Grande spazio per le cazzate e grande silenzio sulla sofferenza dei palestinesi. Grande ignoranza del Vaticano su cosa sia secondo o contro natura, mentre prendiamo il posto della Spagna come sagrestia d’Europa

Sui giornali si trovano molti articoli con tanto di foto che denunciano come “a Venezia il ponte disegnato da Santiago Calatrava è stato deturpato dai writers”, anche se la scritta tracciata con le solite bombolette spray è minuscola e non si capisce dove sia la notizia. Sui giornali trovate articoli sulla “Scritta intimidatoria di Forza Nuova contro Conchita De Gregori, direttore de L’Unità”, anche se non si capisce dove sia la notizia visto che la scritta si limita a dire “Basta odio e falsità”, quindi, anche se è firmata dai fascisti di Forza Nuova, non mi pare sia una intimidazione o una minaccia. Però in compenso è difficile che troverete scritto qualcosa sulle preoccupazioni, le proteste e le denunce dell’UNRWA contro il rischio che l’assedio israeliano alla Striscia di Gaza annienti l’intera popolazione della Striscia di Gaza, vale a dire un milione e mezzo di persone.

L’UNRWA è l’agenzia dell’Onu che da sessant’anni ha il compito di fornire ai palestinesi aiuti diretti, ma non il permesso di promuovere il re-insediamento e la riabilitazione dei profughi né dei loro discendenti. Da notare che l’agenzia dice chiaro e tondo che il blocco già miete vittime per fame, malattie, mancanza di medicinali e ospedali decenti. Del resto già la giornalista israeliana Tanya Reinhardt ha denunciato e dimostrato anni fa nel libro “Distruggere la Palestina” gli aspetti da pulizia etnica della politica di vari governi israeliani, tant’è che le vittime delle rappresaglie militari israeliane e dei coloni sono oltre il triplo delle vittime del terrorismo palestinese, anche a non voler tener conto dei continui espropri di terre e fonti d’acqua, senza nessun risarcimento, e della continua distruzione di oliveti, aranceti, cultura varie e case con la scusa che si tratta di parenti di terroristi, misure che se applicate in Europa anche solo contro la mafia – che in quanto ad ammazzamenti non è seconda a nessuno – farebbe gridare al nazismo.

Del resto, nessuno fiata riguardo il rifiuto permanente del governo di Israele di permettere che l’Onu schieri i suoi militari, i famosi caschi blu, come interposizione tra le zone abitate da palestinesi e quelle abitate da israeliani. Un rifiuto che somiglia più a non volere occhi e testimoni indiscreti che a volere la pace. Del resto perfino uno studioso come il docente e storico israeliano Ben Morris, autore di libri coraggiosi che hanno svelato molti misfatti dei suoi compatrioti di cui si sapeva poco o nulla, ha dichiarato due o tre anni fa che “dobbiamo finire il lavoro iniziato nel ’47”, quando fuggirono da Israele e Palestina un milione e mezzo di arabi, ma ne rimasero altrettanti. Ben Morris ha cioè detto chiaro e tondo quello che dicono anche alcuni partito politici, cioè che bisogna “trasferire” fuori da Israele e Palestina tutti i palestinesi, se non sbaglio un paio di milioni di persone tra Striscia di Gaza e Cisgiordania. Perfino una personalità come Avraham Burg, figlio del fondatore del Mafdal (il partito religioso nazionale) nonché ex deputato e presidente del parlamento israeliano lancia allarmi e scrive libri appassionati contro il continuo avvitarsi su se stessa della politica israeliana con un progressivo distacco dalla realtà capace di evitare il disastro, distacco che annovera il gettare nel cestino della carta straccia anche tutte le condanne e i moniti dell’Onu, una ottantina se non ricordo male, nonché gli accordi di Oslo.

Troverete articoli e spazi dedicati alla innocua e minuscola scritta sul ponte di Calatrava o alla scritta sotto casa della De Gregorio, ma difficilmente troverete articoli sull’appello del parlamento europeo a Israele affinché “ponga immediatamente fine a ogni espansione delle colonie” e alla comunità internazionale perché “protegga i residenti palestinesi del quartiere di Sheikh Jarrah e di altre aree di Gerusalemme Est”. Il parlamento europeo ricorda che Gerusalemme Est non è soggetta alla giurisdizione israeliana dal momento che la Ue non riconosce l’annessione di questa area della città da parte di Israele. L’europarlamento ha infine esortato Israele ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale che possa rendere vano il cosiddetto processo di negoziazione o di pace che dir si voglia, peraltro già ucciso con la moltiplicazione delle colonie subito dopo avere firmato gli accordi di Oslo, di fatto così affondandoli.

Sui giornali e in televisione vedrete virtuosi appelli dei cattolici “amici della vita” contro “l’omicidio” di Eluana Englaro e a favore del rispetto delle “leggi della Natura”, ma non troverete una riga su quanto dichiarato a petto in fuori dal vescovo ausiliario di Rio De Janeiro, Rafael Llano Cifuentes: “La chiesa è contro l’uso del preservativo. I rapporti sessuali tra uomo e donna debbono essere naturali. Non ho mai visto un cane usare un preservativo in un rapporto sessuale con un altro cane”. Il simpatico vescovo blateratore Cifuentes però non dice – per esempio – che siccome non ha mai visto un cane fare un intervento chirurgico allora si doveva lasciar morire Wojtyla anziché accanirsi a curarlo anche con inteventi chirurgici…. Come mai il vaneggiatore Cifuentes usa gli occhiali, l’auto, l’aereo, il frigorifero, legge i giornali e indossa anche le mutande nonostante siano tutte cose che di sicuro NON ha mai visto fare a un cane? Misteri della fede…. O della mascalzonaggine? Non troverete una riga neppure sulle allucinanti dichiarazioni di prelati di alto rango come il cardinale Obando y Bravo, del Nicaragua, come l’arcivescovo di Nairobi e come il cardinale Emmanuel Wamala, dell’Uganda,che sono arrivati a dire nei sermoni pubblici al loro gregge di credenti che “i preservativi trasmettono l’Aids”!!! Dire che questi tizi sono dei mascalzoni, è dire poco. Bisogna invece dire chiaro e tondo e gridare forte che la Chiesa e il Vaticano non hanno la più pallida idea di cosa sia la natura e di cosa sia “contro natura”. E del resto come potrebbero saperne di più se hanno sempre combattuto chi le leggi di natura le studiava e scopriva come Galilei, Darwin, Copernico, Cartesio, Da Vinci e come chi oggi si occupa di staminali

Paolo VI, al secolo il bresciano Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano prima di diventare papa, è passato alla storia come “il pontefice del no alla pillola”, oltre che agli anticoncezionali in genere, nonostante l’apposita commissione da lui creata chiamandone a far parte scienziati, teologi, porporati ed esperti vari, gli avesse raccomandato quasi all’unanimità di legittimarne l’uso. Era infatti – ed è tuttora! – urgente arginare il dilagare delle nascite e della conseguente strage infinita di morti precoci soprattutto nei Paesi poveri, come per esempio accade in quasi tutta l’Africa. Lo scandalo fu tale che oltre mille scienziati firmarono un manifesto per accusare esplicitamente la Chiesa di essersi resa così “responsabile di un genocidio di vaste proporzioni condannando a morte milioni di esseri umani che nasceranno in condizioni da non poter avere né cibo né medicinali”. Strage che si aggiunge a quella mietuta dall’Aids per colpa del divieto “morale” o “religioso” di usare il preservativo, altra enorme responsabilità della Chiesa.

Paolo VI si oppose alla liberalizzazione della pillola certo non per motivi religiosi, visto che nei vangeli non c’è nessuna traccia di questo tipo di argomenti, ma solo per non contraddire i suoi predecessori. Soprannominato “l’Amleto di Milano” dal suo Giovanni XXIII, al secolo il bergamasco Angelo Roncalli, passato alla Storia come “il papa buono” (segno inequivocabile che gli altri sono invece cattivi….), pochi sanno che Paolo VI almeno negli ultimi anni della sua vita portava il cilicio, infliggendosi così “per amore verso Dio” le ferite della carne e il conseguente dolore. Usare il cilicio è da masochisti. Ed essere masochisti è cosa malsana, tanto quanto essere sadici. Il masochismo non è altro che il sadismo contro se stessi. Per carità, ognuno è libero di farsi del male come più gli aggrada, ma come possiamo dire che gli incivili e i fanatici siano solo gli sciiti che si auto flagellano in certe processioni fino a farsi sanguinare? E quale sarebbe, di grazia, la differenza con il “pio” cilicio? Che Dio goda quando ci procuriamo a bella posta sofferenze, privazioni e mutilazioni per offrirgliele, è un pensiero talmente malsano, sacrilego e degno della peggiore idolatria “pagana”, da non avere certo bisogno di commenti. Ha bisogno di commenti invece il fatto che oltre un miliardo di cattolici nel vasto mondo si trova a dover fare i conti, nella propria coscienza, a causa del divieto decretato da un papa come Paolo VI, concependo e quindi mettendo al mondo molto spesso figli che altro non sono se non carne con poche ore o pochi giorni di vita. Carne nata di fatto già morta, latro che “Amici della vita”! Vale infatti la pena ricordare che ogni 6 secondi c’è sul pianeta Terra un bambino che muore di fame, stenti e mancanza di medicinali. Chi uccide chi, dunque?

Anziché accanirsi in sempre nuove stranezze pur di contrastare il progresso del pensiero scientifico, in Vaticano farebbero meglio a studiare. Soprattutto biologia e scienze naturali. Di ciò che è “secondo natura” e “contro natura”, specie in campo sessuale, la Chiesa ha da sempre idee totalmente campare per aria. Per esempio, lunghi studi nelle mandrie di bisonti delle praterie nordamericane hanno portato a una conclusione: tra i maschi, i rapporti omosessuali sono più comuni di quelli eterosessuali. I maschi adulti dei trichechi sono bisex: durante la stagione degli amori si accoppiano come da copione con l’altro sesso; nel resto dell’anno si trastullano invece con esemplari più giovani. «L’omosessualità è stata ora osservata in più di 1500 specie animali e il fenomeno è stato ben descritto per 500 di esse» sostiene Petter Bockman coordinatore della mostra «Contro Natura?» tenuta a Oslo, l’anno scorso, presso il Museo di Storia Naturale dell’Università. I maschi di delfini tursiopi sono, ad esempio, generalmente bisessuali, ma vivono periodi di esclusiva omosessualità. Nelle balene grigie le interazioni omosessuali sono abbastanza frequenti. Il 40% della popolazione maschile di galletti di roccia ( Rupicola rupicola), uccelli della foresta amazzonica, è coinvolta in attività omosessuali e una piccola parte di questa non si accoppia mai con delle femmine.
C’è chi, tra le coppie gay animali, ha addirittura risolto il problema della maternità. E’ il caso dei cigni neri in cui può accadere che un partner della coppia omosex si riproduca regolarmente, per appropriarsi poi dell’uovo deposto dalla partner e incubarlo poi con il compagno. I due possono, in alternativa, anche arrivare a scacciare dal nido la coppia eterosessuale, adottandone le uova; un comportamento osservato anche nei fenicotteri.

Per ribadire il no alla contraccezione, cioè perfino alla “pillola del giorno dopo”, papa Ratzinger di recente ha ribadito che “l’unico scopo dei rapporti sessuali è la procreazione”, ove i rapporti sono ovviamente da “consumare” – as usual – solo ed esclusivamente dentro il matrimonio. Anche questo discorso del “fine teologo” Ratzinger fa acqua da tutte le parti e fa a pugni anche con la logica. Un “fine ultimo”, quale esso sia, non esclude infatti che si possa anche fare altro. Il fine ultimo di un fornaio è fare il pane è quello di un progettista navale è quello di fare navi, ma neppure un ebete oserebbe dire che il panettiere e il progettista non debbano, che so, anche fare dei viaggi, andare in vacanza, andare a cinema, magari a messa, guidare l’auto, ecc., anziché limitarsi sempre e solo il primo a fare il pane e il secondo progetti. Nel matrimonio si può benissimo rispettare il preteso fine ultimo della procreazione anche facendo sesso 99 o 999 volte per amore e sollazzo e una volta per fare un figlio. Forse che una coppia di sposi che procrea un figlio o due anziché 10 o 20 a mo’ di animali, come si usava del resto fare fino a pochi decenni or sono, non rispetta il “fine ultimo” di procreare? Se ho procreato uno o due figli, come può il signor Ratzinger dire che non ho procreato? Misteri della fede…. O del blablablà? Come si fa a dire che vado “contro natura” se faccio sesso per appagare me e la mia compagna senza concepire a tutti i costi o se mi fidanzo con una persona del mio stesso sesso?

A parte l’orrore dell’impicciarsi di fatti sessuali altrui, specie da parte di chi è ufficialmente tenuto alla castità e quindi di sesso ufficialmente non sa nulla, resta il fatto che (anche) queste “Verità” della Chiesa sono completamente false. False non solo dal punto di vista dei vangeli, ma campate per aria anche dal punto di vista della realtà reale e naturale: in Vaticano infatti ignorano cosa sia “secondo natura” e cosa “contro natura”. «L’argomentazione che l’omosessualità non può essere accettata perché contro le leggi della natura può essere ora confutata dal punto di vista scientifico», spiega infatti Bockman, che aggiunge: «La continuazione della specie attraverso la riproduzione non è l’unico scopo delle attività sessuali in cui sono coinvolti diversi animali, uomo compreso. Il rapporto tra animali dello stesso sesso può essere utilizzato per creare alleanze e protezione tra i partner. In situazioni in cui la specie è bisessuale, come nel caso degli scimpanzé nani, le relazioni omosessuali possono consentire quindi di consolidare i legami sociali».
E’ così finita nella polvere la credenza che l’omosessualità, fino ad anni fa osservata principalmente in animali addomesticati o esemplari selvatici tenuti in cattività, fosse una espressione anomala della sessualità animale, se non addirittura una patologia. Le ricerche e le scoperte in campo biologico stanno cambiando gli orizzonti e rendendo sempre più labile il confine tra omosessualità e eterosessualità.

Ma allora perché il Vaticano e la chiesa insistono a voler imporre – in campo medico, scientifico, politico e civile – “Verità” che sono solo gravi sciocchezzuole? Se si vuole costruire un palazzo, una cattedrale, un aereo o un ponte, bisogna sapere di cosa si parla e basarsi sulle rispettive scienze, architetture e ingegnerie comprese. Se ci si illude di poter costruire un aereo, che voli, basandosi sui vangeli o sulla bibbia anziché sulle scienze aereonautiche, si procurano solo disastri! Idem per la biologia e la trasmissione della vita, anche a voler tralasciare che neppure in questi campi i libri “sacri” mettono becco. Oggi che è stato eletto presidente degli Stati Uniti un uomo con la pelle nera, e che papa Ratzinger ne gioisce, forse sarebbe il caso di ricordarsi di come, quanto e quanto a lungo la bibbia è stata presa a giustificazione dello schiavismo. E magari anche della bolla del papa che legittimò lo schiavismo a spese degli africani solo per cercare di riequilibrare i rapporti tra il Portogallo e la Spagna lanciati nella colonizzazione e nella razzia del centro e sud America.

Tutti conosciamo le umiliazioni che deve subire una donna, specie se minorenne, che intende abortire o anche solo utilizzare la “pillola del giorno dopo”. Gente ipocrita e invadente, ma autodefinitasi “Amici della vita” senza neppure sapere da lontano cosa sia la vita, cerca di scoraggiare in tutti i modi le povere Cristo costrette a sorbirsi i loro sermoni, per giunta in strutture sanitarie pubbliche. Cioè pagate da tutti i cittadini e contribuenti della Repubblica italiana, compresi i laici, gli atei, i musulmani, i protestanti, i buddisti, gli induisti, gli ebrei, gli arancioni, ecc., milioni di persone – quasi metà Italia, se non di fatto la maggioranza – che con il papato non ha e non vuole avere nulla a che vedere. L’Italia è l’unico Paese del mondo civile, ma credo anche di quello che non definiamo civile – che permette ai medici ospedalieri, cioè pagati con danaro pubblico, di tutti noi, di mandare al diavolo con la comoda scusa dell'”obiezione di coscienza” una donna bisognosa di abortire o anche solo di prescrizione della pillola del giorno dopo. Capisco che l’obiezione di coscienza possa essere permessa, ma allora chi ha la coscienza che obietta non lo si faccia lavorare in una struttura pubblica! In una struttura, vale a dire, dove il cittadino italiano ha il diritto di aspettarsi che il personale pagato anche con i suoi quattrini risolva i suoi problemi, specie quelli sanitari. Il medico obiettore in un ospedale pubblico è una assurdità, se non una bestialità, come mandare in guerra al fronte, con tanto di divisa e gradi, un ufficiale obiettore di coscienza, cioè anche ufficialmente contrario alla guerra! Solo nel Bel Paese, ormai diventato il Bel Strapaese, possono avvenire di queste incivili buffonate. Che peraltro non sono buffonate, ma soprusi. Pagati per giunta con i soldi di tutti noi contribuenti.

Solo nel Bel Strapaese possiamo avere un capo del governo che insiste ad attaccare la magistratura, da ultimo accusata anche di avere affossato con Mani Pulite “i partiti che avevano creato il benessere”. E solo nel Bel Strapaese possiamo avere la vergogna di un ministro della Pubblica istruzione che taglia ferocemente le spese della scuola, ma assieme allo stesso capo del governo, quello cioè che attacca da anni la magistratura, rassicura la Chiesa che i circa 20 mila insegnanti di religione – nominati da uomini del Vaticano e non della Repubblica italiana – possono continuare a stare tranquilli. Il tutto mentre la fatiscenza delle strutture scolastiche registra un altro morto per crollo del soffitto di un liceo. Liceo non del profondo Sud, ma del profondo Nord.

Stando così le cose c’è da invidiare la Spagna non solo perché progredisce economicamente e civilmente più del Bel Strapaese, ma anche perché un suo magistrato ha iniziato a far togliere i crocifissi dalle scuole pubbliche. La Spagna fino a ieri era derisa come “sagrestia d’Europa”. Oggi la sagrestia d’Europa siamo noi. Sagrestia d’Europa e mangiatoia del Vaticano.

664 commenti
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  1. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 545
    “E allora se non si vorranno pagare le royalty, non resterà che consolarsi con i toast. Ammesso che l’idea del toast resti «open source», a disposizione di tutti.
    ::::::::::::::::::::::::::::
    Vox Vox,il consiglio è calzante ma va a finire che i “creativi ” nostrani(quelli che non metteranno le mani in tasca degli Italiani perchè a forza di tagli e sfondamenti le hanno completamente distrutte)ci imporranno un “contributo volontario per l’idea nazionale” che CHIARAMENTE dovrà essere appoggiata e sostenuta.
    La prossima idea faccela pervenire ma “AUMMA AUMMA”.
    L.
    PS.mi è venuto un dubbio sulla triplice bocciatura del figlio del boss.
    Può essere che per favorirlo gli abbiano consigliato di parlare nella maniera a lui e più naturale e che ,forte della concessione, sia rimasto del tutto muto.
    Ah questi docenti che non capiscono!
    L.

  2. Vox
    Vox says:

    Il fantasma del conte di Sandwich perseguitera’ i MacDonalds per generazioni, nei secoli a venire. Oppure, a questo punto, i discendenti di Sandwich potrebbero contestarne i diritti. Oppure, tutti gli abitanti dell’omonima contea…
    Io il panino continuero’ a farmelo gratis, alla faccia loro. Anzi, trarro’ un piacere extra dalla consapevolezza di farla in barba ai copyright della MacDonalds e accoliti. Disobbedienza civile per il panino farcito!

  3. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Intanto, ho suggerito a mio padre di brevettare il suo sistema (veramente unico) di come cuocere un uovo sodo per mezz’ora, facendolo restare liquido.
    ————–
    Beh, cuocere un uovo già sodo e farlo diventare liquido deve proprio essere un miracolo, più che una tecnica!
    Cosa fa, mette un solvente nell’acqua di cottura? Ah, già, è un segreto!

  4. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E che disobbedienza è? Il termine “panino farcito” mica è stato brevettato! E’ stato brevettato il Sandwich alla maniera di McDonald, ma un panino all’italiana è un’altra cosa!

  5. Linosse
    Linosse says:

    X Uroboro
    Non ne dubito ma su questo blog la fonte di informazione è stata inconfondibilmente Uroboriana,per cui la conosciamo così.
    Saluti

  6. Vox
    Vox says:

    No, Marco, prende un uovo crudo per farlo sodo, lo fa bollire mezz’ora con un procedimento particolare, cosi’ che gli resta liquido. Naturalmente, la prima volta che l’ha fatto gli e’ venuto per caso. Il segreto sta nel prendere, diciamo, quattro uova e metterle nell’acqua bollente. Poi, dopo 2-3 minuti, metterli sotto l’acqua fredda (per far staccare bene il guscio), aprirne uno e scoprire che e’ ancora crudo. Si rimettono le altre uova a bollire, ripetendo il procedimento…
    Tra le numerose doti di mio padre, purtroppo, non figura il talento culinario.

  7. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi,
    se non ci fosse da ridere, ci sarebbe da piangere!
    Forse è Marx che si sente maltrattato e non vuol essere contaminato, in questo blog!
    Più che socalista io direi “succhialista”, è più consono alla natura di certi succhialisti, alcuni dei quali morti in esilio, mandatici da Di Pietro a suo tempo, sena fare nomi, denominati dall’Espresso in copertina: ” la banda Bassotti”.

  8. Linosse
    Linosse says:

    X Vox 548
    Che dire,questi tempi non sono frequentabili con la solita tranquillità,se dovessi essere “soggetto a punizioni” aiutati che il ciel ti aiuta (ma la pensione non ti garantisce il minimo esistenziale)avrei almeno pane ed acqua assicurati!(se non intervengono anche sulle “card del detenuto!)
    L.

  9. Vox
    Vox says:

    @ Marco

    Il termine panino farcito, invece, figura in quelle 55 pagine depositate da MacDonalds per il copyright. Mica sono scemi e si fanno sfuggire cosi’ la preda?

    Qualche settimana fa ho letto che la Disney sta facendo causa a un asilo nido che ha mostrato ai bambini “La bella addormentata nel bosco” senza pagare i diritti. A noi sembra assurdo, ma queste multinazionali saprebbero spremere sangue anche alle rape.

    Non mi stupirei piu’ di tanto, se un domani il panino ce lo dovessimo mangiare nascosti sotto al tavolo o dietro il divano, giusto nel caso in cui il Grande fratello ci stesse tenendo d’occhio e poi lo riferisca alla MacDonalds.
    Se scoperti, verrebbero a prenderci come nelle scene di apertura del bellissimo film di Terry Gilliam “Brazil”.

  10. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Coraggio caro VOX, la mia amica ristoratrice, che è una cuoca eccellente, è partita da un uovo fritto che neanche è riuscita a far restare intero! Ce lo ricordiamo sempre!
    Era a casa mia, aveva 17 anni, aveva fame. Le ho detto di andare in cucina e prepararsi ciò che voleva. Lei è andata in cucina ed infine mi ha chiesto se volessi anch’io un uovo fritto. Ne ha cotti due, facendoli rompere.
    Li abbiamo mangiati ridendo, l’uno di fronte all’altro, in un pomeriggio di Giugno 1975.
    E’ stato il più bel pranzo della mia vita: lei era splendida, luminosa, io innamorato fradicio.
    Quando adesso la chiamano in sala per applaudirla, la mia mente torna sempre a quell’uovo…

  11. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Non confonda il cavolo con le banane. Crax tutto era, fuorche’ socalista. Ovvero, socalista lo era solo di nome. Se lei mette l’etichetta “vino” a una bottiglia di aceto, con chi se la prende?

  12. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Chiedo scusa, il post 565 non era diretto a lei, ma a Marco Tempesta. Ho sbagliato destinatario.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    E chiamiamolo, chessò, “policinello napoletano”! Non credo abbiano brevettato anche quello, spero!
    Vuole un bel policinello con tonno, acciughe e capperi? Ed un filo di extravergine pugliese in aggiunta, naturalmente senza schifezze di salse alla Mac Donald, che fanno male al fegato!

  14. Linosse
    Linosse says:

    X Marco 560
    Per caso hai menzionato “scippone l’africano”?
    Saluti e buon fine sabato a tutti
    L.

  15. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Prendiamo ad esempio quello che a Milano chiamano “marocchino”, ovvero il caffè con un po’ di latte e, per chi lo gradisce, un velo di cacao. Beh, ha non so quanti modi di essere chiamato, in Italia, ma sono tanti. Qui da noi lo chiamano “espressino”.
    Si fa come con i medicinali: si mette una minima variante e li si spaccia per farmaci nuovi.

  16. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Accidenti, non funziona neanche al plurale. Mi ha cuccato il post!
    Insomma, bisogna scrivere socalisti, non la versione vera.
    Dicevo che all’epoca votavo Pannella, poi la Bonino ed ora Di Pietro.
    Per votare un socalista, devo prima assicurarmi che lo sia realmente, poi si pensa. A proposito, ce ne sono poi rimasti, di socalisti veri? Qualche nome?

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Si è suicidato l’ex assessore del Comune di Napoli Giorgio Nugnes, coinvolto nell’inchiesta della procura partenopea sugli scontri avvenuti nel quartiere di Pianura, nel gennaio scorso, durante le manifestazioni antidiscarica
    ————
    Boooh, io non li capisco. Questi si suicidano così, come bere un bicchier d’acqua. Sorge un problema e la soluzione qual’è? Ammazzarsi.
    Conta così poco la vita, per loro?
    Fosse il mostro di Marcinelle, potrei ancora capire…ma è un innocuo assessore che ha fatto solo un po’ di casino per le discariche. Avrebbe potuto avere chessò, giusto qualche piccolo fastidio, ad esagerare qualche mese di carcere con la condizionale (ma non credo).
    Non riescono a reggere a questo?
    Non capisco.

  18. Uroburo
    Uroburo says:

    per Vox
    Credo di aver letto la notizia della statura dei soldati sulla Ancient History di Cambridge. I corpi dei soldati ritrovati a Pompei erano alti appunto 176 cm.
    La statura era molto bassa durante il medioevo anche perchè si mangiava da schifo ma in epoca romana le condizioni igieniche erano ottime e quelle alimentari non erano male. Gli schiavi mangiavano ed i liberi pure.
    Ma per essere arruolati nell’esercito romano bisognava appunto avere un fisico di prim’ordine anche perchè si portavano sulle spalle un bagaglio che pesava nell’ordine dei 30 chili (armamento completo – elmo, corazza, scudo, spada, 2 giavellotti – telo da tenda, viveri, pali per il campo …).
    Facevano una vita durissima ma erano soldati di prim’ordine. Fino a Napoleone l’Europa occidentale non ha più visto eserciti del genere. Che non erano gli automata dell’esercito prussiano di Federico II, erano professionisti di altissimo livello tecnico. U.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, vado a casa. Oggi sono solo, qui al giornale. Ho avuto un invito per un concerto a Molfetta, città confinante, ma non ho voglia di muovermi.
    Fino a due-tre anni fa, il sabato era dedicato alla pizzeria con la ragazza o a qualche festicciola a casa. Ora le ragazze si sono accasate e mi sono rimasti solo pranzi e cene con le amiche storiche. C’è l’amica della domenica, quella del mercoledì e poi gli incontri random a pranzo o a cena con un’altra delle mie più care amiche.
    Di sera di solito lavoro al computer per costruire le mie immagini surrealiste, ascoltando radio 3 che è l’unica dove danno musica classica o roba interessante.
    Ieri sera tra le 23 e le 24, hanno fatto ascoltare racconti da tutta Italia, di gente che frequentava le case chiuse. Poi, un tizio che suonava uno strumento del ‘600, una specie di violoncello gigante. Interessante. Mi son perso un precedente concerto del violinista Zuckermann. Peccato. Chissà cosa daranno stasera.
    Sto preparando una mostra per l’estate 2009, ho intenzione di costruire una quarantina di immagini. Di buone, sono ancora a quota 10. Qualcosa la si può già vedere su Facebook o su MySpace, a mio nome.
    A domani, buonanotte a tutti.

  20. Vox
    Vox says:

    @ Uroburo

    Interessante, era una cosa che non sapevo questa della statura dei soldati all’epoca dei romani. Dovevano essere in media piu’ o meno alti come noi, dunque, o forse solo di poco piu’ bassi. Sicuramente piu’ poderosi.

  21. Ted
    Ted says:

    Dear Anita,

    I’m at Peter’s place in the United Kingdom and I just wanted to drop you a quick line to say hello. I was born and raised in Buffalo, New York. I’ve heard that you are from Rhode Island and, although I’ve never had the chance to visit your charming – albeit small – state, I’ve heard great things about it.

    I’m currently working on a Ph.D. in the UK and we’d both like to warmly welcome you to visit us here.

    Cheers,
    Ted

  22. Anita
    Anita says:

    x Uroburo

    La stature di una volta.

    Io lo sapevo perche’ ho visitato diversi castelli spagnoli, dungeons=prigioni e galeons, nelle isole caraibe e nel sud america,
    Mi facevano impressione di come erano bassi i portici ed i lettucci, molti nicchie di pietra.
    Quando chiesi come mai, le guide mi dissero che la statura degli spagnoli di quei tempi era molto piu’ bassa.

    I celti erano i piu’ alti.

    Mentre secondo le statistiche la popolazione Americana va diminuendo d’altezza, io credo che sia dovuto alla grande influenza delle popolazioni indigene latine che sono veramente piccoli di statura.
    Con l’aggiunta delle popolazioni asiatiche la media risulta piu’ bassa.

    Anita

  23. Uroburo
    Uroburo says:

    per Vox
    Penso che le fanterie legionarie (fanteria pesante corazzata come la fanteria oplitica greca che all’epoca erano delle rare eccezioni) avessero una statura simile a quella dei nostri corpi speciali: tipo bersaglieri o alpini. Credo che fossero più robusti sia per la vita che facevano, allora non c’erano macchine) sia per l’addestramento che ricevevano.
    La parola esercito deriva dal latino esercitare, fare esercitazioni.
    I soldati si esercitavano con le armi per ed ore al giorno e nelle esercitazioni usavano armi di piombo, pesanti il doppio di quelle normali. E poi venivano usati per costruire fortificazioni, strade, ponti e qualunque tipo di infrastruttura servisse all’esercito. Per di più dovevano coltivarsi il loro orticello da cui trarre verdura e frutta fresca. Durante gli spostamenti la marcia normale era di 15 miglia (circa 24 chilometri) ma con le marce forzate potevano percorrere fino a 50 miglia al giorno (per breve tempo) che sono poi ottanta chilometri!
    Il console Claudio Nerone percorse ottocento chilometri in dieci giorni con diecimila legionari (equipaggiati con il solo armamento) per raggiungere Livio Salinatore al Metauro dove insieme sconfissero Asdrubale, il fratello di Annibale.
    Questi standard rimasero in vigore fino all’epoca dell’anarchia militare (235-285 d.C.), quando i soldati ottennero delle agevolazioni.
    Tuttavia presidiare migliaia e migliaia di chilometri di frontiera assorbiva quantità eserbitanti di risorse del tutto improduttive. Alla lunga nussuno stato dell’antichità poteva ssotenere spese simile senza entrare in grave crisi economica.
    Roberto Lopez scrive nel suo libro La nascita dell’Europa che lo stato romano si poteva condensare in quattro frasi:
    1. agricoltura senza riserve
    2. commercio senza prestigio
    3. artigianato senza macchine
    4. imposte senza pietà
    Dice che era un impero dai piedi d’argilla: poco elastico, poco in grado di fronteggiare le emergenze.
    Dal IV secolo molti cittadini romani fuggivano dall’impero per stare con i barbari, dove vivevano meglio e le truppe confinarie erano occupate ed impedire fughe quasi quanto erano impegnate ed impedire ingressi indesiderati dei barbari. U.

  24. Anita
    Anita says:

    x Ted

    Hello Ted,
    Peter mentioned that he had an American colleague.
    Glad you dropped in, this is a semi friendly forum…
    Buffalo, NY, very cold winters…lots of snow.

    Yes, Rhode Island is a charming State, as you know it’s a City State, we are only one million inhabitants.

    Nice hearing from you, enjoy the UK and best wishes for your Ph.D.

    Cheers,
    Anita

  25. Anita
    Anita says:

    McDonald brevetto ???

    http://www.zeusnews.it/immagini/008777-hamburger.jpg

    Ma certo, perche’ no?
    Ci mettono una salsetta che dovrebbe essere la loro specialita’, cosi’ come la ricetta di Kentucky Fried chicken del Colonnello Sanders, ingredienti particolari.

    Anche noi avevamo una ricetta della quale non si puo’ usare il nome.
    Si puo’ emulare, ma non usare il nome.

    Anita

  26. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Carini,

    volete sapere dove sono finiti tutti i soc*listi di una certa generazione!
    Ma davvero proprio non lo sapete?
    Si,si proprio loro, quelli su cui Grillo ha fatto la “sua” prima fortuna?
    Quelli che “MIlano” è da bere e cosi si son bevuti anche il resto!
    Ma sono al loro posto,dove diavolo volete che siano finiti!
    Il Blog infatti “rifiuta ” il nome completo per una sorta di autocensura”,miracoli del Silicio ,che misteriosamente abbia cominciato a “prodursi” un’anima tutto da solo ?
    Buona Domenica va!

    cc

  27. x uroburo
    x uroburo says:

    Ma che cavolo dici! 176cm? La minima era 165cm! Spiega perché ti piace l’odore dei cavoli.

    Il Codex Theod. (7.13.3), citato dal Roth (“The logistics of the roman army at war”) porta l’altezza di 165 cm. come limite d’ingresso nelle legioni.
    Questo vale per il legionario in senso lato.
    Un passo di Vegezio fa supporre che esistessero limitazioni più rigide per soldati destinati a servire in unità particolari:

    “Proceritatem tironum ad incommam scio semper exactam, ita ut VI pedum uel certe V et X unciarum inter alares equites uel in primis legionum cohortibus probarentur” (Veg. I, V)

    Il passo sembra suggerire (ma la lettura è ambigua) un’altezza minima di 178 cm per i cavalieri ausiliari, e di 173 cm. per i legionari della I coorte.

    Vox, ma credi a tutti i cavoli scritte da uroburo e compagnia?

  28. Faust
    Faust says:

    Buona domenica al blog. Oggi sono 10 anni che sono in carcere 5 Eroi cubani, senza processo, senza un accusa, senza diritti… e i democratici stanno zitti come sulla vergogna di Guantanamo…
    e del 60esimo anno di un embargo criminale delle forze cche si definiscono democratiche… e i terroristi passeggiano x Miami indisturbati e protetti dalla zia… la troia!!
    Democrazia Vergognati!!! Usa Vergognati!!!
    Faust

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Anita,
    la sua prima foto è esattamente quella del cavolo romano che mi sono mangiato ieri: bellissimo sul piano estetico molto buono sul piano culinario.
    La seconda foto è invece quella di un broccolo (detto anche broccolo verde). Poi ci sono i cavolfiori che a questi ultimi assomigliano molto però sono bianchi (almeno qui).
    Poi ci sono i cavoli verze, i cavoli cappuccio ed i cavoli rossi.
    Ed infine ci sono i cavolini di Bruxelles.
    Io li faccio tutti lessi e poi li condisco o li rosolo in vari modi, ad eccezione delle verze che faccio con la cazzeula. I crauti li compero in scatola.
    Con buona pace del marco tempesta, lasciando la porta chiusa, la finestra aperta e la ventola della cappa di aspirazione in funzione non ho MAI odore di cavolo in casa. Devo dire che a me i cavoli piacciono molto in tutti i modi (ma crauti e cazzeula di più).
    Un saluto U.

  30. Faust x Uroburo
    Faust x Uroburo says:

    Devo dire che a me i cavoli piacciono molto in tutti i modi

    … ccavoli tuoi!!
    … soo ccavoli!!
    … ccavoli amari!!
    … ccavolate!!! etc… cchi ppiu ne ha, ne metta…
    ciao caro….
    Faust

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Per Anita
    Mia cara Anita,
    che gli indiani siano morti a milioni per malattie infettive portate (involontariamente) dai bianchi è un dato di fatto. Le malattie più mortali sono state probabilmente il morbillo, l’influenza e la TBC, ancor più del vaiolo.
    Ma che gli usaegetta abbiano poi cercato di far fuori i pochi sopravvissuti in vari altri modi, sempre più perversi, ad esempio inviando loro coperte di ammalati di tifo o di vaiolo è anche questa storia. Come è storia che vennero confinati in lande desolate e senza alcuna risorsa. O che avete mandato tra loro enormi quantità di bevande alcooliche (spesso tossiche). O che avete strappato loro i loro bambini per educarli a forza alla vostra civiltà di razzisti genocidi. Li avete ammassati in ghetti apposta per farli morire.
    Il povero Adolfo aveva imparato da voi e voi a voltra volta avevate imparato dalla Bibbia che è il libro degli israeliani. Tutto tiene nella vita.
    Non avete mai avuto nessuna cultura di integrazione ma solo di assimilazioni forzata alle vostre idee da razzisti WASP, unica alternativa allo sterminio. Fate così ancora adesso.
    Che altro è la guerra irakena se non il furto delle risorse del più debole da parte del più forte? Siete dei nazisti puri, solo che dite di agire per la libbbertà. La vostra, ovviamente.
    Un pianeta retto da gente come voi durerebbe non più di qualche decennio.
    Un saluto U.

  32. Peter
    Peter says:

    xAnita

    veramente ho piu’ di un American friend, e nessun vero collega. Teddy e’ l’unico che si e’ deciso a farmi visita finora!
    Non ti preoccupare del semi-friendly blog, tanto lui parla pochissimo italiano. Gli ho tradotto qualcosina, il dibattito su Israele-palestina lo ha un po’ impressionato (non riporto il suo commento a getto, e’ meglio).
    Tuttavia e’ molto liberal e conosce i paesi islamici molto bene.
    Per esempio, ha trovato un website sull’Holocaust Memorial di Washington (Nicotri diceva che si trovava a NY!), e mi faceva notare la ‘sciocchezza’ di riportare il sito in parecchie lingue islamiche, tra cui arabo ed urdu. Cui prodest? Ted infatti parla arabo piuttosto bene, e sa leggere l’urdu.
    Sono lieto che se ne sia andato, parlargli dell’ultimo post di Uroburo su US sarebbe stato molto imbarazzante

    Peter

  33. Uroburo
    Uroburo says:

    Per il signore delle 0.57
    Leggo ora la sua (poco urbana) lettera delle 0.57.
    Di fronte al Codex Theodosianum non avrei nulla da obiettare: evidentemente la notizia che avevo riportato era infondata. Comunque il soldato di Pompei era alto appunto 176 centimetri.
    Sa, in un blog ciascuno porta quel che sa e se qualcuno sa più di me, come accade, vuol dire che imparo qualcosa.
    Mi stupisce un po’ la richiesta di uomini di alta statura tra i soldati a cavallo. Non ha molto senso che un cavaliere sia alto: è solo peso in più per il cavallo.
    Invece i soldati della prima cohorte della legione erano (diciamo così) truppe speciali: venivano usati come truppe d’assalto ed il loro centurione era il capo di tutti i centurioni della legione. Il centurione primipilo (tale era il suo nome) faceva parte dello stato maggiore della legione con gli ufficiali superiori, i tribuni. Per di più gli effettivi della I cohorte erano il doppio rispetto alle altre cohorti (1000 invece di 500, piuttosto che 1200 invece di 600).
    Quindi questa notizia di Vegezio (che era giù un autore tardissimo, del V secolo) potrebbe essere esatta. U.
    PS. Guardi però che, se non ricordo male, le ali di cavalleria erano la cavalleria legionaria, perché le unità di cavalleria ausiliaria (barbare) venivano chiamate vexillationes. Queste portavano i loro costumi nazionali, usavano le loro armi ed erano comandati da loro ufficiali. Alla fine della ferma potevano tornarsene a casa loro (con un sacco di soldi) oppure diventare cittadini romani ed i loro figli esser arruolati nelle legioni, raggiungendo, se ne erano capaci, i gradi più alti.
    Era un esempio di ottima integrazione dei diversi.

  34. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    ha ragione!
    Come sarebbe imbarazzante per un italiano sentir parlare della mafia.
    Ma tuttavia la mafia esiste …..
    Comunque mi saluti Ted e gli dica, da parte mia, che se ho molto da dire del suo paese non ho nulla da dire delle singole persone.
    Io parlo di sistemi politici non del signor John Brown che sarà una brava persona proprio come il signor Mario Rossi.
    Tuttavia che un usaegetta che parla l’arabo sia così contrario (come parrebbe di capire dal suo messaggio) ai diritti dei palestinesi mi suona un po’ strano. Mooolto strano ….. U.

  35. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x x Uroburo 582

    L’aggettivo “bellina” lo riservi alle sue amiche e parenti, ma non lo usi, per cortesia, in questo blog rivolgendosi a Vox, che tra l’altro neppure sa se sia uomo o donna, o ad altri. Non si prenda insomma confidenze indebite. Porprio dal suo solito stile “cavolesco” appare chiaro che lei è l’orrido mister P. Non cancello il suo post in attesa che Uroburo, al quale era diretto, le risponda, ammesso che lo ritenga utile.
    pino nicotri

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e x Uroburo

    Chiarisco meglio il mio pensiero sul “diritto al ritorno”, che per gli israeliti o ebrei che dir si voglia assume il nome di sionismo.
    Il “diritto al ritorno” è sancito dall’Onu e se non ricordo male anche dalla Dichiarazione dei diritti universali dell’uomo. A usufruirne però in forma stabile e istituzionalizzata, anzi ormai quasi intoccabile da quando ha assunto il nome di sionismo, sono solo gli israeliti, ammesso che la Palestina/Israele sia la terra dei loro avi in senso non solo ormai mitico o mitologico. In ogni caso, l’unica cosa certa ed anche anagraficamente evidente è che si tratta di un territorio SICURAMENTE degli avi dei palestinesi attuali e di quelli cacciati o costretti ad andarsene da quando il sionismo ha iniziato la campagna culminata con la creazione dello Stato di Israele e connesse guerre. E’ davvero imbarazzante, anche sotto il profilo della logica, sostenere che sono avi solo quelli di ben 2.000 e più anni fa e non invece quelli di “solo” 20-40-60-80-100 anni fa, su su fino ai fatidici 2.000 e più anni fa. O no?
    Come se non bastasse, lo stesso rabbino di Venezia ha voluto ricordare che gli esami del dna hanno dimostrato che i tanto odiati palestinesi non sono altro che i discendenti di chi dalla Palestina/Israele/Giuda non se n’è mai andato neppure dopo la seconda distruzione del tempio di Gerusalemme!!! Nel dna, cioè nel tanto famoso e decantato “sangue”, i palestinesi sono quindi più ebrei degli ebrei ashkenaziti! Anche da un punto di vista “razziale” e “del sangue” i palestinesi hanno quindi almeno pari diritto degli ebrei sionisti a sostenere che il territorio attuale di Israele/Palestina è la terra dei loro avi. Che poi la prepotenza e la maggiore disponibilità di mezzi, alleanze e forza militare faccia carne di porco e strame di tutto ciò, cioè della logica, della realtà e dei diritti, è un altro discorso, ma che nulla cambia per quanto attiene alla realtà. E la realtà è cosa che prima o poi costringe anche gli uomini e i popoli a fare i conti con la verità.
    A parte tutto ciò, e mi rivolgo ora in particolare ad Anita, è ben vero che i “pellerosa” o gli “indios” o gli aborigeni australiani possono andare dove gli pare, ammesso che abbiano i soldi necessari per farlo. Il problema però è che, a differenza degli israeliti o ebrei che dir si voglia, NON possono tornare nelle terre dei loro avi da padroni. Tanto meno con la pretesa di cacciarne i bianchi che nel frattempo hanno invaso i loro territori. Pretesa che invece – nell’ipocrita e accondiscente indifferenza dell’Occidente – hanno i sionisti palestinofobi, che infatti vorrebbero “trasferire” fuori da Israele/Palestina anche i rimanenti palestinesi e arabi cittadini israeliani per “completare ciò che abbiamo fatto nel ’48”, stando a quanto dichiarato da Dayan a Sharon fino a Ben Morris. NON esiste, quindi, un sionismo anche per gli aborigeni australiani né per gli indios e gli indiani d’America. E il motivo per cui non esiste è solo che si tratta di popolazioni prive della forza e delle elleanze necessarie per imporlo anche con le armi. Se però un domani anche quei popoli ridotti a spazzatura della (nostra) Storia dovessero avere la forza necessaria, nessuno potrà impedire che anche loro accampino i propri e rispettivi sionismi: il diritto cioè non solo a tornare nella terra degli avi, ma anche a cacciarne gli occupanti di “razza” o etnia diversa dalla loro, compresa per esempio Anita.
    Il ridicolo, o meglio il tragico, di tutti questi discorsi sugli “avi” di migliaia di anni fa e annesso preteso “diritto al ritorno” è che gli israeliti sono i primi a sostenere che loro hanno avuto origine con l’emigrazione di Abramo e dei suoi dalla città di Ur. Sono cioè i primi a dire che loro non sono altro che emigranti mesopotamici, vale a dire della terra di Ur e Babilonia. Poiché il rabbino capo Di Segni in un suo incredibile discorso contro l’arcobaleno come simbolo “pagano” dei pacifisti ha voluto ricordare che i “babilonesi erano gli irakeni di allora”, se ne ricava che gli ebrei altro non sono che irakeni, sia pure emigrati più o meno 3.000 anni fa. Ascendenza che farebbe sorridere, o ridere, qualunque persona di buon senso, ma che non si può buttare nel cestino dal momento che a tenerci così tanto alle ascendenze sono proprio gli ebrei, non altri.
    Con certi discorsi i discendenti degli italiani emigrati negli Usa, compresi i discendenti di Anita, potrebbero un domani accampare il loro diritto “sionista” a tornare in massa in Italia per comandarvi loro e magari anche per cacciarne i residenti, cioè i discendenti di chi dall’Italia non è mai emigrato.
    Prima di ubriacarsi con la bibbia e altri consimili libri “sacri” sarebbe utile meditare sugli scenari semplicemente sconvolgenti che certi discorsi , basati appunto sulla bibbia, possono provocare. Non a caso, del resto, ne hanno già provocati. E non pochi. Con un numero sterminato di vittime. Che, per quanto sterminato, evidentemente non basta ancora.
    Buona domenica.
    pino nicotri

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Nicotri,
    ho già risposto al singolare messaggio delle 0.57 n. 582 con il mio 590.
    Devo dirle che la sbracata ostilità del messaggio mi aveva fatto dubitare della sua origine. Unica cosa dubbia era stato il fatto che è scritto in un italiano decente, assai diverso da quello abituale del rozzo signor Pantegana, il quale, ovviamente, perde ogni occasione gli si offra per comportarsi da persona civile.
    Nel caso specifico avrebbe potuto semplicemente dire, sulla base dell’indiscutibile Codex Theodosianum, che mi ero sbagliato. Si sarebbe anche preso i miei ringraziamenti! …
    Mah, c’è della gente al mondo nella quale l’odio prende il sopravvento su ogni altra cosa. Curioso in una persona che sembrerebbe aver avuto un così grande successo. Ma questo quando mai imparerà a vivere per se stesso, se ci riesce? E soprattutto quando mai imparerà a difendere le sue idee in modo civile?
    Un cordialissimo saluto U.
    PS 1. Naturalmente anch’io, come quasi tutti, NON amo l’odore dei cavoli bolliti per la casa. Ma me ne difendo adeguatamente ….
    PS 2. E oggi ho mangiato cazzeula!

  38. Uroburo
    Uroburo says:

    Un modo semplice ma, per me, piacevolissimo di mangiare i cavoli fioriti (cavolfiori, broccoli o cavoli romani) è di farli con la pasta.
    Io faccio così:
    faccio bollire i cavoli, li tolgo e faccio bollire la pasta nell’acqua dei cavoli, metto tutto insieme e scodello su un piatto in cui ho messo un’acciuga fatta a pezzettini. Condisco con olio (piccante, nel mio caso) ed abbondante formaggio grattugiato. Ci metto mezzora ma è squisito.
    Volendo complicarsi la vita si può fare un soffritto di olio, acciughe ed aglio e farci rosolare i cavoli lessati per cinque-dieci minuti e poi buttare il tutto sulla pasta, mescolare ad aggiungere abbondante formaggio grattugiato.
    Poi ci sono i professionisti come la Silvy che sono capaci di far saltare l’insieme ma io non potrei mai arrivare a tanto. U.

  39. Uroburo
    Uroburo says:

    Un altro piatto rapido, di una semplicità elementare ma saporitissimo è il seguente.
    Metto della pasta (a piacere: maccheroni, spaghetti o altro) a cuocere in acqua bollente.
    Nel frattempo prendo dell’insalata belga (o indivia) e la faccio rosolare per cinque minuti in un po’ di olio. In un piatto metto una-due acciughe tagliate a pezzettini.
    Quando la pasta è cotta ci rovescio sopra l’indivia e metto il tutto nel piatto (personalmente uso delle marmittina ma è una scelta mia).
    Personalmente ci aggiungo anche un filino di olio piccante e del formaggio grattugiato ma forse a Napoli obietterebbero.
    Tempo totale: quindici minuti; risultato: strepitoso.
    Alcuni invece fanno sciogliere le acciughe nell’olio e poi ci fanno rosolare l’indivia; altri mettono indivia ed acciughe nell’olio e fanno rosolare il tutto per cinque minuti. Il risultato è comunque ottimo.
    Ho fatto la stessa cosa con la catalogna (che, come tutti sanno, è una cicoria amarissima), con il tarassaco dei campi e con la cicoria amara: il risultato è analogo a quello con l’indivia, che è poi un’insalata amara. Notevole per chi non ha tempo da perdere in cucina.

  40. Sylvi
    Sylvi says:

    cara Anita,

    leggo che Uroburo ti ha risposto esaurientemente sui cavoli, broccoli e crauti.
    Anche noi li amiamo moltissimo e li cuociamo in molti modi.
    L’odore di cottura non è senz’altro un problema irrisolvibile!
    I crauti li compriamo direttamente dagli austriaci e si trovano in piccoli tini dove si comprano a kilo.
    Con le rape bianche e violette, messe a macerare e acidulare per due mesi nelle vinacce, e grattuggiate, facciamo la “brovada” ottimo accompagnamento per carni di maiale, soprattutto cotechino.

    Tipica zuppa triestina e anche carnica è la Jota, zuppa di fagioli con crauri , prosciutto e wurstel.
    Buonissima ma da tempi da lupi, in una baita mentre fuori c’è bufera!

    Ho figli e amici di figli che girano da due giorni, ( mio figlio abita a tre km e non ha molto spazio in casa) perchè si preparano ad andare in Germania per i mercatini di Natale.
    Qualsiasi città e villaggio li fa bellissimi; ho visto lavori e presepi fatti in legno che sono incantevoli.

    Piacerebbe tornare anche a me, ma ho altri impegni.
    Devo andare, ci risentiamo al più presto.
    un abbraccio
    sylvi

  41. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    grazie, riferiro’. Non credo che sia contrario ai diritti dei palestinesi, e infatti non parla quasi mai ne’ degli uni ne’ degli altri, proprio come me. Pero’ il tono di certi commenti, letti o tradotti forse superficialmente, gli era parso antisemita.
    E ‘ un linguista poliglotta, parla anche francese e portoghese.

    Peter

    ps
    rozzezza del messaggio a parte, anche a me pareva mooolto strano che la statura dei legionari fosse minimo 1.76!

  42. Fiorellino Blu
    Fiorellino Blu says:

    Caro Nicotri,
    mi spiace doverla per l’ennesima volta contraddire su un Suo errato giudizio sulle cose affermate dalla Chiesa cattolica.
    Quando la Chiesa dice che il rapporto intimo tra un uomo e una donna ha come fine la procreazione, non dice che l’unico motivo per cui avere rapporti intimi è avere figli, ma semplicemente che la coppia deve essere aperta al dono della vita. Altrimenti non avrebbe senso il discorso sui cosiddetti “metodi naturali”, cioè i metodi, come il metodo Billings, avanzato e preciso tanto da essere stato accettato perfino dal governo cinese per le sue campagne antinatalità, che fornisce criteri per astenersi da rapporti intimi nel periodo fertile facilmente riconoscibile da perdite del corpo femminile. E questo periodo fertile dura sì e no due-tre giorni, il che porta a trattenersi per cinque-sei giorni al mese, cosa che non rappresenta sicuramente una fatica di Sisifo.
    Faccio anche notare un’altra cosa che sfugge il piú delle volte ai paladini dell’anticristianesimo viscerale, e cioè che non solo la non consumazione del matrimonio è motivo di annullamento canonico, ma che nella prassi della guida spirituale cattolica il rifiuto da parte di un coniuge di avere rapporti intimi con il consorte normalmente viene vista in modo molto negativo, a meno di situazioni particolari o di consenso di entrambi i coniugi. Quindi non venitemi a dire che la Chiesa è sessuofoba … no, insegna semplicemente ai fedeli a vivere il rapporto d’amore tra coniugi come figli di Dio e non come bisonti (tanto per tornare all’esempio attuale del sig. Nicotri).
    Quanto all’eliminazione dei crocifissi dalle aule scolastiche in Spgna la cosa ha già dei precedenti storici.
    Fu tentata tra l’altro nel 1936 dal regime nazista nella regione dell’Oldenburg, diocesi di Münster, e fu ritirata subito a motivo della rivolta dei genitori (allora i genitori cattolici non erano pappamolle come oggi). Qual era la motivazione? Perché disturbava l'”unità del popolo tedesco”, cioè il tentativo da parte dei nazisti di superare il confessionalismo cattolico/protestante. Piú o meno le stesse motivazioni del giudice spagnolo di Valladolid.
    Quanto alla Jugoslavia, il regime comunista cominciò con il togliere i crocifissi dalle scuole delle regioni cattoliche, e poi proseguì chiudendo le scuole gestiti da religiosi, sequestrando i beni della Chiesa (non parlo solo di foreste, lingotti d’oro et similia, venivano confiscati seminari, conventi, scuole ecc.), tanto che adesso, con ignominia, gli stati che sono succeduti alla Jugoslavia devono restituire questi beni (questo non avviene solo in Croazia, ma anche a Sarajevo, tanto per capirci).
    Poi il regime fece divieto di manifestazione pubblica della religione, inviò spie nelle chiese per vedere chi andava a Messa (conosco un ex funzionario comunale di alto livello di Novi Marof, nei pressi di Zagabria, che dopo essersi convertito andava a Messa a Zagabria facendo 80 km tra andata e ritorno per non essere riconosciuto nel suo paese), vietò ogni celebrazione pubblica del Natale, multato chi pregava il rosario in autobus, licenziato chi portava crocifissi al collo ecc. ecc.
    Naturalmente alla fine della seconda guerra mondiale i partigiani eliminarono alcune miglialia tra sacerdoti, frati e suore …

  43. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    senza offesa per nessuno ma come lei sa io considero la politically correctness usaegetta niente più che l’astuto modo con il quale gli Usaegetta si passano per democratici pur continuando a rapinare ed a massacrare in tutto il mondo nel quale riescono a metter piede.
    Sa, è come mettersi la vaselina sulla punta prima di stuprare la povera fanciullina indifesa: una cortesia di cui la poverina avrebbe fatto volentieri a meno …..
    Anche lo huato van ghetz (ricorda?) dava dell’antisemita a tutti coloro che non erano d’accordo con la politica dello stato d’Israele. Se uno dice che gli israeliani hanno rubato la terra di Palestina ai loro legittimi proprietari subito gli si appioppa la denominazione di antisemita e così si evita di entrare nel merito.
    E’ un trucchetto vecchio. All’inizio ci cascavo ma dopo un po’ di volte ho cominciato a ragionarci sopra e così ho scoperto il trucco. Sarebbe come dire che se lei non è d’accordo con il Banana allora lei è un antidemocratico perchè non rispetta le scelte (ufficiali) della maggioranza degli ittagliani. Una concezione della politica possibile solo in un paese come questo!…
    Io dico le cose come le vedo e quanto all’accusa di antisemitismo chiedo conferme specifiche e dirette, perchè la parola in quanto tale degli huato van ghetz ed in generale degli usaegetta vale, per me, pochino. Poi ognuno dice quel che vuole e non sarebbe la prima volta che degli assassini tagliagole si spaccino per vittime. Proprio come i nazi che, anche loro povere vittime, hanno mosso guerra al mondo intero per difendersi!
    Un saluto U.

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