Lo tsunami economico finanziario partito dagli Usa e i timori di Bush di rivolte in casa: militari fatti rientrare dall’Iraq per il “controllo delle folle”

L’articolo è annunciato da uno strillo di copertina, cioè nella home page, che dice: “Dal 1° ottobre, migliaia di soldati vengono riversati nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse””. Per l’esattezza, per ora si tratta solo dei 3-4 mila soldati della prima brigata delle Terza Divisione di Fanteria, che a quanto pare in caso di emergenza nazionale potrà mettere a frutto l’esperienza fatta in Iraq per “sottomettere individui indisciplinati”, insomma per domare rivolte di civili: “Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…”.

Questa è la sua traduzione in italiano, per la quale devo ringraziare una lettrice:

“Migliaia di truppe si riversano nelle citta’ americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.

Ai membri del Congresso e’ stato detto che avrebbero dovuto affrontare la legge marziale, se non avessero passato il bailout. Questa non sarà l’ultima volta.

di Naomi Wolf

Originale su

http://www.alternet.org


08/10/08 “AlterNet” – La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria – fra i tremila e i quattromila soldati – è stata sguinzagliata negli Usa dal 1 ottobre. Ufficialmente, la missione è di controllare le folle, secondo la pratica alla quale [questi militari] sono stati addestrati in Iraq, per “soggiogare soggetti indisciplinati” e per gestire l’emergenza nazionale.

Io mi trovo a Seattle e ho saputo dal fratello di uno dei soldati che attualmente si stanno esercitando. Amy Goodman ha riportato che [1] un portavoce dell’Esercito ha confermato che [queste truppe] potranno usufruire di carri armati e di tecnologie letali e non-letali per il controllo delle folle.

George Bush […] ha stabilito legalmente che nella “Guerra al Terrore” gli Usa sono in Guerra in tutto il mondo e così tutto il mondo è un campo di battaglia. Di conseguenza, lo sono anche gli Stati Uniti.

Egli ha anche cambiato l’ Atto di Insurrezione del 1807 per attribuirsi maggiori poteri nel caso di una non meglio definita “insurrezione” o di svariate altre “situazioni” che egli stesso ha il potere di indentificare.

La Costituzione consente la sospensione dell’Habeas Corpus (quello che ci salva dal venire arrestati e detenuti senza processo) in caso di “insurrezione”. Con un esercito personale a disposizione, viene rafforzato il suo potere di chiamare un gruppo di dimostranti o di elettori arrabbiati “ribelli che mettono in atto un’insurrezione”.

Il senatore repubblicano della California, Brad Sherman, ha detto al Congresso – vedi su Youtube [2] – che alcuni membri del senato sono stati minacciati con l’introduzione della legge marziale entro una settimana, se non avessero votato a favore del bailout:

“L’unico modo di far passare questo decreto è di creare e mantenere un’atmosfera di panico… A molti di noi, durante conversazioni private, è stato detto che, se avessimo votato contro, lunedì sarebbe venuto giù il cielo e che i mercati sarebbero crollati di 2-3mila punti il primo giorno e di un altro paio di migliaia di punti il giorno dopo. Alcuni membri [del Congresso] sono anche stati minacciati con la legge marziale, se avessero votato no”.

Se questo è vero e se il repubblicano Sherman non ha le allucinazioni, visto che questi sono disposti a minacciarci con la legge marziale oggi, sarebbe sciocco pensare che non useranno la stessa minaccia anche in futuro. Sarebbe altrettanto pazzesco confidare in un normale processo di elezioni per risolvere [il problema] di queste minacce.

E poi, perché ricorrere alla Prima Brigata? La prima cosa che si ottiene è di armare coi denti un simile ricatto.

Ho intervistato un veterano del Vietnam, il Colonnello a riposo della U.S. Air Force, David Antoon:

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare il Congresso, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. Il Congresso sarebbe alla merce’ dei leader militari, chiedendo loro di non obbedire a un ordine illegale.

D. Ma ora questi ordini sarebbero legali?

R. Esatto.

D. E se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare un manipolo di elettori, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. La cosa poi finirebbe in tribunale, ma intanto l’arresto verrebbe effettuato.

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata a uccidere dei civili, cosa lo potrebbe fermare?

R. Nulla.

D. Cosa potrebbe impedirgli di mandare la Prima Brigata ad arrestare il direttore del Washington Post?

R. Nulla. Potrebbe fare quel che ha fatto in Iraq: mandare un cingolato giù per le vie di Washington a sparare al Washington Post, per poi dire che intendevano colpire un altro bersaglio, come hanno fatto con Al Jazeera.

D. Cosa succederebbe se un soldato della Prima Brigata si rifiutasse di andare contro i cittadini statunitensi?

R. Sarebbe probabilmente trattato da disertore, come in Iraq: arrestato, detenuto e poi messo in cella per 5 anni. In Iraq uno studio di Ann Wright ha mostrato che i disertori sono riservisti che si sono rifiutati di tornare in Iraq e hanno avuto sentenze superiori a quelle dei criminali di guerra.

D. Il Congresso dispone di militari?

R. No. Il Congresso non ha alcun controllo diretto sui corpi militari. I governatori hanno la Guardia Nazionale, ma devono comunque riferire al Presidente, se questi dichiara l’emergenza.

D. Chi può arrestare il presidente?

R. Il giudice supremo può arrestare il presidente, dopo che questi ha lasciato [l’incarico] o dopo l’impeachment.

D. Visto il pericolo, lei sosterrebbe l’impeachment?

R. Sì. Il presidente Bush ha abolito il Posse Comitatus, il quale – con una pena di 2 anni – ha impedito ai leader americani, fin dai tempi della Guerra Civile, di mandare truppe militari nelle nostre strade. Dovrebbe venire destituito immediatamente con un processo bipartisan per impedire l’uso di truppe e di forze mercenarie contro cittadini Usa.

D. Gli americani dovrebbero rivolgersi ai leader militari affinché rompano pubblicamente con questa risoluzione, dovrebbero chiedere ai loro uomini e donne di disobbedire a questi ordini?

R. La lealtà di ogni ufficiale dovrebbe essere prima di tutto alla Costituzione. Ogni ufficiale dovrebbe pubblicamente rigettare ogni ordine illegale, anche se viene dal presidente.

D. Ma se questi [ordini] sono adesso legalizzati? Se dicessero “Non obbedire al Comandante in Capo”, cosa succederebbe ai militari?

R. Forse verrebbero arrestati e perseguiti come coloro che si rifiutano di partecipare alle attuali guerre illegali. O a un colpo di stato.

D. Ma questo è già un colpo di stato?.

R. Sì“.

Naomi Wolf e’ l’autrice di “Give Me Liberty” (Simon and Schuster, 2008) e della continuazione del bestseller del New York Times “The End of America: A Letter of Warning to a Young Patriot” (Chelsea Green, 2007).

[1] http://www.democracynow.org/blog/2008/10/2/amy_goodmans_latest_column_invasion_of_the_sea_smurfs

[2] http://www.youtube.com/watch?v=HaG9d_4zij8

Cosa spinge i governanti americani a mettere in campo di questi programmi, a base di militari nelle strade? Sembra quasi di stare in Italia, dove il governo Berlusconi ha deciso l’utilizzo di soldati in funzione di ordine pubblico. Solo che i militari americani sono molto meno bonaccioni dei nostri…. E da sempre abituati a sparare, specie negli ultimi tempi spesi tra Iraq e Afganistan. Anche addosso ai civili, almeno se si tratta di “sporchi musi islamici”, che hanno preso il posto degli “sporchi musi rossi” e degli “sporchi musi gialli” dei filmoni a base di “arrivano i nostri!”. Gli “innocenti” film razzisti che, senza che lo volessimo e ce ne rendessimo conto, hanno resi un po’ razzisti anche noi quando eravamo ragazzini e facevamo il tifo per le Giacche Blu e il Settimo Cavalleggeri anziché per gli indiani (io, a dire il vero, ho sempre tifato per gli indiani, facendo incazzare gli spettatori).

Come che sia, ciò che appare chiaro da questo disastroso tsumani made in Usa, capace di spazzare con le sue ondate non solo le nostre Borse, è come sia dovuto al livello di vita eccessivamente alto dello zio Sam. Sono ormai 30 anni, se non ricordo male, che il debito pubblico a stelle e a strisce è in passivo. Un passivo sterminato, ripianato di continuo dall’acquisto di titoli del debito Usa prima soprattutto da parte dei laboriosissimi e sparagnini giapponesi, poi anche dagli sceicchi del petrolio e infine perfino dai cinesi. Quasi due miliardi di persone che in pratica lavoravano per finanziare l’eccesivo consumismo americano: vale a dire, quello stile di vita che un annetto fa il presidente George “Whisky” Bush ha declamato a petto in fuori che “non è contrattabile”. E s’è visto…

Il fallimento del disgraziatamente due volte presidente Bush non poteva essere più totale. Impantanato nella “vittoria irachena”, che dura ormai più della guerra in Vietnam. Impantanato in Afganistan nella “Crociata infinita”, nome infelice cambiato in fretta per le proteste del mondo islamico. E ora affacciato sull’orlo del burrone finanziario che può diventare anche un pauroso burrone economico… Con gente che forse protesterà in piazza, e magari di peggio: anche negli Usa infatti esistono le masse di poveracci, non tutti i 300 milioni sono cicale pur se il modello di vita che comunque hanno davanti è sempre l’iper-consumista, a sbafo altrui, “american way life” dei miei stivali. O meglio, degli stivaletti da cow boy di Bush. Insomma, è vero che gli Usa producono moltissimo, ma hanno sbattuto la faccia contro il fatto che “magnano”, cioè consumano, troppo di più di quanto producono. E poi anche in quanto a produzione di beni vari ormai la concorrenza asiatica batte gli Usa su molti fronti. Uno per tutti, che è anche emblematico: Bollywood ha superato Hollywood, cioè la cinematografia dell’India, realizzata in quella che una volta era Bombay, produce più di quella degli Stati Uniti. Bombay batte Hollywood. Con tipi di film che mostrano stili di vita, modi di vedere il mondo e sentimenti ormai molto apprezzati anche in Africa, in Asia, in parti dello stesso Sud America… Sappiamo bene quale capacità di penetrazione e influenza culturale hanno i film: quelli di Hollywood hanno colonizzato o almeno molto influenzato per un bel pezzo anche il pubblico europeo, compreso quello italiano, e relativa cultura moderna.

Bush è ormai un cadavere che ormai puzza perfino per i repubblicani che lo hanno stolidamente eletto e rieletto, ma che politicamente fosse un cadavere era chiaro fin dall’inizio, otto anni fa. Solo un imbecille si può circondare di consiglieri – i famosi “teocon” un po’ alla volta spostati tutti altrove, ma sempre molto ben pagati, man mano che venivano a galla i fallimenti della politica da loro suggerita – che si vantavano di riunirsi almeno una volta alla Casa Bianca per leggere e commentare assieme la bibbia. Dalla quale hanno evidentemente tratto l’ispirazione per guerra contro l’Iraq, coronata dalla disastrosa “vittoria” che non finisce mai, più infinita della “crociata infinita”, e che di sicuro non era agli Usa che serviva. E solo un poveraccio poteva vantarsi davanti al mondo dicendo “Piango spesso sulla spalla di Dio”, anziché spiegare cosa fare per non far piangere gli esseri umani, a partire dagli orfani e dalle vedove di guerra iracheni e americani.

Insomma, anche la democratica versione bushiana del “Gott mit uns!” ha fatto cilecca. “Ora et labora” dicevano i monaci nei monasteri medioevali. In America forse si “ora” troppo, ma sicuramente si mangia e si consuma troppo e si “labora” non a sufficienza. O almeno non a sufficienza per pagarsi il proprio conto al ristorante della vita. E del mondo.

690 commenti
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  1. Nunzio
    Nunzio says:

    Era l’unica soluzione.Le banche con il tempo devono però risarcire l’aiuto avuto dallo stato.Dunque tutto è salvato.Rimane solo l’amarezza di quelli che in questa storia hanno perso.
    Prevedo per Lunedi una borsa ovunque in ripresa.Non potrà essere altrimenti.


    Contro la crisi scatta il piano Ue
    L’Europa segue Gordon Brown
    LA DIRETTA. Dopo il documento varato dal G7, oggi a Parigi l’Eurogruppo: azione coordinata sulle banche, ricapitalizzazioni e garanzie. Merkel: “Solo l’azione dello Stato può ricreare fiducia”

  2. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Faust,
    la ragione per cui il tuo post era in attesa di essere approvato, era per le lunghe righe di /////////////

    Mi sembra che Pino ti abbia gia’ avvisato.

    Word Press non e’ artistico ed originale come te… ;-)

    Ciao, Anita

  3. Anita
    Anita says:

    x Faust #2

    Caro Faust,
    la ragione per cui il tuo post era in attesa di essere approvato, era per le lunghe righe di //

    Mi sembra che Pino ti abbia gia’ avvisato.

    Word Press non e’ artistico ed originale come te… ;-)

    Ciao, Anita

    Vedi, io avevo messo mezza riga di / e non e’ passato.

  4. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio
    Mi pare che Shalom le abbia già indicato una fonte. La prego quindi di non insistere con questa minimizzazione e banalizzazione della faccenda degli ulivi. Si legga il post n. 167.
    Più in generale, non c’è nessun bisogno né di pubblici ministeri né di avvocati difensori per ogni riga dedicata a Israele. Questo è un forum libero, nonostante gli evidenti sabotaggi che arrivanoi sempre e solo da una parte ben precisa.
    pino nicotri
    p.s. Ovviamente non ho nessuna intenzione di passare il tempo a rispondere alle sue mille capziosità. E stia tranquillo che impedirò ci caschino gli altri trasformando questo forum nel cortile o nel ballatoio di casa sua. Se è risentito del fatto che quasi nessuno risponde alle sue domande, che peraltro non sono domande ma solo perdite di tempo, si regoli di conseguenza. Il mondo vive lo stesso senza il mio blog a L’espresso. Non credo si fermerebbe se lei ci recasse il grande dolore di privare della sua preziosa presenza chi non la sa apprezzare a sufficienza.
    Perché continuare a dare le sue perle a dei poveri porci come noi?

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    ho invitato gentilmente Huato ad andarsene da una casa dove mette a disagio anche altri ospiti.
    Non mi pare che i piatti siano pari!
    L’ho anche invitato a ricordare le regole elementari dell’ospitalità.
    Non fosse per altro, huato avrebbe torto perchè il buon gusto, un minimo di signorilità avrebbero dovuto consigliarlo “a non sputare nel piatto dove si è mangiato” come diceva mio nonno.
    Buona domenica.

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    La prego di chiarire con cortese urgenza a chi si riferisce con il suo post n. 198. Non faccia anche lei il brutto errore di confondere la mia disponibilità con la debolezza.
    nicotri

  7. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    E’ come dice lei, e il suo post n. 202 l’ho sbloccato per errore. Avevo già letto quello dove spiega a Faust la faccenda dei segni /
    Un abbraccio. E buona domenica.
    pino

  8. Anita
    Anita says:

    x Nunzio

    In riguardo della Borsa, cosi’ si spera.
    Il Presidente Bush aveva gia’ annunciato diversi piani simili, ma anche negli US non hanno funzionato.
    Gli Americani sono riluttanti ad interventi governativi, pur riconoscendo che questa volta sono necessari, eppoi ci vuole tempo per implementarli.
    Negl US sono quasi sicura che tutto sara’ chiuso, inclusa la Borsa, domani lunedi’ si celebra ” Columbus Day”.
    I negozi sono aperti…con grandi sconti.

    Saluti, Anita

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Mi scusi, non avevo ancora letto il suo post successivo.
    Mi scuso anche con lei, come con tutti, se devo annoiarvi con faccende alquanto spiacevoli, che è impossibile risolvere da parte mia senza incorrere comunque in qualche scorrettezza. Tra gli altri errori che ho commesso, oltre a una indebita pazienza verso alcuni individui, c’è quello di non avere fatto ricorso alla black list, per bannare gli indesiderati. Come tutti sanno, è una misura che mi ripugna. Ma credo sia arrivato il momento di farvi ricorso. Se ci avessi pensato prima, non si sarebbe arrivati a questo spiacevole punto.
    La ringrazio.
    Un caro saluto.
    pino

  10. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Dimenticavo: il post n. 196 lo lascio dov’è. E’ un buon ritratto del suo mittente.
    pino

  11. Tante belle chiacchiere, intanto chi lavora continua a crepare e a restare invalido. Colpa degli zingari?
    Tante belle chiacchiere, intanto chi lavora continua a crepare e a restare invalido. Colpa degli zingari? says:

    E’ la denuncia dell’ANMIL – l’Associazione dei mutilati e invalidi –
    Nuovo appello del Quirinale: “Si leva un indignato ‘Basta’!”
    Morti bianche, tre vittme al giorno
    Napolitano: “Applicare le norme”

    Morti bianche, tre vittme al giorno Napolitano: “Applicare le norme”

    ROMA – Ogni giorno, in Italia, tre persone muoiono sul lavoro e 27 rimangono invalide in modo permanente. Nel 2007 le morti bianche, secondo i dati dell’Inail, sono state circa 1.200 e oltre 800 mila gli invalidi. Sono i dati forniti dall’Anmil – l’Associazione nazionale fra i mutilati e invalidi del lavoro – resi noti in occasione della cinquantottesima Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che si celebra oggi. Cifre che testimoniano la gravità del fenomeno, una delle principali cause di morte e con “quasi il doppio dei decessi rispetto agli omicidi”.

    Una giornata, si sottolinea all’Anmil, per richiamare l’attenzione delle istituzioni, delle forze sociali e dei mezzi di informazione sulla questione. Ma anche occasione “per denunciare le condizioni di vita drammatiche” degli invalidi e dei superstiti delle vittime”, per i quali è necessario arrestare la deriva assistenzialistica verso cui il sistema si sta spingendo negli ultimi anni. “Basti pensare al fatto che una vedova percepisce in media una rendita di appena 700 euro al mese”. Per l’Anmil, allo stesso tempo, deve però “essere un impegno condiviso da tutti quello di arginare il fenomeno degli infortuni sul lavoro, con una vera e responsabile applicazione delle norme per la prevenzione, sia da parte delle aziende che dei lavoratori”

    Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato al presidente dell’Associazione nazionale mutilati ed invalidi sul lavoro, Pietro Mercandelli, un messaggio in cui afferma: “Desidero rivolgere il vivo apprezzamento per il costante impegno associativo a favore della prevenzione nei luoghi di lavoro, della tutela dei lavoratori infortunati, dell’assistenza delle famiglie delle vittime e della sensibilizzazione dell’opinione pubblica. I preoccupanti dati diffusi dall’Anmil e le stesse tragiche cronache di questi giorni confermano quanto cruciale sia la questione della prevenzione sul lavoro. Si è levato naturalmente un indignato ‘basta’, sinceramente condiviso, di fronte a tragedie che, per la loro dimensione, suscitano il clamore dei media e il coinvolgimento dell’opinione pubblica.

  12. "GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI"
    "GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI" says:

    “GAZA. FERITE INSPIEGABILI E NUOVE ARMI”
    di Flaviano Masella e Maurizio Torrealta

    Menzione speciale della FNSI al Premio Cronista dell’Anno Piero Passetti 2007

    L’inchiesta è nata dall’allarme lanciato a metà luglio da alcuni medici degli ospedali di Gaza che hanno trattato per la prima volta ferite inspiegabili che hanno portato all’amputazione di un arto inferiore in almeno 62 casi. I medici hanno chiesto più volte aiuto alla comunità internazionale per comprendere le cause di queste strane ferite che presentavano piccoli frammenti, spesso invisibili ai raggi x e inspiegabili recisioni provocate dal calore negli arti inferiori.

    Diversi articoli sono apparsi nella stampa internazionale e nazionale.

    Dopo una lunga ricerca il nucleo inchieste di Rai News 24 ha individuato la possibile causa di questi effetti: si tratterebbe di una arma nuova che viene sganciata da aerei droni, senza pilota, e viene teleguidata con precisione sull’obbiettivo fissato.

    L’arma, secondo la rivista militare “Defence Tech”, viene chiamata DIME che significa “Dense Inert Metal Esplosive” si tratta di un involucro di carbonio che al momento dell’esplosione si frantuma in piccole schegge e nello stesso momento fa esplodere una carica che spara una lama di polvere di tungsteno caricata di energia che brucia e distrugge con un’angolatura molto precisa quello che incontra nell’arco di quattro metri.

    Questa tecnologia si inserisce nella nuova classe di armi “a bassa letalità” che minimizzano i danni collaterali e circoscrivono in uno spazio ristretto gli effetti letali.

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio,

    mentre aspetto la sua risposta alla domanda che lo ho rivolto con il post 206, le ho trovato 4 link che in tema di ulivi distrutti le può essere utile. Anzi, nella colonna dei Blogroll metterò anche il sito che si occupa di questo argomento, raccomandandone quindi la lettura.
    nicotri

    http://www.palsolidarity.org/main/category/olive-harvest-2005/
    http://www.palsolidarity.org/main/category/olive-harvest-2006/
    http://www.palsolidarity.org/main/category/olive-harvest-2007/
    http://www.palsolidarity.org/main/category/olive-harvest-2008/

  14. Vox
    Vox says:

    Parla il vietnamita cui fu affidato il «prigioniero eccellente»:
    «Non l’abbiamo mai torturato»

    HANOI – «Era una guardia appena arrivata. Quando seppe che nella cella 13, ala Ovest, c’era un pilota abbattuto mentre bombardava Hanoi, e soprattutto figlio dell’ammiraglio che comandava la guerra per mare e per cielo contro il nostro Paese, la recluta sputò nel piatto di riso prima di portarglielo. Come comandante della guardia carceraria, l’ho rimproverato aspramente. Quel pilota era nostro prigioniero, affidato alla mia tutela. Doveva essere trattato con durezza, ma con rispetto».

    Quel pilota era McCain…

    «Mi chiamo Nguyen Tien Tran, sono nato il 18 maggio 1933, e ho servito per quarant’anni nell’esercito vietnamita. Il 26 ottobre 1967 presi in custodia il capitano della Marina americana John Sidney McCain, appena ripescato dal lago Truch Bach, un chilometro a nord da qui. Non era certo il primo; ma non ne avevo mai visto uno così malridotto. Braccia rotte, ginocchio destro a pezzi. Gli demmo da mangiare e da bere; vomitò tutto. Delirò per l’intera notte.

    Il mattino dopo lo portammo all’ospedale 108, quello dei militari, dove fu operato e rimase un mese. Io non lo perdevo mai di vista, talora non tornavo a casa neppure la notte e dormivo nella stanza a fianco: temevo che un medico o un infermiere potesse fargli del male. E noi non volevamo che morisse; ci siamo accorti quasi subito che era figlio e nipote di due grandi ammiragli americani. Ero il responsabile del suo caso: dovevo sorvegliarlo da vicino e, appena possibile, interrogarlo. Compito che ho svolto per cinque anni e mezzo ». Fin dall’inizio, le due storie divergono. McCain scrive di essere rimasto abbandonato per quattro giorni, che i vietnamiti per curarlo volevano sapere «tipo d’aereo, obiettivi futuri, e altri particolari di ogni sorta». ..

    Noi non abbiamo mai torturato McCain. Al contrario: gli abbiamo salvato la vita, curandolo con medicine preziosissime che talora mancavano ai nostri feriti. L’aereo l’avevamo abbattuto, i suoi bersagli erano chiarissimi, il suo nome era scritto sulla piastrina di riconoscimento. Se non l’avessimo curato subito, sarebbe morto. Non è vero che tentò il suicidio; non aveva l’aria di voler morire, accettava il cibo, chiedeva le medicine; e poi era un tipo ambizioso, che si aspettava molto dalla vita…

    Tutto l’articolo sul Corriere
    http://www.corriere.it/esteri/speciali/2008/elezioni_usa/notizie/carceriere_mccain_cazzullo_24a0d426-9837-11dd-af17-00144f02aabc.shtml

  15. Anita
    Anita says:

    Cambiando argomenti.
    Ieri sera mandai un breve film a Pino e ad Antonio.

    Rivedendolo questa mattina ho pensato che farebbe piacere a tutti.

    This is a short movie that won the Cannes Festival Award.

    ‘The Story of a Sign’ –
    http://www.historiadeunletrero.com/

    Un breve film che ha vinto the Cannes Festival Award.

    Anita

  16. Anita
    Anita says:

    Ho invano cercato per giorni sui giornali Italiani un articolo veritiero su Sarah Pallin e il fatto: “Troopergate”.

    Cosi’ suggerirei che fino a tale caso e’ completo, con tutti i fatti, credo che sarebbe saggio di rinunciare a speculazioni.

    In particolare se non avete ancora capito che e’ una palla politica.

    Anita

  17. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Peter:
    a proposito di ” Mi sembra piu’ logico che lei descriva un attacco di labirintite, o anche vertigine posizionale benigna. Pure speculazioni, ovviamente…
    La base scientifica della medicina moderna non e’ il lancio della monetina. Gli studi randomizzati in doppio cieco non sono un’opinione: un certo intervento viene approvato solo se da’ risultati superiori al placebo, la cui efficacia arriva al 30% nel gruppo di controllo.”
    ———–
    La diagnosi medica ha escluso la labirintite. I sintomi erano di una impossibilità del minimo movimento senza convulsi attacchi di nausea. Dalla mia ‘microseduta’ è venuto fuori che si trattava di una vasocostrizione a livello cervicale.
    Niente esclude che il fenomeno della gola infuocata sia di origine psicosomatica, ma è proprio questo che afferma la naturopatia!
    Per la naturopatia, la maggior parte delle malattie se non tutte, sono psicosomatiche, anche buona parte di quelle traumatiche.
    Ora, che bisogno ci sarebbe del ‘doppiocieco’ ( mi ha preceduto, avevo intenzione di parlarne), se la psiche non influisse nella cura? la Naturopatia afferma che la psiche influisce, anzi è determinante, proprio nello scatenare la patologia.
    Ma credo ci sia dell’altro, oltre alla semplice psiche; ciò che mi genera perplessità è un fenomeno accadutomi qualche anno fa:
    avevo scoperto su di me che le dita tenute come se si reggesse un tappo di damigiana e puntate sulla parte dolorante, funzionavano come analgesico. Una mia amica che soffriva di dolori muscolari dovuti a una postura sbagliata, mi ha chiesto un giorno di provare su di lei l’effetto delle dita. Glie le ho puntate a distanza di pochi centimetri sulla aprte dolorante e il dolore, dopo una decina di minuti, si è fortemente attenuato. Non è questo però il fenomeno interessante. In quel periodo zoppicavo vistosamente a causa di un dolore artritico ad un piede. Tornando a casa mia dopo il trattamento all’amica, mi sono accorto con gran meraviglia di non zoppicare più, camminavo bene, il dolore si era attenuato moltissimo. Durante il trattamento, la mia attenzione era tutta concentrata sull’amica, al mio piede non pensavo minimamente, anche perchè a zoppicare mi ci ero quasi abituato. Lo strano è che, curando lei, è scomparso il dolore a me. Non parlerei di effetto placebo, in questo caso. E’ un fenomeno che non so spiegarmi, ammenocchè non voglia ammetere che si è verificato un riequilibrio energetico, trasferendo energia da me alla mia amica. O cosa, se no?
    Sull’efficacia delle medicine, sappiamo tutti che esiste una risposta diversa da persona a persona. Statisticamente (controlli rispetto al placebo), il farmaco è efficace se guarisce più persone del placebo in quantità significativa. Bene, a me è stata data dal medico una molecola ( calcioantagonista) che è risultato abbia fatto più morti del gruppo di controllo che non la prendeva ( l’ho scoperto su internet leggendo una relazione di un convegno medico). L’ho sostituita immediatamente con l’amlodipina, che però ho dovuto dismettere dopo qualche anno ( peccato, perchè mi funzionava da viagra). Fatto sta che, senza calcioantagonisti e senza nessun altro farmaco salvo 5mg di triatec, sto molto meglio e la mia pressione si è regolarizzzata su valori ottimali, rispetto a quando prendevo 4 pastiglie al giorno.

  18. Nunzio
    Nunzio says:

    xNicotri


    Pino Nicotri { 12.10.08 alle 14:59 }

    x Nunzio

    La prego di chiarire con cortese urgenza a chi si riferisce con il suNunzio { 12.10.08 alle 14:26 }
    Nicotri

    .


    -si sente il sapore della minaccia ,non crede?
    -Non ho paura di niente, mai in vita mia,non sono un caporale.
    -Io difficilmente posso fare errori che passano costarmi qualcosa.-

    “cortese urgenza”
    Non sono legato a nessuna sedia,e non passo il tempo al computer, anche quando sembra, io scrivo un post e mi dedico ad altre faccende,per ritornarci più tardi.

    -Al post Nr.175 di un certo Faust,ho risposto con il mio post Nr.190 , che mi risponde con un non sens post Nr194.
    Rispondo con il post da lei citato:-
    Nunzio { 12.10.08 alle 14:26 }

    Chi si sente dalla parte del torto e non ha niente da dire,essere vaghi e continuare ad offendere, ,è sempre stata la migliore strategia.Una vigliacca strategia direi.
    PS.Sono molto sincero,le offese di chiunque in questo blog non mi fanno nè caldo e nè freddo.
    Le offese “gratuite” denotano solo, povertà di spirito.

    -Non ne trova lei, di verità?

    Il post dunque era dedicato a Faust e a Shalom.(e anche a chi crede che sia dedicato a lui)

    -Come però è spesso successo, a post indirizzati a lei, ricevo le “solite” risposte da Faust o da Shalom.
    Nella ultima questione degli “Ulivi” invece la mia domanda era indirizzata a Shalom e invece mi risponde lei.-

    Certo è ,la questione era i 700.000 ulivi estirpati dagli israeliani.
    Lei mi ha invitato nel suo post Nr.204 , a leggermi il post Nr 167, un copia incolla di Shalom,
    Il suo invito è superfluo,perchè io, quel post non solo l’ho letto ,ma ho anche risposto con il mio post Nr.169.
    Dunque nè nel post Nr.167, ne nei successivi siti che lei ha indicato Nr.216-217-218-219, letti anche molto attentamente, si può leggere qualcosa sui famosi 700.000 alberi di ulivo.
    Una voce critica nella democrazia e nel giornalismo onesto è sempre benvenuta. Lei mi spedisce la nota:”La prego di chiarire con urgeza” oppure”Non faccia anche lei il brutto errore di confondere la mia disponibilità con la debolezza”.
    Mah,faccia quel vuole, devo finire purtroppo qui.
    Stasera vado a ballare con la bionda prosperosa.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’interazione medico-paziente, ambiente-paziente, è un argomento troppo vasto per poter essere affrontato in un blog generico come questo, benchè io creda possa essere di interesse comune, visto che si parla di come fare per restare sani.
    La prepotenza delle case farmaceutiche è pari come dannosità per gli utenti, alla prepotenza delle banche. Non parliamo poi dei medici che prescrivono in malafede, perchè è un argomento molto scottante che credo molti di noi conoscano sulla loro pelle. Con i medici io sono stato fortunato, sia perchè fino a 51 anni non ci ho mai avuto a che fare in maniera significativa (sono finito al pronto soccorso solo per un’epistassi che non si fermava, e anche lì al medico non è venuto in mente di chiedersi quanto avessi di pressione arteriosa), sia perchè non ho mai preso per oro colato ciò che mi dicevano, premurandomi di controllare per quanto possibile l’efficacia e necessarietà delle loro terapie. Una mia carissima amica vivente e in buona salute, quasi 40 anni fa si ritrovò con una malattia degenerativa per la quale ( lei non lo ha mai saputo, credo) a giudicare dalle radiografie, le erano stati dati solo 3 mesi di vita (io stesso l’ho saputo molto più tardi). Casi del genere ce ne sono quanti se ne vuole, come anche casi esattamente opposti. Errori del medico o scarsa affidabilità della Medicina?

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Nunzio

    > Una voce critica nella democrazia e nel giornalismo onesto è
    > sempre benvenuta.

    Verissimo, tant’è che io ne ho sempre ospitate nonostante anche da parte di chi compiva pesanti scorrettezze ai miei danni. Le voci a-critiche, per esempio quelle sempre e solo progandistiche e a senso unico, non hanno però molto a che vedere col giornalismo.
    La frase però dovrebbe rivolgerla prima di tutto a lei stesso. E’ lei infatti che mal gradisce i copia e incolla e quant’altro di critico – come vede uso il suo termine: “critico” – verso Israele, la bibbia e affini. Gli apporti di Shalom, come di altri, sono apporti di informazione, su fatti reali, non sono propaganda. NON ho MAI trovato da parte loro post di propaganda o di critica non supportata da fatti.
    Le auguro un buon ballo, seguito da quanto lei eventualmente desiderasse, ovviamente se lo desidera anche la bionda. Credo però che neppure con la bionda basti la propaganda…
    nicotri

  21. Phallus
    Phallus says:

    NON ho MAI trovato da parte loro post di propaganda o di critica non supportata da fatti.

    Haw Haw Haw Haw Haw …..
    Ma vai a …

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    cara Anita

    veramente bello il tuo filmetto!
    Della signora Pallin in Italia trovi tante notizie, a seconda del colore della testata: da Famiglia Cristiana al Giornale del berluschino, a Repubblica radical-chic ,al Corrierone sempre appetito da troppi, al sognatore Liberazione.
    Peccato che da ognuno devi prendere una tessera per fare il “tuo” puzzle.
    Che faticata!
    ciao

  23. Vox
    Vox says:

    @ Raisputin
    Ti consiglio di trovarti un’altra strada dove esporre la tua mercanzia. Il Sunset Boulevard, per esempio, o anche il Capitol Hill. Da quelle parti di chimere come te ce n’e’ almeno una ogni due.

  24. Anita
    Anita says:

    x 227

    Dipende da dove vengono i “fatti”.

    Ho letto un articolo su TGCOM circa Sarah Pallin, neanche una sola riga di verita’.

    Per questo ho scritto il post 221.

    Anita

  25. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    Bello il cortometraggio di Cannes.
    Il trucco psicologico che fa la differenza
    e’ anche la base degli slogan pubblicitari.

  26. Alla faccia dell'ipocrisia! Il baccano lo hanno fatto loro
    Alla faccia dell'ipocrisia! Il baccano lo hanno fatto loro says:

    ELUANA: TETTAMANZI, MAGGIOR RISPETTO PER QUESTA TRAGEDIA

    “Su questa triste vicenda cosi’ tragica occorre maggior silenzio e rispetto perche’ la curiosita’ e l’esposizione mediatica distrae dai veri problemi che dobbiamo affrontare”. Il monito e’ giunto oggi dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, in visita pastorale a Valgreghentino, un piccolo paese dell’hinterland di Lecco verso il confine con la Bergamasca. Una esortazione in risposta alle osservazioni di alcuni rappresentanti della stampa che gli facevano anche notare come la famiglia di Eluana Englaro, la 37enne lecchese in stato vegetativo da quasi 17 anni, abbia concordato ieri con i medici di non ricorrere a trasfusioni di sangue dopo l’emorragia uterina che l’aveva colpita da un paio di giorni aggravando poi il quadro clinico generale nella giornata di ieri facendo temere che fosse giunta la fine di una esistenza terrena tragica quanto discussa per la donna vittima la sera del 18 gennaio 1982 di un incidente stradale mentre con la sua Bmw tornava a casa dopo una serata di amici. L’arcivescovo sulla questione ha risposto che “quello della trasfusione e’ un campo in cui non posso intervenire perche’ attiene allo stretto rapporto tipico tra medico e paziente. A decidere se ricorrere o meno a una trasfusione, deve essere il medico, in scienza e coscienza nel rapporto tipico che lo lega al paziente e alla famiglia”.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    … bannare gli indesiderati. Come tutti sanno, è una misura che mi ripugna. Ma credo sia arrivato il momento di farvi ricorso. Se ci avessi pensato prima, non si sarebbe arrivati a questo spiacevole punto. Pino Nicotri { 12.10.08 alle 15:07 }
    —————————————————-
    Caro Nicotri ,
    ho pochissimo tempo da dedicare al blog.
    Anche questa volta non intendo esprimere pareri su una vicenda (la nuova divergenza tra lei ed il signor huato van ghetz) che, a mio modo di vedere, avrebbe dovuto rimanere privata fin dall’inizio. Sono infatti d’accordissimo con quanto già detto da Silvy.
    Tuttavia se lei avesse cancellato tutti i messaggi variamente inadeguati, compreso quelli che portano in pubblico faccende esclusivamente private, credo che sarebbe stato meglio. Spero che l’esperienza le sia utile per il futuro.
    Cordialmente Uroburo.

  28. Sisko
    Sisko says:

    Un ciao a tutti!
    Ricorre in questi giorni (o4. ottobre) il trentesimo anniversario della scomparsa di uno dei più grandi poeti-chansonnier del secolo scorso, Jacques Brel. Propongo, come contributo lirico, una delle sue più struggenti canzoni, “Ne me quitte pas”.
    La canzone, per il suo implorante “non mi abbandonare” ripetuto ben quattro volte alla fine di ogni strofa, non trova il favore di molti “machisti” perchè ritenuto “indegno di un uomo”.
    Naturalmente la mia traduzione non ha alcuna pretesa poetica, bensì di contenuto.

    Non mi abbandonare (…)
    Bisogna dimenticare
    Tutto si può dimenticare
    Quello che già fu
    Dimenticare il tempo delle inconprensioni e il tempo perduto a sapere come dimenticare quelle ore che uccidono a volte a colpi di perchè
    il cuore della felicità
    Non mi abbandonare (…)
    Io ti offrirò perle di pioggia
    venute da paesi dove non piove
    rasperò la terra fin’oltre la mia morte
    per coprire il tuo corpo di oro e di luce
    Io farò un regno
    dove l’amore sarà il re
    dove l’amore sarà la legge
    dove tu sarai la regina
    Non mi abbandonare (…)
    Io ti inventerò parole impossibili
    che tu comprenderai
    Io ti parlerò di quegli amanti
    che videro per due volte ardere i loro cuori
    Io ti racconterò la storia di quel re
    che morì per non averti potuto incontrare
    Non mi abbandonare (…)
    Forse non si vede spesso risorgere il fuoco
    dell’antico vulcano che si credeva troppo vecchio
    Forse non esistono terre bruciate
    che danno più frumento
    del migliore degli aprili
    E quando giunge la notte
    perchè il cielo arda
    il rosso e il nero forse non si uniranno
    Non mi abbandonare (…)
    Non piangerò più
    Non parlerò più
    Mi nasconderò lì
    per guardarti ballare e sorridere
    e per ascoltarti cantare e poi ridere
    Lascia che mi trasformi nell’ombra della tua ombra
    nell’ombra della tua mano
    nell’ombra del tuo cane
    Non mi abbandonare (…)

    Per i romantici inguaribili che vogliono vivere una emozione unica, consiglio di ascoltare l’esecuzione della canzone dal suo autore su youtube.

  29. Sylvi
    Sylvi says:

    Ahhhh, i dolci, gentili uomini di una volta!!!
    Per cacciare la malinconia e il rimpianto ascolto
    “Non, je ne regrette rien” di Edith Piaf e faccio una scenata a mio marito su come sono cambiati gli uomini!!!!
    buonanotte

  30. VARESE: MAROCCHINA 15ENNE PICCHIATA A SANGUE DA COETANEE. Ma siccome non è ebrea... Non succede gnente. W l'ITTAGLIA! W IL PAPA-RE-RABBINO-MUEZZIN!!!
    VARESE: MAROCCHINA 15ENNE PICCHIATA A SANGUE DA COETANEE. Ma siccome non è ebrea... Non succede gnente. W l'ITTAGLIA! W IL PAPA-RE-RABBINO-MUEZZIN!!! says:

    VARESE: MAROCCHINA 15ENNE PICCHIATA A SANGUE DA COETANEE

    L’avrebbero picchiata a sangue dicendole ripetutamente pesanti frasi razziste come, ad esempio, “brutta marocchina di m…”. Un episodio del quale si e’ avuta notizia in queste ore e che sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio di venerdi’, attorno alle 14.30, nella zona del mercato, in centro Varese. Vittima dell’aggressione ad opera di alcune coetanee una ragazzina di 15 anni, residente nell’Hinterland varesino, trovata sanguinante da un volontario dei City Angels che ha subito chiamato il 118. Sulla scorta della descrizione fornita dall’adolescente, i carabinieri hanno gia’ denunciato a piede libero una delle ragazzine che avrebbero dato vita al pestaggio. Si tratta di una compagna di scuola. Anna, questo il nome di battesimo dell’extracomunitaria, ha riportato la frattura del setto nasale. Pare che alla base dell’episodio di violenza vi siano degli alterchi maturati il giorno precedente all’uscita dalla Scuola professionale di via Montegeneroso, a Varese, dove la vittima frequenta un corso per parrucchiera. Subito dopo essere salita sul bus, sarebbe stata insultata da un ragazzo che reclamava il diritto a quel posto. Poi si sarebbe intromessa un’amica del giovane e le due ragazze si sarebbero insultate, strattonate, graffiate. Al momento di scendere Anna si sarebbe sentita promettere ulteriori rappresaglie. Venerdi’ pomeriggio, stando al suo racconto, mentre si trovava nel piazzale dove si svolge il mercato cittadino, sarebbe stata avvicinata da una trentina di persone che l’avevano seguita sin dall’uscita da scuola. Quindi il violento pestaggio che sarebbe avvenuto in mezzo all’indifferenza generale dei passanti.

  31. POSIZIONE OTTIMALE: A 90 GRADI, PER PRENDERLA IN KU
    POSIZIONE OTTIMALE: A 90 GRADI, PER PRENDERLA IN KU says:

    CRISI BANCHE: BERLUSCONI, ITALIA IN POSIZIONE OTTIMALE

    L’Italia in questa crisi finanziaria e’ “in una posizione ottimale, molto migliore rispetto ad altri paesi”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aggiungendo anche che il Paese continuera’ sulal sua strada di rigore nella gestione delle finanze pubbliche. “Continueremo a ridurre il debito per portarlo – ha detto – al di sotto del 100% del Pil nel 2011″. L’Italia, ha detto il premier, prosegue quindi “la strada del rigore” che “per quanto e’ possibile e io credo che lo sara’ , continuera’ a intraprendere”.
    ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,
    Ragazzi, mutande di latta e mani sul culo!!! Qui ci inchiappettano di nuovo i risparmi e il posto di lavoro, ‘ste merde feroci.

  32. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    io invece non credo sia una buona idea parlare in maniera estesa di problemi medici personali sul blog, e per piu’ di una ragione.
    Anche da un punto di vista puramente intellettuale, e’ poi molto arduo discutere con lei di certi argomenti. Ho gia’ detto che molto di quello che lei scrive si basa su esperienze personali sue, a cui peraltro lei aggiunge le sue interpretazioni (ancora piu’ personali…), o quelle di altri, ed alla fine i fatti si possono solo immaginare.
    Parlando invece in generale, io non ho mai negato che la psiche influenzi anche la salute fisica. Il che non c’entra un tubo con le sue fantasie sui ‘flussi di energia’, qualsiasi cosa siano, mi permetta. Gesticolazioni, o imposizioni di mani o quello che e’, possono certo indurre suggestioni in soggetti predisposti o psicolabili. La vera ‘malattia’ di tali individui non e’ quella sbandierata da loro nei loro sintomi, peraltro sempre cangianti e mutevoli, ma e’ proprio nella loro psicolabilita’, che Dio li benedica.
    Poi e’ bene distinguere tra le somatizzazioni, cioe’ sintomi fisici piu’ o meno definiti che risultano da ansieta’, nevrosi, stress, depressione, e le malattie psicomatiche vere e proprie. Le prime credo si riscontrino nella pratica medica di tutti i giorni: vi sono persone che soffrono di cefalee, palpitazioni cardiache fastidiose, vertigini o giramenti di testa senza chiare spiegazioni, etc. Ma fisicamente non si trova quasi sempre mai che possa spiegare i loro sintomi: come cardiopatie, infarti, tumori cerebrali, e via dicendo.
    Invece quella delle vere malattie psicosomatiche, cioe’ malattie fisiche come tumori, artriti, degenerazioni, indotte da stati mentali o traumi psichici, resta solo una teoria, ormai anche vecchia, e mai provata. Anche perche’ le premesse sono vaghe e nebulose: cos’e’ lo stress? come lo si misura, se non per analogia soggettiva? Come si puo’ paragonare in maniera affidabile lo stato mentale di una persona (salvo in termini puramente generici, come psicotico, nevrotico…) con quello di un’altra, e quindi standardizzare? Il massimo che si arrivo’ a concludere fu che le persone ‘nervose’ (?!) sono inclini a beccarsi l’ulcera…che peraltro e’ oggi curabilissima coi farmaci tanto discussi. Una malattia oggi curabile, a proposito.
    Spero di essere stato chiaro

    Buonanotte

    Peter

  33. Anita
    Anita says:

    x alex { 12.10.08 alle 23:52 } …

    “….avrete sicuramente voglia di farvi una risata, godetevi Gigi Proietti e la sua “Nu me rompe er ca”. ”

    ~~~~~~~~~~~~~~~

    E gli battono le mani…???
    Questione di gusti ed una presa in giro per gli ascoltatori.

  34. Anita
    Anita says:

    x Peter

    I would suggest that you put your “Shingle” on the forum and charge by the minute….

    Good night,
    Anita

  35. ber
    ber says:

    Cara Anita,
    ho visto il film,ma non ho fatto in tempo a leggere quello che il
    “marketing manager” ha scritto sul cartello per fargli avere poi
    tutti quei soldi.
    Un caro saluto,Ber

  36. Peter
    Peter says:

    xAnita

    grazie Anita, lo prendo come un complimento.
    Per chiarire meglio il mio pensiero, vorrei aggiungere che la tendenza a ‘somatizzare’ ansia e stress emotivi, e quindi a diventare ‘ipocondriaci’ come si diceva una volta, puo’ rispondere a terapie psicologiche e psicanalitiche. Il vero scopo delle quali e’ di rendere una persona piu’ consapevole dei suoi conflitti inconsci irrisolti. Se la terapia riesce, le somatizzazioni si attenuano o scompaiono, perche’ la loro raison d’etre non sussiste piu’.
    Invece, temo che malattie fisiche ben definite, come tumori etc, non rispondano un bel nulla ad approcci di tipo psicologico (e non commento sugli approcci pseudopsicologici e manipolatori di ciarlatani, guaritori, e chi piu’ ce n’ha piu’ ne metta). Del resto, molte persone con malattie fisiche tendono ad essere psicologicamente assorbite dalle loro sofferenze, e talvolta la loro vita emotiva ne risulta impoverita: persone che hanno perduto la fantasia, per cosi’ dire, anche se non sempre succede. In passato, alcuni psicologi scambiarono allora le cause con gli effetti: gli psicosomatisti ipotizzarono che le persone con serie malattie fisiche (e sempre secondo loro ‘psicosomatiche’) avessero una vita emotiva, affettiva o ‘fantasmatica’ molto povera od assente. (Insomma, tutto il contrario dei nevrotici, isterici o psicotici che hanno una vita psichica molto ‘intensa’, diciamo cosi’). Per cui i loro conflitti psichici irrisolti darebbero solo adito a ‘sfoghi’ corporei, sotto forma di infiammazioni, neoplasie, ulcere, e via dicendo. Si trattava ovviamente di pure speculazioni, senza riscontri reali e soprattutto senza alcun vantaggio pratico in campo clinico…ed a dirlo, molto diplomaticamente, era uno dei maggiori psicanalisti italiani dell’epoca. Insomma, ho una vaga idea di quelle che erano le tematiche.
    Saluti

    Peter

  37. Sylvi
    Sylvi says:

    x Alex 242

    vero, “molte” ragazze d’oggi sono scatenate nè più nè meno dei maschi.
    PERO’ hanno perso, in nome dell’uguaglianza sessantottina e dintorni “i profumi e i balocchi” senza guadagnarsi una vera pari opportunità.
    Così abbiamo la Carfagna e Bruno Vespa.
    Sono però convinta che quelle che “pensano” con la testa hanno più coraggio e grinta di noi “sessantottine” in un contesto che è decisamente più complicato!
    Sylvi

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    è molto arduo discutere con me di certi argomenti, perchè non mi limito ad osservare il mio vissuto, ma guardo anche quello degli altri, lo confronto con i risultati che hanno avuto dalla medicina ufficiale e mi rendo conto che la medicina ufficiale è povera cosa.
    Poi, leggo Hamer e penso che potrebbe aver ragione. Oltre a me, Hamer lo hanno seguito un bel po’ di medici ‘ufficiali’ e molti di loro ( mi sembra si stia sull’ordine delle migliaia, l’ho letto da qualche parte) ne hanno sposato le tesi. Tutti visionari o incompetenti come me? O piuttosto si son resi conto che qualche fondamento c’è ed è quindi il caso di approfondire?
    E della medicina cinese cosa ne diciamo? E gli sciamani, tutti visionari imbroglioni? Se lo sciamano non funzionasse, la sua figura non esisterebbe.
    Ho l’impressione che sia lei invece a chiudersi nei suoi dogmi e non accettare niente, neanche in via ipotetica, che possa in qualche modo scalfirli, in ogni settore, non solo in quello della medicina. Ho la netta impressione che lei consideri la medicina come religione, dove tutto ciò che esula dal ‘Vangelo’ non è minimamente da prendere in considerazione.
    Io rifiuto qualsiasi forma di fideismo, anche quello ‘medico’. Questa è la differenza.

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