Ma Barack, bello, sincero e democratico, avrà il coraggio di Nixon, bruttino, repubblicano, ariano e bugiardo? E in Italia davvero è in arrivo un “nuovo ’68” o è un sogno della sinistra dei “barackati”?
Obama for president! Lo gridano anche i nostri della sinistra, gli stessi che – a scoppio ovviamente ritardato – sono riusciti a dirsi “filo americani da sempre e mai stati comunisti”. Vale a dire, gli stessi che erano e sono filo Kennedyani, erano e sono tuttora amanti del suo mito della Nuova Frontiera (dozzine di popoli “indiani spazzati via per farla, ma tralasciamo: “semo de sinistra” “se po’ fà”…), “ma anche” (=leit motiv di Uòlter) erano contro la guerra del Vietnam sorvolando che l’aveva voluta alla grande proprio Kennedy! Filocubani, castristi, chevariani, ma facendo finta di non sapere che a tentare di ri-colonizzare Cuba, invadendola armi alla mano, fu proprio la buonanima di Kennedy. Eh, quando si tratta di memoria… facciamo tutti cilecca e ci ammantiamo con l’ipocrisia della Memoria.
Dubito che Obama possa fare davvero meglio del suo avversario, se non altro perché in Vietnam il disastroso dopo Kennedy è stato disinnescato – negli Usa, non nelle fantasie onanistiche della nostra sinistra a stelle e a strisce – grazie al repubblicano Richard Nixon, che oltre a non essere del partito democratico era anche un bugiardo matricolato, tanto da diventare l’uomo del Watergate costretto a dimettersi perché colto in castagna nel suo raccontar balle e maneggiare affari illegali. E poi negli Usa – lo ho detto e ripetuto, ma il primo a dirlo è stato il presidente repubblicano Dwight “Ike” Eisenhower - il grave problema è il complesso militare-industriale, vale a dire quell’insieme di intrecci e affari reciproci che vedono alleate larghe fette del pentagono e le industrie che producono armi: sono questi i responsabili della follia di essere arrivati a costruire decine e decine di migliaia di bombe atomiche, bombe H e bombe a neutroni più tutto il pazzesco resto, con due bei risultati complementari: far proliferare le armi di distruzione di massa, compresa la polveriera del Medio Oriente, spalancando così le porte a una nuova guerra – ma questa volta nucleare!!!! – e a impoverire l’Unione sovietica fino ad affamarla e provocarne il crollo.
Speriamo che il democratico afroamericano Obama Barack, sobrio, elegante e fascinoso, sappia fare in Iraq, Israele-Palestina e Afganistan quello che il repubblicano bianco di pura razza ariana – wasp – Nixon, goffo e bruttino, ha saputo fare in Vietnam. Sì, speriamo. Ma al momento possiamo solo sperarlo. Certezze non ce ne sono, a parte le solite chiacchiere blateratorie “de sinistra”, la sinistra ormai di “barackati” e amanti dell’”Oba-Oba”. Concentriamoci quindi ancora su casa nostra, visto anche che le manifestazioni contro la “riforma Gelmini” non accennano a smobilitare e c’è chi insiste a fare paragoni con il “mitico” ’68.
Come stanno in realtà le cose? Personalmente non credo sia un nuovo ’68, però, però ….
Beh, se fosse un nuovo ’68 non ci sarebbe da piangere, anzi. Nel ’68 ormai tanto vituperato – con il senno di poi e il voltagabbanismo nazionale – ci sono stati tre avvenimenti nuovi, vere e proprie rotture storiche con il passato e grandi conquiste per il presente e – si spera – il futuro. Naturalmente c’era anche molto folklore, e non poca merda, ma se i tipi alla Pansa tanto per cambiare vedono solo ciò che puzza, chi non ha le fette di prosciutto e il caviale sugli occhi o il fiele nel cuore sa che nel ’68 sono nati: 1) il femminismo, cioè la fine della subordinazione animalesca della donna; 2) il “tradimento di classe” fatto in massa, e cioè il rifiuto dei giovani di essere automaticamente fotocopie degli interessi classisti dei genitori. Vale a dire, il rifiuto di avere la mentalità da padrone perché figlio di padrone o di essere reazionario perché figlio di ricchi o di comunque privilegiati. Certo, la feccia “pariolina” e “sanbabilina” è rimasta, ma è e resta feccia agli occhi di quasi tutti; 3) la nascita dei movimenti contro la guerra, quindi a favore per la pace. La lunga e accanita stagione delle manifestazioni contro l’assurda guerra del Vietnam – qualche milione di vietnamiti massacrati e 40 mila soldati americani morti in armi e lontani da casa – ha infatti innescato e partorito ciò che oggi è un patrimonio mondiale e ha per bandiera l’arcobaleno anziché le singole bandiere nazionali. E’ cioè morto il “patriottismo” beota, quello della massa intesa come carne da cannone da spedire al fronte contro i “nemici”, che altri non erano e non sono se non poveri cristi pure loro, pure loro vittime delle tossine e della propaganda dei rispettivi sistemi di governo, o meglio di malgoverno e sfruttamento.
A parte le chiacchiere e i soliti tromboni più o meno pentiti per vocazione, specie quando si trovano nel campo degli sconfitti o degli obsoleti, è chiaro che senza queste tre conquiste, che da sole bastano a far capire l’importanza del ’68, saremmo ancora pronti a farci incantare dal primo fesso che passa, o “uomo della Provvidenza” che dir si voglia, e le donne starebbero ancora chiuse in cucina e in camera da letto. Il simpatico Ignazio La Russa gonfia il petto e loda e imbroda i militari, in un impeto patriottardo aumentato dal ricordo dei “bei tempi”, cioè della propria gioventù che non c’è più, ma non se lo fila nessuno. Eccetto qualche scemo con la testa rapata e il cervello rapatissimo, livellato.
Ma questa “onda” lunga contro la “riforma” Gelmini annuncia un nuovo ’68? Premetto che questa cosiddetta riforma qualcosa di buono ce l’ha, o meglio l’avrebbe se non fosse di fatto solo una legge di taglio di spesa, per esempio trovo buona la reintroduzione della materia chiamata Educazione civica. Ma senza fondi per preparare, assumere e qualificare i relativi insegnanti, la nuova materia non sarà neppure da lontano una materia utile a insegnare ai giovani l’educazione civica, bene quanto mai prezioso e necessario, bensì un’altra ora di ricreazione. Come era già ai tempi in cui andavo al liceo io, ahimè long time ago. Ciò premesso, credo che questa nuova ondata di proteste giovanili abbia comunque un dato nuovo e interessante. Non credo affatto che siano “strumentalizzati” dalla sinistra, come ripete chi è uso strumentalizzare tutto e tutti – ministri e ministre comprese – e all’uopo farsi strumentalizzare se gli fa tornaconto. Magari la sinistra avesse la capacità di “strumentalizzare” così tanta gente e in particolare così tanti giovani…
Credo invece che questo exploit di proteste, sbagliate o giuste che siano per quanto riguarda l’obiettivo dichiarato, vale a dire la miopia della occhialuta Gelmini, sia la dichiarazione pubblica, forte e chiara, delle nuove generazioni che si sono rotte i coglioni di fare da spettatori televisivi, da oggetti per le griffe e le mode più sceme e da acquirenti di beni di consumo.
Questa generazione di giovani e giovanissimi NON ha la mentalità da TV, così come la generazione della tv NON ha la mentalità da cinema, con buona pace dei Uòlter che sono rimasti indietro, fermi all’era dei film, rispetto la realtà, che era diventata l’era della tv. Questa è la generazione del computer, o meglio: di Internet. Il computer senza Internet è infatti solo una macchina per scrivere più moderna e/o una calcolatrice. Con Internet il computer è invece tutt’altra cosa. Che cosa? La fuga dalla sedentarietà e dalla socialità formato televisivo o bar sotto casa, formato famiglia non numerosa e per giunta spesso in crisi, visto anche che la socialità fatta di persone in carne e ossa è scomparsa perché sono scomparsi i luoghi fisici della socializzazione. E’ la fuga dai quartieri dormitori, ma anche dalla gabbia d’oro dei quartieri alti.
Insomma, a me sembra che questi giovani abbiano rotto le catene della socialità imposta dall’alto, scandita dalla tv o dalla scuola sempre meno qualificata, scandita dal provincialismo e dal localismo, “padano” o no, fatto del proprio metro quadro dove si vive. Rotte quelle catene, si sono inventati nuovi tipi di socialità incontrollabile. Alla faccia della miseria e dei fallimenti di noi genitori, ‘68ttini compresi, della scuola, della parrocchia, del quartiere, del tifo calcistico, ecc., la socialità di questi giovani è la socialità via Internet, via facebook, via e-mail, via sms, via Google, via Skype, via chat, via youtube, via webcam, via web tv. Noi adulti quando spegniamo il computer ci ritroviamo soli: senza l’altra metà del cielo, quale che esso sia, e cioè senza odori altrui, senza sguardi altrui, senza sospiri altrui, senza sorrisi altrui, senza l’emozione di calligrafie tanto attese… Insomma, diciamocela tutta: senza calore umano, cioè senza vita. Che non sia quella “virtuale”.
Noi adulti con Internet al massimo ci ingozziamo di porno e di e-mail, se va bene anche di ricerche e approfondimenti di argomenti – i più disparati – tramite i motori di ricerca, che permettono di accumulare in una giornata quello che fino a pochi anni fa richiedeva mesi di ricerche, non di rado in biblioteche sparse nel vasto mondo. I giovani dell’”onda” contro la Gelmini invece con questi strumenti “post” moderni si stanno costruendo una socialità vera, la propria modernità, anzi la propria attualità. Ma il dato più importante, ai fini della politica e della “rottura” non solo generazionale, è che usare più Internet anziché farsi usare dalla TV e/o dalla play station significa essere fuori dalla propaganda, dalla pubblicità e dagli interessi che hanno creato l’era berluscona, vale a dire non solo la fortuna e il potere di Berlusconi, ma anche la subalternità della sinistra al mezzo televisivo e, di conseguenza, a Berlusconi, al suo sistema di potere e alla mentalità berluscona. La subcultura ormai NON è solo quella dei berluschini, ma anche quella dei uòlterini: sono infatti tutti espressione di un passato che sta passando, e anzi per molti versi è già passato e c’è il rischio che ce lo spazzino via del tutto da una parte la mega crisi finanziaria e dall’altra la mega concorrenza di un miliardo e mezzo di cinesi e un miliardo di indiani, più gli altri a seguire.
Da notare che l’uscita in massa o almeno la forte riduzione della dipendenza dei giovani dal circuito televisivo significa anche picconare gli interessi economici e la base del potere politico di Berlusconi Silvio. Stare sulla web tv significa NON stare su Mediaset e neppure sulla Rai, satellite o non satellite, digitale terrestre o non digitale terrestre. Il che significa NON solo evitare di bere le loro porcherie e relativi modelli di vita, ma anche diminuirne l’audience, e quindi il budget, la capacità di dare “consigli per gli acquisti”. Alla lunga, Mediaset – cioè Sua Emittenza il pluri capo di governo Berlusconi – rischia di diventare una cosa come le altre, non più la pompa di benzina che ha alimentato il panzer berluscone.
Per carità, non credo che via Internet ci sarà la rivoluzione, arriverà un Berlusca o un Ted Turner o un Murdoch che faranno anche di Internet un altro strumento di potere, il loro, al quale e con il quale tenere legate le masse, cioè noi. Ma per Mediaset e per questo Berlusconi, il Cavaliere a dondolo Silvio, sarà se non la catastrofe almeno il ridimensionamento drastico. Che la crisi finanziaria, ed economica, renderà ancora più grave con l’inevitabile calo dei consumi e quindi della pubblicità e dell’”Allegria!” sparsa a piene mani dagli emuli di Mike Bongiorno (peraltro un vero signore, inimitabile. Merita di essere nominato senatore a vita).
Idem per la Rai. E infatti non a caso si comincia a dire che sarebbe bene far pagare il canone a TUTTI i possessori di computer! Almeno a quelli con abbonamento alla banda larga o comunque in grado di ricevere canali televisivi. Compresi magari quelli che hanno la web camerina incorporata….
La creazione del Registro degli Operatori dell’Informazione, noto anche come ROC, è stata la prima zeppa messa di traverso all’informazione on line, debitamente gravata di balzelli da pagare. Ora si vocifera di tasse o comunque altre zeppe sulla web tv, che permette a chiunque di fottersene di Mediaset, della Rai e di Berlusconi. Anche la sinistra ha paura di questo mostro che cresce senza che ne sappia più di molto poco, al massimo c’è il Pinco Pallo che si candida alla guida dei “ggiovani pidisti”, cioè dei giovani del PD, solo perché ha qualche migliaio di “new friend” su Facebook. Se Berlusconi ha interesse a frenare o soffocare il nuovo perché a 70 anni non può certo ricreare on line il miracolo che ha creato via etere, se i nani e le ballerine hanno interesse a frenare il nuovo per poter continuare a mungere mamma Rai, la sinistra ha ancora in mente – oltre al mondo del cinema di Uòlter – l’informazione che passa per mamma Rai e quindi la sua attenzione è monopolizzata da Rai3. D’Alema mi pare si sia dotato di Red Tv, che se non erro è una tv via Internet. Qualcosa di simile sta facendo il partito di Oliviero Diliberto con Pcdi Tv.
Conclusione: non credo che siamo all’alba di un nuovo ’68, però potremmo essere all’alba di un 2008 o 2009 molto interessanti. Di svolta. Di buona e sana rottura con un passato sclerotizzato, imbolsito, mummificato, tenuto su con i tacchi, i trapianti di capelli, la tintura degli stessi, le Carfagne, molti circenses televisivi e sempre meno panem. Nei giovani bisogna avere fiducia, anche se le ragazze a noi “matusa” manco ci guardano e i ragazzi alle “befane” manco ci badano. Giustamente, peraltro. I giovani vanno aiutati. I giovani vanno formati, lasciando però anche briglia non sempre stretta. Su di loro bisogna investire, a partire da scuola, Università, sport – fatto in prima persona e non come (tele)spettatore – e ricerca di buona qualità. I giovani – di qualunque epoca storica – sono sempre meglio dei loro padri e nonni, se non altro perché non hanno ancora dovuto piegare la schiena, scendere a compromessi e magari anche vendere il sedere per le necessità della vita o per ideali sballati. Per carità, poi diventeranno vecchi anche loro, purtroppo, così come lo sono diventati i giovani di TUTTE le generazioni precedenti. Però è nostro dovere fornire loro la migliore chance possibile, le migliori basi di partenza.
Ecco perché la Gelmini non mi piace. Ed ecco perché spero che questa lunga “onda” che l’ha investita sia l’avvisaglia di un mare nuovo. Non più il “glorioso” – ma pur sempre angusto e ormai da tempo superato dall’Atlantico – Mare Nostrum, ma il più vasto Oceano Mare del vasto mondo.
Mi ha colpito che sono blu, cioè pro Obama, quelli affacciati sul mare, l’Atlantico da una parte e il Pacifico dall’altra, mentre sonorossi, pro Mac Caine, gli Stati interni, quelli lontani dal mare.
Caro Pino, dalla mia esperienza (fuori orbita) in giro x il mondo, ho notato ccche, le popolazioni affacciati sulle coste, sono allegre, creative e scialaquatori di ricchezze… spendono ppiu di quel cche possono e sono religiosi relativisti, ccioe pecco volentieri, tanto dopo don fraccaxxo, mi assolve, fare peccati x consumismo, e ppoi li puoi fare quando vuoi e aggratiss.
Quelle cche vivono allinterno, sono taccagni, chiusi, xbenisti, moralisti, diffidenti etc… fanno grandi feste, quelle comandate e private, sono religiosi bigotti e impauriti dal fare peccato… hanno paura e si chiudono e se hanno acche fare conun estraneo cche critica le loro virtu sociali e familiari, lo attaccano x scacciarlo fuori, lontano da loro… Tutto dentro, come sotto il tappeto la sporcizia, nascondono deviazioni e depravazioni, fra le ppiu contorte… e quando si confessano, dicono meno peccati possibbili… x risparmiare!!!
… le isole, sono isolati isolanti… quasi sempre meno evoluti dei continentali, con sensi e valori sociali ad personam, fisicamente cciassomigliano tutti… anche nelle isole vale come in continente… sulla costa sono allegri e gioviali e pirati, allinterno taccagni, paurosi e banchieri…
.. di cchi vive sui fiumi, non so gniente…
continua…
Faust
Buona parte della notte suulle notizie con la margherita in mano…obama non obama e via così infine..
HA VINTO OBAMA,non per illudersi (con gli U$A ci si sbaglia quasi sempre)ma spero davvero che questo tanto aspettato cambio ci sia ,cominciando dalla “roccaforte”piu`disastrosa del pianeta!Aggiungo che abbia anche la forza di un’altra ONDA LUNGA che arrivi fino qui,anche noi ABBIAMO BISOGNO DI UN CAMBIO PRIMA CHE I DISASTROSI effetti CAI manici( o maniaci) siano irreversibili.
Speriamo che anche noi ce la caviamo e….ce lo scaviamo! una volta per tutte.
Salutoni
L.
Buon Giorno italia!!!
Oggi mi sono svegliato tardi ,(per fortuna ogni tanto me lo posso permettere),ho leggiucchiato di qui e di là, tutto il leggiucchiabile,ho visto che da noi in Italy sono tutti contenti per la vittoria di Obama,meno forse quelli di “terun di un negher”!
Il fatto che siano tutti contenti “non è un buon indicatore”,ma “vedremo in seguito”!
Intanto oggi,” torno” dalla mia lettura (scientifica sic!), di “iersera, con una frase ben impressa nella mente :… I fisici vengono addestrati a studiare un problema prima di arrivare ad una decisione:Gli avvocati i pubblicitarie altri sono addestrati a fare esattamente il contrario : cercare dati per confermare una determinazione che è già stata assunta (Robert Crease)
Ecco perchè più invecchio , più mi piace “leggere” di Fisica”e meno “mi entusiasmo”per tutto il RESTO!
Forse è proprio vero che più si invecchia ,più si torna “bambini”e si guardano le “cose ” del mondo per quelle che sono ,senza mediazioni!
Gli entusiasmi appartangono al mondo degli “adulti”e si nutrono di dati per confermare determinazioni già assunte!
cc
CORREZIONE
fanno grandi feste, quelle comandate e private,
quelle comandate e solo le feste private x festeggiare feste di obblighi religiosi… in altre parole non fanno feste i fine settimana sulle spiaggie… a depravarsi a ppiu non posso!!
F.
xFaust e Pino
si’, quella divisione tra zone costiere ed interne l’ho riscontrata spesso anch’io. Per esempio, i tedeschi anseatici sono piu’ gioviali ed aperti di quelli dell’interno. I britannici ed anche i francesi che trovo piu’ aperti e simpatici sono quelli delle zone costiere. La citta’ spagnola piu’ liberal e’ Barcelona, uno dei porti piu’ importanti (diede anche il primo governatore della California, allora messicana, Caspar de Portola’, chissa’ perche’ mi torna in mente). Gli italiani costieri non sono necessariamente liberali e di sinistra, ma certo piu’ aperti ai cambiamenti di quelli dell’interno (e del profondo Nord padano, diciamo pure).
Quanto agli USA, anni fa Anita ci ricordava anche che nell’interno sono concentrati quelli di origine germanica (insisto, germanica, non anglosassone)
saluti, Peter
Epitaffio
(purtroppo fuori tempo massimo..ma va beh!)
Qui giace Mario Bertone
che fu ucciso da un cannone,
Il suo nome non era Bertone,ma Dessì,
ma Dessì non avrebbe fatto rima con cannone,
mentre Bertone sì.
cc
Caro peter,
vedo che sei “sempre sottile..sottile..”..
Non demordi mai..!
ciao
cc
x Rachamim
Non voglio neppure pensare a cosa succederebbe se Obama fosse ucciso come Lincoln e Kennedy. Anche se non succedesse niente, sarebbe comunque una catastrofe morale per gli Usa e quindi di riflesso per l’intero Occidente, oltre che per l’umanità intera: tre presidenti Usa uccisi sarebbe una cosa orribile.
Invece, se finirà ucciso, Dio non voglia sia per mano di un nero: se l’immagina la reazione dei bianchi ? E la conseguente contro reazione dei neri? Una guerra civile già c’è stata, non c’è bisogno ce ne sia anche una su basi razziali. Anche perché potrebbe dare la stura al vaso di Pandora delle rivendicazioni delle minoranze.
L’elezione di Obama è già di per sé una sfida al futuro. Speriamo bene…
pino nicotri
Dice Gasparri noto politico italiano…
Su Obama gravano molti interrogativi; con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta”.
Meno male che si ricomincia “enon sono più tutti contenti”..
E’ il primo motivo per cui “sono un più contento anch’io!
E cioè quello di non essere d’accordo con Gasparri!!!!
cc
Chissà perchè poi , i più grandi casinò e i più grandi parchi divertimenti non siano alle coste ma all’interno degli Stati Uniti,vedi Nevada ,Arizona, ecc.
E dagli con le etichettature, li sono cosi, là sono cosi.
Di certo è, là dove c’è il mare la gente può essere predisposta per alcune cose, più di quelli che vivono in mezzo al deserto, ma nell’insieme non è per niente cosi.I bigotti esistono dappertutto, anche in questo blog.
Ma etichettare in modo gratuito è sempre stato il vizio di quelli che non vedono più in là del proprio naso.
xNicotri
e lei se lo immagina se venisse ucciso da un bianco?
Non sarebbero le conseguenze molto più catastrofiche?
In fondo i due precedenti uccisi da un bianco, sconvolse il paese si , però non cadde nel caos. Se lo immagina lei se Lincoln o Kennedy fosse stato ucciso da un nero?
Le cose oggi non sono diverse.
Si ricorda lei quello che successe quando fu ucciso Martin Luther King?
Dunque bianco chiama bianco, nero chiama nero, all’inverso è guerra civile
@ Peter
The Angles is a modern English word for a Germanic-speaking people who took their name from the cultural ancestral region of Angeln, a modern district located in Schleswig-Holstein, Germany.
The Saxons or Saxon people were a confederation of Old Germanic tribes. Their modern-day descendants in northern Germany are considered ethnic Germans.
Mi riferisco alla sua frase: “nell’interno sono concentrati quelli di origine germanica (insisto, germanica, non anglosassone)”, dato che l’origine germanica e’ comune.
@ altri
In ogni caso, questa idea empirica che le popolazioni che affacciano sui mari siano piu’ gioviali e aperte di quelle dell’entroterra non solo e’ molto discutibile, ma anche non-generalizzabile, se si considerano popolazioni come ad esempio gli austriaci che, pur essendo anche loro di origini germaniche (almeno per quel che riguarda gli ultimi secoli) sono molto piu’ gioviali e disponibili sia dei tedeschi che degli svizzeri tedeschi. Oppure, che dire di popoli aperti e friendly come gli slovacchi, i russi, i serbi, gli indiani dell’India d’entroterra, ecc. ecc.? A generalizzare c’e’ sempre il rischio di dire un’ingiustizia…
Io non mi aspetterei troppo da Obama. E’ il male minore tra due, senza dubbio, ma non e’ molto lontano dalla tipologia solita dei presidenti americani, democratici o repubblicani (che restano comunque due partiti ‘di destra”: uno piu’ estremo e uno piu’ moderato).
Intanto, mentre una parte di mondo si rallegra, un’altra e’ a lutto:
Afghanistan, raid aereo su un matrimonio
Secondo la testimonianza degli abitanti di un villaggio afgano, un raid aereo ha colpito i partecipanti a una festa di matrimonio, uccidendo numerose persone; fra le vittime molte donne e bambini. I feriti sono stati trasportati nell’ospedale di Kandahar. I militari americani sostengono di non avere informazioni sull’incidente (forse i festeggianti se lo sono fatti da soli).
X Controcorrente
Il presidente dei senatori Pdl Gasparri attacca il futuro presidente Usa sul tema sicurezza
Accuse dal Pd: “Parole gravi, si rischia di minare rapporto con gli alleati”
Obama, gaffe sprint di Gasparri
“Al Qaeda ora forse è più contenta”
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Queste affermazioni di ramarri…gaspare…..(ma come si chiama costui!)mi lasciano tranquillo.Sappiamo tutti che non ci prende mai!ma neanche una volta,ma neanche per sbaglio!.
UN BEL SILENZIO NON FU MAI SCRITTO!
Salutoni
L.
Perfetto…!!
Il nostro president,puntuale…
Il presidente del Consiglio ha augurato ad Obama buon lavoro. «Consigli gliene posso dare perchè sono più anziano, lo farò quando lo abbraccerò di persona». Così Berlusconi risponde a chi gli chiedeva se ha un consiglio da dare al nuovo presidente degli Usa.
Credo che Berluscon non menta, sui consigli,poichè non mancherà certo di “consigliarlo” sui criteri di scelta dei collaboratori, anzi sulle colleboratrici.
In tal senso la sua “esperienza” credo sia molto utile ad Obama.
Anche Clinton ,forse potrebbe dare consigli in merito, ma credo che una differenza sostanziale tra Clinton e berlusconi “risieda ” nel fatto che Clinton non ha mai fatto “ministre”delle Stagiste”.
In questo credo consista la profonda differenza tra gli USA e L’Italy”
Buon pomerigggio Italy
cc
Caro Vox, bentornato!! parlavo di quel cche ho conosciuto ed osservato camminando e guardando, ppoi certo se avessi voluto generalizzare, … tutti, cche sono una fiumana di gente, son quel cche ho detto delle popolazioni fiumate, (omologate ingreggiate…) alcuni non fiumano e non si fanno ingreggiare…, dei fiumi, non so gniente!!!
Un abbraccio con gioia scherzosa!!
Faust
xVox
cara Ele,
lei come al solito sottilizza molto piu’ di me. Quella germanica e’ solo una componente della cultura ed etnia (che orribile parola) anglosassone ovvero britannica in origine. Sappiamo benissimo che ve ne sono state storicamente molte altre, come la celtica, latina, normanna, scandinava, etc. In ogni caso, la realta’ insulare (e marittima…) di GB ne ha sempre fatto un caso a parte in Europa.
Io stesso indicavo che i tedeschi del Nord, cioe’ del Mare del Nord, sono molto piu’ come gli olandesi, un popolo di mare per nulla pedante e noioso. Incidentalmente, lo Schweslig-Holstein si trova mi pare sul mare del Nord (credo siano frisoni), e cosi’ la Nieder-Sachsen, cioe’ la Bassa Sassonia (da non confondersi con quella della Germania Est), con capitale attuale Hanover, da cui originarono i sassoni che invasero le isole britanniche 15 secoli fa…
Gli austriaci saranno giocosi e caciaroni, o almeno piu’ degli svizzeri, per l’influenza dei popoli orientali, come Cechi, ungheresi, polacchi (l’Austria era la marca orientale). Cosa vuole, il mare rende allegri e comunicativi, ma non e’ l’unica cosa a farlo.
La vera popolazione germanica degli USA ha origini tedesche molto, ma molto piu’ recenti. Anita noto’ che hanno la tendenza a concentrarsi nell’interno, darsi a lavori agricoli, sono religiosi e pii, etc
Peter
xVox
che i russi siano ‘aperti e friendly’ lo dice sempre lei. Lo sono quelli delle grandi citta’, altrimenti dipende forse da quanta vodka si sono ingollati (non cosi’ i polacchi, si badi bene). I russi rurali sono capaci di farsi dare un passaggio in macchina per ore e non dire una sola parola per tutto il tragitto
Peter
Gli ORSI polari non festeggiano per la vittoria di Obama..!!!
Povero Orsi ,ora che la sara non andrà alla casa bianca e tornerà più incazzata di prima a casa,si aspettano tempi duri..!!
Consiglio loro di crearsi un comitato e di richiedere “degli” osservatori ONU in “zona” per controllare..!!
cc
Credo che Berluscon non menta, sui consigli,poichè non mancherà certo di “consigliarlo”
… solo un pirla berlusclonato, da retta a quel cche dice, il cainanop2ista… visto i consigli cche ha elargito a buuuusc cche bbene che gli han fatto…
… una nota: ma ellop2, dava consigli a busc e putin… son preoccupato x la fine di putin… dopo aver visto busc, nel fango… voglio vedere se ad abbracciare Obamma, portera calderoli o borghezio… cosi a obbamma, gli tirano in faccia un bbell… “negro dimmerda” e vva al tto paes, vva allamecca… con una bella maglietta con foto!!
… mah!!
Faust
Questo può essere un bel ricordo, un documento quasi storico.
http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/elezioniusa/obama-50/1.html
@ Peter
Ah, cosi’ lei li conosce bene, sia gli uni che gli altri (russi)?
E come mai di tutti quelli che ho nominato ha evidenziato solo loro? Antipatia congenita? Su quanto siano gioviali i polacchi (anche se affacciano sul mare) e’ meglio tacere, come anche su quanto bevano i finlandesi e su come si comportano gli inglesi dopo una bella sbevazzata e’ meglio non parlare.
@ Peter
Ele???
Cara Peter, lei e’ un po’ acida come al solito, o stavolta ha bevuto un goccino di troppo al pub?
Gli Stati Uniti hanno il 44esimo Presidente.
Barack H. Obama.
Non la mia scelta, ma il partito repubblicano non aveva buon candidati.
Mi spaventa la maggioranza democratica nel Senato.
Anzi mi spaventano; Nancy Pelosi, Harry Reid, Christopher Dodd, Shumer ed il cretinissimo e pericoloso Barney Frank.
God Bless the new President, I wish him good luck in these difficult times.
Saluti, Anita
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x Pino
Il RI e’ sempre stato democratico, era il faro dell’ industria degli US, percio’ fortemente Unionizzato.
Le Unioni-Sindacati hanno spinto tutte le nostre industrie in Stati piu’ pro business.
Purtroppo e’ uno Stato minuscolo, tutti i politici sono una matassa unica, una catena corrotta e difficile da rompere.
Anita
@ Anita
Francamente, non capisco cosa la spaventi tanto dei democratici?
Sono appena un po’ piu’ moderati dei repubblicani, via, mica comunisti? Vedra’ che per lei cambiera’ poco, magari qualche tassa in piu’ se guadagna molto, ma forse neppure quella.
Ecco, se invece di Obama un giorno arrivasse Geronimo, magari potrebbe preoccuparsi un po’ di piu’. Se poi arrivasse la rivoluzione – eventualita’ assai remota nel prossimo futuro – allora dovrebbe preoccuparsi molto: i suoi shares verrebbero confiscati dallo stato e diretti a usi sociali, gli ettari in eccesso distribuiti ai contadini poveri e le stanze in piu’ della sua casa verrebbero assegnate ai senzatetto.
Ma, come ho gia’ detto, questo non avverra’ e semmai dovesse avvenire, non tanto presto. Quindi credo che abbia buoni motivi per stare tranquilla e continuare lo stile di vita al quale e’ abituata.
xVox
come mai solo i russi? beh, ovviamente sono un moderato, un finto di sinistra, insomma un vero nemico del popolo…
In effetti, non credo che gli indiani dell’entroterra siano particolarmente ‘aperti’ , anche se sono in genere amichevoli verso i turisti. E tantomeno i serbi. Sono invece d’accordo sugli slovacchi
Peter
@ Peter
Cercare la logica nel suo ultimo post (76) e’ stata per me un’impresa fallimentare.
Sui russi: la sua e’ una non-risposta e l’humour non mi sembra reggere il paragone con quello classico inglese.
Sull’India: Lei “crede” che gli indiani, eccetera. Certo, ognuno puo’ “credere” quel che vuole. Sui credo non si discute. Idem per i serbi.
Vivaddio, si salvano gli slovacchi, ma forse perche’ sono i meno a est dei popoli sunnominati.
Mah, da lei mi aspettavo un po’ piu’ razionalita’.
x VOX
Il mio stile di vita non ha nulla a che vedere con le mie ideologie.
Non vivo in un cocoon….non ancora.
Personalmente mi sono sempre saputa regolare, so benissimo come adattarmi alle circostanze.
Non mi faccia tanto egoista e superficiale.
Anita
caro Peter
conosco superficialmente gli slovacchi : mi sono sempre sembrati rustici, di una comunicazione piuttosto guardinga e fintamente genuina e aperta.
Conosco direi bene i serbi: hanno atteggiamenti schietti, bruschi e signorili, della signorilità che è sicurezza di sè.
Hanno orgoglio e dignità da vendere.
L’amicizia e l’ospitalità non sono merce che distribuiscono facilmente, ma se ti ritengono amico, la sua casa è tua,e così quella dei suoi parenti e amici, senza ostentazione nè parole inutili. Si sente!
Oltrettutto è un popolo colto e moderno.
Le loro città sono vivaci, ma non impersonali.
Le stesse sensazioni le ho provate con i russi, anche se le mie conoscenze sono più limitate.
Sylvi
A proposito di neri e di schaivi: ecco cosa dice la bibbia sul’argomento. Incredibile, ma vero. E non c’è esegesi che tanga….
http://www.utopia.it/vox6/400antinomie6.htm
xVox (ed anche Sylvi)
non parlo di fede, mi baso ovviamente sulle persone che ho conosciuto, i media, i viaggi che ho fatto (ed i miei conoscenti). E parlavo di apertura specie nel senso di flessibilita’ e capacita’ di accettare i cambiamenti senza reagire in modo troppo aggressivo ed egocentrico. In questo, direi che i russi ed i serbi non siano esattamente dei modelli, anche se la distanza dal mare puo’ essere un parametro opinabile…
E cosi’ gli indiani dell’entroterra. Apprezzo molto di piu’ in quel contesto gli indiani del Sud (vedi Qarallah) e di Sri Lanka.
Sono le vostre signorie contente?
Peter
caro Peter,
mi permette, senza offesa, di rilevare in lei, da qualche giorno, un atteggiamento di chiusura e di aggressione che mi stupisce non poco, rispetto all’idea che mi ero fatta di lei.
Mesi fa non avrebbe scritto l’ultima riga.
Noi immaginiamo i nostri corrispondenti in un contesto, che è frutto di ciò che scrivono e di ciò che noi percepiamo.
Lei mi ha scombussolato le mie originarie percezioni che la riguardano. Pazienza!
Un pugliese, come lei, o una friulana come me ,visti nel contesto in cui sono nati e cresciuti sono affatto diversi che conoscerli in altro luogo.
E non basta un viaggio più o meno turistico.
Bisogna entrare nelle case, e mangiare alla loro tavola.
Così i russi e i serbi e tutti gli altri. Ne conviene?
sylvi
@ Pino
Questa qui e’ una vera perla:
Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel vostro paese; saranno vostra proprietà.
Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi; ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell’altro, non lo tratterai con asprezza.
E quest’altra vale due perle:
Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli, di percosse ne riceverà poche.
Come si possa considerare sacro un libro come la Bibbia, per me e’ un mistero assoluto.
xSylvi
cara Sylvi, anche la mia pazienza ha un limite, e sono piuttosto allergico alle fissazioni ideologiche (di qualsiasi campo).
Lei non sa nulla delle mie esperienze: per quanto ne sa, potrei aver suonato la balalaika e ballato il Kasaccio’ (o come si chiama) e spaccato 200 bottiglie di vodka con un branco di cosacchi assatanati e gioviali…
E poi non si parlava di ospitalita’ (almeno non io)
Peter
x VOX
Il signor Putin sta gia’ mettendo alla prova il nuovo Presidente eletto.
In seguito le critiche per Barack H. Obama verranno dalla sinistra, il New York times stesso che lo ha tanto coccolato, sara’ il primo a lanciare i sassi.
Ugo Chavez continua a dire: voglio conoscere l’uomo nero, mi piace l’uomo nero.
Ieri sera l’ha ripetuto almeno 10 volte, non il nome, ma solo l’uomo nero.
Anita
Mi era sfuggita questa (tre perle):
Abram disse a Sarai “Ecco, la tua schiava è in tuo potere falle ciò che ti pare”. Sarai allora la maltrattò tanto che quella si allontanò. La trovò l’angelo del Signore presso una sorgente d’acqua nel deserto, la sorgente sulla strada di Sur, e le disse “Agar, schiava di Sarai, da dove vieni e dove vai?”. Rispose “Vado lontano dalla mia padrona Sarai”.
Le disse l’angelo del Signore “Ritorna dalla tua padrona e restale sottomessa”.
Nel caso vi fossero dubbi, mi sembra evidente che la Bibbia sia un testo scritto da uomini per altri uomini per mantenere una certa struttura e una gerarchia sociale ad essi contemporanei, con una raccolta di leggende, fiabe, storie, parabole tipiche degli epos che hanno avuto tutti i popoli. Lo stesso vale per il Corano e gli altri libri composti nei secoli, strato su strato, da infiniti scribi (ognuno ci ha aggiunto qualcosa di suo, come nelle Mille e Una Notte).
@ Peter
Lo vede che la logica, almeno per stasera, le fa difetto?
Si parlava del carattere piu’ o meno aperto o chiuso dei popoli che vivono nell’entroterra e di quelli che abitano le coste. Cosa c’entrano le “fissazioni ideologiche”? Dove le ha viste? Quali?
E che c’entra l’ideologia col carattere generico dei vari popoli e con le impressioni che ognuno di noi puo’ aver tratto dal frequentarli?
Rifletta, invece di spazientirsi per niente.
@ Anita
E a me che me ne importa?
Errare humanum, insistere diabolicum. E Berluscono sull’uso della polizia insiste.
p.n.
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l premier rilancia la Tav e avverte: “Fermare i cantieri è contro la democrazia”
Berlusconi: “Anche la forza per realizzare i trafori alpini”
RHO-PERO (Milano) – Silvio Berlusconi spinge sull’acceleratore della Tav e spiega che “lo Stato garantirà la possibilità di realizzare i trafori alpini del Corridoio 5 anche con l’uso della forza, così come ha fatto in Campania per l’emergenza rifiuti”. Parlando all’inaugurazione dell’Eicma 2008, il presidente del Consiglio ha ribadito che “il governo ha messo a disposizione 16 miliardi, dopo che la sinistra aveva bloccato i nostri piani e i cantieri come il Frejus, per colpa di Rifondazione comunista”.
Con parole molto simili a quelle poi ritrattate usate per annunciare l’intervento della polizia contro le occupazioni di scuole e università, Berlusconi ha sottolineato che una minoranza non può pretendere di fermare un cantiere, “perché questo non è espressione diretta di democrazia, va contro ai cittadini, ai viaggiatori e allo Stato”.
xVox
che la discussione sia diventata oziosa sono d’accordo.
Ma cosa le fa pensare che le sue impressioni siano piu’ attendibili? o che conosca quei popoli meglio?
O che io sia prevenuto verso chi sta piu’ a oriente di me, cosa ancora piu’ ridicola. La fissazione ideologica la vedevo nella sua suscettibilita’ sulla Santa Madre Russia (Sylvi ne ha di altre, temo).
Guardiamo poi anche ad altri continenti, come l’Africa, l’Australia, l’America Latina. Come vanno le cose al loro interno rispetto alle zone costiere?
Peter
Il presidente del Consiglio è tornato sulla polemica che da giorni lo oppone alla Rai.
“Tutti i giorni – ha insistito – ci sono attacchi a noi da parte di questi conduttori ‘appecoronati’ sulla sinistra”.
Replica Giovanna Melandri, ministro ombra del Pd: “Il proverbiale senso dell’umorismo del presidente Berlusconi non ha dato, oggi, il meglio di sé. Definire i conduttori televisivi ‘appecoronati sulla sinistra’, infatti, oltre ad essere greve nel linguaggio è grave nella sostanza.
Forse Berlusconi dovrebbe riflettere sulla commistione tra politica, televisione ed affari personali che egli stesso incarna.
Di fronte a questa anomalia unica nelle democrazie occidentali, scoprirebbe che c’è ben poco da scherzare”.
Dice CC, citando: “I fisici vengono addestrati a studiare un problema prima di arrivare ad una decisione. Gli avvocati i pubblicitari e altri sono addestrati a fare esattamente il contrario : cercare dati per confermare una determinazione che è già stata assunta (Robert Crease)”.
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Caro CC, e ti pare poco?
Il ragionamento che fanno i pubblicitari è: una volta individuato il bersaglio, ecco come raggiungerlo.
E’ un lavoro non meno impegnativo di quello dei fisici.
Ti sembra una cosa facile dirottare la gente verso un determinato comportamento, facendo credere che la decisione di quel comportamento sia una decisione da loro presa autonomamente?
Il berlusca è un maestro in questo genere di giochetti. E’ la sinistra che non ne ha ancora acquisito nè i meccanismi nè ne ha capito l’importanza!
x Peter
Tempo fa M.T parlò di mettersi più o meno in gioco, non solo nel blog aggiungo io.!
Io non so niente di lei, nè di Uroburo o altri, nè mi interessa sapere.
Dico soltanto che chi si mette in gioco rischia “la lapidazione ” virtuale, chi tira i sassi lo fa al coperto e magari giudica e sentenzia “dall’alto dei cieli”.
Dimentichi tranquillamente le mie fissazioni ideologiche e le mie suscettibilità, io convivo benissimo con esse.
Non ce l’ha ordinato il medico di commentare l’altro,nè tanto meno di criticarlo.
Buona serata
Io sono d’accordo con Vox: per diventare presidenti dell’Usaegetta (anzi: per entrare in politica in Usaegetta) bisogna far parte della classe digggerente; oppure bisogna aver dimostrato di esser del tutto omogenei con la suddetta. Quindi non ci saranno grossi cambiamenti. Naturalmente tra fascisti come i teocons e politici almeno formalmente rispettosi della legalità come certi democratici c’è differenza ma le logiche di fondo rimangono le stesse, er saranno comunque logiche imperialistiche.
Con Obama ci sarà un po’ più di rispetto per l’ambiente; un po’ di lotta contro l’emarginazione, qualche iniziativa di protezione dei più deboli e dei più poveri. Quanto al resto, io credo che le due guerre usaegetta abbiano i loro naturali ostacoli nel deficit del bilancio federale, e così anche l’allargamento della guerra all’Iran.
Personalmente sono del parere che il vero cambiamento sarà psicologico: resta anche formalmente chiaro che l’Usaegetta è un melting pot in cui non hanno più diritto legale di esistenza le differenze e la discriminazione razziale. Quanto alla pratica sarà poi un’altra storia. Ad esempio: a me piacerebbe sapere la differenza tra la percentuale dei votanti neri nel New England e in California e quella negli stati del Sud…..
Che poi la nostra Anita veda in Nancy Pelosi una sorta di Karl Marx è solo la dimostrazione di quanto sia reazionaria. Per lei è socialista perfino quello scemo di Giorgetto. Anch’io conoscevo un fascista che chiamava “rossi” perfino i socialdemocratici di Saragat … U.
Per il piacere personale di scrivere sciocchezze è permesso questo ed altro. A chi giova ,o a chi nuoce? L’ importante è essere felici no?
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Ma cos’è quella felicità che si prova offendendo chi nonostante tutto, crede? Effimera felicità.
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Scherzando, come a me spesso piace fare, scrissi a Shalom di sapere molto bene dove gli infilerei le bucce di fico d’india.
Come spesso succede, mi rispose Nicotri:-” Non vorrei che qualcuno le dicesse che saprebbe dove infilarle un manico di scopa o un cingolato o una maxi bibbia rilegata in cuoio, con annessa raccolta di esegesi”.
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-Fino al manico da scopa o il cincolato,potrebbe anche fare ridere, poi invece arriva anche l’offesa con la bibbia, cosi………gratuita, solo per il piacere di far male. Mah
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Cosa costringe un uomo intelligente a scrivere certe cose , non si sa.
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Non voglio scrivere un trattato, se no, si sveglia Faust, e chi lo sente.
Caro Faust, non è colpa mia , è colpa del bajon.–
(Da non dimendicare mai l’epoca)
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L’ebreo ha conosciuto la schiavitù, per questo da allora, se ne ricorda ogni anno con la festività di Pesach(la festa della libertà):- “Ricordati che sei stato schiavo in Egitto”
Nella bibbia lo schiavo o meglio dire il servo, aveva diritto cosi come il padrone stesso , ad un giorno di riposo la settimana, cosi come anche l’animale.Ogni sette anni si lasciava riposare per un anno il terreno o l’albero. Dopo sette anni il servo era libero di andarsene. Per quei tempi qualcosa di inconcepibile , se si pensa che 150 anni fa in America esisteva ancora la vera schiavitù, senza giorni di riposo e senza libertà dopo sette anni.
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Bè, lasciatevi pure andare con i deliri………..però, ci si ricordi ,che si è sempre schiavi di qualcosa o di qualcuno.
La vera libertà non esiste nemmeno se si è soli in un’isola deserta.
Bisceglie festeggia a suo modo il nuovo presidente: PIOVE!
E che notizia è questa, direte voi?
Beh, qui da noi è una notizia!
Speriamo che il temporale si calmi, sennò come torno a casa?
Ripensandoci, stasera è Mercoledì, ho la cena solita con la mia amica del Mercoledì, farò passare lei a prendermi.
A tutto c’è rimedio.
xVox
Ma lei , quelle stronzate dove le legge.
Non sarebbe meglio verificare,prima di riportare di getto? Ci provi.
Primo problemino!
La risposta di Mosca allo scudo americano
“Complessi missilistici a Kaliningrad”
Somma iniuria,che la capitale dei “gloriosi cavalieri teutonici, diventi la base operativa per scardinare lo scudo dell’Occidente.
E’ prorio vero, come cambia il Mondo nel corso dei Secoli”!!!!!
cc
Della politica americana non ci ho mai capito niente, salvo il fatto che risponde a logiche affaristiche, ammantate di democrazia (beh, non è che da noi sia poi tanto diverso…).
Quanto conta in realtà il presidente?
Quanta reale autonomia ha?
Quanto conta il Congresso?
Soprattutto, chi sono i referenti occulti ai quali Presidente e Congresso rispondono?
Caro marco tempesta,
cosa vuoi ,come dice Arrigo Amadori , uno che nel 71 è andato dall’Italy in afghanistan a bordo di una 850 FiaT,: se LA REALTà è probabilistica,la probabilità è deterministica!
Per cui se non ti è chiaro qualcosa chiedimelo,nello specifico possiamo avviare una bella discussione!
Diversamente , fai un pò tu.
Ciao
cc