Obama indica o scruta il futuro? In ogni caso, queste elezioni hanno portato varie novità epocali. Mentre in Italia invece…

Della campagna elettorale di Obama mi ha colpito questa foto: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/comizio-obama/16.html Posa abbastanza inusuale di un braccio destro di leader teso a indicare con il dito indice un futuro ignoto, mi ha colpito perché manca di retorica, e per questo lo trovata disarmante. In via dei Fori imperiali a Roma c’è una statua in bronzo dell’imperatore Galla che si sporge stranamente in avanti, pare quasi stia per compiere un passo,  per tendere anche lui il braccio e puntare il dito verso il futuro, chiaramente per indicare ai romani la gloria.

Ma la foto del braccio proteso di Obama mi ha invece ricordato il dipinto del Caravaggio nella chiesa romana di S. Luigi dei Francesi noto come “La vocazione di Matteo” e che potete vedere qui: http://digilander.libero.it/maestridellapittura/Caravaggio03.htm

e qui: http://www.artinvest2000.com/caravaggio_vocazione-san_matteo.html

Ho voluto riportare due foto dello stesso quadro perché hanno illuminazioni differenti, che meglio permettono di farsene un’idea. Beh, per quanto possa parere strano la mano di Obama mi ha ricordato la mano del signore che vedete nella parte destra del dipinto indicare una meta ignota ai giocatori sorpresi al tavolo, tra i quali S. Matteo. Il signore che protende il braccio e con un gesto affascinante della mano indica chiaramente il futuro, anzi indica “l’oltre”, è Gesù Cristo, sia pure in panni rinascimentali. Non so perché m’è venuto in mente un simile paragone, forse perché la foto del braccio-mano-dito di Obama è assolutamente senza niente attorno, non si vede niente neppure del resto del corpo di Obama, sicché più che indicare il futuro pare indicare una grande incertezza, quasi brancolasse nel vuoto, che nella foto a me pare rappresenti il buio, per cercare di capire come fare per andare avanti e “oltre”..

Insomma: Obama è una grande sorpresa, ma il futuro degli Stati Uniti, e di conseguenza del mondo, nessuno, e neppure lui, sa quale possa essere. Quella foto, che coglie perfettamente un gesto molto assertivo, quasi categorico, ma allo stesso tempo totalmente indeterminato perché privo di qualunque riferimento anche del presente, non si capisce bene se con quel gesto Obama il futuro lo indica o lo cerca, forse lo scruta. Un gesto e una foto che mi pare sintetizzino genialmente l’uomo Obama 44° presidente Usa e la situazione non solo degli Usa, ma anche di tutti noi. Ecco perché mi ha colpito.

Uscendo invece dalle metafore, per quanto affascinanti, c’è da dire che da qualunque parte le si guardi queste elezioni americane presentano vari dati molto interessanti e innovazioni di grande portata. Di fronte alle quali ancor più spicca il provincialismo della classe politica del Bel Paese. La novità più grande, per certi versi davvero rivoluzionaria, è che la sfida per la guida degli Usa, cioè del Paese ancor oggi più ricco e potente del mondo, ha visto impegnato un nero e una donna da una parte e un anziano bianco e un’altra donna dall’altra. Su quattro protagonisti, la metà dunque erano donne, mentre l’altra metà erano un afroamericano e un wasp settantenne. Che Hilary Clinton abbia poi gettato la spugna e che Obama come vice punti a un uomo nulla toglie al fatto che è stata e di fatto è rimasta protagonista della corsa alla casa Bianca. Non deve essere solo un fatto simbolico che il candidato bianco e wasp, cioè il candidato del tipo di americano che ha governato gli Stati Uniti dalla nascita fino ad oggi, era solo un quarto del totale. Impossibile non leggere in questo l’enorme cambiamento che ci deve essere stato nel ventre e nell’intera carne e sangue della balena a stelle e a strisce durante gli otto anni del bolso e insignificante wasp George W. Bush, con la doppia v puntata che sta per Walker, come una nota marca di whisky, bevanda di cui abusa spesso e volentieri, ma che per prenderlo in giro a volte si fa finta stia per Washington. Poiché Walker viene dal verbo “to walk”, cioè camminare, e significa quindi Camminatore, il simbolo di quel whisky è appunto un uomo evidentemente intento a camminare, immagine quanto mai adatta anche questa a Gerge W. Bush invitato dalla valanga elettorale a “camminare” via oltre che dalla Casa Bianca anche e soprattutto dalla vita politica. embra quasi che la vecchia America, l’America classica che abbiamo visto e continuiamo a vedere nei film e nei romanzi, arranchi, sia stanca, ridotta in minoranza al punto da dover passare la mano.

Un’altra novità è che dopo meno di un minuto il neo eletto Obama Barack nel suo primo discorso da nuovo presidente, sia pure non ancora in carica, ha citato tra le varie categorie dei cittadini americani protagonisti della vita sociale e politica della nazione anche i gay. Obama in campagna elettorale si è dichiarato contrario ai matrimoni omosessuali, dichiarazione che ha deluso e spaventato molti, ma che a me pare non molto significativa dal momento che non è il presidente Usa a fare le leggi e comunque su certi argomenti ogni Stato degli Usa ha le proprie. In California temono che i matrimoni già celebrati tra omosessuali vengano dichiarati nulli a causa del referendum approvato di fresco, ultimo regalo avvelenato di Bush, sperando non regali anche il bombardamento dell’Iran, ma è un fatto che il nuovo presidente, votato a valanga in modo trionfale, ha citato anche i gay tra i cittadini protagonisti a pieno titolo della vita nazionale.

In totale, quindi, le novità di queste elezioni, compreso il risultato, non sono poche e non sono trascurabili. Obama pare intenzionato a chiamare alla casa Bianca in posizione preminente Colin Powell, il generale nero che non gradiva le menzogne guerrafondaie di Bush al proprio popolo, e al mondo intero, riguardo le (inesistenti) bombe atomiche irachene. E’ ben vero che Bush aveva con se due perle nere come lo stesso Powell e Condolezza Rice, ma è anche vero che questi due erano solo i subalterni del presidente bianco. Ora invece, se Powell avrà un ruolo alla Casa Bianca, la situazione cambia, non si tratta più di neri portati al guinzaglio o esibiti in vetrina dal padrone bianco.

A fronte di tutto ciò, c’è di che arrossire per il nostro provincialismo. L’America corre in direzione del futuro, mosaico di etnie che compongono una fisionomia unitaria: noi in Italia invece? Noi invece cerchiamo di discriminare le minoranze e isolarle o almeno incapsularle in qualche modo, dai rumeni agli albanesi, dai marocchini ai soliti rom, dai cinesi ai cingalesi, per noi questi sono sempre e solo rompicoglioni, criminali grandi o piccoli, per la Lega sono poco meno di feccia. Dei gay ci vergogniamo, pur di non contraddire il papa, e in particolare questo strano e “particolare” papa, ci siamo tuffati – per la prima volta nella storia di un Paese civile – nella lotta per negare dei diritti a una minoranza anziché per conquistarli.

E adesso? Come farà Berlusconi adesso che la Casa Bianca è diventata anche un po’ Nera mentre invece lui pochi giorni fa aveva abbracciato e baciato Bush laudandolo come “un grande presidente” e assicurandogli che sarebbe “entrato nella storia”? Che Bush entri nella storia non ci piove, se non altro perché c’è storia e storia e non mancano le storielle, però dalla Casa Bianca di fatto lui esce dalla porta di servizio. Dopo otto anni di presidenza tra le più insulse e fallimentari della storia degli Stati Uniti, Bush è riuscito nell’impresa record di collezionare: a) due guerre disastrose, quella in Afganistan e quella in Iraq; b) alimentare il focolaio di guerra Israele/Palestina evitando in tutti i modi la tanto strombazzata pace; c) inventare “l’asse del male”, lasciandolo come velenosa eredità al suo successore; d) una crisi finanziaria colossale, da eccesso di deregulation e di prestiti bancari facili; e) cominciare a perdere posti di lavoro; f) trascinare infine nella sconfitta e nella polvere l’intero suo partito repubblicano con annessi candidati alla presidenza e alla vice presidenza. Come bilancio “storico”, nel senso di fallimento davvero storico, niente male.

A dire il vero ha cominciato molto male, con la gaffe bestiale del definire in conferenza stampa a Mosca Obama bello “e abbronzato” (http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-obama-abbronzato/26077?video ), ma il nostro Cavaliere a dondolo – che con questa gaffe ha dimostrato di non avere non tanto il senso della misura quanto quello della realtà – non s’arrende certo per così poco e di sicuro non teme il ridicolo. In attesa che per fare lo spiritoso dia del “simpatico culattone” al sindaco di Parigi, a quello di Londra e – perché no? – anche al papa, e che chiami “vecchia mummia babbiona” la regina d’Inghilterra, Berlusconi ha già annunciato Urbi et orbi che correrà “ad abbracciare Obama e a dargli consigli” dall’alto dei suoi tacchi, pardòn, dall’alto della sua “maggiore esperienza in quanto più anziano”. Lo ammireremo di nuovo quindi in pose come questa: http://www.thewe.cc/thewei/&/images3/reagan/berl9.jpe , dove però la sua pelata adornata di trapianto “pittato” farà corona al nero-riccioluto Obama Barack. E l’orecchio cui sussurrare consigli preziosi non sarà più quello “poggiato sulla spalla di Dio”, come usava fare Bush quando piangeva, ma quello posato piuttosto sulla spalla di Al Qaeda stando alle demenziali dichiarazioni del nostro baldo Maurizio Gasparri.

L’elezione di Obama ha infatti scatenato la solita fiera delle vanità provinciali italiote. Gasparri ha commesso l’imperdonabile gaffe di dire che l’elezione di Obama rende felice Al Qaeda, mentre Uòlter con ore di anticipo vaticinava una “nuova epoca”, seguito a ruota dall’impareggiabile giocatore di golf Francesco Rutelli desideroso di andare in buca prima di tutti per salire anche lui tra i primi sul carro del vincitore. Se abbiamo una destra in non piccola parte sempre demenzial-forcaiola, abbiamo anche una ben strana sinistra che si affanna a correre dietro alle vittorie altrui anziché meditare sulle proprie sconfitte. Ieri eravamo tutti Zapatero, oggi siamo tutti Obama, così come siamo stati tutti Clinton e tutti Blair, finito peraltro nella polvere prima di Bush cui era legato dalle stesse menzogne al mondo e annessa guerra che ormai dura più di quanto sia durata quella del Vietnam. Non dimenticherò mai come si crogiolava D’Alema quella volta che – non ricordo se allo “spazio Krizia” di Milano o in tv – sparò con aria di accondiscendente superiorità il suo beato “come direbbe Blair….”. Modestamente.

In tanto folclore e provincialismo credo valga la pena di cominciare a preoccuparsi per l’insistenza del nostro capo di governo, Sua Emittenza Berlusconi Silvio, nell’intimidire i giornalisti e minacciare l’uso della polizia. Non più di un paio di settimane fa ha lanciato il suo “avviso ai naviganti”, avvertendo che avrebbe mandato la polizia a sgomberare scuole e Università occupate e che stessero attenti i direttori di giornali a riportare correttamente il suo discorso, evitando di cadere nelle trappole della sinistra che “sa solo mentire”. Nelle ore del trionfo di Obama il Cavaliere a dondolo ha promesso l’uso della polizia anche per sgomberare eventuali nuovi manifestanti contro i trafori alpini e ha accusato i conduttori delle trasmissioni televisive di attaccarlo perché sono “appecoronati”. Oddio, che siano appecoronati, chi verso la destra, chi verso il centro, chi verso la Chiesa e chi verso la sinistra, è difficilmente contestabile, ma l’ultimo che dovrebbe avere da ridire è un appecoronatore di professione come lui, l’uomo di Arcore che ha appecoronato un sacco di gente e non solo giornalisti, da Umberto Bossi a Mara Carfagna, e che si è appecoronato a Bush in fatto di militari da inviare in Iraq.

Visto che è ormai ufficiale che l’Italia è entrata in recessione, mi chiedo che succederà, a proposito di uso della forza pubblica, se cominceranno ad agitarsi e magari a occupare i luoghi di lavoro, come accadeva anni or sono, anche i lavoratori sempre più minacciati nella sicurezza occupazionale e nel già risicato potere d’acquisto. Non dimentichiamoci che questo governo ha mandato in strada i soldati, cioè i militari, in funzione di polizia e se n’è pure vantato.

Non vorrei che scherzando e ridendo, tra una barzelletta e l’altra raccontata agli ospiti, tra un passo doble su tacchi alti e una nuova tintura al trapianto cappelluto, tra un altro lifting e un altro rinforzino tricologico, tra un abbraccio prima a Bush e poi a Obama, uno a Gheddafi e un’altro a Putin, facendo rivomitare Guzzanti padre, Berlusconi finisse col ballare sull’orlo dell’abisso e il Paese si ritrovasse con le barricate in strada.

Il Cavaliere in orbace per avere le mani libere si comprò l’appoggio della Chiesa con il Concordato e i Patti Lateranensi. Il Cavaliere in doppiopetto l’appoggio della Chiesa se l’è già comprato calando le brache sugli insegnanti di religione, ma ora se lo ricompra promettendo che nella legge finanziaria si rimangerà i tagli alle scuole private cattoliche. “Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti”, ha squittito Berlusconi mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita all’Università di Padova tentava di promettere meno tagli per le Università e la ricerca scientifica. L’affermazione che le scuole private cattoliche “sono una libertà per tutti” non credo trovi d’accordo molti milioni di italiani, non necessariamente solo i due milioni di musulmani e gli appena 35 mila ebrei, ma in ogni caso il nostro disinvolto capo di governo dimentica un particolare: i finanziamenti alle scuole private sono incostituzionali. La Costituzione garantisce infatti la possibilità di esistenza di scuole private, ma specifica che devono autofinanziarsi. Il paio di miliardi di euro che lo Stato italiano sotto varie forme passa alla Chiesa (vedi il documentatissimo libro “La questua, di Curzio Maltese) dovrebbero essere più che sufficienti. O no?

Insomma, gridare tutti in coro “viva Obama!” va benissimo. Ma cerchiamo di tenere le orecchie tese per sentire anche il resto. E forse ci può aiutare la riflessione di uno psichiatra, Antonio Iraci, professionista che stimo, riguardo perché Berlusconi pur di tenere la scena se ne esca con battute di gusto orribile come quella di Obama “abbronzato”. La riflessione è questa:

“Ho letto molti articoli sulla vicenda e l’aspetto che veniva maggiormente focalizzato riguardava il senso dell’affermazione berlusconiana, e c’era chi sottolineava la “carineria” e chi l’offesa a sfondo razziale. La prima cosa a cui ho pensato è stata:” ma come si permette di fare una battuta del genere al neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America!”. Se però usciamo dalle logiche emotive e proviamo ad analizzare questo contesto linguistico, immediatamente ci rendiamo conto che Silvio si sente legittimato a fare battute del genere, ma come si crea la legittimazione? Orbene se per esempio io dico una cosa sgradevole ad un mio amico, mi sento legittimato a farlo dal rapporto di conoscenza e fiducia che c’è fra di noi, pertanto nel momento in cui darò seguito alla affermazione, sono sicuro, sulla base della relazione costruita col mio amico, che non si offenderà, anzi prenderà in seria considerazione ciò che gli dirò; allo stesso modo potrò dare per scherzo dell’”extracomunitario” al mio amico argentino senza che lui se la prenda a male. La legittimazione quindi nasce dalla relazione, ma se non c’è la relazione? Beh allora la legittimazione può derivare dal ruolo che si ricopre, per esempio quando faccio lezione, il gruppo di persone a cui mi rivolgo non mi conosce, ma condivide con me uno stesso spazio dove i ruoli sono stati definiti: io docente, tu allievo.

Per quanto riguarda Berlusconi, sia per il ruolo che riveste che per la non conoscenza del Sig. Obama,, non è legittimato a fare nessuna battuta, ma allora si ritorna alla domanda iniziale, come si permette! Si permette perché ha un IO espanso, nel senso che all’interno di un delirio megalomanico, il soggetto perde i freni inibitori, ritenendo di potersi permettere ogni cosa e il tutto avviene senza alcuna critica, nel senso, che il soggetto non se ne rende conto, ritiene il tutto normale e gli altri degli idioti che non capiscono. Vi assicuro ci sono delle gocce che in questi casi fanno miracoli”.

Ho l’impressione però che le gocce non gliele ordinerà il suo dottore e tanto meno Berlusconi si deciderà a prenderle di propria iniziativa… La faccenda quindi durerà ancora per un bel pezzo.

626 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Rachamim
    Rachamim says:

    Rimini, ignoti danno fuoco
    a un senzacasa: gravissimo
    Lo hanno cosparso di benzina, trovata una tanica. Stava dormendo su una panchina: si tratterebbe di un pugliese di 46 anni.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mama Africa, Miriam Makeba, se n’e’ andata uscendo di scena con un finale ad effetto. Aveva speso tutta la sua vita per l’impegno civile ed e’ morta ‘sul campo’, a Castel Volturno, un luogo-simbolo della lotta alla criminalita’ ed alla sopraffazione, dove aveva voluto partecipare a tutti i costi, nonostante le non brillanti condizioni di salute, al concerto anticamorra a sostegno dello scrittore Roberto Saviano.
    ———–
    Un altro mito ci ha lasciati.

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Arrivata a Cagliari per il progetto Erasmus, una studentessa romena si e’ vista rifiutare l’affitto di una stanza per la sua nazionalita’.
    ————-
    E’ con queste situazioni che dobbiamo fare i conti.

  4. Linosse
    Linosse says:

    Ma lo vogliamo lasciare in pace in modo che possa lavorare meglio per noi!
    Non suda già abbastanza!
    Da Repubblica oggi
    ” Si chiude la vicenda della presunta compravendita di parlamentari della maggioranza durante l’ultimo governo Prodi. La procura di Roma ha chiesto al gip l’archiviazione dell’inchiesta che vede coinvolto Silvio Berlusconi indagato per istigazione alla corruzione. Secondo l’impianto accusatorio alcuni senatori, infatti, sarebbero stati ‘avvicinati’, alla vigilia del voto sulla Finanziaria, perché passassero nelle file del centrodestra. ”
    :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
    Le solite “azioni giudiziarie manovrate!”
    Ma vogliamo scherzare.Addirittura senatori “avvicinati”,come se non sapessimo della loro “integrità e dirittura morale”.Basta fare i nomi e tutti sanno di chi si parla,ma vogliamo ancora scherzare! E poi implicati nella caduta del governo Prodi che ,quatto quatto,si è dimesso volontariamente senza fare nemmeno una piega,con tutta una destra che ,invece,lo implorava di continuare,insistentemente ,in modo corretto,civile ed encomiabile in Parlamento!NON PUÒ ESSERE!
    L.

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    da La Gazzetta del Mezzogiorno: “Il diavolo, almeno stavolta, se la ride. E lui, il prete-esorcista, in un angolo del santuario di Leuca, ingoia amaro. «Da non crederci», pensa. E con lo sguardo rivolto al cielo riconta, uno dopo l’altro, i 639mila euro fruscianti che quel promotore finanziario gli ha soffiato da sotto il naso. Anzi, dal suo conto bancario.”
    ————–
    Il prete dice che quei soldi sono suoi, frutto dei risparmi di 50 anni di lavoro.
    Mi chiedo che lavoro facesse, oltre a fare il prete, per risparmiare tutti quei soldi!
    Ma…il Papa non ha detto che i soldi non sono niente? E allora perchè il prete si rammarica?

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    al di fuori della facile rettorica, le rendo noto che il trattamento de’ cadaveri in Italia è sottoposto a rigidissime norme giuridiche. Quindi non potrà venir gettato nella spazzatura, al di là dei suoi meriti. Quanto alla fama … beh se è così sicuro mi dica quando costano i suoi quadri che potrei magari farci un pensierino. U.

  7. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    quel che capisco poco è il fondo piuttosto critico del suo messaggio. Le idealizzazioni non sono di per sé negative, basta sapere qual che si fa. E di miti è intessuta tutta la nostra vita.
    Senza idealizzazioni e senza miti gli umani sarebbero solo dei computer imperfetti. Noi siamo uomini perché usiamo il PC ma anche perché scriviamo poesie, componiamo musica e creiamo leggende.
    Tuttavia noi, tutti noi, non siamo i padroni di questa terra, checchè ne dica la nostra stupida e folle cultura religiosa, ne siamo solo degli ospiti, esattamente come le formiche. Siamo delle formiche più evolute.
    Io sarei felicissimo di essere mangiato dai vermi: i vermi vengono mangiati dalle talpe e dagli uccelli, talpe ed uccelli concimano la terra ed in qualche modo io rientrerò nel circolo vitale di quella Terra, di quella natura, di quel Cosmo, che sono i veri padroni delle nostre vite e del nostro destino ultimo.
    Non vedo la Terra (ecc.) come una divinità ma come colei alla quale tutti noi apparteniamo. Non nel senso che sono polvere che tornerà polvere (per incominciare io non sono polvere ma sono un uomo; questo umiltà post-mortem a compensare una feroce e megalomanica onnipotenza in vita non mi piace) ma nel senso che ritornerò in seno a quella terra (intesa come suolo, humus) ed a quella Terra (intesa come quel pianeta parte della Totalità, dell’Universo, del Tutto) da cui provengo e che mi riprenderanno (ambedue: terra e Terra) come una parte di sé momentaneamente distaccata che ritorna nella materia indistinta.. Io sono, ora, materia distinta e prima o poi tornerò ad essere materia indistinta. Quello è il mio destino ed a me va bene così. Se poi i miei figli vorranno ricordarsi di me mi farà anche piacere: in fondo mi sono mica poco sbattuto per loro.
    Un cordiale saluto U.

  8. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    per la verita’ questa volta il senso del mio messaggio non era tanto critico. E poi ci sono sicuramente molte cose che io idealizzo e mitizzo, quantunque mi sforzi (forse un po’ troppo) di essere razionale.
    Noto pero’ che nessuno ha espresso un commento sul mio punto di vista su fede e religione. Mi chiedo se il punto di vista generale e’ che ho detto una grande stupidata, o una cosa molto sensata…
    Mah.

    xMarco T

    mi sa che quel prete di Leuca lo conosco bene. No comment

    Peter

  9. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    …grazie caro, questa tua frase (come il resto del post) mi piace::

    Io sarei felicissimo di essere mangiato dai vermi: i vermi vengono mangiati dalle talpe e dagli uccelli, talpe ed uccelli concimano la terra ed in qualche modo io rientrerò nel circolo vitale di quella Terra, di quella natura, di quel Cosmo, che sono i veri padroni delle nostre vite e del nostro destino ultimo.

    … al momento della morte, dovuta aacche si spegne “il produttore” di energia elettromagnetica, o x meglio dire ,un componente è il gas che unito alla scintilla che produce lelettromagnietismo del cervello, danno “la vita” quando si spegne la produzione di elettromagnetismo, il corpo si separa dai gas cche entrano nella loro “nuova dimensione” gassificata, mentre il corpo, essendo materia, segue il suo processo chimico naturale.
    Ma ccè una separazione, del “produttore” dalla “materia”, una entra nella sua nuova dimensione(?¿) e laltra, nata dalla terra, torna alla terra. spero sia comprensibbile…
    Ciao caro Uro, sempre un piacere, leggerti…
    … abbacchi e bbacci
    Faust

  10. Faust x Peter Flowers
    Faust x Peter Flowers says:

    Noto pero’ che nessuno ha espresso un commento sul mio punto di vista su fede e religione.

    … mi rimemberi il post?¿…. eè sul tema, risaputo il mio odio x le religioni,,,, mentre x fede sono amico di Uroburo… x fede, mi sopporto; x fede vivo… etc
    …mi è sfuggito il post,, sorry!! bbello!! il tuo nuovo nikname¿¿??
    Faust

  11. Peter
    Peter says:

    xFaust

    e no!!! Flowers mi somiglia parecchio (oddio, lui e’ piu’ giovane), ma e’ un mormone!! che Dio mi scampi

    Peter

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    scusi tanto ma leggo il blog un po’ a spizzichi e bocconi ….
    Se il suo messaggio sulla religione è quello in cui dice che la religione è come la mamma per il bambino siamo d’accordo. Io ho parlato di paura della morte e del nulla, mi sembrano cose molto simili.
    Tuttavia, se mi consente, io vedo nella sua frase un tono critico di stampo un po’ positivistico che non condivido appieno. Di fronte ad un terremoto-maremoto-eruzione-inondazione-incendio-siccità-ecc. saremmo tutti dei bambini che hanno paura. E mi sembra giusto così: aver paura della morte e/o delle catastrofi è un sentimento del tutto naturale. E questa paura rimarrebbe anche se noi conoscessimo esattamente tutte le ragioni scientifiche dell’evento (cosa per ora di là da venire).
    Poi ci sono persone, poche, che sono riuscite a superare questa paura, ma questo è poi un altro caso ancora. Molto interessante, a ben rifletterci. U.

  13. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    essere mangiati dai vermi, riciclati…ma lei e’ un po’ fissato con usaegetta!!

    Peter

  14. Rachamim
    Rachamim says:

    Mah, io non capisco per quale motivo bisogna avere paura della morte.Verrà ,inevitabile , sarà l’ultima esperienza,io più che paura, sono emozionato, ahahahahahahahahah

  15. Peter
    Peter says:

    xRachamin

    gia’, e i tre unici superstiti britannici della Grande Guerra hanno partecipato alla cerimonia di rimembranza a Londra.
    Hanno rispettivamente 108, 110 e 112 anni.
    Sembra che la guerra gli abbia fatto bene alla salute. E poi dicono che i soldati soffrono moltissimo all’idea di essere gli unici superstiti, tutti i commilitoni caduti giovanissimi, etc etc…

    Peter

  16. Rachamim
    Rachamim says:

    La stretta di mano tra inglesi e francesi è stata emozionante.
    Ma dov’erano gli italiani?

  17. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    ma certo, non negavo mica la paura e la sua ragion d’essere. Anzi paura ed anche fuga hanno sempre avuto notevole valore di sopravvivenza. E non nego mica la paura della morte (pero’ a pensarci bene la prospettiva di una ipotetica immortalita’ fa altrettanto paura).
    Il mio era solo un tentativo di interpretare il ricorso a fede, religione e preghiera tanto frequente nelle circostanze umane.

    Saluti, Peter

  18. Rachamim
    Rachamim says:

    “Anzi paura ed anche fuga hanno sempre avuto notevole valore di sopravvivenza”.

    – Bè , per questo noi italiani siamo specialisti, e manco è da biasimare.

  19. Peter
    Peter says:

    xRachamin

    gli italiani vennero turlupinati dagli ‘alleati’ dopo la guerra. Non mi stupisce che non facciano cerimonie in comune. Mai sentito di V.E.Orlando e la ‘vittoria mutilata’? In sostanza, dopo 4 anni di guerra e quasi 700.000 morti non gli volevano dare un bel nulla, o quasi. Orlando piangeva profusamente a Versailles (ma si puo’?), cosi’ Clemenceau (mi pare) che soffriva di prostata ed urinava con moltissima difficolta’ (eh eh) si lascio’ dire ‘Je voudrai pisser comm’il pleures’.
    Tra l’altro, sia francesi che inglesi si sono scordati che eravamo loro alleati nella Grande Guerra (non lo sa quasi nessuno), dato che eravamo nemici nella Seconda GM, piu’ recente…

    Peter

  20. Rachamim
    Rachamim says:

    xPeter
    Una giornata importante, non è vero? Ma pare che nessun giornale Italiano ne parli. L’alzheimer dei giornalisti.

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    Versi nati durante lo sfollamento del Friuli dopo la disfatta di Caporetto.
    250.000 sfollati, quasi soltanto donne e bambini.
    900.ooo rimasti sotto una spietata occupazione.

    > Vin sieràt la nestre puarte,vin dàt ju ben il saltel
    e si sin mitùz pe strade, cui frutinz a bracecuel.

    Fortunàz i murs sot tiare che an finùt la lòr stagjon,
    an sierat i voi adore e no san cheste passion….

    –Abbiamo serrato la nostra porta,/ abbiamo abbassato il saliscendi/
    e ci siamo messi in strada/ con i bambini al collo.
    Fortunati i morti sotto terra,/ che hanno concluso la loro stagione/
    e hanno chiuso gli occhi senza vivere questa passione./
    Ma, tu o Signore, sostienici e dacci forza /
    per tornare nelle nostre case, saldi di cuore e a testa alta/.

    Scusate la mia traduzione “a naso”.
    sylvi

  22. Rachamim
    Rachamim says:

    xPeter
    Non direi, ufficialmente si,ma gli ufficiali italiani che avanzavano con le loro unità verso il Brennero non erano stati informati dall’alto comando italiano, che l’armistizio valeva solo per le truppe austro-ungariche e non per le truppe tedesche ( i tedeschi si arresero l’11-11-1918).
    Cosi fu creato un altro cimitero inutile dei fanti italiani vicino al passo del Brennero, perchè al di là del passo vi erano truppe bavaresi che con i loro obici pesanti fecero un bagno di sangue.
    Migliaia morirono.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice U. : “Quanto alla fama … beh se è così sicuro mi dica quando costano i suoi quadri che potrei magari farci un pensierino.”
    ——————
    Sembrerà strano, ma non mi interessa essere ricordato come fotografo nè come pittore. Se le piace qualche mia opera glie la regalo, non c’è problema.
    Mi piacerebbe che ci si riferisse a me come colui che ha scientificizzato l’astrologia ma, oltre a ciò, mi piacerebbe essere ricordato come musicista compositore. Negli anni passati ho composto diversa roba, apprezzata al punto che la mia maestra di violino mi chiedeva i pezzi per pianoforte quando doveva dare concorsi di composizione; però non ci siamo ancora. Vorrei fare qualcosa di veramente moderno, qualcosa di nuovo, che non è ancora stato fatto. Credo che mi ci metterò quando mi trasferirò nel Lazio, ovvero per l’inverno 2009-10. Staremo a vedere.

  24. Rachamim
    Rachamim says:

    x Marco
    ad Agosto passo da te, mi piacciono molte delle tue opere.
    Prendo tutto .Prepara i pacchi.
    O vale solo per uroburo?

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    A proposito di “vittoria mutilata” sarebbe opportuno ricordare che il disprezzo, nemmeno celato, delle Potenze vincitrici, americani, inglesi e francesi, nei riguardi degli italiani, pur alleati;
    l’arroganza, la superbia e la protervia nei riguardi degli austro-ungarici e tedeschi umiliati in modo vendicativo, spianarono la strada di Mussolini e Hitler.

    Ero nella Saar- Moselle nel 1962.
    Ho fisso nella memoria l’odio delle vecchie tedesche nei riguardi dei francesi che si appropriarono anche dei loro cimiteri.

    Ho imparato allora, pur giovane, che è più facile vincere la guerra che la pace!
    Sylvi

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ vero che Novembre porta alla mente lugubri pensieri (anche se qui da noi si sta comportando come se fosse convinto di essere Maggio), ma bisogna ammettere che, tranne che per pochi saggi, la morte è una scocciatura. In fondo, si invecchia e ci si riempie di acciacchi proprio per accettare in seguito la morte come una liberazione. Un mio compagno di scuola mi faceva notare che dichiararsi vecchi o giovani facendo riferimento all’anno di nascita, dovrebbe essere considerato un errore perchè non conta quanti anni abbiamo visuto, ma quanti ce ne restano da vivere. Se un ventenne muore a 25 anni e un ottantenne muore a 95, l’ottantenne è più giovane del ventenne. So che è un paradosso, infatti si parla di ‘aspettativa’ di vita: ci si aspetta che a una determinata età ce ne resti ancora un tot.
    I miei amici ultrasettantenni o anche ottantenni, sono abbastanza scocciati della loro età: ne vorrebbero avere molti di meno perchè si rendono conto di avere uno spirito giovane e un corpo che non li accompagna.
    Siamo psicologicamente vecchi quando in noi si spegne la curiosità. Quando non abbiamo più niente da dare e più niente da ricevere.
    Secondo la teoria spiritica, siamo come il guidatore che si è accorto di non voler più guidare un’auto acciaccata, lenta ed obsoleta, per cui l’abbandona e si predispone a comprarne un’altra. Io sono molto convinto della reincarnazione. Ho i miei motivi per esserlo. Anche qui, vale il fatidico 50% di probabilità: o c’è o non c’è. Se non c’è, buonanotte ai suonatori, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto. Se c’è, allora sono un po’ cavoli amari perchè dovremmo prendere in considerazione altri parametri che non sto qui a dirvi.
    Non so se è la mia forma mentis o cos’altro, ma sogno spesso amici e conoscenti già morti, con i quali ci si incontra in una specie di terra di nessuno per breve tempo e si chiacchiera amabilmente. Uno di loro mi ha detto: ” c’è un momento in cui esaminiamo ciò che abbiamo fatto nella vita, passo per passo. Sapessi come si soffre quando ci accorgiamo di aver fatto del male a qualcuno, anche fesserie tipo aver dato uan rispostaccia!”.
    Se l’incontro con l’amico in questione non è solo il frutto di una elaborazione della memoria, c’è di che essere preoccupati.

  27. Marta x Linosse
    Marta x Linosse says:

    Caro Linosse (post303) condivido al 100% la tua ironia, spiegalo anche MarcoT. perchè secondo lui, tutto avviene per colpa della sinistra, sbagli a sx…. brava gente a dx
    Marco scrive che a Cagliari a una rumena è stata negata la casa, per la sua nazionalità.Colpa della sinistra, intrallazzata dappertutto…..e il FURFANTE SUBISCE SCANDALOSO!!!
    saluti M.

  28. Pasquino
    Pasquino says:

    Abito e vivo in un paese squinternato, assieme ad imbroglioni, ladri, preti e banderuole.

    Tre lustri orsono nel mio Paese che si chiama Italia, si presentò un ciarlatano/imbonitore, eletto a Capo di un’esecutivo, eletto in nome del fare e del far bene e presto, questo Capo, che io definisco capo/comico esercita il suo grande potere con i più deboli, con chi è debole e disagiato, cioè con gli immigrati e i precari, non lo esercita contro la mafia e il malaffare.

    Alla vigilia delle ultime elezioni politiche nel mio Paese, che si chiama Italia, lo stesso Capo ha fatto una stomachevole campagna elettorale sull’italianità della compagnia di bandiera, e, al termine della stessa, come botto finale frantumò una trattativa seria con Air France e adesso non sa più come far decollare gli aerei.

    Nel mio squinternato Paese che si chiama Italia i piloti, le hostess e tutti quelli che oggi scioperano hanno eletto un Capo, sperando che così contribuendo, potessero continuare nei loro privilegi.

    Nel mio sciagurato Paese chi paga siamo sempre noi, sempre gli stessi, sempre il popolo, cioè sempre Pantalone.

    Una ricca maledizione a tutti gli stolti che hanno contribuito ad eleggerlo.

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rachamim: davvero, se qualcosa ti piace, non fare complimenti. I miei lavori li faccio per gli altri, non per lucro. Vendo qualcosa in Svizzera alle mostre; poca roba invece in Italia, dove mi prendo tonnellate di complimenti, anche via internet, ma niente moneta. Qualcuno via internet mi chiede il permesso di scaricarsi delle foto, altri me le rubano semplicemente ( me ne sono accorto perchè il diavolo fa le pentole ma non i coperchi). Anche se me le rubano, fa lo stesso. Non ho mai detto di no a chi mi ha chiesto di scaricarsele dal sito.

  30. Rachamim
    Rachamim says:

    Ahahahahahahhh, buona questa, io invece vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo, mi conviene, o è la mentalità ebraica.
    Ciao Marco

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Marta, credo che la mia posizione continui ad essere fraintesa. Se abbiamo il Berlusca al governo, è solo colpa delle sinistre. Con chi dovrei prendermela, secondo te?
    Quando Rutelli ha detto in tv che in Italia non c’era l’emergenza sicurezza (non c’era, in effetti), ho capito che non avevamo più speranze. Imbecille, gli avrei detto, ma se il Berlusca sta acquistando consensi proprio su questo tema, che mi vai a dire alla gente che non c’è emergenza: devi dire che farete fuoco e fiamme contro la delinquenza, che non darete scampo e li venderete ai cinesi come schiavi! Questo vuol sentirsi dire la gente, e voi diteglielo! Poi, si sa che tra il dire e il fare…
    Macchè, questi di pubblicità non hanno capito niente e continuano a non capirlo! Berlusconi avrà ahimè lunga vita, se la mentalità della sinistra continua ad essere questa!

  32. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Marta:
    Caro Linosse (post303) condivido al 100% la tua ironia, spiegalo anche MarcoT. perchè secondo lui, tutto avviene per colpa della sinistra, sbagli a sx…. brava gente a dx
    ——————
    No, io dico invece e ho sempre detto: cretini a sx…criminali a dx.
    Non so cosa è peggio.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Rachmamin, che dice: “Ahahahahahahhh, buona questa, io invece vivo ogni giorno come se fosse l’ultimo, mi conviene, o è la mentalità ebraica.”
    ————–
    beh, io…l’ultimo no; diciamo…il penultimo!
    Ed ora vado a prendere il caffè serale dalla mia amica. Ci sentiamo tra un po’.

  34. Pasquino
    Pasquino says:

    berluscone

    Uno scialbo spettacolo, un film piccolo, piccolo.

    Siamo tutti attori di berluscone con una parte da recitare.

    Siamo tutti protagonisti di una scena della quale non sappiamo la conclusione, la conosce solo berluscone.

    E chi avrà l’onore di recitare l’ultima parte, verrà a conoscenza del perché della sofferenza umana.

    Una risposta a lungo cercata e agognata, che alla fine non avrà più significato.

    L’uomo desidera essere libero, ma in verità, è sempre comandato da un regista, berluscone, da un marionettista crudele, berluscone.

    Che si diverte a lasciarci sul filo dell’indecisione e della solitudine continua e fredda.

    Alla fine del grande spettacolo, quando berluscone la cinepresa spegnerà e si chiuderà il sipario, verremo abbandonati nell’insicurezza di aver vissuto in certezze false e verità ingannatrici.

  35. Sylvi
    Sylvi says:

    cara Marta,

    o la sx comincia a capire gli errori, a cercare altre strade per convincere e vincere, oppure continuerà a parlar male della dx senza nessun costrutto, e la dx continuerà a vincere.
    Non sono in discussione gli ideali della sx, è in discussione l’assenza di strategie per mettere in pratica questi ideali.

    Diamo la colpa a Berlusconi, alle sue TV, diamo la colpa a chi lo ha votato, ma dove sono i nostri leaders? Cosa fanno?
    Dove sono gli atti concreti per perseguire un fine di uguaglianza e giustizia?
    Non hanno potere? Balle, sono nei gagli del potere, nell’amministrazione pubblica, negli enti regionali e statali.
    Agiscano, ovunque possono, perchè non lo fanno?

    Lo sappiamo tutti il perchè!
    Marco è concreto, e fa come quel bambino che esclamò:
    -Il Re è nudo_.
    ciao

  36. Furtaya
    Furtaya says:

    Cara Sylvi, tempo al tempo, siamo ancora al riscaldamento, la partita non è ancora iniziata, i nostri leader sono già nati, camminano in mezzo a noi, basta che noi al momento opportuno li sappiamo distinguere e votare. Oggi è presto, bisogna saper leggerla la politica e aver la dovuta pazienza. La politica vera la si fa con la calma e in piena democrazia.

    Mandi

  37. Linosse
    Linosse says:

    X Marco Tempesta
    La sinistra non è certo esente da colpe ed è meglio che le elabori per non ripeterle ma non bisogna fare confusione tra le limitazioni nel proporre “aria fritta” e le “cretinerie”.
    Nel commento 335 dici
    “Quando Rutelli ha detto in tv che in Italia non c’era l’emergenza sicurezza (non c’era, in effetti), ho capito che non avevamo più speranze. Imbecille, gli avrei detto, ma se il Berlusca sta acquistando consensi proprio su questo tema, che mi vai a dire alla gente che non c’è emergenza: devi dire che farete fuoco e fiamme contro la delinquenza, che non darete scampo e li venderete ai cinesi come schiavi! Questo vuol sentirsi dire la gente, e voi diteglielo! Poi, si sa che tra il dire e il fare…”
    ::::::::::::::
    Questa è la differenza tra un comportamento di sinistra e quello di destra :IL VENDERE FUMO con poco rispetto per gli elettori(come ben sai si è già verificato anche nell’altra tornata bananiana un pò su tutto il “contratto con gli ittagliani)!.Il non tener conto
    di un programma (o solo di quello “virtuale”)alla fine presenta il conto…a quanto sembra già si sta manifestando apertamente il malcontento generale. Vedremo come finirà
    Saluti
    L.

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    penso anch’io che la religione nasca dalla paura. Ma anche, all’origine, dal desiderio di mantenere nel tempo il ricordo dei propri defunti: i primi culti funerari sono precedenti ai segni archeologici di una concezione religiosa. E’ un meccanismo consolatorio, per quanto legittimo, sul quale poi il potere ha instaurato certi suoi precipui meccanismi con ben precisi scopi di controllo politico e sociale. Rapidamente la religione ha detto che bisognava rispettare dei, sacerdoti e re (classi indistinguibili tra loro ….).
    Non tutti però hanno paura. Una persona che conoscevo molto bene è morta da non credente ed in modo molto sereno. Aveva fatto un bilancio della sua vita e l’aveva trovato complessivamente positivo, era tranquilla e non aveva paura di morire. Me lo ha ripetuto varie volte, ancora il giorno prima della sua scomparsa. Hanno detto tutti che era morta dando un esempio di coraggio e dignità.

    Capisco poco il senso del suo messaggio su Versailles.
    Noi abbiamo avuto molto più di quello che avremmo dovuto avere: l’Alto Adige tedesco e l’Istria e la Dalmazia a grande maggioranza slava. Violando quindi il principio basilare della nostra politica nel secolo precedente, che era stato la difesa del principio di nazionalità. A dimostrazione del fatto che i principi per gl’ittagliani sono solo puccia nella quale inzuppare il pane.
    Non era colpa degli alleati se noi avevamo fatto una guerra inutile e sbagliata dalla quale non avremmo potuto cavare un gran chè. In realtà nostro precipuo interessa nazionale sarebbe stata la neutralità e ricchi commerci con tutti, soprattutto con gli Alleati che erano i più forti.
    Avremmo potuto chiedere le colonie, che sono sempre state una spesa e non un guadagno, ma avevamo fatto troppo casino con Fiume, una città che non aveva mai fatto parte di uno stato in qualche modo italiano. Quindi ci eravamo tagliati le mani da soli.
    Quella della vittoria mutilata è sempre stata una leggenda fascista: Fiume non faceva parte dei territori assegnati all’Italia dal trattato di Londra.
    Siamo stati imprevidenti, come poi, clamorosamente, ancora vent’anni dopo; ed ancora ora… E’ un difetto nazionale, direi. U.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro L. , quelli che contano sono solo i risultati, ovvero quante crocette sul simbolo colleziona il PD e quante ne colleziona il PDL.
    Se il PD ne colleziona di più, può svolgere il suo programma, se ne colleziona di meno si attacca al tram.
    Anche se, quando era in sella, non ha fatto che collezionare errori e trascinarsi penosamente, piuttosto che dare un segnale forte alla gente e accattivarsene le simpatie.
    Veltroni ha fatto un miracolo col PD, ma ha dovuto allearsi a forze conservatrici vaticane che ora agiscono da gravissima zavorra. Quale fiducia posso dare a un PD che è costretto a considerare prioritario il diktat del Vaticano?

  40. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    ma certo, la guerra anche allora era solo da evitare, soprattutto per gli italiani. Quanto alle terre ‘irredente’, espressione su cui lei ovviamente non e’ d’accordo, sarebbe stato molto meglio negoziarle privatamente con l’impero asburgico in cambio della neutralita’, ovvero non intervento in guerra contro di esso.
    Di sicuro non valevano 4 anni di guerra e tutti quei morti. Del resto, sappiamo che la guerra era stata voluta da tre persone, in Italia, per tutt’altre ragioni.
    Mi pare che la vittoria mutilata fosse un’espressione usata dal piuttosto patetico V. E. Orlando (forse presa a prestito da D’Annunzio, non saprei).
    E’ sicuro che fosse solo Fiume comunque? Mi pare che le intenzioni iniziali fossero di dare all’Italia solo Trento e Trieste

    un saluto, Peter

  41. Linosse
    Linosse says:

    X Marco Tempesta
    Sui consensi elettorali non ci piove è come dici ma come ho già detto ,c`è un problema di etica.Guarda che sta facendo il governo attuale che aveva promesso mari e…. tremonti,riduzione tasse,miracoli miracolanti,sordi che vedono,ciechi che parlano(naturalmente con tutto il rispetto per sordi e ciechi),sicurezza sicurezza primavera di bellezza anche nei buchetti dei ragni e tutto il possibile ed immaginabile.La realtà invece come la vedi?
    Io vedo un’Italia sempre più alla deriva sia come considerazione internazionale che morale,eroi da 24 carati,tagli alle radici di una società,buffonate che non solo non vengono “apprezzate” ma che non ci tolgono certo da una situazione storica poco felice(vedi post 342 che condivido)dell’italiano solito , “scanzonato”,da burletta,insomma un’ulteriore scivolamento sgradevole verso la barbarie.
    Aggiungi che il conto lo pagheremo sempre noi ,gli stessi di sempre,il popolo( o la gente di Tina Pica) volenti o no per cui non c’è da essere nè orgogliosi nè felici
    Saluti
    L.

  42. Sylvi
    Sylvi says:

    Signor Uroburo,

    non si devono dire bugie storiche.
    Nel 1910, ultimo censimento dell’Austria-Ungheria, a Fiume quasi il 50% degli abitanti era di etnia veneto-italica.
    Il resto erano: austriaci, ungheresi, anche friulani e altri,soltanto il sobborgo di Susak era abitato da slavi, nemmeno il 5%.
    Lei è più realista dell’imperatore d’Austria e dei amministratori!
    saluti

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    gli alleati hanno IMMEDIATAMENTE fatto notare agli italiani che dovevano decidere a quale gioco volevano giocare.
    Se volevano fare appello al principio di nazionalità allora Fiume era italiana ma il Sud Tirolo e l’Istria interna proprio no (e ad essere precisi anche alcune valli del Friuli).
    Se volevano fare appello al patto di Londra allora Fiume non faceva parte del territorio assegnato all’Italia.
    Ma gli italiani, allora come ora, volevano tutto ed il contrario di tutto.
    Quindi non sono io che dico bugie storiche ma è lei che non conosce la storia. Studi cara, la vita è lunga e non è mai troppo tardi …
    Tra parentesi le ricordo che Fiume non aveva mai fatto parte, in tutta la sua storia millenaria successiva alla disgregazione dell’impero carolingio, di uno stato che in qualunque modo facesse capo all’Italia. Era da un migliaio di anni territorio ungherese.

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Ragusa non è mai stato territorio veneziano ma vi si parlava abitualmente l’italiano. Per dire che anche la lingua, in zone molto frammentate e balcanizzate, non indica assolutamente nulla.
    Gli abitanti di Fiume non erano italiani ma ungheresi di lingua italiana e, in condizioni normali, mai avrebbero voluto l’annessione all’Italia. Cosa valida anche per i triestini i cui irredentisti erano una sparuta minoranza di giovani esaltati. U.

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.