Pansa, Napolitano, Berlusconi: e vai con le parole in libertà…. Ma chi rappresenta politicamente l’Italia della manifestazione di sabato 25 ottobre?

Al festival del cinema di Roma Giampaolo Pansa dopo la proiezione del film “Il sangue dei vinti”, tratto dal suo omonimo romanzo centrato sui crimini dei partigiani a fine guerra mondiale e subito dopo, pontifica da par suo: “L’Italia non è ancora un Paese pacificato perché chi allora vinse non ha raccontato fino in fondo cosa accadde durante e dopo la guerra civile. Il muro d’omertà dei vincitori non è stato mai rotto. E dunque la guerra civile, nel dolore delle famiglie, non è mai finita”. Che l’Italia non sia pacificata è vero, ma è vero da vari secoli e i partigiani “non ci azzeccano”, e se ci azzeccano è solo come ultimi della serie dei responsabili. Sarebbe come prendersela con Pansa per il degrado del giornalismo italiano, del quale lui semmai è una delle ultime concause, ma certo non la prima né la principale. In ogni caso è da ipocriti l’insistere di Pansa a dire “i vincitori” riferendosi di fatto sempre e solo ai partigiani e ai comunisti, perché a vincere sono stati soprattutto i filoamericani, i padroni, gli stessi che avevano foraggiato il fascismo, dalla Fiat di Agnelli fino alla Confindustria e ai padroni anche del Corriere della Sera. A vincere è stata anche la Democrazia Cristiana, i liberali, i repubblicani, i monarchici, i banchieri, per non dire della Chiesa che ha evitato di pagare lo scotto per le sue malefatte, dal benedire l’invasione coloniale dell’Africa fino a benedire Mussolini, dal togliere di mezzo gli ostacoli come don Sturzo sulla strada dei fascisti in cambio dei Patti Lateranensi fino all’equivalente in Germania in cambio di un altro grasso piatto di lenticchie da parte di Hitler. Persino un cattolico convinto come Cossiga ha riconosciuto tempo fa che senza il disco verde della Chiesa il fascismo in Italia non avrebbe preso il potere. E non sono pochi quelli che dicono la stessa cosa riguardo la presa del potere dei nazisti in Germania, facilitata dalla decisione del Vaticano di togliere di mezzo i don Sturzo tedeschi.

Ma Pansa fa parte di quella schiera di giornalisti che – caso solo italiano – si sentono un po’ l’ombelico del mondo, il giornalismo gli va stretto, molto stretto, lo intendono come militanza politica, si prendono molto sul serio e diventano grandi uomini più in alto dei migliori e dei peggiori politici, da Michele Santoro a Paolo Guzzanti, da Marco Travaglio a Vittorio Feltri e alla buonanima di Oriana Fallaci, detentori della verità e puri per definizione. Del resto in Italia hanno un grande esempio, Mussolini appunto, e in Inghilterra Churchill: giornalisti pure quelli, ma che a un certo punto hanno saltato il fosso anziché occupare in eterno poltronissime redazionali o televisive, forse perché la tv a quell’epoca non c’era ancora. Pansa ormai accusa di fascismo perfino i giovani che alle sue trombonate nei dibattiti lo fischiano o comunque rumoreggiano. Neppure Berlusconi arriva a tanto.

Per carità, che ANCHE i partigiani abbiano fatto delle porcherie, cioè commesso dei crimini a volte perfino ignobili, non sarò certo io a negarlo o a volere che lo neghino altri e che il buon Pansa non ne parli. No, il problema è un altro, anzi sono altri due. Il primo è che i partigiani sono arrivati dopo il 1940: PRIMA ci sono state le porcherie altrui che hanno portato ANCHE agli eccessi dei partigiani, fermo restando il fatto che gli eccessi quando sono crimini non sono mai giustificabili. Ma comprendere le cause per cui c’è l’inquinamento che uccide o un incendio che miete vittime NON significa né giustificare l’inquinamento né l’incendio, significa solo analizzare le cose e ricercare i nessi tra cause ed effetti, per trovare le soluzioni, i rimedi, ed evitare che l’andazzo continui come prima, se non peggio. Strano quindi che i vari Pansa NON si occupino MAI delle nostre porcheria in Africa, Balcani e Unione sovietica. A quando un bel film o un bel romanzo sui 20-40.000 uccisi per rappresaglia per il fallito attentato al maresciallo Graziani? Ogni anno piangiamo giustamente per le Fosse Ardeatine, ma il massacro che abbiamo perpetrato per la bombetta a Graziani equivale a quasi un centinaio di altrui Fosse Ardeatine….

Il secondo motivo è che Pansa queste cose le sapeva e le poteva, e quindi doveva, tirare fuori già 20-30 anni fa, ma se n’è ben guardato perché altrimenti avrebbe fatto soffrire i suoi datori di lavoro, quelli che lo hanno tolto dal Corriere della Sera e molto ben valorizzato a Repubblica e dintorni. Detto in termini più crudi, direi quasi pansiani, non gli avrebbe cioè fatto comodo. Anzi, quando queste cose le tirava fuori qualcuno di destra, o qualche giornalista di sinistra non fazioso o non in vendita, veniva preso a pedate e tacciato di fascismo, accusato di non “storicizzare” e di non capire niente, servo dei padroni o giù di lì. Quasi come alzare la mano oggi per dire “il governo israeliano commette anche errori pesante”. Pansa invece preferiva correre davanti ai cancelli della Fiat di Torino, paralizzata dalla protesta e dallo sciopero operaio, per scrivere paginoni su Repubblica nei quali tracciava ritratti del dominus del Pci di Torino Piero Fassino e del “comunista buono e diverso” Enrico Berlinguer piuttosto imbarazzanti. Imbarazzanti anche perché quello sciopero è stato un azzardo perso in partenza, demenziale quindi, un uso strumentale delle tute blu da parte della nomenklatura di partito e di sindacato: una variante del solito “armiamoci e partite”. A sua parziale scusante Pansa ha il fatto che a far da corona a Berlinguer a Torino a quell’epoca c’era anche un altro gentiluomo disinteressato come Giuliano Ferrara, un figlio di papà romano che grazie alle raccomandazioni di un pezzo grosso come Pajetta si ritrovò dal niente romano al fare il responsabile di fabbrica del Pci a Torino: un modo come un altro per procuragli un bel gradino per fare carriera. Pur non essendo la Carfagna o la Gelmini, Ferrara ha capito con quasi 20 anni di anticipo su Pansa che la carriera era meglio farla da un’altra parte e in altri modi.

Possiamo consolarci con il solito “meglio tardi che mai”. Chissà, forse i romanzi almeno sulle nostre porcherie in Africa emerse e documentate con decenni di ritardo verranno scritti in futuro, Pansa prima o poi si occuperà anche del “Sangue altrui da noi versato”. Ben venga quindi il suo libro e ben venga il film tratto dal libro, ma se ci illudiamo di poter continuare a ignorare il resto, ciò che è venuto PRIMA, sbagliamo di grosso. E poi c’è questo eterno vizio degli “italiani brava gente”… Riguardo il film tratto dal romanzo di Pansa leggo infatti che “l’eroe, tra i due fratelli schierati su fronti opposti, resta il personaggio interpretato dall’attore Beniamino Placido, ovvero l’italiano buono e con senso del dovere, uno che rifiuta fino alla fine di schierarsi, un po’ Don Abbondio un po’ poliziotto esemplare”. Siamo alle solite. Sembra ormai di stare non solo a rivedere il film “Italiani brava gente”, ma anche a rivedere in continuazione “don Matteo”, “un medico in famiglia” e coglionate simili. Giustamente rifiutato al festival del cinema di Venezia e inizialmente anche dal festival di Roma, ecco che il film pansiano è stato ripescato dal festival di Roma, come “evento speciale, accompagnato da dibattito pubblico”. Pansa con modestia dissente: “Avrei preferito che il film fosse inserito in concorso, ma viste le premesse, considero comunque un bel risultato essere qui. Credo che il produttore, Alessandro Fracassi, sia stato un eroe a fare questo film”. Addirittura!

L’ex innamorato di Berlinguer e Fassino prosegue: “Questo film aggiunge una pietra sulla strada della verità”. Sì, peccato però che la strada della verità è lunga chilometri, e troppi dei quali sono privi di pietre…. Perché non scrivere un romanzo e fare un bel filmone, anzi un bel serial televisivo, anche sull’”armadio della vergogna”? Vale a dire, un film su come la giustizia militare italiana è arrivata al degrado di insabbiare i dossier su decine e decine di stragi compiute dai nazisti contro civili italiani quando occupavano il nostro Paese. Stragi, si noti bene, compiute PRIMA delle vicende che giustamente hanno scandalizzato, sia pure a scoppio ritardato, molto ritardato, il grande Giampaolo Pansa.
Il dramma è che al linguaggio e alla mentalità da operetta dei Pansa si accompagna il linguaggio del presidente della Repubblica, che nel commemorare la battaglia di El Alamein ha fatto un discorso senza né capo né coda: evitando accuratamente di dire che nella battaglia di El Alamein, cioè nella seconda guerra mondiale, eravamo dalla parte del torto marcio: alleati dei nazisti (oltre che di altre belve come gli imperialisti giapponesi). Giorgio Napolitano se l’è cavata dicendo che la sconfitta subita ad El Alamein “ha posto le basi per lo sbarco in Sicilia”, ovvero per la liberazione dell’Italia per mano americana. C’è di che arrossire. E tralasciamo “il sangue dei vinti” versato dagli americani in Sicilia senza motivo alcuno, dal massacro di militari arresi fino a quello di civili, tutte cose ben documentate per esempio da Benito Li Vigni. Come si sa, c’è sangue e sangue, c’è vinto e vinto. Soprattutto, oggi come ieri, c’è datore di lavoro e datore di lavoro…

Se l’arte dello slalom è così in voga, dal Quirinale ai Pansa, le premesse non sono le migliori per la messa a frutto della grande manifestazione avvenuta a Roma sabato 25. Due milioni e mezzo o solo 300.000 partecipanti, il problema è che mi pare una manifestazione che rischia di essere o diventare inutile, una occasione sciupata. Veltroni infatti non è all’altezza della situazione, che è grave e a quanto pare destinata a peggiorare. Ho già scritto alcune volte che Veltroni è uno dei principali, se non il principale, responsabile dello strapotere di Berlusconi. Per carità, tutti possiamo sbagliare. Ma se non si ammette ad alta voce di avere sbagliato, allora non è possibile migliorarsi per davvero e non a (altre) chiacchiere. Veltroni, come altri, è ben lungi dall’ammettere quando, come e dove ha sbagliato – tragicamente – con Berlusconi. La situazione italiana ha da tempo bisogno quanto meno di uno Zapatero o almeno di un Veltrotero, non di un Veltrusconi. Ha bisogno di idee, programmi, progetti ben precisi, capitoli di spesa chiari e investimenti massicci sui giovani, cioè sul futuro, che passa per l’investimento nelle scuole, nelle Università, nella ricerca, e non per i danari pubblici – vale a dire i nostri danari – regalati a pioggia alla Fiat o, come pretende la signora Mercegaglia della Confindustria, “non solo alla Fiat, ma anche agli altri”. Non passa per i danari pubblici, vale a dire i nostri danari, regalati agli editori, alle banche, alle cliniche private, alla Chiesa, e quant’altri campano a sbafo del contribuente italiano, cioè del cittadino italiano, regalati di fatto solo per avere i loro voti alle elezioni e continuare così ad alimentare un sistema che fa acqua e debiti da tutti i lati.

La scoperta del socialismo per i ricchi anziché per i lavoratori non è una bella trovata. E’ una bella trovata per i Bush e i Berlusconi, tutta gente che fino a ieri schifava l’intervento dello Stato e ora si aggrappa alle sue mammelle per spremerle per chi ha fallito, dilapidato, rubato, ma siccome li ha votati allora devono essere salvati. Salvare le banche forse può essere utile, anche se ce ne sono varie che andrebbero lasciate al loro destino, ma i responsabili del disastro dovrebbero almeno essere cacciati a calci nel sedere, se non chiusi a chiave in galera. Ma come? I signori B&B, i Bush e i Berlusca, fino a ieri si sono riempiti la bocca cantando le lodi del “sano spirito animale del mercato e delle sue leggi” e adesso invece le “sane leggi del mercato” le schifano e le scongiurano usando massicciamente i soldi dello Stato? Cioè, si badi bene, i nostri soldi. Che hanno tutta l’aria di essere sul punto di venire dilapidati, in modo che neppure i sovietici sapevano fare.

La massa dei partecipanti alla grande manifestazione più che dalla politica dei partiti è stata spinta a Roma dalla paura per il futuro, anzi già anche del presente. In questo è stata anticipata dal movimento di protesta nelle scuole. E a conti fatti si tratta di una grande massa di gente che in realtà è un insieme di strati sociali trasversali e tra loro diversi, proprio come la massa degli studenti. Ma è anche una massa di persone che non sanno se e quali interessi comuni hanno, quale progetto può unificarli o almeno allearli contro l’attuale governo e contro la struttura di potere dominante. E il motivo per cui non lo sanno è che i politici da un bel pezzo non fanno più quelle che una volta si chiamavano analisi di classe e analisi della composizione del sistema produttivo. Oggi si fanno sondaggi o “analisi di mercato”, ma nessuno sa come e dove è strutturata la forza lavoro in Italia. Si cerca di andare in tv, da Vespa o da Costanzo, da Santoro o da Floris, i più moderni (?!) vanno in Internet, con siti e blog personali o – è l’ultima moda – collezionando “amici” su Facebook. Ho sentito a Radio Popolare che uno dei candidati alla guida di quella che una volta era la Federazione dei giovani comunisti italiani (Fgci) e che oggi vorrebbe essere l’organizzazione giovanile del Partito Democratico (PD)- ma esiste? – è un tizio, pardòn un “ggiovane” che si candida perché ha 4-5 mila “amici” su Facebook e perché crede che “Internet è importante”. Sono senza parole! Certo che è importante, ma se si continua a credere che l’immagine (=tv) e il virtuale (=internet) possano prendere il posto del reale, cioè della società, e di rimando anche della struttura di partito o di movimento radicata nei luoghi di lavoro, di abitazione e di studio, allora si continua ad andare a sbattere. Con altre tramvate in faccia. Perfino i partiti Usa sono ben radicati: lo zoccolo duro di Bush sono stati infatti i cristiani evangelici (e il risultato s’è visto…).

Insomma, l’Italia nuova che forse – ripeto: forse – comincia a emergere dalla protesta degli studenti, degli insegnanti e dei “300 mila” o dei “2 milioni e mezzo” della manifestazione del 25 non credo sia l’Italia dei partiti, l’Italia della protesta già strutturata per partiti, ma “solo” l’Italia del timore e della paura per il futuro e della protesta conseguente. E’ una Italia quindi della quale i Veltroni non sono e non possono essere i leader, per il semplice motivo che di fatto loro rappresentano il vecchio, l’insieme di cose che scherzando e ridendo, tra una comparsata da Vespa e una da Floris, da un festival del cinema e un “se po’ fà”, ci ha portato a questo punto. Vale a dire, sull’orlo dell’abisso. Quella della manifestazione di Roma e della protesta degli studenti più che l’Italia veltrona del “se po’ fà” – o del “we can” degnamente condito con appartamento comprato a New York per la figliola – è l’Italia del “s’ha da fà!”. E’ l’Italia che si sta accorgendo che l’Italia “del fare” cantata da Berlusconi&C si basa e si ingrassa sul far fare agli altri, a loro. Cioè a quelli che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese e arrancano già alla terza o quarta settimana e per i quali il lavoro certo, con annesso contratto e retribuzione decente, è sempre più un miraggio.

Berlusconi di fronte alla protesta studentesca ha reagito in maniera sconsiderata, pericolosa in modo non sottovalutabile. Lui ha la mentalità del padrone di azienda, visto che da decenni è padrone di Mediaset e man mano sempre di più anche di altro, quindi è abituato a decidere e a dare ordini, rimuovendo se necessario chi non gli obbedisce o “non funziona”. Anche nella sua squadra di calcio, il “favoloso” Milan che s’è aggiudicato Beckham, colpo da maestro che porterà altri voti alle elezioni e farà diventare ancora più brutto il Moratti dell’Inter, anche nella sua squadra di calcio Berlusconi è abituato a dare “suggerimenti” che di fatto sono ordini. La stessa mentalità Berlusconi la sta sfoderando in politica, ma non solo nel suo partito personale, purtroppo anche nel parlamento e nel governo. Nonché, in questi giorni, con il dilagare della protesta degli studenti. Ma l’Italia, cioè una intera società civile, NON è una azienda. NON è una squadra di calcio. NON è possibile licenziare, mettere in cassa integrazione i cittadini italiani, neppure in parte, neppure “solo” gli studenti: la Costituzione NON lo prevede… E se si può diventare il boss delle tv grazie agli “aiutini” di un Craxi, cioè della politica fin troppo disinvolta, NON è possibile diventare il boss del Paese grazie ad aiutini dei Craxi, ecc., per il semplice ma insormontabile motivo che in questo caso il Craxi e l’eccetera della situazione è lo stesso Berlusconi. Che non può più bussare alle porte altrui, può solo bussare alla porta propria. Oltre che, eventualmente, a quella del “caro amico” Bush…

Berlusconi sull’uso della polizia contro gli studenti ha fatto marcia indietro, non prima di essersi coperto di ridicolo e avere dimostrato che non conosce bene certe leggi: in Italia, la polizia nelle scuole e nelle Università infatti NON la manda né il governo né il questore né il prefetto né il comandante dei carabinieri né il ministro dell’Interno, ma può essere solo chiamata e solo dai presidi e dai rettori. Minacciare l’invio della polizia e dei caramba non è però solo una cavolata da figura del cavolo, ma anche un pessimo segnale: quando un governo comincia ad agitare di questi fantasmi e a sproloquiare così vistosamente, di solito finisce male. Fino alle barricate, alle svolte repressive o alle cacciate a furor di popolo dei capi di governo presuntuosi e prepotenti, oltre che incapaci.

Non vorremmo si arrivasse a tanto. Ma la situazione economica può diventare la benzina che il cerino acceso incautamente da Berlusconi sproloquiando di polizia nelle Università – massima bestemmia in un Paese civile, come mandare la polizia in chiesa! – può incendiare.

421 commenti
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  1. Faust x Pino
    Faust x Pino says:

    ..Parafrasando Via col vento: “è il prezzo del successo, bellezza”.
    pino nicotri

    … era nel film Casablanca, Bellezza!!!
    Faust

  2. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cari amici,
    questa notte è la notte di hallowin,una festa “smaccatamente” importata e che non ha nessun riferimento con “nessuna nostra” radice culturale!
    Almeno che io sappia!
    Purtuttavia è “molto difficile” spiegarlo ai bambini!
    Molto probabilmente verranno anche a bussare alla mia porta e non sono preparato con i dolcetti: “al massimo qualche biscotto”.

    Nonostante la crisi credo che comunque molto sia stato ancora speso!

    Sono quegli stessi bambini che che ti “guardano il giorno dopo come se tu “fossi” uno “zombie”.
    Ed in fondo hanno ragione , negli spazi ristretti in cui sono chiamati a Vivere ,il loro vociare è ormai diventato una cosa da chiamo i “carabinieri”.
    Per cui è necessario che da qualche parte bisogna pur che si sfoghino:
    Questa notte “le vecchie e giovani megere”dovranno tacere!
    Se poi si sfogano a Scuola, chissenefrega è diventato un altro “luogo istituzionale!
    Per il momento quindi la crisi “ancora non morde”, anche se solo dalle mie parti tra un “scherzo” e l’altro si stanno profilando almeno 15o0 posti di lavoro in ballo.

    In tutti i casi viva “le streghe” abbasso le “”vecchie megere petulanti”che sono quelle che mandavano al rogo le streghe, con le loro denunzie!

    cc

  3. Sylvi
    Sylvi says:

    signor Uroburo,

    lungi da me paragoni, improponibili, ma “L’ibera nos a Malo” di Meneghello (il primo che mi viene in testa) è un libro che racconta storie della sua famiglia e del paesino; lei oserebbe dire che non se ne traggono insegnamenti ed emozioni generali?

    Mi giunge assolutamente nuova l’affermazione che gli insegnanti sono sostanzialmente di destra (benpensanti) anche perchè depauperati del genere maschile(sic)!
    A me risulta che la classe insegnante sia sempre stata una colonna del centrosinistra, sottoscritta compresa,ma chissà, forse noi viviamo in un Paese diverso.
    E’ vero, l’insegnamento della storia si è fermato alla prima GM.
    Si è mai chiesto perchè?
    Provo a spiegarglielo:
    Quale ins. è così eroico da rischiare, dopo una lezione sul fascismo e la resistenza, una coda di genitori, delle due parti, inferociti?
    E, forse, quale ins è così preparato, equilibrato da esporre i fatti così come sono avvenuti, senza urtare sensibilità e sofferenze terribili, solo sopite, ma mai dimenticate?
    Non è questione di nevrosi o carenze affettive, caro lei, è questione di verità, rispetto e giustizia.
    Poi che i morti seppellissero i morti.

    ” Se la maggioranza degli italiani…tagliasse la testa alla minoranza,i conflitti, almeno per un po’, diminuirebbero.
    Poi ricomincerebbero, come ci ha insegnato la storia di tutte le dittature del passato, e comincerebbero esattamente al punto in cui sono stati soffocati.” sto citando lei post190.

    Le foibe sono una piccola parte della tragedia della 2°GM ma , come tante altre piccole parti, sono state sepolte, deliberatamente ignorate e le vittime trattate come esseri umani mai esistiti.
    O se ne parlava per insultarli da morti.
    E arriva il rigurgito di cui lei parla.

    Vede Uroburo, ho chiesto a mia figlia la pastiglietta per tutti i miei disturbi che lei ha diagnosticato.
    Ce n’avrei una anche per lei, chissà che finalmente non si possa cominciare a capirsi.
    Io a guarire dal fascismo e lei dal comunismo?
    Quanto alle sue “battutacce”, di cui Anita ha fatto un parziale riassunto, dovrei pensare che fanno parte del suo spirito cavalleresco?

    Ho diligentemente suddiviso il suo post in sequenze, per risponderle, ma non pretenda che io faccia anche il pappagallo ripetendo ciò che piace a lei!
    Piacerebbe anche a mio marito!!!
    la saluto

  4. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Mi sembra una riedizione in chiave “Moderna ” della storia delle foibe.

    Un pò di attualità suvvia tanto per tenerci allegri!

    ROMA – Uno scontro, anzi un assalto dei centri sociali contro i ragazzi pacifici di Blocco studentesco. La verità costruita dalla polizia e confezionata dal governo è bell’e pronta per andare in onda su Tg e televisioni. Tutto vero: gli universitari sono entrati in piazza Navona ed hanno affrontato i neofascisti di Blocco studentesco. Tutto vero, ma solo una parte della verità. Una parte perché non dice cosa è successo in quella piazza romana prima dello scontro. Non dice insomma, come ricostruito da un ragazzo che ha scritto a Repubblica e come testimoniato da decine di foto che, prima dell’azione degli universitari, un camioncino pieno di mazzieri aveva aggredito a cinghiate e a sprangate gruppi di quindicenni che fino a quel momento avevano giocosamente, accompagnati dai loro professori, contestato il decreto Gelmini.

    Dal famigerato pulmino bianco sono scesi studenti, molti evidentemente fuoricorso, che a botte e calci si sono posizionati nel cuore dell’assembramento di ragazzini delle medie superiori spargendo violenza e terrore allo scopo di connotare a destra la protesta studentesca. Solo a questo punto intervengono gli universitari chiamati dai più giovani per cercare una difesa che la polizia non ha saputo offrire. Dal corteo della Sapienza arriva un gruppone, a mani nude tanto che per attaccare usano i tavolini e le sedie dei bar che trovano in piazza e inizia il confronto con i neofascisti.

    Per motivi oscuri le forze dell’ordine si accorgono solo di questa seconda fase della prima, dell’attacco ai liceali da parte di Blocco studentesco non si accorgono. I funzionari di polizia, che pure non erano distanti da dove avveniva il macello dei diritti, dicono di non essersene accorti e non ne fanno cenno nelle loro ricostruzioni. Tanto meno ne fa cenno in Parlamento il sottosegretario Nitto Palma vendendo al Parlamento e al Paese una verità monca che però le tecnologie smontano nel giro di poche ore. Le foto parlano chiaro e, a meno che questo non sia un Paese di maestri di Photoshop, ci dicono che quella del governo e della questura è una verità monca. Quasi una menzogna.

    cc

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente,

    ===negli spazi ristretti in cui sono chiamati a vivere===

    Hai dimenticato che i bambini non votano!
    mandi

  6. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Sulla II Gm, credo ci sia ormai poco da chiarire, per cui un banalissimo Insegnante se solo lo volesse si rifarebbe alla Costituzione Italiana.
    Se poi qualche “inviperito ” genitore avesse da che ridire ,basterebbe indirizzarlo alla Procura della Repubblica Italiana, nata dalla Resistenza!

    Dove sta il problema?

    cc

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,
    Votano, votano già ora , ma ancora non lo sanno!!

    Nell’economia “classica”moderna, (acc stavo per dire Borghese) sono considerati Adulti in quanto consumatori e quindi “portatori di bisogni” e quindi influiscono anche loro nella fatidica curva della domanda.
    Solo che l’Economia Classica Moderna considera i pargoli , portatori di “bisogni”concreti e non “indotti!
    Poveri “pargoli “, già caricati di “siffatta responsabilità”in tenera e precoce età!!
    mamma mia!!

    cc

  8. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente,

    evidentemente non ci sono “banalissimi insegnanti” che conoscono la Costituzione!!
    sylvi

  9. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    distibuiamo allora la Costituzione Italiana anche agli Insegnanti, ma sembra che già un Partito Politico, tale lega Nord, si stia “incazzando” per il solo fatto che si voglia “distribuirla” agli allievi!
    Magari facciamo una copia in Lingua Triveneta!
    Sperando che nel tradurla ,non si commettano grossolani errori!
    Mai fidarsi delle traduzioni diceva una mia vecchia Prof,lei sempre in lingua madre “leggeva” e sovente ne uscivano spaventose “gag”, per cui a fronte di nostre affermazioni, lei rispondeva. ” ma dove avete letto questa “cacchiata” …..sul libro ,prof sul libro…
    Beh,diceva Lei ,con il testo originale, allora stiamo leggendo due Libri diversi !

    cc

  10. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    ci sono alcuni passaggi del suo messaggio che sono, per me, incomprensibili.
    a. Meneghello non so neppure chi sia.
    b. Non capisco perché mai lei dovrebbe ripetere qual che piace a me. E poi è così convinta di sapere qual che piace a me?
    c. Men che meno ho capito cosa piacerebbe a suo marito. Non mi sopravvaluti signora, sono solo un capo-bidello (per meriti sindacali).
    d. Io veramente sono un socialdemocratico, ed ho un pessimo rapporto con la sedicente “sinistra radicale” e con l’Infausto. E giudico essere comunisti oggi come essere napoleonici nel 1830.
    e. Per quanto sua figlia mi sia simpatica, dovrebbe sapere che non si curano i propri familiari.

    Ciò premesso passo al resto,
    1. Non ho mai pensato caxxate come l’historia magistra vitae. Sono cose che lascio ai preti. Per quanto mi riguarda, la storia ha l’unica funzione di farmi capire come (attraverso quali percorsi) siamo arrivati all’oggi.
    2. Sono in buona parte di sinistra i docenti delle superiori, variegati alle medie, solidamente di destra alle elementari.
    3. Cara signora, un ministero che mandi una circolare e delle ispezioni ai presidi farebbe spiegare la storia attuale perfino alle mummie. Comunque quel che lei scrive dimostra che anche riguardo alla sua storia recente, e perfino riguardo al sempre ritornante e perdurante fascismo questo è un paese diviso in due. Una metà abbondante degli italiani pensa ancora che il Buce avesse sempre ragione, Adesso poi hanno solo cambiato cognome: dal Buce al Banana.
    Gli italiani pensano ancora adesso che il manganello sia un ottimo metodo di mediazione politica, come si è visto a Roma in questi giorni. Vinceranno ancora, naturalmente: adesso poi c’è un sottosegretario agli interni che parla come il ministro di polizia del Sessantotto e come quello del 1920-21. In questo paese la storia è sempre uguale.
    Quel che mi stupisce un tantino è che neppure l’Europa dimostra di aver memoria: Comincio a pensare che in Europa i migliori, i più avanzati, siamo noi.
    4. Non mi risulta proprio che le vittime delle foibe siano state dimenticate o deliberatamente ignorate: me ne fanno due palle così da quando facevo le scuole medie. A me pare che se ne parli fin troppo e regolarmente a sproposito. Non ho mai sentito nessuno insultare i morti delle foibe.
    5. Mi è del tutto impossibile capire che cosa sarebbe secondo lei verità e giustizia sulle foibe. Dire che molte delle vittime delle foibe erano dei poveracci che hanno pagato per colpe non loro? Guardi che glielo dico da mesi io che sarei, a sentir lei, una specie di guardia rossa del titoismo.
    Mettere in galera i colpevoli? Giusto perdio, anche se ce ne saranno pochi vivi. Epperò, come ittagliano (purtroppo!) vorrebbe spiegarmi se non dovremmo incominciare noi a dare il buon esempio mettendo in galera i nostri criminali di guerra che sono molti di più? Sa…. alla fine avremmo incominciato noi, o no?
    6. Ho insultato la signora Anita perché avevo capito che lei sosteneva e giustificava la tortura in America Latina. Probabilmente avevo interpretato male il suo messaggio. La signora Anita lo sa benissimo ma fa regolarmene finta di non saperlo. Alla fin fine anche alla signora Anita piacciono i piagnistei, come tipicamente agl’ittagliani: siamo un popolo di frignoni.
    Non ho mai detto di avere uno spirito cavalleresco, però è raro che insulti qualcuno e dire che alcuni suoi messaggi sono idioti a me sembra una constatazione di fatto. Il suo sulla scuola (il 162, se non erro), ad esempio, è realmente fuori dal mondo.
    Mi sembra tutto. Buona notte U.

  11. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    Lingua triveneta? Dove hai sentito questa “cacchiata”?
    Piuttosto tradurla in lumbard, o in piemuntes visto che il dio Po nasce da quelle parti!
    buine gnot (buonanotte)
    sylvi

  12. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    sospettavo che le nostre letture fossero divergenti!

    Luigi Meneghello- Libera nos a Malo (dove Malo sta per il nome del suo paesino.
    Ma bisogna conoscere un po’ di veneto per gustarlo!
    buonanotte

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente

    Le radici di quella festa ci sono eccome! Letteralmente significa “tutti i morti” o “tutti i santi”, esisteva da un bel pezzo e la Chiesa se n’è impadronita riverniciandola come “giorno dei morti” e “giorno di ognissanti”, vale a dire i giorni 1 e 2 novembre.
    La stessa cosa è stata fatta con il Natale e la Pasqua.
    ‘Notte.
    pino

  14. Peter
    Peter says:

    sulla collocazione politica dei docenti in Italia, ai miei tempi, direi che Uroburo ha ragione: in maggioranza di destra ad elementari e medie. In maggioranza di sinistra alle superiori proprio non direi (forse lo erano dalle parti sue): direi al massimo meta’-meta’, o piu’ realisticamente per i due terzi di centro-destra. E che dire dell’universita’? credo che docenti universitari di sinistra in facolta’ come legge, medicina, ingegneria , economia fossero rare eccezioni. Lo si capiva benissimo dai discorsi e dai metodi, anche nell’insegnamento piuttosto tecnico, quantunque fossero facolta’ relativamente poco ‘politicizzate’

    Peter

  15. Peter
    Peter says:

    xCC

    caro CC

    tu che sei una persona ammodo (non che gli altri non lo siano…) mi vuoi spiegare l’intervista a Cossiga?
    Io sono caduto dalla sedia quando l’ho letta. Possibile che abbia detto cio’ che ha detto e nessuno abbia battuto ciglio? Forse che un senatore a vita ha diritto ad immunita’/impunita’ totale?
    E poi Uroburo spara che in Europa i migliori sono gli italiani (sara’ un attacco di lepre marzolina, ad ottobre…).
    Ma dico, allora suppongo che qualunque ex-ministro dell’Interno possa dire tranquillamente ‘si’, nel ’64 andammo vicini al colpo di stato, ma ci ando’ buca…’. Oppure ‘le bombe negli anni 60-70-80? ma certo, sappiamo tutto. Ragione di stato’. ‘Moro? ragione di stato’.
    Caro CC, ma sogno o son desto?

    Peter

  16. Peter
    Peter says:

    riguardo quelle piccole bagattelle che ho elencato nell’ultim post (il piano Solo, la strategia della tensione, etc) parlavo in via ipotetica senza riferimeti personali specifici. Si dice cosi’, no?
    Come alla fine di ogni film

    Peter

  17. ALL'ANALISI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI
    ALL'ANALISI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI says:

    Premessa.

    Da tempo si sottolinea la necessità del risparmio energetico e dell’uso delle fonti rinnovabili nell’edilizia.
    In particolare da alcuni anni si sta diffondendo anche la certificazione energetica degli edifici, con cui si opera una valutazione dell’efficienza energetica di un’abitazione. Alternativ@Mente, dopo aver proposto un breve corso di autocostruzione solare ( che comunque sarà ripetuto in futuro), ora propone un ciclo di seminari sul tema dell’analisi, della certificazione e del risparmio energetico negli edifici, al fine di divulgare una conoscenza tecnica sull’argomento, volendo incoraggiare l’affermazione delle energie rinnovabili.

    DOMENICA 9 NOVEMBRE ore 10:30

    Centro Socio-Culturale, Via dei Castani, Grottaferrata (RM) (villino Marconi) (non lontano da Piazza Marconi).

    Seminario:

    INTRODUZIONE ALL’ANALISI E CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI.

    Relatore: DIONISIO MAGNI, architetto, esperto nel campo della certificazione energetica.

    Durata del seminario: due ore circa. Al termine sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

    Organizzazione: Alternativ@Mente, info Enrico Del Vescovo, 3331135131, promotore dell’iniziativa.

    Modalità di partecipazione: il corso è accessibile a tutti e comporta una sottoscrizione di € 10 .
    E’ consigliata la prenotazione, infatti il seminario sarà tenuto nel caso in cui si raggiunga il numero minimo di dieci partecipanti. Per la prenotazione basta rispondere a questa email, oppure telefonare al numero 3331135131.

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Faust:
    No, Faust, non le sparo aggratis le mie spiritate. E nemmeno a pagamento. Perchè non sono spiritate. Sono semplificazioni di un concetto che a voi comunisti tarda ad entrare in testa, ovvero che i tempi sono cambiati e la lotta non si fa più sulle barricate.
    Il Cav. utilizza mezzi moderni di persuasione, questa è la sua vera arma, ecco perchè dico che ve lo infilano nel didietro senza che ve ne accorgiate, se non a cose fatte.
    I comunisti stanno ancora ai tempi di Pellizza da Volpedo, sono perdenti in partenza, se non si aggiornano!

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Peter, concordo pienamente sulle osservazioni del post 249 a me diretto.
    Solo che tali osservazioni sono per me un punto di partenza, non di arrivo.
    Non siamo mai stati una nazione democratica, se non nelle magre apparenze ed ora neanche in quelle. Per cui, la Costituzione tanto decantata da Sylvi, qui da noi è solo un’opinione.
    Bene, dobbiamo adesso decidere se le teste pensanti della nazione sono in grado di affrontare la lotta o se non lo sono. Abbiamo mezzi di comunicazione diffusissimi come le chat ed Internet in genere. Ciò permette una diffusione delle idee al di fuori dei canali soliti. Le idee si diffondono agendo non sulla parte logica della gente, ma su quella emotiva: bisogna scatenare un’emozione e solo dopo averla scatenata la si può appoggiare usando la logica. Per determinati target bisogna partire da ancora più lontano, ovvero dalla parte istintiva: mettere in moto gli istinti ( lo fa il Cav. giocando sull’insicurezza e le paure), caricarli di significato emotivo e solo in ultimo e neanche obbligatoriamente, dare una spiegazione logica.
    I nostri cervelloni emeriti lo hanno capito? A giudicare da ciò che sento e che vedo, a me sembra di no.
    Questo significa perdere una generazione e sperare nella generazione successiva, per aggiustare un po’ le cose.
    Nel frattempo, c’è chi va all’estero ( lei ne è un esempio), c’è chi si reinventa il futuro, c’è chi si adatta ( come me) accontentandosi di pane, cipolla, sole e amore. E scusate se è poco!

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di sole:
    ieri 31 Ottobre, nuvole in cielo, tempo incerto due gocce di pioggia ( due di numero), mi hanno indotto ad andare a letto con la rassegnazione della fine dell’Estate.
    Ok, mi son detto, domani è il 1° Novembre, abbiamo avuto un Ottobre splendido, che chiedere di più? Devo rassegnarmi all’arrivo del freddo.
    Macchè! Stamattina, una giornata che sembra Luglio! Alleluja!

  21. Linosse
    Linosse says:

    X Pino Nicotri 245
    Linee di pensiero e pa…nza..tori
    Dopo lunga riflessione espongo la mia :
    Ci sono le linee di pensiero di quelli che ragionano ,in modo corretto ,col cervello,altri cercano di farlo ,impropriamente,con la panza senza arrivare a nessuna conclusione,infine ci sono i pansa che ragionano col cervello ma solo ed unicamente per la panza.
    Saluti
    L.

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Questa è la notizia:
    “per il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini “la scuola cambia, si torna alla scuola della serietà, del merito e dell’educazione”. In una nota Gelmini spiega che “provvedimenti come il voto in condotta contro il bullismo, l’introduzione dell’educazione civica, dei voti al posto dei giudizi, il contenimento del costo dei libri per le famiglie e l’introduzione del maestro unico – sottolinea – sono condivisi dalla gran parte degli italiani. Ringrazio il governo e la maggioranza parlamentare per il sostegno al provvedimento”. “Entro una settimana – conclude Gelmini – presenterò il piano sull’università”.
    E questa è la reazione:
    “Appena approvato il decreto Gelmini una delegazione di tre senatori dell’Italia dei valori è scesa in piazza di fronte agli studenti alzando un cartello con su scritto “Passa la Gelmini: referendum”, annunciando che avvieranno una raccolta di firme per un referendum contro il decreto. Dello stesso avviso Orazio Licandro, responsabile organizzazione del Pdci: ora che il Dl Gelmini è legge “siamo già pronti a raccogliere le firme per il Referendum abrogativo, così daremo ai milioni di studenti, insegnanti e genitori lo strumento che la Costituzione riconosce per cancellare leggi barbare e sbagliate”.
    Ora, voi mettetevi nei panni di chi legge.
    Cosa ne deduce la gente secondo voi?
    Secondo me, ne deduce che la Gelmini sta facendo bene e che gli avversari hanno solo la motivazione del NO ‘a prescindere’.
    Ergo, Berlusconi sta facendo bene a mandare la polizia contro gli studenti.
    Cosa dice invece la ‘controinformazione’?
    Semplicemente, generalizza e chiede tempo. Di Pietro compreso; anzi, lui in prima fila. Il chè non può che amareggiarmi.
    Non si pongono alternative concrete, si chiede solo tempo per discutere. Non solo, ma si sorvola sulla giustificazione dei tagli portata dalla Gelmini, riguardo agli sprechi.
    Qual è il messaggio che giunge alla gente? Che le sinistre vogliono solo fare ammuina, per usare un termine caro a Sylvi.
    E’ una maniera intelligente o una maniera stupida di agire, da parte delle opposizioni, secondo voi?

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ergo, Berlusconi sta facendo bene a mandare la polizia contro gli studenti.
    ———–
    A scanso di equivoci, è quello che pensa la gente, non io, intendiamoci!

  24. Faust x marco tempesta
    Faust x marco tempesta says:

    Caro marco, dal tuo punto di vista, è apprezzabbile il tuo impegno x ottimizzare lo statusquo, quelli come Faust, non vogliono come te ottimizzare questo sistema ma rivoluzionarlo, cambiarlo con altre regole di organizzazione della societa degli umani, passare dal capitalismo al socialismo, vogliamo unaltra societa fondata sul egualitarismo in diritti e doveri, solidarieta e rispetto reciproco, quindi fiducia negli altri, vogliamo una societa di umani cche vivano degnamente e non cche sopravvivono ingreggiati e sfruttati e umiliati, non vogliamo un ammasso diggente obbligata a competere x sopravvivere in una lotta quotidiana impari, dove vince il ppiu furbo rappresentato, difeso e finanziato da corporazioni, di fascista memoria, nel sistema berlusclonato, la variante tragica della prepotenza sociale del capitalismo usuraio e guerrafondaio.
    Lho detto ed è cosa risaputa, que le comunicazioni sociali, oggi sono i massmedia, se non ce le hai, sei out. Si, la sinistra non ha pensato di mettersi alla pari in armi e da disarmata ha perso le ultime battaglie, ma non è vero cche abbiamo perso la guerra. Al socialismo interessa cambiare il sistema di organizzazione sociale. Seppur in ritardo ci stiamo riorganizzando e internet, ci fara recuperare il perduto, internet è libera e sul quel campo cche continueremo a batterci, contro la prepotenza delle corporazioni, attuali ma non ancora x molto, padroni dell umanita. In questi momenti (le borse, il sistema capitalista usuraio…) stanno perdendo pezzi e velocemente implodera.
    Quindi caro marco tempesta, ¿¿cchi sta perdendo?¿?

    Ad armi pari, il socialismo umanitario vince e vinceremo!!
    e non è vero, quando dici, come altri cche il socialismo è morto, xcche la guerra non è vinta ancora…
    ….continua
    Faust

  25. Sisko
    Sisko says:

    E’ in atto la beatificazione di Gelli, della P2 e di quanti si pregiarono della tessera di iscrizione alla (quasi) beatificata loggia. Ma a chi può interessare questo, in un Paese che quotidianamente vive dei miracoli che, via etere, raggiungono ogni suddito?

  26. Anita
    Anita says:

    Halloween

    Le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta risalire a quando le popolazioni tribali usavano dividere l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all’inverno, era necessario ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Halloween

    Anni fa venivano fino a 100 bambini per la sera di Halloween. (treat or trik)
    Venivano con i genitori da altre cittadine, venivano a piedi da un vicinato all’altro.
    Adesso vengono solo i bambini dell’immediato blocco che sono circa 6….e vengono presto.

    Io tengo le luci esterne spente, a volte vengono gruppi di teeangers e vivendo sola ed isolata non mi fido piu’.

    Anita

  27. Anita
    Anita says:

    Pensieri.

    Siamo vicinissimi alle elezioni presidenziali ed ho notato una stranezza, di solito le strade, i prati privati, le auto sono imbandierate con cartelli politici con in nomi dei candidati preferiti.

    Ieri e l’atro ieri sono andata in 5 cittadine vicino, ho notato in tutto 4 cartelli su prati privati.
    4 di numero.

    Ho scritto e-mails ad amici ed ho chiesto se avevano notato la stessa cosa, la risposta generale fu': non ci abbiamo fatto caso, ma adesso che me lo fai notare, non abbiamo visto niente, forse un paio.

    Ci sono signs col nome del sindaco, ma niente altro.

    Questo e’ uno Stato democratico o blue da sempre…di solito sono tutti imbandierati.

    Non so’ a cosa attribuirlo. Apatia?
    Mi sembra impossibile, e’ il discorso del giorno da quasi due anni.

    Anita

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro peter,
    fai a me una domanda alla quale è “molto difficile” dare una risposta!
    Nel merito, ovvero ,perchè un ex-presidente della repubblica può andare in “giro” ad affermare certe cose,senza che “tutto sommato” nessuna autorità intervenga a chiedergli “ragione” delle gravi affermazioni” contenute!

    Immagino che tu adotti come “metro” di paragone quello che succederebbe in UK, se affermazioni simili fossero fatte da un EX-premier!

    Ma siamo in Italia ,e pertanto altro non mi resta che risponderti “abborracciando” un tentativo di risposta Simil-sociologica e cioè A)Tutto sommato per gli addetti ai lavori ,le affermazioni di Kossiga non “impressionano ” più di tanto ,poichè quello affermato “è la pura e sacrosanta verità” di un certo periodo storico e che cioè sostanzialmente in quasi un quaRANTENNIO LA DEMOCRAZIA in Italy è sempre stata “sotto tutela”.
    B) Per la maggioranza degli Ittalici che hanno votato un president come Silvietto, e che quindi “scientemente ” ne tollerano il comportamento, cosa vuoi mai che si ricordino o cosa vuoi mai che gli importi delle affermazioni di un ex-president per di fatti risalenti ad ormai a piùdi 30 anni fa!

    Se vuoi essere confortato in questo senso ,posso tranquillamente dirti che “semmai”,questo è l’ennesimo caso dell’ANOMALIA ITTALICA!

    Non credo che in questo senso Uroburo abbia mai parlato di supremazia ittalica , anzi l’esatto contrario!

    Se approfondiamo , possiamo tranquillamente concludere che è la mancanza “di coscienza civile”delle classi dirigenti e dei loro controllati a decidere in questo campo.
    Ma non è un novità.., piuttosto l’ue e l’uk dovrebbero essere seriamente preoccupati al fine di impedire che questa “spaventosa” metastasi non si “propaghi”.
    Le mafie in” doppio petto”, made in Italy vincono infatti appalti milionari in tuttta l’UE!

    cc

    Ps- gradirei però sentire altri contributi,in merito alla tua domanda, magari quello di Nicotri stesso, che senz’altro ha vissuto tutta una serie di avvenimenti ,sotto altre “angolature”, e che da questo punto di vista mi sembra che già abbia dato indirettamente un sacco di risposte in una materia come questa!

  29. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Nicotri,

    hai senz’altro “ragione”, mi sono documentato meglio!
    Il guaio è che “ognuno di noi”inconsciamente con il pensiero fa riferimento al “vissuto” personale e non sempre si ricorda che uno dei metodi più “praticati”dalle religioni è sempre stato quello di “costruire sulle rovine delle altre”.
    Credo che da noi “basti scavare” ovunque sotto i santuari montani per trovare per esempio rovine “celtiche” .
    O trovare quadri di madonne che anzichè appoggiare i piedi sul serpente , li poggiano su” mezze Lune”.
    Non sono però mai riusciuto a capire se in questo secondo caso se per “schiacciare” o per” sorgere”.
    La fantasia degli artisti in questi casi è notevole e sovente “magari” sfuggiva agli “occhiuto” sguardi di SRC.

    cc

  30. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro marco T,

    veramente a volte mi domando se la tua sia “santa ingenuità” o qualche altra “cosa”,che per il momento non saprei “ben definire”!

    Ma veramente tu credi , nell’effetto “chiarezza” del linguaggio gelmini in merito alla “meritocrazia”, rispetto alle vaghe “istannze” dell’opposizione.

    Veramente tu credi che questo sia il “discriminante” ovvero un popolo che ha votato in massa per Berlusconi e c ,crede nella “meritocrazia”,quale metodo per risolvere i problemi “ittalici”.

    Che i “nipotini” di Achille Starace vengono ora a dirci che “i biglieetini” e le “letterine”saranno la loro principale occupazione da debellare?

    Andiamo Marco , mi pare che sei caduto in una “palese” contraddizione!

    un saluto
    cc

    Ps- qui per fortuna siamo in un Blog , mica alla Tv e certe cose si possono dire tranquillamente fuori dai denti!

  31. marco tempesta
    marco tempesta says:

    caro CC, tra le mie tante frequentazioni ci sono anche gente che, una volta di sinistra, ora sono berlusconiane.
    Non si tratta di credere o non credere, si tratta di osservare i fatti.
    I fatti sono che milioni di voti vanno a destra e non accennano a ritornare a casa ( a sinistra, dalla quale sono partiti).
    Perchè?
    Questa è la domanda che la sinistra deve farsi.
    Dopodicchè, ottenuta la risposta, deve agire nella maniera più consona allo stato dei fatti, se ne è capace ( ma io non credo).
    Se non ne è capace, continuerà a prendersela in saccoccia, mandando inutili lamenti destinati ad essere considerati con fastidio da un berlusconismo irridente, arrogante ma al contempo ben posizionato.

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Decisamente ….un Bel Clima…cara Anita…
    speriamo in un caso isolato…!!

    da repubblica

    Usa, chiedeva “dolcetto o scherzetto” dodicenne ucciso ad Halloween
    WASHINGTON – Voleva solo chiedere “trick or treat”, “dolcetto o scherzetto” come tutti i bambini americani la notte di Halloween, invece quando ha bussato alla porta di una delle case del vicinato, da dentro è partito un colpo d’arma che lo ha ucciso, a 12 anni. E’ successo a Sumter, nella Sud Carolina ieri notte.

    Il ragazzino stava girando per le case del quartiere con i suoi familiari, come vuole la tradizione, ha raccontato la polizia. All’improvviso un uomo si è affacciato da una casa e ha sparato al bambino e al padre, che stava accompagnando i figli. Entrambi sono stati portati in ospedale ma il piccolo è morto poco dopo, mentre il padre e il fratello sono stati feriti in modo non grave.

    L’uomo sospettato di aver sparato, Quentin Patrick, di 22 anni, è già in stato di arresto. Ancora si ignorano i motivi del gesto. I vicini, scioccati, hanno raccontato di aver sentito lo sparo ma hanno pensato a fuochi d’artificio per festeggiare la tradizionale ricorrenza, che diventa sempre più popolare anche in Europa.
    ______________________________________________

    Non c’è dubbio che si stia preparando un Bel Capodanno,sperando di non rimanere vittime di un Botto Strano!

  33. Linosse
    Linosse says:

    Da Repubblica oggi
    Il racconto di una professoressa di tedesco che era in piazza Navona
    il giorno degli scontri: “Perché nessuno è intervenuto per fermarli?”
    “Ho visto quelli del camion bianco
    aggredire e picchiare i ragazzini”
    “Perché il mezzo carico di bastoni è stato lasciato entrare?”

    ::::::::::::::::::::::::::::
    In un Paese che si rispetti,una opposizione che si rispetti deve RISPETTARE E FAR RISPETTARE LE REGOLE DEMOCRATICHE CHE HANNO ISTITUITO PERSONE DI RISPETTO!!
    In caso contrario le regole NON ESISTONO PIU!
    In un Paese che si rispetti il sottosegretario all’Interno, Francesco Nitto Palma DEVE RISPONDERE ALLA CAMERA DI QUANTO È accaduto altrimenti la sua funzione non ha MOTIVO DI ESSERE,altro che interventi di Brunetta!
    ALTRIMENTI DIMISSIONI E DI FATTO! SUBITO E NON SOLO LE SUE!altro che fannulloni!
    L.

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Faust:
    “Caro marco, dal tuo punto di vista, è apprezzabbile il tuo impegno x ottimizzare lo statusquo, quelli come Faust, non vogliono come te ottimizzare questo sistema ma rivoluzionarlo, cambiarlo con altre regole di organizzazione della societa degli umani, passare dal capitalismo al socialismo, vogliamo unaltra societa fondata sul egualitarismo in diritti e doveri, solidarieta e rispetto reciproco, quindi fiducia negli altri, vogliamo una societa di umani cche vivano degnamente e non cche sopravvivono ingreggiati e sfruttati e umiliati, non vogliamo un ammasso diggente obbligata a competere x sopravvivere in una lotta quotidiana impari, dove vince il ppiu furbo rappresentato, difeso e finanziato da corporazioni, di fascista memoria, nel sistema berlusclonato, la variante tragica della prepotenza sociale del capitalismo usuraio e guerrafondaio.”…
    —————-
    Scusa faust, ma io cosa voglio di diverso? Voglio esattamente questo, niente di diverso.
    Il problema è il come ottenerlo. E’ qui che le opinioni divergono!
    Noi abbiamo un nemico che sfrutta un’arma potentissima, sfruttando i gap psicologici della gente. E’ un’arma ancor più carogna dei gas e della bomba atomica, perchè agisce senza che la gente se ne accorga. Non solo, ma dà persino euforia, la gente si sente contenta e soddisfatta perchè così vuole il cavalier ‘Messìa’.
    A fronte di questa potentissima arma, la minoranza ( perchè di ristretta minoranza si tratta) che agisce come vorresti tu, si ritrova come ai tempi dei moti mazziniani: mazziata sonoramente con l’approvazione del popolo.
    E’ esattamente qui, l’errore. E’ qui che mi incavolo quando si parla di barricate, di cortei e di tutto l’armamentario ottocentesco ultraobsoleto di cui fanno tuttora uso le sinistre. Come andare in guerra con le fionde!
    La cavalleria polacca che ha attaccato i rarri armarti tedeschi con grande eroismo, si è ritrovata tutta al camposanto nel giro di poche ore. E’ questo il risultato che vogliamo?
    Il nemico lo si combatte con le sue stesse armi sofisticate, altrimenti si è perdenti senza speranza, inutile illudersi.
    Il boicottaggio, di cui ho parlato precedentemente, è un’arma efficacissima per combattere qualsiasi rivoluzione con altissime probabilità di successo. Perchè? Perchè va a incidere sul Dio Denaro al quale qualsiasi potente si inchina. Ma è davvero così difficile capirlo? Un passaparola via internet, utilizzando le chat dei ragazzini, mobiliterebbe una grandissima massa di giovani, molto di più di qualsiasi corteo e, soprattutto, li mobiliterebbe orizzontalmente, ovvero senza distinzioni destra-sinistra, alto-basso. Li mobiliterebbe su tanti temi, non solo quello della scuola. Però è necessario che il primo movens sia un meccanismo (un’équipe) in grado di confezionare il messaggio ina maniera efficace. Se lo fa il Cav. possiamo farlo anche noi, dove per noi intendo non io e te ma pubblicitari professionisti.
    La comunicazione, specie se subliminale, è l’arma più efficace in assoluto e, soprattutto, molto rapida negli effetti, se rivolta ad organismi ricettivi come i giovani. Si tratta di condizionamento, certo. Dal punto di vista morale è una cosa sporca, d’accordo. Non dimentichiamo però che stiamo parlando di armi e le armi non sono mai pulite. Stiamo combattendo per far valere una morale che a noi pare giusta. Può darsi che invece ci stiamo sbagliando e che la gente preferisca avere un padrone che li tenga alla catena ma assicuri loro cibo e alloggio.
    La libertà? E’ un lusso per pochi.

  35. Linosse
    Linosse says:

    Meno male che…
    :::::::::::::::::::::::::::::::::
    “Il tenore di vita degli italiani continua a peggiorare. I due terzi delle famiglie dichiara uno stato di difficoltà, è aumentata la percentuale di coloro che hanno dovuto ricorrere all’indebitamento e netta è stata la frenata dei consumi. La conseguenza, secondo il sondaggio Acri – Ipsos per la Giornata mondiale del risparmio, è che diminuisce la capacità di accantonare parte del reddito anche se la propensione al risparmio resta alta. E infatti solo un italiano su tre riesce a risparmiare. Gli altri o consumano tutto quello che guadagnano o intaccano i vecchi risparmi (18%) o ricorrono ai prestiti (9%).”
    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
    Per fortuna la nostra “casta”(chissà se pura) politica si è rapidamente aggiornata con un “sensibile adattamento ai tempi che corrono “di 1.350 al mese altrimenti in questi tempi di ENNESIMA CRISI come si fa per dare per dare l’esempio di come si fa a vivere con
    solo :
    -UNO stipendio di 19.150,00 € al mese;

    · RIMBORSO SPESE AFFITTO: circa Euro 2.900,00 al mese;

    · INDENNITA’ DI CARICA: (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00);

    · TUTTI ESENTI DA TASSE

    TELEFONO CELLULARE: gratis;

    · TESSERA DEL CINEMA: gratis;

    · TESSERA TEATRO: gratis;

    · TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA: gratis;

    · FRANCOBOLLI: gratis;

    · VIAGGI AEREO NAZIONALI: gratis;

    · CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE: gratis;

    · PISCINE E PALESTRE: gratis;

    · FS: gratis;

    · AEREO DI STATO: gratis;

    · AMBASCIATE: gratis;

    · CLINICHE: gratis;

    · ASSICURAZIONE INFORTUNI: gratis;

    · ASSICURAZIONE MORTE: gratis;

    · AUTO BLU CON AUTISTA: gratis;

    :::::::::::::::::::::::::::::::
    Come è importante in uno stato Democratico ed in tempi di crisi l’ESEMPIO!
    L.

  36. Controcorrente
    Controcorrente says:

    caro marco T,
    sull’arma della “psicologia”ovvero dei messaggi subliniminali che il potente” di turno riesce a far passare ,non v’è dubbio di sorta!

    Il problema è :

    Ma come diavolo un “sinistra”, si fa per dire, deve reagire?
    Da un punto di vista economico direi che sarà sempre “battuta”, sul piano dell’investimento.
    Poi io credo sostanzialmente anche in un’altro “fattore”, che in fondo tutto sommato certi “messaggi” alfine passino verso “quelli che sono predisposti a sentirli!
    Sovente ,sai quando “gratti” sotto la “scorza” di un democratico” ,mai sai quello che ne può veramente saltar fuori.
    In questo però è bene distinguere il caso Ittalico dal contesto!

    Sinceramente sono convinto che (forse lo hanno già detto molti altri) si sia vittime in Italy di un clamoroso “equivoco”e cioè che quanto contenuto nella Costituzione sia veramente “patrimonio ” degli Ittalici.
    Siamo “onesti”,che di Equivoco si trattava lo sapevano un pò tutti,per il solo fatto che in “circostanze” eccezzionali un “gruppo di “persone” che si ispiravano a dei Valori etici” si siano ritrovati per una circostanza particolare della storia a Poter Scivere alcune cose che si richiamassero ad un minimo di “coscienza civile”!

    Tre categorie la scrissero : quelli che erano veramente convinti(la minoranza), quelli che la videro come un momento “importante”per arrivare a superala in positivo,quelli che che già pensavano a “buona ragione” al sistema di aggirarla.
    Infine quelli che , neanche sapevano di cosa diavolo si stesse parlando!
    I terzi e i quarti ,sono coloro che tutto sommato detennero “il potere” reale!
    Berlusconi e c , hanno capito che tutto sommato (ma basta là)era giunto il momento che alcuni “orpelli ” di questa benedetta creatura ,si opponessero al dispiegamento più efficace dei loro interessi e che tutto sommato esistessero i presupposti ,perchè pochi fossero quelli che realmente intendevano difenderla e che con il potere si può tutto!

    Siamo all’oggi,e che i tradizionali “mezzi democratici”stiano scricchiolando”sotto il peso dell’indiffrenza di una maggioranza silenziosa”,è da stabilire !
    Di certo io, personalmente non trascurerei niente, al fine di raggiungere gli scopi, ovvero anche mezzi di piazza quali le manifestazioni !
    L’ombra lunga del venerabile” esce in questi giorni per mobilitare altri tipi di coscienze e si sa benissimo di quali “coscienze” stiamo parlando!
    Direi in questo caso ormai diventato uno strumento”,più che un protagonista, ma si sa tutto serve alla causa!

    cc

  37. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente
    RE: Quentin Patrick

    Caro CC,
    si’, questo e’ un caso isolato.
    La famiglia era di ritorno da una festa di Halloween ed hanno deciso di fermarsi in alcune case per trick or treat.
    La mamma rimase in auto ed il papa’ accompagno’ i figli.
    Da quel che leggo e’ una zona calma, senza crimine, una zona di anziani e con pochi d’eta’ per suonare i campanelli.

    Non so’ se e’ una zona etnica, e’ difficile saperlo dai nomi, negli Stati verso il Sud hanno nomi non comuni.

    I matti ci sono sempre e ci saranno sempre.
    Anni fa c’era un terrore, si trovavano lamette nei dolcetti, veleno per i topi, e cose del genere.
    Infatti avvisavano i genitori di controllare il contenuto dei sacchetti contenenti i “treats”.

    Io portavo i miei figli ed anche i miei nipotini solo nelle case di amici e dei pochi parenti.

    Non sapevo della notizia, l’ho ricercata dopo aver letto il tuo post.

    Ciao, Anita

  38. Sylvi
    Sylvi says:

    ===
    Non vive ei forse anche sotterra, quando
    gli sarà muta l’armonia del giorno,
    se può destarla con soavi cure
    nella mente de’ suoi? Celeste è questa
    corrispondenza d’amorosi sensi,
    celeste dote è negli umani; e spesso
    per lei si vive con l’amico estinto
    e l’estinto con noi, se pia la terra
    che lo raccolse infante e lo nutriva,
    nel suo grembo materno ultimo asilo
    porgendo, sacre le reliquie renda
    sall’insultar de’ nembi e dal profano
    piede del vulgo, E SERBI UN SASSO IL NOME,
    e di fiori odorata arbore amica
    le ceneri di molli ombre consoli.
    Sol chi non lascia eredità d’affetti
    poca gioia ha dell’urna……..

    Ugo Foscolo ” Dei Sepolcri”
    ,

  39. Peter
    Peter says:

    xAnita

    grazie, ho dato un’occhiata. Mi sembra pero’ piuttosto fazioso contro Obama: invece mi sento d’accordo con lui se davvero ha parlato di ‘failure of free-market capitalism’.
    Il pezzo conferma che le cfrisi sono sempre partite da USA

    ciao, Peter

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    Vado di fretta (la lambretta l’ ho messa finalmente in moto.. una fatica bestiale) ma leggerò la sua eventuale risposta più tardi.

    Domanda 1: come e in quale maniera vengono distribuite le borse di studio nel suo Paese? Mettiamo il caso che uno studente US ha pochi mezzi finanziari ma molto talento.
    Domanda 2 : i figli di benestanti, anche se talentuosi devono comunque pagarsi gli studi senza avere diritto ad una borsa di studio?
    Domanda 3: il metodo, negli US, cambia tra Stato e Stato?

    Grazie e buonaseeera.
    C.G.

  41. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Poesia.

    Titolo

    Chi erano?

    Chi erano?
    Giovanni Alberti era originario del vicentino, viveva nel milanese, aveva 20 anni
    Giovanni Barelli veniva dalla bergamasca, aveva 20 anni
    Carlo Antonio Beretta, veniva da Monza, aveva 31 anni
    Angelo Bizzozzero veniva da Seveso aveva 21 anni
    Emilio Bonalumi, veniva da Affori aveva 21 anni
    Giglio Bottelli, era nato a Dagnente, abitava ad Intra aveva 31 anni
    Luigi Brioschi, era di Bresso (Mi) aveva 22 anni
    Luigi Brown, era di Milano e aveva 24 anni
    Dante Capuzzo, di Milano 30 anni
    Sergio Ciribì, di Milano 18 anni
    Giuseppe Cocco, originario del veronese, viveva nel bresciano, 18 anni
    Adriano Marco Corna, di Intra, 21 anni
    Achille Fabbro, originario friulano, di Affori 20 anni
    Olivo Favaron, padovano, risiedeva a Nova Milanese, 18 anni
    Angelo Freguglia, di Meina, abitava ad Arna, 20 anni
    Franco Ghiringhelli, di Milano, 21 anni
    Cosimo Guarnieri di origine calabrese (Siderno), viveva a Milano 21 anni
    Giovanni La Ciacera, siciliano di Modica, 26 anni
    Franco Marchetti, di Milano 20 anni
    Arturo Merzagora, di Angera 20 anni
    Rodolfo Pellicella di Milano 30 anni
    Giuseppe Perraro di Milano 18 anni
    Ezio Rizzato, il tenente, veronese d’origine, residente a Milano 35 anni
    Marino Rosa, bresciano, 26 anni
    Aldo Cesare Rossi, di Intra, 22 anni
    Carlo Sacchi 35 anni, ma non sappiamo la provenienza
    Renzo Villa di Cormano Brusuglio 19 anni
    Giovanni Volpati, di Ghemme, 41 anni
    Tredici Ignoti
    Cleonice Tomassetti, di Capradosso, abitante a Milano 32 anni
    E poi Carlo Suzzi, l’unico sopravvissuto che aveva solo 18 anni.

    autore (girovago di Internet)

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Vedi, caro Linosse, è un manifesto del genere che si dovrebbe diffondere tra la gente, come pubblicità per attirare consensi!
    Un elenco del genere, riveduto e corretto per riportarlo a valori più ‘morali’, e poi lo slogan: ” questi saranno gli emolumenti dei parlamentari, se voterete noi”.
    Ovvio che nessun partito attualmente in voga lo farà mai, e mica sono scemi! Però, un partito emergente potrebbe farlo. Tanto, c’è sempre modo di guadagnare, in politica!

  43. ségolene
    ségolene says:

    buonasera a tutti.
    ieri sono stata alla feltrinelli, e vagando tra gli scaffali mi sono resa conto di come viene promossa la cultura in italia: dunque ho visto un libro di del boca, un testo sulle guerre coloniali italiane.. €25 – e fin qui niente di male, poteva anche starci.

    quello che mi ha mandatoi in bestia è stato vedere il libro di bruno vespa, quello sul rapporto tra donne e potere, in un’ edizione economica mondadori (con una ridicola copertina rosa shocking) a 6 dico 6€! come è possibile favorire la conoscenza della propria storia se la gente viene invogliata ad acquistare queste schifezze? tra l’altro peggio di un romanzo harmony, perchè il vespone cerca pure di spacciare la propaganda per verità storica..

  44. Linosse
    Linosse says:

    X Sègolene
    Dicono che in giro ci sia una inspiegabile moria di api,anche le vespe sono preoccupate ,chissà i vesponi…
    L.

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Controcorrente
    Erano e sono e sempre saranno gli uccisi dell’eccidio di Fondotoce di 63 anni fa. Il loro fa parte di quel mare di sangue di cui i vari Pansa se ne sono sempre fottuti, salvo quando era utile un ricordino veloce e superificiale di tutto un po’ per fare meglio carriera.
    pino nicotri
    LA STORIA – L’eccidio del giugno 1944
    Il 20 Giugno del 1944 si consumò, nel territorio che oggi prende il nome di Verbano-Cusio-Ossola, uno dei più efferati massacri compiuti dalle forze nazi-fasciste contro la Resistenza italiana. Nell’illusione che solo atti di immensa ferocia avrebbero fermato la Lotta dei Partigiani resistenti, il Comando tedesco organizzò nei giorni precedenti un attacco militare di grandi proporzioni (17.000 armati) contro qualche centinaio di Partigiani asserragliati sulle montagne che, da tale imponente dispiegamento di forze, furono ben presto sopraffatti, indi catturati e torturati.
    Il pomeriggio del 20 giugno una macabra processione di 43 persone sfila da Intra fino a Fondotoce, nel luogo dove ora sorge il Sacrario (Parco della Memoria e della Pace) e la Casa della Resistenza. Sono partigiani arrestati durante il rastrellamento in Valgrande. Una trentina di loro arrivano il pomeriggio prima negli scantinati di Villa Caramora, a Intra, sede del comando tedesco.
    Da quel sito il 20 Giugno i nazi-fascisti prelevarono 43 persone.
    Il viaggio è fatto in autocarro. Ad ogni raggruppamento di case vengono fatti scendere e il corteo deve passare a piedi, in vista della popolazione recando il cartello: «sono questi i liberatori d’Italia oppure sono i banditi?».
    i-43-partigiani-fucilati-a-Fondotoce.jpgSi giunge così a Fondotoce. Neanche il prete può accostarli; sono obbligati, per impedire eventuali fughe, a sdraiarsi per terra e tre alla volta passano sotto le raffiche del plotone d’esecuzione sul greto del canale d’acqua che collega il Lago di Mergozzo con il Lago Maggiore. Tra questi, rocambolescamente, si salvò Carlo Suzzi (il 43°, che riesce miracolosamente a sopravvivere e, aiutato dalla gente del posto, si mette in salvo. Tornerà poi nella formazione Valdossola con il nome di battaglia “Quarantatrè”.). Carlo Suzzi è ancora vivente e risiede in Thailandia. La fucilazione dei partigiani vuol forse essere una vendetta per gli oltre quaranta fascisti del presidio di Fondotoce catturati, e non uccisi, il 30 maggio.

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