che sia stata sorpresa a parlare in pubblico con un uomo con cui non è imparentata oppure che sia stata vista deviare senza motivo dal consueto percorso tra casa e scuola o lavoro.
Il sospetto di un comportamento illecito, anche infondato e non dimostrato, basta a giustificare la punizione estrema. Sempre in Iran, ad esempio, è in attesa di sentenza un padre che lo scorso febbraio, aiutato da alcuni amici, ha lapidato la figlia di 14 anni immaginando che avesse una relazione sentimentale a sua insaputa. Per le ragioni suddette, è quasi certo che sarà condannato a una pena inferiore a nove anni di carcere.
In effetti la sorte del giovane Majid è un’eccezione. Migliaia di uomini ogni anno – specie in Pakistan e Bangladesh – usano l’acido per punire donne ribelli sfigurandole e, con il favore dell’indifferenza quasi generale e della complicità dei molti che approvano il gesto, non vengono neanche arrestati.
Allo stesso modo migliaia di donne bruciano vive nelle loro cucine, uccise dai mariti scontenti che non vogliono affrontare il fastidio di un divorzio o, in India soprattutto, arrabbiati per il mancato pagamento della dote promessa dal suocero al momento delle nozze.
Si denuncia un incidente domestico e spesso la polizia finge di crederci.
Succede così di frequente che il governo indiano, per contenere il fenomeno, ha disposto che, quando una donna muore entro i primi sette anni dal matrimonio per cause non naturali, si indaghi comunque sulla sua morte presumendo un omicidio per via della dote.
Sento spesso gente argomentare cosi:-” Ci deve essere un Dio, perchè la creazione è cosi perfetta. Esiste dunque un architetto , un progettista.
Il cervello dell’uomo, per esempio è cosi complesso, che qualcuno deve averlo pur costruito. Dunque Dio esiste, si configura un senso, ma con la stessa logica si può anche domandare:-” Chi ha creato Dio?
Io non ho prove, nè potrei averne, ed è un idiota chi le cerca o chi le pretende.
Chissà, forse un giorno , in un futuro molto lontano l’essere umano riuscirà ad avvicinarsi di più alla verità, dubito però che riuscirà a capire tutta la verità.
Desidero però esporre il mio pensiero:-
” Prima della creazione, esisteva solo Dio e nient’altro. Quando noi diciamo che Dio è il creatore, non pensiamo solo ai pianeti, agli alberi e a tutto quello che si può toccare e vedere, ma anche tutto l’mmaginabile , ogni più singolare e particolare esistenza in ogni dimensione, non esisteva e Dio lo ha creato.
Ciò significa che Dio ha creato persino le idee. Lui creò dunque ,non solo l’universo, i corpi e le acque ma anche tutte le altre verità astratte come l’amore, la bontà,il sentimento e la logica.
Queste idee non esistevano, prima che Lui le creasse.
Una di queste idee è l’idea della creazione, da Dio viene l’idea che si può creare qualcosa dal niente, l’idea per esempio che qualcosa deve avere un principio, un punto in cui la sua esistenza è cominciata.
Prima questa idea non esisteva, cosi come non esisteva l’albero prima che Lui lo creasse, cosi come non esisteva il principio prima che Lui creasse.
La domanda dunque è presupposta in modo falso, non si può domandare:-” E allora chi ha creato Dio?”- , perchè già l’idea della creazione, è un’idea Sua. Insomma qualcosa come una creazione non c’è stata prima che Dio la creò.
Quando l’uomo crea qualcosa, lo stesso uomo non è quella cosa creata ,
cosi anche Dio, che ha creato l’idea della creazione, Lui stesso non è il creato. Dio il creatore non si modifica, Lui è sempre lo stesso. Lo è sempre e sempre sarà. Mentre l’uomo, essere creato non rimane sempre lo stesso. Prima non eravamo, siamo stati creati, e un giorno non saremo più, per questo noi umani siamo esseri speciali che hanno la forza di modificarsi,dunque e un regalo essere uomini ed è un regalo la vita.
Dicevo a Marco, che io non riuscivo a concepire l’ateo.
Rimango su queste posizioni. Al di là di tutte le religioni.
L’uomo che guarda con il cuore e la mente un cielo stellato in una notte d’estate, un campo fiorito, il mare , la natura intera e che rimane affascinato, e perplesso e si domanda del perchè e del per come , e si immagina un creatore, è un uomo. Quelli che guardano il creato come il risultato di un caso e di una esplosione ,è ai miei occhi come se fosse un albero, un cane , una formica o un cavallo. Rodolfo
Caro Vox, non ho mai pensato che le due parti si equivalgano. Dico semplicemente che fino a quando hamas insisterà coi razzi. Israele risponderà con tutta la violenza di cui è capace.
Dico che, vista la disparità delle forze, visto che da 60 anni il rapporto dei morti tra palestinesi e israeliani è di 10 a 1, insistere con i razzi e con qualsiasi mezzo offensivo è solo inutile autolesionismo. Dove credono di poter giungere i palestinesi continuando a questa maniera? Giungeranno a peggiorare esponenzialmente la loro già pessima posizione. Qual è la loro logica? Io non l’ho capita. In questa situazione non ci ho mai capito granchè da quello che leggo e sento, poichè le fonti sono del tutto di parte, negando ognuna le ragioni dell’altra. Mi sembra di capire che Israele abbia detto ad Hamas di smetterla coi razzi, pena un loro intervento diretto. Hamas non ha smesso e Israele è intervenuta, come suo solito, molto pesantemente.
Cosa crede di poter ottenere Hamas a quasta maniera? Solo centinaia di morti in più ed un’ulteriore esasperazione se ancora ce ne fosse bisogno. Situazioni di questo genere si risolvono solo con le trattative. Finchè non lo capiranno, continueranno a piangersi i loro morti innocenti, vittime di menti perverse che si ostinano a combattere in una situazione di schiacciante inferiorità ed inadeguatezza.
Quello che succede contro le donne in troppi Paesi in tutto il mondo, è un’aberrazione da combattere con tutte le forze di cui il mondo civile è capace. Si fa ancora troppo poco, da parte di tutti, per contrastare la violenza bestiale contro le donne.
E’ una delle piaghe allo stesso livello della fame nel mondo.
Si fa molto di più per proteggere gli animali, rispetto a quanto si faccia per proteggere le donne. Perchè? I soliti interessi economici che ci impediscono di essere più energici e risoluti verso i governi criminali che permettono quanto accade.
Siamo alle solite: diversificare le fonti energetiche liberandoci dal petrolio. Sarebbe un enorme passo avanti per poter poi intervenire in maniera più costrittiva verso comportamenti così bestiali.
Caro Rodolfo, una domanda: perchè UN creatore? Perchè non MOLTI e DIVERSI creatori?
A monte di tutto, a monte dell’Energia, esiste la Legge ( la legge fisica, non la Bibbia). Non sappiamo da dove la Legge provenga e tutto ciò che presumiamo a proposito deve solo essere considerata immaginazione. Osservando poi che il Dio della Bibbia è identico all’immagine del classico Raìs mediorientale, ci vien facile capire come quel personaggio sia un’invenzione umana.
Si può far di più? Secondo me no.
C’è stata una tregua , e Hamas durante tutta la tregua ha continuato a sparare razzi e granate, nell’insieme più di 200.
Il problema che in Israele non ci siano quasi mai o poche vittime , deriva dal fatto che ogni qualvolta viene lanciato un razzo viene subito individuato, il quel momento, nel punto o i punti dove si prevede che cada il razzo ,suona la sirena, da quel momento si hanno circa 14-15 secondi per mettersi in salvo.
Avete mai visto i bambini Israeliani di una scuola o di un asilo correre terrorizzati verso i rifugi?
Non vi interessa? Bene, anzi benissimo.
Non vi interessa, come di vive in Israele? Come si dorme? No?
Bene, anzi benissimo.
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Gli Israeliani fanno passare l’altro ieri 90 autocarri con viveri ,medicinali e tutto il resto, avvisando tra l’altro che hanno 48 ore di tempo per riflettere e smettere di sparare razzi.
Avrebbero capito? Nisba, male, anzi malissimo.
Ed ora ci scandalizza, e la colpa e degli Israeliani .
I civili? Chi è un civile e chi è un m ilitare?
Ai militari, se cosi si possono chiamare, quella marmaglia di terroristi, piace farsi circondare dai civili.
Voi dite che è bene? OK
Ma io dico che è male, anzi malissimo.
Caro Pietro …. se quel Dio minuscolo la disturba non c’è per me problema a scriverlo maiuscolo per farle un favore non costa niente!!
Non è mia intenzione ridicolizzare nessuno, il vecchio con la barba bianca fa parte della rappresentazione che del dio ha sempre dato la chiesa non l’ho inventato io o Guccini, mi conforta che anche lei la valuti ridicola, ma non sono io che ridicolizzo è una cosa che la chiesa fa benissimo da sola, con la sua iconografia spesso truculenta e con i suoi dogmi ed i suoi misteri della fede, gaudiosi, dolorosi, gloriosi ….. tutte le litanie a seguire.
Se lei è in un momento particolare e magari vive la sua fede tra mille dubbi credo sia sulla buona strada per aumentarli continuamente ed infine toglierseli tutti insieme come ho fatto io intorno ai 13 anni, quando abbandonai le leggi celesti per cose molto più utili e pratiche come la legge di Ohm, di Jaul ed i principi della termodinamica.
Non sto qui a confutare altre sue affermazioni ma le ripeto (copia e incolla la parte finale del mio precedente intervento.
“Ma questo signore la cui mano ha creato il tutto questo “disegnatore intelligente” da quale magico cappello mi salta fuori? E lui chi lo ha creato?? E se dico che lo ha creato “X” dovrò trovare un “Y” che ha creato “X” e un “Z” che ha creato”Y” … e così via all’infinito.”
Perché è da quello che si parte e tutto il resto viene a cascata. Se non si ritiene possibile dar una spiegazione a quelle “X,Y,Z” tutto il resto va visto sotto un’altra luce, più pratica e meno trascendente.
Poi il credere è facoltà di ogn’uno, c’è chi crede nei tarocchi, nell’influenza degli astri, chi vede madonne e chi marziani, liberi di farlo, io credo a ciò che vedo, sento, tocco, misuro, il resto mi è semplicemente indifferente almeno fino a quando non me lo si vuole imporre, cosa che fanno costantemente le religioni.
Antonio Zaimbri “- – – “antonio.zaimbri@tiscali.i
Caro Marco,
il mio era un ragionamento, come ho scritto nel post, al di là di tutte le religioni.
Rimane difficile e molto complicato per me a credere a diversi Dei, quando è già complicato a crederne in uno. Non ti pare?