Grande spazio per le cazzate e grande silenzio sulla sofferenza dei palestinesi. Grande ignoranza del Vaticano su cosa sia secondo o contro natura, mentre prendiamo il posto della Spagna come sagrestia d’Europa

Sui giornali si trovano molti articoli con tanto di foto che denunciano come “a Venezia il ponte disegnato da Santiago Calatrava è stato deturpato dai writers”, anche se la scritta tracciata con le solite bombolette spray è minuscola e non si capisce dove sia la notizia. Sui giornali trovate articoli sulla “Scritta intimidatoria di Forza Nuova contro Conchita De Gregori, direttore de L’Unità”, anche se non si capisce dove sia la notizia visto che la scritta si limita a dire “Basta odio e falsità”, quindi, anche se è firmata dai fascisti di Forza Nuova, non mi pare sia una intimidazione o una minaccia. Però in compenso è difficile che troverete scritto qualcosa sulle preoccupazioni, le proteste e le denunce dell’UNRWA contro il rischio che l’assedio israeliano alla Striscia di Gaza annienti l’intera popolazione della Striscia di Gaza, vale a dire un milione e mezzo di persone.

L’UNRWA è l’agenzia dell’Onu che da sessant’anni ha il compito di fornire ai palestinesi aiuti diretti, ma non il permesso di promuovere il re-insediamento e la riabilitazione dei profughi né dei loro discendenti. Da notare che l’agenzia dice chiaro e tondo che il blocco già miete vittime per fame, malattie, mancanza di medicinali e ospedali decenti. Del resto già la giornalista israeliana Tanya Reinhardt ha denunciato e dimostrato anni fa nel libro “Distruggere la Palestina” gli aspetti da pulizia etnica della politica di vari governi israeliani, tant’è che le vittime delle rappresaglie militari israeliane e dei coloni sono oltre il triplo delle vittime del terrorismo palestinese, anche a non voler tener conto dei continui espropri di terre e fonti d’acqua, senza nessun risarcimento, e della continua distruzione di oliveti, aranceti, cultura varie e case con la scusa che si tratta di parenti di terroristi, misure che se applicate in Europa anche solo contro la mafia – che in quanto ad ammazzamenti non è seconda a nessuno – farebbe gridare al nazismo.

Del resto, nessuno fiata riguardo il rifiuto permanente del governo di Israele di permettere che l’Onu schieri i suoi militari, i famosi caschi blu, come interposizione tra le zone abitate da palestinesi e quelle abitate da israeliani. Un rifiuto che somiglia più a non volere occhi e testimoni indiscreti che a volere la pace. Del resto perfino uno studioso come il docente e storico israeliano Ben Morris, autore di libri coraggiosi che hanno svelato molti misfatti dei suoi compatrioti di cui si sapeva poco o nulla, ha dichiarato due o tre anni fa che “dobbiamo finire il lavoro iniziato nel ’47”, quando fuggirono da Israele e Palestina un milione e mezzo di arabi, ma ne rimasero altrettanti. Ben Morris ha cioè detto chiaro e tondo quello che dicono anche alcuni partito politici, cioè che bisogna “trasferire” fuori da Israele e Palestina tutti i palestinesi, se non sbaglio un paio di milioni di persone tra Striscia di Gaza e Cisgiordania. Perfino una personalità come Avraham Burg, figlio del fondatore del Mafdal (il partito religioso nazionale) nonché ex deputato e presidente del parlamento israeliano lancia allarmi e scrive libri appassionati contro il continuo avvitarsi su se stessa della politica israeliana con un progressivo distacco dalla realtà capace di evitare il disastro, distacco che annovera il gettare nel cestino della carta straccia anche tutte le condanne e i moniti dell’Onu, una ottantina se non ricordo male, nonché gli accordi di Oslo.

Troverete articoli e spazi dedicati alla innocua e minuscola scritta sul ponte di Calatrava o alla scritta sotto casa della De Gregorio, ma difficilmente troverete articoli sull’appello del parlamento europeo a Israele affinché “ponga immediatamente fine a ogni espansione delle colonie” e alla comunità internazionale perché “protegga i residenti palestinesi del quartiere di Sheikh Jarrah e di altre aree di Gerusalemme Est”. Il parlamento europeo ricorda che Gerusalemme Est non è soggetta alla giurisdizione israeliana dal momento che la Ue non riconosce l’annessione di questa area della città da parte di Israele. L’europarlamento ha infine esortato Israele ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale che possa rendere vano il cosiddetto processo di negoziazione o di pace che dir si voglia, peraltro già ucciso con la moltiplicazione delle colonie subito dopo avere firmato gli accordi di Oslo, di fatto così affondandoli.

Sui giornali e in televisione vedrete virtuosi appelli dei cattolici “amici della vita” contro “l’omicidio” di Eluana Englaro e a favore del rispetto delle “leggi della Natura”, ma non troverete una riga su quanto dichiarato a petto in fuori dal vescovo ausiliario di Rio De Janeiro, Rafael Llano Cifuentes: “La chiesa è contro l’uso del preservativo. I rapporti sessuali tra uomo e donna debbono essere naturali. Non ho mai visto un cane usare un preservativo in un rapporto sessuale con un altro cane”. Il simpatico vescovo blateratore Cifuentes però non dice – per esempio – che siccome non ha mai visto un cane fare un intervento chirurgico allora si doveva lasciar morire Wojtyla anziché accanirsi a curarlo anche con inteventi chirurgici…. Come mai il vaneggiatore Cifuentes usa gli occhiali, l’auto, l’aereo, il frigorifero, legge i giornali e indossa anche le mutande nonostante siano tutte cose che di sicuro NON ha mai visto fare a un cane? Misteri della fede…. O della mascalzonaggine? Non troverete una riga neppure sulle allucinanti dichiarazioni di prelati di alto rango come il cardinale Obando y Bravo, del Nicaragua, come l’arcivescovo di Nairobi e come il cardinale Emmanuel Wamala, dell’Uganda,che sono arrivati a dire nei sermoni pubblici al loro gregge di credenti che “i preservativi trasmettono l’Aids”!!! Dire che questi tizi sono dei mascalzoni, è dire poco. Bisogna invece dire chiaro e tondo e gridare forte che la Chiesa e il Vaticano non hanno la più pallida idea di cosa sia la natura e di cosa sia “contro natura”. E del resto come potrebbero saperne di più se hanno sempre combattuto chi le leggi di natura le studiava e scopriva come Galilei, Darwin, Copernico, Cartesio, Da Vinci e come chi oggi si occupa di staminali

Paolo VI, al secolo il bresciano Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano prima di diventare papa, è passato alla storia come “il pontefice del no alla pillola”, oltre che agli anticoncezionali in genere, nonostante l’apposita commissione da lui creata chiamandone a far parte scienziati, teologi, porporati ed esperti vari, gli avesse raccomandato quasi all’unanimità di legittimarne l’uso. Era infatti – ed è tuttora! – urgente arginare il dilagare delle nascite e della conseguente strage infinita di morti precoci soprattutto nei Paesi poveri, come per esempio accade in quasi tutta l’Africa. Lo scandalo fu tale che oltre mille scienziati firmarono un manifesto per accusare esplicitamente la Chiesa di essersi resa così “responsabile di un genocidio di vaste proporzioni condannando a morte milioni di esseri umani che nasceranno in condizioni da non poter avere né cibo né medicinali”. Strage che si aggiunge a quella mietuta dall’Aids per colpa del divieto “morale” o “religioso” di usare il preservativo, altra enorme responsabilità della Chiesa.

Paolo VI si oppose alla liberalizzazione della pillola certo non per motivi religiosi, visto che nei vangeli non c’è nessuna traccia di questo tipo di argomenti, ma solo per non contraddire i suoi predecessori. Soprannominato “l’Amleto di Milano” dal suo Giovanni XXIII, al secolo il bergamasco Angelo Roncalli, passato alla Storia come “il papa buono” (segno inequivocabile che gli altri sono invece cattivi….), pochi sanno che Paolo VI almeno negli ultimi anni della sua vita portava il cilicio, infliggendosi così “per amore verso Dio” le ferite della carne e il conseguente dolore. Usare il cilicio è da masochisti. Ed essere masochisti è cosa malsana, tanto quanto essere sadici. Il masochismo non è altro che il sadismo contro se stessi. Per carità, ognuno è libero di farsi del male come più gli aggrada, ma come possiamo dire che gli incivili e i fanatici siano solo gli sciiti che si auto flagellano in certe processioni fino a farsi sanguinare? E quale sarebbe, di grazia, la differenza con il “pio” cilicio? Che Dio goda quando ci procuriamo a bella posta sofferenze, privazioni e mutilazioni per offrirgliele, è un pensiero talmente malsano, sacrilego e degno della peggiore idolatria “pagana”, da non avere certo bisogno di commenti. Ha bisogno di commenti invece il fatto che oltre un miliardo di cattolici nel vasto mondo si trova a dover fare i conti, nella propria coscienza, a causa del divieto decretato da un papa come Paolo VI, concependo e quindi mettendo al mondo molto spesso figli che altro non sono se non carne con poche ore o pochi giorni di vita. Carne nata di fatto già morta, latro che “Amici della vita”! Vale infatti la pena ricordare che ogni 6 secondi c’è sul pianeta Terra un bambino che muore di fame, stenti e mancanza di medicinali. Chi uccide chi, dunque?

Anziché accanirsi in sempre nuove stranezze pur di contrastare il progresso del pensiero scientifico, in Vaticano farebbero meglio a studiare. Soprattutto biologia e scienze naturali. Di ciò che è “secondo natura” e “contro natura”, specie in campo sessuale, la Chiesa ha da sempre idee totalmente campare per aria. Per esempio, lunghi studi nelle mandrie di bisonti delle praterie nordamericane hanno portato a una conclusione: tra i maschi, i rapporti omosessuali sono più comuni di quelli eterosessuali. I maschi adulti dei trichechi sono bisex: durante la stagione degli amori si accoppiano come da copione con l’altro sesso; nel resto dell’anno si trastullano invece con esemplari più giovani. «L’omosessualità è stata ora osservata in più di 1500 specie animali e il fenomeno è stato ben descritto per 500 di esse» sostiene Petter Bockman coordinatore della mostra «Contro Natura?» tenuta a Oslo, l’anno scorso, presso il Museo di Storia Naturale dell’Università. I maschi di delfini tursiopi sono, ad esempio, generalmente bisessuali, ma vivono periodi di esclusiva omosessualità. Nelle balene grigie le interazioni omosessuali sono abbastanza frequenti. Il 40% della popolazione maschile di galletti di roccia ( Rupicola rupicola), uccelli della foresta amazzonica, è coinvolta in attività omosessuali e una piccola parte di questa non si accoppia mai con delle femmine.
C’è chi, tra le coppie gay animali, ha addirittura risolto il problema della maternità. E’ il caso dei cigni neri in cui può accadere che un partner della coppia omosex si riproduca regolarmente, per appropriarsi poi dell’uovo deposto dalla partner e incubarlo poi con il compagno. I due possono, in alternativa, anche arrivare a scacciare dal nido la coppia eterosessuale, adottandone le uova; un comportamento osservato anche nei fenicotteri.

Per ribadire il no alla contraccezione, cioè perfino alla “pillola del giorno dopo”, papa Ratzinger di recente ha ribadito che “l’unico scopo dei rapporti sessuali è la procreazione”, ove i rapporti sono ovviamente da “consumare” – as usual – solo ed esclusivamente dentro il matrimonio. Anche questo discorso del “fine teologo” Ratzinger fa acqua da tutte le parti e fa a pugni anche con la logica. Un “fine ultimo”, quale esso sia, non esclude infatti che si possa anche fare altro. Il fine ultimo di un fornaio è fare il pane è quello di un progettista navale è quello di fare navi, ma neppure un ebete oserebbe dire che il panettiere e il progettista non debbano, che so, anche fare dei viaggi, andare in vacanza, andare a cinema, magari a messa, guidare l’auto, ecc., anziché limitarsi sempre e solo il primo a fare il pane e il secondo progetti. Nel matrimonio si può benissimo rispettare il preteso fine ultimo della procreazione anche facendo sesso 99 o 999 volte per amore e sollazzo e una volta per fare un figlio. Forse che una coppia di sposi che procrea un figlio o due anziché 10 o 20 a mo’ di animali, come si usava del resto fare fino a pochi decenni or sono, non rispetta il “fine ultimo” di procreare? Se ho procreato uno o due figli, come può il signor Ratzinger dire che non ho procreato? Misteri della fede…. O del blablablà? Come si fa a dire che vado “contro natura” se faccio sesso per appagare me e la mia compagna senza concepire a tutti i costi o se mi fidanzo con una persona del mio stesso sesso?

A parte l’orrore dell’impicciarsi di fatti sessuali altrui, specie da parte di chi è ufficialmente tenuto alla castità e quindi di sesso ufficialmente non sa nulla, resta il fatto che (anche) queste “Verità” della Chiesa sono completamente false. False non solo dal punto di vista dei vangeli, ma campate per aria anche dal punto di vista della realtà reale e naturale: in Vaticano infatti ignorano cosa sia “secondo natura” e cosa “contro natura”. «L’argomentazione che l’omosessualità non può essere accettata perché contro le leggi della natura può essere ora confutata dal punto di vista scientifico», spiega infatti Bockman, che aggiunge: «La continuazione della specie attraverso la riproduzione non è l’unico scopo delle attività sessuali in cui sono coinvolti diversi animali, uomo compreso. Il rapporto tra animali dello stesso sesso può essere utilizzato per creare alleanze e protezione tra i partner. In situazioni in cui la specie è bisessuale, come nel caso degli scimpanzé nani, le relazioni omosessuali possono consentire quindi di consolidare i legami sociali».
E’ così finita nella polvere la credenza che l’omosessualità, fino ad anni fa osservata principalmente in animali addomesticati o esemplari selvatici tenuti in cattività, fosse una espressione anomala della sessualità animale, se non addirittura una patologia. Le ricerche e le scoperte in campo biologico stanno cambiando gli orizzonti e rendendo sempre più labile il confine tra omosessualità e eterosessualità.

Ma allora perché il Vaticano e la chiesa insistono a voler imporre – in campo medico, scientifico, politico e civile – “Verità” che sono solo gravi sciocchezzuole? Se si vuole costruire un palazzo, una cattedrale, un aereo o un ponte, bisogna sapere di cosa si parla e basarsi sulle rispettive scienze, architetture e ingegnerie comprese. Se ci si illude di poter costruire un aereo, che voli, basandosi sui vangeli o sulla bibbia anziché sulle scienze aereonautiche, si procurano solo disastri! Idem per la biologia e la trasmissione della vita, anche a voler tralasciare che neppure in questi campi i libri “sacri” mettono becco. Oggi che è stato eletto presidente degli Stati Uniti un uomo con la pelle nera, e che papa Ratzinger ne gioisce, forse sarebbe il caso di ricordarsi di come, quanto e quanto a lungo la bibbia è stata presa a giustificazione dello schiavismo. E magari anche della bolla del papa che legittimò lo schiavismo a spese degli africani solo per cercare di riequilibrare i rapporti tra il Portogallo e la Spagna lanciati nella colonizzazione e nella razzia del centro e sud America.

Tutti conosciamo le umiliazioni che deve subire una donna, specie se minorenne, che intende abortire o anche solo utilizzare la “pillola del giorno dopo”. Gente ipocrita e invadente, ma autodefinitasi “Amici della vita” senza neppure sapere da lontano cosa sia la vita, cerca di scoraggiare in tutti i modi le povere Cristo costrette a sorbirsi i loro sermoni, per giunta in strutture sanitarie pubbliche. Cioè pagate da tutti i cittadini e contribuenti della Repubblica italiana, compresi i laici, gli atei, i musulmani, i protestanti, i buddisti, gli induisti, gli ebrei, gli arancioni, ecc., milioni di persone – quasi metà Italia, se non di fatto la maggioranza – che con il papato non ha e non vuole avere nulla a che vedere. L’Italia è l’unico Paese del mondo civile, ma credo anche di quello che non definiamo civile – che permette ai medici ospedalieri, cioè pagati con danaro pubblico, di tutti noi, di mandare al diavolo con la comoda scusa dell'”obiezione di coscienza” una donna bisognosa di abortire o anche solo di prescrizione della pillola del giorno dopo. Capisco che l’obiezione di coscienza possa essere permessa, ma allora chi ha la coscienza che obietta non lo si faccia lavorare in una struttura pubblica! In una struttura, vale a dire, dove il cittadino italiano ha il diritto di aspettarsi che il personale pagato anche con i suoi quattrini risolva i suoi problemi, specie quelli sanitari. Il medico obiettore in un ospedale pubblico è una assurdità, se non una bestialità, come mandare in guerra al fronte, con tanto di divisa e gradi, un ufficiale obiettore di coscienza, cioè anche ufficialmente contrario alla guerra! Solo nel Bel Paese, ormai diventato il Bel Strapaese, possono avvenire di queste incivili buffonate. Che peraltro non sono buffonate, ma soprusi. Pagati per giunta con i soldi di tutti noi contribuenti.

Solo nel Bel Strapaese possiamo avere un capo del governo che insiste ad attaccare la magistratura, da ultimo accusata anche di avere affossato con Mani Pulite “i partiti che avevano creato il benessere”. E solo nel Bel Strapaese possiamo avere la vergogna di un ministro della Pubblica istruzione che taglia ferocemente le spese della scuola, ma assieme allo stesso capo del governo, quello cioè che attacca da anni la magistratura, rassicura la Chiesa che i circa 20 mila insegnanti di religione – nominati da uomini del Vaticano e non della Repubblica italiana – possono continuare a stare tranquilli. Il tutto mentre la fatiscenza delle strutture scolastiche registra un altro morto per crollo del soffitto di un liceo. Liceo non del profondo Sud, ma del profondo Nord.

Stando così le cose c’è da invidiare la Spagna non solo perché progredisce economicamente e civilmente più del Bel Strapaese, ma anche perché un suo magistrato ha iniziato a far togliere i crocifissi dalle scuole pubbliche. La Spagna fino a ieri era derisa come “sagrestia d’Europa”. Oggi la sagrestia d’Europa siamo noi. Sagrestia d’Europa e mangiatoia del Vaticano.

664 commenti
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  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Nicotri,
    il Demente mi ha bloccato un messaggio su Marx scritto direttamente sul blog.
    Il che dimostra che anche a livello di PC il nostro buon marco tempesta ogni tanto si sogna di notte. U.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’ho detto io che questo programma utilizzato dal blog è di destra! probabilmente U. avrà usato termini che hanno a che fare con soc…smo, antipatici al programma.

  3. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rachamim

    Caro Rachamim,

    la pregherei di non tirare in ballo gli ebrei e i nemici degli ebrei ogni volta che si parla di Israele. Mi faccia la cortesia di parlare solo, e più correttamente, di israeliani. Tra i quali, oltretutto, ci sono due milioni di arabi che con l’ebraismo c’entrano meno del classico cavolo a merenda.
    Qua ndo si parla degli Usa non si parla certo come se fosse il Paese dei bianchi o dei wasp o dei neri o degli ispanici, ma se ne parla come se fosse, e in effetti è, il Paese degli statunitensi. Dentro gli Usa ci sono le fissazioni di chi vuole la supremazia dei bianchi o il revanchsim odei neri, ecc., ma sono fissazioni che non ci interessano. Idem per il Sud Africa, che da Paese di un razzismo vergognoso è diventato finalmente il Paese dei sudafricani. Alla stessa stregua, non ci interessano le fissazioni degli israeliani palestinofobi o dei filoisraeliani palestinofobi o dei sionisti palestinofobi, così come non ci interessano le fissazioni di chi ha la mania del ghetto e vuole fare anche di Israele un ghetto di ebrei. Io sono contrario ai ghetti, così come alle monarchie di stampo vaticano. Non faccio eccezioni per nessuno, perché non amo né le prese per il sedere né i due pesi e due misure.
    I padani che vogliono la Padania come terra dei soli padani con la cacciata dei “terroni” sono esecrabili così come sarebbero esecrabili i pugliesi che volessero la Puglia come terra dei soli appuli o japigi, ecc. In Italia c’è la Piana degli Albanesi, dove pure parlano albanese, ma sono italiani come me. E se volessero l’annessione all’Albania verrebbero spernacchiati, così come verrebbero guardati in modo strano se facessero un tifo continuo ede esagerato per l’albania, magari a spese dei kosovari.
    Che Israele conduca una politica di pressione – anche piuttosto rude se non feroce – sui palestinesi per spingerne ad andar via il maggior numero possibile, con la speranza del partito Beitanu di poterli “traferire” in massa fuori da “Israele Paese dei soli ebrei”, è un fatto innegabile. Il fatto che NON si vogliano osservatori internazionali, dell’Onu, neppure come forza di interposizione, e quindi di stimolo alla pace, è un fatto rivelatore, oltre che vergognoso, appure no? Mi dica lei.
    Una volta questi “trasferimenti” di massa coatti si chiamavano deportazioni, per esempio quella di parte degli abitanti di Gerusalemme e Guidea/Israele a Babilonia non mi pare che venga citata come un “trasferimento”. Che la popolazione palestinese invece, nonostante tutto, aumenti, è un dato di fatto che NON dipende dalla volontà e dalla politica di Israele, anzi. Anche i neri del Sud Africa aumentavano nonostante la lurida politica dell’apartheid: e allora? Vuole forse sostenere che l’apartheid non esisteva? O che promuoveva la condizione e il livello di vita dei neri?
    Mi pare di essere stato chiaro. Israele è uno Stato come gli altri. Evitiamo per cortesia ogni volta la tifoseria pro o contro, che sa anche di nazionalismo indebito.
    Un cordiale saluto.
    pino nicotri

  4. Rachamim
    Rachamim says:

    Il ghetto di Warschau, per finire il mio pensiero, era completamente accerchiato, chi cercava di scappare veniva immediatamente fucilato. Non c’era al contrario di Gaza nessuna possibilità di lasciare il ghetto. I Palestinesi hanno la possibilità di farsi curare in Israele, ma vengono impediti dalle stesse autorità di Hamas. La banda del terrore , chiamata Hamas , tiene la popolazione come ostaggio, o ipoteca, per poter di fronte ai media ed al mondo intero figurarsi come vittima.

    Pensiamo invece a quelli che muoiono nelle corsie degli ospedali Italiani.
    La fame a Gaza non c’è, è una menzogna.
    Nell’ “Human Development Ranking” i territori autonomi si trovano al 106esimo posto e sono allo stesso livello dell’Egitto, Giordania, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, Libano e Siria. Tutti paesi problematici, ma persino la Turchia è sotto questi.Tutti i paesi menzionati hanno anche la stessa media per quanto riguarda il decesso di bambini.
    Ma anche quello sembra essere colpa di Israele. L’ autorità della PNA , farebbero meglio ad investire i soldi che arrivano da tutte le parti de mondo, al sostentamento e all’assistenza della popolazione Palestinese, invece di comprare armi.
    Aggiungerei che, come abbiamo visto da quel signore che non aveva il denaro per comprare il latte ai suoi bambini,che più facilmente si può morire di fame in Italia che a Gaza.
    Ed è per me inutile, darsi un alibi di quel che si scive, appoggiandosi a reporter , giornalisti o scrittori Ebrei o Israeliani, perchè di loro non si legge mai tutto, si estrapola dagli articoli o dai libri qualcosa.
    Ma mi ricordo anche di un libro;-” L ‘Ebreo antisemita”.

    I fatti bisogna sempre controllarli e ragionarci su, il perchè succede questo e non quello. Sono stato sempre il primo in questo blog ad ammettere ed a rammaricarmi per le sofferenze dei Palestinesi, ma la colpa non sta sempre e solo da una parte, parlare sempre della colpa dell’uno dimendicandosi delle colpe dell’altro.
    Ci sono purtroppo i creduloni, gli ingenui, o il povero diavolo, come lui stesso si considera, che sa solo offendere in modo stupido e senza uno straccio di argomento, questo tipo crede ancora che il Comandante Eccellentissimo Hugolino de Cojones
    sia rimasto quello di una volta e non si è accorto che ora assomiglia molto, ma molto di più al nostro Berluscones.
    La prima batosta la avuta, la seconda l’avrà al più presto se non cambia rotta. Quelli per sua sfortuna non sono come gli Italiani, ma hanno le palle.
    Cosi si impara che gli ideali non si tradiscono.

    -Una buona e serena serata a tutti.

  5. Rachamim
    Rachamim says:

    xNicotri
    Daccordo,è sbagliato .
    Cari amici, ogni volta che nei miei post precedenti , c’è scritto la parola Ebreo, se necessario leggete prego Israeliano. Grazie

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Si, di divertente ci vedo questo!
    Se l’oggetto fosse un neurone all’interno di una sfera che potrebbe essere una scatola cranica,introducendo il concetto di tempo vedremo un neurone che,sia fermo o in movimento percorrere in un diagramma spazio -temporale una traettoria.
    Ignorando per il momento la descrizione dello spazio -tempo percorso, possiamo però tranquillamente concludere che l’effetto produttivo finale sarà sempre quello di un neurone sia esso posto in una posizione a piacere dello spazio -tempo!

    cc

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro CC, l’idea che volevo dare col mio esempio è che se non si definiscono bene gli “intervalli”, tutto il discorso va a ‘picie’.
    Cos’è un intervallo? E’ una serie di parametri da tenere costanti, entro i quali si verifica un fenomeno.
    Noi utilizziamo nei nostri discorsi il ‘fenomeno’ come una costante e gli ‘intervalli’ come delle variabili accomodanti, il chè non va bene.
    Per esempio, il Cav. è il fenomeno, che può esistere solo entro certi intervalli di comportamento della popolazione.
    Il problema non è quindi il cav, ma la popolazione che, allargando gli inervalli, gli permette di esistere come entità politica.
    Questo concetto è importante nel momento in cui qualcuno di noi voglia combattere seriamente il fenomeno “cav.”.
    E’ un errore agire sul cav., bisogna agire restringendogli gli intervalli di azione fino a bloccarlo. A bloccare non lui come persona, ma come entità politica. Ovvero, lui e chiunque come lui.
    Gli intervalli si restringono agendo sulla popolazione con mezzi di persuasione sia palese che occulta: palese per chi abbia la capacità di intendere, occulta per gli altri.
    Il problema è che chiunque dei nostri politici di tutti i colori farebbe carte false per poter essere al posto del cav. e, per ottenere ciò, promette mari e monti per poi comportarsi in pratica allo stesso modo del cav.
    Una vera politica seria dovrebbero farla comitati etici ben agguerriti, che in nome di un programma di risanamento ben preciso, modifichi gli attuali parametri di movimento della politica, sottoponendoli ad un controllo incrociato, con conflitti di interesse tra i controllori.
    Mi rendo conto che questa è un’utopia al momento.
    Bisognerebbe introdurre un coefficiente di correzione della “fame di soldi e di potere” latente in ognuno di noi, in modo tale che il risveglio dalla latenza sia penalizzante invece che premiante.
    In pratica, abbiamo bisogno di un Leonardo da Vinci della politica.
    C’è? Non c’è. Allora accontentiamoci del brodo, poichè la carne costa cara.

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    x marco tempesta

    Se non vado errato tu tendi a distinguere
    tra due “categorie” sostanziali umane.
    E cioè quelli sono in grado di intendere e di volere e quelli che no.
    Se non vado errato presumo che il numero della seconda sia però di gran lunga superiore alla prima.
    E’ questo, a ben pensarci ,un problema antico.
    Diciamo che per esempio molto più recentemente è stato affrontato dalla sviluppo della “sociologia della conoscenza”o scienza del “pensiero umano”, o meglio scienza della formazione del pensiero umano.
    Connessa a questa scienza è il problema degli “intellettuali” che si presume appartengano invece alla prima categoria.
    Di conseguenza nonostante tutti i tentativi fatti, alla fine neanche la “sociologia della conoscenza” è riuscita a mio avviso a dirimere il complesso problema che nasce da questo assunto.
    Quand’anche gli intellettuali fossero tra di loro del tutto d’accordo sulle cose da fare (come vedi non uso appositamente qui categorie come Bene o male)chi ci dice a priori che anche costoro alla fine non costituiscano una “casta”, o una burocrazia intellettuale per i cui i risultati della loro azione risultino nefasti per la maggior parte della popolazione che pretendono di rappresentare ?
    Questo problema è per il sottoscritto ancora irrisolvibile o meglio di non facile soluzione!
    Di certo per non saper nè leggere e nè scrivere preferisco di gran lunga dei “chierici”che traggano le loro decisioni in un modo che di più si approssimi a quello scientifico attuale !
    Per gli intervalli più o meno stretti in questo momento credo il “pensiero dominante”maggioritarrio imperante dia poco sapzio all’azione politica.
    Le crisi ,come le febbri non sempre portano a ripensamenti anzi talvolta portano a crisi più gravi!
    Di certo non serve a nessuno “scambiare” il sintomo con la malattia!

    cc

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Ps- Ovviamente a partire dai sintomi, si possono diagnosticare malattie diverse!
    Qual’è la tua diagnosi?

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro peter,
    supponiamo che per un’istante tutto gli atomi di ferro scomparissero nel nostro pianeta
    Cosa rsterebbe della nostra superba civilta?
    Ovvero a parte il fatto che che scomparirebbe anche la vita organica,se per assurdo riuscissimo in tempi brevi a sintetizzare un “analogo” a base di un’altro atomo,da dove mai si prenderebbe l’energia per far stare insime tanti protoni e neutroni?
    A questo vien da pensare che certe tribù del rio delle amazzoni sarebbero terribilmente avvantaggiati rispetto a noi!
    Scusa ma il resto a domani ho un’urgenza !

    cc

  11. peter
    peter says:

    xCC

    beh, il ferro e’ essenziale per certe molecole come l’emoglobina e la mioglobina, che si trovano in praticamente tutte le specie animali, mi pare, o almeno in tutti i vertebrati. Non direi che la vita organica scomparirebbe tutta in blocco, a meno che non rientri anche in certi coenzimi batterici, vegetali e di animali inferiori…Non sono botanico o zoologo, mio caro. A proposito, ho conosciuto dei veterinari molto simpatici (mi affiderei volentieri a loro se fossi un miciotto), ma non c’entra…
    Insomma, come al solito quando non vuoi farti capire, ci riesci benissimo.
    Cosa catso c’entrano adesso gli atomi di ferro e la loro ipotetica scomparsa? Forse che le tribu’ amazzoniche sono ancora al paleolitico (ne dubito! magari!).
    Catso e’ la pronuncia inglese di una certa parola italica, a proposito

    ciao, Peter

  12. ségolene
    ségolene says:

    x marco t. post 156

    caro marco, mi aggiungo anch’io al gruppo dei non-benpensanti (cioè malpensanti? forse sì, secondo alcuni del blog)

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Uroburo

    Ho provato a postare il suo commento, ma non succede niente. Mi è arrivata la notifica di avvenuta pubblicazione on line del suo nuovo post di sole due righe, ma nel forum non lo vedo.
    E’ evidente che qualcosa non funzione, ma non so cosa. Davide non mi risponde.
    Forse si tratta di difetti dell’on line, forse invece sono i soliti rompicoglioni nuovamente all’opera.
    Un caro saluto.
    pino nicotri

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Uroburo, sperando che questa volta passi.
    pino nicotri
    ————
    Mio buon marco tempesta,

    Marx non ha mai scritto caxxate del genere (“Il contrario del bianco è il nero, quindi se una cosa non è bianca è nera.”) e neppure anche solo vagamente di questo tipo. Il che dimostra che lei, al massimo, si è letto i bigini delle Edizioni Paoline.

    Marx era un materialista in un mondo dominato dall’Idealismo. Basterebbe solo questo per farne uno dei grandi pensatori della filosofia occidentale.

    Che la storia dell’umanità sia solo storia della lotte delle classi sociali mi sembra innegabile. Lui l’ha chiamata lotta di classe.

    Che le condizioni materiali della produzione economica siano il primo fattore di condizionamento di tutta la vita economica ma anche sociale e culturale mi sembra ormai del tutto pacifico.

    Che l’evoluzione del mondo delle idee (ma non solo) proceda sulla base di un’articolazione dialettica mi sembra anch’esso pacifico (per altro lo diceva già Hegel), Marx l’ha detto anche a proposito della politica.

    Che il lavoro capitalistico sia del tutto alienante lo sa chiunque abbia lavorato in una fabbrica.

    Che si arriverà ad un uso programmato delle risorse economiche, in un mondo vieppiù dominato dalla scarsità di risorse, m i sembra pacifico, solo che questo sistema (che è un sistema “socialista”, nella sua essenza) verrà governato dai banchieri di Wall Street.

    Mi fermo qui ma direi che come primo approccio può bastare. U.

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Da parte di Uroburo
    p.s.
    ———————————
    Caro Nicotri,
    il Demente mi ha bloccato un messaggio su Marx scritto direttamente sul
    blog.
    Il che dimostra che anche a livello di PC il nostro buon marco tempesta
    ogni tanto si sogna di notte. U.

  16. ségolene
    ségolene says:

    x uroburo

    post245 marco tempesta { 26.11.08 alle 19:59 }
    S. Tommaso D’Aquino, genio del 1200, usava un trucco logico che, semplificato, consisteva in questo: “Il contrario del bianco è il nero, quindi se una cosa non è bianca è nera.”
    Il Male è il contrario del Bene, quindi poichè Dio è Bene Infinito, non può avere il male. Capito il furbone?
    ————————-
    secondo quanto scritto da marco, quella frase non è di marx ma di t. d’aquino

  17. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Uro e Pino, vi amiro perché riuscire ancora a leggere, e a rispondere, a certi messaggi io ho sviluppato una forma di allergia che alla seconda riga mi provoca prurito al naso e lacrimazione.
    Il vostro continuare è stoico, per me sarebbe masochismo.

    Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  18. Anita
    Anita says:

    x Pino e Marco

    Si’, qualche cosa non funziona.
    Da qualche giorno devo entrare i miei dati a mano.
    Prima li entravo con Google Auto-Fill.

    Negli altri forum non devo entrare niente, appena clicco si vede il mio nome o nick e e-mail address.

    ‘Notte, Anita

  19. peter
    peter says:

    xAnita

    scusa cara, quando qualcosa non funziona ti rivolgi sempre a ‘Pino e Marco’. Sono forse diventati una joint venture?
    A propos, ho visto le gags di Robin Williams, ma non riesco a trovare quelle che cercavo, su Bush!
    grazie comunque

    ciao, Peter

  20. Uroburo
    Uroburo says:

    Verissimo cara Segolen. ma marco tempesta dice che Marx procede con schemi logici analoghi. Beh è una solenne sciocchezza.

  21. Peter
    Peter says:

    xAnita

    happy Thanksgiving Day, a proposito. Lo so perche’ me lo ha detto Teddy, un tuo compatriota che fa un PhD qui, for his sins…
    Hai sentito dell’attentato in India? terribile, oltre 100 morti e 300 feriti. Mi chiedo se il giorno sia una coincidenza.

    ciao, Peter

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Uroburo: dovrò scavare qualcosa di Marx, per dimostrare la mia opinione. Lo farò.
    A proposito di S. Tommaso, lui ha detto esattamente che il male è assenza di bene. Per la fretta ho scritto ‘il contrario del bene’, la la sostanza è la stessa.

  23. Rachamim
    Rachamim says:

    Caro Marco, mi guarderei bene da farti i conti in tasca.
    Ma tu rientreresti tra quelli che riceveranno la “social card”.
    Sarebbero 40 euro al mese, facilitazioni nei super market, sconto sulla bolletta della luce.
    E’ chiaro che tu hai anche altri introiti, aumma-aumma, e che per orgoglio o per vergogna non farai domanda.
    Io , a dire la verità, non avrei scrupoli al tuo posto.
    (intendo se non avessi l’ aumma-aumma)
    Non è una elemosina, come ha sottolieato lo stesso Tremonti.
    Ed una vita intera si sono pagate anche le tasse, o no?
    Qui in Germania , è risaputo, molti fanno sacrifici e rifiutano gli aiuti sociali dello stato.
    Altri invece, la maggior parte stranieri , non hanno scrupoli, arruffano tutto quello che possono e lavorano in nero.
    Due modi di comportamento, tutti e due sbagliati.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice U.:
    “Che il lavoro capitalistico sia del tutto alienante lo sa chiunque abbia lavorato in una fabbrica.”
    ————-
    Perchè, il lavoro nelle fabbriche comuniste è invece allegro e gioioso?
    Il lavoro della terra, faticosissimo prima dei mezzi meccanici odierni, seppur fatto in proprio e non sotto padrone, non era alienante?
    Qualsiasi lavoro non creativo è alienante.
    Altrimenti non si chiamerebbe ‘lavoro’, si chiamerebbe divertimento.
    Io col mio lavoro mi divertivo; pur essendo molto faticoso e stressante, non mi pesava. Ho mollato nel momento esatto in cui cominciava ad annoiarmi. Mi è costato il dover stringere la cinghia di qualche buco in più, ma sono contento così.

  25. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    quella del bianco-nero, senza colori intermedi, o del bene-male senza niente in mezzo (e poi, bene-male secondo chi??) appartiene al pensiero a scacchi, o appunto in bianco-nero.
    S. Tommaso era senz’altro cosi’, ed aveva detto di molto peggio.
    Ed era tomista-scolastico, una filosofia un tantino diversa dal materialismo dialettico, che rimane uno strumento valido per capire molte cose. Il dualismo tra padrone e operaio configura un rapporto dialettico, e dinamico, non una mera differenza tipo bianco-nero, o bene-male. Lo stesso M. elogia a modo suo la societa’ borghese di allora. Cos’e’ la piramide di Keope di fronte ad una societa’ per azioni? Il suo migliore amico possedeva fabbriche, dei cui proventi beneficio’ largamente anche M.

    Peter

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Rachamim, quei quaranta euro di elemosina il buon cav. sai dove se li può infilare, vero?
    Fa il pari con l’elemosina di Prodi dei 150 euro a fine anno.
    Ci vogliono strutture che utilizzino le residue capacità di noi pensionati e le remunerino proporzionalmente. Altro che elemosine!

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro Peter, nel mondo del lavoro non si parte tutti con le stesse capacità. C’è chi è in grado di inventarlo, il lavoro, e chi invece è assolutamente passivo ed in grado solo di eseguire ordini.
    Esisteranno sempre un padrone e i suoi sottomessi. Esisterà ed è necessario che esista, una differenza di remunerazione, per il semplicissimo fatto che, senza un orizzonte di maggior benessere da raggiungere, il mondo del lavoro si appiattirebbe assolutamente. Vedere cosa è successo in Cina, da quando il mondo del lavoro si è in qualche modo liberato dalle pastoie del centralismo.
    Ciò non toglie che il capitalismo sia, come sistema economico, un sistema autodistruttivo.
    Perchè autodistruttivo?
    Perchè comporta l’accentramento della ricchezza in sempre più ridotta quantità di persone e, togliendo alle altre la capacità di spesa, elimina automaticamente anche la convenienza di produrre: se nessuno compra è inutile produrre. Se non si produce le ricchezze scompaiono ed il capitalismo si autoannulla trasformandosi nella più antica forma del baratto sia di materie che di competenze.
    Dopodicchè si ritorna ai soldi come metodo di trasformazione delle competenze e la ricchezza torna a redistribuirsi per poi tornare a riconcentrarsi.
    Questo andamento ciclico comporta però disordini, teste tagliate e tutto l’armamentario della trasformazione violenta di qualsiasi società instabile economicamente.
    Ecco perchè io parlo di una redistribuzione automatica del valore aggiunto ( il plusvalore di Marx) secondo schemi non penalizzanti l’ambizioso (per non penalizzare la spinta al progresso), e non penalizzanti l’incapace.
    Insomma, un sistema diverso sia dal capitalismo puro che dal comunismo appiattente.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E’ chiaro che tu hai anche altri introiti, aumma-aumma, e che per orgoglio o per vergogna non farai domanda.
    ——————
    caro Rachamim, gli introiti aumma aumma li ho solo quando vendo in Svizzera, ma li spendo tutti lì per pagarmi la vacanza.
    Potrei avere introiti se facessi il cartomante a pagamento, ma nonostante goda di ottima reputazione come ‘indovino’, non ho mai ritenuto di dover monetizzare queste mie capacità.
    Piuttosto, sto attento a come spendo i miei soldi e, non avendo zavorre economiche come le sigarette o l’automobile, riesco anche a risparmiare sui miei 441 euro di pensione, tenendo conto che non pago fitto di casa ( pago solo il condominio).
    Ho calcolato che 5 euro al giorno mi bastano per mangiare, compreso il cappuccino al bar ogni mattina e i dolci la domenica quando sono a pranzo dalla mia amica della domenica.
    Il vestiario lo compro da bancarelle del mercato a prezzi politici ed idem le scarpe.
    Non mi faccio mancare niente di cui abbia desiderio, in ogni caso.
    L’aria cambierà quando, tra un anno, dovrò pagare un fitto, ma per allora vedrò di monetizzare qualcuna delle mie abilità, non so ancora quale. Se poi intanto il buon Berlusca avrà stabilito un quid per aiuto ai fitti che non sia la solita elemosina di 10 euro al mese, non avrò di che lamentarmi.

  29. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Noto con piacere che anche Antonio ha difficoltà a postare se il suo scritto contiene i termini da me individuati.
    Significa che la mia logica non è ancora ammuffita.
    Curioso, comunque…

  30. Rachamim
    Rachamim says:

    xMarco 282
    Il tuo post è perfetto e lo condivido dalla prima all’ultima parola.
    Mi sembra , qualche giorno fa, di aver scritto supergiù la stessa cosa. Un saluto caloroso.

  31. Rachamim
    Rachamim says:

    xMarco
    Perchè, con le idee che hai, non hai mai pensato di darti (se non tutto, almeno un pò) alla politica?

  32. Rachamim
    Rachamim says:

    Giuramento Obama, attesi 4 milioni di persone .
    Barack Obama giurera’ da presidente il prossimo 20 gennaio, ..

    -Speriamo, non succederà altro.

  33. Vox
    Vox says:

    Esisteranno sempre un padrone e i suoi sottomessi.

    @Marco T.

    Qualche secolo fa qualcuno aveva detto che sarebbero sempre esistiti padroni e schiavi. Abbiamo fatto progressi. Ora, invece di dire “schiavi” diciamo solo “sottomessi”…

    Marco, lei e’ una persona strana. Spesso e’ molto logico e ragionevole, ma a volte si lascia andare con delle perle come questa. Secondo lei chi e’ migliore nell’eseguire incarichi dev’essere per forza “sottomesso” e chi e’ creativo deve fare il padrone?

    Non pensa che la questione si possa mettere in modo diverso dal “padroni” e “sottomessi”, per esempio da un lato organizzatore, o ideatore, o anche dirigente (anche un’orchestra ha bisogno del direttore) e dall’altro esecutore di un progetto, di un incarico, di un lavoro manuale, ecc.? Poi c’e’ una fascia intermedia che non rientra ne’ nell’una ne’ nell’altra categoria.

    Inoltre, posso dirle per aver fatto quest’osservazione in prima persona piu’ di una volta, le persone che lei liquida come “sottomesse” a volte amano lavorare come esecutori di un lavoro ideato o organizzato da altri, non solo per mancanza di personalita’ o creativita’, ma perche’ non se la sentono di prendersi responsabilita’, o non hanno studiato abbastanza, o sono semplicemente piu’ bravi e piu’ gratificati come esecutori.

    A casa, queste persone possono essere molto capaci, creative e organizzate nei campi piu’ disparati, dal costruire modelli di navi o di citta’, al riparare qualunque oggetto che non funzioni, o allevare animali, o dipingere, o scrivere… milioni di cose, insomma.

    Ognuno di noi, io direi tutti noi, abbiamo qualche particolare capacita’, qualche attitudine o talento specifico. A volte riusciamo ad esercitarli professionalmente (i piu’ fortunati). Altre volte non possiamo, perche’ non abbiamo potuto specializzarci in quel particolare campo, ma optiamo per l’attivita’ amatoriale, fuori dalle ore di lavoro. Alcuni non sanno nemmeno di avere un particolare talento in qualche campo per il solo fatto che non hanno mai potuto provare o permettersi il lusso di provare. Chi e’ troppo povero per potersi permettere, che so, di andare a lezioni di tennis, non sapra’ mai di essere piu’ bravo di Panatta, o chi non e’ andato a scuola e non ha imparato a scrivere, come di frequente avviene nei paesi del cosiddetto terzo mondo, non sapra’ mai di essere un nuovo Balzac. Non e’ affatto vero che se una capacita’ o un talento c’e’, viene fuori per forza. puo’ restare latente per sempre, o venir perduto per mancanza di esercitazione.

    Partendo dall’idea che ogni essere umano, anzi, in realta’ ogni essere vivente e’ un’individualita’ unica e irripetibile in se’, bisognerebbe tendere verso un tipo di struttura sociale che permetta al maggior numero possibile di persone di scoprire ed esercitare le proprie doti.
    E questo non lo consentira’ mai la sua societa’ di “padroni e sottomessi”, proprio come fatto di principio.

    In generale, la sua visione delle cose mi sembra piuttosto conservativa e, se mi permette, anche alquanto primitiva e senza sbocchi per il futuro. Mai dire mai.

  34. Vox
    Vox says:

    E poi, Marco, ma che ne sa lei veramente della Cina?
    Perche’ a volte e’ cosi’ superficiale?

  35. Vox
    Vox says:

    dovrò scavare qualcosa di Marx, per dimostrare la mia opinione.
    @ Marco T.

    Ma lei oggi semina perle come capelli!
    Cioe’ lei non mette neppure alla lontana la probabilita’ che, magari, leggendo e approfondendo di piu’ la sua conoscenza delle opere di Marx, lei possa dimostrarsi di aver avuto torto, oppure l’eventualita’ di cambiare parere?

    Questo si chiama preconcetto. Usare una cosa, un’idea, un’analisi, per dimostrare sempre e comunque che le cose stanno come dice lei e non altrimenti? Mah. E’ un approccio e un discorso poco serio.

  36. Vox
    Vox says:

    @Pino

    Quando leggo:

    ——
    I Palestinesi hanno la possibilità di farsi curare in Israele, ma vengono impediti dalle stesse autorità di Hamas. La banda del terrore , chiamata Hamas , tiene la popolazione come ostaggio, o ipoteca, per poter di fronte ai media ed al mondo intero figurarsi come vittima.

    Pensiamo invece a quelli che muoiono nelle corsie degli ospedali Italiani.
    La fame a Gaza non c’è, è una menzogna.

    —–

    Mi viene quasi voglia di unirmi a Faust nelle sue richieste bannatorie. Diffondere certe menzogne senza nemmeno arrossire, quando esistono prove filmate, documentate, testimoniate addirittura da molti israeliani, fa schifo ed e’ umanamente rivoltante.

  37. Rachamim
    Rachamim says:

    Gentile vox, lei la pensi pure come le pare.
    Per me quella ,in generale è la verità.
    Per altro,cosi reagendo, dimostra di essere lei stesso rivoltante e di fare schifo. Anzi lei è la schifezza delle schifezze, come dimostra anche il suo post Nr. 290, per non aver capito, e sopratutto per voler di proposito cambiato il senso del post di Marco Tempesta.
    Si vergogni.

  38. Rachamim
    Rachamim says:

    Damocle { 25.11.08 alle 18:28 }

    Chiusi i valichi a Gaza, verso il black out e emergenza cibo

    Sono riusciti a passare solo una quarantina di camion con cibo e medicine, lunedì, poi i valichi tra Israele e la Striscia di Gaza sono stati nuovamente sigillati, nonostante le proteste del Vaticano e dei giornalisti stranieri.

    La popolazione è allo stremo, la centrale elettrica ha autonomia solo per una trentina di ore.




    – Capaci solo a scrivere notizie false , o di stravolgerne il senso.

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Ohhhh mio buon Rodolfo, se a Gaza c’è la fame oppure no non possono dirlo gli israeliani (ed i loro corifei come lei) perché sono diretta parte in causa. Dovrebbero dirlo quelle organizzazioni internazionali a cui gli israeliani negano pervicacemente l’ingresso nei Territori Occupati …..
    Altrimenti, come sempre, voi volete essere gli accusati, i giudici ed il boia (degli altri). Voi dovete permettere che le organizzazioni internazionali controllino le vostre infinite porcherie, le torture, la distruzione di ogni risorsa economica e di ogni infrastruttura del vivere civile, il furto d’acqua, il blocco dei movimenti. La smetta di raccontar balle: si sta nei Territori Occupati come si stava nella Polonia della II GM (genocidi razziali a parte). Comunque è un genocidio qualunque comportamento che impedisca il normale sviluppo di un popolo. Quando ad Hamas, è il figlio della vostra repressione, come ben sapeva il generale Dayan. Voi li volete per poter continuare a reprimere. U.

  40. Vox
    Vox says:

    Si tenga la sua “verita”, noi su questo
    blog continueremo a guardare ai fatti.
    E non sto a dirle quello che io penso di
    lei e dei suoi consimili.

  41. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Nicotri, dando retta al marco tempesta ho scritto direttamente sul blog e così mi sono perduto la copia. Mai dar retta ai marci tempeste!!! U.

  42. Rachamim
    Rachamim says:

    Tenetevi le vostre convinzioni.
    Io mi tengo le mie.
    Le ho scritte , specificando già al principio, che non è mia intenzione convincere nessuno.
    Non è mia intenzione, vietare la libertà di scrivere menzogne, perchè in quello stesso momento, io stesso non sarei più libero.
    Mi rimane sempre la libertà di denunciare le falsità, cosi come fate voi a denunciare, quel che credete siano le mie falsità.

  43. Vox
    Vox says:

    Lei fa confusione tra convinzioni (che appartengono alla sfera del pensiero e delle opinioni) e fatti reali. Diffondere menzogne non e’ un atto di liberta’. Lei e’ e vuole essere cieco. Lo sia. Liberissimo di farlo. Ma allora non venga a spargere letame su un blog che questo letame lo rigettera’ sempre al mittente.

    Altrimenti, si dovrebbe pensare che lei e’ davvero qui, come alcuni credono, non solo per passare piacevolmente il tempo, ma per svolgere un preciso compito, che e’ quello di negare a spada tratta qualunque malefatta israeliana.

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