Pansa, Napolitano, Berlusconi: e vai con le parole in libertà…. Ma chi rappresenta politicamente l’Italia della manifestazione di sabato 25 ottobre?

Al festival del cinema di Roma Giampaolo Pansa dopo la proiezione del film “Il sangue dei vinti”, tratto dal suo omonimo romanzo centrato sui crimini dei partigiani a fine guerra mondiale e subito dopo, pontifica da par suo: “L’Italia non è ancora un Paese pacificato perché chi allora vinse non ha raccontato fino in fondo cosa accadde durante e dopo la guerra civile. Il muro d’omertà dei vincitori non è stato mai rotto. E dunque la guerra civile, nel dolore delle famiglie, non è mai finita”. Che l’Italia non sia pacificata è vero, ma è vero da vari secoli e i partigiani “non ci azzeccano”, e se ci azzeccano è solo come ultimi della serie dei responsabili. Sarebbe come prendersela con Pansa per il degrado del giornalismo italiano, del quale lui semmai è una delle ultime concause, ma certo non la prima né la principale. In ogni caso è da ipocriti l’insistere di Pansa a dire “i vincitori” riferendosi di fatto sempre e solo ai partigiani e ai comunisti, perché a vincere sono stati soprattutto i filoamericani, i padroni, gli stessi che avevano foraggiato il fascismo, dalla Fiat di Agnelli fino alla Confindustria e ai padroni anche del Corriere della Sera. A vincere è stata anche la Democrazia Cristiana, i liberali, i repubblicani, i monarchici, i banchieri, per non dire della Chiesa che ha evitato di pagare lo scotto per le sue malefatte, dal benedire l’invasione coloniale dell’Africa fino a benedire Mussolini, dal togliere di mezzo gli ostacoli come don Sturzo sulla strada dei fascisti in cambio dei Patti Lateranensi fino all’equivalente in Germania in cambio di un altro grasso piatto di lenticchie da parte di Hitler. Persino un cattolico convinto come Cossiga ha riconosciuto tempo fa che senza il disco verde della Chiesa il fascismo in Italia non avrebbe preso il potere. E non sono pochi quelli che dicono la stessa cosa riguardo la presa del potere dei nazisti in Germania, facilitata dalla decisione del Vaticano di togliere di mezzo i don Sturzo tedeschi.

Ma Pansa fa parte di quella schiera di giornalisti che – caso solo italiano – si sentono un po’ l’ombelico del mondo, il giornalismo gli va stretto, molto stretto, lo intendono come militanza politica, si prendono molto sul serio e diventano grandi uomini più in alto dei migliori e dei peggiori politici, da Michele Santoro a Paolo Guzzanti, da Marco Travaglio a Vittorio Feltri e alla buonanima di Oriana Fallaci, detentori della verità e puri per definizione. Del resto in Italia hanno un grande esempio, Mussolini appunto, e in Inghilterra Churchill: giornalisti pure quelli, ma che a un certo punto hanno saltato il fosso anziché occupare in eterno poltronissime redazionali o televisive, forse perché la tv a quell’epoca non c’era ancora. Pansa ormai accusa di fascismo perfino i giovani che alle sue trombonate nei dibattiti lo fischiano o comunque rumoreggiano. Neppure Berlusconi arriva a tanto.

Per carità, che ANCHE i partigiani abbiano fatto delle porcherie, cioè commesso dei crimini a volte perfino ignobili, non sarò certo io a negarlo o a volere che lo neghino altri e che il buon Pansa non ne parli. No, il problema è un altro, anzi sono altri due. Il primo è che i partigiani sono arrivati dopo il 1940: PRIMA ci sono state le porcherie altrui che hanno portato ANCHE agli eccessi dei partigiani, fermo restando il fatto che gli eccessi quando sono crimini non sono mai giustificabili. Ma comprendere le cause per cui c’è l’inquinamento che uccide o un incendio che miete vittime NON significa né giustificare l’inquinamento né l’incendio, significa solo analizzare le cose e ricercare i nessi tra cause ed effetti, per trovare le soluzioni, i rimedi, ed evitare che l’andazzo continui come prima, se non peggio. Strano quindi che i vari Pansa NON si occupino MAI delle nostre porcheria in Africa, Balcani e Unione sovietica. A quando un bel film o un bel romanzo sui 20-40.000 uccisi per rappresaglia per il fallito attentato al maresciallo Graziani? Ogni anno piangiamo giustamente per le Fosse Ardeatine, ma il massacro che abbiamo perpetrato per la bombetta a Graziani equivale a quasi un centinaio di altrui Fosse Ardeatine….

Il secondo motivo è che Pansa queste cose le sapeva e le poteva, e quindi doveva, tirare fuori già 20-30 anni fa, ma se n’è ben guardato perché altrimenti avrebbe fatto soffrire i suoi datori di lavoro, quelli che lo hanno tolto dal Corriere della Sera e molto ben valorizzato a Repubblica e dintorni. Detto in termini più crudi, direi quasi pansiani, non gli avrebbe cioè fatto comodo. Anzi, quando queste cose le tirava fuori qualcuno di destra, o qualche giornalista di sinistra non fazioso o non in vendita, veniva preso a pedate e tacciato di fascismo, accusato di non “storicizzare” e di non capire niente, servo dei padroni o giù di lì. Quasi come alzare la mano oggi per dire “il governo israeliano commette anche errori pesante”. Pansa invece preferiva correre davanti ai cancelli della Fiat di Torino, paralizzata dalla protesta e dallo sciopero operaio, per scrivere paginoni su Repubblica nei quali tracciava ritratti del dominus del Pci di Torino Piero Fassino e del “comunista buono e diverso” Enrico Berlinguer piuttosto imbarazzanti. Imbarazzanti anche perché quello sciopero è stato un azzardo perso in partenza, demenziale quindi, un uso strumentale delle tute blu da parte della nomenklatura di partito e di sindacato: una variante del solito “armiamoci e partite”. A sua parziale scusante Pansa ha il fatto che a far da corona a Berlinguer a Torino a quell’epoca c’era anche un altro gentiluomo disinteressato come Giuliano Ferrara, un figlio di papà romano che grazie alle raccomandazioni di un pezzo grosso come Pajetta si ritrovò dal niente romano al fare il responsabile di fabbrica del Pci a Torino: un modo come un altro per procuragli un bel gradino per fare carriera. Pur non essendo la Carfagna o la Gelmini, Ferrara ha capito con quasi 20 anni di anticipo su Pansa che la carriera era meglio farla da un’altra parte e in altri modi.

Possiamo consolarci con il solito “meglio tardi che mai”. Chissà, forse i romanzi almeno sulle nostre porcherie in Africa emerse e documentate con decenni di ritardo verranno scritti in futuro, Pansa prima o poi si occuperà anche del “Sangue altrui da noi versato”. Ben venga quindi il suo libro e ben venga il film tratto dal libro, ma se ci illudiamo di poter continuare a ignorare il resto, ciò che è venuto PRIMA, sbagliamo di grosso. E poi c’è questo eterno vizio degli “italiani brava gente”… Riguardo il film tratto dal romanzo di Pansa leggo infatti che “l’eroe, tra i due fratelli schierati su fronti opposti, resta il personaggio interpretato dall’attore Beniamino Placido, ovvero l’italiano buono e con senso del dovere, uno che rifiuta fino alla fine di schierarsi, un po’ Don Abbondio un po’ poliziotto esemplare”. Siamo alle solite. Sembra ormai di stare non solo a rivedere il film “Italiani brava gente”, ma anche a rivedere in continuazione “don Matteo”, “un medico in famiglia” e coglionate simili. Giustamente rifiutato al festival del cinema di Venezia e inizialmente anche dal festival di Roma, ecco che il film pansiano è stato ripescato dal festival di Roma, come “evento speciale, accompagnato da dibattito pubblico”. Pansa con modestia dissente: “Avrei preferito che il film fosse inserito in concorso, ma viste le premesse, considero comunque un bel risultato essere qui. Credo che il produttore, Alessandro Fracassi, sia stato un eroe a fare questo film”. Addirittura!

L’ex innamorato di Berlinguer e Fassino prosegue: “Questo film aggiunge una pietra sulla strada della verità”. Sì, peccato però che la strada della verità è lunga chilometri, e troppi dei quali sono privi di pietre…. Perché non scrivere un romanzo e fare un bel filmone, anzi un bel serial televisivo, anche sull’”armadio della vergogna”? Vale a dire, un film su come la giustizia militare italiana è arrivata al degrado di insabbiare i dossier su decine e decine di stragi compiute dai nazisti contro civili italiani quando occupavano il nostro Paese. Stragi, si noti bene, compiute PRIMA delle vicende che giustamente hanno scandalizzato, sia pure a scoppio ritardato, molto ritardato, il grande Giampaolo Pansa.
Il dramma è che al linguaggio e alla mentalità da operetta dei Pansa si accompagna il linguaggio del presidente della Repubblica, che nel commemorare la battaglia di El Alamein ha fatto un discorso senza né capo né coda: evitando accuratamente di dire che nella battaglia di El Alamein, cioè nella seconda guerra mondiale, eravamo dalla parte del torto marcio: alleati dei nazisti (oltre che di altre belve come gli imperialisti giapponesi). Giorgio Napolitano se l’è cavata dicendo che la sconfitta subita ad El Alamein “ha posto le basi per lo sbarco in Sicilia”, ovvero per la liberazione dell’Italia per mano americana. C’è di che arrossire. E tralasciamo “il sangue dei vinti” versato dagli americani in Sicilia senza motivo alcuno, dal massacro di militari arresi fino a quello di civili, tutte cose ben documentate per esempio da Benito Li Vigni. Come si sa, c’è sangue e sangue, c’è vinto e vinto. Soprattutto, oggi come ieri, c’è datore di lavoro e datore di lavoro…

Se l’arte dello slalom è così in voga, dal Quirinale ai Pansa, le premesse non sono le migliori per la messa a frutto della grande manifestazione avvenuta a Roma sabato 25. Due milioni e mezzo o solo 300.000 partecipanti, il problema è che mi pare una manifestazione che rischia di essere o diventare inutile, una occasione sciupata. Veltroni infatti non è all’altezza della situazione, che è grave e a quanto pare destinata a peggiorare. Ho già scritto alcune volte che Veltroni è uno dei principali, se non il principale, responsabile dello strapotere di Berlusconi. Per carità, tutti possiamo sbagliare. Ma se non si ammette ad alta voce di avere sbagliato, allora non è possibile migliorarsi per davvero e non a (altre) chiacchiere. Veltroni, come altri, è ben lungi dall’ammettere quando, come e dove ha sbagliato – tragicamente – con Berlusconi. La situazione italiana ha da tempo bisogno quanto meno di uno Zapatero o almeno di un Veltrotero, non di un Veltrusconi. Ha bisogno di idee, programmi, progetti ben precisi, capitoli di spesa chiari e investimenti massicci sui giovani, cioè sul futuro, che passa per l’investimento nelle scuole, nelle Università, nella ricerca, e non per i danari pubblici – vale a dire i nostri danari – regalati a pioggia alla Fiat o, come pretende la signora Mercegaglia della Confindustria, “non solo alla Fiat, ma anche agli altri”. Non passa per i danari pubblici, vale a dire i nostri danari, regalati agli editori, alle banche, alle cliniche private, alla Chiesa, e quant’altri campano a sbafo del contribuente italiano, cioè del cittadino italiano, regalati di fatto solo per avere i loro voti alle elezioni e continuare così ad alimentare un sistema che fa acqua e debiti da tutti i lati.

La scoperta del socialismo per i ricchi anziché per i lavoratori non è una bella trovata. E’ una bella trovata per i Bush e i Berlusconi, tutta gente che fino a ieri schifava l’intervento dello Stato e ora si aggrappa alle sue mammelle per spremerle per chi ha fallito, dilapidato, rubato, ma siccome li ha votati allora devono essere salvati. Salvare le banche forse può essere utile, anche se ce ne sono varie che andrebbero lasciate al loro destino, ma i responsabili del disastro dovrebbero almeno essere cacciati a calci nel sedere, se non chiusi a chiave in galera. Ma come? I signori B&B, i Bush e i Berlusca, fino a ieri si sono riempiti la bocca cantando le lodi del “sano spirito animale del mercato e delle sue leggi” e adesso invece le “sane leggi del mercato” le schifano e le scongiurano usando massicciamente i soldi dello Stato? Cioè, si badi bene, i nostri soldi. Che hanno tutta l’aria di essere sul punto di venire dilapidati, in modo che neppure i sovietici sapevano fare.

La massa dei partecipanti alla grande manifestazione più che dalla politica dei partiti è stata spinta a Roma dalla paura per il futuro, anzi già anche del presente. In questo è stata anticipata dal movimento di protesta nelle scuole. E a conti fatti si tratta di una grande massa di gente che in realtà è un insieme di strati sociali trasversali e tra loro diversi, proprio come la massa degli studenti. Ma è anche una massa di persone che non sanno se e quali interessi comuni hanno, quale progetto può unificarli o almeno allearli contro l’attuale governo e contro la struttura di potere dominante. E il motivo per cui non lo sanno è che i politici da un bel pezzo non fanno più quelle che una volta si chiamavano analisi di classe e analisi della composizione del sistema produttivo. Oggi si fanno sondaggi o “analisi di mercato”, ma nessuno sa come e dove è strutturata la forza lavoro in Italia. Si cerca di andare in tv, da Vespa o da Costanzo, da Santoro o da Floris, i più moderni (?!) vanno in Internet, con siti e blog personali o – è l’ultima moda – collezionando “amici” su Facebook. Ho sentito a Radio Popolare che uno dei candidati alla guida di quella che una volta era la Federazione dei giovani comunisti italiani (Fgci) e che oggi vorrebbe essere l’organizzazione giovanile del Partito Democratico (PD)- ma esiste? – è un tizio, pardòn un “ggiovane” che si candida perché ha 4-5 mila “amici” su Facebook e perché crede che “Internet è importante”. Sono senza parole! Certo che è importante, ma se si continua a credere che l’immagine (=tv) e il virtuale (=internet) possano prendere il posto del reale, cioè della società, e di rimando anche della struttura di partito o di movimento radicata nei luoghi di lavoro, di abitazione e di studio, allora si continua ad andare a sbattere. Con altre tramvate in faccia. Perfino i partiti Usa sono ben radicati: lo zoccolo duro di Bush sono stati infatti i cristiani evangelici (e il risultato s’è visto…).

Insomma, l’Italia nuova che forse – ripeto: forse – comincia a emergere dalla protesta degli studenti, degli insegnanti e dei “300 mila” o dei “2 milioni e mezzo” della manifestazione del 25 non credo sia l’Italia dei partiti, l’Italia della protesta già strutturata per partiti, ma “solo” l’Italia del timore e della paura per il futuro e della protesta conseguente. E’ una Italia quindi della quale i Veltroni non sono e non possono essere i leader, per il semplice motivo che di fatto loro rappresentano il vecchio, l’insieme di cose che scherzando e ridendo, tra una comparsata da Vespa e una da Floris, da un festival del cinema e un “se po’ fà”, ci ha portato a questo punto. Vale a dire, sull’orlo dell’abisso. Quella della manifestazione di Roma e della protesta degli studenti più che l’Italia veltrona del “se po’ fà” – o del “we can” degnamente condito con appartamento comprato a New York per la figliola – è l’Italia del “s’ha da fà!”. E’ l’Italia che si sta accorgendo che l’Italia “del fare” cantata da Berlusconi&C si basa e si ingrassa sul far fare agli altri, a loro. Cioè a quelli che fanno sempre più fatica ad arrivare a fine mese e arrancano già alla terza o quarta settimana e per i quali il lavoro certo, con annesso contratto e retribuzione decente, è sempre più un miraggio.

Berlusconi di fronte alla protesta studentesca ha reagito in maniera sconsiderata, pericolosa in modo non sottovalutabile. Lui ha la mentalità del padrone di azienda, visto che da decenni è padrone di Mediaset e man mano sempre di più anche di altro, quindi è abituato a decidere e a dare ordini, rimuovendo se necessario chi non gli obbedisce o “non funziona”. Anche nella sua squadra di calcio, il “favoloso” Milan che s’è aggiudicato Beckham, colpo da maestro che porterà altri voti alle elezioni e farà diventare ancora più brutto il Moratti dell’Inter, anche nella sua squadra di calcio Berlusconi è abituato a dare “suggerimenti” che di fatto sono ordini. La stessa mentalità Berlusconi la sta sfoderando in politica, ma non solo nel suo partito personale, purtroppo anche nel parlamento e nel governo. Nonché, in questi giorni, con il dilagare della protesta degli studenti. Ma l’Italia, cioè una intera società civile, NON è una azienda. NON è una squadra di calcio. NON è possibile licenziare, mettere in cassa integrazione i cittadini italiani, neppure in parte, neppure “solo” gli studenti: la Costituzione NON lo prevede… E se si può diventare il boss delle tv grazie agli “aiutini” di un Craxi, cioè della politica fin troppo disinvolta, NON è possibile diventare il boss del Paese grazie ad aiutini dei Craxi, ecc., per il semplice ma insormontabile motivo che in questo caso il Craxi e l’eccetera della situazione è lo stesso Berlusconi. Che non può più bussare alle porte altrui, può solo bussare alla porta propria. Oltre che, eventualmente, a quella del “caro amico” Bush…

Berlusconi sull’uso della polizia contro gli studenti ha fatto marcia indietro, non prima di essersi coperto di ridicolo e avere dimostrato che non conosce bene certe leggi: in Italia, la polizia nelle scuole e nelle Università infatti NON la manda né il governo né il questore né il prefetto né il comandante dei carabinieri né il ministro dell’Interno, ma può essere solo chiamata e solo dai presidi e dai rettori. Minacciare l’invio della polizia e dei caramba non è però solo una cavolata da figura del cavolo, ma anche un pessimo segnale: quando un governo comincia ad agitare di questi fantasmi e a sproloquiare così vistosamente, di solito finisce male. Fino alle barricate, alle svolte repressive o alle cacciate a furor di popolo dei capi di governo presuntuosi e prepotenti, oltre che incapaci.

Non vorremmo si arrivasse a tanto. Ma la situazione economica può diventare la benzina che il cerino acceso incautamente da Berlusconi sproloquiando di polizia nelle Università – massima bestemmia in un Paese civile, come mandare la polizia in chiesa! – può incendiare.

421 commenti
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  1. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    Io non le ho mai dato del partigiano assassino e criminale, lei eviti di darmi della “contigua” delle Camicie Nere perchè potrei dimenticare la buona educazione..
    Mi fa piacere che ci sia una parte giusta della storia da santificare e una sbagliata da cancellare, seppellire assieme ai suoi protagonisti, anzi nemmeno seppellire gli indegni, lasciarli alle intemperie e agli animali!!!!
    Persino un bidello che dà un’occhiata alle pile di libri che porta in sala professori per le scelte avrebbe qualche dubbio sul suo modo di concepire la storia.

    Per quanto riguarda le targhe delle Camicie Nere a Cargnacco, si è polemizzato per decenni, anche fra “delinquenti assassini alpini” e Camicie Nere sono stati fatti i dovuti distinguo, poi vinse…la pietà,l’umanità, nella chiarezza!

    Ma queste ultime parole non hanno significato per uno che vive nell’empireo degli eroi resistenti, senza macchia e senza paura!!!
    Questo ci divide.
    Buon pro le faccia, ma sappia che sono gli eroi resistenti come lei che hanno portato l’Italia dov’è.
    Complimenti!
    Sylvi

  2. Faust x Sylvi
    Faust x Sylvi says:

    …. ma sappia che sono gli eroi resistenti come lei che hanno portato l’Italia dov’è.
    Complimenti!
    Sylvi

    littaglia dovera con i fascisti¿¿¿… ¿ e ddovè stata portata litalia??¿ forse mi sono perso qualche puntata…
    Viva la Resistenza!!! Viva gli antifascisti, Siempre!!!
    Faust

  3. Linosse
    Linosse says:

    Con questo gover nò tutto è possibile.
    “Ultime notizie .Vibrante protesta anche della casa automobilistica Cooper verso la Gelmini
    Il settore auto ,lo sappiamo,è in forte crisi per questa ragione la Cooper famosa per il rilancio della Nuova Mini ha fatto pervenire,tramite rappresentanze parlamentari Inglesi alla Farnesina il suo disappunto.Il motivo del disappunto è che ,secondo loro, l’associazione del ministro della Istruzzzzzione Gel Mini con la loro produzione automobilistica sia stato scambiato dai giovani come un nuovo modello della Cooper indirizzato proprio a loro e la visione negativa e “di rigetto” che si ha nel paese del “minestrone” ha condotto ad una drastica riduzione delle domanda globale nel mercato Italiano che fino al precedente semestre di questo anno aveva goduto di una ottima performance .”
    L.

  4. Uroburo
    Uroburo says:

    Buon pro le faccia, ma sappia che sono gli eroi resistenti come lei che hanno portato l’Italia dov’è. Complimenti! Sylvi
    —————————————
    Cara signora, lei straparla, come le succede spesso. E regolarmente quando si tocca l’argomento delle guerre fasciste (a cui hanno partecipato anche i bal di alpini che hanno anch’essi commesso la loro parte di atrocità, come la divisione Julia in Montenegro nel 1941-42) e della Resistenza. Evidentemente le andava meglio un popolo di succubi ai nazifascisti. Voi, tra l’altro, facevate parte dell0 Adriatische Kustenland ….
    Ci dividono in realtà tantissime cose, tra l’altro anche cosa fare dei morti, che devono essere sepolti primariamente per ragioni igieniche. La pietà vien dopo, quella però non si nega neppure a chi muore mentre fa una rapina. Ma la pietà non evita un giudizio morale, storico e politico: i soldati italiani sono morti difendendo un regime obbrobrioso. Punto.
    Direi che non abbiamo altro da dirci: certi dialoghi, per quanto mi riguarda, sono terminati il XXV aprile. Uroburo

  5. Uroburo
    Uroburo says:

    PS. Aggiungo anche che lei non legge mai nulla, e men che meno risponde, ma continua a ripetere, come un disco rotto, sempre la stessa tiritera. Pallosa, antistorica, moralmente inaccettabile e ripugnante. Stia con le sue dilette Camicie Nere e viva felice.
    A proposito poi di soldi, è stata propri lei a dire che il conto dei morti uccisi dagli italiani in Iugoslavia era un problema di soldi. Non ho capito, e nemmen mi importa di capire, cosa mai volesse dire. Ma il discorso l’ha fatto lei. Magari una bella cura di Acutilfosforo …. U.

  6. Anita
    Anita says:

    Leggo che i lettori si sorprendono per l’endorsement di Barack Obama dal Anchorage Daily News.
    Hanno sempre scelto un candidato democratico.

    Anchorage Daily News is owned by
    McClatchy Company, con base in California.
    E’ un giornale liberale di pendenza di sinistra, basta leggerlo.

    E’ come se Repubblica favorisse Berlusconi.

    Saluti, Anita

  7. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Uroburo,

    grazie per la sana indicazione :Oggi ho preso una dose “massiccia ” di Acutil-fosforo e sono andato a rileggermi un vecchio saggio di tal Gloria Regonini -Il Mondo Contemporaneo-La nuova Italia Vol 2
    regalatomi (con il vol 1 ovviamente)quando mi sposai per regalo di nozze dai colleghi post-telegrafonici.
    Voce : Riforme

    Il pregio dei libri è quello che tutte le voci sono Menzionate come in un dizionario!
    Purtroppo ho cercato invano la Voce “coglioni”…deve essere stata una svista buonista dell’editore !
    Però c’è sempre tempo per rimediare in una riedizione!

    La cosa che più mi ha colpito oltre che una sana rivisatazione della Anti-Corn Law , dei Factory Acts,e dei Bill delle 10 Ore,della III e IV sezione del libro primo del Capitale (di quel nuovo economista appena apparso or ora sulla scena mondiale tale carletto marxo però non sono sicuro di ricordare bene il nome..)ebbene è questa strana considerazione di un tal Italico del 500, mi pare di Nomen Niccolò et di cognomen Machiavelli!

    L’illustre afferma : “Debbansi condiderare,come nonè cosa più difficile a trattare,nè più dubbia a riuscire,nè più pericolosa a maneggiare,che farsi capo a maneggiare nuovi ordini.Perchè lo introduttore ha per nimici tutti quelli che di li ordini vecchi fanno bene,et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbano bene”

    Gran conoscitore dell’ittalico suol questo” macchiavello “non v’è che dire…!

    Ora non ci resta che aspettare che di fronte a quanto accade nel mondo qualche struttural-funzionalista ci spieghi come rimediare a quell’incredibile “sbornia collettiva” si sia potuta impadronire di quel Sistema così ben oliato,ect,ect…ect ) sulle cui polveri “stanno “sghignazzando”tutti coloro che erano destinati ad essere polvere…della storia!

    In attesa che la voce C. venga aggiunta in una nuova edizione, ti invio i miei più cordiali saluti ed abbracci

    cc

  8. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Maria Stellaaaaaaaa!!!
    Senti questa , tifarà ridereeeeeeeeeeeeee!!!

    Bloccata la replicazione mediante un enzima del nostro organismo: è la prima volta
    I farmaci classici inibiscono proteine dell’Hiv: ma queste mutano e li rendono inefficaci
    Scoperta nuova molecola anti-Aids
    blocca il virus nelle cellule umane
    La novità è “made in Italy”: vi hanno collaborato il Cnr di Pavia e l’Università di Siena

    Che famooo!!
    tagliamoooooooooo!!!

  9. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino

    poichè al signor Uroburo non basterebbe una cura da cavallo di Acutilfosforo, perchè lui confonde il presente con il passato e non si orienta, quindi sappiamo tutti qual’è il suo “disagio”,la pregherei gentilmente di spiegargli che cosa ho scritto, parecchio tempo fa , penso su “aruotalibera” a proposito di Slovenia oggi, che ha contenziosi coi vicini, e la Yugoslavia ieri!
    Ricordo che erano intervenuti anche Peter e Marco Tempesta e qualcun altro.
    Anche se so che è “disagio” che non perdona!
    Qui serve più mia figlia che un placebo!!!
    mandi

  10. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Anita,
    dimenticavo, che qui da noi quando si elegge un papa si dice…

    Sic transit Gloria Mundi…!!

    E questo non vale solo per gli uomini …ma per i sistemi …!!
    Pensa che qui da noi si pensa che l’allocuzione “Da Giulio..sia riferita ad Andreotti o magari ad una Trattoria di trastevere…!!

    Ciao
    cc

  11. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Considerazioni di alto profilo Etico-Morale…

    Già, già…se c’è uno slogan efficace degli studenti è proprio quello che recita…Perchè dobbiamo pagare Noi il prezzo della crisi…!!

    In effetti a parte l’assurdo (credo” biblico”) che i figli debbano pagare gli errori dei padri..l’unica soluzione è :

    …ma perchè non rammentare ai Padri..quanto siano stati C…i!

    C’è qualcuno in questo “Blog” che da un punto di vista Etico- Morale, osi ,contraddire questi miei Stupidissimi Assunti?

    salutoni
    cc

  12. Anita
    Anita says:

    Caro CC,
    in America “One Party System” non e’ una buona cosa.
    Se Obama verra’ eletto, avremmo: il Congresso, il Senato, the House, il Presidente e il Veep, tutti democratici, con Nancy Pelosi e Jack Reid in testa.
    Democratici molto liberali.
    Non ci sara’ la possibilta’ di un filibuster perche’ avranno la maggioranza, occorrono 60 voti.
    Ti rammento che il congresso ha la mano assoluta sul portafoglio e che mano pesante… !!
    Pensaci bene.

    Ciao, Anita

  13. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Faust,

    spero che almeno per te l’Italia non si sia fermata al XXV aprile del’45.
    In un post più sopra ho parlato di partigiani “onesti” che hanno cercato giustizia, e non l’hanno trovata.
    Persone, individui, vittime!
    Cos’è stato il fascismo l’ho saputo sulla mia pelle, il regime è stato condannato dalla storia e dalla sofferenza di milioni di individui.

    Ma il futuro?
    Sono sessant’anni che gridiamo ai fascisti e inneggiamo alla Resistenza.
    Se l’abbiamo capito allora è ora di guardare avanti, di cercare strade di libertà, di solidarietà, di giustizia…
    altrimenti continueremo a gridare:
    Hasta la victoria siempre!
    Con le stesse regole e gli stessi condizionamenti.
    Fuori dal passato, dal futuro, incartapecoriti nelle parole senza più significato, e nell’attesa…Deserto dei Tartari .
    ariviodisi

  14. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Anita,

    ci “stavo” proprio pensando in questi giorni ,dove neanche il tempo(atmosferico) aiuta ad essere ottimisti!

    La “Teoria politica del New deal è ,da un lato,nella ricostruzionedelle scelte effettivamente attuate da Rooesvelt e dai suoi collaboratorie, dall’altra,nello sviluppo della scienza sociale e politica attuale,proprio quella insegnata nelle Università,proprio quella americana,con le sue formalizzazioni e i suoi paradigmi..ect,ect

    Peccato che ci sia un “punto” di sfrido”(attrito)notevole, che in tutti questi anni si è dimenticato ed è quello della politica estera statunitense ed in questo hai ragione ,quando dici che tra Obama e Mc caine non trovi grandi differenze…

    Chi vivrà ,vedrà cara Anita…vedi se per un attimo si dimentica “certe interpretazione “romantiche” di come vanno le cose del Mondo o come dovrebbero andare e si guarda alla realtà, il “dato” nudo e crudo” si impone ed è per questo che noi “democratici ansiosi” aspettiamo lumi….e credimi non ci interessa se Democrat o republiKaner..,!

    Ci interessa sapere per esempio se , come dice Faust finiremo a “micro-bombe nucleari” e bombe chimiche di risposta oppure c’è qualche soluzione Struttural-funzionalista alla Talcoot Parsons in vista ?

    Che dici tu ?

    ciao
    cc

  15. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc, 62

    tu glielo potevi dire mentre colloquiavi con lui, mentre ti abbracciava, ti difendeva e ti amava.
    Io glielo rammento da oltre sessant’anni; a una foto e a una tomba virtuale.
    Qualche volta se avessi quelle “cosine ” che avete voi, le avrei proprio santissimamente scassate!!!
    mandi

  16. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    sì , io ho avuto la fortuna di poterlo ascoltare !
    Ed è proprio per questo, che oggi ragiono o come (s)ragiono !
    Ma la mia fortuna è stata anche quella di ascoltare il nonno (emigrato negli States) che raccontava di come come il “figlio” in licenza agricola dal Montenegro, gli disse che eravamo entrati in guerra contro gli USA!
    Mio padre lì per lì non capì il senso del ” sorrisetto” ironico del padre con il quale accolse tale siffatta notizia, lo capì solo poco dopo l’8 Settembre quando finì in Germania!

    Difficile spiegare al figlio,cosa diavolo erano gli USA e L’Italietta dalla quale fu costretto ad emigrare !

    Convieni ?

    cc

  17. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    spero proprio che non ci metteremo a fare le gare a chi ha avuto più parenti emigrati, durante il fascismo!
    Mi tornerebbe il buonumore!
    Sarebbe come fare la gara fra siciliani, pugliesi e friulani a chi è partito prima e chi dopo in giro per il mondo con la valigia di cartone.

    Accomodiamoci, prendiamo un buon bicchiere, bianco se mio, rosso se tuo, e passiamo la serata, già che fuori c’è un tempo da schifo!
    Salute, prosit, zivelj…

  18. Faust x Sylvi
    Faust x Sylvi says:

    Cara Sylvi, penso che su questo tema, x te doloroso e personale, non se ne debba prolungare oltre la trattazione.

    ….spero che almeno per te l’Italia non si sia fermata al XXV aprile del’45.

    Sono nato il 6 novembre del 46, Grazie ai Partigiani e agli antifascisti… mio padre era prigioniero in Germania, ed è tornato affarmi nascere… cera bisogno di comunisti ed io naqui!
    Faust

  19. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Faust,

    meno male che tuo padre è tornato per far nascere un comunista come te! Ce ne fossero.
    Ho passato la mia giovinezza ad odiare i fascisti e mi girano le ciribiricollele a sentirmi dare della fascista dal primo uruburo che passa!
    Buon prossimo compleanno!

  20. Controcorrente
    Controcorrente says:

    cara Sylvi,

    accolgo in parte , ma solo in minima parte, le tue “raccomandazioni”!
    Vedi io ho due figli e se dovessi “sinceramente” dire per esempio che la Scuola Pubblica è un “paradiso terrestre” ti direi sinceramente di no!

    La mia “fortuna” o “sfortuna ” è di avere due figli totalmente diversi!

    Per il “primo” tutto ha funzionato fin’ora ,grazie alle sue” capacità naturali” di possedere un “tanticchio” di un pò di tutto”e quindi di essere in grado di difendersi …fin’ora!

    Per il “secondo” non dotato di questi che io chiamerei “difese immunitarie”,funziona un pò meno bene !

    Non per questo, (e ti devo dire in tutta sincerità che molto si deve ad ignavia et a” destrosio”delle PI), rifiuto il concetto di Scuola Pubblica !

    In poche parole , nonostante un sacco di “imbecilli”,difendo ancora la Scuola Pubblica, poichè non “mischio” mai il personale all’interesse generale !
    Costa caro , si lo so, non prendere a “sberle” gli imbecilli, ma bisogna distinguere in ultima ANALISI, E SPERO CHE tU ABBIA BEN CHIARO questo concetto tra “interesse generale et proprio personale!

    cc

  21. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    il suo problema è che lei ha dei pensieri antinomici che non riesce a mettere insieme. Come le ho detto altra volte è un problema di logica …
    Non si può essere di sinistra e dire le cose che lei dice della Resistenza. Non del singolo partigiano X, Y o Z (o del singolo gruppo di partigiani A, B o C),cosa sulla quale sipotrebbe anche assentire, ma della Resistenza.
    Non si può essere di sinistra e parlare di Tito come ne parla lei, senza ricordare che cosa è stata la II GM in Iugoslavia (pare che sia stato il paese con il più alto numero di morti (in percentuale sulla popolazione) dopo la Polonia degli stermini razziali e senza ricordare che quel che gli iugoslavi han patito è moooooolto più grave di quel che han fatto.
    Non si può essere di sinistra e parlare delle Camicie Nere come ne parla lei.
    Quindi lei, per quanto mi riguarda, si colloca dalla parte opposta di dove mi colloco io sul piano politico. Che lei si ritenga di sinistra è solo una sua contraddizione logica, comunque lei si può collocare dove le pare che per me va bene lo stesso.
    Tutto il resto del suo discorso sono delle normali caxxate: lei non capisce un tubo di quel che le viene scritto, e da sempre. Non è nemmeno più il caso di insistere.
    Io non sono disposto a fare nessuna pacificazione con i fascisti: adesso hanno vinto, come già 85 anni fa (in Ittaglia le cose si ripetono e noi ittagliani non impariamo mai dall’esperienza), vincano e governino. Io me ne sto tranquillamente all’opposizione, e siccome questa sinistra (della Binetti) l’opposizione non la fa posso tranquillamente fare a meno di votare.
    Non è che il mio mondo si è fermato al 1945, queste sono esimie caxxate che può dire solo un’oca giuliva come lei, è che sul piano dei rapporti con i fascisti non sono disposto a riconoscere loro nulla: erano, sono e resteranno la spazzatura della storia, anche se ora una spazzatura maggioritaria. Ed i soldati delle guerre fasciste, tutti compresi i bal di alpini della Julia, stavano dalla parte sbagliata. Che non fosse colpa loro potremmo anche essere d’accordo, ma i fatti storici restano: i bal di alpini stavano dalla parte di Auschwitz e Mauthausen, lo sapessero o meno (e molti lo sapevano).
    Quel che lei dice, quanto meno su questi temi, a me interessa men di nulla ed io intervengo solo per dare una diversa interpretazione della storia. La sua fa proprio schifo,sul piano etico prima ancor anche sui quello politico.
    Ci terrei anche a precisare che un blog come questo non dovrebbe essere il luoigo dove scaricare le proprie carenze affettive. Uroburo

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Da noi si diceva “la ciribiciaccola”.
    Non farmi venire la ciribiciaccola (non darmi fastidio, non importunarmi).
    Mai capito cosa volesse dire esattamente…. U.

  23. Damocle
    Damocle says:

    La Guinea Equatoriale è uno dei paesi più piccoli dell’Africa continentale in termini di popolazione e di superficie, ed è un grandissimo esportatore di democrazia.

    Pensate il governo della Guinea Equatoriale ha donato a Cuba due milioni di Euro, veri, reali, non parole, ma fatti.

    Un aiuto per la ricostruzione dopo i danni degli uragani, proprio come s’è comportato il governo Bush.

    Il Governo della Guinea Equatoriale ha donato a Cuba due milioni di Euro per alleviare i danni provocati dagli uragani Gustav ed Ike, che hanno devastato l’Isola di Cuba.

    Una nota del Consiglio dei Ministri del paese africano pubblicata nel sito web del governo riferisce che si tratta di un’iniziativa di solidarietà con Cuba, che ha sofferto enormi perdite materiali.

    Il testo ufficiale segnala che la proposta si basa sull’amicizia sincera e fruttifera con quest’Isola delle Antille, che è sempre stata a fianco di questa nazione centro africana in ogni momento.

    Inoltre segnala la cooperazione attiva dell’Avana con Malabo e in particolare nel settore della sanità, per la formazione di specialisti in questa sfera.

    Complimenti per la Guinea Equatoriale, un grande, grandissimo esportatore di vera e reale democrazia.

    Saluti..

  24. PER TUTTI QUELLI O QUELLE CHE NON SANNO O FANNO FINTA DI NON SAPERE
    PER TUTTI QUELLI O QUELLE CHE NON SANNO O FANNO FINTA DI NON SAPERE says:

    La Resistenza non comprende solo il movimento dei partigiani, ma anche tutta l’opposizione antifascista anteriore all’8 settembre 1943, e l’azione antitedesca svolta dall’esercito regolare italiano, affiancato alle truppe alleate, dopo l’armistizio, essendo tutti e tre i movimenti accomunati dalla volontà di resistere alla dittatura fascista, neofascista e nazista, e di restituire all’Italia la libertà e l’indipendenza.

    La Resistenza quindi comincia con il DELITTO MATTEOTTI del 10 giugno 1924, quando i partiti antifascisti col ritiro sull’Aventino denunziano alla nazione l’impossibilità di riconoscere un governo che si serviva di delitti per soffocare la voce accusatrice dell’opposizione; e finisce nel 1945 con l’annientamento dei nazifascisti.

    Fu la Resistenza morale e culturale operata da scrittori e uomini di cultura coraggiosi che tennero viva la libertà di pensiero.

    Fu Resistenza anche quella dei fuoriusciti i quali con conferenze, giornali e libri all’estero tennero aperto il problema italiano e all’interno agirono come fermento di ribellioni alla dittatura.

    Particolare carattere di vera resistenza armata ebbe l’intervento dei fuoriusciti italiani nella guerra civile di Spagna contro la dittatura di Franco, nella quale si voleva cogliere una grande occasione per organizzare un grande fronte europeo antifascista.

    Resistenza è pure l’opera svolta da coloro che tentarono di impedire che l’Italia entrasse in guerra accanto ad Hitler, e gli appelli rivolti ai governanti per scongiurare il flagello mondiale.

    Allo scoppio della guerra, il conflitto assunse un carattere di lotta non tanto tra due gruppi di stati, ma fra due moralità, e gli uomini della Resistenza aumentarono vertiginosamente, si inserirono nella parte di chi combatteva contro la tirannide con la coscienza di contribuire alla salvezza ed alla ricostruzione della patria.

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    chi ha più di un figlio li ha sempre diversi, meno male, aggiungo!
    I miei figli hanno fatto le medie alla scuola privata, perchè so bene quali sono le sue magagne: ha smesso di essere una scuola di elite senza diventare una scuola per tutti.
    Mi parli di “interesse generale e personale”?
    Di grazia, cosa pensi che abbia fatto per una vita intera?
    Cosa credi, più sommessamente, che faccia ora?
    Te lo dico: battermi per una scuola Pubblica che non prenda in giro i più svantaggiati.
    Parliamoci chiaro: i nostri, figli di una cultura consolidata, non sono come quelli dei miei vicini: cultura minima e a lavorare entrambi!
    Lo hanno capito bene i vari Rutelli, Fassino, Melandri ecc.ecc.e persino quel capopopolo di Santoro che hanno iscritto i figli alle scuole cattoliche o straniere. Tutto, fuorchè la pubblica!
    E parli a me di interesse generale e personale?

    Io so quali sono le magagne di una scuola pubblica che,invece di essere seria e autorevole, ha preteso di giocare all’uguaglianza al ribasso, facendo diventare tutti un po’ più ignoranti.
    Tutti all”isola dei famosi” anzichè, almeno, a Piero Angela.
    Tutti i più poveri e ignoranti, naturalmente.
    Ma se critico, con passione, questa scuola, sono fascista.
    Se, se ancora, e per l’ennesima volta, spero in riforme più serie sono berlusconiana o gelminiana.
    E dei nostri figli ce ne dobbiamo occupare noi,i genitori, si, anche lavorando.
    Sono sempre stata eletta ai consigli di Classe e d’Istituto, so di che parlo!
    Se hai interlocutori credibili, insegnanti seri e preparati, hai risposte anche per le diversità dei tuoi, e anche miei, figli!
    mandi

  26. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    i baldi alpini morti nel gennaio del ’43 sapevano, mentre facevano la ritirata, di Auschwitz e Mauthausen?
    Mi permetta, quest’oca giuliva vorrebbe educatamente dirle che
    ha delle gravi dèfaillances,si riguardi!
    Soprattutto riprenda in mano i libri di storia, quelli dei primi anni ’70 sono più adatti a lei, faziosi al punto giusto.
    Prendere lezioni di etica da lei.?..scommetto, carissime e in nero! E non ha neppure didattica!

    Quanto a Tito, sant’uomo ho detto,non vorrei mai, con i miei racconti “di prima mano” toglierle i sogni e le illusioni nei quali si culla e si crogiola da una vita.
    Lo choc potrebbe essere fatale!
    Dio non voglia! Pardon,il nulla non voglia!

    Mi stia bene, e ripassi la storia, che la Gelmini non transige!

    Ps: Qui, nel ex Adriatiske Kustenland diciamo “ciribiricoccola”, ce l’avrà comandato il Fuhrer!
    mi stia bene

  27. Peter
    Peter says:

    e’ sorprendente quante divisioni vi siano tra italiani. Certo piu’ che in qualsiasi altro paese europeo. Nord-Sud, destra-sinistra, fascisti-resistenti…
    Sylvi ed Uroburo si trovano certo d’accordo quando si parla della superiorita’ etico-sociale-economico-storico-artistica del Nord rispetto al resto del paese. Invece si accapigliano su di una annosa divisione storica che affligge anche il loro Nord (anzi soprattutto, oserei dire), cioe’ quella tra fascisti ed antifascisti.
    Un po’ datata, forse, o forse no. In questo Uroburo ha ragione, non sara’ un caso se i leghisti-fascisti-forzisti di oggi vogliono cancellare la Resistenza come valore, equiparandola al nazifascismo nei modi o nei metodi.
    Del resto, la questione e’ vecchissima. Ricordo un vecchio libro di ‘narrativa’ delle elementari, edito nel lontano 1970. Il titolo di un capitolo era ‘i partigiani erano dei liberatori o degli assassini?’.
    Da ragazzino, ne ridevo, la prendevo come una domanda retorica…

    Peter

  28. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter ,

    a proposito di retorica e di etica e di morale , per esempio il fatto che ancora nessuno abbia il coraggio di rispondermi apertamente sulla mia palese “provocazione” nel (mio) 62 la dice lungain materia…!!
    vedi caro Peter non so chi abbia introdotto in Italy il modello ISEE, ma il solo fatto che il dichiarante debba certificare ai fini di detrazioni ed agevolazioni non solo il “reddito” imponibile , ma quanto possiede in banca in fatto di cc e titoli più premi assicurativi ecct,rende tale misura “bolscevica” in UK non so .
    Ecco perchè in Italy è più comodo aggirare tale misura che in fondo viene incontro ai più disagiati per l’iscrizione all’Università, può venire tranquillamente aggirata con la “distruzione ” della medesima:
    In fondo quando tutto sarà privato, bello , efficiente, si dirà OK il prezzo è giusto…chi ha dato a dato chi ha avuto ha avuto..scurdammuce u passatu ect,ect,ect…

    saluti
    cc

  29. Peter
    Peter says:

    caro CC

    mi dispiace ma non ci ho capito un accidente secco del suo 62, che peraltro avevo sorvolato, lo ammetto.
    E purtroppo non so cosa sia il modello ISEE…
    Dovrei forse saperlo? tecnicamente ho dei ‘possedimenti’ in Italia, qualche modesto ammennicolo che mio padre mi lascio’, ma non credo che me ne faro’ mai niente. E niente conti in banca, non sono mica pazzo.
    Quanto alla tua su UK e il conto in banca ed il bolscevismo, e’ una domanda o un’affermazione?!
    Comunque, qui in UK il fisco sa benissimo quali sono i miei mezzi, e quanti risparmi ho in banca. Se provassi a nasconderglielo, mi troverei in seri guai (certi miei amici ne sanno qualcosa).

    un caro saluto

    Peter

  30. Peter
    Peter says:

    xCC

    mi spiego meglio. Sono co-proprietario in Italia di qualche immobile di famiglia. Se ne occupa un mio fratello che col fisco non ha mai avuto un rapporto nemmeno lontanamente paragonabile con quello che ho io. Per cui, se lui dice ‘tutto a posto’, prendo l’affermazione con un certo beneficio d’inventario. Spero di essere stato chiaro

    ciao, Peter

  31. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter,

    rispondendomi , ti sei dato la risposta!
    Ovvero le tue domande ,contengono le risposte!
    Siamo tutti Europei, noi in Italy, però , per quanto attiene il “fisco”si viaggia a “scartamento ridotto”!
    Tieni presente il “mio motto ” che al cervello in Italy più cheil “cor “comanda il portafoglio!
    Inutile pensare poi a chi il “cervello” proprio non lo possiede!
    Se ne possono quindi trarre le dovute conseguenze….!!

    un caro saluto
    cc

    Ps-Non mi voglio dilungare su spiegazioni ,tecniche, potrebbero tediare, i molti che conoscono benissimo queste cose..penso quindi di essere comunque stato esauriente…!

    Poi sai , se hai seguito il mio ragionamento sull’Anti Corn-Law(57) e ci si ricordano gli anni del”dibattito” in England rispetto a Noi, si capiscono molte più cose , che migliaia di parole

  32. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter,
    se tuo fratello dice tutto OK ,vai tranquillo ..è tutto OK..
    Vedi non sono le “proprietà immobiliari” che sfuggono il Italy!
    Anzi sovente il dichiarante da quel punto di vista ,sovente risulta “nullatenente”..

    Sono quelle “mobiliari” che sfuggono, eccome sfuggono…

    ciao
    cc

  33. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter,
    in Italy la copropietà di beni immobili in Italy viene così gestita.
    Ognuno dichiara la percentuale di copropietà ed in base a quella “paga” il fisco, ovvero la quota fiscale di “reddito presunto”.
    Sta al fisco controllare la veridicità di tale affermazione…!
    Fai conto che in Italy il valore di un terreno può tranquillamente variare dai 2-5 euro metro quadro,(terreni agricoli) ai 25-35 euro mq per terreni fabbricabili!

    cc

    -In questo non tengo conto delle” speculazioni” , ma di cose medie che conosco…

  34. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Caro Peter ,
    dimenticavo che in Italy, esiste ancora una vecchia legge molto “controversa ” detta usucapione, ovvero se io non pago il fisco per un determinato numero di anni e qualcun’altro che se accorge lo fa in vece mia ,dopo un certo tempo se ne può dichiare “proprietario”.
    Sta al Giudice decidere!

    Vedi da Noi esistono ettari di pezze di bosco “ceduo” incolte e di cui non si sa nulla dei propietari , magari emograti da anni, magari morti…

    Mah, meglio non indagare…!

    cc

  35. Controcorrente
    Controcorrente says:

    Eufemismo….!!

    tal Rotondi..spiega tre secondi fa a ballarò che la legge Gelmini non manda nessuno a casa …tra gli insegnanti ..ovvero ci sarà una flessione degli incarichi ai “precari”nell’arco di un trienno..!!

    fatti i dovuti conti , è soltanto un problema di Istat nel conteggiare i posti di lavoro…

    Quando si dice “la faccia come il Culo!!

    cc

  36. Uroburo
    Uroburo says:

    Sylvi ed Uroburo si trovano certo d’accordo quando si parla della superiorita’ etico-sociale-economico-storico-artistica del Nord rispetto al resto del paese. Peter
    ——————————————–
    Caro Peter,
    veramente io penso che il nord sia complessivamente più evoluto del meridione soprattutto sul piano economico e sociale (inteso come vivere civile).
    Su quello storico ed artistico non ho mai detto nulla di simile: basterebbe pensare al romanico pugliese, tanto per dire. Per altro una superiorità storica mi sembra una tesi difficile da sostenere: la trovo un’espressione che non dice nulla.
    Il piano etico è anch’esso difficile da definire, e la connivenza con il malaffare è in gran parte imposta con la forza da una minoranza. La definizione del familismo amorale però comporta una certa debolezza delle strutture etiche. U.

  37. Uroburo
    Uroburo says:

    Mia incantevole signora,
    il suo messaggio n.78 dimostra chiaramente che lei i messaggi altrui non li legge. Non è possibile che non li capisca, come temevo, perché si trattava di un messaggio che avrebbe capito anche lo scemo del villaggetto di pecorai carnici.
    Lei mi chiede, con il suo solito spirito provocatorio da rapa cotta, se “i baldi alpini morti nel gennaio del ‘43 sapevano, mentre facevano la ritirata, di Auschwitz e Mauthausen?”.
    Naturalmente io avevo scritto “Ed i soldati delle guerre fasciste, tutti compresi i bal di alpini della Julia, stavano dalla parte sbagliata. Che non fosse colpa loro potremmo anche essere d’accordo, ma i fatti storici restano: i bal di alpini stavano dalla parte di Auschwitz e Mauthausen, lo sapessero o meno (e molti lo sapevano)”
    Non ho proprio alcuna illusione su nessun personaggio della politica (non mi chiamo mica Silyy, io), ma Tito ha tenuto in scacco decine di divisioni tedesche sottraendole al fronte e la Iugoslavia di Tito è stato l’unico paese europeo che si è liberato da solo (a Belgrado sono arrivati prima i titini dei russi). Comunque quel che ho scritto è che gli iugoslavi han patito mooooolti più lutti di quelli che hanno fatto agli altri. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Lei non è nessuno quindi si astenga pure.
    Non ho nulla da insegnare a nessuno, e men che meno a lei, tuttavia ribadisco che “La sua [difesa delle Camicie Nere] fa proprio schifo, sul piano etico prima ancor anche su quello politico”.
    Provi a leggere i messaggi prima di rispondere: le assicuro che aiuta (quanto meno a non fare figure da idiota). Uroburo

  38. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Peter,

    molto probabilmente questa lunga diatriba fra me e Uroburo, che forse non è stata del tutto negativa, mette a nudo problemi ignorati o sopiti per oltre sessant’anni.
    Qui non c’entra il fascismo e l’antifascismo, oppure non solo,qui ci sono fatti storici che, per motivi ideologici ,sono stati taciuti o manipolati dalla fine della guerra.
    In Italia, soprattutto al nord, si è fatto mezza storia, non la storia.
    Lei sa qualcosa dell’esodo dall’Istria?
    Lei sa qualcosa delle foibe?
    Lei sa qualcosa delle guerre interne fra partigiani democristiani e socialisti da una parte e comunisti dall’altra in questa parte d’Italia?
    Non parlo di ragioni o torti, di massacri antecedenti da provare nella loro ampiezza( so di che parlo), parlo di conoscenza storica senza la quale non c’è giudizio storico.
    Uroburo mi potrebbe portare documenti che sono, e qui lo sfido, solo di una visione di parte.
    Così non si fa storia, così si è fatto e si fa propaganda.
    Le vicende mie personali così diventano piccola cosa, appunto delle famiglie colpite.

    Io, l’ho gia ripetuto più volte, vorrei guardare al futuro, ma con conoscenza trasparente dei fatti e correttezza di analisi.

    I giovani hanno diritto alla verità documentata che non è mai univoca.

    A livello di potere politico non so perchè non è stato fatto in questi decenni, dove hanno governato, vedi Emilia Romagna o Toscana,sempre le sinistre, a livello nazionale tutti insieme appassionatamente.
    Non si tratta di vedere tutti i gatti neri o rossi, si tratta di instaurare un clima di convivenza che parte dal rispetto reciproco, nelle differenze, e anche nella necessaria battaglia politica e ideologica.
    Se lo hanno fatto le altre Nazioni, perchè noi no?
    mandi

  39. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    quel callo le fa veramente male per usare una sfilza di insulti così massiccia!
    Controbatto solo sui pecorai carnici: notizia falsa e tendenziosa.
    La Carnia non è terra di pecore….
    ===e le rosse giovenche di sul prato
    vedean passare il piccolo senato
    brillando sugli abeti il mezzodì===(citato a memoria).
    “Pezzata rossa friulana”,
    caro Uroburo!
    Sylvi

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara signora,
    le vacche carniche sono proprio l’ultimo dei miei interessi.
    Il resto segue … Uroburo

  41. ségolene
    ségolene says:

    x anita

    “Se Obama verra’ eletto, avremmo: il Congresso, il Senato, the House, il Presidente e il Veep, tutti democratici, con Nancy Pelosi e Jack Reid in testa.
    Democratici molto liberali.
    Non ci sara’ la possibilta’ di un filibuster perche’ avranno la maggioranza, occorrono 60 voti.”
    ———————–

    cara anita, scusi la banalità della mia constatazione, ma dal 2000 al 2006 non esisteva forse una simile maggioranza (le 2 camere, presidente e vice) in favore dei repubblicani? non mi sembra che all’epoca qualcuno si lamentasse.

    bye

  42. Anita
    Anita says:

    x Controcorrente

    Tu scrivi:
    “Controcorrente { 28.10.08 alle 22:39 }
    Caro Peter ,
    dimenticavo che in Italy, esiste ancora una vecchia legge molto “controversa ” detta usucapione, ovvero se io non pago il fisco per un determinato numero di anni e qualcun’altro che se accorge lo fa in vece mia ,dopo un certo tempo se ne può dichiare “proprietario”.”

    Questo stava per capitare anche a me, non perche’ io non pagavo, ma perche’ innocentemente mandavo assegni bancari alla persona che abitava nella mia proprieta’.
    La furbetta pagava a nome suo, io ero presa con tutti i miei lutti di famiglia e non ci pensavo neanche.

    Quando mi trovai piu’ serena, scrissi di mandarmi il nome del notaio incaricato, la risposta fu che non c’era un notaio e nemmeno un amministratore.
    Dopo segui’ silenzio assoluto.
    Cosi’ scrissi all’indirizzo, Amministratore del Palazzo ecc…
    Ricevetti risposta che il mio nome non esisteva.
    Messi tutto in moto, mandai copie di documenti sia all’amministratore che al Comune, feci scrivere all’usurpatrice, sotto minaccia legale, una lettera notarizzata dove dichiarava che io avevo pagato tutti i contributi sin dal 1964.

    Il giorno della morte della signora, mi chiamarono i suoi figli annunciando il decesso ed facendomi il favore di chiedermi se c’era qualche ricordino che mi avrebbe fatto piacere.

    Ah, ah…si credevano di essere gli eredi.

    Gentilmente risposi di prelevare quello che apparteneva alla loro mamma e di consegnare le chiavi all’amministratore.

    Lo stesso mi successe con un pezzo di terra, fidandomi di un famigliare.

    Meno male che alla fine non mi sono fatta prendere per fessa.

    Buona notte,
    Anita

  43. Anita
    Anita says:

    x ségolene

    Si’, qui’ trovera’ ” A Visual Guide: The Balance Of Power Between Congress and The Presidency:

    http://uspolitics.about.com/od/usgovernment/l/bl_party_division_2.htm

    Ma non e’ la preferenza dei founding fathers, sarebbe preferibile avere la rappresentanza dei due partiti.

    A mio parere idealmente ci vuole un bilancio, anche perche’ e’ probabile che data l’età’ avanzata di almeno due dei giudici della Superior Court, la prossima amministrazione, controllerebbe anche quella.

    Saluti, Anita

  44. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro signor Pantegana (Otto),
    per una volta la trovo abbastanza divertente nonostante i palesi errori storici: non sono mai emigrato in Tirolo che conosco solo da turista (anche se benino).
    Per il resto la trovo ancora più coprolalico del solito. Ma non potrebbe imparare ed esporre pianamente i suoi punti di vista? Sarebbe un guadagno per tutto, anche per lei.
    Quanto alla mia permanenza qui, da qualche settimana assai rara, dipende dalla volontà dei partecipanti. Come ho detto tante volte se la maggioranza preferisse non vedermi più io non avrei problemi a cambiare aria.
    Comunque un cordiale saluto U.

  45. Furtaya
    Furtaya says:

    Per Uroburo

    Mio caro e gentile amico, amico sia di tutto il blog che mio, non se la prenda con gli insulti dello stupido che quì sopra la irride e offende, vedrà che appena il titolare se ne accorgerà cancellerà senz’altro questo triste e stupido provocatore.

    Saluti

  46. Peter
    Peter says:

    caro Uroburo

    dicevo storico nel senso di culturale, credo. Sara’ perche’ in inglese i due termini sono quasi sinonimi (dicono sempre the history and the culture, ovvero the culture and the history…).
    Accetti dunque le mie sincere apologie.
    Nel complesso, sono certo d’accordo con lei che a Nord si viva molto meglio che nel resto del paese. Non a caso, gli immigrati (che lo sanno benissimo) si riversano quasi tutti dalle vostre parti. Apprendevo dalla TV italiana di intere classi scolastiche composte da figli di immigrati, in quel di Torino, Milano, e dintorni, un po’ come succede a Londra, Parigi, Hannover, Zurigo … (pero’ li’ da molto, molto piu’ tempo).

    un saluto

    Peter

  47. Peter
    Peter says:

    xOtto

    guardi che la coprolalia non paga, neanche se camuffata in tedesco maccheronico.
    Quibdi la smetta e si tolga dalle scatole

    Peter

  48. Il Passator Cortese
    Il Passator Cortese says:

    Non se vne deve andare lei caro Signor Uroburo, il Nicotri provvederà senz’altro a bannare quel disgraziato che l’insulta gratuitamente.

    Non se la prenda noi tutti le siamo molto vicini.

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