Il Golgota senza fine del Cristo in croce da 16 anni Eluana Englaro
E dunque su Eluana Englaro lo Stato estero chiamato Vaticano e la sua Chiesa si scatenano di nuovo sia contro lo Stato italiano sia contro un suo cittadino, Beppino Englaro, il papà della disgraziata Eluana. L’invereconda accusa lanciata dal partito papalino è la solita, omicidio, di cui sarebbero ora colpevoli anche i magistrati della Cassazione, rei di avere finalmente dipanato la matassa dei veti incrociati e permesso di mettere la parola fine al calvario di Eluana, questa Cristo di sesso femminile costretta ormai da un numero impressionante di anni a portare la sua croce in una infinita salita al Golgota.
Omicidio? Ma chi uccide chi, in realtà? E, in particolare, chi uccide per davvero Eluana? Anzi: chi l’ha già uccisa da così tanti anni? A giudicare dai demenziali veti contro la ricerca e l’utilizzo delle cellule staminali, a uccidere Eluana, anzi le molte Eluane e i molti Eluani nelle sue stesse condizioni, sono semmai proprio il Vaticano e la sua Chiesa. L’utilizzo delle staminali avrebbe infatti potuto forse strappare Eluana dalla sua condizione di oggetto vegetale e farla tornare allo stato di essere umano. Il professore e chirurgo Frank Morales, per esempio, animatore in Messico del Rio Valley Medical Center, con l’innesto di staminali ha ottenuto risultati incredibili. “Ho visto casi disperati tornare alla quasi normalità grazie agli interventi di Morales”, assicura il professore e chirurgo Paolo Marandola, attivo a Milano e Pavia anche nel settore molto ricco di futuro della medicina predittiva e anti invecchiamento. “Ho parlato con Morales”, aggiunge Marandola, “e mi ha detto che era disposto a venire in Italia per operare Eluana. Con un trapianto di staminali in una ben precisa zona cerebrale avrebbe potuto probabilmente ottenere un risultato apprezzabile. Date le condizioni disperate di Eluana, sarebbe valsa la pena tentare”.
L’opposizione del Vaticano e della Chiesa all’utilizzo delle staminali è ben noto. Eppure nel frattempo la ricerca si è talmente evoluta che non c’è più bisogno delle staminali fetali, termine che già da solo scandalizzava i benpensanti. Le staminali fetali possono infatti essere ormai sostituite con staminali adulte opportunamente trattate, al punto da comportarsi come fetali e permettere così gli stessi eccezionali risultati. Ma il servilismo filo Vaticano dei nostri politici, compresi troppi dirigenti del centro-sinistra a partire da Francesco Rutelli, ha nel frattempo reso la ricerca biologica italiana in fatto non solo di staminali poco più di una farsa. Con fuga all’estero di molti ricercatori ed enorme danno scientifico, sanitario, universitario e quindi alla fine anche economico.
Bisogna essere chiari e dire certe cose ad alta voce. Il Vaticano e la Chiesa lo sbarrare il passo in generale al vasto sapere umano e in particolare alla scienza ce l’hanno di vizio. Non solo c’è stata la vergognosa faccenda di Galilei, ma c’è stato anche il divieto di fare ricerche anatomiche, specie sui cadaveri, pena l’ergastolo se non il rogo. Oggi tutti, Chiesa e Vaticano compresi, applaudiamo il genio di Leonardo da Vinci, ma pochi sanno che per evitare di finire peggio di Galilei fu costretto a interrompere i suoi studi di anatomia, che tanto lo affascinavano. Pioniere anche in questo come nel resto dei suoi molti interessi, Leonardo era impegnato soprattutto negli studi dell’anatomia e del funzionamento del pene. Un funzionamento di fatto idraulico, e l’idraulica era una delle discipline in cui Leonardo eccelleva, tanto da avere progettato lui una fetta del Navigli milanesi. In barba ai divieti imposti dalla Chiesa, l’Università di Padova conduceva ricerche di anatomia su cadaveri in sale sotterranee lambite dal fiume Bacchiglione e dai suoi canali, in modo che se fossero arrivati i controlli degli scherani dell’Inquisizione i cadaveri potessero essere fatti sparire velocemente nelle correnti d’acqua.
Per quanto riguarda i nostri tempi, la Chiesa s’è dichiarata accanitamente contro i trapianti, con la stramba motivazione che “se il corpo dei morti viene mutilato con i trapianti, resta mutilato anche al momento della Resurrezione”. Il che equivale a dire che Dio è un incapace, viste che lo si vuole condizionato dai nostri trapianti chirurgici. Senza contare che nelle infinite guerre, molte delle quali promosse proprio dal Vaticano, i cadaveri dei morti in combattimento o sotto i bombardamenti o negli incendi finivano, e finiscono, in massima parte peggio che mutilati. Idem per le vittime del tribunale della Santa (!) Inquisizione: come potevano risorgere, al momento adatto, se erano ridotte in cenere? Infine: dopo morti non siamo tutti comunque sottoposti a trapianto di tutta la nostra carne, visto che finisce “trapiantata” direttamente nella pancia di vermi e affini?
Insomma, non solo in quanto a pensiero scientifico, ma anche in quanto a coerenza il Vaticano e la Chiesa lasciano molto a desiderare.
Continua ad esserci anche la crudele opposizione alla terapia del dolore per i malati terminali: anziché lenire o far sparire le loro sofferenze con gli opportuni medicinali, la Chiesa e il Vaticano si sono accaniti e si accaniscono a voler imporre la sofferenza fisica, che spesso dura anni, con la stramba affermazione che “anche Gesù ha sofferto e soffre, per noi sulla croce”. Una volta suor Teresa di Calcutta a un malato terminale che impazziva dal dolore disse: “Anziché lamentarti, devi essere felice di soffrire come nostro signore Gesù Cristo, che sempre soffre per noi sulla croce”. “Digli di smettere, perché io non ne posso più!”, ribatté il malato.
Eluana Englaro non può parlare, altrimenti al Vaticano griderebbe di peggio. Ma possiamo parlare noi. Motivo per cui al Vaticano gridiamo chiaro e tondo, ad alta voce assieme al papà di Eluana, di smetterla: smetterla di voler pontificare su cose di cui oltretutto non sa assolutamente nulla. Provocando così anche grandi tragedie. Delle quali, peraltro, non paga mai le conseguenze.
x cc
che cosa sono le Piole?
Ho il cappello di alpino di mio padre, quello della festa, (con quello “da lavoro” c’è andato in Russia!) che ha parecchi buchi di tarme ma mi dicono che si potrebbe ancora berci dentro.
A me basta il pensiero! Non temo la retttorica di nessuno, nemmeno la mia!!
sylvi
xRodolfo
Caro R,
mia suocera era siciliana di vecchio stampo.
Veniva dalle campagne…al mio arrivo negli US fu il mio regalo di matrimonio, una sorpresa.
Aveva 50 anni piu’ di me…
La sua prima colazione consisteva di una enorme scodellona di fette d’arancio, fette di cipolla, aglio, il tutto galleggiava in olio d’oliva che lei inzuppava con pane italiano.
Mangiava cicoria raccolta da lei stessa, ceci, lenticchie e fagioli.
Era forte di costituzione, ma aveva la pressione alta, continui e seri disturbi di cistifellea, fegato, pancreas e costipazione cronaca.
Di sicuro non risparmiava l’olio d’oliva e la sua dieta era strana ma in complesso salutiva.
Saluti, Anita
Osterie!
Cara Sylvi,
temo” la mia invece, me tengo alla larga finchè posso!Come metodo!
cc
cara Anita,
>>> mia suocera ,al mio arrivo negli US fu il mio regalo di matrimonio, una sorpresa>>>
Ehh cara Anita, la suocera è sempre una sorpresa, persino nel Nord-est!
Io ero troppo vivace?, troppo allegra?troppo veneta!!!Troppo!
Mangiavo veneto, mica “bruada e muset”, baccalà, mica frico…
Ehhh, le suocere sono sempre una sorpresa!
Ma in un blog di maschi, magari un po’ mammoni….
ti abbraccio
sylvi
C’è da tremare, se si ha percezione che prima viene la libertà e la formazione dell’individuo, poi l’inserimento nella società.
(Ma forse Makarenko diceva il contrario!!)
@ Sylvi
Io non vedo cosa ci sia da tremare. FORSE, dovrebbe proprio venire prima la formazione dell’individuo e poi la liberta’. Se viene prima quella, avviene quello che vediamo tutti i giorni. La liberta’ e’ sacrosanta, ma deve coesistere con dei doveri e bisogna saperla usare, e per saperla usare bisogna avere un assetto interiore che ce lo consenta.
Se vivamo in una societa’ (e la stragrande maggioranza degli individui, volente o nolente, lo fa, a meno di non essere nati nella giungla amazzonica, dove pure esiste una micro-societa’ con le sue regole) dobbiamo tenerne conto.
Liberta’ non e’ un concetto astratto e finisce laddove comincia la liberta’ di un altro individuo. Inserirsi in una societa’ vuol dire capire questo principio e capire che, se anche molti lo infrangono, non vuol dire che lo dobbiamo fare tutti e che tutti vivremmo molto meglio, se tutti osservassimo almeno alcune semplici regole (se vuole, anche anche alcune di quelle del decalogo).
@Marco T.
Da Gesu’ in poi tutti hanno fatto un buco nell’acqua… Ma e’ poi tanto vero? L’evoluzione della collettivita’ umana e’ lentissima, ancora piu’ lenta dell’evoluzione delle specie.
Oggi la maggior parte di noi ritiene, ad esempio, che lo schiavismo sia cosa superata e abominevole.
Oggi molte cose che sarebbero state impensabili fino a pochi decenni fa, sono diventate “normali”.
Esiste una carta dei diritti umani, perfino una carta dei diritti degli animali. Cose che non esistevano anche solo 100 anni fa. Dunque, qualche piccola cosa e’ cambiata e quindi non si puo’ parlare di buco nell’acqua. Le idee sul come dovrebbe o potrebbe essere il mondo precedono sempre – e di molto – la realta’, al punto da sembrare (in un particolare momento storico) utopie. Ma la loro stessa esistenza ed enunciazione spinge la realta’ verso nuovi orizzonti. In questo,un’idea,un pensiero e’ una grande forza. Anche se, per molto tempo, non si realizza nella pratica.
Un granellino di sabbia non conta niente, e’ quasi invisibile e trascurabile. Eppure, molti granelli di sabbia, tutti trascurabili, creano montagne. Si chiama accumulo. Il processo e’ molto lento rispetto alla durata della vita umana, percio’ a noi sembra che non cambi mai nulla. Ma siamo solo agli albori della nostra evoluzione come societa’. Diamoci tempo. Chissa’ che a furia di errori e capitomboli, alla fine non troviamo la strada giusta.
Non sia cosi’ disfattista. Altrimenti, nessuno di noi dovrebbe mai esplorare vie nuove, o cercare di cambiare le cose.
x Anita
Ah, l’insalata di arance, una squisitezza, ma solo aglio tritato fino ,olio e un pizzico di sale. Qui in Germania nei boschi si trova il Bärlauch, l’aglio orsino, una delicatezza, in inglese mi sembra si dice wood garlic e si prepara nello stesso modo del pesto alla Genovese.
caro Vox,
quel “c’è da tremare” era riferito alla responsabilità dell’insegnante.
Tremare ogni giorno, sperando di non sbagliare troppo!
Io SO che prima viene la libertà dell’individuo, ma con “un assetto interiore” che ci inserisca in mezzo agli altri.
Sta tutta qua la difficoltà!
Comunque condivido il tuo ottimismo, a costo di sembrare sognatori.
Anche i sognatori “giocano a bocce” e le scassano!
mandi
sylvi
Anche i sognatori “giocano a bocce” e le scassano!
@Sylvi
Magari, a volte segnano pure, no?
Senza sognatori saremmo ancora all’eta’ della pietra e forse neppure a quella.
@ Sylvi
Comunque, se lei e’ d’accordo che con la liberta’ ci vuole anche l’ “assetto interiore”, dovra’ convenire che l’assetto debba venire prima della liberta’, non viceversa. O almeno, un po’ per uno, un po’ per volta.
Oggi è stato inaugurato a Ginevra al Palazzo dell’Onu nella sala dei DIRITTI UMANI il nuovo soffitto con un gigantesco affresco multicolore, opera del pittore spagnolo
Barcelo`. Re Juan Carlos e Zapatero han fatto gli onori di casa con il Presidente della Confederazione e una moltitudine di gente tutti con il naso allinsu` ad ammirare
questa miriade di colori che a me, profana, mi sono sembrate canne di ghiaccio che si vedono d’inverno penzolare sotto le grondaie.
Ma quello che mi ha fatto incavolare è il costo, 30 milioni di franchi una marea di polemiche in Spagna,( è stato donato da loro),…..con i tempi che corrono e poi in questa sala dove si discutono i problemi dei diseredati del mondo!!!!!
E`stata battezzata la Cappella Sistina del XXI secolo!!!
saluti M.
Uno dei problemi esistenziali dell’ essere umano , è il dover capire quello che significa la parola libertà.
–
Oggi in Italia ,la libertà ha il seguente significato:-“Fare e lasciar fare, quello che si vuole, come si vuole e quando si vuole”.
–
La conseguenza è la assoluta mancanza di responsabilità civile.
Un esempio stupido è , che se per esempio in Svizzera butti il sacchetto della spazzatura dalla finestra, dopo un quarto d’ora ti ritrovi la polizia a casa.
Dunque, il vero significato di libertà e l’assetto interiore sono due cose che vanno di pari passo.
Che significa prima l’uno e poi l’altro o viceversa.
x Sylvi
Cara Sylvi,
io non sapevo che la mamma di mio marito fosse negli US, solo da circa una anno e non sapevo nemmeno che esistesse.
Tanto meno che ero destinata a coabitare con lei.
Una donnina molto antica, analfabeta, parlava un siciliano strettissimo e si immaginava una nuora del suo tipo.
Possedeva un carattere molto possessivo, io ero l’invasore ed
un vero scandalo, fumavo, portavo i pantaloni, capelli platino e unghie lunghe e laccate…che orrore.
Ciao, Anita
x Rachamim { 18.11.08 alle 20:16 }
Caro R,
l’aglio selvatico cresce anche qui, “wild garlic” nei boschetti vicino a me.
Fiorisce nel mese di luglio.
E’ difficile da eradicare e’ una pianta invasiva.
Spesso ne trovo un ciuffetto nel mio prato che rimuovo prontamente.
Non e’ molto in uso che io sappia.
L’aglio non mi va, solo un tantino cotto, crudo mi ammazza.
Anita
Ammazza aò, ti potrei persino uccidere con un bacio.
ah…..ah….ahahahahahahaha, spero non ti arriverà via etere l’alito della mia risata, per te sarebbe fatale.
Cara Anita ti auguro una serena giornata.
cara Anita,
il tuo faccino ghignante assomigliava moltissimo a me ,quando arrivavo dalla mia futura suocera con la macchina,( pochissime ragazze ce l’avevano) di ritorno dalle mie lezioni in caserma, fra “un esercito” di baldi giovanotti.
Fumavo anch’io! Portavo pantaloni, gonne pantalone e altre diavolerie.
Ho il sospetto che si divertisse anche il mio futuro suocero, tutto -si cara-no cara!- Mi pareva vendicato.
Non ho mai approfondito i motivi!
Dopo oltre un anno di matrimonio, mia nuora si lamenta perchè vado raramente a casa loro.
Buon segno!
buonanotte
sylvi
X Vox e Sylvi
“Anche i sognatori “giocano a bocce” e le scassano!
@Sylvi
Magari, a volte segnano pure, no?
Senza sognatori saremmo ancora all’eta’ della pietra e forse neppure a quella.”
C’è anche da considerare che quando i sognatori giocano a “bocce” e a Goriziana in particolare (e bene!)…che incanto di gioco!
Buona notte
L.
xVox e Sylvi
care signore, io non mi sono mai interessato troppo di pedagogia, se non per forza di cose (per esempio, ho dei nipoti molto discoli). Per ragioni troppo lunghe da spiegare, faccio anch’io un certo tipo di insegnamento, senza pero’ essere un vero docente. Ebbene, sono dell’idea che il ‘discente’, alunno, pupillo o come vogliamo chiamarlo sia prima di tutto un individuo, e debba essere valorizzato, stimolato e lasciato libero di esprimersi come individuo. Per me e’ facile perche’ i miei ‘alunni’ sono cresciuti e gia’ formati come individui, e conoscono certe regole. Ed io imparo da loro quasi quanto loro imparano da me. Comunque, il rispetto di certe regole di base e’ tutto cio’ che la collettivita’ puo’ pretendere che gli alunni o allievi imparino. Il resto, deve essere lasciato interamente all’individuo. Se son rose, fioriranno, ma il giardiniere non deve creare un orto artificiale e preordinato, sarebbe innaturale.
Pertanto, mi guarderei bene dal seguire l’insegnamento di un pedagogo russo, anzi sovietico, morto nel 1939. Suvvia, siamo seri…
Peter
caro Pino,
avevo inviato un post a Peter.
Me l’ha mangiato il soviet dellqa pedagogia .
buona giornata
sylvi
Ma allora è vero che portano sfiga!
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CANTAVA ‘VOLEVO UN GATTO NERO’, ORA RISCHIA 4 ANNI
LECCE – Rischia una condanna a quattro anni di reclusione la donna che nel 1969 cantò allo Zecchino d’Oro l’indimenticata ‘Volevo un gatto nero’. Per Vincenza Pastorelli, questo il nome della cantante salentina che oggi ha 42 anni, la procura di Lecce ha chiesto la condanna per aver organizzato e gestito, assieme all’ex compagno, un giro di prostituzione che si sarebbe svolto in due centri benessere di Lecce e Guagnano. Dopo i trascorsi da bambina prodigio, la donna – che circa un anno fa venne arrestata – ha fatto la cartomante in tv, la scrittrice e, per ultimo, la maestra elementare nel pavese. La sentenza del processo con rito abbreviato è attesa per il 22 gennaio 2009.
x Sylvi
Anche nel suo caso non ci sono messaggi bloccati dall’antispam. In ogni caso, non so di quale soviet lei parli. Della pedagogia? Non capisco.
Buona giornata.
pino
Ogni tanto sono perfino d’accordo con Peter, post 268!
E’ lui che non è mai d’accordo con me; poi scopriamo che abbiamo in fondo le stesse idee, espresse io in maniera molto cruda e diretta, lui sotto forma di esempi. La sostanza però è la stessa, solo che lui non se ne accorge.
Dice Linosse: “…Senza sognatori saremmo ancora all’eta’ della pietra e forse neppure a quella”
————–
Chissà perchè, quando lo dico io, non sta bene a nessuno!
Dice Sylvi: …”Dopo oltre un anno di matrimonio, mia nuora si lamenta perchè vado raramente a casa loro. Buon segno!”
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Beh, mica tanto!
Potrebbe voler dire: ” il figlio è anche tuo, perchè me lo devo sopportare solo io?”
Questa è l’interpretazione maligna.
Quella benigna è che un buon marito viene da una buona madre, quindi perchè non averne due al prezzo di uno?
Diciamo che va bene la seconda ipotesi, ok?
l’antispam continua ad inghiottirmi un intervento breve e compendioso. mah!
Usa: Cina supera Giappone, e’ primo possessore titoli stato
TOKYO, 19 NOV – La Cina supera il Giappone ed e’ ora il primo possessore straniero di titoli del Tesoro Usa.Grazie ai 43,6 mld aggiuntivi di settembre, Pechino si porta a 585 mld di dollari in titoli, rafforzando la posizione di creditore verso gli Usa. Al contrario, in base ai dati diffusi dal Tesoro americano, Tokyo vede il proprio stock di titoli diminuire di 12,8 mld rispetto ad agosto, fino a 573,2 mld, a fronte del picco di 699 mld di agosto 2004.
Ricchi e poveri. Non quelli che cantano; gli altri.
Una coppia è povera quando ha un potere di spesa pari a Euro 986,36, al netto delle spese di fitto o mutuo. Diviso due, fa 493 euro, i dispari li abbuono. Io ne prendo 441, quindi sono al di sotto della soglia di povertà: un morto di fame.
Ieri a Ballarò è stato definito ricco chi ha la possibilità di spendere il suo tempo come gli pare. Io spendo il mio tempo come mi pare, quindi sono ricco.
Dopodicchè mi è venuta una crisi esistenziale: ma io sono ricco o povero?
Allorea mi son detto: cos’è la ricchezza per me personalmente?
Mi son risposto: ‘O sole, ‘o mare, l’ammore, un tetto e pane e pomodoro ( con un filo di extravergine e un bicchier di vino, eccheccavolo!). Uno dei parametri è carente in inverno, gli altri grazie al Cielo ci stanno tutto l’anno.
Quindi, il mio stato è una sinusoide: ricco d’estate, meno ricco d’inverno. Il prossimo anno mi verrà meno il tetto, poichè mi scade il comodato gratuito della mansarda che ho adesso ( bella).
Non mi preoccupo: per quel che riguarda le case sono sempre stato fortunato, ho abitato sempre in case belle ed è sempre stata la casa a venire incontro a me, al momento giusto.
Mi sa che si dovrebbero rivedere i parametri di povertà e ricchezza. Vuoi vedere che, gira e volta, sono più ricco di Tronchetti Provera? O forse solo meno esigente!
xMarco T
scusi caro, di sicuro io non condivido le sue idee sulla sinistra in Italia, le dimostrazioni pubbliche, il modo di trattare i detenuti, la medicina ‘alternativa’, e parecchie altre cosette….
x Peter:
Beh, tempo al tempo…c’è chi ci arriva prima e chi ci arriva dopo. L’importante è che ci si arrivi.
Ho provato per 4 volte ad inviare un breve post con un termine particolare che non viene accettato dall’antispam. Perchè sono certo che sia proprio quel termine a non venir accettato? Semplice, è l’unico termine che ho lasciato come costante.
Da ridere, ma abbiamo un antispam di destra!
x marco tempesta
Di bloccato, non c’è nessun commento, neppure il suo. Come sempre in questi casi, lo invii al mio recapito privato, che glielo posto io.
Un saluto.
pino
ALDO MORO le carte segrete
“Presidente, dica no al divorzio”
Tra l’incudine della Santa Sede che gli indicava come modificare i testi delle leggi e il martello del Quirinale che tuonava contro il Papa e le ingerenze del Vaticano. E’ un ritratto inedito quello di Aldo Moro che emerge da una attenta analisi delle sue carte personali…Leggendo le carte, si ha la conferma delle enormi pressioni del Vaticano che non esitava a inviare ai politici democristiani vere e proprie disposizioni politico-religiose.
Gli esempi non mancano. C’è il Nunzio Apostolico monsignor Carlo Grano che, il 13 aprile del ’64, invia a Moro presidente del Consiglio le modiche da apportare al testo sulla legge urbanistica che, così come la voleva il Parlamento, avrebbe arrecato “notevole danno agli interessi religiosi del popolo italiano”.
…Ma è nel 1967 che Aldo Moro, presidente del Consiglio, ha vissuto i suoi momenti più difficili, quando la tensione fra il presidente della Repubblica Giuseppe Saragat e il Pontefice arriva ai limiti della crisi diplomatica [sulla questione del divorzio]…Dal Quirinale era arrivata il giorno stesso alla presidenza del Consiglio una lettera al vetriolo, intimando a Moro di intervenire perché “gli apprezzamenti e i giudizi” del Papa, “riferendosi a atti del parlamento nazionale, rappresentano una non consentita ingerenza nella vita dello Stato”. Saragat non era nuovo a quelle scenate contro Paolo VI.
…Saragat – preoccupato per l’accentuarsi dell’antiamericanismo fra l’opinione pubblica anche cattolica – disse che “il Papa ha offeso tutto l’Occidente, ha dimostrato di non capire niente del capitalismo il quale ha svolto una determinante funzione in difesa della nostra civiltà. Non si rende conto che l’aiuto ai Paese sottosviluppati costa enormemente e solo il capitalismo l’ha realizzato”.
[da La Repubblica]
——
Non si puo’ dire che le cose andassero tanto meglio nell’Italia di quei tempi.
@ Peter
non si tratta di seguire o di non seguire gli insegnamenti di un pedagogo russo morto nel 39, semmai di conoscerli (se se ne parla) e fare tesoro – perche’ no? – anche della sua esperienza.
Ma gia’, dimenticavo, lei e’ allergico anche solo a sentirli nominare i russi. E i sovietici, poi, peggio che andar di notte.
E comunque, Makarenko l’ha tirato fuori Silvy, non io.
Qualche volta non potrebbe astenersi dal commentare se, come nel caso specifico, non ha nulla di concreto da aggiungere al tema, tranne astio e vuota polemica?
xVox
l’astio e la vuota polemica li vede sempre lei, e qualche volta li ‘fa’.
In particolare, io non ho NULLA contro i russi, anche se non ho mai avuto nessuna simpatia per il sovietismo che (credo) lei idealizzi molto, ma questi sono cavoli suoi.
Per esempio, i grandi scrittori russi come Tolstoj, Dostoevskij, Gogol, Puskin, Turgeniev, hanno aggiunto moltissimo al patrimonio culturale e letterario del mondo intero.
Quanto ai miei contributi al ‘tema’ del blog, non sta solo a lei giudicare, signora maestra (per fortuna)
le auguro un’ottima giornata. Qui il tempo e’ stupendo…
Peter
xVox
tanto per chiarire meglio, io sono allergico alle istituzioni totali di qualunque genere. I concetti pedagogici sovietici (e non solo, credo che in Cina sia o fosse anche peggio) vedevano la scuola come istituzione totale per i bambini ed i ragazzi che la frequentavano. Irregimentazione, indottrinamento, scoraggiamento di iniziativa e liberta’ individuali in nome della collettivizzazione.
Credo poi che il suo Makarenko avesse gioco ancora piu’ facile visto che si occupava spesso di ragazzi orfani ed abbandonati alle strade, per cui per loro la scuola era un’istituzione totale a tutti gli effetti. E poi diamine, erano gli anni ’20-30 dello scorso secolo….
@ Peter
As you like it.
Mai discutere con le signore come lei.
xVox
infatti non credo che lei sappia realmente mettere in discussione le sue idee. Perche’ la cosa non mi sorprende?!
Eseguito da un italiano
il primo trapianto di trachea al mondo: la paziente sta bene
(Il Corriere)
MADRID – Il chirurgo toscano Paolo Macchiarini è uno dei principali artefici del primo trapianto di trachea al mondo, realizzato all’Hospital Clinic di Barcellona su una paziente colombiana di 30 anni.
Per colpa di una diagnosi tardiva di tubercolosi, Claudia Lorena Castello, madre di un ragazzo di 15 anni e di una bambina di 4, rischiava di perdere anche un polmone, per l’ostruzione della trachea, ormai gravemente danneggiata. È stato il medico italiano, da tempo trasferito a Barcellona e in servizio al reparto di chirurgia toracica, a studiare per lei una soluzione totalmente innovativa: una trachea semi-artificiale «su misura».
***
I cervelli, dopo tutto, li abbiamo (e neanche tanto pochi).
Peccato che l’Azienda Italia Inc. non sappia bene cosa farsene.
infatti non credo che lei sappia realmente mettere in discussione le sue idee.
@ Peter
Strano, io penso esattamente lo stesso di lei.
E la cosa non mi sorprende.
Have a nice day.
x Marco
Caro Marco,
io ho avuto due nuore.
Quando avevano bisogno di me ero desideratissima, da prima che si sposassero.
Le ho messo in piedi le case, preso cura dei bambini, cucinato, prestato soldi, (prestato per modo di dire) regali di gioielli e vestiario, erano come se che fossero mie figlie….
Non mi sono mai intromessa.
Ricca non sono, ma al momento lo potevo fare.
Adesso che sono vedove da anni, e che grazie a me sono andate a scuola e si sono fatte una posizione, non mi conoscono piu’.
Prima ne ero molto addolorata, adesso me ne frego…non ne vale la pena.
Anch’io avrei avuto bisogno di sostegno, con la perdita di due figli e di mio marito, non l’ho avuto, mi hanno detto che sono troppo autosufficiente….
Ciao, Anita
caro Peter,
nel post finito chissà dove esprimevo il parere che un insegnante è quel che ha letto e studiato.
Allora il Dewey e il Makarenko erano la scuola americana e quella sovietica; poi c’era, ricca, quella europea.
Scrivevo inoltre che un insegnante, soprattutto nei cicli dell’obbligo, indirizza inevitabilmente e sensibilmente la formazione dei giovani perchè è lui stesso, come si pone,un modello educativo.
E’ situazione ben diversa dei suoi studenti adulti.
Infatti per insegnare agli adulti si usa un metodo completamente diverso, e l’insegnante diventa un primus inter pares.
Ho più volte affermato la mia contrarietà a un tempo scuola lungo che fornisce una sola opportunità educativa.
Qualcuno qui sta ancora parlando di maestro unico invece di parlare di struttura educante unica o plurima, che non è la TV nè il computer, nè il papà che ti dà la ricarica del telefono” purchè tu non rompa”.
Infine un docente deve essere colto e aggiornato, altrimenti è un baby sitter.
saluti
cara Anita,
la conosco bene la solfa di parenti e amici.
– Tu sei autosufficiente, hai un carattere forte e determinato, e bla bla bla bla.
Molto spesso, mentre parlano ti rifilano un problema da risolvere…
Da mia nuora o da mio genero non mi aspetto niente e cerco di disturbare meno possibile.
Faccio come hai fatto tu, do do do senza l’ut des.
I miei figli sono affettuosi, sono presenti ma ..per ora..va bene così, poi…
ciao
sylvi
x Marco,
mia nuora ha voluto la bicicletta…ora pedali!
Sylvi
Caro Marco onestamente opterei per una persona poco esigente, non hai problemi a dover sfamare altre bocche e pertanto un grosso problema in meno, poi la fortuna ti bacia le gote sovente, come tu scrivi (vedi casa)….. inoltre inviti a pranzo dalle tante amiche….. percio`a modo tuo puoi definirti ricco.
saluti M.
PS: il comodato gratuito per immobili da noi non esiste.
caro Peter,
altro che soviet, stamattina presto ho ringraziato Iddio di essere nata in Italia, mentre leggevo i giornali.
da Repubblica–messo in “freezing cell” per aver dato una sculacciata al figlio.-
Ho misurato varie volte il sedere dei miei figli, almeno fino a quando riuscivo ad acchiapparli.
In freezer! In UK infatti non c’è la Siberia!
Dagli inglesi questa proprio non me l’aspettavo, da certa sinistra iper garantista italiana si.
Sono molto preoccupata del pericolo di una legge analoga a effetto retroattivo!!!
Sylvi
Balle a Ballarò di M. Travaglio
“Di Pietro? Sì che mi piacerebbe averlo con me, come ministro” (Silvio Berlusconi, Maurizio Costanzo Show, 22 febbraio 1994).
“E’ in corso a Roma, secondo quanto ha appreso l’Ansa, un incontro tra il presidente del Consiglio incaricato Silvio Berlusconi e il giudice Antonio Di Pietro” (Ansa, 7 maggio 1994, ore 14.53).
“‘Ho fatto presente che non potrò accettare il pur prestigioso incarico di ministro’. Lo ha affermato il giudice Antonio Di Pietro conversando con i giornalisti al termine dell’incontro con Silvio Berlusconi. ‘Ho avuto l’onore di incontrare il presidente del Consiglio incaricato – ha fra l’altro detto Di Pietro – al quale ho confermato che in questo momento ritengo doveroso rimanere al fianco dei colleghi della Procura di Milano per portare a compimento il lavoro iniziato. Coerentemente ho fatto presente che non potrò accettare l’incarico di ministro dell’Interno… All’on. Berlusconi ho formulato i miei auguri affinché possa svolgere questo lavoro con serenità e possa conseguire i risultati sperati nell’interesse del Paese’. Di Pietro ha infine reso noto che stava per rientrare alla Procura di Milano” (Ansa, 7 maggio 1994, ore 15.37).
“Avevo una rosa, ora è caduto un petalo e mi restano le spine” .(Silvio Berlusconi, dopo il no di Di Pietro, 7 maggio 1994)
“Eh, se Di Pietro avesse dato retta a me e fosse entrato nel mio governo…” (Silvio Berlusconi, dopo le dimissioni di Di Pietro dal pool Mani Pulite, 7 dicembre 1994)
“Non ho mai offerto a Di Pietro il ministero dell’Interno. Di Pietro mi fa orrore perché sbatteva in galera gli innocenti” (Silvio Berlusconi, 10 aprile 2008).
“E’ vero che nel 1994 ho chiesto di incontare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l’ho saputo ho subito cambiato idea” (Silvio Berlusconi, Ballarò, Rai3, 18 novembre 2008. Per la cronaca, le uniche persone arrestate su richiesta di Di Pietro dopo l’incontro con Berlusconi del 7 maggio 1994 erano alcuni imprenditori e finanzieri per l’inchiesta sulle tangenti alla Guiardia di Finanza, conclusasi con una raffica di condanne e patteggiamenti. Di Pietro si dimise dal pool Mani Pulite il 6 dicembre di quell’anno).
(19 novembre 2008)
Sempre su Testa Asfaltata:
mi dicono che Berlusconi ha intenzione di raddrizzare la torre inclinando Pisa.
C.G.
Caro Gino spero non si “storti” lui, sarebbe una immane tragedia!!!
piacere di sentirti ogni tanto, un caro saluto M.
Dice Peter: …le auguro un’ottima giornata. Qui il tempo e’ stupendo…
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Questa si che è una notizia: è l’opposto simmetrico del mio ‘qui piove’!
X Cerutti Gino
“Sempre su Testa Asfaltata:
mi dicono che Berlusconi ha intenzione di raddrizzare la torre inclinando Pisa.
C.G.”
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La cordata è ancora impegnata,questa volta l’operazione verrà portata a termine con il “semplice tiro alla fune”.Una schiera di volenterosi si è già offerta ed aspetta trepidante di cominciare questa ennesima “impresa”che non solo farà tornare dritta la torre ma tutti proprio tutti … dritti.
Maghi,buffoni di corte,nanerottoli e saltimbanchi sono usciti dagli “studi televisivi” in attesa dell’evento in Piazza dei Nuovi Miracoli.
Alleluia brava gente!
L.
x Faust
Caro Faust,
l’altro giorno hai scritto sul collasso delle tre’ automakers, GM, Ford, Chrysler, dando la colpa al capitalismo.
Sai ben poco delle Automakers.
Ci sono tre’ fattori principali, le Unioni=Sindacati, bassa iniziativa e sperpero, mismanagement.
Le Unioni hanno contratti di miliardi sulle spalle delle automakers.
Un lavoratore della GM costa alla compagnia $73 l’ora. Piu’ tutti i benefici.
Un lavoratore alla Toyota American plant costa $41 l’ora.
Cosi’ il costo di manifattura di un auto americana e’ di circa $ 3’000 superiore ad una giapponese o cinese.
Le Unions hanno una “Banca Lavoro”, in cui 15-20’000 lavoratori dimessi continuano a ricevere pagamento con salari e dei benefici che spesso superiori $ 100.000 l’ anno, i lavoratori devono solo fare qualche volontariato o andare a scuola, pagata.
La GM, per esempio, ha circa 450’000 retirees=pensionati, che rappresentano tre’ volte il numero dei lavoratori al corrente.
La Compagnia ha obbligazioni di $ 80 miliardi per pensioni e health care=sanita’.
Mentre la Toyota, ZERO, tutto e’ alle spalle dei lavoratori attraverso contributi.
Percio’ non e’ il capitalismo che ha affondato le tre’ grandi Automakers, ma i fattori esposti sopra.
GM ha fabbriche “verdi” in Cina, si sono spostati li’ a causa del peso delle Unioni ed i loro contratti assurdi.
La maggior ragione per cui moltissimi sono contrari al bailout, sono proprio le Unioni, il piu’ dei Miliardi finira’ nelle loro tasche.
Rimane un dilemma, e’ come dare un aspirina ad un morto.
Anita
PS: Noi abbiamo sempre avuto auto Americane, senza alcun problema.
Al momento ne ho due, un GM sportiva di 9 anni ed una Mercury-Ford Towncar del 1993.
Ambedue sono come nuove, nessun riparo, solo manutenzione regolare.
Sono riparate nei garages.