Obama indica o scruta il futuro? In ogni caso, queste elezioni hanno portato varie novità epocali. Mentre in Italia invece…

Della campagna elettorale di Obama mi ha colpito questa foto: http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/esteri/comizio-obama/16.html Posa abbastanza inusuale di un braccio destro di leader teso a indicare con il dito indice un futuro ignoto, mi ha colpito perché manca di retorica, e per questo lo trovata disarmante. In via dei Fori imperiali a Roma c’è una statua in bronzo dell’imperatore Galla che si sporge stranamente in avanti, pare quasi stia per compiere un passo,  per tendere anche lui il braccio e puntare il dito verso il futuro, chiaramente per indicare ai romani la gloria.

Ma la foto del braccio proteso di Obama mi ha invece ricordato il dipinto del Caravaggio nella chiesa romana di S. Luigi dei Francesi noto come “La vocazione di Matteo” e che potete vedere qui: http://digilander.libero.it/maestridellapittura/Caravaggio03.htm

e qui: http://www.artinvest2000.com/caravaggio_vocazione-san_matteo.html

Ho voluto riportare due foto dello stesso quadro perché hanno illuminazioni differenti, che meglio permettono di farsene un’idea. Beh, per quanto possa parere strano la mano di Obama mi ha ricordato la mano del signore che vedete nella parte destra del dipinto indicare una meta ignota ai giocatori sorpresi al tavolo, tra i quali S. Matteo. Il signore che protende il braccio e con un gesto affascinante della mano indica chiaramente il futuro, anzi indica “l’oltre”, è Gesù Cristo, sia pure in panni rinascimentali. Non so perché m’è venuto in mente un simile paragone, forse perché la foto del braccio-mano-dito di Obama è assolutamente senza niente attorno, non si vede niente neppure del resto del corpo di Obama, sicché più che indicare il futuro pare indicare una grande incertezza, quasi brancolasse nel vuoto, che nella foto a me pare rappresenti il buio, per cercare di capire come fare per andare avanti e “oltre”..

Insomma: Obama è una grande sorpresa, ma il futuro degli Stati Uniti, e di conseguenza del mondo, nessuno, e neppure lui, sa quale possa essere. Quella foto, che coglie perfettamente un gesto molto assertivo, quasi categorico, ma allo stesso tempo totalmente indeterminato perché privo di qualunque riferimento anche del presente, non si capisce bene se con quel gesto Obama il futuro lo indica o lo cerca, forse lo scruta. Un gesto e una foto che mi pare sintetizzino genialmente l’uomo Obama 44° presidente Usa e la situazione non solo degli Usa, ma anche di tutti noi. Ecco perché mi ha colpito.

Uscendo invece dalle metafore, per quanto affascinanti, c’è da dire che da qualunque parte le si guardi queste elezioni americane presentano vari dati molto interessanti e innovazioni di grande portata. Di fronte alle quali ancor più spicca il provincialismo della classe politica del Bel Paese. La novità più grande, per certi versi davvero rivoluzionaria, è che la sfida per la guida degli Usa, cioè del Paese ancor oggi più ricco e potente del mondo, ha visto impegnato un nero e una donna da una parte e un anziano bianco e un’altra donna dall’altra. Su quattro protagonisti, la metà dunque erano donne, mentre l’altra metà erano un afroamericano e un wasp settantenne. Che Hilary Clinton abbia poi gettato la spugna e che Obama come vice punti a un uomo nulla toglie al fatto che è stata e di fatto è rimasta protagonista della corsa alla casa Bianca. Non deve essere solo un fatto simbolico che il candidato bianco e wasp, cioè il candidato del tipo di americano che ha governato gli Stati Uniti dalla nascita fino ad oggi, era solo un quarto del totale. Impossibile non leggere in questo l’enorme cambiamento che ci deve essere stato nel ventre e nell’intera carne e sangue della balena a stelle e a strisce durante gli otto anni del bolso e insignificante wasp George W. Bush, con la doppia v puntata che sta per Walker, come una nota marca di whisky, bevanda di cui abusa spesso e volentieri, ma che per prenderlo in giro a volte si fa finta stia per Washington. Poiché Walker viene dal verbo “to walk”, cioè camminare, e significa quindi Camminatore, il simbolo di quel whisky è appunto un uomo evidentemente intento a camminare, immagine quanto mai adatta anche questa a Gerge W. Bush invitato dalla valanga elettorale a “camminare” via oltre che dalla Casa Bianca anche e soprattutto dalla vita politica. embra quasi che la vecchia America, l’America classica che abbiamo visto e continuiamo a vedere nei film e nei romanzi, arranchi, sia stanca, ridotta in minoranza al punto da dover passare la mano.

Un’altra novità è che dopo meno di un minuto il neo eletto Obama Barack nel suo primo discorso da nuovo presidente, sia pure non ancora in carica, ha citato tra le varie categorie dei cittadini americani protagonisti della vita sociale e politica della nazione anche i gay. Obama in campagna elettorale si è dichiarato contrario ai matrimoni omosessuali, dichiarazione che ha deluso e spaventato molti, ma che a me pare non molto significativa dal momento che non è il presidente Usa a fare le leggi e comunque su certi argomenti ogni Stato degli Usa ha le proprie. In California temono che i matrimoni già celebrati tra omosessuali vengano dichiarati nulli a causa del referendum approvato di fresco, ultimo regalo avvelenato di Bush, sperando non regali anche il bombardamento dell’Iran, ma è un fatto che il nuovo presidente, votato a valanga in modo trionfale, ha citato anche i gay tra i cittadini protagonisti a pieno titolo della vita nazionale.

In totale, quindi, le novità di queste elezioni, compreso il risultato, non sono poche e non sono trascurabili. Obama pare intenzionato a chiamare alla casa Bianca in posizione preminente Colin Powell, il generale nero che non gradiva le menzogne guerrafondaie di Bush al proprio popolo, e al mondo intero, riguardo le (inesistenti) bombe atomiche irachene. E’ ben vero che Bush aveva con se due perle nere come lo stesso Powell e Condolezza Rice, ma è anche vero che questi due erano solo i subalterni del presidente bianco. Ora invece, se Powell avrà un ruolo alla Casa Bianca, la situazione cambia, non si tratta più di neri portati al guinzaglio o esibiti in vetrina dal padrone bianco.

A fronte di tutto ciò, c’è di che arrossire per il nostro provincialismo. L’America corre in direzione del futuro, mosaico di etnie che compongono una fisionomia unitaria: noi in Italia invece? Noi invece cerchiamo di discriminare le minoranze e isolarle o almeno incapsularle in qualche modo, dai rumeni agli albanesi, dai marocchini ai soliti rom, dai cinesi ai cingalesi, per noi questi sono sempre e solo rompicoglioni, criminali grandi o piccoli, per la Lega sono poco meno di feccia. Dei gay ci vergogniamo, pur di non contraddire il papa, e in particolare questo strano e “particolare” papa, ci siamo tuffati – per la prima volta nella storia di un Paese civile – nella lotta per negare dei diritti a una minoranza anziché per conquistarli.

E adesso? Come farà Berlusconi adesso che la Casa Bianca è diventata anche un po’ Nera mentre invece lui pochi giorni fa aveva abbracciato e baciato Bush laudandolo come “un grande presidente” e assicurandogli che sarebbe “entrato nella storia”? Che Bush entri nella storia non ci piove, se non altro perché c’è storia e storia e non mancano le storielle, però dalla Casa Bianca di fatto lui esce dalla porta di servizio. Dopo otto anni di presidenza tra le più insulse e fallimentari della storia degli Stati Uniti, Bush è riuscito nell’impresa record di collezionare: a) due guerre disastrose, quella in Afganistan e quella in Iraq; b) alimentare il focolaio di guerra Israele/Palestina evitando in tutti i modi la tanto strombazzata pace; c) inventare “l’asse del male”, lasciandolo come velenosa eredità al suo successore; d) una crisi finanziaria colossale, da eccesso di deregulation e di prestiti bancari facili; e) cominciare a perdere posti di lavoro; f) trascinare infine nella sconfitta e nella polvere l’intero suo partito repubblicano con annessi candidati alla presidenza e alla vice presidenza. Come bilancio “storico”, nel senso di fallimento davvero storico, niente male.

A dire il vero ha cominciato molto male, con la gaffe bestiale del definire in conferenza stampa a Mosca Obama bello “e abbronzato” (http://tv.repubblica.it/copertina/berlusconi-obama-abbronzato/26077?video ), ma il nostro Cavaliere a dondolo – che con questa gaffe ha dimostrato di non avere non tanto il senso della misura quanto quello della realtà – non s’arrende certo per così poco e di sicuro non teme il ridicolo. In attesa che per fare lo spiritoso dia del “simpatico culattone” al sindaco di Parigi, a quello di Londra e – perché no? – anche al papa, e che chiami “vecchia mummia babbiona” la regina d’Inghilterra, Berlusconi ha già annunciato Urbi et orbi che correrà “ad abbracciare Obama e a dargli consigli” dall’alto dei suoi tacchi, pardòn, dall’alto della sua “maggiore esperienza in quanto più anziano”. Lo ammireremo di nuovo quindi in pose come questa: http://www.thewe.cc/thewei/&/images3/reagan/berl9.jpe , dove però la sua pelata adornata di trapianto “pittato” farà corona al nero-riccioluto Obama Barack. E l’orecchio cui sussurrare consigli preziosi non sarà più quello “poggiato sulla spalla di Dio”, come usava fare Bush quando piangeva, ma quello posato piuttosto sulla spalla di Al Qaeda stando alle demenziali dichiarazioni del nostro baldo Maurizio Gasparri.

L’elezione di Obama ha infatti scatenato la solita fiera delle vanità provinciali italiote. Gasparri ha commesso l’imperdonabile gaffe di dire che l’elezione di Obama rende felice Al Qaeda, mentre Uòlter con ore di anticipo vaticinava una “nuova epoca”, seguito a ruota dall’impareggiabile giocatore di golf Francesco Rutelli desideroso di andare in buca prima di tutti per salire anche lui tra i primi sul carro del vincitore. Se abbiamo una destra in non piccola parte sempre demenzial-forcaiola, abbiamo anche una ben strana sinistra che si affanna a correre dietro alle vittorie altrui anziché meditare sulle proprie sconfitte. Ieri eravamo tutti Zapatero, oggi siamo tutti Obama, così come siamo stati tutti Clinton e tutti Blair, finito peraltro nella polvere prima di Bush cui era legato dalle stesse menzogne al mondo e annessa guerra che ormai dura più di quanto sia durata quella del Vietnam. Non dimenticherò mai come si crogiolava D’Alema quella volta che – non ricordo se allo “spazio Krizia” di Milano o in tv – sparò con aria di accondiscendente superiorità il suo beato “come direbbe Blair….”. Modestamente.

In tanto folclore e provincialismo credo valga la pena di cominciare a preoccuparsi per l’insistenza del nostro capo di governo, Sua Emittenza Berlusconi Silvio, nell’intimidire i giornalisti e minacciare l’uso della polizia. Non più di un paio di settimane fa ha lanciato il suo “avviso ai naviganti”, avvertendo che avrebbe mandato la polizia a sgomberare scuole e Università occupate e che stessero attenti i direttori di giornali a riportare correttamente il suo discorso, evitando di cadere nelle trappole della sinistra che “sa solo mentire”. Nelle ore del trionfo di Obama il Cavaliere a dondolo ha promesso l’uso della polizia anche per sgomberare eventuali nuovi manifestanti contro i trafori alpini e ha accusato i conduttori delle trasmissioni televisive di attaccarlo perché sono “appecoronati”. Oddio, che siano appecoronati, chi verso la destra, chi verso il centro, chi verso la Chiesa e chi verso la sinistra, è difficilmente contestabile, ma l’ultimo che dovrebbe avere da ridire è un appecoronatore di professione come lui, l’uomo di Arcore che ha appecoronato un sacco di gente e non solo giornalisti, da Umberto Bossi a Mara Carfagna, e che si è appecoronato a Bush in fatto di militari da inviare in Iraq.

Visto che è ormai ufficiale che l’Italia è entrata in recessione, mi chiedo che succederà, a proposito di uso della forza pubblica, se cominceranno ad agitarsi e magari a occupare i luoghi di lavoro, come accadeva anni or sono, anche i lavoratori sempre più minacciati nella sicurezza occupazionale e nel già risicato potere d’acquisto. Non dimentichiamoci che questo governo ha mandato in strada i soldati, cioè i militari, in funzione di polizia e se n’è pure vantato.

Non vorrei che scherzando e ridendo, tra una barzelletta e l’altra raccontata agli ospiti, tra un passo doble su tacchi alti e una nuova tintura al trapianto cappelluto, tra un altro lifting e un altro rinforzino tricologico, tra un abbraccio prima a Bush e poi a Obama, uno a Gheddafi e un’altro a Putin, facendo rivomitare Guzzanti padre, Berlusconi finisse col ballare sull’orlo dell’abisso e il Paese si ritrovasse con le barricate in strada.

Il Cavaliere in orbace per avere le mani libere si comprò l’appoggio della Chiesa con il Concordato e i Patti Lateranensi. Il Cavaliere in doppiopetto l’appoggio della Chiesa se l’è già comprato calando le brache sugli insegnanti di religione, ma ora se lo ricompra promettendo che nella legge finanziaria si rimangerà i tagli alle scuole private cattoliche. “Non mi ero accorto che nella Finanziaria sono stati tolti 134 milioni alla scuola privata cattolica. Ammetto una mia colpa: cercheremo di non togliere i finanziamenti alla scuola cattolica: è una libertà per tutti”, ha squittito Berlusconi mentre il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in visita all’Università di Padova tentava di promettere meno tagli per le Università e la ricerca scientifica. L’affermazione che le scuole private cattoliche “sono una libertà per tutti” non credo trovi d’accordo molti milioni di italiani, non necessariamente solo i due milioni di musulmani e gli appena 35 mila ebrei, ma in ogni caso il nostro disinvolto capo di governo dimentica un particolare: i finanziamenti alle scuole private sono incostituzionali. La Costituzione garantisce infatti la possibilità di esistenza di scuole private, ma specifica che devono autofinanziarsi. Il paio di miliardi di euro che lo Stato italiano sotto varie forme passa alla Chiesa (vedi il documentatissimo libro “La questua, di Curzio Maltese) dovrebbero essere più che sufficienti. O no?

Insomma, gridare tutti in coro “viva Obama!” va benissimo. Ma cerchiamo di tenere le orecchie tese per sentire anche il resto. E forse ci può aiutare la riflessione di uno psichiatra, Antonio Iraci, professionista che stimo, riguardo perché Berlusconi pur di tenere la scena se ne esca con battute di gusto orribile come quella di Obama “abbronzato”. La riflessione è questa:

“Ho letto molti articoli sulla vicenda e l’aspetto che veniva maggiormente focalizzato riguardava il senso dell’affermazione berlusconiana, e c’era chi sottolineava la “carineria” e chi l’offesa a sfondo razziale. La prima cosa a cui ho pensato è stata:” ma come si permette di fare una battuta del genere al neo eletto presidente degli Stati Uniti d’America!”. Se però usciamo dalle logiche emotive e proviamo ad analizzare questo contesto linguistico, immediatamente ci rendiamo conto che Silvio si sente legittimato a fare battute del genere, ma come si crea la legittimazione? Orbene se per esempio io dico una cosa sgradevole ad un mio amico, mi sento legittimato a farlo dal rapporto di conoscenza e fiducia che c’è fra di noi, pertanto nel momento in cui darò seguito alla affermazione, sono sicuro, sulla base della relazione costruita col mio amico, che non si offenderà, anzi prenderà in seria considerazione ciò che gli dirò; allo stesso modo potrò dare per scherzo dell’”extracomunitario” al mio amico argentino senza che lui se la prenda a male. La legittimazione quindi nasce dalla relazione, ma se non c’è la relazione? Beh allora la legittimazione può derivare dal ruolo che si ricopre, per esempio quando faccio lezione, il gruppo di persone a cui mi rivolgo non mi conosce, ma condivide con me uno stesso spazio dove i ruoli sono stati definiti: io docente, tu allievo.

Per quanto riguarda Berlusconi, sia per il ruolo che riveste che per la non conoscenza del Sig. Obama,, non è legittimato a fare nessuna battuta, ma allora si ritorna alla domanda iniziale, come si permette! Si permette perché ha un IO espanso, nel senso che all’interno di un delirio megalomanico, il soggetto perde i freni inibitori, ritenendo di potersi permettere ogni cosa e il tutto avviene senza alcuna critica, nel senso, che il soggetto non se ne rende conto, ritiene il tutto normale e gli altri degli idioti che non capiscono. Vi assicuro ci sono delle gocce che in questi casi fanno miracoli”.

Ho l’impressione però che le gocce non gliele ordinerà il suo dottore e tanto meno Berlusconi si deciderà a prenderle di propria iniziativa… La faccenda quindi durerà ancora per un bel pezzo.

626 commenti
Commenti più recenti »
  1. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ho sempre più marcata l’impressione che l’omino di “gocce” ne abbia già prese troppe e gli effetti ormai sono palesi ed irreversibili.

    Battute infelici come quella su Obama abbronzato, le ha sempre fatte ansi ha fatto anche di peggio, quello che invece mi pare cambiato è il tono delle sue affermazioni su avversari reali o ipotetici, il continuo minacciare,e con toni particolarmente duri, interventi polizieschi con una perfetta, e non credo casuale, sintonia con le dichiarazioni del picconatore emerito e del pidduista maestro venerabile, mi sembrano la cosa più preoccupante.
    Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  2. Anita
    Anita says:

    Tutti fanno gaffes.

    Oggi il Presidente Eletto, Barack Obama ha detto che Nancy Reagan teneva sedute spiritiche alla Casa Bianca.
    Non era Nancy Reagan, ma Hillary Clinton che con un circolo di medium volevano fare contatto con Eleanor Roosevelt.
    Ma anche questa era una cosa isolata, non una consuetudine.
    Al momento i reporters non se ne erano nemmeno accorti.

    Joe Biden e’ quello che ne fa una ogni volta che apre bocca, infatti gli hanno messa la museruola per un paio di settimane.

    Anita

  3. Anita
    Anita says:

    Cabinet members sotto G.W.Bush

    Executive Department Secretary Service Dates

    Secretary of State Colin Powell 2001-04
    Condoleeza Rice 2005-
    Secretary of the Treasury Paul H. O’Neill 2001-02
    John Snow 2003-2006
    Secretary of Defense Donald H. Rumsfeld 2001-
    Attorney General John Ashcroft 2001-04
    Alberto Gonzales 2005-
    Secretary of the Interior Gale A. Norton 2001-
    Secretary of Agriculture Anne N. Veneman 2001-4
    Mike Johanns 2005-
    Secretary of Commerce Donald L. Evans 2001-04
    Carlos Gutierrez 2005-
    Secretary of Labor Elaine L. Chao 2001-
    Secretary of of Health and Human Services Tommy G. Thompson 2001-05
    Mike Leavitt 2005
    Secretary of Housing and Urban Development Melquiades R. Martinez 2001-03
    Alphonso Jackson 2003-
    Secretary of Transportation Norman Y. Mineta 2001-
    Secretary of Energy Spencer Abraham 2001-03
    Sam Bodman 2005-
    Secretary of Education Roderick R. Paige 2001-04
    Margaret Spellings 2005-
    Secretary of Veterans’ Affairs Anthony Principi 2001-
    Secretary of Homeland Security Tom Ridge 2003-5
    Michael Chertoff 2005-

    Mi sembra che ci sia una buona rappresentanza.

    Anita

  4. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Lei scrive sull’eredita’ di Obama:

    “…. lasciandolo come velenosa eredità al suo successore; d) una crisi finanziaria colossale, da eccesso di deregulation e di prestiti bancari facili; e) cominciare a perdere posti di lavoro.”

    La crisi finanziaria ha radici molto piu’ indietro dalla presidenza di G.W.Bush.
    E’ venuta al culmine sotto il suo mandato.
    Ma inizio’ con Jimmy Carter, e nel 1998 Bill Clinton firmo’ la deregolazione delle banche.

    Si prenda il disturbo di guardare questo video:

    Bush, McCain Warned of Banking Disaster, Democrats ignored

    http://www.youtube.com/watch?v=gzEIMco49AE

    Anita

  5. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Non credo che i discorsi che il neo presidente e il perdente hanno fatto dopo il risultato delle elezioni, li abbiano scritti loro. Sono troppo bilanciati e soppesati per essere frutto di una emozione. Comunque, una grande apertura verso l’avversario, che non sappiamo quanto sarà veritiera nella pratica quotidiana.
    La politica si gioca su diversi piani e non è quasi mai quella mostrata al grande pubblico. Ciò che conta, alla fine, sono i fatti, non i proclami.
    Mi piace l’idea di Obama di dare un impulso alle tecnologie di differenziazione della produzione energetica. Gli americani sono dei grandi visionari con altrettanto grande senso pratico. Se stiamo qui a chiacchierare via computer lo dobbiamo a loro. Credo che ne vedremo delle belle se qualche elemento pieno di soldi si metterà in testa di far concorrenza ai petrolieri!

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice CC: …”Piuttosto la Scienza si occupi della scoperta delle cause della Epilessia per esempio e non dei caratteri delle persone”
    ———–
    Vuoi dire che la psicologia è tutta da buttare a mare, perchè si occupa dei caratteri delle persone?
    Una persona non nasce tabula rasa, ma ha un’indole insita nel suo chimismo biologico. Il comportamento, o meglio la risposta all’ambiente, si differenzia anche nei gemelli cresciuti insieme. Ciò significa che esiste una specificità per ognuno di noi. Specificità vuol dire propensione verso determinate scelte piuttosto che altre. I messaggi subliminali sfruttano esattamente il meccanismo inconscio di scelta, condizionando il comportamento. Ne consegue che, conoscendo i meccanismi comportamentali, si può canalizzare meglio le potenzialità dell’individuo, indirizzandolo verso un corso di studi o un’attività a lui più congeniale. Non c’è niente di strano in tutto ciò, perchè lo scopo finale è quello di ottenere un livello di realizzazione personale sufficientemente soddisfacente.
    Ci sono infatti potenzialità non sfruttate e, ancor peggio, collocazioni lavorative e sociali assolutamente controproducenti.

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    W. come Walker e non come Washington

    Ringrazio il signor Pantegana per avermi indicato l’errore, cui ho posto rimedio svolgendo anche alcune utili considerazioni. Riguardo il fatto che un candidato donna, Hilary Clinton, abbia poi ceduto il passo, nulla toglie a quanto ho scritto, che però ho ritenuto opportuno precisare meglio.
    Il signor Pantegana resta comunque bannato finché non si scusa per il pregresso e non si impegna al rispetto delle regole per il futuro, motivo per cui ho cancellato il suo commento. Anche perché non amo il ricorso a IP anonimizzati da proxy compiacenti.
    Un saluto a tutti.
    pino nicotri

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco t,

    con tutto il dovuto rispetto per la psicologia e peri valenti psicologi che operano da anni sul territorio risolvendo ed alleviando un mare di problemi essa rimane a mio parere nell’ambito delle pseudo-scienze.
    Le variabili del carattere umano sono a mio avviso quasi pari al numero delle possibili connessioni neuronali.

    Un pò meno (lo è) la sociologia ,poichè non entra nel merito dei singoli casi individuali,ma si limita ad analizzare e studiare l’evolvere delle “società”.
    Per esempio da anni ha “chiaramente” individuato nel problema dell’Alienazione la causa di tanti guai,ma le risposte delle società in tal senso sono sempre state contraddittorie e legate ad interessi “altri”.
    Diverso è poi ancora il caso dei social-funzionalisti americani che si sono peritati di dare risposte parziali a singoli problemi ed in genere hanno elaborato tecniche che “sovente” funzionano ma sempre in un solo senso.,
    quello del committente,questa è meno che mai Scienza,ma solo un suo uso strumentale.

    Tutto sommato ,mi sembra questione datata,e di per sè non tanto meritevole di essere ulteriomente sviluppata,poichè a tal rigurdo almeno per quel che mi rigurda le idee in merito sono ben consolidate a seconda dei “gusti”.
    Il mio penso di averlo chiaramente espresso!

    cc

  9. Furtaya
    Furtaya says:

    Caro Nicotri, io non credo; mi rialaccio alle sue ultime righe. Il Cavaliere in doppiopetto mi sembra come un terrapieno, una diga di terrabattuta, terra ammassata come rinforzo, come argine, che dopo giorni e giorni di pioggia, impregnata d’acqua sino all’inverosimile, si sgretoli come neve al sole, sotto la spinta, la pressione stessa dell’acqua. Ecco, a me l’Unto di Arcore mi dà quest’immagine, quest’impressione.

    Non ho la sfera di cristallo in mano però , “la faccenda quindi non durerà ancora per un bel pezzo”, perchè, lui, il Cavaliere in doppiopetto dall’alto della sua arroganza, dall’alto della sua immensa autostima, si sta già da ora costruendo il cappio che lo porterà al suo strozzamento, alla perforazione del tessuto sociale e democratico del paese, ci saranno scioperi, scioperi spontanei, proteste di massa, ne vedremo delle belle.

    Universita, pubblico impiego, Alitalia, federalismo fiscale, Sindaci che reclamano fondi per compensare l’Ici tolta ai ricchi. Questi sono tutti problemi che il barzelettiere e la sua congrega di cialtroni non saranno in grado di risolvere, dunque nei prossimi tempi lui verrà sommerso da immensi problemi e per il piduista fascista il terrapieno crollerà inesorabilmente.

    Saluti.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Notizia ANSA:
    …Lunga e “cordiale” telefonata quindi tra Berlusconi ed Obama dopo le fibrillazioni che hanno accompagnato le ultime 48 ore. Una telefonata svoltasi in tarda serata in parte con l’ausilio degli interpreti ed in parte direttamente tra i due leader che hanno affrontato, naturalmente, il nodo principale di queste settimane e cioé la crisi finanziaria.
    ——————-
    Non ho capito una cosa: l’inglese del cav. ha o non ha bisogno di interpreti?
    Un’altra cosa non mi è mai stata chiara: come facevano gli interpreti a tradurre i discorsi di Aldo Moro? Andavano a spanne?

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Hellò!
    hellò sono Obama!
    E io il cavaliere !
    Ah!Ti telefono per dirti che “ci metto “una pietra sopra ”
    Bene lo sapevo che eri abbronzato,ma non imbecille!
    da noi negher lo usiamo in senso affettuoso,Milan lè un grad Milan ,quando vieni ti faccio vedere la Madunina, bioa di un mund leder e poi ti porto a vedere Il Milan che cosi impari qualcosa di Sport…ecte ect ect

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, anche io sono dell’opinione che la psicologia, ma anche la sociologia e la medicina, siano delle pseudoscienze.
    O meglio, dei tentativi di razionalizzare determinati fenomeni.
    In fisica, un fenomeno è costante entro determinati intervalli. Nelle sunnominate attività ( chiamarle scienze è una forzatura) si sta ancora cercando di determinare gli intervalli entro i quali il fenomeno sia una costante.
    Per ottenere detti intervalli si fa uso di svariate tecniche e la risonanza magnetica è una di queste.
    Si cerca sempre di rientrare nella logica ” if…then”.
    Un’applicazione di tale meccanismo l’ha chiaramente spiegata Cossiga quando ha parlato di come si deve fare per demolire le proteste di piazza: “creare la più grande quantità di fastidi alla popolazione, che richiederà a gran voce il ripristino dell’ordine con l’uso della forza”.
    IF disordine THEN paura;
    IF paura, THEN intervento;
    IF intervento THEN ordine;
    IF ordine THEN tranquillità.
    Ecco come funzionano le costanti.
    Quand’è che vi si ficcherà nella zucca?

  13. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco t,

    tu sovente confondi le “tecniche” politiche con “altro”.
    Se è solo per questo la “tecnica” IF…Then è stata praticata nei secoli ben prima della’avvento della psicologia e della sociologia o dei calcolatori!

    Funziona sempre molto bene , finchè magri “scatta” una variabile” e allora tutto si rimette in gioco.
    Io spero che Obama per esempio sia una di queste variabili:
    Anzi talvolta nella storia si è assistito allo sviluppo di fenomeni che sono andati ben oltre le singole intenzioni del momento dei “protagonisti” stessi.

    A volte penso che la dichiarazione dei diritti che sta alla base della costituzione USA abbia provocato effetti che sono andati ben oltre le intenzioni dei padri costituenti.
    Non c’è la controprova , ma penso proprio che loro non pensavano a tutto quanto sarebbe poi disceso…!

    cc

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro CC, certo, tutta la scienza da Adamo ed Eva in poi, ha sempre seguito la logica if…then.
    Non la seguono i politici, invece.
    Comunque, tornando ai diritti, non basta dichiararli, bisogna applicarli.
    Prendi per esempio il diritto al lavoro: è una parola vuota di contenuto. Se un cittadino reclama il diritto al lavoro e nessuno lo assume o non ha i soldi per mettersi in proprio, dove va a finire questo tanto sbandierato diritto? Nella spazzatura.
    I proclami sono sempre belli, ma quella che conta è l’applicabilità effettiva di detti proclami.
    Ha voglia il Papa a dire che bisogna essere buoni, lo sappiamo tutti che bisogna essere buoni, ma nella pratica quanti lo sono?
    Il Papa per primo non lo è. E allora?
    Prendiamo il diritto allo studio, ora tanto in voga. Quale studio? A quali condizioni?
    Facile parlare di diritto allo studio, ma se i miei non avessero avuto di che pagarmeli, gli studi, col cavolo che avrei potuto studiare!
    Se non avessi fatto il pirata per due anni, col cavolo che avrei potuto avviare il mio Studio Fotografico, partendo dai debiti come ho fatto io.
    Quindi, riempiamoci meno la bocca di chiacchiere e guardiamo ai fatti concreti. Politici di sinistra per primi.

  15. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco t,

    posso ricordare male, ma finora mi sembra che tu abbia proposto un sistema “alquanto” fantasioso di “carcerazione”come modello per la soluzione dei “guai”.
    Mi sembra un pò poco.
    Per ilresto finora ti sei dilungato come tutti noi del resto in elucubrazioni personali sullo spiritismo,sulla fotografia e sull’arte!

    Oltre al sistema carcerario, non è che per caso avresti qualcosa di più concreto che bolle in pentola,che possa andar bene,per migliorare il mondo:
    Che i politici di Sx sono degli “imbecilli” lo abbiamo capito,ma è ancora troppo poco, per esempio per un “libero pensatore ” come il sottoscritto!

    cc

  16. Peter
    Peter says:

    quello che mi preoccupa di quelle immagini e’ il bagno di folla, peraltro commovente, lo ammetto. Il neo-presidente eletto non e’ certo agorafobico o pomposo. Parlava da un palco allo stesso livello del pubblico, che lo circondava vicinissimo ed accalcatissimo, e voleva toccarlo. Il messaggio globale e’ chiarissimo: sono uno di voi, lavoro per voi, sono dalla vostra parte. Immagini della campagna elettorale, mi pare.
    Certo non lo ripetera’ adesso nello stesso modo, o almeno lo spero: troppo, troppo rischioso.

    Peter

  17. Peter
    Peter says:

    xNicotri

    ed un altro aspetto delle immagini di Obama in comizio e’ : non sono affatto superiore a voi, siamo allo stesso livello.

    Temo che il suo amico psichiatra sia troppo ottimista, o forse era solo una battuta. Se si parla di disordini narcisistici della personalita’, non vi sono gocce che tengano, salvo forse quelle di Lourdes o di Padre Pio…Ed a una certa eta’ e’ troppo tardi per altre terapie. E poi nessuno di quei ‘pazienti’ cerca terapie, loro stanno benissimo (salvo quando la realta’ gli crea a volte frustrazioni), sono gli altri ad essere idioti o ad avere dei problemi…
    Anche la sua spiegazione relazionale delle ‘battute’ mi sembra incompleta. Cio’ che giustifica o redime battute anche pesanti tra amici e conoscenti non e’ solo l’esistenza di un rapporto, deve essere un rapporto di parita’ e di reciprocita’. Se chiamassi la mia segretaria ‘cicciona’ mi troverei in serie difficolta’, a meno che lei non possa rispondermi in pubblico ‘italiano sciovinista e cretino’ perche’ allora saremmo pari. Allora l’argentino puo’ rispondergli: caro il mio ‘padrone di casa’ fascista, immagino, senza che l’altro se la prenda.
    Quella del professore in aula convince di piu’, perche’ i ruoli impari sono definiti ed accettati in partenza. Pero’ occorre humour e garbo, altrimenti l’aula non ride e fa ‘booohh’.
    Ricordo il mio vecchio prof. di fisica all’universita’. Dopo la lezione, scherzava semiserio, eh si’, siamo uomini di scienza, la fisica insegna a pensare in modo razionale. Si avvicinava ad una bella ragazza: anche lei e’ un uomo di scienza, lo sa? la ragazza arrossiva, e lui ‘eh si’, eh si’, eh si’ (nel senso di’ chi lo avrebbe mai detto, eppure…). L’aula esplodeva in una risata generale, senza che l’allieva ne fosse troppo offesa, anzi.
    Tornando al premier italiano, la sua battutaccia puo’ anche interpretarsi nel contesto di appartenenza -accettazione ad un club, il VIP club di ‘statisti’ dell’Occidente. Prima dice che lui, vecchio statista del club, puo’ dare lezioni ad Obama, poi lo sfotte per il colore della pelle: il senso e': sei accettato nel club dei bianchi VIP, in fondo non sei nero, sei solo abbronzato…’. In ogni caso, sono d’accordo che sia una battuta piuttosto razzista, quindi inaccettabile.

    Sui quattro candidati alla presidenza, guardi pero’ che i ‘wasps’ erano 3 su 4. Anche le donne white, anglosaxons and protestants sono wasps…

    Peter

  18. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    la penso “esattamente” come te sul caso Obama “abbronzato”.

    L’unico dubbio che mi permane è quello sul cavaliere ,ovvero che appartenga ad un circolo : il “club” degli statisti occidentali.
    Il dubbio è che “non è che lo pensi solo Lui”,e in realtà sia tollerato?

    cc

  19. Linosse
    Linosse says:

    x Pino Nicotri
    “Per quanto riguarda Berlusconi, sia per il ruolo che riveste che per la non conoscenza del Sig. Obama,, non è legittimato a fare nessuna battuta, ma allora si ritorna alla domanda iniziale, come si permette! Si permette perché ha un IO espanso, nel senso che all’interno di un delirio megalomanico, il soggetto perde i freni inibitori, ecc…”
    ::::::::::::::::::::::::::
    Proprio così!.L’io è tanto espanso che invade ogni minuscolo recesso dalla testa ai piedi,senza lasciare posto a niente altro,PROPRIO NIENTE!.Conosciamo,purtroppo per noi,questi personaggi,che ridendo e scherzando(almeno loro con una perdita totale della realtà che li circonda)hanno FATTO DISASTRI e ,dopo di loro, segue un “lascito” da non augurare al peggior nemico.
    Manca solo che il cavaliere nomini (coerentemente)senatore un’altro cavallo……Ops dimenticavo che già c’è una folta schiera di altri quadrupedi ,non cavalli, ma ben riconoscibili ed inconfondibili per le loro” lunghe orecchie” sempre all’opera e con i risultati noti a TUTTI.
    Saluti
    L.

  20. Peter
    Peter says:

    xCC

    si’ caro, siamo perfettamente d’accordo anche sul tuo dubbio.
    Le due battute berlusconiane sono infatti collegate: la prima significava, toh, un nuovo arrivato nel ‘club’, di cui io sono un ‘senior member': ti posso dare delle lezioni, allora…(da notare che gia’ quella battuta puo’ aver destato molte perplessita': si poteva al limite dire ad una cena tra leaders, ed avrebbero appena sorriso, credo). E poi, rincara la dose : sei accettato perche’ giovane, bello, intelligente…e poi non davvero nero, ma…

    il guaio e’ che non sembra nemmeno accorgersi di quello che dice. Forse continua a pensare di essere a riunioni aziendali…

    Peter

  21. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nicotri,
    il “post” di apertura nasconde forse la paura di una nuova “Weimar”?
    in questo caso si potrebbe aprire un interessante dibattito.

    cc

  22. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    sei ingenuo di politica…per questo sei cosi’ spensierato.
    I Presidenti non scrivono i discorsi, almeno non tutti.
    Barack Obama aveva 300 consiglieri e 40 speechwriters.
    Legge dal teleprompter.

    McCain scrive parte dei suoi discorsi ed ha dovuto imparare a leggere dal teleprompter, e’ impacciato perche’ e’ abituato a parlare a gruppi piccoli e piu’ personali.

    Sarah Palin, il primo discorso per l’accettazione a Veep era totalmente scritto per lei.
    Pero’ ci fu un disguido, prima di lei aveva parlato Rudy Giuliani il quale ando’ oltre il suo tempo di circa 10 minuti.
    Cosi’ quando Sarah inizio’ il suo discorso non c’era il teleprompter…a memoria inizio a parlare per i primi 10 minuti, senza fare una grinza.
    Ottima delivery.

    Il Presidente Bush corregge tutti i suoi discorsi formali, non e’ un buon oratore, gli manca la “delivery”.

    Ronald Reagan scriveva tutti i suoi discorsi a mano.

    La tecnologia di cui parla Obama e’ gia’ in funzione, ma e’ costosa e la nazione e’ grande.
    Se Obama manterra’ le sue promesse di unionizzare l’industria, sara’ ancora piu’ costosa e le compagnie non rischierebbero i capitali.
    Questo e’ un discorso lungo e tecnico, non lo posso fare in Italiano e sarebbe troppo lungo.

    Oggi I videos da Bloomberg si augurano che Barack Obama possa governare dal centro e non al guinzaglio di chi lo ha messo in power.
    Ricordati sempre: il Presidente propone, il Congresso dispone.

    Ciao, Anita

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nicotri,

    hai scritto…….In tanto folclore e provincialismo credo valga la pena di cominciare a preoccuparsi per l’insistenza del nostro capo di governo, Sua Emittenza Berlusconi Silvio, nell’intimidire i giornalisti e minacciare l’uso della polizia. Non più di un paio di settimane fa ha lanciato il suo “avviso ai naviganti”, avvertendo che avrebbe mandato la polizia a sgomberare scuole e Università occupate e che stessero attenti i direttori di giornali a riportare correttamente il suo discorso, evitando di cadere nelle trappole della sinistra che “sa solo mentire”. Nelle ore del trionfo di Obama il Cavaliere a dondolo ha promesso l’uso della polizia anche per sgomberare eventuali nuovi manifestanti contro i trafori alpini e ha accusato i conduttori delle trasmissioni televisive di attaccarlo perché sono “appecoronati”. Oddio, che siano appecoronati, chi verso la destra, chi verso il centro, chi verso la Chiesa e chi verso la ,,,,,,,

    Allora io penso che ci si debba concentrare proprio su questa “situazione”…cosa farà “il barzellettiere capo” se la crisi si aggraverà..come tutti i dati stanno ad indicare..
    Per intanto abbiamo già l’esercito nelle strade a cui a breve si aggiungeranno le guardie padane non so se in veste di SA o altro!
    Quando Adolf scrisse il mein kampf,pochi lo presero sul serio,anche se non raccontava barzellette.
    Berlino si stava riprendendo ed stava diventando la capitale mondiale della cultura e della scienza…eppure la “mazzata del 29 provoco l’ingovernabilità…..

    In questo senso”ripensare Weimar “si ricollega, non nel senso che la storia si ripete, piuttosto nell’analisi delle analogie e delle differenze…delle occasioni ect,ect della sostanziale “incapacità della poolitica a governare il processo democratico..
    Per esempio, pensare alle occasioni che si potrebbero aprire se solo si possedessero oggi manager del calibro di Mattei per il nostro paese ..
    In questo senso “ripensare Weimar…”

    Non so se mi sono spiegato bene…

    cc

  24. Peter
    Peter says:

    xAnita

    non oso pensare a quali battute sarebbe ricorso il nostro imbarazzante premier se Hillary Clinton fosse stata eletta …Ed alle possibili reazioni.
    Se invece fosse stato eletto McCain, sono sicuro che sarebbe stato sul suo ‘best behaviour’. Al massimo, avrebbe detto gongolante che come 70enne Lui si presenta mooolto meglio, ed ha certo una vita sessuale molto piu’ attiva…Per il resto, bacio le mani etc etc

    Peter

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Direttamente da Berlino…Incendiato il reistagh….!!

    “Io aspetterei ancora un po’ – continua Cossiga – e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di ‘Bella ciao’, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti”.

    Una visione apocalittica che, però, non torva proseliti. “Sono convinto che oggi ci sia un maggiore senso di appartenenza ed è bello vedere che nelle scuole, anche in questi giorni, giovani di destra e di sinistra si confrontano” dice Fini.

    Cosi il nostro si prepara al Paradiso…,qualche conservatore serio può battere un colpo..magari da qualche Curia..

    cc

    Ps-cara Sylvi,altro che Peppone e don Camillo…

  26. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    negli US quasi tutto viene messo al voto dei cittadini.
    Di do un esempio, in inglese che tu dici di capirlo:

    Environment: From California to Missouri, four of five environmental initiatives lost at the ballot box. Voters are clearly still not ready for exorbitant costs and excessive regulation without clear benefits.

    Read More: Energy

    President-elect Obama may have felt “a righteous wind” at his back during the campaign, but it did not translate into environmental victories at the ballot box, where one green initiative after another failed for a variety of reasons.

    California voters shot down both clean-energy propositions on the ballot. Proposition 7 would have required utilities to generate 40% of their power from renewable energy by 2020 and 50% by 2025. It lost 65% to 35%.

    Proposition 10 would have created $5 billion in general obligation bonds to help consumers and others purchase certain high-fuel-economy or alternative-fuel vehicles, and to fund research into alternative fuel technology. It failed 60% to 40%.

    Questo vale per tutti gli altri Stati.

    Hanno approvato le strade, i ponti, le scuole, spazi aperti, ecc…. ma gli altri referendum sono falliti.

    Ciao, Anita

  27. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Intanto però POPE tetesco ..

    Ratzinger torna sulla controversia su Pio XII e la Shoah
    “Su di lui un’attenzione eccessiva e anche unilaterale”
    Benedetto XVI difende papa Pacelli
    “Basta polemiche, fu un grande pontefice”

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Intanto continuiamo a scalare classifiche internazionali….

    Telefono Arcobaleno: l’Europa epicentro assoluto di questo mercato dell’orrore
    Gli italiani sono triplicati in quattro anni, con un incremento del 188% dal 2004
    Pedopornografia su internet
    L’Italia quinta tra i paesi del G8

    Sarà colpa dei Politici imbecilli della Sx?
    Comincio a pensarlo …

    cc

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Grazie, Anita, delle informazioni. Si, leggo correntemente inglese e francese, non c’è problema.
    Mah, cosa vuoi che ti dica, mi sembra strano che i referendum sull’energia alternativa siano falliti. Evidentemente ci saranno ragioni che io non conosco, forse una questione di costi, non saprei. Lo sviluppo dell’energia alternativa significa in fondo nuovi posti di lavoro, significa mettere in moto tecnologie da rivendere, il che va a tutto vantaggio dell’economia spicciola piuttosto che avvantaggiare i plurimiliardari petrolieri.
    Stranezze degli States. Comunque, se qualche uomo d’affari ha sottomano qualcuno di quei genii-pazzoidi tipici degli USA (nell’informatica, ad esempio, gli standard sono tutti americani), facilmente le tecnologie faranno tali balzi in avanti da determinare una nuova supremazia, prevalente sul petrolio. Penso alle celle fotovoltaiche, dove già si son fatti passi da gigante rispetto al silicio, ma anche a nuovi sistemi eliotermici.
    Se si mettono in moto gli americani, faranno le cose in grande. L’Europa seguirà a ruota, come al solito con i suoi 10 anni di ritardo. Intanto, è bello sapere che da qualche parte nel mondo, qualcuno sta progettando e realizzando il futuro!

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Ora ho capito. No, non credo in esiti autoritari, se non altro perché facciamo parte dell’Unione Europea, però temo che nel giro di pochi anni la situazione italiana possa avere comunque esiti pericolosi, dalle barricate alla divisione del Paese. Il problema è che per i giovani non c’è futuro decente, e questo in un mondo che in Occidente si avvia a una media di 90 -100 anni di vita a testa credo sia una polveriera.
    Purtroppo Berlusconi è inconsistente, è un piccolo mega Narciso e la sinistra allinea rottami o piccoli uomini. La politica in Italia è diventata una cosa troppo vischiosa e assieme troppo panna montata.
    Un saluto.
    pino nicotri

  31. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    qui a est la giornata è in armonia con le tue fosche preoccupazioni, non so a ovest!
    Nonostante ciò mi riesce difficile immaginare che l’Europa, che bene o male ci circonda, permetta, senza dire bai, che rinascano condizioni da repubblichetta weimarina.

    Francia e Germania sono vaccinate, e poi…se la Germania lavora lavoriamo anche noi, la nostra durata della crisi la misuriamo dalla loro! E’ un fatto! Non ininfluente!
    Io non ho nessuna stima del vecchio signore che nominate spesso per le ricette contro gli studenti, è un “italiano vero” che ha sempre parlato a vanvera.
    Solo in Italia ha potuto fare carriera…come l’ultimo che ci stiamo sciroppando!!!
    Gli statisti stranieri sono educati, anche troppo, rispettano la funzione e tacciono della persona.
    Ma se dovesse trasbordare…
    Dai,anche Don Camillo e Peppone, fuori Brescello non erano nessuno.
    Ma davvero puoi pensare che i miei amici e conoscenti che hanno votato il trapiantato gli permetterebbero di sconvolgere il loro lavoro e i loro affari e soprattutto le loro vite?
    Weimar è trapassato remoto, almeno in Europa!
    mandi

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Dimenticavo un particolare non trascurabile. Siamo noi, come italiani, che ci siamo troppo frantumati come società. Ci siamo lasciati corrompere in modo impressionante e senza eguali dal benessere, noi che eravamo fino a ieri un Paese di emigranti con le pezze al culo e fino all’altro ieri di patetici colonialisti in camicia nera,. Forse solo nell’ex Urss c’è una marmellata sociale come la nostra. Quando c’è chi dice “in Italia non abbiamo bisogno di un Obama perché abbiamo già Bossi”, lei capisce che siamo già oltre l’orlo dell’abisso. Chi sia Obama non lo sa ancora nessuno, però tutti sappiamo che almeno finora è stato un grande sogno, una svolta epocale, ma chi sia Bossi e chi siano i suoi….beh, quello lo sappiamo. E anche bene.
    Tutto dipende dai giovani. Ciò che sucecde nella scuola lascia ben sperare. Ma, ahinoi, non basta, non può bastare.
    pino

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Quello che gli italiani non hanno ancora capito è che le centrali nucleari come quelle che vuol far costruire il cav. alla lunga sono antieconomiche, specie in un momento come questo in cui si sta puntando in tutto il mondo sia sulle energie alternative sia sulle centrali nucleari al torio.
    Noi ci troveremmo, tra 15 anni, con centrali costose, obsolete e senza aver risolto il problema della dipendenza energetica.
    L’ideale, sarebbe realizzare una serie di megacentrali del tipo progettato da Rubbia, nei deserti africani, per fornire di energia Africa ed Europa. Però è un progetto per il momento irrealizzabile, perchè si scontra con una situazione geopolitica ostile ed inaffidabile. Ma non si può mai dire, visto che comunque le cose a poco a poco stanno cambiando anche in Africa. Delle megacentrali offshore al largo delle coste africane non sarebbero da escludere, se l’idea balugina in testa, ad esempio, al re del Marocco.
    Qualche giorno fa ho visto una fotografia scattata a Copenhagen da una mia amica, dove la sirenetta guarda una serie di pale eoliche. L’impatto paesaggistico non era malvagio per niente.
    Presto pubblicherò quelle foto sul mio sito, dando i link anche a Nicotri se vorrà utilizzare quelle immagini per il blog o per Giornalettismo.

  34. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    NUCLEARE
    Un 47 % di contrari con tutta la propaganda che hanno fatto negli ultimi tempi mi pare un ottimo risultato, quando ne”88 la Solvay voleva costruire a Rosignano un grosso impianto per produrre cloruro di vinile (cancerogeno e mutageno) partivamo da meno del 10%, con tutti i vertici locali di partiti e sindacati schierati, si sentivano così sicuri che si avventurarono in un referendum il cui esito sembrava scontato, contro solo Verdi e alcuni comunisti di base, un paio VIP con villa a Castiglioncello, un po’ di “cani sciolti”, la mia piccola armata Brancaleone in due mesi con un’opera di controinformazione capillare ribaltò la situazione e vincemmo il referendum alla grande.
    Far passare il nucleare la vedo dura anche per chi ha 100 televisioni appecorate, la gente è solo disinformata mica scema!!!
    Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    qui la giornata nel Nord-Ovest è stata più clemente !
    In merito alle preoccupazioni a tinte fosche non ti preoccupare,sono tranquillo !
    La mia per Nicotri era solo una domanda,mica traevo delle conclusioni.

    Vedi in fondo il buon Kossiga dal suo pulpito un giorno potrebbe sempre dire che Noi tutti siamo degli 2Imbecilli” e che non abbiamo mai capito niente:
    Lui in fondo “faceva L’esorcista” ovvero tentava di evocare il diavolo per scacciarlo.
    Non mi stupirei se un giorno lo dicesse.

    cc

  36. Sylvi
    Sylvi says:

    x cc

    ieri sera mi raccontava mia figlia, di ritorno dell’ultimo viaggio a Città del Capo, che la situazione sociale e della sicurezza laggiù è molto preoccupante.

    La vita di ogni giorno delle persone è piuttosto complicata;
    una donna non può prendere un taxi, tantomeno un bus senza rischiare non lo stupro ma la vita, figurarsi andare in spiaggia; al supermercato deve arrivarci per essere al sicuro.
    All’ospedale Groote Schuur c’è un cartello:
    -Vietato entrare armati- metal detector ecc.

    Distese immense di baracche che, man mano che il governo costruisce case, vengono rioccupate da migranti dei Paesi vicini.
    Eppure, anche soltanto con il Campionato di Calcio, la gente “sente” la presenza del resto del mondo come motivo di speranza.
    Bianchi e neri.
    Per il senso delle proporzioni…
    mandi

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Basta dare un’occhiata a qualche sito che tratti di energie alternative, per vedere quante idee stanno sorgendo, ad esempio, già solo per sfruttare il moto ondoso, le correnti, i gradienti termici marini.
    L’eolico combinato col fotovoltaico potrebbe raggiungere dimensioni caserecce, efficienza sufficiente e costi abbordabilissimi, già con le tecnologie esistenti, ma è un sistema che ha ancora margini di miglioramento.
    Svincolare l’illuminazione cittadina e il fabbisogno domestico dalla grande distribuzione, lasciando quest’ultima solo alle industrie, già avrebbe risolto la maggior parte dei problemi energetici e relativi costi. Si può fare con tecnologie esistenti.
    L’off shore è un sistema di produzione a nessun impatto ambientale, già preso in considerazione da diverse nazioni europee.
    Mi si vuole spiegare quale sarebbe il vantaggio delle centrali nucleari? Non l’immediatezza, non il costo, non l’impatto ambientale. Serviranno solo a foraggiare gli amici dell’Enel o di chi detiene i brevetti, oltre che le imprese costruttrici, le quali potrebbero essere invece dirottate sulla fabbricazione di centrali alternative.
    Mi auguro che le sinistre facciano sufficiente informazione e pubblicità a tali possibilità, puntando non sui rischi del nucleare ma sulla sua antieconomicità. I cittadini bisogna sempre prenderli dal lato del portafogli, quand’è che le sinistre lo impareranno?

  38. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Ti do un esempio locale.
    Nello Stato in cui vivo e nel vicinissimo Cape Cod, due giganti ditte avevano proposto energia eolic, zona adatta dati gli alti venti. (sull’ Atlantico del Nord)
    Si sono tirati indietro, dopo aver speso bilioni su milioni per studiare le possibilita’.
    Si sono spaventati sulle nuove regole proposte ed anche per il calo sul prezzo del petrolio.
    Non piu’ finanzialmente conveniente.

    Abbiamo, petrolio, carbone, nucleare…tutte cose a cui Obama e’ contrario.
    Specialmente il carbone che abbiamo in abbondanza, ha detto che chiudera’ l’industria.
    Parole non chiare ma minaccianti.
    Se trovo il discorso te lo mandero’.
    La tecnologia per il carbone pulito esiste, l’ho scritto su questo forum da anni.
    Ho un caro amico che e’ in contatto con i paesi producenti di carbone, la Germania in particolare, appunto per la tecnologia pulita.
    E’ un pezzo grosso nell’industria e viaggia di continuo.
    Obama non vuole espandere la produzione, ma vuole ridurla.
    Cosa ti posso dire, cosi’ stanno le cose.
    Io come te sono una spettatrice.

    Ciao, Anita

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Mah, Anita, ci sono situazioni a noi oscure ma credo tutte legate a fattori economici e a favoritismi verso quell’amico e finanziatore o quell’altro. Fattori economici nel senso che a un petroliere del Texas non conviene che prendano piede energie che gli rubino i clienti, ad esempio. Un presidente di quelle parti o con tali amici non commetterà mai l’errore di metterseli contro. Poi, ci sono i petrolieri arabi, che mettono i loro soldi prevalentemente nell’economia occidentale e farseli nemici costerebbe alle banche un gran sacrificio. Insomma, ci sono interesse prevalenti che remano contro le energie alternative. Solo dei grandi gruppi con una forte determinazione potrebbero scalzare il predominio del petrolio. Io però non ne vedo. Piuttosto, ci sono gruppi che agiscono sulle energie alternative costruendo sistemi in maniera da far vedere che qualcosa la stanno facendo, ma tenendosi sempre a livelli che non siano concorrenziali col petrolio.
    Credo sia interesse di cinesi e giapponesi, più che degli altri, spingere sull’alternativo, proprio per svincolarsi in maniera indolore dalla dipendenza petrolifera e allo stesso tempo conquistare una preminenza nell’alternativo, un po’ come hanno fatto in altri settori quali la fotografia e l’elettronica, ad esempio.

  40. ségolene
    ségolene says:

    ormai è sicuro, cossiga è definitivamente andato.. leggete qui

    I consigli di Cossiga alla Polizia
    “Prima una vittima, poi mano dura”
    Ma Fini frena: “Chi usa le cinte è solo una minoranza rumorosa”

    ROMA – Aveva iniziato consigliando l’uso di infiltrati nei cortei e evocando le maniere forti da parte delle forza dell’ordine. Oggi, Francesco Cossiga, torna nuovamente a dispensare suggerimenti, non richiesti, al capo della polizia Antonio Manganelli. E sono, nuovamente, parole destinate ad alimentare polemiche. “Serve una vittima e poi si potranno usare le maniere forti” dice l’ex presidente. Una visione che il presidente della Camera Gianfranco Fini non sposa affatto: “Ci sono minoranze rumorose che poi ricorrono alle cinghie. Sono molto rumorose ma rimangono molto minoranze”.

    Il ragionamento dell’ex presidente è affidato ad una lettera aperta:”Un’efficace politica dell’ordine pubblico deve basarsi su un vasto consenso popolare, e il consenso si forma sulla paura, non verso le forze di polizia, ma verso i manifestanti”.

    Per il senatore a vita, che pensa alle tensioni che hanno segnato le manifestazioni degli studenti di questi giorni, è stato “un grave errore strategico” reagire con “cariche d’alleggerimento, usando anche gli sfollagente e ferendo qualche manifestante”.

    (continua)

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Visita guidata all’innovativo impianto di cogenerazione in provincia di Reggio Emilia. L’impianto di micro-trigenerazione della Energate, il più piccolo al mondo, consente la produzione combinata di energia elettrica, termica e frigorifera. L’energia termica recuperata dalla trasformazione viene utilizzata anche per produrre acqua refrigerata per il condizionamento o i processi industriali. Produce 16,5 kw elettrici, 37,5 kw termici e 25 kw frigoriferi. Il risparmio conseguito è di 53 tonnnellate all’anno di CO2.

    Ritrovo al Conad Boiardo di Scandiano, Via Mazzini, 72 alle 9:15 di sabato 8 novembre.

  42. ségolene
    ségolene says:

    2a parte

    La tattica cossighiana è ben più diretta. In pratica si tratta di disporre “che al minimo cenno di violenze di questo tipo, le forze di polizia si ritirino”. A questo punto, continua Cossiga, “l’ideale sarebbe che di queste manifestazioni fosse vittima un passante, meglio un vecchio, una donna o un bambino, rimanendo ferito da qualche colpo di arma da fuoco sparato dai dimostranti: basterebbe una ferita lieve, ma meglio sarebbe se fosse grave, ma senza pericolo per la vita”.

    Una situazione che farebbe crescere nella gente comune “la paura dei manifestanti e con la paura l’odio verso di essi e i loro mandanti o chi da qualche loft o da qualche redazione, ad esempio quella de L’Unità, li sorregge”.

    Tra i danneggiamenti invocati, Cossiga si augura che possano accadere alla sede dell’arcivecovo di Milano o a qualche sede della CAritas o di Pax Christi.

    “Io aspetterei ancora un po’ – continua Cossiga – e solo dopo che la situazione si aggravasse e colonne di studenti con militanti dei centri sociali, al canto di ‘Bella ciao’, devastassero strade, negozi, infrastrutture pubbliche e aggredissero forze di polizia in tenuta ordinaria e non antisommossa e ferissero qualcuno di loro, anche uccidendolo, farei intervenire massicciamente e pesantemente le forze dell’ordine contro i manifestanti”.

    Una visione apocalittica che, però, non torva proseliti. “Sono convinto che oggi ci sia un maggiore senso di appartenenza ed è bello vedere che nelle scuole, anche in questi giorni, giovani di destra e di sinistra si confrontano” dice Fini.
    (8 novembre 2008)

    ————————
    secondo me napolitano dovrebbe prendere atto che il picconatore ha ormai perso la testa, e rimuoverlo dal ruolo di senatore a vita x evidenti motivi di salute

Commenti più recenti »

I commenti sono chiusi.