Lo tsunami economico finanziario partito dagli Usa e i timori di Bush di rivolte in casa: militari fatti rientrare dall’Iraq per il “controllo delle folle”
L’articolo è annunciato da uno strillo di copertina, cioè nella home page, che dice: “Dal 1° ottobre, migliaia di soldati vengono riversati nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse””. Per l’esattezza, per ora si tratta solo dei 3-4 mila soldati della prima brigata delle Terza Divisione di Fanteria, che a quanto pare in caso di emergenza nazionale potrà mettere a frutto l’esperienza fatta in Iraq per “sottomettere individui indisciplinati”, insomma per domare rivolte di civili: “Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…”.
Questa è la sua traduzione in italiano, per la quale devo ringraziare una lettrice:
“Migliaia di truppe si riversano nelle citta’ americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.
Ai membri del Congresso e’ stato detto che avrebbero dovuto affrontare la legge marziale, se non avessero passato il bailout. Questa non sarà l’ultima volta.
di Naomi Wolf
Originale su
08/10/08 “AlterNet” – La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria – fra i tremila e i quattromila soldati – è stata sguinzagliata negli Usa dal 1 ottobre. Ufficialmente, la missione è di controllare le folle, secondo la pratica alla quale [questi militari] sono stati addestrati in Iraq, per “soggiogare soggetti indisciplinati” e per gestire l’emergenza nazionale.
Io mi trovo a Seattle e ho saputo dal fratello di uno dei soldati che attualmente si stanno esercitando. Amy Goodman ha riportato che [1] un portavoce dell’Esercito ha confermato che [queste truppe] potranno usufruire di carri armati e di tecnologie letali e non-letali per il controllo delle folle.
George Bush […] ha stabilito legalmente che nella “Guerra al Terrore” gli Usa sono in Guerra in tutto il mondo e così tutto il mondo è un campo di battaglia. Di conseguenza, lo sono anche gli Stati Uniti.
Egli ha anche cambiato l’ Atto di Insurrezione del 1807 per attribuirsi maggiori poteri nel caso di una non meglio definita “insurrezione” o di svariate altre “situazioni” che egli stesso ha il potere di indentificare.
La Costituzione consente la sospensione dell’Habeas Corpus (quello che ci salva dal venire arrestati e detenuti senza processo) in caso di “insurrezione”. Con un esercito personale a disposizione, viene rafforzato il suo potere di chiamare un gruppo di dimostranti o di elettori arrabbiati “ribelli che mettono in atto un’insurrezione”.
Il senatore repubblicano della California, Brad Sherman, ha detto al Congresso – vedi su Youtube [2] – che alcuni membri del senato sono stati minacciati con l’introduzione della legge marziale entro una settimana, se non avessero votato a favore del bailout:
“L’unico modo di far passare questo decreto è di creare e mantenere un’atmosfera di panico… A molti di noi, durante conversazioni private, è stato detto che, se avessimo votato contro, lunedì sarebbe venuto giù il cielo e che i mercati sarebbero crollati di 2-3mila punti il primo giorno e di un altro paio di migliaia di punti il giorno dopo. Alcuni membri [del Congresso] sono anche stati minacciati con la legge marziale, se avessero votato no”.
Se questo è vero e se il repubblicano Sherman non ha le allucinazioni, visto che questi sono disposti a minacciarci con la legge marziale oggi, sarebbe sciocco pensare che non useranno la stessa minaccia anche in futuro. Sarebbe altrettanto pazzesco confidare in un normale processo di elezioni per risolvere [il problema] di queste minacce.
E poi, perché ricorrere alla Prima Brigata? La prima cosa che si ottiene è di armare coi denti un simile ricatto.
Ho intervistato un veterano del Vietnam, il Colonnello a riposo della U.S. Air Force, David Antoon:
D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare il Congresso, cosa potrebbe fermarlo?
R. Nulla. Il Congresso sarebbe alla merce’ dei leader militari, chiedendo loro di non obbedire a un ordine illegale.
D. Ma ora questi ordini sarebbero legali?
R. Esatto.
D. E se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare un manipolo di elettori, cosa potrebbe fermarlo?
R. Nulla. La cosa poi finirebbe in tribunale, ma intanto l’arresto verrebbe effettuato.
D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata a uccidere dei civili, cosa lo potrebbe fermare?
R. Nulla.
D. Cosa potrebbe impedirgli di mandare la Prima Brigata ad arrestare il direttore del Washington Post?
R. Nulla. Potrebbe fare quel che ha fatto in Iraq: mandare un cingolato giù per le vie di Washington a sparare al Washington Post, per poi dire che intendevano colpire un altro bersaglio, come hanno fatto con Al Jazeera.
D. Cosa succederebbe se un soldato della Prima Brigata si rifiutasse di andare contro i cittadini statunitensi?
R. Sarebbe probabilmente trattato da disertore, come in Iraq: arrestato, detenuto e poi messo in cella per 5 anni. In Iraq uno studio di Ann Wright ha mostrato che i disertori sono riservisti che si sono rifiutati di tornare in Iraq e hanno avuto sentenze superiori a quelle dei criminali di guerra.
D. Il Congresso dispone di militari?
R. No. Il Congresso non ha alcun controllo diretto sui corpi militari. I governatori hanno la Guardia Nazionale, ma devono comunque riferire al Presidente, se questi dichiara l’emergenza.
D. Chi può arrestare il presidente?
R. Il giudice supremo può arrestare il presidente, dopo che questi ha lasciato [l’incarico] o dopo l’impeachment.
D. Visto il pericolo, lei sosterrebbe l’impeachment?
R. Sì. Il presidente Bush ha abolito il Posse Comitatus, il quale – con una pena di 2 anni – ha impedito ai leader americani, fin dai tempi della Guerra Civile, di mandare truppe militari nelle nostre strade. Dovrebbe venire destituito immediatamente con un processo bipartisan per impedire l’uso di truppe e di forze mercenarie contro cittadini Usa.
D. Gli americani dovrebbero rivolgersi ai leader militari affinché rompano pubblicamente con questa risoluzione, dovrebbero chiedere ai loro uomini e donne di disobbedire a questi ordini?
R. La lealtà di ogni ufficiale dovrebbe essere prima di tutto alla Costituzione. Ogni ufficiale dovrebbe pubblicamente rigettare ogni ordine illegale, anche se viene dal presidente.
D. Ma se questi [ordini] sono adesso legalizzati? Se dicessero “Non obbedire al Comandante in Capo”, cosa succederebbe ai militari?
R. Forse verrebbero arrestati e perseguiti come coloro che si rifiutano di partecipare alle attuali guerre illegali. O a un colpo di stato.
D. Ma questo è già un colpo di stato?.
R. Sì“.
Naomi Wolf e’ l’autrice di “Give Me Liberty” (Simon and Schuster, 2008) e della continuazione del bestseller del New York Times “The End of America: A Letter of Warning to a Young Patriot” (Chelsea Green, 2007).
[1] http://www.democracynow.org/blog/2008/10/2/amy_goodmans_latest_column_invasion_of_the_sea_smurfs
[2] http://www.youtube.com/watch?v=HaG9d_4zij8
Cosa spinge i governanti americani a mettere in campo di questi programmi, a base di militari nelle strade? Sembra quasi di stare in Italia, dove il governo Berlusconi ha deciso l’utilizzo di soldati in funzione di ordine pubblico. Solo che i militari americani sono molto meno bonaccioni dei nostri…. E da sempre abituati a sparare, specie negli ultimi tempi spesi tra Iraq e Afganistan. Anche addosso ai civili, almeno se si tratta di “sporchi musi islamici”, che hanno preso il posto degli “sporchi musi rossi” e degli “sporchi musi gialli” dei filmoni a base di “arrivano i nostri!”. Gli “innocenti” film razzisti che, senza che lo volessimo e ce ne rendessimo conto, hanno resi un po’ razzisti anche noi quando eravamo ragazzini e facevamo il tifo per le Giacche Blu e il Settimo Cavalleggeri anziché per gli indiani (io, a dire il vero, ho sempre tifato per gli indiani, facendo incazzare gli spettatori).
Come che sia, ciò che appare chiaro da questo disastroso tsumani made in Usa, capace di spazzare con le sue ondate non solo le nostre Borse, è come sia dovuto al livello di vita eccessivamente alto dello zio Sam. Sono ormai 30 anni, se non ricordo male, che il debito pubblico a stelle e a strisce è in passivo. Un passivo sterminato, ripianato di continuo dall’acquisto di titoli del debito Usa prima soprattutto da parte dei laboriosissimi e sparagnini giapponesi, poi anche dagli sceicchi del petrolio e infine perfino dai cinesi. Quasi due miliardi di persone che in pratica lavoravano per finanziare l’eccesivo consumismo americano: vale a dire, quello stile di vita che un annetto fa il presidente George “Whisky” Bush ha declamato a petto in fuori che “non è contrattabile”. E s’è visto…
Il fallimento del disgraziatamente due volte presidente Bush non poteva essere più totale. Impantanato nella “vittoria irachena”, che dura ormai più della guerra in Vietnam. Impantanato in Afganistan nella “Crociata infinita”, nome infelice cambiato in fretta per le proteste del mondo islamico. E ora affacciato sull’orlo del burrone finanziario che può diventare anche un pauroso burrone economico… Con gente che forse protesterà in piazza, e magari di peggio: anche negli Usa infatti esistono le masse di poveracci, non tutti i 300 milioni sono cicale pur se il modello di vita che comunque hanno davanti è sempre l’iper-consumista, a sbafo altrui, “american way life” dei miei stivali. O meglio, degli stivaletti da cow boy di Bush. Insomma, è vero che gli Usa producono moltissimo, ma hanno sbattuto la faccia contro il fatto che “magnano”, cioè consumano, troppo di più di quanto producono. E poi anche in quanto a produzione di beni vari ormai la concorrenza asiatica batte gli Usa su molti fronti. Uno per tutti, che è anche emblematico: Bollywood ha superato Hollywood, cioè la cinematografia dell’India, realizzata in quella che una volta era Bombay, produce più di quella degli Stati Uniti. Bombay batte Hollywood. Con tipi di film che mostrano stili di vita, modi di vedere il mondo e sentimenti ormai molto apprezzati anche in Africa, in Asia, in parti dello stesso Sud America… Sappiamo bene quale capacità di penetrazione e influenza culturale hanno i film: quelli di Hollywood hanno colonizzato o almeno molto influenzato per un bel pezzo anche il pubblico europeo, compreso quello italiano, e relativa cultura moderna.
Bush è ormai un cadavere che ormai puzza perfino per i repubblicani che lo hanno stolidamente eletto e rieletto, ma che politicamente fosse un cadavere era chiaro fin dall’inizio, otto anni fa. Solo un imbecille si può circondare di consiglieri – i famosi “teocon” un po’ alla volta spostati tutti altrove, ma sempre molto ben pagati, man mano che venivano a galla i fallimenti della politica da loro suggerita – che si vantavano di riunirsi almeno una volta alla Casa Bianca per leggere e commentare assieme la bibbia. Dalla quale hanno evidentemente tratto l’ispirazione per guerra contro l’Iraq, coronata dalla disastrosa “vittoria” che non finisce mai, più infinita della “crociata infinita”, e che di sicuro non era agli Usa che serviva. E solo un poveraccio poteva vantarsi davanti al mondo dicendo “Piango spesso sulla spalla di Dio”, anziché spiegare cosa fare per non far piangere gli esseri umani, a partire dagli orfani e dalle vedove di guerra iracheni e americani.
Insomma, anche la democratica versione bushiana del “Gott mit uns!” ha fatto cilecca. “Ora et labora” dicevano i monaci nei monasteri medioevali. In America forse si “ora” troppo, ma sicuramente si mangia e si consuma troppo e si “labora” non a sufficienza. O almeno non a sufficienza per pagarsi il proprio conto al ristorante della vita. E del mondo.
La Commissione parlamentare dell’Alaska ha concluso l’inchiesta che da tempo vedeva
la governatrice sotto inchiesta per il licenziamento di un poliziotto
Palin colpevole di abuso di potere
Brutto guaio per la vice di Mc Cain
Il capo della sicurezza si era rifiutato di licenziare l’ex cognato
della Palin colpevole di aver divorziato dalla sorella
Palin colpevole di abuso di potere Brutto guaio per la vice di Mc Cain
Sarah Palin, la candidata repubblicana alla vicepresidenza
WASHINGTON – Sarah Palin colpevole di abuso di potere. Lo ha deciso la Commissione parlamentare dell’Alaska che da tempo, assai prima della sua investitura, aveva in carico il caso del licenziamento del responsabile della sicurezza pubblica dello stato di cui è governatrice.
Secondo la commissione l’unico motivo che ha portato al licenziamento di Walter Monegan era legato ad una disputa familiare: l’uomo si era rifiutato di licenziare l’ex-cognato della Palin, un agente statale che si era messo in contrasto con la famiglia della governatrice perchè impegnato in una dura causa di divorzio con la sorella della Palin.
I sostenitori della governatrice dell’Alaska, la candidata alla vicepresidenza da parte di Mc Cain, affermano che l’ inchiesta etica dei parlamentari dell’Alaska ha motivazioni politiche. I media Usa hanno battezzato “Troopergate” l’inchiesta sulla Palin.
I dodici parlamentari dell’Alaska che hanno partecipato ai lavori della commissione etica hanno votato all’unanimità per rendere pubblico il contenuto del rapporto.
L’ombra dello scandalo ha accompagnato Palin fin dall’inizio della sua nomination. Esplode ora a meno di un mese dalle elezioni. E condizionerà in maniera forse definitiva la corsa alla Casa Bianca.
Dopo l’una di notte tornava da una riunione politica verso la tenuta di famiglia
a sud di Klagenfurt. Solo in auto, ha sbandato ed è finito contro un palo
Austria, in un incidente muore Haider
leader xenofobo dell’estrema destra
Il cordoglio dei leader politici austriaci: “La sua morte segna il confine tra il prima e il dopo”
Austria, in un incidente muore Haider leader xenofobo dell’estrema destra
I resti dell’auto di Haider
VIENNA – Ha perso la vita in un incidente d’auto Joerg Haider, rifondatore dell’estrema destra austriaca della quale era tornato leader di recente con un ottimo succeso alle elezioni di due settimane fa.
Secondo la ricostruzione non definitiva dell’incidente, pare che l’auto di Haider, 58 anni, sia sbandata subito dopo una manovra di sorpasso: si è capovolta diverse volte ed è uscita di strada sulla destra dove è andata a sbattere contro una siepe di alberi di thuia dietro la quale c’era un pilone di cemento armato. E’ stato proprio l’urto violento con questo pilastro a risultare fatale per Haider. L’auto di cui era al voltante è andata completamente distrutta nella collisione.
E’ stata la stessa donna alla guida dell’auto sorpassata da Haider ad avvertire alle 01:18 la gendarmeria dell’incidente. Quando i soccorsi, pochi minuti dopo, sono giunti sul posto Haider era già morto. I medici dell’ospedale regionale di Klagenfurt dove è stato comunque subito ricoverato hanno solo potuto accertare l’avvenuto decesso. La donna, unico testimone dell’incidente, è stata interrogata dalla polizia.
e dunque, il mio post era legato ad un’altro,che io ero riuscito a smontare, non ricevendone risposta, che tra molti di voi, è la regola.Persa la battaglia, si spera nella prossima.
Da qui , il livore da parte sua , caro leccazaini.
Che con me ,le battaglie verbali ,le ha perse tutte.
La differenza tra me e lei, si vedrà, solo se lei avrà la fortuna di aver ragione in un argomento.
Pare che Vox abbia ricominciato con i suoi copia e incolla, senza però, riuscire a dare una risposta alle mie domande.
Guardi caro Vox, che l’umiltà è anche una bella cosa.
Non c’è niente di male scrivere;-“Mi sono confuso” oppure “ho sbagliato”. Io qui in questo blog l’ho fatto,mica casca il mondo.
Non rispondere,sia quando si sbaglia e sia quando si ha ragione è da vigliacchi.
x PINO
E’ da ieri sera che cerco di inserire un video recente di Louis Farrakhan e’ mi viene censurato.
Forse non e’ gradito?
Anita
Sempre più suicidi fra i soldati USA.
I suicidi di militari USA sono aumentati del 500 per cento tra il 2002 e il 2007. “Si tolgono la vita 120 reduci la settimana, 17 al giorno”.
Si tratta di un flash-back innominabile, invincibile, un incubo vero ad occhi aperti: tragedie inenarrabili che sono anche una spaventosa e ricercata deformazione delle anime di questi ragazzi.
Un’ambiguità e un’amputazione morale invincibile che alla fine porta alla soppressione delle vita stessa.
Un’enorme senso di colpa di un’intera nazione per guerre devastatrici inutili che il pentagono tenta di curare con la “Psychological Kevlar Act”.
Un’ulteriore abisso causato dalla macchina militare americana.
Saluti
Bush: “Useremo ogni mezzo”.
Anche le atomiche, magari. Ma non il cervello. Perché per usarlo si dovrebbe prima averne uno.
Colin Powell
Elezioni Usa: a 25 giorni dal voto arrivano già accuse di brogli
Obama e McCain
Migliaia di registrazioni di elettori sospette in Indiana e decine di finanziatori di Barack Obama falsi: a 25 giorni dall’Election Day, negli Usa cominciano a girare le prime accuse di brogli e irregolarità, una costante in ogni elezione presidenziale.
Un’inchiesta della Cnn ha puntato l’indice sull’attività in Indiana e Nevada – due Stati contesi – dell’organizzazione Acorn, un gruppo di attivisti che durante le primarie ha lavorato per Obama ed è di orientamento progressista. Acorn ha registrato migliaia di nuovi elettori in Indiana, ma le autorità locali hanno ora bloccato la formalizzazione delle registrazioni, per la scoperta di presunte irregolarità. Il 6 ottobre scadeva il termine per presentare le domande di iscrizione all’elenco dei votanti, ma nella sola cittadina di Gary, su 5 mila moduli presentati da Acorn, oltre la metà sono risultati con firme false. In Nevada, le autorità locali hanno inviato gli agenti a perquisire gli uffici di Acorn, dopo che è emerso che l’organizzazione avrebbe registrato elettori con nomi falsi.
Continua……
Shortcut to: http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200810articoli/37225girata.asp
Acorn e’ al lavoro in almeno 12 Stati….
Anita
x Anita
Un video con Farrakhan? Non ne so nulla, ora controllo. Ma di “non gradito”, a parte i soliti quattro gatti, non c’è nulla.
Un saluto.
pino
Inviato da ANITA
WHITEY TAPE – NO JOKE louis farrakhan Calls OBAMA the messiah! Helter Skelter
http://www.youtube.com/watch?v=OowxMcVTjTE&eurl=http://www.worldnetdaily.com/?pageId=77539
Il Messiah parla……
x Anita
Sì, era stato intercettato dall’antispam assieme a una decina di messaggi spam di offerte strane on line. Ho pubblicato io il primo dei tre che lei ha mandato, e ho sbloccato uno degli altri, che però apparirà nell’orario in cui lei lo ha mandato. Cioè più in alto dei messaggi successivi.
Un saluto.
pino
Vede, Damocle, questi effetti si sono avuti in tutte le guerre.
Non è facile uccidere,molti ritornano a casa con gravi problemi psicologici,certi riescono a superare il dramma, altri se lo portano dietro una vita intera, altri ancora non ci riescono.In tutte le guerre.
In questo mondo mediatico ,certe cose si vengono a sapere prima e molto meglio che nel passato. Tutto li.
Dunque quei poveri ragazzi, deboli e non capaci di superare il trauma, non sono vittime della”macchina militare americana” , come scrive lei, ma semplicemente della “guerra”.
cari Peter e Anita,
sono tornata da Trieste,dove abita mia figlia, scappando dal caos della Barcolana, regata d’autunno (1600 barche partecipanti di tutte le misure).
L’alta pressione prevede zero vento, così sarà la regata della damigiana e del salame!!!
Mio marito ne ha disputate parecchie nelle scorse edizioni, ha smesso quando ha cominciato a vedere troppi buchi negli scafi, e partenze peggio che ai caselli ad agosto.
Comunque uno spettacolo incredibile !
Leggo con interesse i vostri post sull’economia.
Non ci capisco quasi niente e per ora non abbiamo problemi di investimenti perchè mio marito rimette in ditta ogni soldo.
E la ditta è un pozzo senza fondo!
Io, con la mia buona uscita e i miei risparmi ho comprato un piccolo appartamento a Grado che chiamiamo “la badante” ,non si sa mai!!
So di amici che con Unicredit stanno prendendo batoste e sono piuttosto depressi.
Chissà che un po’ di pulizia non giovi a tutti!
cari saluti
ed io ne sò qualcosa.
e, in tutte le guerre, desidero aggiungere, giuste o ingiuste che siano.
Lo posto io il copia e incolla prima che ci arriva Vox,ahahahahaha
Baltimora (Stati Uniti), 14:28
USA: ANZIANE SUORE PACIFISTE ERANO SU LISTA TERRORISTI
Amara sorpresa per due anziane suore cattoliche americane, da anni attiviste per la pace: hanno scoperto, molto tempo dopo, di essere state iscritte nella ‘lista nera’ dei terroristi a causa della loro militanza. Suor Ardeth Platte, 72 anni, e suor Carol Gilbert, 60, ordine domenicano, rientrate ieri al proprio convento di Baltimora dopo due settimane di assenza, hanno trovato ad attenderle una lettera: era stata inviata dalla Polizia di Stato del Maryland, e comunicava che fra il 2005 e il 2006 erano state inserite in un database federale relativo a sospettati di attivita’ terroristiche. “Per errore”, si specificava nella missiva: un errore che ha riguardato ulteriori 53 persone, ingiustamente tacciate come fanatiche, anch’esse avvertite tardivamente della spiacevole etichettatura; seguiva il sollecito ad affrettarsi a prendere visione dei rispettivi file contenuti nell’improprio database, affinche’ questi possano infine essere eliminati. “Essere catalogate come terroriste e’ davvero dura da sentire, e da accettare”, ha commentato suor Ardeth, “specie quando si e’ dedicata la propria intera vita all’amore per la non violenza”. In realta’, miti nei propositi, le due consorelle nelle iniziative concrete sono davvero battagliere: nel 2002 irruppero in un deposito di testate nucleari del Colorado, e lo cosparsero di immagini della Santa Croce, tracciate peraltro con il loro stesso sangue. Un’impresa che a suor Ardeth costo’ una condanna a tre anni e cinque mesi di reclusione, e a suor Carol una a due anni e nove mesi. “Se possono registrare noi come terroriste, possono fare altrettanto con persone di qualsiasi tipo”, ha commentato suor Carol. “A quel punto la gente comincia ad aver paura di manifestare contro quello che puo’ sostenere il governo nazionale. Questa”, ha concluso, “e’ la morte della democrazia”.
Un pò di concorrenza non nuoce, no?
completo il mio post Nr.112.
Non è oltretutto solo l’uccidere,in egual misura incide, veder morire tra gli spasmi i propri compagni.Non mi dilungo,però.per ora smetto e mi vado a fumare un paio di sigarette in balcone.
X Nunzio
Caro Nunzio,
io non inserisco MAI notizie prese da giornali o “websites online” e non verificati.
Anche se sono su giornali regolari, ne leggo diversi per trovarne le diverse versioni e molte volte menzogne che poi vengono rettificate.
In particolare se sono traduzioni.
Ma le rettifiche di solito sono in un angoletto piccino, piccino.
Non mi permetterei mai di postare articoli senza la Fonte.
Con questo non mi riferisco a lei…
Saluti, Anita
Dice Peter.
“sono pochissimi quelli che seguono l’economia da protagonisti, e dubito che chiunque su questo blog sia tra costoro. Sospetto che siano meno dell’ 1 per mille della popolazione”
Menomale che sono solo l’1 per mille, e guarda che casino ti hanno combinato te lo immagini se a giocare a monopoli con i soldi veri erano magari l’1 o il 2 per cento!!!
Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
xAnita,
purtroppo sono pochi a ragionare come te, pochi gli obiettivi, che fanno ricerche e cercano di guardare anche l’altra faccia della medaglia,per capire di più.
L’esempio si è avuto qui nelle discussioni tre me e Uroburo,dove lui andava a testa bassa e con i soliti paraocchi,seguendo imperterrito sempre la stessa linea, ed io invece mi sforzavo senza successo apparente a seguirne due.
Il cuore e la mente insieme, ti suggerisce di seguire le due linee parallele,cercando errori e cose egregie sia da una parte che dall’altra.
La mente di qualcuno suggerisce di seguire solo una linea dimendicandosi dell’altra.Manca il cuore.
Un caro saluto
Ottobre si sta comportando da gran signore, com’era prevedibile.
Un’ora di sole sul terrazzo al giorno, toglie il medico di torno. Se poi l’ora di sole è accompagnata da un bel grappolo di uva baresana…ancora meglio.
xAnita, spero tu mi abbia capito.
Sò con sicurezza che il copia incolla del mio post Nr.116, a te ha fatto un effetto diverso,che se fosse stato postato da Vox.Quello è cosi ammantato da pregiudizi e preconcetti, che ne fa una ragion di vita.Sempre con il paraocchi “stur geradeaus”-“Straight and pure”
Ed è li il problema. Un caro saluto
–
-PS. Hai chiuso la cassaforte? Ahahahahahahah
Migliaia di truppe si riversano nelle città americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.”
Sono un idiota. Non ho capito che Nicotri ha solo riportato interviste e affermazioni altrui, ponendosi poi solo delle legittime domande?
mister P
Caro Nunzio,
l’articolo sulle due suore e’ vero.
Pero’ sono finite sulla lista di terroristi perche’ sono entrate o irruppero in un deposito di ** testate nucleari** del Colorado.
Certo non per le croci dipinte col proprio sangue.
Chiunque sarebbe stato arrestato…cosa facciamo, scherziamo?
Non e’ questione di liberta’ di parola o di democrazia e questione di sicurezza nazionale.
Questa e’ la mia opinione.
Anita
x hvg, sono contento che ti sei fatto risentire.
x Nunzio
Non avevo letto il tuo ultimo post.
Comunque, quello che tu hai riportato e’ su tutti i giornali, Italiani ed Americani.
E’ riapparso di nuovo, a causa delle lettere ricevute da supposti terroristi.
La storia e’ del 2002.
Anita
Migliaia di truppe si riversano nelle città americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.”
Ma dove? Quali folle ?
La sola cosa che circola e’ che se il Senatore Barack Obama dovesse perdere, i neri potrebbero organizzare proteste, il loro mentors li stanno gia’ incitando nelle Chiese e nelle piazze.
Ho scritto “circola” chiacchiericcio=chatter su internet.
In ogni caso sarebbe compito della polizia e della Guardia Nazionale.
Anita
Spunta a sorpresa l’accorpamento degli istituti con meno di 50 alunni
Colpite le isole e i paesi montani. Mercedes Bresso: “Solo in Piemonte 816 in meno”
Nel decreto sanità i tagli alle scuole
in un anno possono sparirne 4mila
di SALVO INTRAVAIA
Nel decreto sanità i tagli alle scuole in un anno possono sparirne 4mila
Le scuole nelle piccole isole e nei piccoli comuni montani potrebbero sparire già dal prossimo anno. In poche settimane, infatti, le Regioni dovranno predisporre i Piani di dimensionamento della rete scolastica. Il diktat del ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, alle autonomie locali arriva “nascosto” in un provvedimento che apparentemente non ha nulla a che vedere con la scuola: il decreto-legge 154 dal titolo “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali” ha l’intero articolo 3 dedicato alla riduzione delle istituzioni scolastiche sottodimensionate. Il tutto in linea con il Piano che detta le regole per tagliare in un triennio 132mila posti.
Per effettuare i poderosi tagli imposti dal collega dell’Economia, Giulio Tremonti, sulla scuola occorre mettere mano alla rete scolastica. Infatti, accorpare due scuole con meno di 500 alunni consente di tagliare almeno un posto di dirigente scolastico e uno di direttore dei servizi amministrativi (l’ex segretario). Per ridisegnare la mappa delle istituzioni scolastiche il decreto dà tempo alle Regioni fino al 30 novembre prossimo. Ma non solo. Le amministrazioni che dovessero risultare inadempienti, dopo appena 15 giorni, verranno “sollevate dall’incarico”.
E sono già partite le polemiche. A partire dall’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, Pd: “Hanno cominciato con le scuole sotto i 500 alunni, domani toccherà a quelle con meno di 300 finora coperte da deroga, per arrivare poi al taglio degli insegnanti di sostegno. Queste sono le bugie della Gelmini”. Critico anche il presidente della regione Piemonte, Mercedes Bresso e l’assessore all’istruzione, Gianna Pentenero denunciano: “Così il governo ha deciso di tagliare 816 scuole solo in Piemonte”. Gli fa eco l’assessore all’istruzione della regione Umbria Maria Prodi, preoccupata che così “la scuola sarà agonizzante, senza risorse, penalizzata da tagli imposti senza alcuna ragionevolezza”.
Bush riabilita la Corea del Nord
Un gentile lettore italiano ci scrive
Sarah Palin: abuso di potere
La Casa Bianca smentisce Berlusconi
http://www.oscarb1.blogspot.com
Caro Nicotri
il fallimento del piano neocon di un nuovo ordine mondiale è evidente. Purtroppo però il conto toccherà pagarlo alle future genenrazioni. Speriamo che una economia più razionale porti ad un uso meno sperequativo delle risorse planetarie e ad una ridefinizione più equa degli scambi commerciali.
Siamo poi sicuri che la globalizzazione sia stata un vero affare? In realtà il costo delle merci è nettamente salito alidlà dell’inflazione e a pari di una ridzuinoe del potere di acquisto dovuto ad una riduzione della base lavorante nelle società occidentali.
Rileggere rifkin…
saluti
L’estetica del traffico, ovvero quando il traffico nell’ora di punta assume valenze artistiche.
Mi son trovato all’ora dell’uscita degli studenti dal liceo, fermo in auto alla confluenza di 4 strade. Non un incrocio: una confluenza di due strade a senso unico in una strada a doppio senso di circolazione.
L’auto, parcheggiata come solo a Bisceglie si può fare senza che intervenga il carro attrezzi o il vigile, io in attesa che il mio amico compisse un’operazione in banca. Tempo: un quarto d’ora.
Le auto sciamavano fluide, diverse, colorate, mischiate a moto e motorini e a sciami di ragazzini che uscivano da scuola. Il tutto in un andamento armonico, equilibrato, artisticamente significativo, con un sottofondo sonoro altrettanto interessante ed armonico: il rumore del traffico sciamante.
Una specie di installazione in movimento.
Diverse le auto e diversi i guidatori, ognuno impegnato non solo ad affrontare l’incrocio con gli altri mezzi e coi ragazzini, ma anche a mostrare un’espressione rispecchiante l’emotività del momento.
Una specie di caleidoscopio.
Bello.
x TUTTI I DISTURBATORI E I NON GRADITI
Desidero cortesemente avvertire che renderò noto il nome e il cognone veri di chi, pur avendolo io invitato a non farsi più vivo in quanto presenza non gradita, dovesse insistere a rompere le scatole.
pino nicotri
A proposito di medicina ufficiale: quando mi è stato diagnosticato il rene policistico, alla voce ‘terapia’ mi è stato consigliato quale unico rimedio quello di affidarmi al santo protettore, semmai ne avessi uno.
Poichè di santi protettori, a parte S. Culazzo ( protettore degli audaci e degli incosciuenti) non ne avevo, mi son dato da fare per cercare qualche notizia in più. Niente da fare. Solo le diete.
O meglio…niente di chè. Soltanto opinioni controverse, tanto per cambiare: c’è chi dice di mangiare poche proteine e c’è chi dice che l’apporto di proteine è ininfluente. Non si sono ancora messi d’accordo neanche in questo.
No comment.
x marco tempesta
===le auto sciamavano fluide, diverse,colorate, mischiate a moto e motorini e a sciami di ragazzini che uscivano da scuola.=== Una specie di calendoscopio===
Bella l’immagine, cromatica, animata, dinamica e vitale.
Ma il rumore? Le marmitte? La battaglia dei pedoni, sempre persa in partenza, con i motorizzati?
Lo stesso spazio chiuso ai motori, aperto ai colori delle carrozzine, ai vecchi con il giornale, alla ragazza che sogna un intimo tutto pizzi davanti alla vetrina, al caffè servito in un tavolino sul marciapiede,a un crocchio di ragazzi ridenti, la bicicletta portata a mano per il tempo di un saluto e di un bacio.
Anche questo sarebbe un calendoscopio.
Sylvi
X CHI MI CITA A SPROPOSITO
Desidero cortesemente avvertire di non citarmi in continuazione. Si dovesse insistere con questo atteggiamento,
potrei rendere pan per focaccia e rendere il libro che mi é stato donato dal blogger per motivi non rivelabili.
Le sue frasi mafiosamente alludenti e minaccanti, sono in perfetta sintonia con un nick da virus.
Antonio
@Caro Antonio,
provvedero’ al piu’ presto,oggi e’ stata una giornata un po’ incasinata.
Ti ringrazio
Un caro saluto
A PROPOSITO DEI DELIRI DI HVG, alias IVAN FELLUS
Poiché il personaggio in questione sparava cazzate, cioè i suoi soliti sospetti di “antisemitismo”, contro di me già su un blog de L’espresso, permettendosi di chiamarmi Pinuccio – come del resto altri cialtroni – con chiaro intento spregiativo, gli ho inviato a casa sua a Roma una copia del mio romanzo “Vicolo Scandenberg”, del quale potete vedere la copertina nella home page di questo sito (e sotto la copertina un sunto della trama). Nella copia inviatagli ho sottolineato alcune righe di due diverse pagine.
Nella prima c’è scritto che il protagonista del romanzo all’età di otto anni è stato svegliato verso le otto di sera dal padre con queste parole: “Sveglia, Franchino, che la mamma sta morendo”. Segue la descrizione di come io mi sia seduto accanto a mia madre agonizzante e le sia stato vicino, tenedole la mano, mentre prima rantolava e infine esalava l’ultimo respiro: scene che ancora oggi vivo infinite volte al giorno, e a volte anche di notte. Questo per spiegare all’individuo in questione perché NESSUNO può più permettersi, né si è mai permesso, di chiamarmi Pinuccio, il nome con il qual mi chiamava mia madre e mi svegliò mio padre quella sera.
Nella seconda racconto come mio padre a Roma, durante la guerra, quando al ministero dell’Aeronautica riusciva a sapere in anticipo delle retate di ebrei, andava ad avvertirli uno per uno a casa loro accompagnato da un amico che restava di guardia in strada. Mio padre non era né un comunista né un membro della Resistenza, anzi era monarchico. Rischiava la pelle per gli ebrei solo perché era una persona civile, umana e solidale.
Questi sono i “motivi non rivelabili” per i quali ho donato quel libro al signor Ivan Fellus, invandolo all’indirizzo romano di sua moglie Patrizia Weissberg.
Mi astengo dai commenti. Non sono niente affatto necessari. E’ noto infatti che dare le perle ai porci è sbagliato.
Scusate il disturbo.
pino nicotri
P.s. – Questa mattina raccontavo tutto ciò a un mio amico e frequentatore di questo blog mentre in treno andavamo al funerale di una persona molto cara a un nostro comune e caro amico. Nonostante le insistenze per sapere chi fosse huato van ghetz/hvg, come sempre mi sono rifiutato di farne il nome.
Di fronte a certi inimmaginabili abissi di cialtroneria, a volte non è il caso che io mi comporti sempre e solo come mi ha insegnato mio padre.
Io preferisco il calendoscopio di Sylvi.
Sarebbe interessante vedere tutte le auto uguali, guidati da infiniti sosia. Forte.
@ Antonio
Traduzione del post n. 78
JUAN GONZALEZ:
Le elezioni si terranno trameno di un mese ed e’ prevista un’affluenza record di votanti per la tornata del 2008. Ma organizzazioni per i diritti dei votanti avvertono che decine di migliaia di elettori registrati potrebbero non riuscire a votare il4 novembre.
Al di la’ dei problemi, ben documentati, relativi alle macchine per il voto elettronico, migliaia di nomi sono stati cancellati dagli elenchi di diversi stati, inclusi almeno 6 degli stati “in bilico”. In altri stati gli elettori sono stati dichiarati inidonei a causa delle regole di registrazione dei votanti, le quali richiedono un’ identificazione fotografica, oppure a causa degli impiegati ufficiali che controllano i nomi dei votanti a fronte della banca dati della Sicurezza Sociale.
Traduzione post n. 80
di Matthew Rothschild
7 Ottobre 2008 — Il senatore Patrick Leahy e’ preoccupato per la decisione del Pentagono di assegnare un’unita’ militare al Comando Settentrionale. Il 1 ottobre, per la prima volta nella storia, il Pentagono ha assegnato una forza militare al NorthCom (che veniva normalmente impiegato all’estero) per gli stessi Stati Uniti d’America.
L’unita’ assegnata e’ La Terza Brigata di Fanteria, che ha passato gli ultimi 3 anni in Iraq ed era responsabile per il controllo di Fallujah. Una delle sue specialita’ e’ la contro-insurrezione.
Leahy ha detto loscorso Dicembre che questo avrebbe “reso piu’ facile al presidente prendere il controllo della Guardia e dichiarare la legge marziale”.
In una dichiarazione al Senato fatta il 24 aprile 2007, egli consiglio’ di non introdurre i militari “in situazioni domestiche”.
Una delle caratteristiche degli Stati Uniti e’ che non usiamo i militari per controllare la comunita’ e il vicinato”. Pochi mesi prima egli avverti’ che “dobbiamo assicurarci che i militari non vengano adoperati in un modo che vada contro e non metta in pericolo alcuni dei nostri valori piu’ cari e la nostra liberta’ “.
Nella dinamica dei crolli borsistici di questo periodo si sta anche azzerando il debito delle aziende nei confronti die creditori a seguito della perdita del lovo valore.
In realtà attenzione: questi crolli stanno in parte togliendo un valore truffaldino e cartaceo aggiunto ad azioni che in realtà valevano il 50% meno.
Che valore è quello di una azione il cui valore nominale sarebbe pagato da 10 o 20 anni di dividendi dell’azienda?
x Rodolfo
No, piano!
saluti
Sylvi
xNicotri,
secondo il mio parere,(che per lei può essere anche di nessuna importanza), ha sbagliato ed esagerato a rivelare il nome e cognome di hvg.
La frase più importante del post Nr. 136 é:-” Desidero cortesemente avvertire di non citarmi in continuazione”.
–
–
Non credo che per hvg, che evidentemente ha continuato a leggere il blog, sia stato ,o sia piacevole ,vedere il suo nick più volte citato e sempre in relazione alle più grandi nefandezze.
Se il nome e cognome di hvg fosse stato a Nicotri sconosciuto,la reazione di hvg sarebbe stata esagerata, un nick è solo e nient’altro che un nick.
Però, conoscendo Nicotri il nome e cognome, ogni volta che accennava a hvg, è come se lo avesse offeso personalmente.
Non credo sia molto bello, e bisogna anche avere fortuna a non avere a che fare con un pazzariello.Dunque credo che con certe cose bisogna andare cauti.
–
–
Se invitato a non farsi più vivo ,ed essendo per lei e per diversi altri bloggers , la presenza di hvg non gradita nel forum,non avrei, cosi come lei, ed altri hanno fatto, in parecchi post,mai e per nessun motivo accennato al suo nick.
Se bannato, indesiderato,non gradito, allora anche il ricordo.
–
-
xSylvi, io vado sempre molto piano,in tutte le cose.
Ma insomma,siamo messi veramente male.
–
–
Segui in diretta Bulgaria-Italia 0-0
Ultrà azzurri, rissa e cori per il Duce
Prima del match estremisti di destra al seguito della Nazionale attaccano tifosi del Cska in un bar: “Siamo fascisti, loro sono comunisti”. Tafferugli anche allo stadio
Canzoni all’hvg
http://www.szigetfestival.it/szigetforum/index.php?topic=2592.msg12757#msg12757
Ragazzuoli, qualcuno mi può aiutare a risalire al titolo, o al nome del cantante, di una canzone che passavano spesso nella disco HVG (quella con i sedili fatti con copertoni di auto)? L’unica cosa che ricordo è che il ritornello di questo pezzo ska faceva più o meno così: “No shit marijuana” poi trombe e il ritornello in rima finiva con “amsterdam” pronunciato però “hamsterdama”. Help me please!
x Nunzio,
i miei amici:l’uno palestinese di nascita,professore alla Sorbona di Parigi,e l’altro israeliano,commerciante,con 5 passaporti,compreso quello italiano,dato che e’ nato nelle ex
isole italiane del peloponneso,…sono reali ed esistenti.
Non dico mai bugie per principio,…quindi non sono personaggi ipotetici e se poi,…non ti sono simpatici sono affari tuoi.
La storia del “mercato merda” me lo ha raccontato proprio lui,
io l’ho messa in relazione con il mercato-borsa mondiale dove,circa la meta’ delle “cosiddette azioni”,sono appunto cacca,
portati avanti da pochi furbi per finanziare i loro sporchi affari.
“Mi sa spiegare come un piccolo stato come israele trova tutti
quei soldi per finanziare una guerra così costosa?”
Comunque al sottoscritto non sono mai piaciute i fanatici con
le bibbie in una mano e il fucile dall’altro.
La gente che entra in un territorio e la prima cosa che fa’ sradica
con le ruspe degli ulivi secolari,simbolo della stessa civilta’del
mediterraneo,…e’ da fucilare sul posto.
Un saluto,Ber
Aeroporti: Europa: Norvegia: Honningsvag: Honningsvag
(HVG – Honningsvåg Valan)
Scheda informativa dell’Aeroporto di Honningsvag Honningsvåg Valan HVG. Informazioni utili su voli low cost e di linea e compagnie aeree che volano da e per lo Scalo Aeroportuale di Honningsvag Honningsvåg Valan. Mappa interattiva con visione satellitare e stradale dell’Aeroporto. Motore di ricerca per confrontare i prezzi e prenotare in tempo reale Voli low cost, Hotel, Viaggi, Autonoleggio e Ostelli.
Codice aeroporto: HVG Longitudine: 25° 50′ 0” E
Nome aeroporto: Honningsvåg Valan Latitudine: 70° 59′ 0” N
Città: Honningsvag Telefono: (+47) 67 03 51 19
Nazione: Norvegia Fax: (+47) 67 03 51 11
Continente: Europa Sito web: Aprire sito
Indirizzo: Honningsvåg lufthavn, 9751 Honningsvåg, Norway
eMail: