Grande spazio per le cazzate e grande silenzio sulla sofferenza dei palestinesi. Grande ignoranza del Vaticano su cosa sia secondo o contro natura, mentre prendiamo il posto della Spagna come sagrestia d’Europa
Sui giornali si trovano molti articoli con tanto di foto che denunciano come “a Venezia il ponte disegnato da Santiago Calatrava è stato deturpato dai writers”, anche se la scritta tracciata con le solite bombolette spray è minuscola e non si capisce dove sia la notizia. Sui giornali trovate articoli sulla “Scritta intimidatoria di Forza Nuova contro Conchita De Gregori, direttore de L’Unità”, anche se non si capisce dove sia la notizia visto che la scritta si limita a dire “Basta odio e falsità”, quindi, anche se è firmata dai fascisti di Forza Nuova, non mi pare sia una intimidazione o una minaccia. Però in compenso è difficile che troverete scritto qualcosa sulle preoccupazioni, le proteste e le denunce dell’UNRWA contro il rischio che l’assedio israeliano alla Striscia di Gaza annienti l’intera popolazione della Striscia di Gaza, vale a dire un milione e mezzo di persone.
L’UNRWA è l’agenzia dell’Onu che da sessant’anni ha il compito di fornire ai palestinesi aiuti diretti, ma non il permesso di promuovere il re-insediamento e la riabilitazione dei profughi né dei loro discendenti. Da notare che l’agenzia dice chiaro e tondo che il blocco già miete vittime per fame, malattie, mancanza di medicinali e ospedali decenti. Del resto già la giornalista israeliana Tanya Reinhardt ha denunciato e dimostrato anni fa nel libro “Distruggere la Palestina” gli aspetti da pulizia etnica della politica di vari governi israeliani, tant’è che le vittime delle rappresaglie militari israeliane e dei coloni sono oltre il triplo delle vittime del terrorismo palestinese, anche a non voler tener conto dei continui espropri di terre e fonti d’acqua, senza nessun risarcimento, e della continua distruzione di oliveti, aranceti, cultura varie e case con la scusa che si tratta di parenti di terroristi, misure che se applicate in Europa anche solo contro la mafia – che in quanto ad ammazzamenti non è seconda a nessuno – farebbe gridare al nazismo.
Del resto, nessuno fiata riguardo il rifiuto permanente del governo di Israele di permettere che l’Onu schieri i suoi militari, i famosi caschi blu, come interposizione tra le zone abitate da palestinesi e quelle abitate da israeliani. Un rifiuto che somiglia più a non volere occhi e testimoni indiscreti che a volere la pace. Del resto perfino uno studioso come il docente e storico israeliano Ben Morris, autore di libri coraggiosi che hanno svelato molti misfatti dei suoi compatrioti di cui si sapeva poco o nulla, ha dichiarato due o tre anni fa che “dobbiamo finire il lavoro iniziato nel ’47”, quando fuggirono da Israele e Palestina un milione e mezzo di arabi, ma ne rimasero altrettanti. Ben Morris ha cioè detto chiaro e tondo quello che dicono anche alcuni partito politici, cioè che bisogna “trasferire” fuori da Israele e Palestina tutti i palestinesi, se non sbaglio un paio di milioni di persone tra Striscia di Gaza e Cisgiordania. Perfino una personalità come Avraham Burg, figlio del fondatore del Mafdal (il partito religioso nazionale) nonché ex deputato e presidente del parlamento israeliano lancia allarmi e scrive libri appassionati contro il continuo avvitarsi su se stessa della politica israeliana con un progressivo distacco dalla realtà capace di evitare il disastro, distacco che annovera il gettare nel cestino della carta straccia anche tutte le condanne e i moniti dell’Onu, una ottantina se non ricordo male, nonché gli accordi di Oslo.
Troverete articoli e spazi dedicati alla innocua e minuscola scritta sul ponte di Calatrava o alla scritta sotto casa della De Gregorio, ma difficilmente troverete articoli sull’appello del parlamento europeo a Israele affinché “ponga immediatamente fine a ogni espansione delle colonie” e alla comunità internazionale perché “protegga i residenti palestinesi del quartiere di Sheikh Jarrah e di altre aree di Gerusalemme Est”. Il parlamento europeo ricorda che Gerusalemme Est non è soggetta alla giurisdizione israeliana dal momento che la Ue non riconosce l’annessione di questa area della città da parte di Israele. L’europarlamento ha infine esortato Israele ad astenersi da qualsiasi azione unilaterale che possa rendere vano il cosiddetto processo di negoziazione o di pace che dir si voglia, peraltro già ucciso con la moltiplicazione delle colonie subito dopo avere firmato gli accordi di Oslo, di fatto così affondandoli.
Sui giornali e in televisione vedrete virtuosi appelli dei cattolici “amici della vita” contro “l’omicidio” di Eluana Englaro e a favore del rispetto delle “leggi della Natura”, ma non troverete una riga su quanto dichiarato a petto in fuori dal vescovo ausiliario di Rio De Janeiro, Rafael Llano Cifuentes: “La chiesa è contro l’uso del preservativo. I rapporti sessuali tra uomo e donna debbono essere naturali. Non ho mai visto un cane usare un preservativo in un rapporto sessuale con un altro cane”. Il simpatico vescovo blateratore Cifuentes però non dice – per esempio – che siccome non ha mai visto un cane fare un intervento chirurgico allora si doveva lasciar morire Wojtyla anziché accanirsi a curarlo anche con inteventi chirurgici…. Come mai il vaneggiatore Cifuentes usa gli occhiali, l’auto, l’aereo, il frigorifero, legge i giornali e indossa anche le mutande nonostante siano tutte cose che di sicuro NON ha mai visto fare a un cane? Misteri della fede…. O della mascalzonaggine? Non troverete una riga neppure sulle allucinanti dichiarazioni di prelati di alto rango come il cardinale Obando y Bravo, del Nicaragua, come l’arcivescovo di Nairobi e come il cardinale Emmanuel Wamala, dell’Uganda,che sono arrivati a dire nei sermoni pubblici al loro gregge di credenti che “i preservativi trasmettono l’Aids”!!! Dire che questi tizi sono dei mascalzoni, è dire poco. Bisogna invece dire chiaro e tondo e gridare forte che la Chiesa e il Vaticano non hanno la più pallida idea di cosa sia la natura e di cosa sia “contro natura”. E del resto come potrebbero saperne di più se hanno sempre combattuto chi le leggi di natura le studiava e scopriva come Galilei, Darwin, Copernico, Cartesio, Da Vinci e come chi oggi si occupa di staminali
Paolo VI, al secolo il bresciano Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano prima di diventare papa, è passato alla storia come “il pontefice del no alla pillola”, oltre che agli anticoncezionali in genere, nonostante l’apposita commissione da lui creata chiamandone a far parte scienziati, teologi, porporati ed esperti vari, gli avesse raccomandato quasi all’unanimità di legittimarne l’uso. Era infatti – ed è tuttora! – urgente arginare il dilagare delle nascite e della conseguente strage infinita di morti precoci soprattutto nei Paesi poveri, come per esempio accade in quasi tutta l’Africa. Lo scandalo fu tale che oltre mille scienziati firmarono un manifesto per accusare esplicitamente la Chiesa di essersi resa così “responsabile di un genocidio di vaste proporzioni condannando a morte milioni di esseri umani che nasceranno in condizioni da non poter avere né cibo né medicinali”. Strage che si aggiunge a quella mietuta dall’Aids per colpa del divieto “morale” o “religioso” di usare il preservativo, altra enorme responsabilità della Chiesa.
Paolo VI si oppose alla liberalizzazione della pillola certo non per motivi religiosi, visto che nei vangeli non c’è nessuna traccia di questo tipo di argomenti, ma solo per non contraddire i suoi predecessori. Soprannominato “l’Amleto di Milano” dal suo Giovanni XXIII, al secolo il bergamasco Angelo Roncalli, passato alla Storia come “il papa buono” (segno inequivocabile che gli altri sono invece cattivi….), pochi sanno che Paolo VI almeno negli ultimi anni della sua vita portava il cilicio, infliggendosi così “per amore verso Dio” le ferite della carne e il conseguente dolore. Usare il cilicio è da masochisti. Ed essere masochisti è cosa malsana, tanto quanto essere sadici. Il masochismo non è altro che il sadismo contro se stessi. Per carità, ognuno è libero di farsi del male come più gli aggrada, ma come possiamo dire che gli incivili e i fanatici siano solo gli sciiti che si auto flagellano in certe processioni fino a farsi sanguinare? E quale sarebbe, di grazia, la differenza con il “pio” cilicio? Che Dio goda quando ci procuriamo a bella posta sofferenze, privazioni e mutilazioni per offrirgliele, è un pensiero talmente malsano, sacrilego e degno della peggiore idolatria “pagana”, da non avere certo bisogno di commenti. Ha bisogno di commenti invece il fatto che oltre un miliardo di cattolici nel vasto mondo si trova a dover fare i conti, nella propria coscienza, a causa del divieto decretato da un papa come Paolo VI, concependo e quindi mettendo al mondo molto spesso figli che altro non sono se non carne con poche ore o pochi giorni di vita. Carne nata di fatto già morta, latro che “Amici della vita”! Vale infatti la pena ricordare che ogni 6 secondi c’è sul pianeta Terra un bambino che muore di fame, stenti e mancanza di medicinali. Chi uccide chi, dunque?
Anziché accanirsi in sempre nuove stranezze pur di contrastare il progresso del pensiero scientifico, in Vaticano farebbero meglio a studiare. Soprattutto biologia e scienze naturali. Di ciò che è “secondo natura” e “contro natura”, specie in campo sessuale, la Chiesa ha da sempre idee totalmente campare per aria. Per esempio, lunghi studi nelle mandrie di bisonti delle praterie nordamericane hanno portato a una conclusione: tra i maschi, i rapporti omosessuali sono più comuni di quelli eterosessuali. I maschi adulti dei trichechi sono bisex: durante la stagione degli amori si accoppiano come da copione con l’altro sesso; nel resto dell’anno si trastullano invece con esemplari più giovani. «L’omosessualità è stata ora osservata in più di 1500 specie animali e il fenomeno è stato ben descritto per 500 di esse» sostiene Petter Bockman coordinatore della mostra «Contro Natura?» tenuta a Oslo, l’anno scorso, presso il Museo di Storia Naturale dell’Università. I maschi di delfini tursiopi sono, ad esempio, generalmente bisessuali, ma vivono periodi di esclusiva omosessualità. Nelle balene grigie le interazioni omosessuali sono abbastanza frequenti. Il 40% della popolazione maschile di galletti di roccia ( Rupicola rupicola), uccelli della foresta amazzonica, è coinvolta in attività omosessuali e una piccola parte di questa non si accoppia mai con delle femmine.
C’è chi, tra le coppie gay animali, ha addirittura risolto il problema della maternità. E’ il caso dei cigni neri in cui può accadere che un partner della coppia omosex si riproduca regolarmente, per appropriarsi poi dell’uovo deposto dalla partner e incubarlo poi con il compagno. I due possono, in alternativa, anche arrivare a scacciare dal nido la coppia eterosessuale, adottandone le uova; un comportamento osservato anche nei fenicotteri.
Per ribadire il no alla contraccezione, cioè perfino alla “pillola del giorno dopo”, papa Ratzinger di recente ha ribadito che “l’unico scopo dei rapporti sessuali è la procreazione”, ove i rapporti sono ovviamente da “consumare” – as usual – solo ed esclusivamente dentro il matrimonio. Anche questo discorso del “fine teologo” Ratzinger fa acqua da tutte le parti e fa a pugni anche con la logica. Un “fine ultimo”, quale esso sia, non esclude infatti che si possa anche fare altro. Il fine ultimo di un fornaio è fare il pane è quello di un progettista navale è quello di fare navi, ma neppure un ebete oserebbe dire che il panettiere e il progettista non debbano, che so, anche fare dei viaggi, andare in vacanza, andare a cinema, magari a messa, guidare l’auto, ecc., anziché limitarsi sempre e solo il primo a fare il pane e il secondo progetti. Nel matrimonio si può benissimo rispettare il preteso fine ultimo della procreazione anche facendo sesso 99 o 999 volte per amore e sollazzo e una volta per fare un figlio. Forse che una coppia di sposi che procrea un figlio o due anziché 10 o 20 a mo’ di animali, come si usava del resto fare fino a pochi decenni or sono, non rispetta il “fine ultimo” di procreare? Se ho procreato uno o due figli, come può il signor Ratzinger dire che non ho procreato? Misteri della fede…. O del blablablà? Come si fa a dire che vado “contro natura” se faccio sesso per appagare me e la mia compagna senza concepire a tutti i costi o se mi fidanzo con una persona del mio stesso sesso?
A parte l’orrore dell’impicciarsi di fatti sessuali altrui, specie da parte di chi è ufficialmente tenuto alla castità e quindi di sesso ufficialmente non sa nulla, resta il fatto che (anche) queste “Verità” della Chiesa sono completamente false. False non solo dal punto di vista dei vangeli, ma campate per aria anche dal punto di vista della realtà reale e naturale: in Vaticano infatti ignorano cosa sia “secondo natura” e cosa “contro natura”. «L’argomentazione che l’omosessualità non può essere accettata perché contro le leggi della natura può essere ora confutata dal punto di vista scientifico», spiega infatti Bockman, che aggiunge: «La continuazione della specie attraverso la riproduzione non è l’unico scopo delle attività sessuali in cui sono coinvolti diversi animali, uomo compreso. Il rapporto tra animali dello stesso sesso può essere utilizzato per creare alleanze e protezione tra i partner. In situazioni in cui la specie è bisessuale, come nel caso degli scimpanzé nani, le relazioni omosessuali possono consentire quindi di consolidare i legami sociali».
E’ così finita nella polvere la credenza che l’omosessualità, fino ad anni fa osservata principalmente in animali addomesticati o esemplari selvatici tenuti in cattività, fosse una espressione anomala della sessualità animale, se non addirittura una patologia. Le ricerche e le scoperte in campo biologico stanno cambiando gli orizzonti e rendendo sempre più labile il confine tra omosessualità e eterosessualità.
Ma allora perché il Vaticano e la chiesa insistono a voler imporre – in campo medico, scientifico, politico e civile – “Verità” che sono solo gravi sciocchezzuole? Se si vuole costruire un palazzo, una cattedrale, un aereo o un ponte, bisogna sapere di cosa si parla e basarsi sulle rispettive scienze, architetture e ingegnerie comprese. Se ci si illude di poter costruire un aereo, che voli, basandosi sui vangeli o sulla bibbia anziché sulle scienze aereonautiche, si procurano solo disastri! Idem per la biologia e la trasmissione della vita, anche a voler tralasciare che neppure in questi campi i libri “sacri” mettono becco. Oggi che è stato eletto presidente degli Stati Uniti un uomo con la pelle nera, e che papa Ratzinger ne gioisce, forse sarebbe il caso di ricordarsi di come, quanto e quanto a lungo la bibbia è stata presa a giustificazione dello schiavismo. E magari anche della bolla del papa che legittimò lo schiavismo a spese degli africani solo per cercare di riequilibrare i rapporti tra il Portogallo e la Spagna lanciati nella colonizzazione e nella razzia del centro e sud America.
Tutti conosciamo le umiliazioni che deve subire una donna, specie se minorenne, che intende abortire o anche solo utilizzare la “pillola del giorno dopo”. Gente ipocrita e invadente, ma autodefinitasi “Amici della vita” senza neppure sapere da lontano cosa sia la vita, cerca di scoraggiare in tutti i modi le povere Cristo costrette a sorbirsi i loro sermoni, per giunta in strutture sanitarie pubbliche. Cioè pagate da tutti i cittadini e contribuenti della Repubblica italiana, compresi i laici, gli atei, i musulmani, i protestanti, i buddisti, gli induisti, gli ebrei, gli arancioni, ecc., milioni di persone – quasi metà Italia, se non di fatto la maggioranza – che con il papato non ha e non vuole avere nulla a che vedere. L’Italia è l’unico Paese del mondo civile, ma credo anche di quello che non definiamo civile – che permette ai medici ospedalieri, cioè pagati con danaro pubblico, di tutti noi, di mandare al diavolo con la comoda scusa dell'”obiezione di coscienza” una donna bisognosa di abortire o anche solo di prescrizione della pillola del giorno dopo. Capisco che l’obiezione di coscienza possa essere permessa, ma allora chi ha la coscienza che obietta non lo si faccia lavorare in una struttura pubblica! In una struttura, vale a dire, dove il cittadino italiano ha il diritto di aspettarsi che il personale pagato anche con i suoi quattrini risolva i suoi problemi, specie quelli sanitari. Il medico obiettore in un ospedale pubblico è una assurdità, se non una bestialità, come mandare in guerra al fronte, con tanto di divisa e gradi, un ufficiale obiettore di coscienza, cioè anche ufficialmente contrario alla guerra! Solo nel Bel Paese, ormai diventato il Bel Strapaese, possono avvenire di queste incivili buffonate. Che peraltro non sono buffonate, ma soprusi. Pagati per giunta con i soldi di tutti noi contribuenti.
Solo nel Bel Strapaese possiamo avere un capo del governo che insiste ad attaccare la magistratura, da ultimo accusata anche di avere affossato con Mani Pulite “i partiti che avevano creato il benessere”. E solo nel Bel Strapaese possiamo avere la vergogna di un ministro della Pubblica istruzione che taglia ferocemente le spese della scuola, ma assieme allo stesso capo del governo, quello cioè che attacca da anni la magistratura, rassicura la Chiesa che i circa 20 mila insegnanti di religione – nominati da uomini del Vaticano e non della Repubblica italiana – possono continuare a stare tranquilli. Il tutto mentre la fatiscenza delle strutture scolastiche registra un altro morto per crollo del soffitto di un liceo. Liceo non del profondo Sud, ma del profondo Nord.
Stando così le cose c’è da invidiare la Spagna non solo perché progredisce economicamente e civilmente più del Bel Strapaese, ma anche perché un suo magistrato ha iniziato a far togliere i crocifissi dalle scuole pubbliche. La Spagna fino a ieri era derisa come “sagrestia d’Europa”. Oggi la sagrestia d’Europa siamo noi. Sagrestia d’Europa e mangiatoia del Vaticano.
x TUTTI
Chi ha notizie di Cerruti Gino? Il suo silenzio mi pare duri da un pezzo. Comincio a essere un po’ preoccupato. Spero senza motivo.
pino nicotri
Ripeto il mio ultimo post sull’argomento precedente
Marx di cui io ho letto qualcosa, purtroppo poco, ma di cui molti che lo criticano non sanno quasi nulla ed in pura fantasia, o in pura malafede, gli attribuiscono teorie idee e addirittura atti che lui probabilmente non si è mai neppure sognato.
Da studioso qual’era analizzava il mondo per come lo conosceva allora e ne traeva delle logiche deduzioni basandosi sui fatti concreti,mica leggeva i tarocchi, per esempio non disse nulla sulle possibili forme di organizzazione sociale che la rivoluzione avrebbe prodotto, fino a quando la Comune di Parigi, vent’anni dopo la pubblicazione de “Il Manifesto”, non gli fornì le prime timide indicazioni concrete in tal senso, e solo dopo avanzò qualche prudente indicazione. Se trovo un po’ di tempo uno di questi giorni vado a cercare qualcosa su “Il Ca pitale” a proposito delle crisi del capitalismo e sono sicuro che molti si stupiranno di come certe analisi siano attuali.
…………………..
A proposito della lettera sulla trasmissione inchiesta su Gesù ho scritto a Minoli:
— Leggo da un blog copia di una lettera a lei indirizzata (che comunque ripropongo), sul cui contenuto sono sostanzialmente in accordo.
Ho visto solo in parte la trasmissione tra cui il finale, l’impressione che ho ricavato è del tutto simile a quella riportata nella lettera, in qualità di cittadino ed utente RAI le chiedo quindi di rettificare quanto affermato sulla mancanza di voci di storici con idee diverse e documentazioni contrarie a quanto si affermava nella trasmissione, visto che gli scriventi dichiarano la loro disponibilità, ansi pretendono, un pubblico confronto delle idee, è suo dovere professionale operare per permettere che tale dibattito si possa tenere e con la stessa visibilità della suddetta trasmissione.
………………
Salutoni Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.it
L’articolo me lo leggo con calma domani
Antonio – – – antonio.zaimbri@tiscali.it
xCC
d’accordo sul tuo post, ed anche sulla Russia sovietica la tua osservazione e’ interessante. Tuttavia la mia domanda era un’altra, e AZ ha risposto molto piu’ direttamente.
Anch’io credo che l’analisi marxiana delle crisi e dei limiti del capitalismo fosse sostanzialmente esatta. Esaurimento di risorse in questo o quel paese, o saturazione di questo o quel mercato, con quello che ne consegue. Ai suoi tempi non erano forse facilmente concepili delle crisi globali, ed anche un esaurimento globale di risorse come quello verso cui passo passo ci stiamo avviando. E poi la sovrappopolazione, lo sfruttamento dei paesi del terzo mondo, e la competizione da parte di paesi neocapitalisti, come la Cina, dove il costo del lavoro e’ bassissimo e la vita umana non conta quasi niente (pero’ anche in Italia gli incidenti sul lavoro…).
Occorrerebbe ‘mettersi d’accordo’, certo. Ma chi lo vuole fare? ed a quale livello? Vedremo se certi paesi ripeteranno ancora il ritornello ‘il nostro stile di vita non e’ negoziabile’. Lo considero improbabile, e questo sarebbe gia’ un bel passo avanti. Vedremo anche cosa faranno in tema di armamenti, guerre e sicurezza globale.
un saluto
Peter
buongiorno, si fa per dire.
Da oltre dieci anni non nevicava copiosamente in novembre.
Minuscoli fiocchi che attecchiscono, gli alberi già si piegano.
Gli ultimi boccioli di rose sono un incanto.
Mio marito, previdente, ha lasciato fuori la macchina.
Io sono chiusa in casa, se non arriva Beppino a liberare lo scivolo del garage.
buona giornata a voi!
sylvi
dal vescovo ausiliario di Rio De Janeiro, Rafael Llano Cifuentes: “La chiesa è contro l’uso del preservativo. I rapporti sessuali tra uomo e donna debbono essere naturali. Non ho mai visto un cane usare un preservativo in un rapporto sessuale con un altro cane”. Il simpatico vescovo blateratore Cifuentes però non dice – per esempio – che siccome non ha mai visto un cane fare un intervento chirurgico allora si doveva lasciar morire Wojtyla anziché accanirsi a curarlo anche con inteventi chirurgici…. Come mai il vaneggiatore Cifuentes usa gli occhiali, l’auto, l’aereo, il frigorifero, legge i giornali e indossa anche le mutande nonostante siano tutte cose che di sicuro NON ha mai visto fare a un cane? Misteri della fede…. O della mascalzonaggine?
… fidati Pino, te lo dice un Povero Diavolo cche conosce bene questi criminali sociali (plagiano le menti, è un crimine…) … oggi sembra impossibile, quel cche penso e cche lEra dell internet travolgera i ciarlatani religiosi… le nuove generazioni non si fanno plagiare ingenuamente da pretini medievali e al rogo ci finira scarpinarossa… solo un ppo di pazienza e laria umana, tornera libbera!!!
Faust
Faust
quelli che si ostinavano a cercare il posto fisso
@ Sylvi (597 blog precedente)
Lei lo dice come se si trattasse di un’oscenita’, o quanto meno di cosa assurda e disdicevole.
Le sembra cosi’ strano che la gente voglia avere un lavoro e un guadagno stabile? Cose entrambe che darebbero loro, da un lato, la possibilita’ di svilupparsi in pieno professionalmente, accumulando esperienza e conoscenza, e dall’altro di condurre una vita normale, tipo farsi una famiglia, fare dei figli, e non vivere continuamente nell’ansia, nell’incertezza e nel bisogno, magari sulle spalle dei genitori pensionati.
Forse, poiche’ lei quest’esperienza, per sua fortuna, non l’ha mai vissuta e ha potuto permettersi casa, figli, barca, viaggi, non riesce a comprendere cosa significhi essere senza un impiego fisso, senza soldi e senza prospettive. Almeno, si mostri un po’ meno snob e piu’ umana.
L’umanità è strutturata in maniera da ottenere il massimo guadagno col minimo sforzo, quindi il senso dello sfruttamento è intrinseco nella sua natura.
Ci siamo fin qui? Perchè se non ci siamo, tutto quello che viene dopo non regge.
Il senso morale è una forma di protezione e di sopravvivenza, non un dono divino. Infatti nel momento in cui cadono i presupposti che lo tengono in piedi, vedi le guerre, il senso morale scompare e viene sostituito dal brutale mors tua vita mea.
Esistono delle eccezioni, persone che mantengono il senso morale anche nei momenti di crisi, ma sono una tale risicata minoranza da costituire un’eccezione.
La politica si fa sulle masse, non sulle eccezioni.
Cosa significa? Significa che la maggior parte di quelli che hanno un minimo di potere in pugno, lo esercitano prima di tutto a proprio favore e spesso, quello che fanno per gli altri, lo fanno per poter mantenere il potere ( i voti che glie lo danno, il potere).
Quante eccezioni conoscete a questa regola?
Se è vero che la maggioranza dei politici, di tutti i colori, risponde all’immagine che ne ho dato, dovrete convenire che le teorie idealistiche non funzionano.
Se gli ideali in politica sono solo un paravento per farsi i comodi propri, a cosa serve parlarne? A niente, non si va da nessuna parte.
Bisogna affrontare il toro per le corna, ovvero strumentalizzare i difetti e l’avidità della gente, di tutta la gente, non solo di chi è chiamato a rappresentarla.
Come si fa? Il metodo è antico: carota e bastone.
Incentivi su chi esercita il senso morale, soglie di rischio elevate per chi ne approfitta bassamente.
Qui si apre un altro capitolo, che è quello dell’esercizio del senso morale, il quale capitolo comprende tutto ciò che è fruibile e amministrabile.
Impossibile da sviscerare qui, ma cominciate ad entrare in questo ordine di idee e vedrete come Marx tornerà in soffitta, sostituito da una visione moderna di utilizzazione delle risorse, che tenga conto dell’ambizione, dell’avidità umana, dell’aggressività, dell’assenza di senso morale, parametri che, se si lasciano fuori dall’analisi, rendono la minestra avvelenata e immangiabile, aprendo le porte alla rivoluzione armata, che è quanto di più primitivo e catastrofico si possa immaginare.
P.S. Conosco Marx forse meglio di qualcuno di voi, solo che l’ho letto utilizzando il senso critico e chiunque di voi lo legga facendo passare tutto ciò che scrive attraverso le griglie vero-falso ed if…then, si accorgerà delle ragioni per cui le sue dottrine sono inapplicabili. Il suo pensiero poteva essere rivoluzionario nell’800, ma ai giorni nostri è obsoleto.
xNicotri
Oggi 24 Nov. via libera ai camion dell’ UNRWA pieni di alimenti e medicinali.Ne sono passati già 10.
Più tardi scriverò qualcosa sull’argomento.
–
Una buona e proficua giornata a tutti.
caro Vox,
avevo dimenticato posto fisso “statale”!
Ho fatto la “precaria” per sei anni”.
Avevo la bambina di un anno e mezzo, la lasciavo il lunedì e la ritrovavo il venerdì sera, perchè insegnavo a Tarvisio ed ero obbligata alla residenza!
Poi, in premio, mi hanno mandato a Lignano Sabbiadoro, solo 120 km al giorno!
Dal mare ai monti! Gentile, lo Stato.
Le prime due barche mio marito se l’è fatte da sè, sotto una serra in giardino nei weekend.
I viaggi ,da giovani, erano rigorosamente in tenda!
Ho avuto la grossa fortuna di avere una madre che mi ha cresciuto i figli.
Non ho mai preteso favori dallo Stato, anzi ho regalato a lui molto impegno, anche festivo, non dovuto.
Sono trent’anni che chi studia per fare l’insegnante è destinato al precariato!
Sognare è una nostra ricchezza, ma poi si cresce e si fa i conti con la realtà!
Mi merito ancora l’appellativo di snob?
mandi
Il “profeta” ha parlato , ma non ha detto una sola parola su come “far mangiare la gente!
La più grande scoperta è che l’uomo è cattivo per cui bisognerebbe magari ripristinare un nuovo sistema “carcerario”.
Parla generalmente di senso “morale”, ma non dice quale!
Come se questo fosse rimasto inalterato nei secoli dei secoli!
A me “MI”sembra la religione dei “tarocchi”,nel senso di taroccare l’evidenza dietro un miscuglio di idee confuse!(talune balzane)
In sostanza nulla nuovo sotto “i”ponti!
Lo inseriamo nel novero dei “filosi” per cui Marx è obsoleto,l’elenco è lungo e uno più o uno meno non fa differenza!
Ah, ci presenta la filosofia dell’IF- Then con cui passa al vaglio qualsiasi cosa, dalla coltivazione degli spinaci alle filosie del mondo.
Un’ipotesi riduzionista potrebbe essere però IF= cazzata , then=rimane cazzata!
Marco Tempesta mi rimane però sul piano umano e caratteriale una persona simpatica e presumo affabile con cui dialogare!
Il che non è poco!
cc
xNicotri
un bell’articolo con molte notizie interessanti.
hanno sempre combattuto chi le leggi di natura le studiava e scopriva come Galilei, Darwin, Copernico, Cartesio, Da Vinci
Caro Pino,
ho apprezzato particolarmente il tuo articolo odierno.
Mi permetti un’osservazione? Hai dimenticato Giordano Bruno, l’unico della lista ad aver pagato i suoi studi con la vita. Una menzione se la merita.
Nicotri adotta un metodo “ovvero” partendo da dati oggettivi del passato e del “presente”( evolutivo) “disvela”il presente, la realtà che può piacere o meno , ma resta una realtà.
Non contesta il diritto a chiunque di fare quel gli pare in “materia” di comportamento indivuduale, purchè non tenti di imporre le “proprie” credenze all’intera società.
Anche quando ricorda che Paolo VI si metteva il “cilicio” non credo che ne contesti il “diritto” di farlo , semmai l’anacronismo o devianza in quanto proprio per le ragioni di natura più elementari sfido qualsiasi ad asserire che è proprio del tutto normale “infliggersi” delle sofferenze!
Detto ciò solo per sottolineare che chiunque abbia “intenzione” di contestarlo , lo dovrebbe fare sul “suo” piano e dire per esempio che è doverosa l’ingerenza della Chiesa nel comportamento legislativo in quanto….
Solo per sottolineare che sul piano del metodo a Marx bisogna dire grazie in quanto fu tra i primi a portare alla luce quanto di “religioso”stesse dietro alle credenze e di storico , spiegando come queste nascessero da precise esigenze ect,ecte questo vale sia per la religione che per qualsiasi altra “puttanata” in altre materia…
Cosi vale anche per la questione palestinese, che sfrondata degli elementi “messianici”che la circondano , va analizzata per quello che è, e di lì è facile anche capire perchè certe notizie non ci raggiungono…
Il mondo sovente non è nè buono nè cattivo è quello che è, l’iportanza è “disvelare ” sempre, poichè è l’unico metodo a mio avviso che ci permette di salvarci,nonostante i nostri immani sforzi a voler tornare sugli alberi delle savane ,cancellando secoli di evoluzione per dar retta alla parte del cervello “predatorio”..
Poi per carità è probabile che l’universo mondo ,manco si accorga se nel frattempo siamo spariti..
cc
@ Sylvi
Quello che lei descrive (i Km di viaggio per arrivare a scuola) lo hanno fatto anche una mia zia prima e una cugina poi, e come loro centinaia di altri insegnanti in Italia. Con la differenza che all’epoca in cui lo faceva lei esisteva la possibilita’ di vedersi finalmente integrati in una scuola (difatti, lei ha avuto un posto dopo 6 anni), mentre adesso si va avanti cosi’ all’infinito. Il che non e’ da poco.
O forse lei vuole dirmi che la vita da precari va benissimo e che e’ giusto che vivano tutti cosi’?
Ah, dimenticavo ed insieme a” noi” tutto quel complesso di miti e leggendeect,ect che ancor oggi ci rendono difficile il vivere quotidiano..
cc
@Sylvi
Tra l’altro, la questione non e’ che ci sono troppi insegnanti. E’ che si fanno classi di 30 e piu’ allievi, cosa che rende sia l’insegnamento che l’apprendimento molto piu’ difficili e meno efficaci, mentre sarebbe piu’ proficuo per gli studenti essere in 15-16 per classe.
Ma a questo paese (intendo la sua classe politica) la cultura e la conoscenza, o almeno lo sviluppo mentale, non servono. Anzi.
Bruno l’ho citato molte volte in passato, questa volta volevo restare nel campo degli scienziati, con nomi di cui di solito si ignora che hanno dovuto subire umiliazioni, ostracismi e persecuzioni da parte della Chiesa.
Un saluto.
pino
Certo, c’è chi usa il cilicio e chi il fumo o i superalcolici o l’eroina, affari suoi. Il problema sorge quando si predica un Dio che è contento se facciamo uso di queste cose o se ci infliggiamo dolore. E’ una visione spaventosa, da totem feroce, ed è strano non ce ne si renda conto fin da bambini.
Un saluto.
pino
@ Pino
Penso che ai bambini venga impedito precocemente di afferrare questi nonsense. Come hai scritto tu stesso, gli insegnanti di religione, dalla prima classe alla 5 liceo, stanno li’, eterni come le statue dell’isola di Pasqua. Il plagio avviene subito, a volte fin dall’asilo.
All’eta’ di 4 anni, i miei (atei convinti) per disperazione finirono col mandarmi per qualche mese in un asilo di suore. Ricordo che si cominciava la giornata con l’Ave Maria e il Padre Nostro che sei nei Cieli, che noi mandavamo a mente come dei registratori, senza capire una parola di quel che dicevamo. Comunque, ci durai meno di due settimane. Mi dicono che feci a botte con una delle suore, la presi a calci negli stinchi, perche’ non avevo tollerato un’ingiustizia verso un altro ragazzino.
Cosi’ andai in prima elementare a 4 anni e mezzo e anche li’ la nostra maestra (per altro, gran donna e ottima insegnante, devo dire) ci faceva cominciare con la preghiera.
Alcune cose finiscono col non sembrare assurde solo perche’ ti sono state inchiodate nel cervello col Black & Dekker quando non eri in grado di difenderti e perche’ ti sono avvenute intorno fin da sempre. Non solo la faccenda del cilicio e altre amenita’ del genere, ma anche quelle apparentemente piu’ innocue,come le processioni. In alcuni casi ho sentito di gente che percorreva chilometri scalza, o addirittura in ginocchio, appresso a una statua di cartapesta della madonna.
Si temono trasmissioni televisive fatte da storici ed esperti non allineati col Vaticano, perche’ il castello di carte e cemento (quel che ne resta) potrebbe crollare miseramente. E le chiese gia’ non sono esattamente piene…
SCUOLE
TORINO – Una su due non ce la fa. Una su due è potenzialmente a rischio. I tecnici della Protezione civile disegnano una mappa inquietante: 22.800 scuole pubbliche su 42.000 non sono a norma.
[…]Ma quanto costa rimettere in sesto tutte le scuole italiane? Guido Bertolaso, sottosegretario alla Protezione civile, allarga le braccia: “Secondo i nostri calcoli ci vogliono 4 miliardi di euro…
[la Repubblica]
***
Ma a quanto pare, anche se questi soldi ci fossero, i tempi della burocrazia sarebbero lunghi qualche anno.
caro Vox,
non so dove lei abiti, nè in quali tempi le sue parenti abbiano “fatto la gavetta”.
Io non sono passata di ruolo per anzianità o altro.
Ho fatto un esame di concorso per un centinaio di posti “liberi”.
Non ricordo il n. esatto.
Sono rientrata , come vincitrice di concorso, in quei posti liberi.
Erano concorsi per titoli ed esami, bisognava aver studiato e proporre qualcosa di nuovo.
Tutti gli altri,oltre i posti vacanti, avevano ricevuto una promozione che dava diritto a punteggio.
Ma erano fuori, dovevano rifare l’esame!!!
Non mi sono mai lamentata dei miei viaggi, anche perchè ,nella Carnia tanto amata da Uroburo, c’erano posti orrendi dove, a confronto, Tarvisio era Milano o Vienna!
La famiglia mi correva dietro e ci siamo pure divertiti!
Forse allora , ere geologiche fa,si pensava che l’insegnante fosse al servizio della scuola, non viceversa.
E le scuole erano austo-ungariche, bellissime, non c’era pericolo che cadessero in testa agli studenti!
Anche caldissime, mentre fuori…due metri di neve e si raggiungevano da -18° fino a -27°!
sylvi
x Vox
dimenticavo: le classi erano di 28 o 30 allievi!
Qui da noi ora non superano i 20.
s.
Ecco un’altra notiziola interessante, non sulla scuola, stavolta, ma su un tema che qui abbiamo toccato di frequente:
“Fascist Legacy” è un documentario della Bbc mai trasmesso sui crimini italiani nella seconda guerra mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico.
La7 ne ha trasmesso ampi stralci nel 2004. Il documentario, diretto da Ken Kirby, ricostruisce le terribili vicende che accaddero nel corso della guerra di conquista coloniale in Etiopia – e negli anni successivi – e delle ancora più terribili vicende durante l’occupazione nazifascista della Jugoslavia tra gli anni 1941 e 1943. Particolarmente crudele la repressione delle milizie fasciste italiane nella guerriglia antipartigiana in Montenegro ed in altre regioni dei Balcani. Tali azioni vengono mostrate con ottima, ed esclusiva, documentazione filmata di repertorio e con testimonianze registrate sui luoghi storici[…]
Nella II puntata il documentario cerca di spiegare le ragioni per le quali i responsabili militari e politici fascisti -colpevoli dei crimini- non sono stati condannati ai sensi del codice del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità.
Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli.
caro Pino,
non discuto le idee di maggioranza nel blog.
Leggo e rispetto.
Ma qui da noi il Comune di Udine (sindaco Honsell di sinistra, persona degnissima) sta dando i permessi per la costruzione di una moschea e uno spazio in cimitero per soli mussulmani;
via i segni del cristianesimo e largo ai luoghi di culto mussulmani, a nostre spese!
C’è qualcosa che non mi torna!
saluti
sylvi
cara sylvi,
se se ancora bloccata , potrebbe essere un’idea in attesa che si sblocchi la rampa
http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
cara Sylvi,
ti potrei rispondere , dato che io sono laico , mi sento offeso dalla presenza di qualunque simbolo religioso presente nelle aule “scolastiche”.
Da laico dico o ci li mettiamo tutti o non ne mettiamo nessuno!
C’è qualcosa che non mi torna!
Ma zio bonino, perchè solo io devo avere il “privilegio” di non “incazzarmi ” mai per i simboli religiosi!
cc
Clochard di Rimini
quattro giovani l’hanno bruciato per divertimento
Sono ragazzi poco più che diciottenni, incensurati e di buona famiglia.
—————-
Senza parole.
Ne’ chiese, ne’ moschee!
Si costruiscano scuole per tutti
che non crollino in testa ai ragazzi.
cara Sylvi,
lo fa a spese della comunità?
No ed allora è una licenza edilizia !
Presumo che non pagheranno l?ICI o no essendo un luogo di culto!
Informati , poi dammi una risposta!
Il solito venialone che bada al sodo
cc
Voto in Venezuela: Chavez vince
Il partito del presidente vince in 17 stati su 22, anche se viene sconfitto negli stati chiave di Miranda e Zulia e nella capitale Caracas. «La democrazia siamo noi»
http://www.corriere.it/esteri/08_novembre_24/venezuela_elezioni_93dccdbc-b9f8-11dd-bba9-00144f02aabc.shtml
Perplessità degli inquirenti
sul messaggio BR di La Spezia…
L’avevo detto che mi sembrava una provocazione.
x Sylvi
E perché mai non dovrebbe dare i permessi? Ci sono un sacco di chiese cattoliche, non mancano le sinagoghe, mi pare neppure i cimiteri ebraici, non vedo perché negare agli altri i loro diritti. E poi nessuno sta cancellando le chiese. Al massimo si sta cercando di evitare che gli spazi pubblici siano vetrine di simboli religiosi, ma questo non significa cancellare alcunché..
Non esageriamo, via.
Un saluto.
pino
http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
(Con il link si vedono anche dei filmati)
Fascist Legacy – Un’eredità scomoda
Fascist Legacy (“L’eredità del fascismo”) è un documentario della BBC sui crimini di guerra commessi dagli italiani durante la Seconda Guerra Mondiale. La RAI acquistò una copia del programma, che però non fu mai mostrato al pubblico. La7 ne ha trasmesso ampi stralci nel 2004. Il documentario, diretto da Ken Kirby, ricostruisce le terribili vicende che accaddero nel corso della guerra di conquista coloniale in Etiopia – e negli anni successivi – e delle ancora più terribili vicende durante l’occupazione nazifascista della Jugoslavia tra gli anni 1941 e 1943. Particolarmente crudele la repressione delle milizie fasciste italiane nella guerriglia antipartigiana in Montenegro ed in altre regioni dei Balcani. Tali azioni vengono mostrate con ottima, ed esclusiva, documentazione filmata di repertorio e con testimonianze registrate sui luoghi storici nella I puntata del film. Il documentario mostra anche i crimini fascisti in Libia e in Etiopia. Nella II puntata il documentario cerca di spiegare le ragioni per le quali i responsabili militari e politici fascisti -colpevoli dei crimini- non sono stati condannati ai sensi del codice del Tribunale Militare Internazionale di Norimberga, per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Conduttore del film è lo storico americano Michael Palumbo, autore del libro “L’olocausto rimosso”, edito -in Italia- da Rizzoli. Nel film vengono intervistati -fra gli altri- gli storici italiani Angelo Del Boca, Giorgio Rochat, Claudio Pavone e lo storico inglese David Ellwood.
LA GRANDE DEPRESSIONE DEL XXI SECOLO
di MICHEL CHOSSUDOVSKY
Globalresearch
La crisi finanziaria si sta aggravando, con il rischio di scompaginare seriamente il sistema dei pagamenti internazionali. Questa crisi è molto più grave della Grande Depressione. Ne sono interessati tutti i principali settori dell’economia globale. Le ultime voci riferiscono che il sistema delle Lettere di Credito e del trasporto internazionale, che costituiscono la linfa del sistema commerciale internazionale, sono potenzialmente a rischio.
Il “salvataggio” bancario proposto nel cosiddetto Programma di Aiuto dei Beni in Difficoltà (TARP) non è una “soluzione” alla crisi ma la “causa” di un ulteriore crollo.
Il “salvataggio” contribuisce ad un ulteriore processo di destabilizzazione dell’architettura finanziaria. Trasferisce grandi quantità di denaro pubblico, a spese del contribuente, nelle mani di finanzieri privati. Porta ad un aumento vertiginoso del debito pubblico e ad una centralizzazione senza precedenti del potere bancario.
tutto l’articolo su
http://www.comedonchisciotte.org/site/index.php
Caro vox,
ho visto i filmati, sono le solite balle “bolscheviche”sull’esistenza dei campi di concentramento tipo Auschwitz, mai esistiti ,qui è una parodia dei Titini , per giustificare le Foibe, quelle sì , sono veramente esistite!
Roatta, Badoglio, Pirzio Biroli, Graziani tutti morti nei loro letti nell’ultimo disperato tentativo di Portare la Civiltà italica nel mondo!
veri eroi morti sul campo dell’onore!
cc
x Pino
Il nostro C.G., il mio caro Kompare si fa vivo solo quando scrive la Komare….
Un abbraccio, Anita
@Caro Controcorrente,
ma ti pare? Ovvio. Quindi, niente passaggio in Tivvu’.
caro CC, ringrazio per il “Marco Tempesta mi rimane però sul piano umano e caratteriale una persona simpatica e presumo affabile con cui dialogare!
Il che non è poco!”
———–
Quello che cerco di dire, lo ha capito forse soltanto Rachamim.
Lo riassumo: tutti noi vorremmo una vita in cui non solo non ci si scanni tra di noi, ma non si debba neanche ridursi ad elemosinare un tetto e un piatto di minestra ( e un bicchier di vino).
Finora in certe nazioni del Nord Europa ci si è avvicinati ad un modello di welfare decisamente migliore del nostro, ma la tipologia della vita non è ancora quella che tutti noi vorremmo.
Qual è il motivo?
Io l’ho individuato nella superficialità ad estrema approssimazione in cui si analizza il parametro ‘società’.
I componenti del parametro società spaziano in uno spettro molto ampio che non si può ridurre a buoni-cattivi-neutri. Non è una curva a campana, se vogliamo parlare in termini tecnici.
Per cui è riduttivo dire che bisogna incentivare i buoni e bastonare i cattivi, anche se è ciò che può evincersi da una lettura di ciò che ho scritto ( me ne rendo conto).
Bisogna invece strutturare la società in maniera che ognuno trovi una sua collocazione ottimale, senza mortificare troppo la sua natura e senza però dover per questo danneggiare gli altri o l’ambiente.
Per ottenere ciò, ci vuole un lavoro teorico enorme. Non impossibile, ma molto laborioso.
Chi ci si mette? Forse verrà fuori un filosofo alla Marx, in grado di sobbarcarsi l’onere, o forse no o comunque non in tempi brevi.
Intanto cosa possiamo fare noi comuni mortali?
Possiamo innanzitutto cercare di non cadere nelle trappole degli schemi precostituiti, che non hanno funzionato nè hanno la possibilità di funzionare, perchè altrimenti già ne vedremmo i risultati.
Non solo, ma dovremmo difenderci da una minaccia ancor più pressante della Spectre di James Bond, ovvero la tirannia strisciante, che poi tanto strisciante non è.
Attenti, il nemico NON è il governo nè il suo capo. Il nemico è CHI LO VOTA, ovvero quella gran massa di gente che per un tetto e un piatto di lenticchie è disposta a vendersi anche l’ultimo residuo di libertà.
La sfida è nel saper convincere l’elettorato-pecora a ritenere di aver diritto a qualcosa di più delle elemosine del Padrone.
Quando si vuole vendere una merce, per quanto farlocca possa essere, cosa si fa? La si pubblicizza.
E’ quello che fa il Cav.
E’ quello che dobbiamo fare noi, se vogliamo vendere la nostra merce, le nostre idee, le nostre convinzioni.
Però, le idee e convinzioni devono essere concrete, devono essere un piatto di pasta al forno al posto del piatto di lenticchie, non “la speranza” di un piatto di pasta al forno!
Chiaro ciò che sto cercando di comunicare?
RE: Con un po’ di ritardo….. Ma allora avevano ragione Nicotri e Uroburo! { 24.11.08 alle 16:24 } http://temi.repubblica.it/micromega-online/fascist-legacy-uneredita-scomoda/
(Con il link si vedono anche dei filmati)
Fascist Legacy – Un’eredità scomoda
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Tempo fa mandai al forum alcuni di questi filmati, passarono inosservati.
Poi quando li ricercai di nuovo nel mio folder, trovai che YOUTUBE li aveva rimossi.
Parlavo appunto della crudelta’ degli atti compiuti.
Sul forum di Bocca si affaccio’ un piccolo gruppo di iugoslavi, io fui l’unica a dargli orecchio.
Percio’ devo dedurre che parte della popolazione o era indifferente o non ci credeva o ne era all’oscuro.
Anita
caro controcorrente, e anche per Pino,
il Sindaco deve cambiare una destinazione d’uso, da abitazione privata a “centro culturale”!
I vicini non sono molto d’accordo, anche perchè c’è un continuo via vai in un quartiere che ha visto il valore delle case crollare!
Ma se non tocca a noi…chi se ne cale?!!
Il cimitero è suolo pubblico e io credo che un vero laico dovrebbe dire: qua i morti sono tutti uguali, perciò tutti nello stesso recinto!
I simboli si possono mettere sopra ciascuna lapide o monumento.
Ho visto i cimiteri di Serbia e Bosnia, là non è finita,invece noi vogliamo cominciare?
Non credo di essere una fanatica, sicuramente non sono una cattolica come vorrebbe mia zia; infatti ci vogliamo bene ed evitiamo discussioni imbarazzanti.
Io sarei per festeggiare a scuola tutte le festività,di qualsiasi credo, studiarle e scoprirne la storia.
In fondo, davanti al presepio, al bue e all’asinello ho fatto lezioni sui mammiferi, quadrupedi, ruminanti e non!
Arriveremmo semplicemente a intuire il bisogno di spiritualità dell’uomo, che è unico,e come, nei secoli, l’uomo ha espresso questa spiritualità con segni, cerimonie e opere d’arte.
E di questo ha bisogno anche l’ateo, al quale nessuno negherà il diritto di pensare come crede.
Certo che normalmente quando si va a casa d’altri ci si muove con una certa educazione, si chiede, non si pretende, soprattutto se a casa propria si impongono anche brutalmente le proprie regole.
I problemi fra il Vaticano e l’Italia sono decisamente un altro discorso.
mandi
sylvi
Ci si rende conto quindi dell’urgenza di ripensare il welfare state tenendo conto di tutte quelle esperienze che da qualche anno si sono profilate in alcuni stati d’europa; basti pensare al successo e alle forti critiche della flexicurity (o flexsecurity) e in particolare alle numerose forme di renta basica. In particolare in Europa l’orientamento politico generale si divide in due campi, o linee di tendenza. La prima considera le fasce d’esclusione sociale come risorsa produttiva, su cui la collettività deve investire, attraverso la proposizione di una ricollocazione qualificata dell’individuo nella società e nel mercato del lavoro. Essa punta, inoltre, all’ampliamento delle opportunità sociali dei soggetti e ad un aumento del potenziale di ‘occupabilità’ degli individui beneficiari. Tale orientamento, di matrice più liberale e solidaristica, è tradizionalmente riconducibile al modello di welfare introdotto nei paesi del nord Europa.
Una seconda linea di tendenza, invece, si orienta soprattutto al contenimento e al controllo dei segmenti di marginalità sociale, attraverso l’istituzione di obblighi e sanzioni per i beneficiari, che si basano su criteri fortemente limitati d’accesso e durata delle erogazioni. In questo caso si riscontra la tendenza a creare una rete di sicurezza sociale tesa a mantenere le fasce di marginalità entro certi limiti d’indigenza e in condizioni di vita socialmente controllate. Questo approccio più restrittivo è riconoscibile nel modello di welfare di stampo anglosassone.
L’assistenza sociale italiana appare complessivamente caotica, priva di un disegno contestuale, improntata a criteri eterogenei, che tradiscono la natura di un sistema welfaristico formatosi per “accumulazione”, ovvero con l’aggiunta disorganizzata di singoli strumenti di sostegno e in assenza di un disegno riformatore unico e compiuto. Le sue risorse, non certo sovrabbondanti, sono destinate, per circa il 90 per cento, alle categorie degli anziani e dei disabili. Nel 2003, il 47% della spesa per assistenza sociale ha finanziato un’unica misura: le pensioni di invalidità civile.
Quasi nulla è invece previsto, in favore di soggetti giovani, magari in cerca di prima occupazione o che hanno lavorato saltuariamente (senza l’anzianità contributiva necessaria all’erogazione degli strumenti previdenziali).
La composizione della spesa per l’assistenza evidenzia, chiaramente, l’impianto sotteso al nostro sistema di welfare: esso muove dal presupposto per cui il soggetto giovane e abile al lavoro può trovare da sé la modalità d’inclusione sociale tramite un impiego in forma subordinata.
Ecco perché, in Italia, le misure di sostegno al reddito hanno carattere sussidiario e residuale: esse sono indirizzate solo a soggetti non in grado di autosostenersi, soprattutto disabili e anziani senza altro reddito.
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Preso da www. openplans. org/projects/new-welfare
Arriveremmo semplicemente a intuire il bisogno di spiritualità dell’uomo, che è unico,e come, nei secoli, l’uomo ha espresso questa spiritualità con segni, cerimonie e opere d’arte.
E di questo ha bisogno anche l’ateo, al quale nessuno negherà il diritto di pensare come crede.
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Certo. Ho un amico indiano suonatore professionista di Sitar, un certo Saghir Kahn, che vive a Bisceglie, il quale parlando di religione dice che lui prima è indiano, poi musulmano. Intendendo dire che la religione è un fatto privato.
Nessuno contesta il diritto a credere al proprio personale Grande Cocomero ( Schultz, Linus), ma guai a dire che si deve fare tutti come impone il proprio personale G.C., tipico delle religioni monoteiste. In questo, il Vaticano è in buona compagnia.
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Che venga anche stavolta dagli USA il vento di rinnovamento?
I figli dei fiori hanno portato il ’68. Non si sa mai…
Ho scritto un post che non e” passato. Grazie
xSylvi
nel resto d’Europa le moschee ci sono ovunque, o no? francamente non garbano neanche a me, ma se quelli vogliono pregare come si fa? E se un mio congiunto morisse in un paese islamico, non mi piacerebbe che fosse sepolto in uno dei loro cimiteri. A meno che lei non veda moschee e cimiteri come atti di presa di possesso del territorio, il che ad un certo livello e’ possibile.
Il paese islamico piu’ intollerante resta comunque l’Arabia Saudita.
Ho conosciuto un simpatico docente americano di linguistica (non e’ il mio campo, almeno non professionalmente) che mi ha detto molte cose interessanti sui paesi islamici, che lui conosce bene. Sostiene che i costumi degli americani (ed ovviamente degli europei) di 80 anni fa non erano poi tanto diversi da quelli arabici di oggi. Comprese le relazioni tra i sessi, segregati tra loro. Comprese le relazioni omosessuali (mi ricollego al post di Nicotri), che sono comunissime tra maschi celibi, anche se non lo ammetterebbero mai. Per cui ho capito meglio la sparata di Ahmadinejad o come si chiama, secondo cui i gays in Iran non esistono (e invece Teheran e’ piena di ladyboys, dicono)
Peter
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Una cosa del genere in Italia…eh Pino?
OpenPlans is about greasing the wheels of democracy.
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Se c’è una cosa che mi piace degli americani è la loro essenzialità, la loro capacità di mettere in slogan un concetto complesso.
To grease the wheels of democracy. Assolutamente geniale!
Il rischio è però, qui in Italia, un più preciso e centrato controllo delle ‘attività eversive’.
Non credo che possa funzionare qui da noi.
Che ne pensate?
Israel mantiene il blocco crudele e attacca Gaza
I sionisti hanno ucciso 15 persone in 16 giorni
Israele mantiene ormai da 19 giorni il ferreo blocco nella Striscia di Gaza nonostante la precaria situazione umanitaria, mentre continuano le scaramucce tra militari ebrei e militanti islamici di Hamas.
La tensione è stata alta domenica 23, all’alba, alla frontiera sulla costa, controllata dal Movimento di Resistenza Islamica Hamas, e il territorio sionista, le cui truppe hanno impedito il passaggio di persone e beni per i passaggi legali.
I media palestinesi hanno reso noto che un missile terra-aria di Israele ha colpito, sabato 22, la località al nord di Beit Hanoum, e questo ha provocato la reazione dei miliziani di Hamas, che hanno sparato tre missili contro le località di Ashkelon e Sderot, senza vittime.
L’esercito israeliano, i cui attacchi contro Gaza hanno provocato 15 morti in 16 giorni, ha ammesso che le sue truppe hanno sparato contro un gruppo di palestinesi che, si presume, avevano lanciato poco prima un missile e si preparavano a spararne altri.
Il leader di Hamas in Gaza, Ismail Haniyeh, ha affermato che i gruppi armati palestinesi desiderano mantenere la tregua pattuita nel giugno scorso, ma solo se questo corrisponde a un atteggiamento reciproco che non appare probabile per via degli scontri.
Il ministro ebreo alla Difesa, Ehud Barak, ha ordinato di mantenere le misure prese il 4 novembre scorso, cioè la chiusura di tutti passaggi verso la striscia e d’impedire l’accesso dei veicoli con diversi tipi di rifornimenti.
Nonostante i richiami delle Nazioni Unite, del Comitato Internazionale della Croce Rossa – CICR – e di altre istanze umanitarie, Tel Aviv continua a negare l’entrata dei veicoli con alimenti, medicinali, accessori per la sanità, combustibili e altri articoli indispensabili.
L’ ONU ha denunciato che dopo il permesso concesso due settimane fa a una trentina di camion che trasportavano aiuti, la situazione si è deteriorata per la mancanza di combustibili che obbliga a lunghi tagli dell’elettricità anche negli ospedali e nelle panetterie.
Circa 750.000 rifugiati palestinesi a Gaza sono al bordo della crisi, mentre in una forma o un’altra, Israele danneggia il milione e mezzo di residenti palestinesi della Striscia che sono ormai senza alimenti.