Lo tsunami economico finanziario partito dagli Usa e i timori di Bush di rivolte in casa: militari fatti rientrare dall’Iraq per il “controllo delle folle”

L’articolo è annunciato da uno strillo di copertina, cioè nella home page, che dice: “Dal 1° ottobre, migliaia di soldati vengono riversati nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse””. Per l’esattezza, per ora si tratta solo dei 3-4 mila soldati della prima brigata delle Terza Divisione di Fanteria, che a quanto pare in caso di emergenza nazionale potrà mettere a frutto l’esperienza fatta in Iraq per “sottomettere individui indisciplinati”, insomma per domare rivolte di civili: “Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…”.

Questa è la sua traduzione in italiano, per la quale devo ringraziare una lettrice:

“Migliaia di truppe si riversano nelle citta’ americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.

Ai membri del Congresso e’ stato detto che avrebbero dovuto affrontare la legge marziale, se non avessero passato il bailout. Questa non sarà l’ultima volta.

di Naomi Wolf

Originale su

http://www.alternet.org


08/10/08 “AlterNet” – La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria – fra i tremila e i quattromila soldati – è stata sguinzagliata negli Usa dal 1 ottobre. Ufficialmente, la missione è di controllare le folle, secondo la pratica alla quale [questi militari] sono stati addestrati in Iraq, per “soggiogare soggetti indisciplinati” e per gestire l’emergenza nazionale.

Io mi trovo a Seattle e ho saputo dal fratello di uno dei soldati che attualmente si stanno esercitando. Amy Goodman ha riportato che [1] un portavoce dell’Esercito ha confermato che [queste truppe] potranno usufruire di carri armati e di tecnologie letali e non-letali per il controllo delle folle.

George Bush […] ha stabilito legalmente che nella “Guerra al Terrore” gli Usa sono in Guerra in tutto il mondo e così tutto il mondo è un campo di battaglia. Di conseguenza, lo sono anche gli Stati Uniti.

Egli ha anche cambiato l’ Atto di Insurrezione del 1807 per attribuirsi maggiori poteri nel caso di una non meglio definita “insurrezione” o di svariate altre “situazioni” che egli stesso ha il potere di indentificare.

La Costituzione consente la sospensione dell’Habeas Corpus (quello che ci salva dal venire arrestati e detenuti senza processo) in caso di “insurrezione”. Con un esercito personale a disposizione, viene rafforzato il suo potere di chiamare un gruppo di dimostranti o di elettori arrabbiati “ribelli che mettono in atto un’insurrezione”.

Il senatore repubblicano della California, Brad Sherman, ha detto al Congresso – vedi su Youtube [2] – che alcuni membri del senato sono stati minacciati con l’introduzione della legge marziale entro una settimana, se non avessero votato a favore del bailout:

“L’unico modo di far passare questo decreto è di creare e mantenere un’atmosfera di panico… A molti di noi, durante conversazioni private, è stato detto che, se avessimo votato contro, lunedì sarebbe venuto giù il cielo e che i mercati sarebbero crollati di 2-3mila punti il primo giorno e di un altro paio di migliaia di punti il giorno dopo. Alcuni membri [del Congresso] sono anche stati minacciati con la legge marziale, se avessero votato no”.

Se questo è vero e se il repubblicano Sherman non ha le allucinazioni, visto che questi sono disposti a minacciarci con la legge marziale oggi, sarebbe sciocco pensare che non useranno la stessa minaccia anche in futuro. Sarebbe altrettanto pazzesco confidare in un normale processo di elezioni per risolvere [il problema] di queste minacce.

E poi, perché ricorrere alla Prima Brigata? La prima cosa che si ottiene è di armare coi denti un simile ricatto.

Ho intervistato un veterano del Vietnam, il Colonnello a riposo della U.S. Air Force, David Antoon:

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare il Congresso, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. Il Congresso sarebbe alla merce’ dei leader militari, chiedendo loro di non obbedire a un ordine illegale.

D. Ma ora questi ordini sarebbero legali?

R. Esatto.

D. E se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare un manipolo di elettori, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. La cosa poi finirebbe in tribunale, ma intanto l’arresto verrebbe effettuato.

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata a uccidere dei civili, cosa lo potrebbe fermare?

R. Nulla.

D. Cosa potrebbe impedirgli di mandare la Prima Brigata ad arrestare il direttore del Washington Post?

R. Nulla. Potrebbe fare quel che ha fatto in Iraq: mandare un cingolato giù per le vie di Washington a sparare al Washington Post, per poi dire che intendevano colpire un altro bersaglio, come hanno fatto con Al Jazeera.

D. Cosa succederebbe se un soldato della Prima Brigata si rifiutasse di andare contro i cittadini statunitensi?

R. Sarebbe probabilmente trattato da disertore, come in Iraq: arrestato, detenuto e poi messo in cella per 5 anni. In Iraq uno studio di Ann Wright ha mostrato che i disertori sono riservisti che si sono rifiutati di tornare in Iraq e hanno avuto sentenze superiori a quelle dei criminali di guerra.

D. Il Congresso dispone di militari?

R. No. Il Congresso non ha alcun controllo diretto sui corpi militari. I governatori hanno la Guardia Nazionale, ma devono comunque riferire al Presidente, se questi dichiara l’emergenza.

D. Chi può arrestare il presidente?

R. Il giudice supremo può arrestare il presidente, dopo che questi ha lasciato [l’incarico] o dopo l’impeachment.

D. Visto il pericolo, lei sosterrebbe l’impeachment?

R. Sì. Il presidente Bush ha abolito il Posse Comitatus, il quale – con una pena di 2 anni – ha impedito ai leader americani, fin dai tempi della Guerra Civile, di mandare truppe militari nelle nostre strade. Dovrebbe venire destituito immediatamente con un processo bipartisan per impedire l’uso di truppe e di forze mercenarie contro cittadini Usa.

D. Gli americani dovrebbero rivolgersi ai leader militari affinché rompano pubblicamente con questa risoluzione, dovrebbero chiedere ai loro uomini e donne di disobbedire a questi ordini?

R. La lealtà di ogni ufficiale dovrebbe essere prima di tutto alla Costituzione. Ogni ufficiale dovrebbe pubblicamente rigettare ogni ordine illegale, anche se viene dal presidente.

D. Ma se questi [ordini] sono adesso legalizzati? Se dicessero “Non obbedire al Comandante in Capo”, cosa succederebbe ai militari?

R. Forse verrebbero arrestati e perseguiti come coloro che si rifiutano di partecipare alle attuali guerre illegali. O a un colpo di stato.

D. Ma questo è già un colpo di stato?.

R. Sì“.

Naomi Wolf e’ l’autrice di “Give Me Liberty” (Simon and Schuster, 2008) e della continuazione del bestseller del New York Times “The End of America: A Letter of Warning to a Young Patriot” (Chelsea Green, 2007).

[1] http://www.democracynow.org/blog/2008/10/2/amy_goodmans_latest_column_invasion_of_the_sea_smurfs

[2] http://www.youtube.com/watch?v=HaG9d_4zij8

Cosa spinge i governanti americani a mettere in campo di questi programmi, a base di militari nelle strade? Sembra quasi di stare in Italia, dove il governo Berlusconi ha deciso l’utilizzo di soldati in funzione di ordine pubblico. Solo che i militari americani sono molto meno bonaccioni dei nostri…. E da sempre abituati a sparare, specie negli ultimi tempi spesi tra Iraq e Afganistan. Anche addosso ai civili, almeno se si tratta di “sporchi musi islamici”, che hanno preso il posto degli “sporchi musi rossi” e degli “sporchi musi gialli” dei filmoni a base di “arrivano i nostri!”. Gli “innocenti” film razzisti che, senza che lo volessimo e ce ne rendessimo conto, hanno resi un po’ razzisti anche noi quando eravamo ragazzini e facevamo il tifo per le Giacche Blu e il Settimo Cavalleggeri anziché per gli indiani (io, a dire il vero, ho sempre tifato per gli indiani, facendo incazzare gli spettatori).

Come che sia, ciò che appare chiaro da questo disastroso tsumani made in Usa, capace di spazzare con le sue ondate non solo le nostre Borse, è come sia dovuto al livello di vita eccessivamente alto dello zio Sam. Sono ormai 30 anni, se non ricordo male, che il debito pubblico a stelle e a strisce è in passivo. Un passivo sterminato, ripianato di continuo dall’acquisto di titoli del debito Usa prima soprattutto da parte dei laboriosissimi e sparagnini giapponesi, poi anche dagli sceicchi del petrolio e infine perfino dai cinesi. Quasi due miliardi di persone che in pratica lavoravano per finanziare l’eccesivo consumismo americano: vale a dire, quello stile di vita che un annetto fa il presidente George “Whisky” Bush ha declamato a petto in fuori che “non è contrattabile”. E s’è visto…

Il fallimento del disgraziatamente due volte presidente Bush non poteva essere più totale. Impantanato nella “vittoria irachena”, che dura ormai più della guerra in Vietnam. Impantanato in Afganistan nella “Crociata infinita”, nome infelice cambiato in fretta per le proteste del mondo islamico. E ora affacciato sull’orlo del burrone finanziario che può diventare anche un pauroso burrone economico… Con gente che forse protesterà in piazza, e magari di peggio: anche negli Usa infatti esistono le masse di poveracci, non tutti i 300 milioni sono cicale pur se il modello di vita che comunque hanno davanti è sempre l’iper-consumista, a sbafo altrui, “american way life” dei miei stivali. O meglio, degli stivaletti da cow boy di Bush. Insomma, è vero che gli Usa producono moltissimo, ma hanno sbattuto la faccia contro il fatto che “magnano”, cioè consumano, troppo di più di quanto producono. E poi anche in quanto a produzione di beni vari ormai la concorrenza asiatica batte gli Usa su molti fronti. Uno per tutti, che è anche emblematico: Bollywood ha superato Hollywood, cioè la cinematografia dell’India, realizzata in quella che una volta era Bombay, produce più di quella degli Stati Uniti. Bombay batte Hollywood. Con tipi di film che mostrano stili di vita, modi di vedere il mondo e sentimenti ormai molto apprezzati anche in Africa, in Asia, in parti dello stesso Sud America… Sappiamo bene quale capacità di penetrazione e influenza culturale hanno i film: quelli di Hollywood hanno colonizzato o almeno molto influenzato per un bel pezzo anche il pubblico europeo, compreso quello italiano, e relativa cultura moderna.

Bush è ormai un cadavere che ormai puzza perfino per i repubblicani che lo hanno stolidamente eletto e rieletto, ma che politicamente fosse un cadavere era chiaro fin dall’inizio, otto anni fa. Solo un imbecille si può circondare di consiglieri – i famosi “teocon” un po’ alla volta spostati tutti altrove, ma sempre molto ben pagati, man mano che venivano a galla i fallimenti della politica da loro suggerita – che si vantavano di riunirsi almeno una volta alla Casa Bianca per leggere e commentare assieme la bibbia. Dalla quale hanno evidentemente tratto l’ispirazione per guerra contro l’Iraq, coronata dalla disastrosa “vittoria” che non finisce mai, più infinita della “crociata infinita”, e che di sicuro non era agli Usa che serviva. E solo un poveraccio poteva vantarsi davanti al mondo dicendo “Piango spesso sulla spalla di Dio”, anziché spiegare cosa fare per non far piangere gli esseri umani, a partire dagli orfani e dalle vedove di guerra iracheni e americani.

Insomma, anche la democratica versione bushiana del “Gott mit uns!” ha fatto cilecca. “Ora et labora” dicevano i monaci nei monasteri medioevali. In America forse si “ora” troppo, ma sicuramente si mangia e si consuma troppo e si “labora” non a sufficienza. O almeno non a sufficienza per pagarsi il proprio conto al ristorante della vita. E del mondo.

690 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x CC

    Vorrei tanto capirti.
    E’ mai possibile che ti esprimi quasi sempre in modo ermetico?

    “controcorrente { 16.10.08 alle 18:22 } Sicuramente per Anita, io avrò tratti somatici asiatici,ma poi qul’è il criterio “giusto” Il moto della Terra intorno al sole, probabilmente e se la terra si mettesse a girare al contrario!
    Che pasticcio!”

    ?????????????
    Anita

  2. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    per noi sono “foresc” tutti quelli “di là da l’aghe” inteso Tagliamento.
    Quindi anche i veneziani e i padovani!
    Figurati tu che mi sei lontano quasi come Roma!
    Io a volte sono considerata “foreste” dai parenti friulani!
    Questi levantini!!

    Sono andata a prendere le mele nelle valli del Natisone (est-est),bellissime, stanno prendendo i colori d’autunno.
    Ho lavorato mezzo pomeriggio a fare strudel.!
    Vi offro volentieri una fetta “virtuale”, eh, eh e un bicchiere di ramandolo!
    E’ il pensiero che conta,neh??!!
    mandi

  3. Peter
    Peter says:

    xCC

    in foto di gruppo con signora (H. Boll), effettivamente qualcuno diceva in Germania ‘non vogliamo piu’ levantini’, riferendosi ai turchi, ma se non ricordo male anche agli italiani…Eppure direi che gli italiani, senz’altro piu’ meridionali dei tedeschi, non sono necessariamente piu’ orientali… Boll non era razzista, erano frasi dei suoi personaggi.
    Del resto, anni fa mi capito’ tra le mani un libro di ‘medicina transculturale’, scritto da un orientale. Il tizio accomunava gli italiani coi greci, ciprioti , e credo anche i turchi per quanto riguardava i convincimenti ed idee piu’ o meno erronee su salute e malattie. A me pareva un tantino azzardato, come minimo.

    xMarco T
    pero’ non mi pare di aver detto che gli arabi non mi piacciono tout court. Per quello che vale, gli orientali coi quali ho spesso avuto esperienze sgradevoli (ma anche gradevoli, a volte) sono i berberi. E poi non parlavo nemmeno di etnie in quel post, ma di religione!!
    saluti
    Peter

  4. Anita
    Anita says:

    x CC

    Forse non avrei dovuto usare il verbo avere.
    Ho invece di E’.

    RE: “Ho criticato il nostro Presidente per aver abbandonato la base conservativa, nel senso che molte delle sue mosse hanno mosso la Nazione verso una forma di socialismo”

    Il partito repubblicano e’ diviso, appunto per quanto sopra.

    Beh… buona giornata.
    Mi prendo una sabbatica…

    Anita

  5. Sylvi
    Sylvi says:

    controcorrente,

    ti esprimi contorto,
    non sai l’astronomia,
    il grembiulino non è stirato,
    il moccolone scende, te la sei fatta anche addosso?
    Non importa,caro, qua si promuovono cangnetti e porcelli, la squola è pallestra di vita!!
    Eccoti lo strudel che cola burro e anche la pagella ,così la puoi sbrodolare creativamente!
    mandi

  6. Vox
    Vox says:

    @ Giovanni Vaschi

    Grazie per queste precisazioni e informazioni (post 547).
    Sospettavo da tempo qualcosa del genere.

  7. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Anita , mi devi scusare, il discorso era riferito alla “simpatica “querelle” sulla parola Levantino.
    Tu puoi benissimo non aver seguito il discorso, per cui hai ragione di lamentarti(in altre parole ho usato la tua posizione geografica)!

    Piuttosto parlando di cose serie , quando tu affermi che le “notizie” sulla crisi ti sono arrivate in tempo, seguendo quanto detto dal Presidente e da MC Caine, ti prego, la prossima volta fai magari un “fischio” anche a noi!
    Non ce ne eravamo accorti o forse siamo stati “disattenti”, almeno io.
    Sylvi ,docet!

    cc

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,
    ero un “discolaccio”, però la “pipi”, non me la facevo addosso ,semmai sulle “scarpe” del maestrunico!
    Che tempi, che tempi, che generazione
    Cosa vuoi!

    cc

  9. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Qualunque verbo lei voglia usare, BUSH e SOCIALISMO sono due concetti antitetici, che non hanno NULLA in comune. Si puo’ criticare Bush in altri modi (e giustamente), senza per questo dire insensatezze.

  10. Anita
    Anita says:

    x CC

    L’ho seguito.
    Mio marito era Siciliano…molta DNA araba, etrusca, nord africana in Sicilia.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    xCC, a proposito dell’espressione levantina del mio viso.
    Niente di cui meravigliarsi: mio padre assomigliava moltissimo a Nasser, ne era quasi il sosia. Mio fratello dopo di me, se lo vedi lo prendi per libanese o giù di lì, richiama Jumblatt. Io potrei essere scambiato facilmente per ebreo, specie per il naso.
    In famiglia abbiamo da parte di padre due linee etniche: quella mediorientale e quella vichinga. Mio nonno paterno era di capelli rossi, col fisico da vikingo, infatti faceva il corazziere. I miei cugini sono sia neri che rossi. I rossi sembrano appena sbarcati dalle navi di Olaf.
    E qui si sta ancora discutendo delle radici giudaico cristiane!
    Comunque, in quanto a mentalità, in famiglia siamo tutti nordeuropei, molto ma molto a nord. Non direi esquimesi, ma ci siamo quasi…

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito di medicina, se vi raccontassi cosa mi è successo stanotte, non ci credereste. E quindi non ve lo racconto.
    Vi racconto solo il finale: mi è sparito un mal di schiena che mi portavo da anni e che il medico attribuiva ad artrosi del rachide, mentre io pensavo ai reni.
    Beh, non era niente del genere.
    Però non meritate che vi racconti come è scomparso. Tenetevelo, il vostro mal di schiena e curatevelo col buscopan…

  13. controcorrente
    controcorrente says:

    Mah, un’ultima volta ancora su “levantino”.

    Potrebbe essere un’idea da passare ai Nostri Governanti (Gelmini non si sa cosa pensi, ma di certo si allineerà),che si preparano a creare le sQuole” per …
    Non sono bene bene informato al proposito, per cui chiedo lumi a tutti “quelli che magari si sono laurati a Reggio calabria”, ma si creeranno scuole etniche?
    Per cui di qui l’idea che per il medio-oriente si potrebbero chiamare “SQUOLE LEVANTINE.
    Poi mi sto chiedendo , ma se per caso capitasse anche qualche “malcapitato bambino “anglosassone” questo dove lo mettiamo se non si fanno le scuole etniche?
    Insieme ai Bambini delle Squole nere, o ai bambini delle Squole Levantine!

    Ah già dimenticavo..che forse il problema non sussiste in tal caso esistono Squole private di ottimo livello!!
    Ma allora e qui ci si” intorta” sempre di più, anche le altre Etnie Avrebbero lo stesso diritto, perchè agli Anglosassoni si,e magari Le squole coraniche no?

    Che pasticcio, che pasticcio per fortuna che c’è la Gelmini che almeno dalla geografia , non si è “laureata” a Levante, ma bensi se non vado errato, ha seguito più o meno un’asse Nord-Sud!

    Che pasticcio, che pasticcio!!

    cc

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Marco,

    per ora (corna) il mal di schiena non è comparso, ma se si facesse vivo ricorrerei alla Madonna di Barbana come mi ha suggerito il mio amico fisiatra.
    Un buscopan vi libererebbe della mia presenza!!

    Chi ha detto :- prendilo?-!!!
    mandi

  15. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro marco, dai non fare così , perchè posso magari pensare al Tipo” famoso delle “barzellette” , che per anni ha indossato “due numeri in meno ” di misura di mutande ed aveva sempre il “mal di testa!

    un saluto
    cc

  16. Peter
    Peter says:

    xAnita

    e cosa c’entra coi subprime bonds di US? sembra che il mercato sia crollato per via di quelli…

    trovo poi difficilissimo, anzi assurdo, associare la figura di Bush con qualsivoglia forma o parvenza di socialismo…
    Se il ‘Grand Old Party’ pensa davvero cio’….suppongo che guardino a Goebbels o Goring come simboli ed esempi…
    kidding

    ciao, Peter

  17. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ho accuratamente misurato la composione del “levantino” i risultati espressi in percentuale sono:
    100% levantino =
    22% maligno
    28 % furbo,
    31 % imbroglione
    19% viscido
    ogn’uno dei componenti principali è a sua volta scomponibile pressoché all’infinito, una lingua così ricca di sfuimature è ovviamente figlia di una cultura parolaia, fatta più per il dire che per il fare.
    ___________________________

    Quando ho letto che Anita accusa Bush di aperture socialiste, ho seriamente temuto per le capacità mentali della nostra amica d’oltreoceano, poi apprendo che non è una sua idea ma riferisce un’opinione assai diffusa negi steits …. povera america!!!

    Antonio

  18. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente,

    pulisciti la bocca e il grembiulino e proviamo a capirci!

    Prima di tutto, se a Reggio Calabria le scuole avessero funzionato come a Brescia, la nostra ministra non avrebbe fatto viaggi in treno!
    E’ RC che ha cominciato a essere lassista, ha costretto tutti i lassisti a difendersi con i suoi metodi!
    E chi comincia ha sempre torto, mi avete insegnato!

    Abbiamo un problema enorme, l’Università,che in questi anni è stata allo sbando.
    Ma mi ricordo di molti anni fa che Umberto Eco e molti altri capoccioni come lui parlavano, con competenza, della deriva in cui andava l’Università; colpa i baroni, il familismo amorale, le camarille ecc. ecc.
    Ora tutto è stato amplificato; creazione di sedi e di distacchi ovunque. Facoltà dai nomi che solo la creatività italica…poche decine d’iscritti e tanti soldi sprecati.
    Il 50% circa dei ragazzi fuori corso, sprechi!
    E’ diritto allo studio stare all’Università fino a 35anni e oltre?
    Soprattutto quando nel resto d’Europa si laureano a 24 o 25?
    Se un corso di laurea dura 5 anni perchè deve durare 10?
    E gli stage ante laurea!
    Se un ragazzo francese o tedesco o anche inglese (lo so) è costretto a giustificare le sue assenze, perchè non l’italiano?
    E sempre gli stessi studenti non Possono laurearsi senza stage, e gli italiani si?
    Dobbiamo rispondere a queste domande e qui aspettare a piè fermo il Governo.
    Questa è una puntata!

    Salvo mal di schiena, dirò la mia anche a proposito dei grembiulini e dell’orribile classe propedeutica per i ragazzi stranieri che NON sanno esprimersi in italiano comprensibile.
    Salvo poi, appena imparato l’indispensabile, essere inseriti nella classe di competenza.
    Ma forse la sinistra vuole un mediatore culturale( leggi interprete) per ogni bambino nella stessa classe e così rifacciamo la Babele?
    Però ci sarebbero tanti maestri e prof occupati.
    Eh che, la scuola non è mica per gli studenti?
    Sei vicino alla Francia, chiedi a loro, come fanno.
    Francesi razzisti!
    mandi

  19. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    ….E chi comincia ha sempre torto, mi avete insegnato!

    Prima di dire il “resto”,tengo a precisare che io su questo Blog e nella vita non ho mai avuto la pretesa di insegnare qualcosa a qualcuno.

    Veniamo al resto.

    …”pulisciti la bocca e il grembiulino e proviamo a capirci!”…

    Mi verrebbe comunque da rispondere, Si, signora maestra , Lei che invece” insegna”, ha ragione,non l’ho faccio proprio più:
    Invece, dimostra, semmai che “Le deformazioni professionali non passano mai ..!

    Per cui,adesso, a questo punto tentiamo di capirci!

    Molto di quello che tu denunci è vero, ma detto ciò, mi devi citare “uno, dico uno solo dei provvedimenti della Gelmini, che vadano a risolvere anche uno solo dei problemi da te denunciati!
    E poi ne riparliamo!

    cc

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    con la mia consuocera abbiamo in comune la scuola per adulti.
    I nostri figli si tengono affettuosamente lontani!
    Vedi dov’è il verme?

    Io so quello che leggo, non so quello che ci imporranno.
    Ma questa non è una novità nè di dx nè di sx.
    Le norme applicative dei contratti degli insegnanti arrivavano sempre a ferragosto!!!
    So che,purtroppo c’è pulizia, dolorosa, da fare.
    Gli standart sono quelli europei e mondiali, non quelli che piacciono a noi.
    Ha preso atto di questo la sinistra?
    Se sì ,saprà combattere una giusta battaglia per ridurre i danni.
    Altrimenti farà ammuina.
    E gli studenti faranno le pecore, come sempre!
    Ho passato la mia vita a studiare “di scuola”, e non mollerò l’osso!
    E dei colori dei partiti non mi faccio intimidire!
    mandi

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Chi vuole aderire?
    p. n.

    Dalla Toscana un nuovo stop alla pena di morte. Firma anche tu l’appello ‘Asia: è tempo di fermare le esecuzioni’

    Andate sul sito http://www.regione.toscana.it e firmate e fate firmare il modulo che trovate qui > http://www.regione.toscana.it/regione/multimedia/RT/documents/1223559561703_Appello_2008.doc. E’ questo l’invito della Regione Toscana rivolto a tutti coloro che credono che la pena di morte vada fermata subito, senza esitare un momento in più. L’occasione è offerta dalla Giornata mondiale contro la pena di morte durante la qual e l’omonima Campagna della Coalizione internazionale > http://www.worldcoalition.org (75 associazioni, governi locali, sindacati e ong di tutto il mondo) rivolge un appello ai cittadini del mondo per fermare i governi asiatici che praticano ancora la pena capitale.

    In particolare si chiede al Governo Giapponese si chiede di abolire il segreto sulle condanne a morte e di sospendere le esecuzioni, ed in particolare si chiede di commutare la pena e rivisto il processo ad un detenuto, Hakamada Iwao, che è stato condannato nel 1968 ed è in isolamento da 28 anni.
    Al Governo Pakistano si chiede di garantire le condizioni per processi equi e di commutare la pena di Younis Masih, condannato nel 2007 per bestemmia e dopo un processo definito “farsa”.
    Al Governo Vietnamita si chiede di ridurre il numero dei crimini per i quali è pr! evista l a pena di morte e di commutare la pena ad un anziano dipendente di un ufficio postale, Tang Thi Ba, condannato a morte nel maggio di quest’anno dopo un ammanco di cassa.
    Al Governo Indiano si chiede una moratoria e lo stesso al Governo di Taiwan ed in particolare di commutare la pena di tre persone, note come il Trio Hsichilih, condannati nel 1991 per un omicidio che avrebbero confessato sotto tortura.
    Al Governo Sud Coreano si chiede una moratoria e lo si invita ad abolire ufficialmente la pena capitale.

  22. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,
    se mi parli di “razionalizzazione ” della spesa e di maggior efficienza ,sfondi porte aperte.
    Se mi parli di “tagli” con spostamento di risorse ,chissa dove, allora, neanche un “penny”di tagli.
    Specialmente sulla Scuola.

    Mi sembra che il “problema” sia concentrato sul numero degli “insegnanti”e sul rapporto anzi sulla percentuale che questi “avrebbero” sulla spesa globale,rispetto a ….
    Intanto bisognerebbe capire dove come e quando..
    In Italy si sono persi migliaia di posti di lavoro nel “privato” sostituendoli con “precari”..
    Beh il problema nasce da lontano per l’industria , ma voler paragonare la scuola a qualsiasi altro settore dell’industria mi pare una cosa da pazzi in linea generale e nel particolare invece bisognerebbe poi analizzare…

    Meno insegnanti , più qualità?
    Per chi, come ,dove?
    Mi sembra una Riforma che non dà per il momento nessuna risposta a queste domande!
    Guarda ancora, che se si tratta di “eliminare “baroni e dinastie” con me sfondi ancora porte aperte!
    Non mi sembra però che su questo punto La “riforma” dia alcun tipo di risposte…!!
    Adesso è tardi , ma sono sicuro che ne riparleremo entrando maggiormente nei dettagli!

    cc

  23. Vox
    Vox says:

    @ Sylvi

    Mi scusi, lei forse sapra’ qualcosa di scuola (anche se non condivido le conclusioni che lei ne trae), ma di universita’…
    Almeno per onesta’ intellettuale, si dovrebbe cercare di non pontificare su quel che si conosce poco e male.

  24. Sylvi
    Sylvi says:

    x Vox

    sono sempre bendisposta a imparare.
    Se lei sarà così cortese da spiegarmi quali sono le sciocchezze che avrei detto…
    Ognuno di noi dice la sua.
    Le conclusioni che ne traiamo sono sempre opinabili, ma non per questo dobbiamo tacciare gli altri di disonestà intellettuale o di ignoranza
    buonanotte

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    Santoro mi dà ai nervi, ma ascolto gli ospiti.
    La Bindi ha detto molte cose che sono condivisibili.
    Rampini pure…
    Mi ha commosso il ragazzo che ripeteva : non si taglia sulla scuola!
    Già, ma non si ricostruisce senza spazzare.
    si sintin (a risentirci).

  26. Anita
    Anita says:

    Ecco la Villa di Berlusconi, ne ho fatto menzione a Marta.

    Villa Campari, la nuova casa di Berlusconi sul lago Maggiore.

    http://www.youtube.com/watch?v=NiItOOi3AoQ

    La mia amica d’infanzia ha una villa vicino.
    Ma abita negli Stati Uniti.
    Suo fratello abita a Lesa, sul Lago.

    E’ venuto negli US circa 4 anni fa’, mi voleva sposare…non l’avevo visto da quando avevo 7 anni, cose da matti.
    Beh…sarei stata vicina di Berlusconi. ;-)

    Anita

  27. Il Passator  Cortese
    Il Passator Cortese says:

    I cialtroni sono all’opera con instancabile fattività.

    Secondo il piano Gelmini sono a rischio 2590 autonomie scolastiche su 10.800 con meno di 500 alunni.

    Si tratta soprattutto di scuole elementari collocate in Comuni montani o isolati o di scuole superiori che costituiscono polo di riferimento per ambiti territoriali abbastanza vasti.

    Se approvata questa norma scardina l’idea di scuola come istituzione capillarmente diffusa e radicata nel territorio, luogo di identità, di educazione e di futuro».

    La Gelmini all’opera per conseguire la distruzione totale della scuola pubblica.

    Saluti

  28. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,

    devo essere onesto, mi impressiona la frase non si ricostruisce senza “spazzare”!
    E una frase ,come dire.., “ambigua” può essere letta secondo diverse chiavi di lettura.

    Al limite può essere anche letta in “senso” rivoluziario “pieno”.
    Mi ricorda per esempio alcuni “manifesti” della Sx Rivoluzionaria del primo novecento in cui “vengono” raffigurati certi “grassatori capitalisti” finanzieri in” frac” o doppio petto con tanto di “tuba”che vengono “spazzati ” via da una enorme scopa impugnata da un nerboruto “proletario”.

    Non ti nascondo una “certa” nostalgia “scenica”, poi purtoppo si sa,come magari finiscono certe cose…..
    Molto più tragiche ,sono invece state certe “scope”che senza fare tanto “scena”hanno selvaggiamente ristrutturato interi settori economici della nostra vita….
    Ma le “storie” in questo caso ,non vengono mai raccontate a sufficienza…

    Ecco si tratta di mettersi d’accordo….sulle” ramazze!”
    Chi le impugna,per “ramazzare” cosa?

    Prendiamo un caso “pratico” posto all’attenzione dal “passator cortese”!

    Spazzare “via” le piccole scuole montane?
    Inefficienti ,si ,certo da un punto di vista “meramente” economico costi -ricavi ovvero lo stipendio di un insegnante contro pochi allievi!
    Che “famo”!Spazziamo,sradicando ulteriormente la gente dalla “terra”,li mettiamo tutti in “megalopoli”!
    E chi “presidia ” il territorio?
    Mi sa che i “quattro soldi” che si risparmiano “verranno tranquilla mente “spazzati via”dalla prima alluvione , magari con “vittime ” al fondo “valle ” efficiente, sulle cui teste sono cadute le colline..!
    spazziamo si , con “Judicio” , ma io voglio sapere chi “impugna ” la scopa!
    Alla gelmini almeno da quello che si vede, non darei in mano “nessuna” ramazza”, neanche per le “pulizie” di casa mia!
    Rischio di ritrovarmi con la “casa” in fiamme” !

    cc

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Un consiglio!

    leggete questo pezzo di Repubblica!

    Io cavia nel call center
    cronaca di una vita precaria
    di SANDRO DE RICCARDIS

    Questo secondo me è il “metodo” efficiente con CUI ci immaginano a Confindustria , quando gli si lascia “la ramazza” in mano!

    Secondo un certo punto di vista è senz’altro “efficiente” pulito..

    cc

  30. alex
    alex says:

    @ CC (634)

    Prendersela solo con Confindustria mi sembra però limitativo; quante sono le realtà economiche, più o meno vicine alle controparti governative e confindustriali, che sfruttano allegramente queste “opportunità”? (cfr. post n°12)

    Baibai.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    caro Alex,

    ho l’abitudine di “prendere” il Toro per le corna!
    Quello che tu dici è senz’altro vero,ma laddove prevale “un sistema”che mette al primo punto una “certa logica”,difficilmente anche chi istituzionalmente o per altri “motivi” non è Confindustria, si “adegua”.
    Vogliamo solo fare due esempi :

    La PA e il sistema dei Supermercati!
    da una parte il lavoratore e dall’altra il lavoratore -consumatore!
    Ecco che a questo punto si apre un “inevitabile” conflitto.
    E qui si ritorna al problema delle regole”.
    Se analizzi bene anche LO statuto dei Diritti deiLlavoratori è una “regola”.
    C’è chi vuole certe “regole”, chi non ne vuole affatto e chi” fa “nuove regole per cancellare quelle che non gli aggradano.
    Mi sembra tutto molto chiaro!
    Oggi una parte delle “regole”tenta di farle un Signore che “secondo” i sondaggi, gode di un 62 per cento di “consenso”,togliamoli il consenso e di conseguenza gli togliamo la possibilità di fare “regole”.
    Mi sembra che questo se non sbaglio abbia un nome tanto “vituperato” coè far Politica!

    cc

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Unicredit in mano ai “Levantini” !!

    12:38 Unicredit, Banca centrale Libia ha il 3% il resto a controllate

    La Central Bank of Lybia detiene il grosso della partecipazione in Unicredit, mentre il resto della quota comunicata ieri dai libici è in mano alle controllate. Dagli aggiornamenti Consob risulta che la Banca centrale libica detiene dal 9 ottobre il 3,025% di Unicredit, sul 4,23% indicato ieri al mercato anche a seguito – si è appreso – di una moral suasion esercitata dalla Commissione. Le controllate Libyan Investment Authority e Libyan Foreign Bank non compaiono invece nell’aggiornamento sulle partecipazioni rilevanti solo perchè la quota da loro detenuta è inferiore alla soglia sensibile del 2%.

    Oddio…

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Ecco chi è che pontifica oggi per esempio sulle proposte : certo Luigi Frati oggi magnifico rettore della Sapienza

    Il barone Frati
    di Primo Di Nicola e Marco Lillo
    L’appoggio dei politici. Le cattedre. I concorsi. I fondi delle società farmaceutiche. Chi è l’uomo che governa da 16 anni la facoltà di Medicina

    Luigi Frati
    foto: http://www.uniroma1.it/
    I mali del Policlinico? Rosi Bindi non ha mai avuto dubbi. Nel 1999, quando esplose il caso delle infezioni in corsia all’Umberto I, la Bindi, a quel tempo ministro della Sanità, disse chiaro e tondo al Parlamento: “Ritengo che la prima causa di quello che accade sia la gestione diretta da parte dell’università”. Sono passati otto anni, quattro governi e una lunga serie di direttori generali, ma i rifiuti nei tunnel del Policlinico sono rimasti al loro posto. Come Luigi Frati, da 16 anni preside della facoltà di Medicina dell’Università la Sapienza, corresponsabile insieme alla Regione dello sfascio. Nato dal sindacato, dotato di ottime relazioni con le case farmaceutiche e con i politici, Frati dal 1990 muove i fili dei concorsi e decide i destini dei primari che governano l’attività ospedaliera del nosocomio più disastrato d’Italia. Immune a indagini e polemiche, a ogni elezione viene riconfermato con un plebiscito dai suoi colleghi. Al Policlinico non si muove foglia che Frati non voglia.

    “Tutti gli dobbiamo qualcosa”, ammette un illustre cattedratico che chiede di restare anonimo: “I professori vogliono che i propri allievi possano andare in cattedra con un posto da ordinario o da associato. Frati può aiutarci a esaudire i nostri desideri. Come? Bandendo il concorso al momento giusto”. Un sistema che ha accontentato molti, compresi politici e soci in affari. Da Vincenzo Saraceni, vincitore della cattedra di Fisiatria nel 2001, proprio quando era assessore alla Salute del Lazio. A Marco Artini, socio di Frati nella Millennium Biotech, una società che si voleva lanciare nel business delle biotecnologie. La società non ha mai operato, ma Artini nel 2002 ha vinto un concorso per ricercatore nella facoltà del suo socio-preside.

    Frati è nato a Siena 63 anni fa. Laurea alla Cattolica, dal 1980 professore di Patologia generale alla facoltà di Medicina della Sapienza, il suo astro sale negli anni Ottanta quando fonda la Cisl universitaria e rompe il monopolio rosso della Cgil. La sinistra democristiana gli è riconoscente, lui si lega all’allora ministro Carlo Donat Cattin e al senatore Severino Lavagnini. Ma i suoi sponsor sono nel ministero della Pubblica istruzione: il potente direttore generale Domenico Fazio e il sottosegretario (e poi ministro) Franca Falcucci. A 40 anni è già vicepresidente del Consiglio universitario nazionale, il celebre Cun che gestiva l’assegnazione dei concorsi . Un’attività nella quale si rivelerà un autentico maestro. “Ho messo in cattedra più di 200 professori”, ripete sovente. E tra questi sono tantissimi gli amici che gli hanno giurato imperitura fedeltà.

    Nel 1990 raccoglie i frutti della sua semina e viene eletto per la prima volta preside della facoltà di Medicina. Da quella postazione preme sulla conferenza dei presidi di tutta Italia per modificare la tabella degli insegnamenti in modo da spezzettare le materie e così moltiplicare le cattedre. In particolare aumentano i ricercatori e i patologi come Frati che, a sentire l’ex direttore generale del Policlinico Tommaso Longhi, non brilla certo per l’attenzione ai pazienti. Secondo Longhi, spesso Frati non firmava le schede di dimissioni dei malati e non si curava delle diagnosi dell’unità operativa di Oncologia nella quale è direttore. La linea di Frati ha pagato: i medici che sono divenuti professori grazie a lui gli sono riconoscenti e lo dimostrano a ogni elezione. Così il suo incarico che avrebbe dovuto durare tre anni è ormai diventato a vita. Alla vigilia della sesta conferma, nel 2005, Frati ha tentato anche la scalata allo scranno più alto dell’università. Non è riuscito a diventare rettore, ma i suoi voti sono stati decisivi per l’elezione di Renato Guarini, che infatti lo tratta con grande rispetto. Il rettore firma gli atti di indirizzo relativi al Policlinico ma Guarini ascolta Frati prima di prendere qualsiasi decisione. Li accomuna anche un certo modo di intendere la famiglia e l’accademia. Se il rettore vanta due figli dipendenti dell’ateneo romano, Frati può contare su tre professori in casa: la moglie e i due figli. Famiglia, calcio e mare. Frati è un arcitaliano anche nelle passioni: tutti i venerdì gioca con una squadra di colleghi. Poi via verso gli amati lidi di Sabaudia, dove si gode il weekend nella villa di famiglia.

    Certo che se è vero quanto scritto dai “reporter , ho alcuni seri dubbi….su chi propone certe “regole”..
    Un bel “pompiere ad “hoc” non c’è che dire!

    cc

  34. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente,

    spazzare per me significa razionalizzare, fin dove è possibile, e soprattutto ripristinare l’art. 97 della Carta.
    A scuola si entra solo con concorso, ins. di Religione comprese!

    Le scuoline di montagna: conoscevo molto bene la situazione in Carnia che non sarà molto dissimile di quella delle tue parti.
    “Conoscevo” perchè le chiusure sono cominciate trent’anni fa.
    Situazioni dove i bimbi, nel capoluogo comunale, sono venuti a contatto con una realtà “normale”.
    Non è questione di soldi, ma questioni di situazioni abberranti in famiglia, di chiusure troppo gravi, a volte con un solo canale tv.Ma forse questo è un bene.
    A presidiare il territorio dovrebbero essere lo stato e le regioni,
    attività di sviluppo e aggregazioni, strade e ponti praticabili giornalmente e tutta la tecnologia, cominciando da Telecom che non istalla telefoni dove non rende!
    In molte parti si fa, senza lasciare ai bambini il compito di presidio.

    A chi dare la ramazza?Questa è la domanda più difficile!
    La scuola elementare è da un ventennio nella bufera, hanno fatto come la quercia di Pascoli “ognuno loda, ognuno taglia”.
    La media anzichè diventare” ponte” è diventata un avviamento nemmeno professionale di serie C.
    Ma anche qui il discorso sarebbe lunghissimo.
    Una cosa è certa: tutti sx e dx ne hanno fatto strame, perchè NON vogliono che la scuola istruisca ed educhi.
    Forse la ramazza dovremmo davvero impugnarla noi.
    Ma la scuola DEVE avere insegnanti che insegnano,che sono preparati a farlo, non può essere un ufficio di collocamento, che nemmeno quelli ci sono più .

    E il discorso torna all’Italia com’è!
    Mandi

  35. controcorrente
    controcorrente says:

    cara Sylvi,

    Già L’ITALIA com’è !
    Capirai bene che è un discorso non solo di com’è, ma anche di com’era e di come sarà!
    Vedi il Buon Silvio già si vanta alla fine del suo mandato di stare per battere “il VENTENNIO DI mUSSOLINI” COME longevità politica!
    Ergo di qui ad un pò ,siamo già sul punto di raccogliere e di fare un bilancio!
    Se la storia insegna , pare che le più grosse “cazzate”il Buce le abbia fatte alla fine!
    Dio mio come passa il tempo, Sylvi , il Silvio più a lungo del Buce!
    Un’era!
    Abbiamo un triste destino noi “ittalici” come insegna il tuo Friuli,siamo dei grandi “ricostruttori” dalle “macerie”!

    cc

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    Non è che per caso ..siamo i soliti “piagnoni” da Furboni del quartierone” con il solito “cappello in mano..!

    vedremo..

    Clima, la Ue contesta l’Italia
    “Obiezioni assurde e cifre sbagliate”

    BRUXELLES – Il commissario Ue all’ambiente, Stavros Dimas, si è detto “allibito” per le obiezioni avanzate dall’Italia sul pacchetto di misure europee sul clima. “L’Italia è uno dei Paesi che probabilmente farà l’affare migliore”, ha detto il commissario, sottolineando di non vedere per il nostro Paese alcuno svantaggio.

    “In Italia – ha detto il commissario rispondendo alle domande dei giornalisti – i numeri sono completamente al di fuori di ogni proporzione rispetto a quello che chiediamo ai Paesi di fare”. “Non so da dove vengono, ma non sono quelli che noi chiediamo”, ha precisato il commissario. Secondo la Ue i costi sarebbero tra i 9,5 e i 12,3 miliardi, mentre in Italia si parla di 18-25 miliardi.

  37. Sylvi
    Sylvi says:

    caro controcorrente,

    ieri sera ho ascoltato la storia di quella giovane ricercatrice che, dopo tanti anni di lavoro (remunerato 4 volte in più) è tornata in Italia con la famiglia. Laurea, dottorati, master. Precaria.
    E’ quasi la storia di mia figlia e di tanti ragazzi che conosco: ponti d’oro all’estero, un calcio nel di dietro qui!
    Oppure devi abbassarti a ogni lerciume come hai postato tu nel 638.
    Soldi e fatiche , sogni e progetti spesi per emigrare!
    Ma ci saranno sempre precari e sottoccupati fino a quando non ci saranno regole certe per tutti!
    Vedi, io non avrei pietà: i parenti di capoccia non devono lavorare nello stesso luogo del congiunto dirigente!
    L’Italia è lunga,via all’altro capo, studia, pubblica e poi presentati all’esame.
    Sarebbe una rivoluzione!
    Silvio? per dissociazione di idee mi viene in testa De Gasperi!
    Io non credo nel regime perchè ho speranza nell’Europa, con tutti i suoi limiti.
    Certo i tempi sono da antidepressivi; ma un tempo non c’erano spazi come questo, dove possiamo comunicare,informarci e confrontarci
    A me sembra un’ottima arma e allora usiamola, Nicotri permettendo.
    E soprattutto l’opposizione batta un colpo ed è osceno che sia la Gabanelli e Repubblica a fare il suo lavoro!
    mandi

  38. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita ,
    personalmente mi sembra meno “strambo”di quello che sembra..!
    E’ una notizia dagli Usa!

    Usa, un senatore vuole fare causa a Dio
    “Respinta, l’Onnipotente non ha indirizzo”

    cc

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    hai ragione,”sono tempi da anti-depressivi!”
    Pensa che il Sig del 368 è il primo estimatore della gelmini
    Infatti da Magnifico rettore appena insediato dice che Lui è in linea con la gelmini e la meritocrazia (avverte che questo non sarà un 68).
    Evidentemente deve aver scambiato la patria per la famiglia,in quanto a “meritocrazia!
    Se questi sono gli Sponsor della gelmini andiamo bene!

    cc

  40. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,.
    leggo con un certo divertimento questo suo perenne album dei sogni. Lo facevo anch’io quand’ero giovane ma avevo vent’anni. Poi ho cercato di capire cosa realmente succede e sono cresciuto. Lei mi sembra rimasta alla sua adolescenza, che immagino bellissima di sogni e progetti.
    Lei mi ha accusato di star sulle nuvole, non si capisce bene su quali basi, ma lei non sta nemmeno sulle nuvole, lei sta nell’empireo.

    Non ci sarà nessuna ramazza e nessun ricominciare daccapo per la banale ragione che la scuola così com’è va bene al sistema bananiero.
    Che vada bene anche alla sinistra non sarei così d’accordo, la sinistra non ha mai condiviso certe linee anche se siamo d’accordo che l’attuale sinistra ha tanti tratti in comune con la destra. Ma non si può essere continuamente attaccati per decenni a causa della propria diversità senza entrare in crisi in occasione di certe gravi sconfitte. Posso capire che per una persona come lei, sempre così pencolante verso il qualunquismo, non ci sia differenza ma per chiunque abbia gli occhi per vedere rimangono grosse differenze tra Bassolino (che io manderei a casa a pedate) e certi personaggi della Sicilia bananiera.
    Comunque, al di là di tutto, il sistema berluschino vincerà per almeno tre legislature quindi si metta il cuore in pace. Grazie anche a persone come lei, che non capisce mai bene le reali possibilità di questo paese e che continua a vedere l’Ittaglia come un pezzo di Carnia, il Banana realizzerà interamente il suo progetto e gl’ittagliani si cuccheranno quel che, alla fin fine, meritano. Dio non ha pietà degli imbecilli e questo vale per le singole persone come per i popoli. U.

  41. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc

    ho letto, concordo con l’analisi, ma non con il tempo pieno a tutti i costi.
    Un ragazzino non può essere scolarizzato ad oltranza!
    Che i ragazzini di estrazione familiare misera avessero più difficoltà dei coetanei più ricchi l’aveva scoperto anche don Milani e si era battuto per farli arrivare ai famosi scalini di partenza egualitari.
    Non pretendo di contestare bankitalia, ma io renderei appettibile ed elastico il partime, spenderei “in servizi” a favore di chi ha figli.
    I genitori devono riappropriarsi del loro ruolo!
    Non so se qualche giorno fa hai letto Contini su Repubblica dove parla della lettura ai ragazzi: veramente magistrale.
    Ma chi legge oggi ai propri figli?
    Non dico Manzoni , o Dante o Shakespeare, ma favole, racconti…
    Io avevo una riduzione dell’Odissea molto ben fatta : mandava in visibilio i ragazzi, cominciando dai miei.
    Si può far molto di più che continuare a “sbolognare” i propri figli alle istituzioni.
    E soprattutto si dovrebbe recuperare un rapporto costruttivo scuola-famiglia.
    Ma questo concetto mi sta ossessionando da quando avevo 20anni! Che barba!!!
    mandi

  42. Peter
    Peter says:

    Condivido pienamente il suo ultimo post per Sylvi.
    Tuttavia, pensi che i miei amici, persone molto diverse tra loro, mi considerano molto cinico. Io, moi!! mi chiedo cosa direbbero di Lei!?
    Small talk: uno studente tailandese mi chiedeva dell’Italia. La voleva visitare a gennaio (…). Mi chiedeva se doveva incominciare da Milano. Sarebbe venuto insieme ad altri 4 tailandesi.
    Gli ho detto che visitare Milano ed il Nord in genere a gennaio e’ un’idea piuttosto deprimente. Infatti ho cominciato a singhiozzare disperatamente. Lui si e’ messo subito a piangere con me ( i tailandesi sono molto educati e simpatetici), e mi ha suggerito diverse tecniche buddiste di rilassamento, ed anche un massaggio tailandese rigenerante, che io ho declinato cortesemente, tra i singhiozzi.
    Gli ho detto che se proprio deve viaggiare a gennaio, andare a Roma o anche Napoli (beh, diciamo Capri e Pompei, o Sorrento) sarebbe meno deprimente. Pero’ che stia attento perche’ c’e’ la destra xenofobica al governo.
    Non so perche’, la sua attenzione si e’ spostata subito al resto d’Europa, infatti mi ha chiesto subito di Spagna, Grecia, Francia…i tailandesi sono molto volubili, vedo.
    Era anche sorpreso che Milano non fosse la capitale artistica d’Italia. A me veniva in mente solo S. Maria delle Grazie…(oooh), poi anche il Cenacolo (oooh), ed il Duomo (0-ooh).
    Lei cosa ne dice?

    ciao, Peter

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