Il Golgota senza fine del Cristo in croce da 16 anni Eluana Englaro

E dunque su Eluana Englaro lo Stato estero chiamato Vaticano e la sua Chiesa si scatenano di nuovo sia contro lo Stato italiano sia contro un suo cittadino, Beppino Englaro, il papà della disgraziata Eluana. L’invereconda accusa lanciata dal partito papalino è la solita, omicidio, di cui sarebbero ora colpevoli anche i magistrati della Cassazione, rei di avere finalmente dipanato la matassa dei veti incrociati e permesso di mettere la parola fine al calvario di Eluana, questa Cristo di sesso femminile costretta ormai da un numero impressionante di anni a portare la sua croce in una infinita salita al Golgota.

Omicidio? Ma chi uccide chi, in realtà? E, in particolare, chi uccide per davvero Eluana? Anzi: chi l’ha già uccisa da così tanti anni? A giudicare dai demenziali veti contro la ricerca e l’utilizzo delle cellule staminali, a uccidere Eluana, anzi le molte Eluane e i molti Eluani nelle sue stesse condizioni, sono semmai proprio il Vaticano e la sua Chiesa. L’utilizzo delle staminali avrebbe infatti potuto forse strappare Eluana dalla sua condizione di oggetto vegetale e farla tornare allo stato di essere umano. Il professore e chirurgo Frank Morales, per esempio, animatore in Messico del Rio Valley Medical Center, con l’innesto di staminali ha ottenuto risultati incredibili. “Ho visto casi disperati tornare alla quasi normalità grazie agli interventi di Morales”, assicura il professore e chirurgo Paolo Marandola, attivo a Milano e Pavia anche nel settore molto ricco di futuro della medicina predittiva e anti invecchiamento. “Ho parlato con Morales”, aggiunge Marandola, “e mi ha detto che era disposto a venire in Italia per operare Eluana. Con un trapianto di staminali in una ben precisa zona cerebrale avrebbe potuto probabilmente ottenere un risultato apprezzabile. Date le condizioni disperate di Eluana, sarebbe valsa la pena tentare”.

L’opposizione del Vaticano e della Chiesa all’utilizzo delle staminali è ben noto. Eppure nel frattempo la ricerca si è talmente evoluta che non c’è più bisogno delle staminali fetali, termine che già da solo scandalizzava i benpensanti. Le staminali fetali possono infatti essere ormai sostituite con staminali adulte opportunamente trattate, al punto da comportarsi come fetali e permettere così gli stessi eccezionali risultati. Ma il servilismo filo Vaticano dei nostri politici, compresi troppi dirigenti del centro-sinistra a partire da Francesco Rutelli, ha nel frattempo reso la ricerca biologica italiana in fatto non solo di staminali poco più di una farsa. Con fuga all’estero di molti ricercatori ed enorme danno scientifico, sanitario, universitario e quindi alla fine anche economico.

Bisogna essere chiari e dire certe cose ad alta voce. Il Vaticano e la Chiesa lo sbarrare il passo in generale al vasto sapere umano e in particolare alla scienza ce l’hanno di vizio. Non solo c’è stata la vergognosa faccenda di Galilei, ma c’è stato anche il divieto di fare ricerche anatomiche, specie sui cadaveri, pena l’ergastolo se non il rogo. Oggi tutti, Chiesa e Vaticano compresi, applaudiamo il genio di Leonardo da Vinci, ma pochi sanno che per evitare di finire peggio di Galilei fu costretto a interrompere i suoi studi di anatomia, che tanto lo affascinavano. Pioniere anche in questo come nel resto dei suoi molti interessi, Leonardo era impegnato soprattutto negli studi dell’anatomia e del funzionamento del pene. Un funzionamento di fatto idraulico, e l’idraulica era una delle discipline in cui Leonardo eccelleva, tanto da avere progettato lui una fetta del Navigli milanesi. In barba ai divieti imposti dalla Chiesa, l’Università di Padova conduceva ricerche di anatomia su cadaveri in sale sotterranee lambite dal fiume Bacchiglione e dai suoi canali, in modo che se fossero arrivati i controlli degli scherani dell’Inquisizione i cadaveri potessero essere fatti sparire velocemente nelle correnti d’acqua.

Per quanto riguarda i nostri tempi, la Chiesa s’è dichiarata accanitamente contro i trapianti, con la stramba motivazione che “se il corpo dei morti viene mutilato con i trapianti, resta mutilato anche al momento della Resurrezione”. Il che equivale a dire che Dio è un incapace, viste che lo si vuole condizionato dai nostri trapianti chirurgici. Senza contare che nelle infinite guerre, molte delle quali promosse proprio dal Vaticano, i cadaveri dei morti in combattimento o sotto i bombardamenti o negli incendi finivano, e finiscono, in massima parte peggio che mutilati. Idem per le vittime del tribunale della Santa (!) Inquisizione: come potevano risorgere, al momento adatto, se erano ridotte in cenere? Infine: dopo morti non siamo tutti comunque sottoposti a trapianto di tutta la nostra carne, visto che finisce “trapiantata” direttamente nella pancia di vermi e affini?

Insomma, non solo in quanto a pensiero scientifico, ma anche in quanto a coerenza il Vaticano e la Chiesa lasciano molto a desiderare.

Continua ad esserci anche la crudele opposizione alla terapia del dolore per i malati terminali: anziché lenire o far sparire le loro sofferenze con gli opportuni medicinali, la Chiesa e il Vaticano si sono accaniti e si accaniscono a voler imporre la sofferenza fisica, che spesso dura anni, con la stramba affermazione che “anche Gesù ha sofferto e soffre, per noi sulla croce”. Una volta suor Teresa di Calcutta a un malato terminale che impazziva dal dolore disse: “Anziché lamentarti, devi essere felice di soffrire come nostro signore Gesù Cristo, che sempre soffre per noi sulla croce”. “Digli di smettere, perché io non ne posso più!”, ribatté il malato.

Eluana Englaro non può parlare, altrimenti al Vaticano griderebbe di peggio. Ma possiamo parlare noi. Motivo per cui al Vaticano gridiamo chiaro e tondo, ad alta voce assieme al papà di Eluana, di smetterla: smetterla di voler pontificare su cose di cui oltretutto non sa assolutamente nulla. Provocando così anche grandi tragedie. Delle quali, peraltro, non paga mai le conseguenze.

605 commenti
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  1. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Faust

    NON c’è nessun commento bloccato dallo spam. Quello che c’era, te l’ho sbloccato.
    Altro non so e non potrei dire.
    Un abbraccio.
    pino

  2. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ho solo un dubbio: i lombardi hanno copiato dai siciliani o i sicialiani hanno copiato dai lombardi, la cui “immortalità” di massa ho segnalato nel blog più o meno un anno fa?
    pino nicotri
    —————————————–
    Migliaia di pazienti morti da anni
    Ma i medici ricevevano la mutua
    Il sindacato: “Non spetta a noi la cancellazione dagli elenchi”
    di Massimo Lorello
    La caccia agli sprechi della sanità scatena una guerra fra Ausl 6 e medici di base che finirà nelle aule di tribunale. Al centro della vicenda ci sono 12.711 palermitani, morti dal 1990 a oggi, che sono rimasti nell´elenco degli assistiti vivi.

    L´azienda sanitaria di Palermo, dopo una lunga serie di verifiche telematiche, ne ha finalmente appurato l´avvenuto decesso e adesso ha cominciato a farsi risarcire dai medici che li avevano in cura pure nell´Aldilà. Per l´esattezza sono stati spesi 3.220.755 euro che i camici bianchi dovranno restituire a rate. I controlli hanno portato pure alla scoperta di 3.500 assistiti non più residenti tra Palermo e provincia, e di 2.660 pazienti iscritti più volte negli elenchi dell´anagrafe sanitaria.

    In questi due casi la somma recuperata è di 480 mila euro. «In alcuni casi si tratta di persone rimaste iscritte all´anagrafe a causa di un´errata o di una diversa codificazione dei dati personali nella fase di prima iscrizione al centro elaborazione dati (Ced) – dice Salvatore Iacolino, direttore generale dell´Ausl 6 – Non escludo che ci possano essere stati dei casi di “distrazione” da parte di qualche medico, ma l´importante è che queste somme siano state recuperate grazie anche alla preziosa collaborazione delle associazioni dei camici bianchi e che possano essere messe a disposizione dell´azienda».

    Ma la federazione medici di famiglia (Fimmg) rispedisce al mittente i sospetti di Iacolino e annuncia una raffica di cause contro l´azienda sanitaria. «Non è colpa nostra se un paziente deceduto continua a risultare fra gli assistiti – afferma Saverio La Bruzzo, vicesegretario nazionale della Fimmg – Quando un assistito passa a miglior vita, la nostra segnalazione all´Ausl 6 tante volte si perde nel vuoto e comunque non siamo noi a determinare la cancellazione del paziente dalla lista degli assistiti.
    Quella scatta solo quando l´ufficio anagrafe del Comune segnala l´avvenuto decesso». Per ogni paziente, il medico di famiglia incassa 38,65 euro all´anno. Settanta camici bianchi raccontano di avere spedito all´Ausl l´elenco dei loro pazienti deceduti senza che, tuttavia, si procedesse alle cancellazioni. E adesso c´è chi dovrà restituire anche 38 mila euro. «Vorremmo sapere – conclude La Bruzzo – quanti soldi risarcirà l´Ausl 6 alla Regione. Già, perché per ogni assistito non è solo il medico di base a essere pagato dall´amministrazione siciliana: lo è pure l´azienda sanitaria. Mi auguro che facciano presto questo calcolo e agiscano di conseguenza».

  3. Controcorrente
    Controcorrente says:

    AH, dimenticavo, c’è qualcuno che si sia preoccupato di fare un “riaggiornamento”
    : al Software della Ministra, magari tuo figlio cara Sylvi che si occupa di robotica!
    In tanto per ricordarle che siamo entrati nel 2008 e non nel 68.
    Oggi il 18 ,magari non si chiama più politico , ma magari sessuale..perdi,ci ma questa qui, non le ha mai gurdate le TV berlusconiane…!!
    Poi come antesignano si potrebbe sempre ricordare alla “Divina”che il metodo del 18 politico fu inaugurato ai tempi del fascio , magari quando in divisa della Milizia si andava davanti al Prof ,gridando viva il DUCE!
    Ma Gasparri cosa aspetti ad insegnarli qualcosa..!!!

    cc

    cc

  4. Linosse
    Linosse says:

    Quando manca “l’informazione e la organizzazione”di chi è la colpa?.
    Fortuna che prevale “l’eccesso di zelo”.
    Da Repubblica oggi
    :::::::::::::::::::::::::::
    “Decine di migliaia di deceduti ancora iscritti nelle liste dei medici di famiglia
    Danno erariale per 14 milioni di euro. La categoria si difende: “Non è colpa nostra”
    Medici “curavano” 51.000 morti
    Maxitruffa alla sanità siciliana

    PALERMO – Maxitruffa in Sicilia: i medici continuavano a percepire l’indennità mensile per oltre 51.000 pazienti morti da anni (51.287 per l’esattezza). Quasi un quarto dei pazienti deceduti, 12.711, erano palermitani, scomparsi dal 1990 ad oggi. Secondo la Guardia di Finanza, il danno allo Stato è pari a 14 milioni di euro.”
    :::::::::::::::::::::::::.
    Certo che Catania ha fatto scuola!
    L.

  5. Rachamim
    Rachamim says:

    xPeter
    Per gli Ebrei la vita è sacra e va protetta e salvaguardata.
    Ad un essere umano in punto di morte non si deve allungare la vita artificialmente.Solo quando il paziente riesce per almeno 15 minuti a respirare autonomamente,viene aiutato con apparecchi respiratori. L ‘eutanasia è nell’ebraismo , omicidio, anche se è desiderato. L’eutanasia passiva è invece permessa, come per esempio la disattivazione di apparecchi respiratori.(quando appunto non riesce a respirare da solo per 15 minuti)
    Medicamenti che alleviano i dolori , ma che a lungo andare procurano la morte , sono permessi.
    La normale nutrizione è permessa, mentre è proibita per entrovenosa.
    Non deve essere impedito all’anima di lasciare il corpo.

    Ma , naturalmente, caro amico Peter, nell’ebraismo è cosi, che si suol dire, dove ci sono due ebrei , le idee che circolano sono almeno tre.
    Bisognerebbe definire,quant’è che l’uomo è morto.
    Certi dicono:-” Quando non respira più”.
    Altri invece:-“Con l’arresto delle funzioni del cervello”.
    Verrebbe da dire ,che di questi ultimi ce ne sono tanti.
    Ahahahahahhhhhah
    Ho dovuto pensare or ora a controcorrente, che ieri o l’altro, ha scritto, di sentirsi come un morto che cammina. Un saluto

  6. Vox
    Vox says:

    Il Times ha pubblicato la notizia che d’ora in poi tutte le scuole britanniche dovranno mandare almeno uno dei loro insegnanti a riqualificarsi.
    In quale disciplina?

    Ebbene si, Olocausto!

    Online, la maggioranza dei lettori (che pure sono fondamentalmente conservatori) ha commentato la cosa piuttosto negativamente.

    Ci si chiede se, almeno come contorno o come postilla, verranno affiancate al tema principale anche nozioni sui genocidi di nativi americani, di indios, di africani, di indonesiani, o magari anche di palestinesi? Se verra’ specificato che, assieme agli ebrei, furono vittime dei nazisti anche migliaia di slavi, zingari, comunisti, gay e tanti altri?
    A me sembra che questo sia il modo migliore per creare insofferenza.

    http://www.timesonline.co.uk/tol/news/uk/education/article5106164.ece

  7. Vox
    Vox says:

    A proposito di briglie ai blog e anche in generale:

    «La libertà è come l’aria. Ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare. Ricordatevi, ogni giorno, che sulla libertà bisogna vigilare, vigilare dando il proprio contributo alla vita politica».
    Piero Calamandrei, discorso agli studenti, gennaio 1955

  8. Vox
    Vox says:

    SCIOPERI

    Sono arrivati a Roma da tutta Italia: ventimila lavoratori del settore del commercio, i primi a pagare il prezzo della crisi. Le aziende chiedono turni massacranti, licenziano e chiudono punti vendita.

    La protesta contro i tagli alle Università non si ferma nemmeno nel weekend. Sabato e domenica, a La Sapienza di Roma, è in programma l’Assemblea nazionale degli studenti. Si lavora per costruire un’autoriforma.

    Uscire dalla crisi?
    Berlusconi propone aiuti alle banche…

  9. Vox
    Vox says:

    @ Pino

    Leggo questo sull’Unita’ di oggi:

    […]la rete è un’immensa città dove i controlli sono scarsi e sporadici. E dove oggi i ricercatori hanno individuato a tutt’oggi circa ottomila siti neonazisti che inneggiano alle camere a gas. Nel 1995 ne esisteva uno soltanto […] Soprattutto da quando imperano i social network come Facebook o MySpace.

    Il Centro Simon Wiesenthal ha mandato una lettera ufficiale a Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, per segnalare un fenomeno preoccupante e dilagante. Da Facebook si scusano, ma il problema rimane. E rimane perché la rete è schizofrenica. Deve essere libera, garantire la privacy, ma nello stesso tempo permette a chiunque, e senza particolari rischi, di pubblicare, scrivere e mettere on line il peggio del peggio e l’orrore.

    […]I luoghi comuni sono tanti, e troppe le leggende. Per esempio quella che attribuisce alla Cia l’invenzione di Facebook, per controllarci tutti meglio. L’idea che sia tutto sottocontrollo, che nulla si cancella, e che siamo tutti spiati è quasi certezza. Però bisognerebbe capire perché possono allora esistere a tutt’oggi ottomila siti razzisti e che istigano alla violenza. E perché nessuno fa qualcosa per contenere il fenomeno.
    di Roberto Cotroneo
    ***

    Leggo e mi pongo un dubbio: ma non sara’ che quel famoso ddl proposto alla Camera nel 2007 (guarda caso da uno che si chiama Levi) e che viene oggi ripreso in esame sulla limitazione della liberta’ dei blog e di Internet, arriva proprio da quanto sopra?………..

  10. Rachamim
    Rachamim says:

    xVox56
    Non ti preoccupare, nessuno parla di esclusiva, anche se molti al di fuori dell’ebraismo purtroppo lo pensano.


    xNicotri 52 e 44
    Ma come vede i nodi vengono al pettine. Non si può far altro che sperare ad un” nuovo ciclo”.

    Riguardo gli ospedali dove è uso comune togliere l’ossigeno agli anziani malati cronici terminali, specie a quelli che non hanno parenti,non lo sapevo. E’ inconcepibile un simile comportamento, e che nessuno, presumo , parli, tra infermieri e medici.
    Tutti senza coscienza?
    Più che l’arresto delle funzioni del cervello, mi sembra un arresto delle funzioni morali ed etiche dell’individuo.
    Chissà se riescono a dormire tranquilli.

  11. Vox
    Vox says:

    @ Pino

    Dubbio N.2
    (perche’ ormai si puo’ dubitare di tutto)

    E non sara’, magari, che qualcuno di quegli 8000 siti (ma saranno poi davvero tanti? dubbio N/3) sia stato creato ad hoc dagli stessi interessati, per sollevare il problema del controllo su internet che ormai a troppi sta molto a cuore, perche’ e’ l’unico mezzo per far circolare liberamente l’informazione?
    I false flags non sono un’invenzione, sono una realta’ e sono sempre stati praticati da che mondo e ‘ mondo, specie da coloro che ritengono che i fini giustifichino i mezzi.

    La rete e’ origine di gran disturbo per tutti coloro che vogliono mantenere il controllo totale dell’informazione e delle menti e che fanno di tutto, ormai, per contenere la stampa ufficiale dentro certi schemi. Cosa ci sarebbe di strano, quindi, se volessero fare qualunque cosa pur di mettere le briglie anche a Internet? Anzi, mi sembrerebbe logico.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Mons. Casale: « Per una persona che crede, e io credo in Dio onnipotente, la fine della vita non è “la fine” ma solo il passare da una condizione all’altra. Per un cristiano non è la morte totale. Se mi ritrovassi in una situazione analoga, non vorrei che mi alimentassero artificialmente con le macchine. Noi continuiamo a fare battaglie per la vita, come se la morte terrena fosse la fine della persona, e invece si schiude una esistenza nuova».
    —————-
    Infatti.
    la vita è tale se esiste una qualsiasi attività cosciente. Ovvero, se l’individuo ha coscienza di sè e capacità di relazione. Quest’ultimo parametro, la capacità di relazione, va inteso non unicamente verso altre persone, ma almeno verso il circostante. L’eremita può escludere volontariamente il contatto con il resto dell’umanità e mantenere quello con le altre espressioni della Natura.
    Io ho provato la peggiore delle situazioni, una situazione in cui mi auguro di non trovarmi mai più, che è quella di essere coscienti e non essere in alcun modo capaci di comunicare. Quando ero intubato, perfettamente lucido, ho tentato di instaurare un modello di comunicazione cercando di muovere le dita, le palpebre addirittura, ma mi rendevo conto di non riuscire a comandare i movimenti.
    Sapevo che il tutto sarebbe durato solo due giorni, ma pensate ad una persona che in quelle condizioni ci deve vivere!
    Io preferirei senza alcun dubbio essere ucciso, piuttosto che vivere così.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Internet è un mezzo di comunicazione che sta diventando sempre più potente. Non solo i siti personali, ma anche siti di sharing tipo Facebook o MySpace, dove un messaggio raggiunge in un istante decine di migliaia di iscritti.
    Ciò che mi lascia perplesso è come mai la Casta, destre e sinistre insieme, per non parlar del centro, non abbiano già provveduto a mettere il bavaglio. Basterebbe tassare gli accessi, ad esempio.
    Imporre anche per gli accessi ad Internet un ‘canone’, illegittimo quanto lo è il canone Rai che, come sapete, non è un canone nè una tassa (entrambi corrispettivo di un servizio) ma un balzello sul possesso neanche del televisore, ma di qualunque strumento atto o ADATTABILE alla ricezione televisiva. La maggior parte dei computer lo sono, poichè ci si può mettere la scheda tv.
    Perchè, al momento del rinnovo del canone Rai, non c’è qualcuno che propone di mandare tutti i bollettini non pagati a Gasparri che, come è noto, ha detto pubblicamente che non si dovrebbe pagare il canone Rai?
    Sarebbe un bell’esempio di disobbedienza civile.
    Magari, con l’aggiunta della dichiarazione di voler guardare solo i canali Mediaset; tanto, schifezza per schifezza, quelli sarebbero gratis. Berlusconi appoggerebbe certamente la protesta, perchè gli aumenterebbero gli introiti pubblicitari.

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ricordo che all’epoca Pannella tentò di fare la protesta del canone. Andò buca, perchè gli italiani sono una massa di pecoroni. Però, riprovarci adesso nelle condizioni economiche nefaste in cui siamo, forse avrebbe maggior successo.
    Ci vorrebbe un primo movens credibile.
    Magari Furtaya ne conosce qualcuno, viste le sue entrature nelle segrete stanze della politica?

  15. Peter
    Peter says:

    xVox

    i suoi posts mi lasciano un po’ perplesso. Dice che i lettori del Times sono in genere conservatori (ed e’ vero) , EPPURE non sono contenti di sentirsi ricordare dell’Olocausto. Non dico certo che siano nazisti, ma non sapevo che la memoria storica di certe cose fosse patrimonio dei conservatori ( e non della sinistra, per esempio). Per inciso, un movimento filonazista vi fu anche in GB prima della guerra, anche se venne poi represso.
    E non credo neanche che i conservatori passino il tempo a ricordarsi degli altri genocidi cui lei ha accennato. E dei simpatizzanti nazisti vi sono anche adesso in UK, anche se un’esigua minoranza rispetto a Germania e forse Italia.
    Tuttavia ammetto che i conservatori inglesi siano molto migliori di quelli italiani. Parentesi Thatcher a parte, se non altro hanno una certa sensibilita’ per le liberta’ individuali ed i diritti civili.
    Mi fa anche piacere che adesso legga il Times: un passo avanti rispetto al Daily Mail che citava tempo fa, mi pare fosse lei…
    Qualcuno disse che non si capira’ mai se il Times sia a favore o contro qualcosa, ma e’ sempre meglio

    un saluto

    Peter

  16. Peter
    Peter says:

    Un’altra cosetta: tempo fa il bravo principino Harry fece incazzare e scandalizzare parecchi perche’ se ne ando’ ad un fancy dress party vestito da ufficiale SS…

    Peter

  17. Vox
    Vox says:

    @Peter

    Per la verita’, leggo di tutto, Times, Guardian, Morning Star e molte altre cose che trovo online.
    Se poi capita che un giornale di destra riporti argomenti che condivido per altri motivi (come fu nel caso del Trattato di Lisbona), che importanza ha? Come dico sempre, quel che conta non e’ il colore, ma e’ il contenuto.
    Saluti a lei.

  18. Fiorellino Blu
    Fiorellino Blu says:

    Caro Nicotri,
    mi spiace dirlo, ma come sempre, quando Lei parla della Chiesa perde la trebisonda e dice delle cose pesantemente errate. Ad esempio quando qualche settimana fa ha accusato la Chiesa cattolica (sarebbe stato meglio dire tutte le Chiese cristiane) di infangare l’innocenza dei bambini appena nati con il dogma del peccato originale, o dando corda a una persona malata negli USA, ancorché senatore, che vuole fare causa a Dio (dico malata, perché se qui a Zagabria facessi causa non dico a Dio, ma a Tito, ad esempio, il giorno dopo verrebbe l’ambulanza al mio indirizzo e mi porterebbe in ospedale).
    Ebbene, si informi meglio e non faccia disinformazione. La Chiesa non si oppone minimamente all’utilizzo di cellule staminali, ma al loro prelevamento dagli embrioni, perché ció comporta la loro soppressione. Tanto più che ormai scientificamente dimostrato che i risultati delle staminali embrionali sono pressoché nulli, mentre quelli delle staminali adulte sono molto buoni.
    Andando un attimino fuori argomentio, visto che mi parla di scienza, che spesso si divinizza contrapponendola agli idioti cattolici che credono nei loro dogmi ridicoli, si metta nei panni di quei disgraziati che hanno una malattia un poco al di fuori del normale. Vedrà che interpellando 10 luminari della Sua scienza divinizzata, otterrá 10 risposte diverse. Si metta nei panni delle madri e dei padri che hanno un bambino; se chiedono un consiglio a 10 pediatri diversi su una particolare questione, otterrá anche qui 10 risposte diverse. Complimenti all’infallibilitá della scienza!

  19. Fiorellino Blu
    Fiorellino Blu says:

    Desidero dare, senza plemica, alcuni spunti di riflessione.
    Se vogliamo togliere di mezzo tutte le persone che sono ormai “morte da anni” che sono ormai “vegetali”, che non sanno più “relazionarsi con il mondo circostante” (tanto per usare le espressioni usate in questi giorni un po’ dappertutto), allora l’elenco è abbastanza lungo.
    Cominciamo dai “vegetali” molesti, per sé e per gli altri.
    Ci sono i tossicodipendenti, che “vivono” solo per riuscire a procurasi il “buco” successivo, che sono incapaci di relazionarsi con gli altri se non per questo “buco”, e per fare questo rubano, rapinano, ammazzano ecc. ecc.
    Ci sono gli alcolizzazi, che vivono solo per vino, whisky ecc., per l’ubriacatura successiva, che quando tornano a casa “su di giri” picchiano moglie, figli che non hanno neppure la possibilitá di difendersi. Ad esempio, un mio vicino di casa qui a Zagabria picchia spesso e volentieri moglie e figli, che diverse volte sono scappati di casa e altrettante volte sono dovuti tornare perché privi di mezzi di soatentamento, e che quando hanno chiamato la polizia, si sono visti tornare il marito e padre a casa dopo un giorno più incavolato di prima …
    E’ vita questa? Non è vegetare anche questo, e per di piú facendo diventare un infermo la vita altrui?
    Ci sono poi i “vegetali” molesti fino a un certo punto, come Lapo Elkann, che vive per le sue pagliacciate notturne, che fa casino in giro di notte sicuro che non lo fermeranno perché porta un sacco di soldi nei luoghi dove egli dimora.
    Ci sono i “vegetali” che vivono solo per la partita di calcio della domenica o del mercoledí, molto molesti, e che ovunque vadano, lasciano il loro strascico di vetrine rotte e di vandalismi di ogni genere, come ad esempio i Bad Blue Boys della Dinamo Zagabria … e l’elenco potrebbe continuare. E’ questa vita? Non è vegetare anche questo? E’ questo un modo sano di relazionarsi con il mondo? Cosa facciamo, li togliamo tutti dalla circolazione?

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente (47) e anche Pino (50),

    desideravo dire la mia su scuola, egualitarismo e eguaglianza.
    La signora ha parlato “come un libro stampato”, il bello è che non ha capito quello che ha ripetuto a pappagallo.
    -Cancellare l’ideologia dell’egualitarismo-
    Avrebbe ragione, perchè l’egualitarismo straccione unito al reclutamento clientelare degli insegnanti ha mandato la scuola KO.
    Chi ha onestà intellettuale deve darmi atto.
    L’uguaglianza di opportunità è veramente un’altra cosa!
    Post fa ho preso della demente per aver scritto un post a Uroburo dove dicevo che gli scalini di partenza dei suoi figli, (anche miei e vostri) non sono gli stessi dei figli dei miei vicini, poco scolarizzati e a lavorare entrambi.
    Non credo che il tempo pieno com’è strutturato ora, sia utile a superare questi divari.
    Questi bambini passano da un tempo scuola lungo, quanto proficuo?, al nulla stanco dei genitori e a “paperissima” di casa.
    In moltissime case non ci sono libri se non quelli scolastici e forse una vecchia enciclopedia che nessuno apre.
    O un costosissimo computer che serve a giocare, se non peggio!

    Fra la famiglia, la scuola e il territorio, che dovrebbero insieme interagire e costruire “una rete”di comunicazione ed interventi coordinati e coerenti, c’ è invece contrapposizione che spesso sfocia in ostilità e aggressività.
    Così chi ha mezzi, non solo economici, va avanti, gli altri prima arrancano e poi stramazzano.
    Che fare?
    -Riprogettare la rete, coinvolgendo famiglia e parti sociali che non prevarichino le professionalità ma collaborino.
    -Con serietà fare una cernita delle risorse intellettuali degli insegnanti,e chi è inadeguato ritorni a studiare o vada a casa.
    -Tagliare negli sprechi immani, che vanno dalla carta al tonner e su su fino agli strumenti più sofisticati.
    -Dare responsabilità,quindi potere con adeguati controlli, inanzitutto ai dirigenti e poi agli insegnanti e fino ai bidelli, ognuno nel suo ambito.
    -Pagarli decorosamente. Premiare chi ricerca, inventa e si dedica di più.
    Il libro dei sogni?
    Si, perchè non sono le risorse che latitano, ma sono il concetto di “servizio” alla comunità nel senso più alto del termine.

    Questo e molto altro sarebbe per me una scuola dell’uguaglianza, non del passivo e nocivo egualitarismo.
    I proclami della Gelmini, per ora, sono aria fritta, vecchia aria fritta!
    Ma nella scuola ci sono eserciti di renitenti o resistenti alla serità e alla competenza!

    Posso sempre dire a mio figlio che programmi un bel robottino che martelli certe teste di tutti i colori.
    Alcuni sono velocissimi!!!
    mandi
    Sylvi

  21. Sylvi
    Sylvi says:

    Per la completezza dell’informazione.

    Il Presidente dell’Ordine dei medici de FVG ha dichiarato:
    -Non è la Regione che ha la responsabilità della sanità, ma sono i Sindaci.
    -Detto questo l’assessore Kosic (che aveva negato il ricovero in Friuli di Eluana -nota mia-)può anche fare un decreto che limita i ricoveri in Regione, ma tale atto deve riferirsi a tutti i pazienti di un certo tipo e non certo al singolo caso.
    Una volta ricoverato un paziente, spetta ai medici seguire i protocolli-

    Il primario di Anestesia e Rianimazione 1, prof.De Monte dellOspedale S.M. della Misericordia di Udine:
    -Come dipendente del servizio sanitario ho gerarchie, regole e doveri da rispettare.
    – Come uomo mi sento libero di dare il mio supporto al caso Englaro.-

    Don Tarcisio, parroco di Paluzza:
    – Beppino è determinato, e se mi chiederà di celebrare i funerali di sua figlia, non mi tirerò certo indietro.-

    Facciamo tutti silenzio!
    Sylvi

  22. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    tempi “schizofenici” :a fare le riforme (sic!)persone che non sanno di che cosa parlano, ma però sanno perfettamente quello che vogliono ottenere.
    L’onestà intelletuale non alberga in questi signori dei tagli,per cui ognuno tragga le conclusioni che meglio crede!

    La SCUOLA….GIà , MA QUELLA è UN’ALTRA COSA..
    ..di cosa stavamo parlando….
    boh alla prossima..

    un saluto
    cc

  23. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro fiorellino Blu,

    onestamente , mettendo da parte la “fallibilità della Scienza”,ammetto che una parolina di conforto non si nega mai a nessuno!
    L’importante è che non diventi “un obbligo”.
    Per cui io oggi le auguro una “buona giornata”, ma per carità da “fallibilista cronico” non la prenda come un’imperativo categorico!

    Buona giornata!

    cc

  24. Peter
    Peter says:

    xVox

    si’ d’accordo, pero’ lei evita la mia domanda di fondo sulla memoria storica (quella sui giornali era un corollario)

  25. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sulle qualità politiche di Veltroni , si possono nutire tutti i dubbi che si vogliono , ma che a dirlo sia Maurizio Gasparri, fa diventare la notizia QUELLA DEL GIORNO..in barba anche al presunto malore di Berlusconi ed ad alter amenità:

    da” repubblica” Maurizio Gasparri dice..

    ha aggiunto Gasparri – dimostra l’arroganza, la stupidità e l’incapacità di quest’uomo”.

  26. Peter
    Peter says:

    xFiorellino blu

    lei esagera: non direi proprio che oggi 10 pediatri darebbero 10 responsi diversi. Non parliamo mica di previsioni astrologiche. E’ invece molto piu’ vero che poveri cristi malati si girano le sette chiese, per cosi’ dire, ed hanno ovunque lo stesso responso (in genere infausto), che poi si avvera.
    Il punto e’ che gli individui hanno il diritto di decidere di rifiutare le cure, come pure di accettarle fino ad un certo punto, se cosi’ vogliono. E’ molto piu’ difficile quando non sono piu’ in condizioni di decidere per se stessi. E’ bene ricordare che in quei casi i parenti, ed anche i genitori, non hanno il diritto di decidere per loro. Il loro punto di vista credo sia utile per capire retrospettivamente cosa la persona in questione avrebbe voluto fare. In ultima analisi, decide il tribunale se parenti e medici non si mettono d’accordo sul ‘miglior interesse’ del malato.Il tribunale e’ ancora tenuto a fare il ‘miglior interesse’ delle persone in questione, tenendo conto pero’ della loro volonta’ passata se ci sono elementi per capirla (almeno queste sono le regole in altri paesi europei). Se c’e’ un testamento biologico tanto meglio : in genere dirime la questione. Tali testamenti devono essere aggiornati periodicamente, nel caso che le possibilita’ di cura , rianimazione e riabilitazione si siano evolute di molto rispetto all’epoca in cui il testamento era stato fatto (ed anche nel caso le persone cambino idea…).
    Un’altra nota, che la prego di non misinterpretare: un posto letto per ‘vegetali’ in rianimazione costa moltissimo, a occhio e croce 1000-2000 euro al giorno se non di piu’. Ma il vero costo e’ un altro: spesso non vi sono letti in rianimazione per malati gravi che potrebbero essere curati e salvati da tali ricoveri, tornando cosi’ ad esistenze normali

    Peter

  27. Linosse
    Linosse says:

    Gia, gia il consenso delle PARTI SOCIALI
    Da Repubblica oggi di E. Scalfari(parte finale)
    :::::::::::::::::::::::::::::L’opposizione reclama da tempo questa politica ma i rapporti di forza parlamentari sono quelli che sono. Diverso è il peso delle organizzazioni sindacali anche se non ha più la forza di un tempo. Il momento di gettarlo sul piatto della bilancia è questo. Il tentativo di convincere Berlusconi, Tremonti, Marcegaglia a tassare i Gicchissimi patrimoni e le rendite per rilanciare il motore della crescita è pura illusione. Non è quella la loro strategia e non è quella l’alleanza sociale che li sostiene. Siamo dunque arrivati, dopo sei mesi di legislatura, al punto della svolta.
    * * *
    Gran parte degli osservatori, in Europa come in America, sostengono che il vento della crisi mondiale ha rimesso in sella il potere politico rispetto al mercato, i governi rispetto al “business”, l’interventismo pubblico rispetto al liberismo.
    C’è una buona parte di verità in questa diagnosi, ma non tutta la verità. Certamente il liberismo e il pensiero unico che ad esso si ispira sono in netta ritirata. Tuttavia è un fatto che per uscire dalla tempesta serve soprattutto un atto di fiducia. Senza un ritorno della fiducia l’economia mondiale precipiterà da una recessione temporanea in una lunga e devastante depressione.

    Chi sono i destinatari della fiducia? I governi e le istituzioni nazionali e internazionali. E la fiducia da dove viene? Dalla società. Dagli individui, dalle famiglie, dai ceti, dai lavoratori-consumatori-contribuenti-risparmiatori che la compongono.
    Queste enormi masse di persone sono prevalentemente animate da preoccupazioni economiche, però non soltanto da esse. Su un fondale di bisogni inappagati e di paure del futuro non dissipate si stagliano anche convinzioni profonde di carattere morale, di giustizia, di riconoscimento.
    La politica è tornata in sella là dove la società si riconosce in essa. Bush era un’anatra zoppa già molto prima della campagna elettorale di Obama. Del resto Obama è sceso in guerra contro l’establishment del suo partito e McCain ha fatto altrettanto. Dopo le elezioni del 4 novembre la società americana ha determinato una nuova politica e nuove rappresentanze. La società ha espugnato il castello politico e vi ha issato una nuova bandiera.

    In Italia il castello della politica berlusconiana era fino a un mese fa fortissimo. Ora è meno forte perché una parte della società si sente disconosciuta e ferita. Non più rappresentata. Questo è il fatto nuovo: una parte crescente della società è ferita per mancanza di futuro. I giovani studenti, i giovani precari, le donne, i lavoratori dipendenti, le imprese del Nordest, il Mezzogiorno non mafioso, le imprese schiacciate dal racket, i moderati che sognano il buon governo, i cattolici cristiani che non si riconoscono nella gerarchia papalina: queste minoranze si stanno cercando tra loro nel momento stesso in cui si distaccano dal castello politico berlusconiano.

    Siamo appena ai primi segnali, ma sotto la spinta della crisi i mutamenti e gli smottamenti possono procedere con estrema rapidità. In una direzione o nell’altra. Ricementando il castello politico o smantellandolo.
    Siamo ad una svolta di alto rischio dove la partita richiede lucidità e coraggio. Soprattutto coraggio. Bisogna dimenticare le proprie botteghe se si vuole l’assalto al futuro impedendo che ci venga confiscato. ”
    ::::::::::::::::::::::::::
    Ci vorrebbe almeno per “certi politici nostrani”una bella cura ricostituente per i neuroni,attiverà la memoria e rimetterà in moto le esauste sinapsi.Sicuramente discorsi sotto vuoto spinto seguiti da smentite,dequalificazioni,offese non solo non conducono ad alcun risultato ma sono controproducenti come la sfialta del milan con calciatori a 1024 carati pagati in maniera estremamente fuori luogo.
    ê giunto il tempo di ricordare che in un sistema DEMOCRATICO se gli sforzi devono essere comuni bisogna avere ,non dico buon senso,ma un doveroso rispetto per la parte che non ha vinto e certo non si pù insistere con la “battuta”,seguita da fatti innegabili ,”non faremo prigionieri”.È giunto il TEMPO DELLA SERIETÀ E RISPETTO;BASTA CON LE BATTUTINE E LE “RITIRATINE”.LE “PARTI SOCIALI” non SONO pezzi amorfi staccati e buttati là da parte con disprezzo e dileggio È ORA DI RICORDARLO!

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Fiorellino blu, che vuole togliere dalla circolazione i vegetali molesti.
    Alcuni vegetali molesti ringalluzzirebbero se messi in un contesto traumatico dove fossero costretti a scegliere tra un raddrizzamento delle abitudini o spararsi un colpo in testa: il livello medio dell’umanità si innalzerebbe in entrambi i casi.
    Diciamo: scavare pozzi in Africa, miniere di carbone cinesi, roba del genere.
    E’ un concetto nazista? E allora? Avete di meglio?

  29. Peter
    Peter says:

    qualche parola in piu’ sulle situazioni ‘in limine vitae’.
    L’espressione indica quella zona di confine tra la vita e la morte che ha dato adito a dibattiti teorico-pratici sul modo migliore di trattare pazienti in tali situazioni. E’ un problema complesso, complicato ulteriormente da caricature ideologiche che pesano molto di meno in societa’ laiche, almeno in Europa. E quella religiosa e’ senz’altro un’ideologia.
    Non saprei se il caso di Eluana sia ‘in limine vitae’ come inteso nella letteratura medica. A quanto ho capito, la sua e’ una situazione un po’ diversa, di ‘coma apallico’ come si usava dire una volta (il pallium e’ la corteccia cerebrale). Pazienti decorticati che non possono neanche nutrirsi autonomamente, una situazione (in genere) senza ritorno, anche se vi sono stati i soliti casi eclatanti, e davvero rarissimi, di ‘risveglio’.
    Francamente, se mi trovassi in una situazione del genere spero proprio che mi si lasci andare. Le sensazioni subcorticali sono puramente riflesse, e se non lo fossero sarebbe anche peggio. Senza contare l’uso di risorse che sarebbero molto piu’ utili ad altri

    Peter

  30. Vox
    Vox says:

    Un rapporto della Croce Rossa internazionale
    denuncia le politiche israeliane nella Striscia

    L’embargo di Gaza ha «effetti devastanti»

    L’embargo imposto da Israele e dalla comunitá internazionale su Gaza, inasprito dopo la presa del potere assoluto da parte di Hamas, ha effetti «devastanti» sulla popolazione. Lo sostiene il Comitato Internazionale della Croce Rossa in un Rapporto di quarantasei pagine non ancora diffuso, ma di cui il quotidiano britannico The Independent ha pubblicato ieri stralci[…]

    Il 70% del milione e mezzo di palestinesi chiusi dentro Gaza soffre di malnutrizione cronica[…]

    Il risultato di questo cambio di regime alimentare imposto da un embargo che ha l’intento dichiarato di indebolire Hamas e che invece indebolisce gli organismi donne, uomini anziani e bambini, indipendentemente dalla fede politica, è una carenza «allarmante» di ferro, vitamina A e vitamina D[…]

    a Gaza si sopravvive. E nel terrore del successivo raid aereo israeliano[…]

    A settembre scorso un rapporto del Fondo Monetario Internazionale ha confermato che l’economia di Gaza continua a peggiorare. Isolamento, chiusua dei valichi, impossibilitá per i palestinesi di uscire dalla Striscia per trovare lavoro, impossibilitá di garantire un futuro ai propri figli, significano progressiva perdita della dignitá di essere umano[…]
    di Francesca Marretta [Liberazione]

  31. Vox
    Vox says:

    Non sono solo gli studenti italiani a pretestare
    Succede adesso anche in GERMANIA

    […]gli studenti medi tedeschi, mercoledì, a decine di migliaia sono scesi in piazza in tutto il paese contro la riforma del sistema scolastico, per l’istruzione gratuita per tutti e più fondi per scuole e professori[…]

    Berlino, Hannover, Monaco – dove l’istruzione è sempre stata il fiore all’occhiello della conservatrice Csu, oggi in forte crisi di consensi -, Stoccarda, Amburgo e tante altre città.

  32. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    C’è prima di tutto, come ha scritto lei, la ricerca e il successivo rispetto della volontà dell’individuo, scritti o verbali.
    Qui c’è da essere accurati e intransigenti!
    La parola di un padre amorevole e attento ,non può valere, ad esempio come quella di uno assente o ubriacone.
    E qui operano giudici competenti.

    Poi c’è un aspetto psichiatrico: una persona si addormenta giovane e bella e si risveglia avvizzita e estranea a se stessa.
    Non so di psichiatria, ma mi dicono che anche in questo caso c’è da impazzire o suicidarsi.
    C’entra il carattere della persona!

    Credo che un padre equilibrato e affettuoso sappia quello che sua figlia vorrebbe.Io lo saprei.

    Il suo aspetto economico non è per nulla secondario.
    Chi ha responsabilità, coscienza e scienza sceglie sempre il male minore.
    E uno Stato decente gliene dà gli strumenti.
    saluti
    sylvi

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Rachamim, la persuasione non funziona in soggetti inutili a se stessi ( e fin qui la faccenda non mi disturba) e dannosi al prossimo ( questo invece mi disturba).
    La loro non è una colpa, non è colpa loro se sono così: è la loro struttura che li porta ad autodistruggersi e a distruggere gli altri.
    Sull’autodistruzione si potrebbe pensare ad un meccanismo evolutivo che tende ad eliminare il più inadatto all’ambiente. Sulla distruzione degli altri, si entra in un altro campo che è quello appunto del diritto degli altri a vivere in maniera tranquilla e serena.
    Nessuno, dico nessuno, a nessun titolo, può arrogarsi l’arbitrio di rompere le balle agli altri in modo da minarne la serenità.
    Vale in qualsiasi ambito, non solo in quello famigliare.
    L’unico modo per affrontare la situazione di degrado di certa gente è l’allontanarli dalla società e porli in condizione non solo di non nuocere (intento primario) ma anche, se possibile, di recuperarsi come persone.
    Per recuperare elementi pesantemente degradati ci vuole un evento traumatico, le maniere dolci non funzionano.
    L’evento traumatico in questione può essere una spinta alla necessità di sopravvivere in un ambiente con una Natura ostile (un deserto, una situazione lavorativa estrema, ad esempio), dove l’egoismo e l’aggressività del singolo lo condannerebbero a morte, poichè la Natura non fa sconti.
    Di fronte alla morte, il singolo può decidere se darsi una mossa o se lasciare che la morte vinca la battaglia.
    In entrambi i casi il risultato è positivo per il singolo e per l’umanità intera.

  34. carlino
    carlino says:

    Caro Nicotri mi sfugge il nesso tra la “chiamata di matteo” ed il dito puntato di obama.
    Gesu’ sapeva esattamente chi stava scegliendo.

    Sono appena riuscito a leggere gli ultimi tre articoli. Mi sono perso perfino le elezioni negli stati uniti.
    Fa bene a sottolineare le differenze tra il nostro paese e gli stati uniti che faranno pure schifo ma certe cose le stanno superando per davvero: l’elezione di un afro-americano alla casa bianca ne e’ un esempio), e le donne occupano da anni postazioni chiave.

    Da qualche parte leggevo che cambierebbe comunque poco visto che chiunque si candida alla casa bianca a dietro grosse lobby economiche con le quali spesso intreccia traffici discutibili.

    La penosa battuta di berlusconi a proposito dell’abbronzatura del neo eletto presidente di una nazione straniera e di tal cattivo gusto che si giustifica con la crescente mania di onnipotenza del nostro premier.

    Leggevo una cosa che mi hanno dato da pensare: il presidente bush si impegna, con il governo irakeno, per il ritiro delle truppe entro il 2011. Mi pare scorretto prendersi un impegno del genere alla fine del mandato e neoeletto presidente. Forse che obama voleva foraggiare la spesa militare americana con altro fieno? o vuole solo lasciargli una grana difficile da risolvere senza lasciarci la faccia?

    Nel frattempo mi e’ capitato di vedere “il divo – la sensazionale vita di giulio andreotti”.

    Che pena.

    Saluti guevaristi!

    Sto’ a pazzia’.

  35. carlino
    carlino says:

    Per Vox all’inizio…

    il tuo ragionamento e’ corretto moralmente.

    Ma in nella fase finale di capitalismo svelvaggio legiferare in tale senso porta via qualsiasi tipo di investimento straniero indebolendo, in alcuni casi distruggendo qulasiasi speranza di una partenza economica moderna (mi riferisco in modo particolare ai paesi della terza e quarta fascia).

    Pero’ come sarebbe bello.

  36. peter
    peter says:

    xMarco T

    capisco, lei propone la pena di morte, o una specie di gioco alla roulette russa, per i mariti che battono regolarmente moglie e figli, ad esempio. Previa deportazione, ovviamente, una costante del suo illuminato pensiero!…
    Forse basterebbe che i servizi sociali (se ci sono in Croazia non saprei pero’) intervenissero dopo la denuncia, per proteggere i minori e dare rifugio alla moglie o partner vittima di violenza. Il che puo’ comportare l’allontanamento forzato del coniuge violento, oppure la galera a sua scelta. Rimandarli a casa dopo un giorno o due e’ ovviamente pura follia.
    Tuttavia quegli esempi dati da Fiorellino Blu (a proposito, ma ci sono fiori blu?) sono pretestuosi, e non hanno nulla a che vedere con i disgraziati con gravissime lesioni fisiche

    Peter

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sull’autodistruzione si potrebbe pensare ad un meccanismo evolutivo che tende ad eliminare il più inadatto all’ambiente.
    ——————
    L’evoluzione, darwinianamente intesa, porta l’individuo (umano, animale, ma anche vegetale) ad adattarsi all’ambiente in cui si è trovato a nascere. Ognuno di noi nasce in una società già strutturata, vuoi che sia la civiltà occidentale vuoi che sia la foresta amazzonica o la Papuasia. In tutte le società primitive e financo animali esiste un meccanismo di compensazione secondo il quale ognuno apporta a seconda delle sue capacità e tendenze e il tutto si condivide. Ciò comporta la sopravvivenza anche dei deboli, benchè in alcune di queste società che vivono in situazioni estreme, il più debole si autoelimina.
    La civiltà occidentale è forse la più crudele, poichè tende ad estremizzare l’egoismo. Esiste comunque anche qui un meccanismo di compensazione che viene visto però come carità, più che come un diritto alla sopravvivenza.
    Carità intesa non tanto come elemosina, quanto come una forma primitiva di solidarietà: chi ha dà in parte a chi non ha.
    Non basta.
    Ognuno di noi ha qualcosa da dare, in termini di lavoro o di apporto intellettuale. Ciò che manca alla civiltà occidentale è una struttura che sistematicamente utilizzi tali capacità.
    Manca soprattutto il senso morale dei limiti al proprio egoismo e alla propria avidità. Ciò comporta il ricorso all’elemosina da parte di chi guadagna spropositatamente, ma non alla solidarietà.
    Tornando all’evoluzione della specie, l’uomo non si è ancora evoluto in tal senso. Ciò porta alcuni individui ad estremizzare il proprio disagio usando violenza a se stessi e, per riflesso, a chi li circonda. Una violenza senza senso e senza scopo, fine a se stessa. In un contesto primitivo, tali personaggi verrebbero eliminati dalla tribù in maniera violenta o soft, con una forma di ostracismo. In certe tribù l’ostracismo portava il condannato alla morte fisica dovuta al crollo dell’autostima e all’esclusione perpetua dalla comunità. Comunque, il condannato veniva escluso e doveva tenersi alla larga da tutti.
    L’occidente ha una civiltà e una tecnologia in grado di affrontare una certa categoria di disagi e di recuperare il disagiato che sia ancora in uno stadio recuperabile. Chi invece abbia oltrepassato certe soglie, ha bisogno di un ‘miracolo’, ovvero di un evento talmente violento da rimettere in moto il suo spirito di sopravvivenza, se ancora esiste sotto le ceneri dell’autodistruzione. Non è certo il carcere o l’isolamento a poter funzionare in tal senso.
    Resta in sospeso il diritto della gente a non dover subire le angherie di chi si voglia autodistruggere. Un diritto che deve essere salvaguardato come intento primario.

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter: la pena di morte mi sembra stupida, oltre che immorale. Preferisco la schiavitù, a questo punto ( del reo, ovviamente).
    Non c’entrano in questo discorso gli ammalati gravi o portatori di handicap gravi. Devono essere curati con tutte le possibilità disponibili, ovvio.
    Nel caso però desiderassero morire piuttosto che continuare a subire una vita che non gradiscono, perchè no?
    Specie se uno è credente, sa che lo Spirito non muore e che la morte è un passaggio di stato. A maggior ragione, se si rende conto di non poter più essere se stesso e che quindi la propria funzione come essere umano è finita, piuttosto che continuare ad abitare in un corpo che non necessita più al suo essere “persona”, può ben decidere di voler morire.
    Perchè impedirglielo? In nome di quale principio?

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ecco, oltre alla deportazione io reintrodurrei la schiavitù, per certi reati, specie quelli contro il patrimonio fatti dalla delinquenza organizzata, la quale delinquenza è un insulto al concetto di società, è un tumore da asportare, un cancro perforante. Io venderei certa gente come schiavi, piuttosto che dar loro 25 ergastoli ad ognuno, inutilissimi e costosissimi. Istituirei anche uno zoo, per gli elementi di spicco: i papà possono portare i bambini a vedere il tale o talaltro delinquente internazionale (tra i quali includerei anche certi finanzieri e guerrafondai) e a gettar loro le noccioline. Meglio del 41 bis.

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Peter: “…Il che puo’ comportare l’allontanamento forzato del coniuge violento, oppure la galera a sua scelta.”
    —————-
    Non ci siamo.
    L’allontanamento porta il violento ad esercitare comunque la sua violenza nel nuovo contesto.
    Il carcere non serve a niente e costa un mucchio di soldi alla comunità.
    In quanto poi all’efficienza dei servizi sociali, non so come funzioni in GB, ma qui non funziona.
    Quale altra soluzione prospetterebbe il buon Peter, a fronte del fallimento sia dell’allontanamento che del carcere?

  41. Anita
    Anita says:

    x Carlino

    Traduzione Google

    L’Iraq ha chiesto un impegno chiaro da parte degli Stati Uniti che le sue forze hanno lasciato il suo suolo entro la fine del 2011.

    La posizione è stato rivelato in un recente temperato-up versione di un progetto di patto militare che potrebbe vedere la presenza degli Stati Uniti costretti a fare la loro uscita molto prima.

    Con il tempo di esecuzione rapido per sigillare l’accordo, il Gabinetto iracheno ha dato oggi Nouri al-Maliki, il Primo Ministro, l’approvazione di presentare una serie di emendamenti proposti al fianco degli Stati Uniti per ulteriori negoziati.

    Le modifiche eliminerebbe qualsiasi possibilità di militari statunitensi che soggiornano nel paese per più di tre anni, secondo la fonte. Un precedente progetto legato il ritiro con le condizioni di sicurezza sul terreno, aumentando la possibilità della presenza di truppe degli Stati Uniti di essere prorogato.
    http://www.timesonline.co.uk/tol/news/world/iraq/article5032531.ece

    La richiesta viene da Maliki…

    Anita

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cara Anita, io credo che, per come stanno le cose, prima gli USA se ne escono dall’Iraq e meglio è per loro.
    Non so come se la caveranno gli iracheni, ma credo che, con adeguata fornitura di armi ed assistenza da parte degli USA, potrebbero riuscire a far fronte alle mire sia degli ‘squali’ interni, sia degli stati confinanti che sentono anche loro il buon odore del petrolio iracheno e curdo.
    Certo, con l’uscita degli americani è alta la probabilità di una guerriglia ancor più diffusa e devastante, ma tant’è, sono a casa loro, facciano quel che credono.

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Barzellette in livornese, da un’amica di MySpace:

    Un maritino che sta per doventà babbo passeggia ‘nsueggiù da du’ ore nella sala d’aspetto della Maternità, e finarmente ecco l’infermiera con tre bimbini ‘n braccio,
    – Boia, che trattamento di lusso! – stronfia ‘r babbino, tutto lusingato.
    – Allora guardi, ‘nfermiera, piglio quello di mezzo!

    Ar mare c’è ‘r bimbino d’un lucchese che ruzza ‘n cima alla spiaggia, quando tuttantratto arriva un’ondata e se lo porta via.
    Su’ pa’ dé, lo vede sparì nell’acqua e s’inginocchia sulla riva a pregà tutto disperato:
    – Signore mio, fammelo riapparì, rimandamelo addietro!
    Dettofatto ecco un’artr’ondata che ni rotola ‘r bimbo a’ piedi, un po’ scioccato ma sempre vivo.
    E ‘l lucchese sempre lì ‘nginocchiato a pregà! Sicché arriva ‘r bagnino e ni batte sulla spalla:
    – Quell’omo, ma cosa prega? ‘R su’ bimbo ‘r Signore niel’ha rimandato!
    – Sì, ma s’è scordato i sandalini.

    Un giovanotto che lavora ‘n un circo si va a confessà, e c’è ‘r prete che prima lo vole conosce’ un po’.
    Sicché ni domanda nome e cognome, ni chiede ‘ndove sta, cosa fa…
    – Dé, fo l’acrobata! E sono anche parecchio bravo, padre! Guardivì, tò! – E ner di’ così, sorte dar confessionale e si mette a fa’ du’ sarti mortali.

    O vai entrano ‘n chiesa du’ beghine per confessassi anche loro e vedano la scena:
    – O quella?! – stronfia una.

    – Mah, questo prete è tanto strano, sarà la penitenza che fa fare oggi!
    – Boia! Io sono venuta anche senza mutande!

  44. Anita
    Anita says:

    x Marco

    Caro Marco,
    i giornali si precipitano a riportare notizie.
    Nulla di conclusivo sull’ Iraq.
    Il cabinetto di Maliki ha passata la misura con una maggioranza di credo 26 su 28.

    Il parlamento Iracheno avra’ la decisione finale. (forse)

    Ma gli Sciiti sono contrari alla data alla fine del 2011.
    I Kurdi sono pro.

    Cosi’ non vedo una vera decisione in proposito.
    Maliki vorrebbe finalizzare prima della fine di questo anno, cosa che non credo sia possibile.

    Non parlo a vanvera, ho ascoltato e visto in TV quello che ho scritto.

    Anita

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Fiorellino blu

    Ovviamente non ho mai parlato di infallibilità della scienza. Tanto meno della medicina o meglio dei medici, del pressapochismo di molti dei quali ho avuto pesanti esempi, anche con risultati pesanti. A un mi amico hanno asportato un rene sano, convinti avesse un cancro, e del padre della mia prima consorte ho dovuto imporre la dismissione dall’ospedale dove era in coma e sotto ossigeno da 30 giorni senza che sapessero darmi una diagnosi diversa da ” vecchio”. Litigando pesantemente l’ho portato via, e noti che di quell’ospedale era il vice amministratore!, e fatto ricoverare in un reparto universitario diretto da uno specialista mio conoscente. Beh, il mio ex suocero è vissuto altri 20 anni in ottima salute, anche guidando l’auto, alla faccia di chi lo dava per spacciato con l’unica diagnosi “è vecchio”.
    Un mese fa a mia suocera hanno diagnosticato un cancro al polmone, dandole un anno di vita, per poi scoprire con la biopsia che si erano sbagliati. Nel frattempo mia moglie era ridotta a straccio.
    Come vede, ancora una volta ha sbagliato bersaglio. Anche ammesso, ma non concesso, che dieci medici mi diano dieci diagnosi diverse della stessa cosa, non vedo perché mi devo affidare a un ignorante totale di medicina qual è un prete o il papa, che di medicina e scienza in generale ne sanno meno perfino di uno stregone africano o di uno sciamano sudamericano o siberiano. Lei per costruire un palazzo o una nave si affeiderebbe al papa, a un cardinale, a un prete di campagna, o a degli ingegneri, che magari hanno idee diverse su come fare i palazzi e le navi? Solo un imbecille sceglierebbe le prime soluzioni, e il dramma è che la Chiesa pretende ci si comporti tutti da imbecilli quando si tratta di scienza e in specie di medicina. Non parliamo poi del sesso, che vede l’obbrobbrioso ficcanasare tra lenzuola e mutande altrui da parte del clero di tutto il mondo, ma quello cattolico ha l’aggravante che – data la patologica pretesa della castità, ovviamente impossibile – di sesso non sa – mi scusi il termine – una emerita mazza. L’accusa di genocidio di oltre mille scienziati contro Paolo VI non è uno scherzo. Non trova? E non è uno scherzo neppure trovarsi con un papamasochista, amante della mortificazione della carne e del dolore procurato con il cilicio. Più che portare in manicomio lei o il senatore del Nebraska dovremmo portare in manicomio chi predica un Dio che gode del dolore deggli esseri umani. Non trova?
    Per quanto riguarda la causa contro Dio, sono d’accordo con lei: è un’idea balzana e sbagliata, perché la causa andrebbe fatta contro chi si dice suo rappresentate sulla Terra. Rappresentante, noti bene, a tutti gli effetti, anche politici e legali visto che in suo nome hanno gestito lo Stato pontificio e molto altro potere temporale, politico, legale, amministrativo e giudiziario (con i noti crimin idell’Inquisiziaone durati secol ie non qualche ora). La causa contro la Chiesa quindi secondo me è più che plausibile. Tant’è che è stata dichiarata ammissibile in Italia una causa contro la Cei per le manipolazioni della bibba e dei vangeli, oltre che per le centinaia di insegnamenti contrari alla Costituzione italiana e alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo (discorso identico, sia chiaro, fatto anche per il corano).
    Il paradosso Usa della cusa contro Dio è comunque un sintomo del fatto che negli Usa su certi argomenti c’è ben più libertà che in Italia e nel Paese dove lei vive.
    La Chiesa dovrebbe aprirsi velocemente al mondo, come aveva iniziato a fare con il Concilio di Giovanni XXIII, altrimenti è inevitabile che vada verso il tramonto, come è successo a tutte le religioni precedenti. Verso il tramonto o verso guerre disastrose, caldeggiando lo “scontro di civiltà” come ha caldeggiato altre guerre da Carlo Magno in poi, compresa l’invasione dell’Urss, pur di mantenere almeno parte del suo potere.
    Mi fa piacere si sia rifatto vivo.
    Un cordiale saluto.
    pino nicotri

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