Il Golgota senza fine del Cristo in croce da 16 anni Eluana Englaro
E dunque su Eluana Englaro lo Stato estero chiamato Vaticano e la sua Chiesa si scatenano di nuovo sia contro lo Stato italiano sia contro un suo cittadino, Beppino Englaro, il papà della disgraziata Eluana. L’invereconda accusa lanciata dal partito papalino è la solita, omicidio, di cui sarebbero ora colpevoli anche i magistrati della Cassazione, rei di avere finalmente dipanato la matassa dei veti incrociati e permesso di mettere la parola fine al calvario di Eluana, questa Cristo di sesso femminile costretta ormai da un numero impressionante di anni a portare la sua croce in una infinita salita al Golgota.
Omicidio? Ma chi uccide chi, in realtà? E, in particolare, chi uccide per davvero Eluana? Anzi: chi l’ha già uccisa da così tanti anni? A giudicare dai demenziali veti contro la ricerca e l’utilizzo delle cellule staminali, a uccidere Eluana, anzi le molte Eluane e i molti Eluani nelle sue stesse condizioni, sono semmai proprio il Vaticano e la sua Chiesa. L’utilizzo delle staminali avrebbe infatti potuto forse strappare Eluana dalla sua condizione di oggetto vegetale e farla tornare allo stato di essere umano. Il professore e chirurgo Frank Morales, per esempio, animatore in Messico del Rio Valley Medical Center, con l’innesto di staminali ha ottenuto risultati incredibili. “Ho visto casi disperati tornare alla quasi normalità grazie agli interventi di Morales”, assicura il professore e chirurgo Paolo Marandola, attivo a Milano e Pavia anche nel settore molto ricco di futuro della medicina predittiva e anti invecchiamento. “Ho parlato con Morales”, aggiunge Marandola, “e mi ha detto che era disposto a venire in Italia per operare Eluana. Con un trapianto di staminali in una ben precisa zona cerebrale avrebbe potuto probabilmente ottenere un risultato apprezzabile. Date le condizioni disperate di Eluana, sarebbe valsa la pena tentare”.
L’opposizione del Vaticano e della Chiesa all’utilizzo delle staminali è ben noto. Eppure nel frattempo la ricerca si è talmente evoluta che non c’è più bisogno delle staminali fetali, termine che già da solo scandalizzava i benpensanti. Le staminali fetali possono infatti essere ormai sostituite con staminali adulte opportunamente trattate, al punto da comportarsi come fetali e permettere così gli stessi eccezionali risultati. Ma il servilismo filo Vaticano dei nostri politici, compresi troppi dirigenti del centro-sinistra a partire da Francesco Rutelli, ha nel frattempo reso la ricerca biologica italiana in fatto non solo di staminali poco più di una farsa. Con fuga all’estero di molti ricercatori ed enorme danno scientifico, sanitario, universitario e quindi alla fine anche economico.
Bisogna essere chiari e dire certe cose ad alta voce. Il Vaticano e la Chiesa lo sbarrare il passo in generale al vasto sapere umano e in particolare alla scienza ce l’hanno di vizio. Non solo c’è stata la vergognosa faccenda di Galilei, ma c’è stato anche il divieto di fare ricerche anatomiche, specie sui cadaveri, pena l’ergastolo se non il rogo. Oggi tutti, Chiesa e Vaticano compresi, applaudiamo il genio di Leonardo da Vinci, ma pochi sanno che per evitare di finire peggio di Galilei fu costretto a interrompere i suoi studi di anatomia, che tanto lo affascinavano. Pioniere anche in questo come nel resto dei suoi molti interessi, Leonardo era impegnato soprattutto negli studi dell’anatomia e del funzionamento del pene. Un funzionamento di fatto idraulico, e l’idraulica era una delle discipline in cui Leonardo eccelleva, tanto da avere progettato lui una fetta del Navigli milanesi. In barba ai divieti imposti dalla Chiesa, l’Università di Padova conduceva ricerche di anatomia su cadaveri in sale sotterranee lambite dal fiume Bacchiglione e dai suoi canali, in modo che se fossero arrivati i controlli degli scherani dell’Inquisizione i cadaveri potessero essere fatti sparire velocemente nelle correnti d’acqua.
Per quanto riguarda i nostri tempi, la Chiesa s’è dichiarata accanitamente contro i trapianti, con la stramba motivazione che “se il corpo dei morti viene mutilato con i trapianti, resta mutilato anche al momento della Resurrezione”. Il che equivale a dire che Dio è un incapace, viste che lo si vuole condizionato dai nostri trapianti chirurgici. Senza contare che nelle infinite guerre, molte delle quali promosse proprio dal Vaticano, i cadaveri dei morti in combattimento o sotto i bombardamenti o negli incendi finivano, e finiscono, in massima parte peggio che mutilati. Idem per le vittime del tribunale della Santa (!) Inquisizione: come potevano risorgere, al momento adatto, se erano ridotte in cenere? Infine: dopo morti non siamo tutti comunque sottoposti a trapianto di tutta la nostra carne, visto che finisce “trapiantata” direttamente nella pancia di vermi e affini?
Insomma, non solo in quanto a pensiero scientifico, ma anche in quanto a coerenza il Vaticano e la Chiesa lasciano molto a desiderare.
Continua ad esserci anche la crudele opposizione alla terapia del dolore per i malati terminali: anziché lenire o far sparire le loro sofferenze con gli opportuni medicinali, la Chiesa e il Vaticano si sono accaniti e si accaniscono a voler imporre la sofferenza fisica, che spesso dura anni, con la stramba affermazione che “anche Gesù ha sofferto e soffre, per noi sulla croce”. Una volta suor Teresa di Calcutta a un malato terminale che impazziva dal dolore disse: “Anziché lamentarti, devi essere felice di soffrire come nostro signore Gesù Cristo, che sempre soffre per noi sulla croce”. “Digli di smettere, perché io non ne posso più!”, ribatté il malato.
Eluana Englaro non può parlare, altrimenti al Vaticano griderebbe di peggio. Ma possiamo parlare noi. Motivo per cui al Vaticano gridiamo chiaro e tondo, ad alta voce assieme al papà di Eluana, di smetterla: smetterla di voler pontificare su cose di cui oltretutto non sa assolutamente nulla. Provocando così anche grandi tragedie. Delle quali, peraltro, non paga mai le conseguenze.
xAnita
non ti meravigliare, c’è gente come me , che l’olio di oliva il mattino lo beve (per cosi dire) dalla bottiglia, con una buona fettina di pane caldo un pezzettino di cipolla e un pomodoro secco sott’olio. Cosa c’è di meglio. E poi via 20 Km. in bicicletta. Ciao
x Uroburo
Lei ha scritto solo, “Svevo” non era Italiano.
Ma Italo Svevo nacque a Trieste, da madre Italiana, ed era Italiano a tutti gli effetti.
Lo pseudonimo che si scelse ” Italo Svevo significava per lui “der Italienische Schwabe” o “der Italienische Deutsche”).
La lingua tedesca non la conosceva nemmeno tanto bene, tanto che, viene mandato dal padre a vivere e a studiare, assieme ai due fratelli Adolfo ed Elio, al collegio di Segnitz, in Baviera, dove studia e si perfeziona nella lingua tedesca e altre materie utili per l’attività commerciale , che secondo il desiderio del padre avrebbe dovuto intraprendere. Un saluto
Auguro a tutti una buona e proficua giornata.
Non so com’e’ uscita questa dell’olio…anch’io mi procuro olio pugliese, da una ditta che segue metodi rigorosamente biologici. Pero’ poi non dovrei tenerlo in lattine, dovrei certo travasarlo…Lo pago quanto Sylvi paga l’olio umbro (che pero’ sospetto non sia biologico, ovvero ‘organic’). Lo regalo spesso ai miei conoscenti di queste parti, che ne vanno pazzi
Peter
Cara Sylvi, l’olio umbro è certamente di qualità superiore e il prezzo indicato è molto buono, se non ci sono imbrogli.
L’olio pugliese proveniente dalle cultivar coratina e ogliarola è certamente più deciso come sapore e viene spesso usato come olio da taglio. Si vedono spesso in giro qui a Bisceglie autobotti com marchi ben noti di olio del nord, venire a caricare il nostro olio.
Un frantoio molto buono, qui a Bisceglie, è quello del link:
http://www.unaprol.it/tracciabilita/filiere/logoluso.asp
E’ il frantoio dal quale si serve anche la mia amica ristoratrice di Milano. Hanno diversi prodotti, olii di gusto più deciso o più dolce ( dipende dalle cultivar utilizzate e dalle miscelazioni: la coratina dà un olio molto forte) ed olii aromatizzati.
Un altro produttore molto buono è un frantoio di Bitonto che molisce olive proprie, ma non so se spediscono. Posso farti sapere a breve.
Caro Faust, l’olio lampante è quello di ultima scelta, che si chiama lampante perchè veniva usato per le lampade. E’ molto scadente anche l’olio di sansa.
a proposito di olio e ‘promessi sposi’, chissa’ se in Lombardia si usa ancora ‘bacchiare’ le noci per farne olio?
xMarco T
ahia, si prospetta un’altra discussione. Non direi che l’olio umbro e’ di qualita’ superiore tout court, o dal sapore piu’ delicato a quello delle nostre parti, cioe’ non necessariamente. Persino un certo abate benedettino dal palato fino, che ha vissuto in Italia quasi 20 anni, trovo’ l’olio che gli regalavo di gran lunga il migliore che avesse mai provato.
un saluto
Peter
Thyssen, imputati rinviati a giudizio!
TORINO – Sono stati tutti rinviati a giudizio i sei imputati per il rogo alla ThyssenKrupp di Torino nel quale, il 6 dicembre del 2007, morirono setto operai. L’amministratore delegato, Harald Espenhahn, risponderà di omicidio volontario con dolo eventuale.
[…]Il processo si aprirà il 15 gennaio in Corte d’Assise e riguarderà, oltre ai sei imputati, anche l’azienda nella veste di persona giuridica. Gli altri cinque dirigenti e dipendenti rinviati a giudizio per omicidio colposo con colpa cosciente, sono Gerald Prigneitz, Marco Pucci, Giuseppe Salerno Daniele Moroni e Cosimo Cafueri.
Espenhahn si è “rappresentato la concreta possibilità del verificarsi di infortuni anche mortali sulla linea Apl5″ dello stabilimento di Torino, e ha “accettato il rischio”.
E’ quanto si legge nell’ordinanza di rinvio a giudizio scritta dal gup Gianfrotta, secondo il quale Espenhahn – nonostante fosse a conoscenza dei problemi – “prendeva dapprima la decisione di posticipare dal 2006/2007 al 2007/2008 gli investimenti antincendio per lo stabilimento di Torino pur avendone già programmata la chiusura”, e poi “la decisione di posticipare l’investimento per l’adeguamento della linea 5 (raccomandata dall’assicurazione, dai vigili del fuoco e da un organo aziendale, il Wgs, ndr) ad epoca successiva al suo trasferimento da Torino a Terni”.
Intanto, altri due lavoratori sono morti carbonizzati in una fabbrica di gomma a Sasso Marconi, nel Bolognese.
(da la Repubblica)
caro Vox .
a chissà quale “pedagogia” di riferimento si sono “ispirati”i dirigenti della Thyssen.
Potrebbe perfino essere stata quella del makarenko nel caso avessero adottato l’idea degli “interessi del collettivo”ed avessero identificato la Thyssen medesima come “oggetto ” del collettivo!
In tutti i casi anche si fossero ispirati al Dewey ed i nostri “baldi” avessero sviluppato fin da piccoli i loro interessi naturali ,applicandoli poi secondo una strategia “pragmatica”alle loro decisioni di cui sopra, mi sembra che abbiano raggiunto degli “ottimi” effetti secondari!
cc
xCC
pero’ e’ vero che sei ermetico! non ci ho capito niente del tuo ultimo post! beh, e’ una bella giornata. Meglio uscire
ciao, Peter
Caro Vox, dimenticavo,
di sicuro in tribunale si appelleranno alla “pedagogia”del fato, mentre “pragmaticamente”diranno del “degrado” dei Fannulloni che totalmente ubriachi,si sono incendiati da soli per godere dell’ultima ebbrezza!
cc
x Peter:
l’olio di collina è ritenuto superiore sia per le cultivar usate che per il fatto che l’oliva non viene attaccata dalla mosca olearia (che non arriva a certe altitudini) e quindi non è soggetta a trattamento fitoterapico.
Mio cognato fa un olio ‘biologico’ ad acidità bassissima, con olive delle colline del basso Lazio. Di solito lo vende in loco.
Il nostro olio, quello del nord barese intendo, è fatto con cultivar diverse rispetto all’olio salentino; è diverso anche il modo di coltivare e di potare, rispetto al Salento.
Purtroppo i frantoi combinano anche loro delle porcherie. Il padre del mio ex socio era un commerciante imbottigliatore di olio e conosceva morte e miracoli, ma specialmente i miracoli, dei vari frantoi. L’olio ne risente anche se vengono mischiate nella pressa olive raccolte da terra ( cadute a terra dall’albero per difetti propri) o foglie. La qualità superiore ne viene se si moliscono soltanto olive raccolte dall’albero, macinate a freddo ( il tipo di molitura incide molto sulla qualità dell’olio) e non nelle macchine continue.
Novembre è un mese vecchio; si comporta proprio come i vecchi, che tornano bambini: all’inizio si credeva Maggio, caldo che prelude all’estate, poi si è creduto Aprile, sole, venticello tiepido ma di sera il maglione; ora si crede Marzo , vedi il sole e prendi l’ombrello. Una mia vicina di casa mi ha detto ieri sera che si prevede l’arrivo di un freddo polare. Ecco che Novembre si crederà Febbraio, il mese più freddo dell’anno.
Ma che mese rimbambito!!!
Aspetti salutari dell’olio Extra Vergine di oliva
I benefici salutari che tale condimento produce sono diversi: l’apporto quotidiano in dosi però, non eccessive permette di ridurre il livello di colesterolo cattivo, o LDL, nel sangue e di alzare quello di colesterolo buono, o HDL, azione dovuta all’alta percentuale di grassi monoinsaturi presenti a differenza degli oli di semi ad alto contenuto di grassi polinsaturi che riducono sia il livello di colesterolo cattivo che quello del colesterolo buono.
L’acido oleico ha un’azione energetica e di costruzione dei tessuti, esso è sintetizzato da solo nel nostro organismo, ma per ottenere dei benefici, è preferibile aumentarne i livelli assumendolo con gli alimenti. Sono inoltre sufficienti tre cucchiai al giorno di olio Extra Vergine di oliva , corrispondenti a 30 g. (270 calorie) per contrastare l’azione dei radicali liberi, molecole che ossidano le cellule comprese quelle celebrali, e ne accelerano l’invecchiamento; al contrario l’uso eccessivo di grassi saturi, presenti soprattutto in alimenti di origine animale, peggiora le funzioni cognitive.
Le proprietà anticolesterolo e antiossidante riducono il pericolo di malattie cardiovascolari e, di conseguenza, il rischio di infarto, in quanto le lipoproteine, LDL, ridotte in quantità e non deteriorate dall’ossidazione, sono rapidamente captate dal fegato senza avere il tempo di depositarsi sulle pareti delle arterie originando placche o infiammando lesioni, il consumo di olio Extra Vergine è, quindi, consigliato anche a chi soffre di ipertensione in quanto la riduzione di grassi nel flusso sanguigno contribuisce ad abbassare la pressione arteriosa.
Altra facoltà, dimostrata ed essenziale dell’olio Extra Vergine di oliva, e’ la sua capacita’ di favorire i processi di digestione, di stimolare quindi l’attività motoria intestinale e le funzioni epato-biliari in quanto è il grasso alimentare che si digerisce più facilmente; facilita, infine, l’assorbimento delle vitamine liposolubili A, D, K, E.
Esso esercita anche un’azione protettiva contro l’ulcera gastroduodenale (in quanto riduce la secrezione gastrica di acido cloridrico ), se si assume un cucchiaino di olio prima dei pasti, questo forma un velo protettivo sulle pareti dello stomaco; si è constatato, inoltre, che un corretto apporto di olio Extra Vergine nella dieta abbassa lievemente la glicemia, per cui è benefico per coloro che soffrono di diabete, anche se non si conosce ancora il meccanismo biologico.
Gli acidi grassi polinsaturi, come il linoleico e il linolenico chiamati essenziali perché non prodotti dal nostro organismo, sono indispensabili per diverse funzioni, soprattutto perché essi costituiscono i fosfolipidi, principali componenti delle membrane cellulari.
L’olio Extra Vergine contiene, seppur non in grandi quantità, carotenoidi, i precursori della vitamina A, la quale migliora le capacita’ visive, giova alla pelle perché stabilizza l’integrità dei tessuti epidermici, rinforza l’epitelio cioè il tessuto di rivestimento delle ghiandole.
Infine studi recenti dimostrano protegga da alcuni tipi di tumore: si ritiene possa ridurre il rischio di cancro alla mammella, grazie alla presenza di acidi grassi monoinsaturi di oleoeuropeina e idrossitirusolo (un polifenolo); mentre, nei confronti di quelli di polmone e colon, avrebbe azione protettiva un altro componente, lo squalene, per il tumore al pancreas, sembra che il rischio si riduca in proporzione alla quantità di Extra Vergine assunto.
Queste considerazioni sugli effetti benefici dell’olio Extra Vergine inducono, quindi, il consumatore a farne un uso costante e i produttori a garantirne la sua ottima qualità e genuinità.
@ Pino
C’e’ un post per Sylvi che non ne vuole sapere di passare.
Mi puo’ aiutare?
grazie
Vox
Caro marco t,
ti ringrazio vivamente per le tue “spiegazioni” sull’olio, in particolare sull’olio extra-vergine di Oliva:
Sappi che da anni faccio uso esclusivo di quello Pugliese.
In questo momento però mi sto “interrogando” sulle virtù terapeutiche delll’Olio di Ricino!
In particolare sui suoi “derivati” moderni”, pur sapendo che ne rimane “inimitabile”l’uso naturale che se fece “anni fa”.
Dalla Carnia a St. Maria di Leuca tanto per citare il levante.
Effetti altrettanto importi si ebbero nella parte “occidentale”!
In effetti la parola “anticomunismo viscerale”prende le sue radici proprio da lì,ovvero sull’effetto che ne traevano i “visceri”!
Sono certo che Peter al ritorno della sua passeggiata, troverà questa mia “estemporanea” un pò “pazzoide , meno Ermetica del solito.
un caro saluto
cc
Sulla sua lapide scriveranno:
“A 70 anni si sentiva come un ventenne
e si comportava come un infante”
Berlusconi fa cucu’ al premier tedesco:
Trieste, il premier si è nascosto dietro una colonna durante il cerimoniale. E il Cancelliere Angela Merkel, che lo ha scoperto, ha allargato le braccia e ha detto: “Silvio!”
…. amme lextravergine mi ha salvato la vita, da circa 6 anni Ho cambiato stile di vita e ho salvato la mia vita, grazie all extravergine cche è alla base della mia alimentazione, x 20 anni ho avuto un fegato a pezzi, (oggi è sano come quello di un bimbo, parole del medico) ho vissuto intensamente ed avevo una ipertensione con 220-40/120-40 di pressione (oggi 120-40/ 70-80) x circa 20 anni, senza sapere cche potevo morire in qualsiasi momento (oggi coronarie bellissime) e pur avendo stressato allestremo il mio corpo…. (oggi sanissimo)… se non fosse x i bronchi… potrei vivere fino ai 110anni (tipico dei miei familiari, superano i 95 di media) … ma non ne ho voglia…
… il camion con lolio arriva domani… grande festa!!!
Faust
caro Vox,
non essere sempre così critico, in fondo un “tocco”di ittaghilianità, in ambiente “asburgico”,tanto per “sdrammatizzare ” il momento!
La merkel avrà senz’altro aprrezzato..!
cc
Ps- lo propongo come modello “pedagocico educativo” nelle gite “scolastiche”
xFaust
caro diavolaccio, non e’ per fare il guastafeste, ma e’ alquanto improbabile che dopo tanti in anni passati in certe condizioni il fegato sia quello di un bambino, le coronarie sanissime e sbloccatissime, e via dicendo. Quindi vedi di smettere di fumare DEL TUTTO (se non l’hai gia’ fatto), non bere alcohol, se non forse con molta parsimonia (fatti dire il concetto di ‘healthy drinking’ da un medico preferibilmente astemio, e che NON fuma)
e continua senz’altro con una dieta mediterranea, ricca di olio d’oliva e di fibre vegetali (cioe’ frutta e verdura, insomma).
E’ improbabile che quelli della tua, ed anche mia, generazione arriveranno a 110 anni. Ma almeno vediamo di arrivare dove dobbiamo arrivare senza essere portati in carrozzella, sarebbe gia’ molto
un caro saluto
Peter
caro controcorrente,
la parte più a nord del Friuli non è la Carnia, ma il Canal del Ferro, Tarvisio;
ma evita, come Uroburo, di darmi della “tarvisiana di montagna” anche se lassù ho lavorato ,sciato, e molto altro.
Non c’entro, ho solo imparato a fare lo strudel e i krafen fritti nel grasso di maiale che colava, colava; e il colesterolo saliva, saliva!
Io mi auguro che, per la Thyssen, ci siano” giudici a Berlino” che appurino i fatti ed esprimano sentenze senza condizionamenti.
Mi auguro che chi ha potere vigili e informi, ma senza interferire.
Dobbiamo tutti percepire che giustizia c’è stata!
E’ l’unico modo per sentirsi “cives”, anche se nessuno potrà ripagare il danno affettivo dei superstiti.
mandi
Ancora a proposito di DIAZ
[…] Genova, come ha accertato il comitato di indagine parlamentare, vedeva la presenza di tre sceriffi di Los Angeles che insegnavano a usare i manganelli tonfa, per la prima volta dati in dotazione alla polizia. A Genova i tonfa sono stati usati al contrario, come dei martelli: le ferite da taglio sulla testa dei manifestanti superano qualsiasi percentuale precedente.
[…]la verità sui fatti di Genova emerge in gran parte dalle ricostruzioni giornalistiche, dai filmati, dalle testimonianze che si sono accumulati nel corso di questi anni, e che hanno raggiunto un livello di sofisticazione tale da poter essere utilizzati nel corso dei processi. Il dibattimento in aula sulla scuola Diaz ha rivelato altri particolari fondamentali, che consentono a chi è veramente interessato di ricostruire la verità. La sentenza poteva rappresentare un risarcimento morale in assenza di quello del parlamento, che ha bocciato in modo definitivo la commissione di inchiesta.
[…]forse Giuseppe D’Avanzo considera desolanti queste considerazioni ma, ricordo che nel 2001 l’allora ministro dell’interno Scajola si impegnò per una indagine amministrativa interna per individuare le responsabilità per gli abusi del G8. Non lo ha fatto lui, che è ancora ministro, non lo hanno fatto coloro che lo hanno seguito, non lo ha fatto il dottor Manganelli.
[…]Non possiamo però dimenticare che in occasione di ogni udienza del processo sulla scuola Diaz, in particolare, piovevano comunicati da tutte le parti: dai sindacati di polizia agli esponenti di An, Forza Italia, Udc; tutti in difesa della polizia.
[…]nel corso delle udienze, fra le altre cose, il pubblico ministero ha potuto riconoscere nel pubblico un poliziotto che da tempo stava cercando senza successo. Si tratta di un poliziotto con la coda di cavallo che nella scuola, come si vede dai filmati, picchiava senza ritegno dei ragazzini inermi.
Il Pm [aveva] chiesto aiuto a tutti i responsabili della polizia, dal capo nazionale in giù. Nessuna segnalazione è venuta, salvo poi riconoscerlo in aula e scoprire che è della Digos di Genova.
[Liberazione]
caro cc, (220)
noi qui abbiamo altri modelli “pedagogico- educativi” durante le gite scolastiche!
Il nostro Silvietto siamo capaci di neutralizzarlo, senza esagerare, ma purtroppo lui è qui soltanto per” una toccata e fuga”.
Torna nell’asse Milano- Roma!
sylvi
Il caso “Villari”e l’ittaglia…
Su questo Blog finora non se n’è parlato.
Mi limito solo ad alcune considerazioni,
A) In questo momento forse è “poco” importante rispetto alla gravità di altri problemi.
B) E’ però emblematico dell’Italietta , stracciona e velleitaria di cui però tanto si è discusso
C)Disperatamente è emblematica del perchè sovente l’opposizione risulti “impotente”
E)In nessun altro paese civile democratico un tipo alla Villari avrebbe potuto dire al “capo” dell’opposizione : Io non mi dimetto, visto il contesto in cui è nata..
F)Pannella mi conferma anche in questa occasione ,il fatto che io NON HO MAI VOTATO RADICALE in ITALY
cc
Dimenticavo,
in un paese “civile e democratico” Villari, prima si sarebbe “dimesso” e poi magari avrebbe “saparato ” a zero contro il “suo capo e poi cambiato “partito” se lo riteneva necessario.
Per il momento si “tiene” la poltrona , investito come S. Paolo da una visione “messianica”sui destini della Rai!
Ecco perchè sono Ermetico !
Di certo non “messianico” come Pannella !
cc
Cara Sylvi,
volentieri dedico
Per le strade, per le vie di Trieste,
suona e chiama di San Giusto la campana.
L’ora suona, l’ora suona non lontana,
che più schiava non sarà.
Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar.
e poi anche
GORIZIA, TU SIA MALEDETTA
La mattina del cinque di agosto
si muovevano le truppe italiane
per Gorizia, le terre lontane
e dolente ognun si partì.
Sotto l’acqua che cadeva a rovescio
grandinavane le palle nemiche;
su quei monti, colline e gran valli
si moriva dicendo così:
O Gorizia, tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza;
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.
O vigliacchi che voi ve ne state
con le mogli su letti di lana,
schernitori di noi carne umana,
questa guerra ci insegna a punir.
Voi chiamate il campo d’onore
questa terra di là dei confini;
qui si muore gridando: assassini!
maledetti sarete un dì.
Cara moglie, che tu non mi senti,
raccomando ai compagni vicini
di tenermi da conto i bambini,
ché io muoio col suo nome nel cuor.
Traditori signori ufficiali
che la guerra l’avete voluta,
scannatori di carne venduta
e rovina della gioventù
O Gorizia, tu sei maledetta
per ogni cuore che sente coscienza;
dolorosa ci fu la partenza
e il ritorno per molti non fu.
Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar.
Avrà baci, fiori e rose la marina,
la campana perderà la nota mesta.
Su San Giusto sventolar vedremo a festa
il vessillo tricolor.
Le ragazze di Trieste
cantan tutte con ardore:
Oh Italia, oh Italia del mio cuore
Tu ci vieni a liberar!
buon pomeriggio
cc
Cara Sylvi,
senza volerlo è venuto fuori un gran pasticcio nel copia incolla!
Sarà magari un segno del destino questo interessante pasticcio!
Mi scuso con i lettori, ma non era voluto, però il “contrasto” non voluto magari può venir utile all’uopo !
cc
cara Sylvi ,
a proposito di escursioni, mai stata ad Hallstatt, cosa mi puoi del suo celebre ossario ?
cc
“dire” dimenticanza!
caro cc,
“volendo” non potevi fare meglio, non scherzo!
Hai reso “lo spirito” del tempo. Bravo!
Fuori Gorizia, di qua e di là del confine, sul Carso, se conosci un po’ di geografia, non osi calpestare i prati, pare una profanazione.
Per (nel senso di -a favore-) Trieste tutti cantavano “oh Italia del mio cuore”, soprattutto perchè il terrore era di finire sotto gli slavi, e non soltanto per Tito dopo la 2° GM!
L’ho detto tante volte, sono terre complicate e bisogna essere in mala fede o ignoranti per tagliare seccamente le ragioni dai torti!
Spero si possa sempre e solo cantare:
-E per un fiasco de’ vin
quel fiol d’un can fa le feste
perchè xe un can de Trieste,
e ghe piase il vin!!!
Peter misura “el goto che fa mal” ma fra una cannonata e una cirrosi che cosa sarebbe stato meglio?
Interrogativo amletico!
sylvi
Cara Sylvi,
scusa se ti disturbo ancora, a proposito di pedagogia, in effetti Voi lì, dalle vostre parti avete un’occasione “irripetibile”per le gite scolastiche.
I parchi della “rimenbranza da un lato e magari gli ossari austro dall’altra!
Quasi tutto in un giorno!
Poi effettivamente cavoli vostri , far capire a che “pro”!
Sono sicuro però che il “pro” di allora non è poi molto dissimile dal pro di oggi!
Buona pedagogia!
cc
x Rachamim
Come sarebbe “che c’è di meglio?”? Di meglio c’è una bella capocchia d’aglio crudo da aggiungere alla fetta di pane e olio. D’estate, anche il liquido dei pomodori maturi spremuti con le mani.
La bicicletta? Megli 10 km di corsa a piedi. Un giorno sì e uno no.
Un saluto.
pino
GAZA
Nuovo attacco in corso nel settore di Gaza vicino Rafah.
Carriarmati israeliani sono entrati nel territorio seguiti dai bulldozer e stanno spianando coltivazioni e alberi da frutta.
Per il momento non si sa se ci sono vittime tra la popolazione palestinese.
Il ministero della Difesa israeliano sostiene che si tratta di una risposta alle provocazioni di alcuni miliziani palestinesi e che anche l’embargo sara’ ulteriormente rafforzato.
Ieri 33 camion hanno raggiunto Gaza con aiutiumanitari, ma gli osservatori dell’Onu temono che i prodotti alimentari basterannoappena per pochi giorni. La popolazione e’ alla fame.
Da Vox per Sylvi
Cara Sylvi
Cosa vuole dire con “sovietizzazione del sapere”? Non capisco cosa intende.
Le teorie di Makarenko erano certamente basate sulle idee del socialismo, sulla dialettica marxista e avevano come scopo la formazione di una coscienza sociale, lo sviluppo della fiducia nel prossimo e nelle proprie capacita’ di operare il bene, non solo per se’ stessi, ma per tutta la comunita’. Egli partiva dall’idea (che personalmente condivido) che per creare un mondo nuovo, sia necessario un uomo nuovo, un’umanita’ migliore, meno egoista, meno chiusa nei propri interessi particolari, piu’ consapevole del fatto che ognuno fa parte di un grande tutto e il bene di tutti puo’ essere anche il bene del singolo individuo.
Ricordo un episodio del suo” Poema” (che poi e’come un romanzo autobiografico) di come una volta affido’ una grossa somma di denaro a un giovane che era stato riformato per furto. Non si trattava semplicemente di un test, ma di dare fiducia e creare un senso di responsabilita’.
E mi dica se e’ male educare i ragazzi a queste cose, ad avere senso civico e coscienza sociale. Il modo in cui, come mi sembra, la mette lei, questa “sovietizzazione del sapere” ha un tono dispregiativo che mi fa pensare che lei abbia letto Makarenko senza veramente capirlo, senza comprendere, forse, che le sue teorie riguardavano la psicologia e l’educazione sentimentale dei giovani, ancor piu’ che il loro “sapere” o indirizzo politico.
E comunque, per quel che mi risulta, il livello di istruzione, sia medio che superiore, nell’Unione Sovietica era molto alto. Non so come sia oggi, ma e’ un fatto risaputo che in passato la scolarizzazione era capillare e il livello generale di conoscenze/specializzazione eccellente.
x Vox
Anche nel suo caso, non c’è nulla di bloccato dall’antispam. Chiederò lumi al mio “tenico”, visto che mi pare sia già successo con Peter.
Un saluto.
pino
Gia gli Slavi , mia cara , forse che sti maledetti si ricordavano ancora di questo :
http://www.homolaicus.com/storia/medioevo/baltici/3.htm
cc
E come sempre cara Sylvi,
buona pedagogia, a partire dai fatti e soprattutto dalla loro “cronologia”storica
cc
Grazie, Pino!
caro controcorrente,
mai stata a Hallstatt, passata nei paraggi andando da Praga a Salisburgo.
Sembra di no, ma in Austria c’è molto da vedere e non solo Ossari!
Ho fatto numerosissime gite scolastiche in Austria, avrei passato più tempo “fuori” che in classe!
Il dramma era che anche i genitori sentivano un irrefrenabile desiderio di studiare e così , tutti malati o in ferie, ce li trovavamo sempre dietro a fare da bidelli!
Misteri della scuola!
Non dovevamo far capire “a che pro”, lo capivano da soli.
Avevano occhi increduli.
Ma la serenità di parlare, anche stentatamente, con la gente che sorrideva, la disponibilità ad accogliere e a guardare al futuro…è difficile spiegare.
La pedagogia, quando vuoi, ti viene incontro!
sylvi
Il nostro capo/comico, presidente del Consiglio non perde occasione per farsi deridere, lui cerca di essere simpatico, invece emana tenerezza e pietismo.
Nel ricevere la cancelliera tedesca A. Merkel, in quel di Trieste, il nostro oracolo brianzolo si nasconde dietro ad un monumento e come si fa con i neonati nella culla per metterli di buon umore, fa un mirabolante “CUCU” per sorprenderla.
Questo sarebbe lo statista italiano, quello che ha vinto le elezioni e che dovrebbe portare a soluzione i problemi d’Italia.
Già in Francia La Merkel non aveva gradito le smancierie di N. Sarkosy, vedremo adesso se silvietto, il comico italiano è riuscito a superare l’insofferenza caratteriale della cancelliera, quello che non era riuscito al confidenziale e ardito Nicolas Sarkozy.
Saluti
caro Vox
” si va indevant a fuarce di stracapisi!”
Si va avanti senza capirsi!
“L’educazione sentimentale” di Makarenko, che io approvo, è la stessa che fa storcere il naso ai detrattori di sinistra, di Cuore!
Vorrei però aggiungere : se rilegge il suo primo capoverso capirà che questo lo voleva anche don Milani e molti altri di vari ideologismi.
In questo contesto si inserisce ” quale idea, con quale metodo”!
E qui casca l’asino, o l’insegnante: astrarre un principio generale di “libero arbitrio” valido per tutti.
C’è da tremare, se si ha percezione che prima viene la libertà e la formazione dell’individuo, poi l’inserimento nella società.
(Ma forse Makarenko diceva il contrario!!)
Se sei bravo hai formato individui pensanti, altrimenti…individui solo ubbidienti!
Comunque il Makarenko io l’ho studiato e non me l’aveva ordinato il medico!
mandi
x Nicotri
certamente, io per esempio, ho dimendicato l’origano, anche una gran bella cosa.
Mi domando , chi si alimenterà cosi, una volta che noi non ci saremo più.
–
Di corsa, caro Nicotri, credo che dopo 1 Km stramazzerei….
……
…..
Con lo jogging invece non ci ho provato.
Amo molto andare in bicicletta, si fanno sempre incontri piacevoli.
Un saluto e una serena serata.
Cara Sylvi,
tanti anni fa,(mi ricordo di averlo già menzionato),mi trovai a fare l’ascensore (il difetto è voluto) alla PI del Borgo natio.
Ricordandomi di quando “bambino” portavo orgogliosamente alla “Garrone” il Gagliardetto delle Scuole Elementari (rigidamente a maestrunico), mi domandai se per il 4 Novembre fosse possibile fare anche qualcosa di diverso!
Pertanto, senza sapere nè leggere nè scrivere, invitai scuole e un docente di Storia Moderna dell’Università al teatro sociale del Borgo per una lezione collettiva1(ahimè non so trovare altra parola).
L’unica mia preoccupazione in merito fu di “raccomandare” al docente di attenersi ai “fatti”senza inutili fronzoli.
All’epoca non so cosa capirono i “ragazzi”, di certo le facce dei docenti e dei capi di Istituto dell’Epoca non mi sembrarono così entusiaste!
L’esperimento per ovvie ragioni non venne più ripetuto.
Di farlo con il25 Aprile, neanche mi passò per il cervello,all’epoca sai mia cara,corde sottili” impedivano di parlare anche solo di fatti,troppo recente , troppo troppo..ecct,ectt..tutii mi dicevano…
Meglio sempre un pò di “bolsa” retorica sul modello di NUI suma Alpin e an pias al vin..
Canzone che pur avendo fatto L’artigliere Alpino mi sono sempère rifiutato di cantare..tutto sommato di finire sotto i tavoli delle Piole non è mai stata la mia massima aspirazione!
Io credo che i “fatti” si spieghino da soli e proprio per questo siamo in Ittaglia come siamo..
Il resto , pedagogicamente parlando beh, ..lasciamo perdere..
cc
Ps – Gli ossari e i parchi della rimenbranza sono da far vedere e come da far vedere,soprattutto quando sono più le Croci che il numero degli abitanti dai 19 ai 25 dell’epoca:
Eccome mia cara, questi sono fatti, il resto …
cc
al nostro giullare della politica-
a colui che a Roma offende
e a Trieste fa il pagliaccio irriverente.
a silvietto l’imperterrito impertinente.
Titolo; Urla nel rumoroso silenzio:
non parla il cuore
non parla la mente
solo l’istino
di una verità.
Giullari di cera
cantano vittoria
nella corte decrepita
di un vecchio palazzo.
Ancora urla:
l’apparire nascosto dietro
simulacri stantii
di buonismo e pentimento,
l’uomo parla mille lingue
danza il suo futuro più nero,
non pensa la mente
gioca solo l’interesse…
Cattedrali vuote
erette nel profitto
e dalla rabbia di chi è
costretto a costruire
in giorni tutti uguali,
chiuso nella discarica
di un volto senza tempo.
Giullari di una corte
svanita e pagliacci
di un tempo reale…
Topolino compie oggi 80 anni.
E’ stato il mio primo amico.
sostiene Makarenko: …Egli partiva dall’idea (che personalmente condivido) che per creare un mondo nuovo, sia necessario un uomo nuovo, un’umanita’ migliore, meno egoista, meno chiusa nei propri interessi particolari, piu’ consapevole del fatto che ognuno fa parte di un grande tutto e il bene di tutti puo’ essere anche il bene del singolo individuo.
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Anceh Gesù Cristo lo credeva. Non ha cavato un ragno dal buco.
Ognuno di noi uomini di buon senso, lo crede.
Il problema è sempre e solo di metodo: con quale metodo arrivarci?
Ognuno propone il suo metodo, da Gesù, appunto, per finire a Marx, ma nessuno di loro ha tenuto conto di come è strutturato l’hardware della macchina-uomo, ovvero come funziona il suo cervello. Se si prescinde da questo, si continueranno a fare buchi nell’acqua, come è avvenuto finora.
Si deve capire che ognuno di noi ha diverse esigenze, diverso ritmo di vita, diversa struttura in assoluto. Siamo diversi l’uno dall’altro e, se tutti insieme formiamo quella che chiamiamo umanità, in realtà non costituiamo un ‘insieme’.
Finchè questo concetto fondamentale non sarà posto alla base di qualsiasi ragionamento, si continuerà a fallire miseramente, come è successo da Adamo ed Eva ai giorni nostri.
http://tv.repubblica.it/copertina/topolino-compie-80-anni/26456?video&ref=hpmm
notizia sgangherata e semifalsa alla faccia di bronzo strampalata della brianza
Nel giorno della sua elezione Barack Obama ha ricevuto una telefonata da Silvio Berlusconi, il quale gli ha ricordato di essere stato anche lui “nero”.
caro Pino (post233),
sicuramente sono di sinistra per la bruschetta con aglio!
Pare che la destra tema di puzzare!!??!!!
sylvi