Buone feste e buon anno a tutti. Sapendo però che il Natale ha almeno 5.000 anni e stando attenti a non buttare via lo spirito critico come vorrebbero invece i vari cleri, a partire da Ratzinger

E’ Natale. Festa che esiste da almeno 5.000 anni, come dimostra tra molto altro anche il libro “Il Natale ha 5.000 anni”. Esiste cioè da quando gli esseri umani si sono accorti non solo che il sole morente al tramonto risorge all’alba successiva, ma anche che dopo il solstizio d’inverno – che nel nostro emisfero accade il 21 dicembre – il sole dopo tre giorni riprende nel suo precorso quotidiano ad alzarsi rispetto la linea dell’orizzonte. Come si suol dire, le notti riprendono ad accorciarsi e i dì ad allungarsi. In quei tre giorni la traiettoria del sole pareva fissata sempre al livello più basso rispetto l’orizzonte, perché quei nostri progenitori non disponevano certo di telescopi o altri attrezzi di precisione. Poiché le osservazioni le facevano ad occhio nudo o con attrezzi rudimentali, in quei tre giorni il sole a loro pareva sconfitto: ovvero, “morto”. Poi l’occhio ne percepiva la nuova ciclica ascesa nel cielo…. E poiché 21 più 3 fa 24, ecco che alla mezzanotte del 24 inizia il Natale, che si festeggia quindi il 25.

Sono decine, se non centinaia, i “Natali” del mondo antico, tutti centrati sul 25 dicembre o nelle immediate vicinanze, a seconda dell’abilità e della precisione degli osservatori “astronomi” antichi. Nell’antica Roma si festeggiava il “dies natalis Solis invictis”, cioè il “giorno del natale del Sole invitto”, dove il sole era un Dio, che la religione mitraica, nata in Medio Oriente, associava al Dio Mitra. E nei giorni delle nostre feste natalizie c’erano le feste dette saturnali, nome che deriva dal Dio Saturno. Per chi vuole saperne di più, direi che questo link va benissimo:
http://209.85.129.132/search?q=cache:QlV2gb7YRAwJ:www.materterra.it/Article44.htm+natalis+solis+invictis&hl=it&ct=clnk&cd=2&gl=it&lr=lang_it

Insomma, nulla di nuovo sotto il Sole invitto, cioè post solstizio. Il cristianesimo – una volta diventato religione di Stato, grazie a Costantino che lo ha sdoganato e a Teodosio che ha cominciato la messa al bando delle altre religioni – non ha fatto altro che impossessarsi dei riti e delle usanze preesistenti. Del mitraismo ha copiato tutto, compreso il termine “missa” della messa (“ite, missa est”), il rito della comunione, la figura del papa e perfino del suo copricapo, che non a caso ancora oggi si chiama appunto mitria. A un certo punto il prefetto di Roma ha confiscato ai legittimi proprietari e regalato al vescovo di Roma – tra molti altri templi e annessi tesori – anche il tempio mitraico che sorgeva sul colle Vaticano, che si chiama così perché i sacerdoti mitraici andavano a “vaticinare” il futuro osservando il volo degli uccelli. I vati osservavano il cielo, poi con la bacchetta chiamata se non ricordo male sistro delimitavano un “tempulum”, cioè una porzione di cielo, e vaticinavano il futuro da come si svolgeva il volo degli uccelli in quel “tempulum”, che non a caso ha poi dato il nome alla parola “tempio” così come del resto anche a “tempo”. Il motivo per cui fino alla scoperta della stele di Rosetta è andata persa, tra molta altra ricchezza culturale, anche la capacità di scrivere, leggere e capire i geroglifici egiziani, è appunto il fatto che le religioni egiziane vennero messe fuori legge al pari di tutte le altre “pagane”, i loro templi distrutti o regalati alla Chiesa, assieme alle ricchezze formate dai “tesori” accumulati con le donazioni dei devoti, e il clero di quelle religioni perseguitato e disperso anche ferocemente. Quindi, nessuno più sapeva nulla dei geroglifici, visto che la parola significa “segni sacri”.
L’origine astronomica del Natale è dimostrata ancora oggi dal rito della messa di mezzanotte. Perché mezzanotte e perché il 25 dicembre, se nessuno sa in che giorno e tanto meno a che ora è nato Gesù detto il Cristo, del quale – pur ammettendo che sia storicamente esistito – non si sa neppure se sia nato a Nazaret o nella “Casa del pane”, cioè a Betlemme. Lo si dice nato a Nazaret perché lui era un “nazireo”, vale a dire un sacerdote di una certa setta ebraica, cosa che però non ha nulla a che spartire con il paese che si chiama Nazaret. E lo si dice nato alla “Casa del pane” solo perché si vuole far finta che si sia avverata la profezia biblica secondo la quale il Messia che avrebbe liberato gli ebrei sarebbe nato dalla stirpe di re Davide, che aveva casa a Betlemme. Il fatto che il padre di Gesù fosse in cielo Iddio e in terra il putativo Giuseppe fa a cazzotti con la discendenza da Davide, ma tant’è….
Di fatto Gesù si può dire sia nato a Roma, tali e tante sono le manipolazioni eseguite a Roma che riguardano lui, i vangeli e le storie annesse connesse. E’ a Roma che si è sempre deciso cosa e come i cristiani devo credere, con dogmi inventati nel Duemila come l’ascesa al cielo della Madonna e il suo essere nata senza “peccato originale” o inventati al concilio di Trento, come l’ostia della comunione che diventa “carne di Cristo in forma di ostia di farina” o inventati prima ancora, come la natura divina di Gesù: una invenzione, questa, che ha permesso alla Chiesa di mettere fuori gioco la concorrenza degli ebrei lanciando contro di loro l’accusa infamante di deicidio, caduta come è noto solo pochissimi anni fa.
Questa faccenda del Sole è più importante di quel che potrebbe parere, perché mostra altre sovrapposizioni forzate che il cristianesimo a fatto a sbafo e a spese di ciò che esisteva prima e da gran tempo. Quella che noi chiamiamo domenica era infatti al tempo dei romani il dies Solis, cioè il giorno del Sole, così come il lunedì è ed era il giorno della Luna, il martedì quello di Marte, il Mercoledì quello di Mercurio, il Giovedì quello di Giove, il venerdì quello di Venere, il sabato quello di  Saturno. Fu Costantino che quando decise di puntare le sue fortune sui cristiani per ingraziarseli ulteriormente adottò la settimana di sette giorni e quello che era il “dies Solis” lo chiamò “dies Domini”, “giorno del Signore”, facendo contenti i cristiani senza però scontentare i mitraici: infatti, se per i cristiani il Signore era Dio, o Gesù, per i mitraici il Signore era Mitra, visto che anche così lo chiamavano. E a credere in Mitra era lo stesso Costantino, che prima dell’apparizione della croce e della scritta “In hoc signo vinces” nella battaglia di ponte Milvio ebbe la stessa apparizione da parte di Mitra in una battaglia precedente, in nord Europa. Costantino oltre che sdoganatore del cristianesimo, che rese “religio licita” mentre prima era illegale, è anche l’inventore del Credo, recitato ancora oggi come professione di fede dei cattolici. Se lo inventò al concilio di Nicea, peraltro convocato da lui – e non idea spontanea della Chiesa – quando cominciò a pensare al cristianesimo come collante dell’impero e perciò “instrumentum regni”, inventando perfino il termine “cattolicesimo”. Anche se ogni tanto spunta l’idea di farlo santo visto anche che, modestamente, si definiva “il tredicesimo apostolo” o “l’apostolo esterno”, a Roma lo hanno ripagato assai male: Lorenzo Valla, che era il segretario di un papa e non un assatanato scoprì infatti che la “donazione di Costantino” non era latro che un testamento falsificato: con il quale però il papato aveva potuto rivendicare alla Chiesa di Roma la proprietà, ricevuta in eredità da Costantino, dell’intera Italia, della parte occidentale dell’impero, vale a dire la futura Europa, e le quattro diocesi più importanti dell’impero, compresa se non ricordo male quella di Alessandria. Non a caso Indro Montanelli ha definito la Donazione di Costantino la truffa più colossale dell’intera Storia del genere umano. Una truffa che il papa agitò sotto il naso di Carlo Magno per convincerlo a invadere l’Italia e battere i longobardi per evitare che unificassero l’Italia lasciando al vescovo di Roma solo la carica di vescovo di Roma e le terre donategli con la Donazione di Sutri, primo piccolo nucleo del futuro Stato pontificio. Da notare che Valla, per evitare di finire al rogo o comunque in galera a vita,  si guardò bene dal pubblicare il libro con il quale dimostrava che la Donazione di Costantino era un falso: il volumetto per venire alla ,luce dovette aspettare quasi un secolo, e un editore tedesco….
Costantino riforma dunque anche i nomi della settimana: tutti contenti, anche gli ebrei con il giorno del “sabato” che prende il nome dal loro Shabbat. Tutti comunque avevano copiato dai babilonesi, e chi ne vuole sapere di più può andare su questo link:

http://209.85.135.132/search?q=cache:J9KcVm-AUtcJ:web.romascuola.net/Giorgieri/calendario/2001/Il%2520giorno,%2520la%2520settimana,%2520i%2520mesi%2520e%2520il%2520capodanno.rtf+il+giorno+del+sabato+i+romani+lo+chiamavano&hl=it&ct=clnk&cd=5&gl=it&lr=lang_it

Se la nascita astronomica del Natale è documentata dal rito della messa di mezzanotte, il fatto che la domenica fosse il giorno del Sole è che il Sabato fosse quello di Saturno è documentato dai nomi in inglese e tedesco di questi due giorni: rispettivamente sunday e saturday in inglese, Sonntag e Samstag in tedesco. Del resto, anche il giorno della Pasqua  è fissato con criteri astronomici, fissati per decreto dell’imperatore Costantino. Nessuno sa quale sia il giorno della asserita resurrezione di  Gesù, se lo si sapesse allora la Pasqua avrebbe un giorno fisso, sempre lo stesso nel calendario. Ecco perciò che come ci si è impadroniti del Natale altri così ci si impadronisce della Pasqua altrui. Non solo di quella ebraica, ma anche e soprattutto di quella “pagana”, che in quel periodo festeggiava la “resurrezione” della natura, cioè l’arrivo della primavera, del tempo delle semine, ecc., tutte cose da fissare con criteri astronomici (ancora oggi i bravi agricoltori tengono d’occhio le fasi lunari e non solo quelle per decidere quando fare alcune cose). Da dove credete che venga l’usanza delle uova pasquali? Da Marte? Dalla bibbia? Dai vangeli? Nossignori! E’ la vecchia usanza degli antichi romani di sotterrare uova per propiziare la fertilità della terra. Anche Madre Natura veniva dotata di ovaie…. Ulteriore antropomorfizzazione del creato. Gli Dei che nell’antichità muoiono e resuscitano sono molti, e quasi tutti dopo tre giorni. Il perché dei tre giorni lo abbiamo visto: sono infatti tre i giorni durante i quali il sole sembra “morto” sul punto più basso della sua traiettoria quotidiana rispetto l’orizzonte. Numeri a parte, non si capisce proprio perché – se non grazie all’ignoranza imposta per secoli dopo avere spazzato via le religioni pagane – la Chiesa insiste a declamare che la morte e la resurrezione di Cristo era per gli antichi “uno scandalo inaudito” perché era “inconcepibile che un Dio morisse”. Nulla di più falso. Tanto per cambiare.

Nulla di più falso quindi anche riguardo le balle sulle “radici cristiane” che si vuol fare credere siano le uniche dell’Europa, per continuare a imporre il potere che è nato dalla distruzione per secoli e secoli delle altre radici: quelle ben più antiche e solide, radicate nella terra e nei ricordi ancestrali. E che pertanto tendono ancora oggi a riemergere nonostante il paganesimo sia stato bandito e lungamente perseguitato, anche con l’Inquisizione visto che non erano bastati i molti secoli di persecuzioni che avevano ridotto le antiche religioni a sopravvivere solo in campagna, nei villaggi, cioè nei “pagus”che pare abbiano dato il nome alla parola “paganesimo”. Se il Natale ha almeno 5.000 anni, poco meno ne ha la figura della Madonna madre di un Dio, a partire da Iside che allatta il piccolo Horus. E del resto proprio Iside con Osiride e uno degli esempi mediterranei di santa trinità. Iside secondo alcuni non era vergine, così come secondo costoro Horus non è davvero risorto perché Iside ne ha sì ricomposto il cadavere fatto a pezzi dal solito congiunta invidioso (versione diventata poi quella di Caino e Abele), ma il fallo non è riuscita a ricomporlo, ha dovuto ripiegare su uno di legno, mentre a me una guida egiziana ha spiegato che Iside il fallo lo ricompose tenendone in bocca i pezzi ritrovati in una palude. Sta di fatto che il mito della resurrezione in area mediterraneo-romana così nasce e da qui si propaga. E del resto nel soffitto di certe tombe dei faraoni si vede come gli egizi si rappresentavano il ciclo del giorno e della notte: il sole tramonta perché ingoiato da una lunga Dea poggiata mani e piedi sulla terra e lunga quanto il cielo stellato, poi al mattino risorge perché rinasce, nuovamente partorito dal sesso della Dea. Un affresco molto ma molto emozionante…. vari metri sotto terra. Da restarne affascinati per sempre soprattutto per ciò che esso sottende riguardo la cultura e la religiosità di quell’epoca.
Il sorprendente libro “Il Natale ha 5.000 anni” dimostra anche che nel cristianesimo la resurrezione era emblematizzata dalla capacità del fallo maschile di avere nella vita molte erezioni, ognuna delle quali è considerabile una sua “resurrezione” post coitum precedente. Il libro mostra statue e dipinti di Cristo, sul trono o in croce, con il Padre o con la Madonna, molto esplicite e significative sotto questo profilo, ma prudentemente fatte sparire o nascoste dalla Chiesa diventata in seguito sessuofoba.
Riguardo il Natale cristiano, non ho mai capito cosa ci sia da gioire per la nascita del Bambinello, visto che è destinato a essere massacrato nella salita al Golgota e sulla croce. Ancor meno lo capisco da quando ho provato cosa sia la paternità. L’aberrazione del  sacrifico umano come necessario per la redenzione, rielaborato con la vicenda di Dio che si fa Gesù, cioè uomo, ed ereditato dalla “teologia del sangue” della bibbia, secondo la quale non c’è perdono divino senza versamento di sangue, sia pure magari “solo” del caprone espiatorio, è una aberrazione che a mio avviso è il peccato originale del monoteismo. Anzi, dei monoteismi. Che tra le varie assurdità annoverano in particolare quella di combattersi a sangue da secoli pur rifacendosi tutti allo stesso identico Dio! Un Dio che  per i musulmani e gli ebrei che si odiano a morte ha addirittura lo stesso nome: la parola ebraica Eloah, singolare di “divinità”, è chiaramente uguale ad Allah, che da quella deriva. Le religioni possono essere una bella cosa, i vari cleri invece sono solo un potere. Terreno e mondano. Repressivo, quindi, e spesso – come ben sappiamo – sanguinario. L’altra assurdità è la pretesa che la bibbia sia stata scritta o ispirata da Dio, ne è insomma la parola. Una pretesa strana, non solo perché offende in primis lo stesso Dio, per quanto quello della bibbia sia lui stesso una offesa, al genere umano, ma perché la bibbia è in gran parte copiata da miti mesopotamici preesistenti. Un Dio quindi che copia a man bassa….. Per giunta dagli Dei pagani! La prima volta che il Dio della bibbia compare viene nominato al plurale – Elohim, cioè “le divinità”, e non al singolare Eloah – chiaro segno “archeologico” che anche la religione nata dalla bibbia era in origine politeista, dato anche che Abramo e i suoi erano solo degli emigrati dalla politeista e mesopotamica città di Ur, ed è diventata monoteista solo per motivi politici, che nulla hanno a che vedere con il divino.
Le stranezze che fanno sorridere sono molte, compresa l’intera narrazione della creazione che è ormai dimostrato essere solo una serie di favole, completamente illogiche come tutte le favole, e compreso il fatto che Dio avrebbe creato solo Adamo, cioè un essere umano di sesso maschile, pur sapendo bene che si sarebbe annoiato a morte, e anzi non si capisce perché mai lo avrebbe dotato di apparto genitale visto che non aveva cerato anche la donna. Se ne dovrebbe dedurre che Dio riteneva che l’uomo dovesse essere dedito alla masturbazione, e chissà come pensava che si sarebbe moltiplicato, come avrebbe fatto per avere figli…..
Ci si interroga da sempre sul perché della durezza e della ferocia del Dio della bibbia. Ma la risposta è semplice: si tratta della trasposizione al divino della figura tipicamente orientale, mesopotamica, del   Gran Re, o Re dei Re, come Ciro il Grande e simili, che dei propri sudditi poteva fare quel che più gli pareva, con un potere assoluto anche feroce. Figura che Abramo e i suoi emigranti, posto che siano esistiti per davvero, si sono evidentemente portati appresso, nel dna. Tant’è che i dieci comandamenti, che in origine erano più di dieci, iniziano con la formula “Io sono il signore Dio tuo, non avrei altro Dio all’infuori di me”, formula che oltre a confermare l’esistenza del politeismo perché sottintende l’esistenza di altri Dei, da ripudiare in blocco, ricalca in pieno la formula dei contratti tra i re e i propri sudditi: “Io sono il signore Re tuo….”. Del resto il cristianesimo ha fatto altrettanto con il mondo pagano romano e mediterraneo: s’è impadronito dei miti e dei riti di quel mondo, oltre che di quasi tutti i templi, tant’è che le principali chiese cristiane sorgono su templi pagani preesistenti, a quanto pare a partire dalla stessa basilica di S. Pietro. Dei tre monoteismi, il cristianesimo è il più politeista: non solo c’è da annoverare divinità come Gesù, lo Spirito Santo e la Madonna, ma c’è anche l’infinita orda di santi, beati e angeli…. Di fatto, migliaia e migliaia di Dei di varia grandezza e importanza, con le varie divinità locali, i santi protettori dei vari paesi e paesini che li celebrano ancora oggi con processioni festose e ricche di folclore, che altro non sono se non il travestimento di antiche divinità pagane, a partire se non ricordo male da S. Tecla.

Nonostante non capissi cosa ci fosse da gioire per la nascita natalizia di Gesù, il presepe ha allietato la mia infanzia. Tant’è che a casa mia lo si è fatto fino a uno o due anni fa. Ora preferiamo l’albero e Babbo Natale. Più festosi, non anticamera di future morti crudeli e privo di madri espropriate e ridotte a barattolo come la povera disgraziata ragazzina di nome Maria. Però, a parte le mie preferenze, ritengo che il presepe possa essere una bella tradizione, a patto di avere ben chiaro e spiegare con chiarezza ai bambini che nessun Dio può essere così sciocco e feroce da avere bisogno di ammazzare qualcuno, sia pure sotto forma di un’altra forma di se stesso, anziché accontentarsi di un mazzo di fiori e – insuperabile meraviglia delle meraviglie – del sorriso dei bambini. O degli adolescenti. O degli anziani, così fragili e indifesi.

Sì, lo so: avevo promesso di parlare del papa, questo strano signore tedesco che accusa la Spagna di “statolatria” e di “inammissibile invasione di campo” perché organizza la scuola per educare i bambini anziché imbottirli di favole, miti e fregnacce varie, cosa che può avvenire tranquillamente tra le mura domestiche, nelle parrocchie, sinagoghe, moschee, ecc., sotto forma di belle tradizioni familiari, belle finché non si sputa sulle tradizioni altrui. Questo strano Ratzinger che scopre coraggiosissimamente l’acqua calda e rigira la frittata: “Galilei non era contro la fede….”. Ma va! Non mi dire! In effetti, era la fede contro Galilei, ma il papa non lo dice. Prudentemente. Così come è sempre stata ed è contro il sapere, il progresso scientifico, medico, anatomico, perfino contro il progresso legislativo, non a caso è stato uno degli ultimi Stati che ha abolito la tortura, la pena di morte, e la diseguaglianza tra gli esseri umani, visto che da S. Paolo al papa che autorizzò lo riduzione in schiavi degli africani è sempre stato tutto un legittimare lo schiavismo, abolito infatti non dalla Chiesa, ma dalla Rivoluzione francese e dalla guerra civile made in Usa. Questo inammissibile pontefice tedesco che vuole resti fuorilegge l’omosessualità, fottendosene del fatto che per i gay e le lesbiche c’è la pena di morte in molti Paesi, che tuona contro il controllo delle nascite e i preservativi, aumentando così la responsabilità della Chiesa nella pandemia africana e nell’epidemia mondiale dell’Aids, oltre che nella nascita di milioni di poveri cristi destinati non a vivere, ma a morire subito di fame, stenti e malattie. Questo strano papa che pare sappia molto di teologia, quanto di più distante dagli esseri umani, ma nulla sa della Natura, dove l’omosessualità è vissuta da decine di migliaia di specie viventi. Questo strano papa che tuona contro le “perversioni” sessuali, senza rendersi conto che la perversione peggiore è il voto di castità cui costringe il suo clero e al quale incita i suoi fedeli. La castità forzata, imposta, che oltre a essere impossibile, tanto da facilitare la pedofilia e altri abusi, è un insulto a Dio: perché mai avrebbe creato il sesso anche dello stesso Ratzinger, oltre che in tutti gli uomini e le donne che scelgono l’abito talare o suoresco, se poi costoro lo umiliano in modo così brutale? Oppure se poi sono costretto a viverlo – papi compresi – in modo ipocrita e clandestino. A parte il fatto che molti papi lo hanno vissuto niente affatto in segreto, a volte morendo tra le braccia del proprio amante. Loro avevano il coraggi odi non limitarsi a indossare le scarpette rosse.

Ma bando alle ciance, alle mie inutili chiacchiere. Auguro a tutti
Buon Natale e Buon Anno
Joyeux Noël et Bonne Année
Merry Christmas and Happy New Year
Frohe Weinachten und gutes neues Jahr
Feliz Navidad y feliz año nuevo
С Рождеством Христовым и с Новым Годом
عيد ميلاد سعيد وسعيد السنة الجديدة

חג מולד שמח ו שנה טובה ו
Καλά Χριστούγεννα και καλή χρονιά
God Jul och ett Gott Nytt År!
Hyvää joulua ja onnellista uutta vuotta!

554 commenti
Commenti più recenti »
  1. Sisko
    Sisko says:

    Un felice e sereno Natale a tutti. Auguri di ogni bene per l’anno che bussa alla porta al blogmaster ed a quanti con i loro interventi tengono in vita il blog. E ´per tutti i “teteschi” che vi bazzicano:
    Fröhliche Weihnachten und ein gutes und gesundes Jahr zweitausendneun.

  2. giovanni vaschi
    giovanni vaschi says:

    …personalmente ritengo che gli scandinavi siano i più rispettosi delle leggi e anche delle libertà personali.
    Viverci assieme fa capire molte cose.
    E sono i paesi più evoluti del globo, a quanto pare.
    Gli scandinavi che sono? tedeschi? anglosassoni? scandinavi e basta? o semplicemente esseri umani?

    Tanti auguri a tutti voi
    GV

  3. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    L’aglio e’ contro i vampiri….
    Una corona al collo ed una fuori dalla porta e sara’ salvo dai vampiri umani.
    Acqua santa, uno specchio, un crocefisso e mi sembra un chiodo affilato per finirli.

    Le cipolle, mia suocera, sicula, diceva per curare i geloni.

    Non ho ancora letto l’articolo di Pino.

    ‘Notte, Anita

  4. Anita
    Anita says:

    x Giovanni Vasco

    Scandinavia is the cultural and historic region of the Scandinavian Peninsula. The Scandinavian countries are Norway, Sweden and Denmark,

    http://www.wordiq.com/definition/Scandinavia

    La giovane signora che e’ la mano destra del mio broker a UBS, e’ Svedese.
    Ritorna in Svezia ogni anno sotto le feste, dove ha famiglia, ma preferisce vivere qui nel nostro piccolo Stato.

    Buona notte, Anita

  5. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    “………… ..(¯`O´¯)
    ………….. .. / | \ .
    ……………°*****
    ……… ..***O*** O
    ……… *O****°****
    …. … *°***@****@*
    …… *O*****O****O*
    ……@**** MERRY * ***
    …..******************
    …*O*** CHRISTMAS ***O
    ..****@***************
    .**O******O***@***O***
    ……………[[[[[[
    ……………[[[[[[
    ……………[[[[[[

  6. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ho fatto un’incursione nei blog d’autore lasciando un po’ di copia e incolla di una mia vecchia lettera al direttore sulla chiusura del blog.
    Scorrendo gli articoli mi sono soffermato su un bel pezzo di Gilioli, che parla della sessofobia del papa che ho molto apprezzato, (sono” tignoso” con la direzione ma so distinguere.)
    Più sotto ho trovato un signore che a firma • alberto80 diceva:
    [ non ho mai letto nulla di più superficiale riguardo ai discorsi del Papa. …. scusi Gilioli, ma è mai andato oltre i titoli dei giornali ed ha provato a leggere (o ascoltare), un intervento del Papa (Angelus, udienza del mercoledì, omelie, interventi pubblici…) ? forse si andrebbe anche un po’ oltre il sesso …
    magari si rimane sulle proprie idee, ma almeno si va a fondo della questione.]
    Per il sig Alberto ho lasciato questo commento che credo possa essere un adatto anche a questo argomento.
    Ma il signore in bianco, con le pantofoline rosse, a lei risulta che si sia mai messo a spulciare “cercando ciò che va oltre” il contratto di lavoro dei chimici dei metalmeccanici, degli edili, e soprattutto che ne abbia parlato in qualche “Angelus, udienza del mercoledì, omelie …” ?? che sia anche vagamente a conoscenza di come concretamente si soffre si fatica, si rischia la vita nelle fabbriche nei cantieri, nei campi.??

    Altri si interessano di queste cose, e di quello che è espresso criticamente, sottinteso o tra le righe, negli angelus, udienze ed omelie, sanno quel tanto, troppo, che delle posizioni di quel signore giornalmente esonda da oltre Tevere sulla stampa, radio TV …
    Sta a lui se vuol far sapere, essere chiaro e con chiarezza far conoscere “l’oltre” che secondo lei ci sarebbe in quei discorsi ma di cui a noi niente arriva e di cui anche i più attenti cronisti raramente trovano traccia, non a noi ricercare ed interpretare quello che secondo lei “andrebbe anche un po’ oltre”.
    Ma figurati ..!!!!!!
    ________________

    Antonio Zaimbri – – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Carissimi,
    sono in partenza. Un amichevole Buon Natale a tutti, anche agli assenti ed agli ammalati. Ci sentiamo stasera. Uroburo

  8. Fiorellino Blu
    Fiorellino Blu says:

    Caro Nicotri,
    Buon Natale anche a Lei!
    Un augurio non formale, non ridanciano, non consumistico. Le auguro di incontrare quel Bambino che Le farà cambiare la vita a 360° … Ciò non significa che poi non criticherà più la Chiesa, che molto spesso nella sua componente umana merita eccome delle critiche, ma lo farà con un’altra prospettiva, quella di avere finalmente incontrato la Persona che è al centro di tutto e che tiene in piedi tutto nonostante la fallibilità degli uomini. Se incontrerà quel Bambino, capirà e comprenderà anche quello stesso Bambino, una volta cresciuto, che finisce sulla Croce.
    Perché il Natale dell'”essere più buoni”, dei regali, dei Babbi Natali è una sicocchezza. Natale e Croce sono strettamente legati, come ho avuto purtroppo l’esperienza di vivere personalmente. Tre anni fa, tra la vigilia di Natale e Santo Stefano, mia moglie ed io abbbiamo perso il nostro primo bambino, a gravidanza appena iniziata. E anche se la vita ha in seguito nuovamente portato la gioia nella nostra famiglia, il bambino che abbiamo perso non è stato sostituito dall’altro che è nato in seguito, ed il dolore, nonostante la gioia successiva, è sempre presente e si acuisce ancor di più ad ogni Natale. Perché appunto Natale e Croce sono una sola cosa.
    Nel senso di quanto ho scritto prima, quindi, Buon Natale a Lei, ai Suoi cari e a tutti coloro che scrivono su questo blog.

  9. Fiorellino Blu
    Fiorellino Blu says:

    Quanto al contenuto della presente puntata le teorie che espone sono valide in quanto teorie, così come sono valide le teorie dei 10 medici cui si rivolge un malato ricevendo 10 risposte diverse da ciascun medico. Copio e incollo di seguito ciò che ha scritto Vittorio Messori a questo proposito, cosí, a mo’ di “seconda teoria2 dopo appunto quelle da Lei esposte.
    Tenga però presente, caro Nicotri, una cosa che noterebbe se guardasse queste cose da una prospettiva diversa. E cioè che in ogni cultura, in ogni religione e diciamo pure in ogni epoca vi sono “ombre di verità” che sono innate nel cuore dell’uomo in quanto la verità primordiale è rimasta nel cuore di tutti gli uomini, che poi, deviati dal peccato, l’hanno rivestita in altri modi e in altre forme – ad esempio la nascita verginale della divinità delle religioni orientali.

  10. Rachamim
    Rachamim says:

    Elohim
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
    Vai a: Navigazione, cerca

    Elohim (אֱלוֹהִים , אלהים) in ebraico è un plurale della parola “divinità” – Eloah (אלוה) – che ha suscitato non pochi interrogativi fra gli esegeti biblici a causa dell’evidente impianto monoteistico della Bibbia.

    Una delle possibili etimologie del termine lo vorrebbe composto dall’unione di due radici antiche: “El” e “Hoa”. “Hoa” sarebbe l’antica radice che indicava L’Essere Supremo, Colui che esiste di per sé, che non è generato ma ha vita in se stesso.

    Il prefisso “El” corrisponderebbe al nostro Colui, indicando la persona in senso astratto. “Colui che ha vita in sé” sarebbe quindi il significato del termine Eloha. Il termine Elohim, quindi, assumerebbe il senso di “Coloro che hanno vita in se stessi” cioè che sono la Fonte della Vita.

    Sono state proposte due possibili spiegazioni per la sopravvivenza del termine: la prima è che si tratti di un residuo lessicale di una eventuale fase politeistica della cultura ebraica. Elohim sarebbe il plurale di Eloha (si legge anche Alah e da qui deriva Allah cioè Dio per i mussulmani ed i cristiani di lingua araba) che trova la sua radice in El il dio vitello dei Cananei.

    La seconda spiegazione, indica il termine come una sorta di pluralis maiestatis teso ad esaltare ancor più la divinità una e unica del Testo Sacro (in ebraico, infatti, esiste la forma del plurale maiestatico-intensivo, utilizzato per tutte le realtà costituite da parti).

    Numerosi i passi, nell’Antico Testamento, in cui è presente la forma plurale (anche come pronome):
    « «Dio disse: facciamo l’uomo, che sia la nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza […]” […] “ecco, l’uomo è diventato come uno di noi”» »

    (Genesi 1,26 – episodio della cacciata di Adamo ed Eva dal giardino dell’Eden)

    Il monoteismo ebraico indica con il termine Elohim figure molto diverse tra loro: gli Angeli della Corte Celeste (Salmo 138,1); esseri creati (Ebrei 1,5) e identificati come figli di Dio (Giobbe 1,6; 29,1; 89,7); esseri di natura non divina (Apocalisse 22,8/9).

    Alcuni studiosi di lingue antiche imputano questo uso non univoco del termine alla maggior semplicità della lingua ebraica rispetto a quella greca – nella quale vi è una netta distinzione tra il termine Angelo (ἄγγελoς) e il termine Dio (θεός).

    Curiosità [modifica]

    Una particolare interpretazione del termine è quella data dal Movimento raeliano: gli Elohim citati nelle Sacre Scritture non sarebbero altro che una stirpe di esseri extraterrestri scientificamente avanzati che, coerentemente con quanto affermato nella Bibbia, crearono la vita sulla Terra tramite ingegneria genetica.

  11. Peter
    Peter says:

    xFiorellino blu

    e’ vero nel senso che il cattolicesimo ha il culto del dolore. Sarei tentato di dire ‘il dolore degli altri’, ma non e’ del tutto vero. Vi e’ infatti nel cattolicesimo una buona dose di masochismo, cioe’ esaltazione della propria sofferenza.
    Con tutto il rispetto per la sua perdita, si calcola che gli aborti spontanei (compresi quelli che non vengono neanche notati dalle donne incinte senza saperlo) avvengano nella maggior parte delle gravidanze, cioe’ le gravidanze a termine sarebbero una minoranza. Le pare possibile che il ‘limbo’ o paradiso che sia sia stracolmo di anime di persone mai nate?
    Che il suo dolore per la perdita di un ‘bambino’ (mi consenta, ma la parola esatta e’ feto) mai nato si acuisca ad ogni natale successivo mi sorprende. Ma ognuno ha il suo modo di sentire e vedere. Ma da qui a dire che natale e croce sono la stessa cosa! per piacere…Natale e’ canto.

    buon Natale anche a lei e famiglia

    Peter

  12. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    le auguro un’ottima giornata. Proprio ora mi ha telefonato un caro amico da Luzon (Filippine) dove la giornata di Natale volge al termine (li’ sono quasi le sei di sera…), mentre qui e’ appena cominciata. Lui ed i suoi hanno ‘beach party’ per Natale, come del resto fanno anche in Australia.
    L’Allium Cepa di cui parlavo e’ usato come rimedio omeopatico!
    Cioe’ si prende in pillole in cui la sostanza di partenza e’ enormemente diluita. Lo trovo un buon rimedio contro il raffreddore acuto, quello con occhi irritati e naso gocciolante, per intenderci (gli effetti che la ‘vera’ cipolla rossa ha su chi ne viene a contatto, similia similibus curantur). Non suggerivo di mangiare cipolle crude: io, come Anita, le detesto, e cosi’ l’aglio.
    Il mio interesse per i rimedi omeopatici e’ piuttosto recente. Mi pare pero’ che funzionino. Quelli da usare ai primi sintomi del raffreddore o influenza sono pero’ altri, ma non sto qui a farne un elenco

    un caro saluto

    Peter

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Fiorellino Blu

    Ricambio gli auguri, del resto già fatti più volte ieri oltre che nel testo della nuova puntata e in un mio commento ad essa (il n. 6).
    Per il resto, guardi che io il Bambino l’ho già incontrato da bambino e per mia fortuna me ne sono liberato nel corso degli anni man mano che scoprivo gli inganni, le truffe e le fandonie del clero. Le religioni vanno bene, ripeto, e ognuno è libero di credere a quel che più gli pare, al Bambino o agli Elefanti che Volanno, ma i drammi, anzi le tragedie iniziano quando sulle credenze si costruisce un potere, un professionismo autoreferenziale che tutto strumentalizza e usa a proprio esclusivo vantaggio. Questa aberrazione “professionale” è nata con l’istituzione della “tribù” dei levi, oggi noti come Levi e diventati cognome diffuso, che era il ceto sacerdotale addetto al culto: il famoso culto levitico che prevedeva di bruciare completamente la vittima offerta a Jahvè in modo da deliziarne le narici con gli aromi della carne bruciata (visione più pagana e per certi versi “nazista” di questa non ci può essere, ma tralasciamo), donde il termine “olocausto” (= “totalmente bruciato”). Questo ceto addetto al rito venne istituito per decisione politica – a riprova che le religioni organizzate altro non sono che una forma di politica, il famoso instrumentum regni – per dare sostentamento a una tribù che a differenza delle altre non aveva terre e quindi non lavorava come gli altri. Per ogni sacrificio, i fedeli dovevano pagare cifre prestabilite ai sacerdoti leviti, a seconda del tipo e del numero di bestie da scannare e bruciare per la gloria (?) di Jahvè, tanto che il Tempio almeno in certi periodi non doveva essere troppo dissimile da un mattatoio e da una fiera degli arrosti. Detto in altri termini, una tribù, quella dei sacerdoti leviti, che è diventata un ceto parassitario, la madre, pardòn, il padre di tutti i cleri parassitari che ancora oggi intossicano le menti. i cuori e le anime.
    Riguardo la sua affermazione che le mie sono solo teorie, debbo smentirla. Io in questa mia puntata ho riportato solo fatti storicamente accertati, documentati in molti libri. Che poi questi libri a lei o al papa o a Messori – personaggio molto ignorante e massimamente presuntuso: in una e-mail mi ha ammesso che non conosce come sia nato il termine “cattolico”! – che poi certi libri e certe verità dimostrate non vi piacciano, è un altro conto. E del resto il cattolico papalino sempre scambia i propri vaneggiamenti e quelli scritti sulla bibbia per verità, storiche e scientifiche – e te pareva! – mentre invece per loro le cose scoperte e dimostrate, da Galilei a Darwin, da Spinoza a Filkenstein, sono solo tutte “teorie”. Comprese quelle di Lorenzo Valla sulla mega truffa della Donazione di Costantino! Ridere o piangere? Veda un po’ lei. Il cattolicesimo papalino è avviato a passo di danza con scarpette rosse verso il baratro. E non si tratta solo del baratro della propria crassa ignoranza e presunzione.
    Ho accompagnato alla messa di mezzanotte, nella chiesa milanese di S. Simpliciano, una persona a me molto cara. La chiesa è una bella costruzione, a parte l’orgia di quadri e sculture che vomitano morte, sangue, sadismo e masochismo a tutto spiano, tripudio di crocifissioni, cadaveri mori di morte violenta, ferite sanguinanti e trafiggimenti vari, compresa addirittura una corona di spine per la povera Madonna, come che non bastasse tutto il resto che ha dovuto subire, povera ragazzina violentata da duemila anni. Non male la musica dei due organi, molto suggestiva, anche se suonavano Haendel, che non è certo Bach.
    La predica dell’anziano prete è stato il solito accumulo di parole in parte belle e in parte in libertò, prive di senso. Chissà se l’anziano sacerdote, dal bell’accento milanese che riscattava il suo costosissimo vestiario “sacro” che lo rendeva simile a un pinguino vanitoso (mai vanitoso quanto il costosissimo pontefice che sta in Vaticano), chissà se era al corrente che le cose belle da lui dette erano l’esatto contrario di quello che la Chiesa diceva fino a pochi anni fa…. Essendo un sacerdote anziano, con almeno 70 anni di età, dovrebbe ben saperlo. Ma tralasciamo. Trovo eccessivo, e anche masochista – per dirla con il nostro Peter – che ci si accanisca per oltre un’ora a cantare le litanie della gloria del Signore, del Bambino, ecc., come se si trattasse di dittatori esosi da tenersi buoni a tutti i costi, facendosela sempre letteralmente sotto dalla paura, paura da incutere peraltri agli altri, ai “fedeli”. Non basta una cerimonia più breve e semplice anziché un insistere per un’ora abbondante, per giunta vestiti in modo assurdo e molto costoso?
    Patetico il battere e ribattere sui “misteri”, spacciati per chissà che, quando di religioni dei misteri il Mediterraneo, e il mondo intero, è stato sempre pieno. Anzi, strapieno. I misteri orfici, della Pizia o della Sibilla Cumana, il mistero dell’Araba Fenice, e molti altri ancora svettano da millenni, ben prima che a Roma pasticciassero quelli che poi sono diventati i vangeli odierni.
    Mi ha colpito la lettura di una lettera di S. Paolo, dove si ribatte l’eterna ossessione della Chiesa del dover “riscattare” gli ebrei. Ovviamente il passo è ben mimetizzato, tanto che nessuno dei presenti capisce che ci si riferisce agli ebrei, e del resto i fedeli non devono capire e ragionare, ma solo cr-edere: cioè “edere”, ovvero mangiare, ciò che viene loro dato in pasto dalle cucine romano-vaticane. I cattolici sono gli unici fedeli al mondo a ignorare ciò che c’è scritto nei loro libri “sacri”. Ignoranza peraltro caparbiamente voluta e imposta dalla Chiesa, che non a caso vuole tornare alla messa in latino…
    Ironia della sorte, c’è stato per una buona mezz’ora il pianto di un bambino vero a fare da contrappunto alla lunga, ossessiva cerimonia di accoglienza del Bambino da scannare e poi mangiare, sia pure sotto forma di ostia, residuo ancestrale di quando eravamo cannibali e facevamo ancora sacrifici umani. Portato dai genitori – sadici? A quell’ora i bimbi devono fare la nanna – a sorbirsi la lunga e un po’ asfissiante “missa”, termine rubato tra molto altro ai mitraici, il bambino piangeva che era una bellezza. E il pianto di quel bambino in carne e ossa faceva da simbolico e concreto contrappunto al lungo blaterare sul Bambino natalizio. Ci fosse stato S. Carlo Borromeo, dopo molto meno dei 20-30 minuti di “disturbo in chiesa” quel bambino sarebbe stato messo al rogo come chiara e “scientifica” dimostrazione che si trattava di una incarnaziione di Satana o comunque di un succube del demonio. Questa è stata infatti a lungo la “scienza” della Chiesa, mentre i cinesi e gli arabi praticavano e salvavano il sapere scientifico per fortuna anche nostra. Ma grazie alla società civile e laica i tempi di S. Carlo sono ormai lontani, anche se il papato ne ha intima nostalgia e maledice il “laicismo”. E così, suprema contraddizione, il bambino vero a un certo punto è stato portato fuori, al buio e al gelo della notte milanese, mentre in chiesa il ben vestito pubblico meneghino, orgoglioso del suo rito ambrosiano e del tripudio di luci elettriche e di candele, continuava a ubriacarsi del suo Bambino prosciutto natalizio: da affettare quotidianamente come ostia della comunione. Un bambino umano cacciato per il Bambino divino… Ipocrisia? Noooooooooooo!!!!!!!!!
    Ridere o piangere? Veda un po’ lei.
    Mah.
    Un saluto affettuoso e ancora tanti auguri.
    pino nicotri
    P. S. Veda lei di incontrare oltre al Bambino anche qualche buon libro. E magari di misurarsi con le credenze altrui. Vedrà che ne trarrà gran beneficio anche lei. Da Bambino a uomo.

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    Questa aggiunta finale extraplanetaria mi ha fatto venire in mente che in uno dei vangeli tenuti nascosti- di Qumran? – si parla di Gesù venuto appunto da una costellazione di cui ora non ricordo il nome.
    Un saluto e ancora tanti auguri.
    pino nicotri

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Dia una occhiata al mio post n. 14, quello per Fiorellino Blu.
    Cari saluti e auguri.
    pino

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sentire Peter che riconosce il funzionamento dei rimedi omeopatici è un bel passo avanti!
    Chissà cosa ne pensa G.Vaschi…
    Personalmente non ne ho mai presi e non metterei la mano sul fuoco sul loro funzionamento. Però pare che l’acqua abbia la capacità, variando l’angolo di dipolo, di memorizzare alcune caratteristiche fisico-chimiche a mo’ di modulazione, il chè spiegherebbe il funzionamento dell’omeopatia. Non dobbiamo trascurare l’effetto placebo, comunque.
    Interessante ascoltare esperienze in proposito. Mi pare che Sylvi ne abbia avuto esperienza positiva.

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino, l’unica messa che ascolto volentieri e non mi stanco mai di ascoltare, è quella di Strawinsky.
    Con la Sinfonia dei Salmi, è tra i miei brani stravinskiani preferiti, escludendo la Sagra della Primavera, che è un ‘assoluto’!

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    I riti hanno una loro utilità, quando ben fatti: accendono la componente medianica e mettono in contatto col territorio che è oltre le colonne d’ercole della ‘lunghezza di Plank’.
    A me i riti non fanno nessun effetto: quelle colonne d’ercole le varco tutte le volte che voglio.
    Il Bambino si è comportato in maniera maldestra, dando senza rendersene conto un potere micidiale a umani assolutamente non in grado di gestirlo. I risultati nefasti li vediamo ancor oggi, dopo 2000 anni.
    Molto meglio Buddha, con la sua Via di Mezzo.
    Benchè anche il buddhismo sia stato adulterato ( passa sempre tra le mani degli uomini ‘inferiori’, per dirla alla Confucio), ha fatto molto meno danno del cristianesimo.

  19. Controcorrente
    Controcorrente says:

    La Novella Natalizia del Post-Telegrafonico in pensione !

    Il Clima è quello “giusto” per “deliziarvi” di una novella Liberamente Tratta da un articolo di un giornale che narra la” vicenda” dello sviluppo del telegrafo nel Mondo.

    Il testo originale è contenuto nel giornale di Lotta Comunista che un simpatico giovanotto ieri mi ha venduto citofonando gentilmente alla mia porta.

    Il testo originale è Atomo e industrializzazione della scienza.
    Monopolio e concorrenza nella storia del telegrafo.

    nel Sole 24 Ore ieri non ho trovato nulla da potervi raccontare per cui per il momento “vi” dovete accontentare.

    Sostanzialmente la novella è la storia di un tal Samulel F.B. Morse , professore di letteratura e dell’arte del disegno all’Università di new York nonchè mebro della Mercer Street Presbyterian Churc ,democratico nativista ,difensore della purezza del ceppo originario anglossano e calvistina.

    Sembra che il” nostro” agli albori dell’invenzione del telegrafo , fosse intimamente convinto che il “medesimo”era l’esplicita dimostarzione di un disegno divino a favore dell’umanità: il pittore calvinista riteneva sembra che dovesse servire per scopi cristiani e nazionalisti.

    Non vi sto a raccontare tutta la storia dello sviluppo del telegrafo e delle brillanti intuizioni del nostro che inventò pure l’omonimo codice ancor oggi in uso.

    ” Diciamo ” solamente che forse il sogno calvinista di diffondere il credo evangelista, terminò nella rivendicazione tutta terrena del diritto di proprietà del medesimo.

    Tra tribunali e liti come si può immaginare finì il sogno in un Bel Monopolio e la Magnetic Telegraph C ompany, fu tra le primew ad essere assorbite dali giganto Pacific e Western Union.

    Tutto questo per dimostare cosa . Probabilmente nulla..ma la novella mi pare particolarmente indicata per il risveglio dalle Feste ,dove tutti ci “dobbiamo” sentire più buoni”.

    Risveglio che contenga tre “riflessioni”

    A)Il telegrafo checchè ne pensasse il buon Morse è comunque la sintesi concreta di molteplici determinazioni: il volontarismo evangekllico di Morse,le conoscenze scientifiche di Gale,l’elettromagnete di Henry,il contributo industriale di vail, le manipolazioni politiche di Smith,l’interesse delle ferrovie, le esigenze oggettive del capitalismo americano di conquistare l’Ovest.

    B ) tutto ciò, secondo un detto di un noto “obsoleto” e cioè che Il Concreto è concreto perchè sintesi di molteplici determinazioni.

    C) Che il modo migliore per svegliarsi dalle feste è la sana riflessione di Smith..uno dei contribuenti all’invenzione..è cioè che ..Il denaro è il solo mezzo terrestre per competere con il denaro,ed ha il potere, nonostante ogni considerazione morale, di farsi sentire e obbedire…!!

    Vi dò un giorno ancora per riavervi dalla Bontà comandata e come” compitino” di riflettere…!

    Babbo Nate cc
    vi ha regaleto gratis questa novella!
    Spero “piaccia”…

  20. Peter
    Peter says:

    devo ammettere che mi ha commosso partecipare, per la prima volta, ad una messa anglicana. Per la cronaca, gli anglicani sono ‘cattolici’ non romani.
    Nella cattedrale, non vi e’ un vero altare. I celebranti si trovano al centro della chiesa, su sedili in legno, come i fedeli, e sono circondati dai fedeli da tutti i lati: la ‘prossemica’ (se si dice cosi’) e’ pertanto completamente diversa da quella ‘latina’.
    I paramenti sono semplicissimi, quasi banali. Niente oro, argento e pietre preziose, o copricapi particolari. Neanche nell’abito del vescovo, mi pare. Tra i celebranti vi era anche una donna. Non credo che nessun bambino piangente sarebbe stato mandato fuori.
    Per il resto, la liturgia era indistinguibile da quella cattolica, salvo pochissimi particolari. Le stesse parole, forse le stesse letture, la stessa sequenza. Mi ha anche colpito che il coro dei giovanissimi ‘altar boys’ cantasse in latino, con pronuncia rigorosamente ‘italiana’, non inglese (grazie a Dio). Tutte le Christmas carols erano in latino, a cominciare da ‘gloria in excelsis Deo’. Il coro cantava sempre a cappella, l’organo interveniva solo quando partecipavano anche i fedeli, cioe’ il pubblico.
    Il tono era molto cordiale e informale. Mi ha anche colpito che tutti alla comunione bevessero dallo stesso calice, conoscendo il rigore igienico (ma mica tanto rigoroso) degli inglesi.
    Un depliant informava che le offerte sarebbero state accresciute del 28% dalla Inland Revenue (ufficio imposte) se messe in un’apposita busta, con firma e indirizzo. Oddio, quanti brogli succederebbero in Italia con un sistema simile!
    Il vescovo ha fatto anche lui strane ma delicate ‘connections’ tra il bambinello e la crocifissione nel suo discorso, per cui devo dare atto a Fiorellino Blu che tale connection dev’essere un tema ricorrente cristiano. Nessuno in chiesa sembrava farci molto caso. Qualcuno dormiva durante la breve ‘predica’.
    Alla fine, l’organista si e’ sbizzarrito nella ‘toccata G’ di Dubois, che gli e’ valsa molti applausi

    Peter

  21. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Buon Natale.
    Anch’io ho assisto a messe e cerimonie anglicane, ed altre denominazioni cristiane, anche funerali.
    Poca o niente pompa, pero’ non passano il calice, ognuno riceve un piccolo thimble col vino.
    I Ministri sono vestiti di nero con un abito da uomo regolare, il colletto bianco.
    A dire il vero anche le messe cattoliche non sono piu’ tanto pompose, almeno nel mio Stato.

    Qui mi mandano una busta con bustine per due mesi, una per ogni domenica, altre per diverse carita’, feste e ricorrenze….e bulding fund.
    Se si assiste alle messe, passano il cestino per raccogliere le bustine o i contanti, senno’ si manda un assegno via posta.

    Io faccio un contributo unico mensile via assegno bancario.
    I contributi sono tax deductible.

    Ciao, Anita

  22. Che Cavoli
    Che Cavoli says:

    CHE MAZZA DI IPOCRITI! SI DANNO IL BUON NATALE NEGANDO QUELLO CHE RAPPRESENTA.
    VERI ITALIOTI!

  23. Peter
    Peter says:

    xAnita

    buon Natale.
    Ero colpito, non certo disgustato dalla comunione e bere dallo stesso calice (anche se io mi sono astenuto da entrambi).
    Infatti il rito diceva ‘siamo in tanti, ma e’ come se fossimo una sola persona, perche’ tutti partecipiamo alla stessa mensa e beviamo dallo stesso calice’, o qualcosa del genere. E poi oggi certe malattie come TB sono rare. Spero che anche l’epatite virale qui sia rara, comunque il sacerdote strofinava il calice con un panno dopo ogni bevuta.

    Per Uroburo, una breve polemica sui ‘crucchi’ anche se e’ Natale.
    La mia carol favorita (come per Anita) e’ Silent Night, tratta dal tedesco ‘Stille Nacht’, in italiano resa con ‘Astro del Ciel’. Come sapra’, venne scritta da un austriaco in un villaggio nel 1818, perche’ l’organo si era rotto e l’organista era disperato. Di qui, ‘silent night’, cioe’ senz’organo, se si vuole. Inaspettatamente, divento’ il piu’ famoso canto di Natale del mondo. Orbene, l’ho cercata su you tube ed ho trovato anche delle versioni in tedesco (Stille Nacht), una dei Vienna choir boys, l’altra del Tirolo. Tutti i choir boys sono bianchi, anzi ‘nordici’. Passi per il Tirolo, ma la cosmopolita Vienna? Caso o selezione voluta? Mah. Non cosi’ per le versioni in inglese, nei cori sono tutti ‘misti’

    un saluto

    Peter
    Non cosi’ per le versioni in inglese (Silent Night)

  24. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    “La VO.CE” (VOlontariato CEcinese) è una bella iniziativa dove tute le componenti del volontariato si sono unite per gestire in comune alcune iniziative tra cui una struttura efficiente per la raccolta e ridistribuire ai bisognosi di vestiario e generi alimentari.
    Con questi amici abbiamo organizzato un pranzo di natale per i frequentatori non casuali del centro. Nel vederli li riuniti abbiamo fatto anche alcune riflessioni a proposito della Social Card da cui emergevano seri dubbi sulla reale efficacia e sulla reale possibilità che funzioni praticamente
    Chi ha preso quell’iniziativa evidentemente i veri bisognosi non li conosce, non ha neppure una vaga idea di cosa sono. La stragrande maggioranza di coloro per cui anche 40 euro sono una cifra non disprezzabile non sa neppure cosa è e come funzioni una carta di credito, ci sono persone con l’Alzheimer che vengono al centro e vanno riaccompagnate perché non sanno tornare a casa, figuriamoci andare a chiedere e poi gestire una card andare al bancomat e ricordarsi il PIN.
    Con gli amici ho fatto una specie di scommessa, tempo 3 – 4 mesi si sentirà parlare di truffe e furti delle Social Card, i soliti birbaccioni, singolarmente o in gruppo, con inganni, destrezza o violenza, si impossesseranno di un cospicuo numero di quei pezzetti di plastica finirà nelle loro tasche.

    Prendete nota e, come al luna park, se faccio centro mi tocca l’animaletto di peluche

    Antonio Zaimbri – – – antonio.zaimbri@tiscali.i

  25. Peter
    Peter says:

    Il grande Harold Pinter ci ha lasciati ieri, all’eta’ di 78 anni. Nato da famiglia ebraica, divenne uno dei piu’ famosi drammaturghi del secolo. La sua opera piu’ nota, ‘la festa di compleanno’. Venne insignito del premio Nobel nel 2005. Si oppose energicamente alla guerra in Iraq ed Afghanistan.

    Peter

  26. Uroburo
    Uroburo says:

    Mio pregevole signor Cavolo,
    se lei avesse letto l’articolo di Nicotri avrebbe una risposta a suo messaggio n. 23. Ma siccome lei non legge e -se non ricordo male – quando legge per lo più non capisce, allora può uscirsene con le sue banalissime osservazioni.
    Com’è noto io sono del tutto ateo e ritengo che l’esistenza di Dio (intendo il Dio creatore della tradizione, naturalmente; perchè se poi chiamiamo Dio la legge di gravitazione universale allora è un altro par di maniche) sia poco probabile, più o meno come l’esistenza delle fate nei cespugli del mio giardino.
    Anch’io festeggio il Natale (non il Santo Natale, il Natale, il semplice Natale) e ci tengo a festeggiarlo in famiglia. Non vado in chiesa (se non per ragioni turistiche, come faccio fa molto tempo), non prego, non frequento i sacramenti ma lo festeggio.
    Per me il Natale è la festa della famiglia e ci tengo a passarlo in famiglia, con tutti i miei familiari, almeno con quelli rimasti. Se mai dovessi considerare il Natale una festa religiosa, sentirei più vicino a me, semmai, il Dies natalis Solis invicti ma non certo il Natale dei cristiani.
    Giudico infatti la religione cristiana uno degli episodi più nefasti dell’intera storia (e non solo religiosa) dell’umanità perchè ha dato la stura a stragi inenarrabili sempre e comunque giustificate con l’ipotesi della volontà di Dio (che chissà come ha fatto a comunicarla, così come mi chiedo sempre come ha fatto a comunicare di essere uno e trino).
    Se la cosa le può interessare io festeggio anche la Pasqua. Non la Pasqua di Resurrezione, e men che meno la Pasqua ebraica, ma la festa dell’equinozio di primavera, la festa della primavera, dunque.
    Festeggio anche il Ferragosto, che non è la festa dell’Assunzione di Maria ma la banalissima festa di mezz’estate.
    La festa dei Morti credo abbia un significato universale e non mi pare una festa, almeno nel senso proprio del termine. Io non festeggio i morti, non vado mai al cimitero, ma penso a loro abbastanza spesso, in relazione alle circostanze della vita.
    Come vede non è necessario essere religiosi per festeggiare le festività (religiose), anche perchè queste hanno, per lo più, origini e significati molto più antichi di quelli che noi attribuiamo loro.
    Mi sa tanto che più che essere noi incoerenti è lei che ha una limitatissima visione della vita e dei suoi significati.
    Coraggio dunque, provi a cercar di capire anche il pensiero degli altri. Un saluto U.

  27. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    Ben detto/scritto, anch’io partecipo alle feste e ricorrenze per stare in famiglia e con amici.

    Ieri sera per la prima volta ho ascoltato Richard Duane “Rick” Warren il fondatore e senior Pastore della evangelical megachurch, Saddleback Church, in Lake Forest, California, la quarta chiesa piu’ grande degli Stati Uniti.
    E’ famoso sia nella sua Chiesa, in TV e richiesto da molti politici, cosi’ come lo era il Rev. Billy Graham.
    E’ conservativo, anti-gay, pro life.

    Barack H. Obama l’ha scelto per l’invocazione il giorno che sara’ insediato come Presidente.
    ( le critiche dalla sua base sono a non finire)

    Una folla incredibile, il discorso era sul tema della nascita di Jesu’ Cristo.

    Era come ascoltare ad una fiaba, ma il suo pubblico era commosso alle lacrime…pubblico direi tutto bianco/caucasian, ovviamente benestante ed con una buona educazione, pubblico silenzioso.

    Io rispetto la loro fede, pur rimanendo agnostica.
    Non disprezzo e non giudico.

    Domani da noi non e’ festa…e’ un giorno lavorativo.

    Buona notte,
    Anita

  28. Rachamim
    Rachamim says:

    GAZA – Israele ha aperto stamattina i valichi di frontiera della striscia di Gaza per consentire l’ingresso di 90 camion carichi di beni di prima necessità e medicinali .L’esercito israeliano ha riferito che i primi mezzi sono entrati ed è iniziata già la distribuzione di medicine, carburante, gas da cucina e altri prodotti. Intanto proseguono però gli attacchi contro il sud di Israele: nelle ultime ore sono caduti cinque proiettili di mortaio nell’area intorno a Ehskol, nell’insieme più di 90 razzi nell’arco degli ultimi tre giorni.
    Ultima notizia:- Oltre ciò Israele dà ancora 48 ore di tempo agli Hamas per riflettere. Si può fare!

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Rachamim, fossi in te non mi sprecherei più di tanto per la faccenda Israele-Palestina. Il danno più grosso l’ha fatto Arafat, checchè ne voglia dire Uroburo; la situazione nell’area sarebbe normalizzata da cinquant’anni, se non fosse stato per l’OLP.
    L’avidità dei coloni e l’aggressività dei falchi espansionisti sarebbe stata frenata se all’epoca si fosse lavorato per stabilire dei confini certi, invece che voler tentare di buttare a mare gli ebrei. All’epoca i confini si tracciavano con carta e penna, la Giordania è nata così, come l’Arabia Saudita e la maggior parte degli stati africani. Invasione o non invasione, quello era l’andazzo dell’epoca, c’era chi ci guadagnava e chi ci perdeva, dopodicchè si tentava di normalizzare il tutto. Bene o male, in Palestina si parla da tempo di due stati indipendenti. Che poi non lo si faccia, io non credo che sia, come dice Uroburo, solo colpa degli USA ( per lui tutto è sempre e solo colpa degli USA, che certo non saranno degli angioletti, anzi sono dei criminali, ma non è che gli altri siano meglio). Il mio pensiero va invece ai curdi, che il loro Kurdistan se lo stanno sudando da più di cent’anni, senza che a nessuno nel mondo occidentale glie ne importi una pippa. Quando Alì il chimico faceva stragi coi gas da quelle parti, non una voce di sdegno dall’occidente: solo la notizia di cronaca. In Palestina si son sempre menati tra di loro dai tempi di Abramo, da quelle parti funziona così, non contano le parole, contano le mazzate. Diversi anni fa mi capito una collezione di un centinaio di foto fatte nell’area negli anni ’30: colline desolate dappertutto. Se quella è la Terra Promessa, avete un Dio molto avaro! Io ho una grande ammirazione per l’intelligenza ebraica, ma quando vedo che insistono a voler rimanere in Palestina, le mie convinzioni vacillano. Sono d’accordo con Uroburo quando dice che gli ebrei devono andar via dalla Palestina. I motivi però sono diversi: io dico che devono andar via perchè quella è una Terra sfigata, senza futuro. Una terra con grandi potenzialità, ma abitata da gente incapace di metterle a frutto, da una parte e dall’altra. Se Israele fosse stata fondata da un’altra parte, la Palestina sarebbe ancora una terra di pecorai, brulla e scarna come era negli anni ’30. Ammesso che potesse chiamarsi ancora Palestina e non Siria o Egitto. Jahvè non è un dio generoso e non è vero che parteggia per gli ebrei. Quando gli ebrei se ne accorgeranno, sarà sempre troppo tardi.

  30. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Uno dei due bar in cui prendo il cappuccino la mattina, è gestito da qualche anno da tre fratelli, due femmine e un maschio, dai 20 ai 28 anni. Giovani d’oggi, senza grilli per la testa e con gran voglia di lavorare.
    L’altro bar invece, è una specie di bettola dove si consumano più birre e cicchetti che caffè. E’ frequentata perloppiù da poveri diavoli semianalfabeti o analfabeti del tutto, che si giocano la birra a scopone. E’ frequentata anche da un certo numero di marocchini tra i quaranta e i cinquant’anni ( i marocchini giovani frequentano un altro bar più centrale), indistinguibili dai ‘locali’ se non per certe fisionomie afro-arabe particolari. Quello che ammiro è il grado di integrazione tra i locali e i marocchini ed il gran rispetto reciproco nonchè il grado di confidenza tra loro. L’ho rilevato anche nel bar più centrale. Di Bisceglie tutto si potrà dire, tranne che siano razzisti o intolleranti.

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    dal sito IDV:

    Il 23 dicembre, alla Camera dei Deputati, le Commissioni riunite Bilancio e Cultura hanno fatto regali di Natale. Tutto ebbe inizio quando, con l’ultima finanziaria del governo Prodi, Italia dei Valori ottenne l’abolizione della cosiddetta “legge mancia”. Tale provvedimento (Legge n. 311 del 2004) è stata una delle peggiori leggi clientelari approvata dal governo Berlusconi. Prevedeva interventi a pioggia, senza alcuna trasparenza, su indicazione di singoli parlamentari, i quali, per ragioni di mera clientela, hanno distribuito somme ingenti per i più disparati micro-interventi nei loro collegi elettorali.
    ————
    Altro che soc. cards!!!

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, se andare alla cerimonia della celebrazione del Natale avese qualche effetto positivo sulla gente, a quest’ora il mondo non sarebbe ridotto una schifezza come invece è.
    L’effetto di ‘buonismo’ dura da Natale a S.Stefano.
    Già il 27 Dicembre è un altro giorno…
    A proposito, dopo tantissimi anni la giornata di natale a Bisceglie si è svolta tutta sotto un cielo coperto. Oggi piove addirittura.
    Mah, è una stranezza…forse sarà bello a Pasqua, altra stranezza!

  33. Rachamim
    Rachamim says:

    Caro Marco,
    Cosa abbiamo discusso nei giorni passati?
    Abbiamo discusso di Chanukka, una festa che dura otto giorni e ricorda non solo al miracolo dell”olio che bastò appunto per otto giorni, ma anche al rifiuto degli ebrei alla cultura Ellenista di cui si accettava tutto fuorchè il degrado dell’ idolatria. Cosi fu anche con i Romani e i Persiani, che hanno avuto a che fare con Ebrei e non con Palestinesi, dunque esisteva un Israele abitato da Ebrei con un proprio territorio, annessi e connessi, è provato e non ci piove. Cacciati dalla loro terra gli Ebrei sono stati ,più tardi con l’inquisizione mandati via dalla Spagna, poi i pogrom Russi , con il culmine dell’olocausto e le camere a gas,che hanno praticamente decimato gli Ebrei in Europa. Cosi, la pazzia dell’uomo a volersi accanire contro un popolo, che ha cosi tanto contribuito all’umanita.
    Quando noi parliamo, della responsabilità civile e morale dell’Europa nei confronti di Israele, ci riferiamo appunto all’olocausto, ai Romani, all’impero Romano, che non è altro che l’Europa di oggi, nè più nè meno.
    Chissà come si sarebbe evoluta la storia se i Persiani, gli Elleni e i Romani ,non avessero rotto in quella terra, le scatole.
    E chissà come si sarebbe evoluta la storia se non ci fosse stato quel pazzo austriaco.
    Ma tant’è , per alcuni, il pazzo e tutto il resto, ce lo siamo persino inventato noi.

    Le cose sono andate cosi.
    Era necessario dunque un posto dove l’Ebreo si potesse sentire tranquillo e quel posto non poteva essere altro che Israele, abbiamo scelto le colline grulle, pietrose e desolate, come hai scritto tu, facendo scaturire dalla “pietra” un fiore e un frutto. La terra è per chi fà, non per chi dorme.Nel discorso tra te e Uroburo , avete dimendicato che:-
    “Per quella nostra antica e desolata terra, sono morti ancora migliaia di Ebrei, non contro i Palestinesi , ma contro gli Arabi, che erano dotati di un buon armamento, di carri armati ,aerei ed eserciti che insieme facevano 100 volte l’esercito Israeliano.( Se cosi allora si poteva chiamare, perchè al principio era tutto fantasia e improvvisazione).
    Purtroppo per gli Arabi , era la fantasia e la improvvisazione unita alle capacità di gente che aveva combattuto nella legione straniera, nella prima guerra mondiale e nella seconda, di gente che era appartenuta ai servizi segreti di tutto il mondo, e non dimendichiamoci le nostre buone fonti ,che abbiamo avuto e che sempre avremo in quei rispettivi paesi”.
    Da auspicare è l’aiuto concreto dell’ Europa e dell’ America, il buon senso degli Israeliani e dei Palestinesi(che hanno in mano il proprio destino) e purtroppo ancora una volta anche degli Arabi tutti.
    Una cosa è certa, (ed è purtroppo quello che può credere qualcuno , o il sogno di qualcuno), Israele esiste ed esisterà per sempre, è impossibile distruggere quel paese.
    Si possono mettere tutti insieme, dal Marocco alla Tunisia, dalla Libia all’ Iran,dall’ Egitto alla Siria ,dalla Giordania all’Arabia Saudita e chi più ne ha più ne metta.
    Questo disturba certi, lo so, ma è cosi.
    Le chance, ci sono, sia per una pace definitiva, sia per la collaborazione da te auspicata con il futuro stato Palestinese, sono in tanti a volerlo,
    la storia non può non cloncludersi che in modo positivo, è l’auspicio di tutti gli uomini di buona volontà. Un carissimo saluto, buone feste,e che l’anno nuovo ti regali tutto quello che desideri.
    Sai, non ci credo che te ne andrai da quella bella terra, per andartene a Milano o chissà dove, non abbiamo più 18 anni, cheffai, io fra poco ritorno, e tu ancora una volta emigri?

  34. Rachamim
    Rachamim says:

    xPeter
    “invece qui bellissime giornate di sole”

    Cosa ti avevo scritto qualche mese fà?

  35. Rachamim
    Rachamim says:

    PS al post Nr.37
    Era partito e cacciato come popolo.
    Assumendo poi, o volendo assumere tutte le caratteristiche, tutti i diritti ed i doveri della nazione ospite,lavorando e morendo persino per essa.
    Voleva essere parte di un altro popolo, tenendo per se solo l’antico
    credo religioso. Non è stato permesso.
    Ora è di nuovo un popolo.

  36. uroburo
    uroburo says:

    Mio pregevole marco tempesta,
    solo per amor di precisione, ed anche a dimostrazione del fatto che lei capisce solo quel che vuole, vorrei che lei precisasse dove e quando io avrei detto che gli ebrei se ne devono andare dalla Palestina. Io ho detto altro.
    Quanto al suo giudizio su Arafat, identico a quello israeliano, vale quanto le sue idee sulla medicina: nulla. Studi, caro; oppure si occupi di arte o di figa. Quelli sono due campi nei quali lei ha una certa competenza ma la storia la lasci perdere ….. U.

  37. Rachamim
    Rachamim says:

    Articolo su Repubblica.-

    Auguri antisemiti di Ahmadinejad.
    Brown protesta con Channel Four.

    Quello non sembra un uomo di buona volontà.

  38. Luca Nicotri
    Luca Nicotri says:

    Penso che l’importanza del Natale vada salvaguardata sia perchè è una festa che appartiene all’uomo da sempre come rinascita della luce, sia perchè serve a ricordare la nascita di un uomo (e forse non solo anche se faccio fatica a credere) che grazie alle sue parole, e non con la sua morte, avrebbe potuto cambiare il mondo. Gesù non proclamava la guerra e l’intolleranza ma l’Amore universale considerava diversi solo i suoi discepoli in quanto illuminati e possessori del Verbo di Dio che erano però obbligati a divulgare. Era lo stesso uomo che sentendosi ebreo in tutto e per tutto entrò nel tempio scacciando mercanti e cambia valute… Basta vedere queste piccole cose per capire che il Vaticano è forse ciò che rimane del dissolto impero romano piuttosto che la rappresentazione del Cristianesimo in senso stretto.
    Credo che prima ancora delle modifiche introdotte da Costantino sia necessario parlare anche di quelle introdotte da Paolo di Tarso che autonominatosi apostolo ha cominciato la cristianizzazione dell’occidente o forse la romanizzazione di ciò che era l’embrione della comunità cristiana.
    Come ultimo spunto, per chi fosse interessato, consiglio di leggere I segreti dell’Esodo. L’origine egizia degli ebrei di
    Messod Sabbah, Roger Sabbah, libro a volte lento che però dona nuovi spunti sull’origine del popolo ebraico.

  39. Rachamim
    Rachamim says:

    x42
    Lei ha ragione, ma tutte le religioni discendono dal bisogno dell’uomo di orientarsi verso una più alta verità.
    Quel che poi se ne fà, è un’altra cosa, purtroppo.
    -

  40. uroburo
    uroburo says:

    Tra una portata e l’altra………….
    Chissà se è poi vero che la religione è un bisogno insapprimibile dell’uomo. Io non ho nessuna religione eppure sto benissimo.
    Certamente la religione è un bisogno delle classi diggerenti per controllare meglio il popppppolo …… U.

  41. Rachamim
    Rachamim says:

    Caro Uroburo
    forse non sarà il suo caso, ma molti credono di stare benissimo, si autoproclamano e sono forse persino convinti che è cosi.
    Questi potrebbero anche sbagliare , ma cercano con caparbietà di mentire a se stessi. Chissà perchè , ma io credo che sono in molti a proclamare ai quattro venti di essere Atei e di sentirsi bene, mentre in qualche parte del loro cervello e del loro intimo sanno che non è cosi e che le manca qualcosa.
    In ogni caso, io non riesco a concepire l’Ateo. Un saluto
    PS a proposito di “diggerenti”, finalmente sono tutti svegli e finalmente se magna.

  42. Anita
    Anita says:

    x Rachamin

    Caro Rodolfo,
    io mi dichiaro agnostica perche’ non credo nella mia religione di Romana Cattolica come dettata dalla Chiesa.

    Ma devo anche dire che nelle avversità’ sono andata nella cappella degli ospedali per raccogliermi in pensiero e per cercare guidanza.

    Saluti, Anita

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro U, il suo consiglio in effetti è giusto: a me di storia non me ne è mai importato un fico secco. Però seguo gli avvenimenti da diverse fonti e, soprattutto, li seguo senza quel senso di assolutismo che molti praticano. Le colpe non sono mai tutte da una parte. Mi è sembrato di evincere dai suoi interventi, che Israele non ha titolo a restare dove sta, ergo se ne deve andare. O cos’altro? In quanto alle mie idee, perchè alcune mie considerazioni sono sullo stesso piano di quelle israeliane devo per forza essere sbagliate? Sia chiaro che anch’io sono fortemente contrario alla politica di espansione dei coloni e soprattutto al loro fanatismo, su questo voglio essere assolutamente inequivocabile. Altra cosa è l’esistenza di Israele, qualsiasi sia stato il metodo iniziale di insediamento. Comunque, non ho compassione nè rispetto per un popolo, quello palestinese, che manda come ho già detto i propri giovani ad ammazzarsi a quella maniera e ne esulta. Niente può mai giustificare un comportamento così bestiale, neanche la traduzione in schiavitù.
    Per quel che riguarda la medicina, mi dispiace ma persino Peter si sta ricredendo. Se ha letto i suoi ultimi post, sta dando credito alla medicina omeopatica, il chè è un gran passo da parte sua. Specie tenendo conto che sull’omeopatia persino io ho i miei dubbi.
    Anyway, tempo fa ho visto un documentario sui profughi somali nello Yemen e, guardando la luce negli occhi di quei bambini, mi si è spezzato il cuore. Ci stiamo fossilizzando sul problema eterno dei palestinesi, che continua solo per la caparbietà delle due parti, e ci disinteressiamo di gente che soffre ingiustamente molto più di loro. Tra l’altro, lei che è uno storico attento, potrebbe anche spiegarmi come mai gli americani se ne sono andati dalla Somalia dopo averle prese sonoramente ( non erano l’esercito imbattibile e supertecnologico?) e nonostante il corno d’africa sia un punto strategico per il controllo delle rotte africane in quelle zone infestate dalla pirateria, come in Nigeria e nel mar della Cina. A proposito, su BBC News oggi hanno fatto vedere la flotta militare cinese dispiegata nella lotta alla pirateria. Si ritorna ai bei tempi di Salgari.

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rachamim, bisogna intendersi sul termine ateo.
    Nel mio libro fuck the system ho un capitolo intitolato: ” sei spirituale o religioso?”. Ti invito a leggerlo, nel mio sito.

  45. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tornando alla storia dei ‘martiri’, caro U., si è mai chiesto come mai ad ammazzarsi non ci vadano i vecchi? Ci mandano invece i giovani, con la scusa del paradiso di Allah ( al-lah, dove al è l’articolo il e lah è Dio), dove finalmente possono scopare in pace.
    Rivoltante!

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Concordo pienamente con Rachamim sul post 43.
    Anch’io sono del tutto al di fuori di qualsiasi religione, ma solo perchè i contatti con altre dimensioni so come averli in altra maniera.

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