Obama indica o scruta il futuro? In ogni caso, queste elezioni hanno portato varie novità epocali. Mentre in Italia invece…
Della campagna elettorale di Obama mi ha colpito questa foto: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/comizio-obama/16.html Posa abbastanza inusuale di un braccio destro di leader teso a indicare con il dito indice un futuro ignoto, mi ha colpito perché manca di retorica, e per questo lo trovata disarmante. In via dei Fori imperiali a Roma c’è una statua in bronzo dell’imperatore Galla che si sporge stranamente in avanti, pare quasi stia per compiere un passo, per tendere anche lui il braccio e puntare il dito verso il futuro, chiaramente per indicare ai romani la gloria.
Ma la foto del braccio proteso di Obama mi ha invece ricordato il dipinto del Caravaggio nella chiesa romana di S. Luigi dei Francesi noto come “La vocazione di Matteo” e che potete vedere qui: http://digilander.libero.it/maestridellapittura/Caravaggio03.htm
e qui: http://www.artinvest2000.com/caravaggio_vocazione-san_matteo.html
Ho voluto riportare due foto dello stesso quadro perché hanno illuminazioni differenti, che meglio permettono di farsene un’idea. Beh, per quanto possa parere strano la mano di Obama mi ha ricordato la mano del signore che vedete nella parte destra del dipinto indicare una meta ignota ai giocatori sorpresi al tavolo, tra i quali S. Matteo. Il signore che protende il braccio e con un gesto affascinante della mano indica chiaramente il futuro, anzi indica “l’oltre”, è Gesù Cristo, sia pure in panni rinascimentali. Non so perché m’è venuto in mente un simile paragone, forse perché la foto del braccio-mano-dito di Obama è assolutamente senza niente attorno, non si vede niente neppure del resto del corpo di Obama, sicché più che indicare il futuro pare indicare una grande incertezza, quasi brancolasse nel vuoto, che nella foto a me pare rappresenti il buio, per cercare di capire come fare per andare avanti e “oltre”..
Insomma: Obama è una grande sorpresa, ma il futuro degli Stati Uniti, e di conseguenza del mondo, nessuno, e neppure lui, sa quale possa essere. Quella foto, che coglie perfettamente un gesto molto assertivo, quasi categorico, ma allo stesso tempo totalmente indeterminato perché privo di qualunque riferimento anche del presente, non si capisce bene se con quel gesto Obama il futuro lo indica o lo cerca, forse lo scruta. Un gesto e una foto che mi pare sintetizzino genialmente l’uomo Obama 44° presidente Usa e la situazione non solo degli Usa, ma anche di tutti noi. Ecco perché mi ha colpito.
Uscendo invece dalle metafore, per quanto affascinanti, c’è da dire che da qualunque parte le si guardi queste elezioni americane presentano vari dati molto interessanti e innovazioni di grande portata. Di fronte alle quali ancor più spicca il provincialismo della classe politica del Bel Paese. La novità più grande, per certi versi davvero rivoluzionaria, è che la sfida per la guida degli Usa, cioè del Paese ancor oggi più ricco e potente del mondo, ha visto impegnato un nero e una donna da una parte e un anziano bianco e un’altra donna dall’altra. Su quattro protagonisti, la metà dunque erano donne, mentre l’altra metà erano un afroamericano e un wasp settantenne. Che Hilary Clinton abbia poi gettato la spugna e che Obama come vice punti a un uomo nulla toglie al fatto che è stata e di fatto è rimasta protagonista della corsa alla casa Bianca. Non deve essere solo un fatto simbolico che il candidato bianco e wasp, cioè il candidato del tipo di americano che ha governato gli Stati Uniti dalla nascita fino ad oggi, era solo un quarto del totale. Impossibile non leggere in questo l’enorme cambiamento che ci deve essere stato nel ventre e nell’intera carne e sangue della balena a stelle e a strisce durante gli otto anni del bolso e insignificante wasp George W. Bush, con la doppia v puntata che sta per Walker, come una nota marca di whisky, bevanda di cui abusa spesso e volentieri, ma che per prenderlo in giro a volte si fa finta stia per Washington. Poiché Walker viene dal verbo “to walk”, cioè camminare, e significa quindi Camminatore, il simbolo di quel whisky è appunto un uomo evidentemente intento a camminare, immagine quanto mai adatta anche questa a Gerge W. Bush invitato dalla valanga elettorale a “camminare” via oltre che dalla Casa Bianca anche e soprattutto dalla vita politica. embra quasi che la vecchia America, l’America classica che abbiamo visto e continuiamo a vedere nei film e nei romanzi, arranchi, sia stanca, ridotta in minoranza al punto da dover passare la mano.
Un’altra novità è che dopo meno di un minuto il neo eletto Obama Barack nel suo primo discorso da nuovo presidente, sia pure non ancora in carica, ha citato tra le varie categorie dei cittadini americani protagonisti della vita sociale e politica della nazione anche i gay. Obama in campagna elettorale si è dichiarato contrario ai matrimoni omosessuali, dichiarazione che ha deluso e spaventato molti, ma che a me pare non molto significativa dal momento che non è il presidente Usa a fare le leggi e comunque su certi argomenti ogni Stato degli Usa ha le proprie. In California temono che i matrimoni già celebrati tra omosessuali vengano dichiarati nulli a causa del referendum approvato di fresco, ultimo regalo avvelenato di Bush, sperando non regali anche il bombardamento dell’Iran, ma è un fatto che il nuovo presidente, votato a valanga in modo trionfale, ha citato anche i gay tra i cittadini protagonisti a pieno titolo della vita nazionale.
In totale, quindi, le novità di queste elezioni, compreso il risultato, non sono poche e non sono trascurabili. Obama pare intenzionato a chiamare alla casa Bianca in posizione preminente Colin Powell, il generale nero che non gradiva le menzogne guerrafondaie di Bush al proprio popolo, e al mondo intero, riguardo le (inesistenti) bombe atomiche irachene. E’ ben vero che Bush aveva con se due perle nere come lo stesso Powell e Condolezza Rice, ma è anche vero che questi due erano solo i subalterni del presidente bianco. Ora invece, se Powell avrà un ruolo alla Casa Bianca, la situazione cambia, non si tratta più di neri portati al guinzaglio o esibiti in vetrina dal padrone bianco.
A fronte di tutto ciò, c’è di che arrossire per il nostro provincialismo. L’America corre in direzione del futuro, mosaico di etnie che compongono una fisionomia unitaria: noi in Italia invece? Noi invece cerchiamo di discriminare le minoranze e isolarle o almeno incapsularle in qualche modo, dai rumeni agli albanesi, dai marocchini ai soliti rom, dai cinesi ai cingalesi, per noi questi sono sempre e solo rompicoglioni, criminali grandi o piccoli, per la Lega sono poco meno di feccia. Dei gay ci vergogniamo, pur di non contraddire il papa, e in particolare questo strano e “particolare” papa, ci siamo tuffati – per la prima volta nella storia di un Paese civile – nella lotta per negare dei diritti a una minoranza anziché per conquistarli.
E adesso? Come farà Berlusconi adesso che la Casa Bianca è diventata anche un po’ Nera mentre invece lui pochi giorni fa aveva abbracciato e baciato Bush laudandolo come “un grande presidente” e assicurandogli che sarebbe “entrato nella storia”? Che Bush entri nella storia non ci piove, se non altro perché c’è storia e storia e non mancano le storielle, però dalla Casa Bianca di fatto lui esce dalla porta di servizio. Dopo otto anni di presidenza tra le più insulse e fallimentari della storia degli Stati Uniti, Bush è riuscito nell’impresa record di collezionare: a) due guerre disastrose, quella in Afganistan e quella in Iraq; b) alimentare il focolaio di guerra Israele/Palestina evitando in tutti i modi la tanto strombazzata pace; c) inventare “l’asse del male”, lasciandolo come velenosa eredità al suo successore; d) una crisi finanziaria colossale, da eccesso di deregulation e di prestiti bancari facili; e) cominciare a perdere posti di lavoro; f) trascinare infine nella sconfitta e nella polvere l’intero suo partito repubblicano con annessi candidati alla presidenza e alla vice presidenza. Come bilancio “storico”, nel senso di fallimento davvero storico, niente male.
A dire il vero ha cominciato molto male, con la gaffe bestiale del definire in conferenza stampa a Mosca Obama bello “e abbronzato” (http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-obama-abbronzato/26077?video ), ma il nostro Cavaliere a dondolo – che con questa gaffe ha dimostrato di non avere non tanto il senso della misura quanto quello della realtà – non s’arrende certo per così poco e di sicuro non teme il ridicolo. In attesa che per fare lo spiritoso dia del “simpatico culattone” al sindaco di Parigi, a quello di Londra e – perché no? – anche al papa, e che chiami “vecchia mummia babbiona” la regina d’Inghilterra, Berlusconi ha già annunciato Urbi et orbi che correrà “ad abbracciare Obama e a dargli consigli” dall’alto dei suoi tacchi, pardòn, dall’alto della sua “maggiore esperienza in quanto più anziano”. Lo ammireremo di nuovo quindi in pose come questa: http://www.thewe.cc/thewei/&/images3/reagan/berl9.jpe , dove però la sua pelata adornata di trapianto “pittato” farà corona al nero-riccioluto Obama Barack. E l’orecchio cui sussurrare consigli preziosi non sarà più quello “poggiato sulla spalla di Dio”, come usava fare Bush quando piangeva, ma quello posato piuttosto sulla spalla di Al Qaeda stando alle demenziali dichiarazioni del nostro baldo Maurizio Gasparri.
L’elezione di Obama ha infatti scatenato la solita fiera delle vanità provinciali italiote. Gasparri ha commesso l’imperdonabile gaffe di dire che l’elezione di Obama rende felice Al Qaeda, mentre Uòlter con ore di anticipo vaticinava una “nuova epoca”, seguito a ruota dall’impareggiabile giocatore di golf Francesco Rutelli desideroso di andare in buca prima di tutti per salire anche lui tra i primi sul carro del vincitore. Se abbiamo una destra in non piccola parte sempre demenzial-forcaiola, abbiamo anche una ben strana sinistra che si affanna a correre dietro alle vittorie altrui anziché meditare sulle proprie sconfitte. Ieri eravamo tutti Zapatero, oggi siamo tutti Obama, così come siamo stati tutti Clinton e tutti Blair, finito peraltro nella polvere prima di Bush cui era legato dalle stesse menzogne al mondo e annessa guerra che ormai dura più di quanto sia durata quella del Vietnam. Non dimenticherò mai come si crogiolava D’Alema quella volta che – non ricordo se allo “spazio Krizia” di Milano o in tv – sparò con aria di accondiscendente superiorità il suo beato “come direbbe Blair….”. Modestamente.
In tanto folclore e provincialismo credo valga la pena di cominciare a preoccuparsi per l’insistenza del nostro capo di governo, Sua Emittenza Berlusconi Silvio, nell’intimidire i giornalisti e minacciare l’uso della polizia. Non più di un paio di settimane fa ha lanciato il suo “avviso ai naviganti”, avvertendo che avrebbe mandato la polizia a sgomberare scuole e Università occupate e che stessero attenti i direttori di giornali a riportare correttamente il suo discorso, evitando di cadere nelle trappole della sinistra che “sa solo mentire”. Nelle ore del trionfo di Obama il Cavaliere a dondolo ha promesso l’uso della polizia anche per sgomberare eventuali nuovi manifestanti contro i trafori alpini e ha accusato i conduttori delle trasmissioni televisive di attaccarlo perché sono “appecoronati”. Oddio, che siano appecoronati, chi verso la destra, chi verso il centro, chi verso la Chiesa e chi verso la sinistra, è difficilmente contestabile, ma l’ultimo che dovrebbe avere da ridire è un appecoronatore di professione come lui, l’uomo di Arcore che ha appecoronato un sacco di gente e non solo giornalisti, da Umberto Bossi a Mara Carfagna, e che si è appecoronato a Bush in fatto di militari da inviare in Iraq.
Visto che è ormai ufficiale che l’Italia è entrata in recessione, mi chiedo che succederà, a proposito di uso della forza pubblica, se cominceranno ad agitarsi e magari a occupare i luoghi di lavoro, come accadeva anni or sono, anche i lavoratori sempre più minacciati nella sicurezza occupazionale e nel già risicato potere d’acquisto. Non dimentichiamoci che questo governo ha mandato in strada i soldati, cioè i militari, in funzione di polizia e se n’è pure vantato.
Non vorrei che scherzando e ridendo, tra una barzelletta e l’altra raccontata agli ospiti, tra un passo doble su tacchi alti e una nuova tintura al trapianto cappelluto, tra un altro lifting e un altro rinforzino tricologico, tra un abbraccio prima a Bush e poi a Obama, uno a Gheddafi e un’altro a Putin, facendo rivomitare Guzzanti padre, Berlusconi finisse col ballare sull’orlo dell’abisso e il Paese si ritrovasse con le barricate in strada.
Il Cavaliere in orbace per avere le mani libere si comprò l’appoggio della Chiesa con il Concordato e i Patti Lateranensi. Il Cavaliere in doppiopetto l’appoggio della Chiesa se l’è già comprato calando le brache sugli insegnanti di religione, ma ora se lo ricompra promettendo che nella legge finanziaria si rimangerà i tagli alle scuole private cattoliche. “Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti”, ha squittito Berlusconi mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita all’Università di Padova tentava di promettere meno tagli per le Università e la ricerca scientifica. L’affermazione che le scuole private cattoliche “sono una libertà per tutti” non credo trovi d’accordo molti milioni di italiani, non necessariamente solo i due milioni di musulmani e gli appena 35 mila ebrei, ma in ogni caso il nostro disinvolto capo di governo dimentica un particolare: i finanziamenti alle scuole private sono incostituzionali. La Costituzione garantisce infatti la possibilità di esistenza di scuole private, ma specifica che devono autofinanziarsi. Il paio di miliardi di euro che lo Stato italiano sotto varie forme passa alla Chiesa (vedi il documentatissimo libro “La questua, di Curzio Maltese) dovrebbero essere più che sufficienti. O no?
Insomma, gridare tutti in coro “viva Obama!” va benissimo. Ma cerchiamo di tenere le orecchie tese per sentire anche il resto. E forse ci può aiutare la riflessione di uno psichiatra, Antonio Iraci, professionista che stimo, riguardo perché Berlusconi pur di tenere la scena se ne esca con battute di gusto orribile come quella di Obama “abbronzato”. La riflessione è questa:
“Ho letto molti articoli sulla vicenda e l’aspetto che veniva maggiormente focalizzato riguardava il senso dell’affermazione berlusconiana, e c’era chi sottolineava la “carineria” e chi l’offesa a sfondo razziale. La prima cosa a cui ho pensato è stata:” ma come si permette di fare una battuta del genere al neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America!”. Se però usciamo dalle logiche emotive e proviamo ad analizzare questo contesto linguistico, immediatamente ci rendiamo conto che Silvio si sente legittimato a fare battute del genere, ma come si crea la legittimazione? Orbene se per esempio io dico una cosa sgradevole ad un mio amico, mi sento legittimato a farlo dal rapporto di conoscenza e fiducia che c’è fra di noi, pertanto nel momento in cui darò seguito alla affermazione, sono sicuro, sulla base della relazione costruita col mio amico, che non si offenderà, anzi prenderà in seria considerazione ciò che gli dirò; allo stesso modo potrò dare per scherzo dell’”extracomunitario” al mio amico argentino senza che lui se la prenda a male. La legittimazione quindi nasce dalla relazione, ma se non c’è la relazione? Beh allora la legittimazione può derivare dal ruolo che si ricopre, per esempio quando faccio lezione, il gruppo di persone a cui mi rivolgo non mi conosce, ma condivide con me uno stesso spazio dove i ruoli sono stati definiti: io docente, tu allievo.
Per quanto riguarda Berlusconi, sia per il ruolo che riveste che per la non conoscenza del Sig. Obama,, non è legittimato a fare nessuna battuta, ma allora si ritorna alla domanda iniziale, come si permette! Si permette perché ha un IO espanso, nel senso che all’interno di un delirio megalomanico, il soggetto perde i freni inibitori, ritenendo di potersi permettere ogni cosa e il tutto avviene senza alcuna critica, nel senso, che il soggetto non se ne rende conto, ritiene il tutto normale e gli altri degli idioti che non capiscono. Vi assicuro ci sono delle gocce che in questi casi fanno miracoli”.
Ho l’impressione però che le gocce non gliele ordinerà il suo dottore e tanto meno Berlusconi si deciderà a prenderle di propria iniziativa… La faccenda quindi durerà ancora per un bel pezzo.
xNicotri
embe’? mica siamo nel medioevo, quando le chiese avevano extraterritorialita’. A me fa molto piu’ senso quando polizia e soldati entrano armati in ospedali e scuole
Peter
Mio caro e buon Rodolfo,
il fatto però è che lei E’ ebreo e specificatamente un ebreo filo-israeliano, cioè un sionista, uno che, in un modo o nell’altro, condivide ed è quindi corresponsabile di quelle cose. Questo cambia un po’ tutto, mi pare.
Se un nazista protestasse contro il trattamento, molto duro, riservato loro durante la II GM, quando hanno incominciato a perdere, tutti noi diremmo: Zitti voi che avete incominciato per primi! E sarebbe una risposta giusta perchè direbbe la verità.
Allo stesso modo io ritengo che voi non abbiate più il diritto di lamentarvi per gli stermini razziali nazisti (di cui non avete il monopolio nonostante il vostro continuo menare il torrone della pietà. della protesta e del ricatto) visto le porcherie che commettete da ormai quasi un secolo in casa vostra contro dei poveracci di nulla colpevoli se non di non essere ancora scomparsi, cosa che tentate di realizzare da sempre. U.
Eddai Peter!!! Si entra armati in chiesa per una lite tra monaci?! U.
xUroburo
in Europa forse no, ma non mi pare che in Europa vi siano mai neanche liti tra monaci. Proprio non mi immagino i soldati israeliani lasciare i mitra appoggiati al muro fuori dalla chiesa. La polizia era invece senza armi da fuoco, mi sembra, il che e’ gia’ qualcosa.
E pensare che quando visitai la chiesa del S. Sepolcro tanti anni fa quei monaci ortodossi erano cosi’ calmi e pii. Certo che gli armeni devono essere dei gran piantagrane…Anche la chiesa della Nativita’ a Betlemme mi pare sia greco-ortodossa.
Ricordo che i soldati si portavano il mitra appresso anche nelle pizzerie dove andavano a mangiare. Uno poi se lo scordo’, e torno’ di corsa a riprenderselo
Peter
x Peter
Non è questione di Medioevo. Da che mondo è mondo i luoghi sacri sono inviolabili. Per me sono inviolabili anche le scuole e le Università, che assimilo ai luoghi sacri, e in effetti che io sappia la polizia non vi può entrare se non chiamata dai presidi o dai rettori, che però se ne guardano bene dal farlo anche nel corso di occupazioni lunghe perché è una cosa di gravità inaudita. Quando Berlusconi ha detto che avrebbe mandato la polizia a sgomberare le scuole occupate ho sentito con le mie orecchie vari presidi di Milano dire che la polizia per entrare avrebbe dovuto passare sui loro corpi. Un preside di liceo, sconvolto, mi ha chiesto: “Ma lei capisce cosa significa mandare la polizia contro ragazze di 14-17 anni?”. Io lo capisco, come qualunque persona di buon senso, ma il nostro capo di governo pare di no.
Quelli del video poi non sono neppure poliziotti, che peraltro non hanno nessun bisogno di entrare in un tempio armati, perfino di fucile, ma soldati. Dal mio punto di vista, ma non solo dal mio, è un atto di una gravità inaudita. Pensi se entrassero i nostri soldati in una sinagoga a Roma! Nel giro di poche ore succederebbe – giustamente! – un pandemonio, non sarei certo l’unico a restare sconvolto e a cominciare a preoccuparsi non poco della situazione generale. Che io sappia, neppure i fascisti del ventennio si sono permessi di mandare militari nelle sinagoghe italiane.
Un saluto.
pino nicotri
xN icotri
quelli vestiti di blu coi manganelli erano chiaramente poliziotti.
Non e’ che a me piaccia vedere militari armati, ma allora non li si dovrebbe chiamare. I poliziotti erano evidentemente insufficienti. In genere, credo che i soldati abbiano maggiore sangue freddo e non perdano facilmente il controllo, a differenza della polizia civile armata.
Anche qui in GB non mi piace la vista di poliziotti armati di mitra (?M16) negli aeroporti. In caso di attacco terroristico, cosa farebbero? si immagina aprire il fuoco in una sala d’aspetto con un coso che spara 50 proiettili al secondo?
Peter
x Peter
Non mi sono spiegato, evidentemente. I poliziotti armati, e ancor più i militari armati, NON devono entrare in un luogo sacro. Punto.
Gli aeroporti, i metrò, ecc., NON sono luoghi sacri.
In Sicilia la mafia ha ammazzato perfino i vertici del potere amministrativo e politico locale, e abbiamo avuto le Brigate Rosse più il terrorismo nero, ma neppure Cossiga si sarebbe mai permesso di mandare militari o poliziotti armati nei luoghi di culto.
Quando certe cose accadono, allora si è fuori dalle fondamenta della civiltà occidentale, e credo non solo da quella.
Sono ormai molti gli israeliani che si sono resi conto che l’avere scelto la mano dura e l’occupazione militare dei territori palestinesi, con annessa gestione del potere locale esercitata dalle autorità militari (espropri, abbattimenti di case, uliveti, ecc.), alla lunga mina anche le basi morali della stessa società israeliana.
Ciò che mi sorprende è che si guardi quel video con l’occhio sul folclore della rissa tra monaci, ma senza che nessuno noti la gravità dell’entrata di militari armati in un luogo di culto. Brutto segno: significa che ci stiamo imbarbarendo anche noi. Si può essere laico od ateo, ma uomini in divisa e armati nei luoghi di culto – quale che sia la religione – non possono essere accettati da nessuno.
Un saluto.
pino nicotri
xNicotri
ho capito il suo punto di vista. Semplicemente, non lo condivido. Salvo se si parla di polizia e soldati armati in generale, a prescindere dal sacro.
Del resto, anche in Italia mi e’ capitato di vedere carabinieri armati che sentivano la messa
Peter
Caro Nicotri,
riprendo da …Ciò che mi sorprende è che si guardi quel video con l’occhio sul folclore della rissa tra monaci, ma senza che nessuno noti la gravità dell’entrata di militari armati in un luogo di culto. Brutto segno: significa che ci stiamo imbarbarendo anche noi. Si può essere laico od ateo, ma uomini in divisa e armati nei luoghi di culto – quale che sia la religione – non possono essere accettati da nessuno….
In una “rissa” non v’è nulla di folkloristico, il fatto che poi sia avvenuto tra Monaci meno che mai..
Si ride,per non piangere….!
Sulle armi presenti ,devo essere sincero,mi è sfuggito il particolare…ormai è assuefazione…
Non mi sembra però che in questo mondo ormai vi siano luoghi inviolabili,ormai tutto è stato violato,dai villaggi di capanne sottoposti a Bombardamento a tutto quello che si vuole…
Noi, non sappiamo infatti qual’è il livello di sacralità percepita da dei poveri “diavoli”..è una nostra distorsione mentale pensare magari che le nostre superbe cattedrali, siano più inviolabili di Albero Sacro di una foresta Amazzonica del Brasile…
cc
x Peter
Ovviamente lei si rende conto della differenza tra ascoltare una messa, o magari far parte di un picchetto d’onore per un funerale, e fare irruzione. Guardi comunque che di solito anche i militari di picchetto ai funerali o che vanno ad ascoltare la messa, e i carabinieri sono militari, di fatto sono disarmati, nel senso che hanno armi, ma non proiettili. I proiettili vengono distribuiti quando vanno “in servizio”, e chiaramente andare a messa non è un andare “in servizio”. Come che sia, sbalordirei a vedere entrare in una chiesa carabinieri armati di fucile o mitra, sia pure solo per andare a messa. Che sia un sacrilegio non c’è bisogno che lo dica io.
Se poi la Chiesa ha perso certa sensibilità, e se ne frega se in suo luogo di culto entrano militari armati anche solo per la messa, direi che è peggio e non meglio. Credo che in nessuna situazione militari musulmani potrebbero entrare in un minareto con gli scarponi o anche solo le scarpe d’ordinanza.
Le potrà parere strano, ma su certe cose antiche e fondanti della nostra identà e civiltà non transigo: 1) l’ospite è sacro; 2) le ambasciate e gli ambasciatori sono inviolabili; 3) i luoghi di culto e le scuole, in specie le Università, sono inviolabili; 4) un uomo che si vanta di una “conquista” sessuale facendone il nome è un cialtrone della peggior specie.
Se si comincia a cedere su un punto….
Un caro saluto.
pino
p.s. Mi perdoni la pignoleria su queste cose.
x Controcorrente
Infatti NON mi riferivo solo alle nostre “superbe cattedrali”, ma ai luoghi di culto di qualunque religione. Che di solito vengono distrutti proprio per privare della propria identità le genti. Più o meno un anno fa la stampa israeliana ha rivelato che Dayan ordinò la distruzione di una ottantina di minareti proprio per distruggere l’identità palestinese in certe zone. E mi pare sia (brutta) storia recente il dileggio, i divieti e le violazioni di amministratori leghisti nei confronti di luoghi di culto islamici ricavati magari un magazzini o scantinati. A Milano in via Bugatti da anni la chiesa non è altro che l’area di un negozio all’angolo di un qualunque palazzo di abitazione: al posto del bancone del bar o del parrucchiere o del tabacchino c’è un piccolo altare di fortuna, per il resto sedie, vetrine affacciate sul marciapiedi, l’ingresso identico a quello di una qualunque esercizio commerciale, qualche tavolo, mi pare ci siano anche i servizi igienici (obbligatori in un’area edificata destinata al commercio con il pubblico). Non per questo sarebbe meno grave che vi facesse irruzione la polizia armata!
Un saluto.
pino
C’E’ POCO DA SOGNARE: ECCO CHI E QUALI INTERESSI RAPPRESENTA DAVVERO IL 44° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
1 – OBAMA RICOPERTO D’ORO
Obama è in assoluto il personaggio della politica americana che ha raccolto il maggior numero di finanziamenti per la sua campagna elettorale: oltre 700 milioni di dollari. Una sommetta, ai prezzi attuali e dissestati della Borsa, che permetterebbe di acquisire 4/5 aziende medio-grandi d’Italia. Non basta: a parità di potere di acquisto, 700 milioni $ più spiccioli sono praticamente il doppio della cifra che raccolse John F. Kennedy negli anni Sessanta, che fu considerata il record dei record. Mica è finita: quale candidato si è mai permesso di pagarsi il lusso di 30-minuti-30 di spot elettorale sui tre maggiori network americani nell’orario di maggior ascolto? Bianco o nero, nessuno.
2 – IL FATTORE ISRAELE CHE SEGÒ HILLARY; L’ARRIVO DI EMANUEL
Ora è lampante e lampeggiante l’appoggio massiccio dei poteri forti della finanza Usa. In particolare della grande finanza ebraica di New York, che è quella che ha davvero segato le ambizioni da “Lei non sa chi sono io!” della signora Hillary Clinton, rea di essere troppo indipendente dagli interessi di Israele.
Tant’è che la prima scelta del neo eletto Obama è stato Rahm Emanuel, un capo di gabinetto non solo ebreo ma ebreo-militante, figlio di un membro del gruppo terroristico Irgun Zvai Levni comandato da Monachem Begin, autore dell’attentato all’Hotel King David di Gerusalemme del 22 luglio 1946, allora sede del quartier generale britannico: 90 vittime tra mogli e figli di ufficiali britannici di stanza in Palestina. Un ‘simpatico’ messaggio per dire a Londra: dovete lasciare la nostra terra. Poi, come ‘giustizia’, anni dopo Begin fu insignito del premio Nobel per la pace, in duplex con Sadat.
A proposito di Emanuel. È un tipino fino – ha svelato ieri l’Abc news – che era nel consiglio di amministrazione della Freddie Mac, il famigerato istituto di mutui, un’impresa privata con supporto governativo, coinvolto in uno scandalo per aver falsificato i rendimenti ingannando gli investitori tra il 2000 e il 2002, quindi salvata e commissariata da Bush.
3 – IL ‘MAVERICK” DI MCCAIN, L’INESPERTO OBAMA
Basta fare un giro per i palazzi che contano di Washington per percepire la grande soddisfazione del trionfo di Obama. John McCain era ed è considerato un “maverick”, un tipo “bizzarro” ed anche pericoloso perché veramente indipendente. L’inesperto Obama è invece la ciliegina sulla torta per chi controlla/gestisce le scelte internazionali dell’unica e sola superpotenza – la Cina, se mai raggiungerà il livello Usa, lo sarà fra un secolo, mentre la Russia è ridotta a una cricca di affaristi con tendenza al ricatto per ottenere qualche rublo in più dalla vendita di gas e petrolio.
4 – SOTTO LA SPINA DORSALE DEI POTERI FORTI
Ma chi rappresenta il vero establishment (“the backbones”, “la spina dorsale” del Paese, come dicono gli analisti americani)? La finanza e le banche, alcuni settori dell’industria dell’energia e delle nuove tecnologie (tutti settori vicini al potentissimo, con tanto di grembiulino, John D. Podesta), un pezzo della Cia e soprattutto gli ambienti intorno all’Fbi che sono i veri sacerdoti degli interessi Usa.
Rahm Emanuel
Ebbene, questo brillante ‘formazione’ vede in Obama una grande opportunità per conquistare all’Impero aree di influenza dello scacchiere mondiale che la disastrosa presidenza di Bush aveva seriamente compromesso. In primis, i mercati emergenti dell’Africa, dell’Asia e di gran parte dell’Europa occidentale.
John McCain e George W. Bush
5 – BARACK E BURATTINI (E BURATTINAI)
Insomma, care anime belle d’Italia, l'”alba del nuovo giorno”, il “dream re-loaded di Martin Luther King”, il ‘Messia che scende in terra per portare pace e amore agli uomini di buona volontà’ (vedi subito le dichiarazioni scodellate un’ora dopo il voto contro l’Iran per l’eventuale costruzione della bomba atomica), il “cambiamento”, se ci sarà, sarà solo di facciata: questi comandano e continueranno a comandare anche se faranno un po’ più di ammuina verso quel baraccone inutile dell’Onu. Quello che è certo è che la politica internazionale americana sarà notevolmente rafforzata. Le differenze con gli anni di Bush ci saranno soprattutto in politica interna.
Le liti piuttosto frequenti fra monaci e preti delle tre o quattro fazioni di cristiani che, in modo conflittuale, si spartiscono l’onore (e correlati proventi) della gestire il tempio di Gerusalemme , vanno avanti da tempi immemorabili.
Per una volta mi pare di dover giustificare l’operato dei poliziotti e militari israeliani che mi pare abbiano avuto un comportamento moderato, limitadosi a tentare, con scarso successo, di dividere gli assatanati contendenti, beccandosi pure qualche cazzotto in ghigna e candelabri nel groppone. L’essere entrati armati in luogo sacro va visto nelle circostanze concrete del momento, se si trovavano armati in zona, non potevano certo abbandonare le armi sul portone, l’alternativa era quella di lasciarli fare e passare dopo a raccogliere morti e feriti, che non mi pare una gran bella soluzione.
Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.it
x Il capo di gabinetto di Obama è figlio di un terrorista sionista. Anche stavolta sono gli interessi di Israele a prevalere { 10.11.08 alle 1:38 } (post 162)
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Non so perche’ vi fate meraviglia.
Uso il voi per significare l’Europa.
E’ da mesi e mesi che scrivo sul nostro nuovo Messiah, quello che mi preoccupa e’ che e’ stato prelevato, elevato e coltivato dai media.
Sono stata presa in giro e criticata quando ho scritto che temo Obama per le sue amicizie e per il suo passato.
Per chi conosce un po’ di politica, ecco il mondo di BHO:
http://www.discoverthenetworks.org/viewSubCategory.asp?id=800
Spero che non sia al guinzaglio di Nancy Pelosi e di Harry Reid e che si sappia guardare da un congresso ed un senato troppo liberale e corrotto.
Bisogna dargli tempo, il suo cabinetto era gia’ in ordine sin dal mese di Agosto, era preparato a vincere.
Meglio cosi’, l’inizio di Bill Clinton fu disastroso, ci vollero mesi prima che si racapezzasse.
Obama non ha mai avuto un posto di responsabilita’, cosi’ ha molto da imparare ed in tempi scabrosi.
Anita
… buon gg. amici, saro molto breve… Faust è pacifista, mi dispiace cche non li abbiano picchiati assangue a sti parassiti appecorati e appecoranti, un occasione mancata x massacrarli di botte e mandarli allavorare.. Mi dispiace, occasione perduta!!
Faust
Obama non ha mai avuto un posto di responsabilita’, cosi’ ha molto da imparare ed in tempi scabrosi.
Anita
…. mentre invece il Prof. buuusc, ènnato ggia studiato erresponsabbile, ha ereditato e gestiva una liquoreria accasa del padre, con grande esperienza, ha cominciato abbere, ggia ai 4anni, col tempo ha ubbriacato la popolazione cche lo hanno votato ben due volte…
Faust
caro Faust
io credo che i monaci abbiano “espresso” la loro aggressività latente (che è caratteristica soprattutto maschile!) nel luogo “a portata di mano, di candelabro e di turibolo”.
Erano nel loro “ambiente di lavoro”.
Mi ha sempre stupito, entrando nelle chiese, la sostanziale diversità di comportamento del fedele o comune turista rispetto al parroco e al sacrestano.
I primi erano in visita, i secondi a casa loro!
I quattro punti di Nicotri dovrebbero essere i pilastri del vivere civile, “dovrebbero” appunto…condizionale!
D’altra parte anche tu vorresti massacrarli di botte…
In fondo, le signorine di strada senza clienti dovrebbero cambiare lavoro, ma i clienti ci sono e numerosi…così per i monaci… absi iniuria verbis!
ariviodisi
Ora si che finalmente vedremo la cara Anita all’opera, si è svegliata dal lungo letargo, fino a ieri sull’uscente presidente ha avuto bocca cucita, ora non ci fa mancare nulla, proprio nulla, e siamo agli inizi, sul personaggio Obama…..grazie eternamente grati.
M.
x Faust
absit> naturalmente
xNicotri
si figuri, la sua non e’ pignoleria. Puo’ darsi benissimo che io ed altri abbiamo perso il senso del sacro. Mi consenta: non e’ necessariamente un male. Sacro significa appunto inviolabile, tabu’, off-limits. Tendo a considerarlo in modo piuttosto pragmatico. Per esempio, credo che anche in Italia la polizia farebbe irruzione armata in una chiesa, se ve ne fosse bisogno, e senza chiedere prima permesso al vescovo. Semplicemente, non ve ne e’ mai stato bisogno. E quanto alle liti tra religiosi, in Europa non ve ne sono perche’ le religioni evitano accuratamente contatti tra loro, e soprattutto non hanno luoghi di culto in comune, con pochissime ed insignificanti eccezioni (mi viene in mente solo S. Nicola di Bari).
Condivido certo con lei che i luoghi di culto fanno parte dell’identita’ e cultura di ogni gruppo, e come tali vanno rispettati. Non mi piace troppo pero’ il ‘sacro’ esteso a scuole ed universita’, mi ricorda i sacerdoti custodi dello scibile del passato, gli allievi-adepti, etc. Ed ancora oggi scuole ed universita’ nel mondo hanno regole interne proprie, usano divise ovvero uniformi, ed hanno altri rituali che pertengono, forse, piu’ a istituzioni religiose o militari che didattiche.
Il mio concetto di ‘sacro’ ha forse psicologicamente molto piu’ a che fare con situazioni e luoghi in cui vi e’ gente inerme, accalcata, dipendente, incapace di scappare all’occorrenza, etc. Ovvero gli ospedali! In Italia la polizia armata di mitra monta tranquillamente la guardia davanti a stanze con dentro detenuti feriti o malati. Hanno di sicuro il colpo in canna, e puntano il mitra sui corridoi dove passano visitatori, medici, infermieri…
Trovo quasi egualmente disturbante la polizia coi mitra in aeroporti ed anche stazioni. Mi viene spesso di domandargli: scusi, e se…?
Peter
I primi erano in visita, i secondi a casa loro!
… casa loro?¿? o di iddio, pagate dai governi (nnoi)?¿?
… loro, secondo te, lavorano?¿? x Faust, sono dei parassiti cche plagiano le ggenti, reato contro i diritti umani, xcche mia madre, con pensione da invalida, ogni mese si toglie il pane dalla bocca x mantenere un pedofilo e parassita sociale… cche ggia è pagato da cchi lavora, via tasse?¿? pazzesco!!!
mmmassacrarli di botte è fargli del bene, sono masochisti, pedofili e truffatori sociali… e mi piacerebbe dargli i piaceri cche alloro piacce… mi ricordo padrepio che si frustava in cella di notte, toglieva le croste alle piaghe x sanguinare… soffrire masochizzandosi, come offerta a iddio… x togliere i peccati dal mondo…. malimortaccilloro…. ccè un alternativa alle bastonate, dovrebbero essere riaperti i manicomi, ma x internare i pretini, non i fedeli appecoronati!!
Faust
caro Ber,
ho passato il tuo sito a mio figlio.
A me è rimasta una curiosità, ricordando la costruzione della nostra casa antisismica: come fate con le armature di ferro?
Comunque, anche se mio figlio non approverebbe, prova a digitare:
http://www.fluidodinamica.com/test
Grazie a Dio ha parecchio lavoro e l’ingegnera che lo aiuta è a casa per maternità…così il sito langue…
cari saluti
sylvi
Non è la prima volta che i religiosi si menano in quella chiesa. E’ successo pure l’anno scorso, per questioni di”competenze territoriali” ( pare che uno di loro avesse poggiato una scopa nel territorio di un altro, o roba del genere).
Il tragico non è che si menino, cosa naturale tra gente primitiva qual èsono i religiosi (tranne le solite eccezioni), ma che pretendano di insegnare la fratellanza agli altri!
Caro Rachamim, apprezzo la tua solidarietà ma “Ha però anche un’altra caratteristica, quando scrive una bestialità,
quella deve essere totale.” ma…dov’è la bestialità?
Forse lo skyline di New York non è migliorato?
Forse un bombardamento dei pozzi arabi non porterebbe a una rivoluzione mondiale incruenta che, dopo un periodo di faticoso assestamento, ci devierebbe verso equilibri economici e geopolitici diversi?
Suvvia, possibile che abbiate tutti così paura di tornare per un po’ alle candele e alla bicicletta e a limitare la tendenza feroce all’obesità e alle malattie che ne derivano, tipiche della società che dell’opulenza ne fa un’esagerazione?
Noi che veniamo dall’immediato dopoguerra, sappiamo già cosa significa fare sacrifici. Ce la siamo cavata bene ugualmente.
Dopo qualche mese di difficoltà, la civiltà si rimetterebbe in moto su binari un po’ più sani e concreti.
Per fare un boicottaggio veramente efficace bisogna farlo in tanti e sistematicamente, ma per adesso non funziona.
Si ricorda quando, un anno fa, Grillo propose il boicottaggio della Esso e della Shell per abbattere i costi della benzina? Ebbene, quanti lo hanno seguito? Secondo lei ha funzionato? A me risulta di no. La gente non e’ matura per il boicottaggio di massa.
Quindi, come metodo per un messaggio efficace, per adesso abbiamo solo le manifestazioni. VOX
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Per fare un boicottaggio veramente efficace ci vuole un ‘primo movens’. Il primo movens dovrebbe essere un’istituzione quale il partito o un’associazione studentesca con le idee chiare.
Il boicottaggio non funziona in questo caso, perchè le idee chiare non ci sono: non c’è il prodotto da vendere. Cosa si dovrebbe pubblicizzare, l’aria fritta?
Il boicottaggio delle pompe di benzina non potrà mai funzionare perchè la gente a piedi non ci va. Compra benzina qualsiasi sia il suo costo, questo lo vediamo quotidianamente.
La manifestazione ha degli svantaggi palesi, che chiameremo effetto-Cossiga per brevità. Oltretutto non serve a niente in questo specifico caso, perchè comunque il governo ha mantenuto la legge Gelmini e sulle università sta dando solo contentini privi di contenuto reale. Il gioco non vale la candela.
In linea di massima, la manifestazione può andar bene se viene fatta civilmente sotto casa del ministro ma, se interrompe pubblici servizi e crea disagio alla popolazione, ottiene l’effetto contrario: la popolazione invocherà l’ordine pubblico e la frittata sarà completa, cornuti e mazziati.
x Anita, che dice…”but we can’t change destiny.”
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Se non possiamo cambiare il destino, significa che il destino va dove vuole lui, non dove noi vorremmo che andasse.
Ha dunque una sua autonomia che porta vantaggi ad alcuni e danni ad altri, senza curarsi di meriti o di colpe.
Significa che la nostra vita è nel ruolo di spettatori di noi stessi, non di registi ella nostra esistenza.
Dunque, un film girato appunto dal Destino, non da noi.
In effetti, tutto ciò ha una sua base filosofica, ma non è il caso di discuterla in questa sede.
xPeter 170.”Mi viene spesso di domandargli: scusi, e se…”?
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Sarà sempre un dispiacevole incidente che non capita tutti i giorni.-
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Posso capirti,ma oggi io personalmente non trovo disturbante la polizia in “nessun posto”.La trovo invece confortande.
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Chissà che effetto avrebbe un polizziotto,vicino ad una maestra o ad un professore in quelle classi a rischio con i bulli che terrorizzano ecc.ecc.,con i stronzi figli di stronzi che vogliono sempre rovinare tutto, che non gli sta bene niente.
Ho visto maestre piangere amaramente.
confortante
xRachamin
guardi che non parlavo solo di poliziotti: ma di poliziotti con mitra da guerra. Uno spiacevole incidente con una raffica di quelli puo’ costare la vita a parecchi ‘spettatori innocenti’
Peter
Caro Ber, mi rendo conto degli ostacoli protezionistici che la legislazione ispirata dall’Enel ci pone.
Il vero guaio è che noi siamo abituati a fare i sudditi e, i pochi che vorrebbero ribellarsi si ritrovano immersi in una tale insipienza, menefreghismo, squallore, che veramente fanno cascare le braccia e fanno perdere ogni entusiasmo.
Io ritengo che solo un imprenditore con una grossa disponibilità finanziaria potrebbe affrontare la sfida con l’Enel.
Produrre qualche milione di pale verticali come quelle del link che ho postato, dimensionate ad uso condominiale e pubblicizzare con una certa forza ed insistenza il risparmio, la convenienza e tutto il resto, coinvolgendo (coinvolgere è un eufemismo, va meglio ‘ comprando’ ) o costituendo ex novo associazioni di consumatori, l’opinione pubblica sensibilizzata nella parte più ricettiva della propria personalità (le tasche) chiederebbe a gran voce l’abbattimento degli ostacoli legali. Se poi qualche piccolo partito politico fiuta il vento e si aggrega, la cosa è fatta.
Le idee ci sono, le tecnologie pure, manca l’imprenditore ricco.
Magari russo o cinese, non si sa mai…
caro Marco,
bel discorso accademico, ma nel tutto manca la componente affettiva ed emozionale che è quella che ci fa essere umani e civili.
L’homo erectus cominciò “a provare “sentimenti” per la nascita e la morte.
John E. Pfeiffer – La nascita dell’uomo”.
La filosofia e tutto il resto viene dopo!
La teoria delle Torri e dello skyline di NY è abberrante!
sylvi
Caro Peter
non so se lei ha fatto il militare. Io nell’insieme 5 anni e più.
Le posso assicurare che una eventualità del genere è da escludersi.
Senza di loro(oggi) non sarebbe molto igienico viaggiare.
Potrebbero sempre insegnare come “si usa ” un manganello oppure come si Usa una “mitraglitta” Utzi evitando di sparasi sui piedi.
Modelli educativi alternativi,come tirare cinghiate ed essere impuniti,tecniche di Provocazione efficaci, da aprrendersi sui testi del prof. Kossiga e dulcis in “fundu” Studi approfonditi sulle tecniche economiche di eliminazioni di massa con contenimento dei costi (aut, prof,dott Adolf Eichmann)
Caro racaminin come storia insegna, si sa quasi sempre da dove si comincia , quasi mai dove si finisce…non è forse vero!!
Indubbiamente però anche come direbbe Sylvi i modelli educativi possono essere i più svariati e variegati…
cc
x Peter
In effetti il termine “sacro” è fuorviante, anche perché in realtà si tratta di una parola di origine e significato terribile. “Sacro” in generale significa “separato”, ma la millenaria usanza dei “sacrifici” agli dei, o al Dio, ha reso chiaro che “sacrificare”, cioè “fare sacro”, significa uccidere, cioè un particolare tipo di “separazione”: separazione dala vita! Cosa particolarmente aberrante, uccidere come offerta alla divinità! Il “sacerdote”, cioè colui che “conduce al sacro”, o meglio al “sacrificio”, non era in definitiva che un assassaino legale, un uccisore: di animali e/o di uomini! Tant’è che la molto venerata parola “immolare” viene dal fatto che i sacerdoti romani usavano spalmare di “salsa mola” gli animali da offrire agli dei, in modo da deliziarme meglio le narici…. Il deliziare le narici della divinità è una ben strana usanza che esisteva già nel rito levitico dell'”olocausto”, che – come dice la stessa parola – prevedeva la totale combustione della disgraziata vittima, e che si è tramandata nell’uso anche nelle chiese cattoliche dell’incenso. Usato dai romani perché rendeva sicuramente gradite agli dei le offerte, l’incenso è stato lungamente avversato dalla Chiesa in quanto, appunto, usanza pagana, poi però – non riuscendo a sdradicarla – l’usanza l’ha fatta propria, esattamente come il Natale, la Pasqua, la festa di tutti i santi e dei morti, ecc.
Il rito della comunione, che consiste nel “mangiare” Cristo, non è altro che una memoria delle usanze del cannibalismo sacro, come del resto la crocifissione stessa non è altro che un “sacrificio” secondo l’antica teologia ebraico-mesopotamica del “capro espiatorio”, che vive ancora oggi con l’usanza del mangiare l’agnello pasquale sia da parte dei cristiani che degli ebrei. Non a caso i cristiani si rivolgono a Cristo chiamandolo “l’agnello di Dio che togli i peccati dal mondo”. Come vede, in tremila anni non è cambiato nulla, a parte le chiacchiere.
Tenga presente che l'”harem”, cioè lo spazio dove gli islamici tenevano o tengono le loro mogli e concubine, altro non è che spazio “separato”. Il termine deriva dal biblico “herem” – credo sia ebraico – che indicava il massacro di un intero popolo o degli abitanti di una intera città, ovviamente per ordine di Dio (no comment!), quando venivano sconfitti dagli ebrei. Era cioè un tipo di “separazione” piuttosto radicale…. Mi pare che il termine sia sopravvissuto anche nel nostro “eremita”, che in effetti vive separato.
La storia e il contenuto della parole non lasciano scampo….. e svelato gli infiniti inganni che ci rifilano per terrorizzarci e dominarci. E a proposito di dominarci, in aggiunta o credo che in particolare le religioni monoteiste manchino di rispetto al genere umano: si comincia con la grave offesa del “peccato originale” e della cacciata dall’Eden per avere “mangiato la mela” (roba da neurodeliri!), si prosegue con la degradazione del sesso a “peccato” e si finisce con la menata della “fine del mondo”, il famoso Armageddon, alla quale si aggiunge la bestialità dell’inferno, fiamme e dannazione eterna. Al confronto, i nazisti potrebbero parere a qualcuno dei gentiluomini, o almeno si potrebbe parlare di “nazismo dell’Aldilà”.
Tutto ciò premesso, nella nostra discussione la parola “sacro” andrebbe sostituita con la parola “rispetto”. Senza dubbio più adeguata.
Nell’elenco delle cose a mio avviso sacre stavo per aggiungere i bambini, i deboli e i malati, le donne per gli uomini e gli uomini per le donne, ma non l’ho fatto perché di fatto storicamente fuori dalla tradizione generale del sacro. Rimossa la parola “sacro” e sostituitala con “rispetto”, ci ritroviamo d’accordo anche sul resto. Dagli ospedali e dalle scuole, come da tutti i luoghi pubblici, toglierei per esempio anche i crocifissi – anche perché simbolo di fatto particolarmenre crudele – e qualunque altro simbolo religioso, non ho infatti del “sacro” un concetto religioso, ma civile, cioè sinonimo di “rispetto”.
Anticamente le città sorgevano su aree rese sacre da appositi “sacrifici”, di animali, e confini, vigilati da divinità specifiche. Romolo uccise Remo perché saltando in modo irriverente, cioè non rituale, la linea di confine della neonata Roma commise un grave sacrilegio. Ma se le città – cioè gli spazi pubblici – sono spazi sacri, non possono essere offese con l’imposizione di simboli religiosi di parte.
Buona giornata e, anzi, buona settimana.
pino nicotri
p.s. Anche certi spazi della abitazioni sono sacri, cioè da rispettare, tant’è che esistevano gli dei Penati, cioè delle parti più interne della casa. Io tuttoggi quando vado in visita a casa di nuovi conoscenti, se mi mostrano le loro stanze faccio fatica ad entrare nelle camere da letto perché mi pare come di entrare in chiesa, anzi nella zona dell’altare di una chiesa, di solito preferisco fermarmi sulla soglia. Idem per le stanze dei bambini e, non rida, per le toilette delle donne nella case che avendo doppi servivi possono permettersela. Se ci pensiamo bene, siamo tutti quanto meno a disagio quando in una toilette pubblica, di treno, bar, ristorante, cinema, ecc., ci capita di dover entrare in quelle femminili perché fuori servizio o inagibili quelle maschili (sui treni ormai è quasi la norma: pazzesco, ma vero). Credo che il disagio derivi dalla “separazione”, intesa come sacro.
Die Marta: “…Caro Marco come ebbi a scriverti qualche giorno fa, tu hai sempre la verità in tasca, tutto quanto è di sinistra va bocciato, quello che accade dall’altra parte è giusto o lo giustifichi.”
—–
E quando mai ho giustificato quello che fanno dall’altra parte? Se non perdo occasione di dirne peste e corna!
Mi scaglio contro le sinistre non per dire che le destre fanno bene, ma per far notare che con sinistre insulse e inutili come quelle che ci ritroviamo, le destre potranno continuare a fare i loro comodi come meglio credono, per un bel po’ di tempo ancora. Il chè mi arreca grande fastidio, se permettete.
Per quel che riguarda Cossiga, credo stia dando un messaggio chiaro agli studenti. Sta dicendo: “attenzione, perchè qui stanno facendo il gioco sporco, non cadete nella loro trappola!”
Posso capirti,ma oggi io personalmente non trovo disturbante la polizia in “nessun posto”.La trovo invece confortande.
.. non è disturbante la polizia in “ogni posto”. in ogni luogo, in cielo e in terra, come iddio cche è dappppertutto, vede tutto e sempre 24h24, 7su7, fosse vero, indi poscia cche bbisogno ccè della polizia, in ogni luogo?¿? uno dei due è di troppo…
Faust
Caro Marco, ti rispondero più tardi.
Fra poco sarò molto occupato con un bel pezzo di zucca che ho comprato q
uesta mattina al mercato.
Una parte verrà bollita,tagliata a quadretti con aglio fino,olio,limone e cumino.
Un’altra parte ne farò un purè , due uova sbattute, sale pepe QB,ne farò una frittata ed è un esperimento, mentre la prima è cosi come la faceva mia madre.
Una terza parte la taglierò a fettine sottili per impanarle e friggerle, anche questo un esperimento.Augurami buona fortuna.
Cara Sylvi : “La teoria delle Torri e dello skyline di NY è abberrante!”
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E’ aberrante il metodo, non il risultato.
Per quel che riguarda il Destino, la filosofia della vita comprende anche il lato emozionale, ci mancherebbe! Perchè vederla solo come un cumulo di parole fredde e tecniche e non come il cercare di capire come sfruttare al meglio il nostro passaggio sulla Terra, senza farci catturare dalle trappole di una pseudocultura, questa sì aberrante?
xRachamin
ho gia’ detto che il militare non l’ho fatto (a parte il fatto che ai suoi tempi usavano i vetusti moschetti, tipo il Garand, e non certo M16 o roba del genere). E comunque non c’entra, e’ solo buon senso.
Quale eventualita’ e’ da escludere, di grazia? quella di sparare a raffica con la folla intorno? se e’ cosi’, allora non dovrebbero andare in giro coi mitra carichi negli aeroporti. Punto
Peter
Caro Rachamim, porti la barba come me, fai cucina creativa come me; vedi che, gira e volta, qualche punto in comune lo si trova con tutti?
Il risotto alla zucca della mia amica è notevole.
Non c’entra, ma ieri ho ascoltato alla radio un concerto di Karlheinz Stochkausen.
Pasticciato, prolisso, ridondante, assolutamente disequilibrato, noioso. Se lo poteva risparmiare. Io l’ho ascoltato solo per dovere culturale. Come lui, anche i nomi italiani del secondo novecento: pasticcioni.
Fa il pari con certi quadri di Emilio Vedova: pasticci, appunto, spacciati per arte moderna.
E sì che io sono uno che ascolta con piacere anche Penderechky!
Mah!
xfaust186
di certo la polizia non la vorrei sotto il mio letto.
–
Quello che Iddio dice caro faust è:”Aiutati e poi sarò con te”
Se non ti aiuti ti abbandono.
Se poi le cose, nonostante le precauzioni non funzionano,non è colpa Sua,ma tua perchè non hai fatto abbastanza.
Ergo ,noi siamo padroni del nostro destino.C’è tanta psicologia.
Ed ora mi dò da fare con la zucca.A biento, mes amis.
x Peter
Dimenticavo: a Roma i soldati non potevano entrare in città, cioè varcarne le mura, se non per i trionfi, in occasione dei quali non mi pare fossero però armati.
Pompeo fece la grave offesa di entrare nello spazio più “sacro”, cioè più separato e segreto, del tempio di Gerusalemme e i romani in seguito commisero la bestialità di distruggerlo per intero.
Quando un popolo sottometteva un altro o conquistava una città, se ne portava via le divinità, cioè le statue dei loro dei, in modo da renderli vulnerabili. Il famoso Pantheon di Roma non era tanto un luogo di rispetto di tutte le religioni dell’impero quanto una esibizione di divinità sottratte ai popoli sottomessi…. Il monoteismo è nato solo ed esclusivamente per motivi politici. Prima ci tentò il famoso faraone egiziano che impose il culto del dio Sole come divinità unica, ma gli andò male perché i cleri locali, cioè delle singole divinità locali, ma anche le popolazioni locali, molto legate alle proprie particolari divinità, si ribellarono violentemente. L’operazione riuscì invece a re Jeshua, che per evitare nuovi sfregi in caso di altre vittorie militari da parte di egiziani, babilonesi, ecc., non solo rafforzò il monotesimo facendo il “miracolo” di far trovare una bella copia della “bibbia scritta da Dio” sotto la prima pietra del primo tempio di Gerusalemme, ma vietò si facessero immagini del Dio in modo da rendere impossibile che venissero portate via da eventuali nuovi nemici più forti.
Beh, penso possa bastare.
pino
Ma se le città – cioè gli spazi pubblici – sono spazi sacri, non possono essere offese con l’imposizione di simboli religiosi di parte.
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Concordo col concetto di ‘sacro’ espresso da Nicotri.
Vorrei aggiungere che, quando ero a Roma in ospedale, mi è stata di grande conforto ( incredibile ma vero) la totale assenza di simboli religiosi.
Alle pareti, nè crocifissi, nè padre pii, nè madonne di alcun genere; solo quadri d’autore, scelti anche con gran gusto.
Le uniche madonne erano le infermiere. E che madonne!
Se poi le cose, nonostante le precauzioni non funzionano,non è colpa Sua,ma tua perchè non hai fatto abbastanza.
Ergo ,noi siamo padroni del nostro destino.
….parole vuote, come la zzucca cche ti porti appresso… parlare con tte, è tempo perso…. x meglio dire non serve agniente…
Faust
Sempre a proposito di POLIZIa e del fatto che c’è polizia e polizia..
ricorda oggi Repubblica …
Pestaggi, violenze. In settimana la sentenza per i 29 poliziotti
accusati delle violenze nella scuola di Genova nel 2001
Quelli della Diaz: le verità negate
La notte nera della democrazia
di GIUSEPPE D’AVANZO
Quelli della Diaz: le verità negate La notte nera della democrazia
UNO STATO che vessa e maltratta le persone private della libertà non è uno Stato democratico. Una polizia che usa la forza non per impedire reati, ma per commetterne, non può essere considerata “forza dell’ordine”. Fatti di questo genere distruggono la credibilità delle istituzioni più di tanti insuccessi dei poteri pubblici”. Valerio Onida, giudice emerito della Corte Costituzionale. Sono parole che bisogna tenere a mente ora che il processo per le violenze della polizia nella scuola “Diaz”, durante i giorni del G8 di Genova, è prossimo alla sentenza.
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Anche questo della Diaz , potrebbe diventare un piccolo girno della memoria….!
cc
C’E’ POCO DA SOGNARE: ECCO CHI E QUALI INTERESSI RAPPRESENTA DAVVERO IL 44° PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI
1 – OBAMA RICOPERTO D’ORO
Obama è in assoluto il personaggio della politica americana che ha raccolto il maggior numero di finanziamenti per la sua campagna elettorale: oltre 700 milioni di dollari. Una sommetta, ai prezzi attuali e dissestati della Borsa, che permetterebbe di acquisire 4/5 aziende medio-grandi d’Italia. Non basta: a parità di potere di acquisto, 700 milioni $ più spiccioli sono praticamente il doppio della cifra che raccolse John F. Kennedy negli anni Sessanta, che fu considerata il record dei record. Mica è finita: quale candidato si è mai permesso di pagarsi il lusso di 30-minuti-30 di spot elettorale sui tre maggiori network americani nell’orario di maggior ascolto? Bianco o nero, nessuno.
2 – IL FATTORE ISRAELE CHE SEGÒ HILLARY; L’ARRIVO DI EMANUEL
Ora è lampante e lampeggiante l’appoggio massiccio dei poteri forti della finanza Usa. In particolare della grande finanza ebraica di New York, che è quella che ha davvero segato le ambizioni da “Lei non sa chi sono io!” della signora Hillary Clinton, rea di essere troppo indipendente dagli interessi di Israele.
Tant’è che la prima scelta del neo eletto Obama è stato Rahm Emanuel, un capo di gabinetto non solo ebreo ma ebreo-militante, figlio di un membro del gruppo terroristico Irgun Zvai Levni comandato da Monachem Begin, autore dell’attentato all’Hotel King David di Gerusalemme del 22 luglio 1946, allora sede del quartier generale britannico: 90 vittime tra mogli e figli di ufficiali britannici di stanza in Palestina. Un ‘simpatico’ messaggio per dire a Londra: dovete lasciare la nostra terra. Poi, come ‘giustizia’, anni dopo Begin fu insignito del premio Nobel per la pace, in duplex con Sadat.
A proposito di Emanuel. È un tipino fino – ha svelato ieri l’Abc news – che era nel consiglio di amministrazione della Freddie Mac, il famigerato istituto di mutui, un’impresa privata con supporto governativo, coinvolto in uno scandalo per aver falsificato i rendimenti ingannando gli investitori tra il 2000 e il 2002, quindi salvata e commissariata da Bush.
3 – IL ‘MAVERICK” DI MCCAIN, L’INESPERTO OBAMA
Basta fare un giro per i palazzi che contano di Washington per percepire la grande soddisfazione del trionfo di Obama. John McCain era ed è considerato un “maverick”, un tipo “bizzarro” ed anche pericoloso perché veramente indipendente. L’inesperto Obama è invece la ciliegina sulla torta per chi controlla/gestisce le scelte internazionali dell’unica e sola superpotenza – la Cina, se mai raggiungerà il livello Usa, lo sarà fra un secolo, mentre la Russia è ridotta a una cricca di affaristi con tendenza al ricatto per ottenere qualche rublo in più dalla vendita di gas e petrolio.
4 – SOTTO LA SPINA DORSALE DEI POTERI FORTI
Ma chi rappresenta il vero establishment (”the backbones”, “la spina dorsale” del Paese, come dicono gli analisti americani)? La finanza e le banche, alcuni settori dell’industria dell’energia e delle nuove tecnologie (tutti settori vicini al potentissimo, con tanto di grembiulino, John D. Podesta), un pezzo della Cia e soprattutto gli ambienti intorno all’Fbi che sono i veri sacerdoti degli interessi Usa.
Rahm Emanuel
Ebbene, questo brillante ‘formazione’ vede in Obama una grande opportunità per conquistare all’Impero aree di influenza dello scacchiere mondiale che la disastrosa presidenza di Bush aveva seriamente compromesso. In primis, i mercati emergenti dell’Africa, dell’Asia e di gran parte dell’Europa occidentale.
John McCain e George W. Bush
5 – BARACK E BURATTINI (E BURATTINAI)
Insomma, care anime belle d’Italia, l’”alba del nuovo giorno”, il “dream re-loaded di Martin Luther King”, il ‘Messia che scende in terra per portare pace e amore agli uomini di buona volontà’ (vedi subito le dichiarazioni scodellate un’ora dopo il voto contro l’Iran per l’eventuale costruzione della bomba atomica), il “cambiamento”, se ci sarà, sarà solo di facciata: questi comandano e continueranno a comandare anche se faranno un po’ più di ammuina verso quel baraccone inutile dell’Onu. Quello che è certo è che la politica internazionale americana sarà notevolmente rafforzata. Le differenze con gli anni di Bush ci saranno soprattutto in politica interna.
Caro marco T,
anche se non c’entra con l’attuale discussione , rileggendoti colgo una contraddizzione là dove affermi che ..l’aria fritta ..non vale niente.
Secondo però tue affermazioni precedenti, a questo punto è una questione di tecnica o altro..?
Ovvero l’aria fritta di B vale !
Quella del centro sx no !
Fammi capire , è un questione di tecnica pubblicitaria o di idee ?
Chiedo questo , appunto per evitare come al solito, parlando di aria, di far prendere aria ai denti!
ciao
cc
caro Nicotri
interessanti posts, la ringrazio. Le consiglierei anche di leggersi Totems e Tabu’ di Freud, se non l’ha gia’ fatto. Il sacro e’ infatti assimilabile al tabu’ delle culture piu’ primitive.
Vorrei pero’ osservare che il monoteismo semplifica un po’ la concezione della realta’, da un punto di vista per cosi’ dire etnopsicologico. I popoli politeisti ed animisti primitivi non erano/sono affatto piu’ ‘liberi’, anzi. Tendevano a vedere divinita’ e tabu’ un po’ dovunque (il monoteismo semplifica col dire che un solo dio e’ in ogni luogo, che e’ quasi come dire in nessun luogo, perche’ non occorre piu’ fare mente locale ai simboli di questo o quello), con le relative ‘violazioni’ involontarie o meno, rituali purificatori, punizioni, etc. Un vero incubo. Dei residui del politeismo primitivo restano pero’ nel cristianesimo: dio e’ uno e trino, poi la Vergine, poi tutti i santi, poi le immagini sacre e le miriadi di santuari, etc. In questo senso, il monoteismo e’ molto piu’ compiuto nell’ebraismo e nell’islamismo, e forse nel cristianesimo protestante ed iconoclastico.
In lei, mi consenta, ravviso quasi una contraddizione: da un lato ateo, razionale, e diciamo pure antireligioso. Dall’altro molto sensibile ai tabu’ religiosi, per cui l’ingresso piu’ o meno accidentale di soldati armati in chiesa le pare un vero sacrilegio.
Io sostengo solo che il sacro e’ relativo ed opinabile
un saluto
Peter
Caro Peter, faccio a te una domanda cche mi pongo, da quando sono sul blog e Pino come dici, ha una specie di odio-amore x gli spiritati, ispirati, cche abitano nel superattico, ppiu vicini di cchi come me vive al pianterreno, al cielo infinito… la domanda :¿¿ xcche il calendario èppieno di santi “martiri e vergini”, sia maschi cche femmine?¿?¿? giro la domanda anche acchi ne sa!!!
” sono santi, martiri xcche vergini?¿? o martiri xcche sono santi?¿? grazie!!!
Con cariño, tuo diavolaccio
Faust