Lo tsunami economico finanziario partito dagli Usa e i timori di Bush di rivolte in casa: militari fatti rientrare dall’Iraq per il “controllo delle folle”
L’articolo è annunciato da uno strillo di copertina, cioè nella home page, che dice: “Dal 1° ottobre, migliaia di soldati vengono riversati nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse””. Per l’esattezza, per ora si tratta solo dei 3-4 mila soldati della prima brigata delle Terza Divisione di Fanteria, che a quanto pare in caso di emergenza nazionale potrà mettere a frutto l’esperienza fatta in Iraq per “sottomettere individui indisciplinati”, insomma per domare rivolte di civili: “Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…”.
Questa è la sua traduzione in italiano, per la quale devo ringraziare una lettrice:
“Migliaia di truppe si riversano nelle citta’ americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.
Ai membri del Congresso e’ stato detto che avrebbero dovuto affrontare la legge marziale, se non avessero passato il bailout. Questa non sarà l’ultima volta.
di Naomi Wolf
Originale su
08/10/08 “AlterNet” – La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria – fra i tremila e i quattromila soldati – è stata sguinzagliata negli Usa dal 1 ottobre. Ufficialmente, la missione è di controllare le folle, secondo la pratica alla quale [questi militari] sono stati addestrati in Iraq, per “soggiogare soggetti indisciplinati” e per gestire l’emergenza nazionale.
Io mi trovo a Seattle e ho saputo dal fratello di uno dei soldati che attualmente si stanno esercitando. Amy Goodman ha riportato che [1] un portavoce dell’Esercito ha confermato che [queste truppe] potranno usufruire di carri armati e di tecnologie letali e non-letali per il controllo delle folle.
George Bush […] ha stabilito legalmente che nella “Guerra al Terrore” gli Usa sono in Guerra in tutto il mondo e così tutto il mondo è un campo di battaglia. Di conseguenza, lo sono anche gli Stati Uniti.
Egli ha anche cambiato l’ Atto di Insurrezione del 1807 per attribuirsi maggiori poteri nel caso di una non meglio definita “insurrezione” o di svariate altre “situazioni” che egli stesso ha il potere di indentificare.
La Costituzione consente la sospensione dell’Habeas Corpus (quello che ci salva dal venire arrestati e detenuti senza processo) in caso di “insurrezione”. Con un esercito personale a disposizione, viene rafforzato il suo potere di chiamare un gruppo di dimostranti o di elettori arrabbiati “ribelli che mettono in atto un’insurrezione”.
Il senatore repubblicano della California, Brad Sherman, ha detto al Congresso – vedi su Youtube [2] – che alcuni membri del senato sono stati minacciati con l’introduzione della legge marziale entro una settimana, se non avessero votato a favore del bailout:
“L’unico modo di far passare questo decreto è di creare e mantenere un’atmosfera di panico… A molti di noi, durante conversazioni private, è stato detto che, se avessimo votato contro, lunedì sarebbe venuto giù il cielo e che i mercati sarebbero crollati di 2-3mila punti il primo giorno e di un altro paio di migliaia di punti il giorno dopo. Alcuni membri [del Congresso] sono anche stati minacciati con la legge marziale, se avessero votato no”.
Se questo è vero e se il repubblicano Sherman non ha le allucinazioni, visto che questi sono disposti a minacciarci con la legge marziale oggi, sarebbe sciocco pensare che non useranno la stessa minaccia anche in futuro. Sarebbe altrettanto pazzesco confidare in un normale processo di elezioni per risolvere [il problema] di queste minacce.
E poi, perché ricorrere alla Prima Brigata? La prima cosa che si ottiene è di armare coi denti un simile ricatto.
Ho intervistato un veterano del Vietnam, il Colonnello a riposo della U.S. Air Force, David Antoon:
D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare il Congresso, cosa potrebbe fermarlo?
R. Nulla. Il Congresso sarebbe alla merce’ dei leader militari, chiedendo loro di non obbedire a un ordine illegale.
D. Ma ora questi ordini sarebbero legali?
R. Esatto.
D. E se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare un manipolo di elettori, cosa potrebbe fermarlo?
R. Nulla. La cosa poi finirebbe in tribunale, ma intanto l’arresto verrebbe effettuato.
D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata a uccidere dei civili, cosa lo potrebbe fermare?
R. Nulla.
D. Cosa potrebbe impedirgli di mandare la Prima Brigata ad arrestare il direttore del Washington Post?
R. Nulla. Potrebbe fare quel che ha fatto in Iraq: mandare un cingolato giù per le vie di Washington a sparare al Washington Post, per poi dire che intendevano colpire un altro bersaglio, come hanno fatto con Al Jazeera.
D. Cosa succederebbe se un soldato della Prima Brigata si rifiutasse di andare contro i cittadini statunitensi?
R. Sarebbe probabilmente trattato da disertore, come in Iraq: arrestato, detenuto e poi messo in cella per 5 anni. In Iraq uno studio di Ann Wright ha mostrato che i disertori sono riservisti che si sono rifiutati di tornare in Iraq e hanno avuto sentenze superiori a quelle dei criminali di guerra.
D. Il Congresso dispone di militari?
R. No. Il Congresso non ha alcun controllo diretto sui corpi militari. I governatori hanno la Guardia Nazionale, ma devono comunque riferire al Presidente, se questi dichiara l’emergenza.
D. Chi può arrestare il presidente?
R. Il giudice supremo può arrestare il presidente, dopo che questi ha lasciato [l’incarico] o dopo l’impeachment.
D. Visto il pericolo, lei sosterrebbe l’impeachment?
R. Sì. Il presidente Bush ha abolito il Posse Comitatus, il quale – con una pena di 2 anni – ha impedito ai leader americani, fin dai tempi della Guerra Civile, di mandare truppe militari nelle nostre strade. Dovrebbe venire destituito immediatamente con un processo bipartisan per impedire l’uso di truppe e di forze mercenarie contro cittadini Usa.
D. Gli americani dovrebbero rivolgersi ai leader militari affinché rompano pubblicamente con questa risoluzione, dovrebbero chiedere ai loro uomini e donne di disobbedire a questi ordini?
R. La lealtà di ogni ufficiale dovrebbe essere prima di tutto alla Costituzione. Ogni ufficiale dovrebbe pubblicamente rigettare ogni ordine illegale, anche se viene dal presidente.
D. Ma se questi [ordini] sono adesso legalizzati? Se dicessero “Non obbedire al Comandante in Capo”, cosa succederebbe ai militari?
R. Forse verrebbero arrestati e perseguiti come coloro che si rifiutano di partecipare alle attuali guerre illegali. O a un colpo di stato.
D. Ma questo è già un colpo di stato?.
R. Sì“.
Naomi Wolf e’ l’autrice di “Give Me Liberty” (Simon and Schuster, 2008) e della continuazione del bestseller del New York Times “The End of America: A Letter of Warning to a Young Patriot” (Chelsea Green, 2007).
[1] http://www.democracynow.org/blog/2008/10/2/amy_goodmans_latest_column_invasion_of_the_sea_smurfs
[2] http://www.youtube.com/watch?v=HaG9d_4zij8
Cosa spinge i governanti americani a mettere in campo di questi programmi, a base di militari nelle strade? Sembra quasi di stare in Italia, dove il governo Berlusconi ha deciso l’utilizzo di soldati in funzione di ordine pubblico. Solo che i militari americani sono molto meno bonaccioni dei nostri…. E da sempre abituati a sparare, specie negli ultimi tempi spesi tra Iraq e Afganistan. Anche addosso ai civili, almeno se si tratta di “sporchi musi islamici”, che hanno preso il posto degli “sporchi musi rossi” e degli “sporchi musi gialli” dei filmoni a base di “arrivano i nostri!”. Gli “innocenti” film razzisti che, senza che lo volessimo e ce ne rendessimo conto, hanno resi un po’ razzisti anche noi quando eravamo ragazzini e facevamo il tifo per le Giacche Blu e il Settimo Cavalleggeri anziché per gli indiani (io, a dire il vero, ho sempre tifato per gli indiani, facendo incazzare gli spettatori).
Come che sia, ciò che appare chiaro da questo disastroso tsumani made in Usa, capace di spazzare con le sue ondate non solo le nostre Borse, è come sia dovuto al livello di vita eccessivamente alto dello zio Sam. Sono ormai 30 anni, se non ricordo male, che il debito pubblico a stelle e a strisce è in passivo. Un passivo sterminato, ripianato di continuo dall’acquisto di titoli del debito Usa prima soprattutto da parte dei laboriosissimi e sparagnini giapponesi, poi anche dagli sceicchi del petrolio e infine perfino dai cinesi. Quasi due miliardi di persone che in pratica lavoravano per finanziare l’eccesivo consumismo americano: vale a dire, quello stile di vita che un annetto fa il presidente George “Whisky” Bush ha declamato a petto in fuori che “non è contrattabile”. E s’è visto…
Il fallimento del disgraziatamente due volte presidente Bush non poteva essere più totale. Impantanato nella “vittoria irachena”, che dura ormai più della guerra in Vietnam. Impantanato in Afganistan nella “Crociata infinita”, nome infelice cambiato in fretta per le proteste del mondo islamico. E ora affacciato sull’orlo del burrone finanziario che può diventare anche un pauroso burrone economico… Con gente che forse protesterà in piazza, e magari di peggio: anche negli Usa infatti esistono le masse di poveracci, non tutti i 300 milioni sono cicale pur se il modello di vita che comunque hanno davanti è sempre l’iper-consumista, a sbafo altrui, “american way life” dei miei stivali. O meglio, degli stivaletti da cow boy di Bush. Insomma, è vero che gli Usa producono moltissimo, ma hanno sbattuto la faccia contro il fatto che “magnano”, cioè consumano, troppo di più di quanto producono. E poi anche in quanto a produzione di beni vari ormai la concorrenza asiatica batte gli Usa su molti fronti. Uno per tutti, che è anche emblematico: Bollywood ha superato Hollywood, cioè la cinematografia dell’India, realizzata in quella che una volta era Bombay, produce più di quella degli Stati Uniti. Bombay batte Hollywood. Con tipi di film che mostrano stili di vita, modi di vedere il mondo e sentimenti ormai molto apprezzati anche in Africa, in Asia, in parti dello stesso Sud America… Sappiamo bene quale capacità di penetrazione e influenza culturale hanno i film: quelli di Hollywood hanno colonizzato o almeno molto influenzato per un bel pezzo anche il pubblico europeo, compreso quello italiano, e relativa cultura moderna.
Bush è ormai un cadavere che ormai puzza perfino per i repubblicani che lo hanno stolidamente eletto e rieletto, ma che politicamente fosse un cadavere era chiaro fin dall’inizio, otto anni fa. Solo un imbecille si può circondare di consiglieri – i famosi “teocon” un po’ alla volta spostati tutti altrove, ma sempre molto ben pagati, man mano che venivano a galla i fallimenti della politica da loro suggerita – che si vantavano di riunirsi almeno una volta alla Casa Bianca per leggere e commentare assieme la bibbia. Dalla quale hanno evidentemente tratto l’ispirazione per guerra contro l’Iraq, coronata dalla disastrosa “vittoria” che non finisce mai, più infinita della “crociata infinita”, e che di sicuro non era agli Usa che serviva. E solo un poveraccio poteva vantarsi davanti al mondo dicendo “Piango spesso sulla spalla di Dio”, anziché spiegare cosa fare per non far piangere gli esseri umani, a partire dagli orfani e dalle vedove di guerra iracheni e americani.
Insomma, anche la democratica versione bushiana del “Gott mit uns!” ha fatto cilecca. “Ora et labora” dicevano i monaci nei monasteri medioevali. In America forse si “ora” troppo, ma sicuramente si mangia e si consuma troppo e si “labora” non a sufficienza. O almeno non a sufficienza per pagarsi il proprio conto al ristorante della vita. E del mondo.
Se qualcuno ha dei commenti da fare in senso “critico” a quanto postato da Nicotri, batta un colpo!
E’ un favore che gli chiedo!
cc
Crisi, giù Wall Street e Asia
l’Europa parte in picchiata
Napolitano: “Basta allarmismo”
Dopo l’ennesima giornata nera dei mercati internazionali, terminata ieri sera con la chiusura a picco di New York a -7,33%, crollano oggi in apertura anche le piazze d’affari asiatiche. A Tokyo il Nikkei ha perso oltre il 11%, e poi chiude a -9,6%. mai così male da 21 anni. Oggi pomeriggio il presidente Usa Bush parlerà alla nazione. Intanto l’Fmi lancia l’allarme: l’economia mondiale è “sull’orlo della recessione”. Attesa per il G7 che si terrà oggi a Washington. E la Consob vieta le vendite allo scoperto
Anita { 10.10.08 alle 2:38 }
x alex { 10.10.08 alle 2:17 }
@ Anita (381-383)
Comment definitely unnecessary, I never shot the Red Cross.
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E’ un suo modo di dire?
Ermetico anche lei?
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@ Anita
E’ vietato, in battaglie o scontri, sparare su medici e paramedici che si riuniscono sotto l’emblema della croce rossa, in quanto disarmati.
Allo stesso modo, quando in qualunque situazione si ritiene qualcuno, per qualunque motivo, non in grado di difendersi, si dice che attaccarlo sarebbe come “sparare sulla croce rossa”.
Questo naturalmente finché si ritiene quel qualcuno in buona fede.
Calan le ombre,
e l’odor moro mi assale.
Farà male.
(alex 2008)
Aiutino del pomeriggio !!
Sapete perchè è difficile dar torto a Nicotri?
A mio avviso per il semplice fatto mediatico che in un momento come questo di crisi mondiale delle borse , con preoccupazione “montante ” per il proprio futuro , il Nicotri ha “richiamato” le guerre in corso in Iraq e in Afghanistan!
Mi domando e vi domando, ma in un momento come questo, c’è ancora qualcuno che si ricorda le “ragioni” per cui c’è qualcuno in quelle terre e per fare cosa?
Alla domanda si potrebbe rispondere che Le “ragioni” democratiche ” di quelle guerre sono ancora tuttora valide, ma , a questo punto si dovrebbe chiamare in causa l’assoluta buona fede e le profonde “ragioni” democratiche di chi iniziò quelle avventure.
In questo momento in cui al comando ci sono le stesse classi dirigenti “responsabili ” delle crisi e preoccupazioni di milioni di persone, dubito che ci sia qualcuno disposto a mettere “la mano sul fuoco” a garanzia!
cc
14:13 Negli Stati Uniti è “panico di vendita”
Si parla ormai di “panic selling”, ovvero di smobilizzi provocati dal panico degli investitori, sordi a qualsiasi iniziativa arrivi dai governi per contrastare la crisi del credito in atto
E queste merde volevano esportare la democrazia? Hanno esportato solo i loro sacchi di merda, oltre alle bombe made in Usa che hanno massacrato un mare di innocenti.
Shalom
caro cc,
dico la mia.
Nicotri ha fatto informazione, noi ci riflettiamo su.
– Tutti dovevano raggiungere il benessere degli americani, sprechi compresi?
-Tutti dovevamo diventare “furbetti del quartierino” producendo zero e arricchendosi facendo girare i soldi dei risparmiatori fessi?
– Tutti dovevamo girare firmati, fare il mutuo per andare alle Maldive, mettere lo zainetto firmato sulle spalle dei nostri pargoletti, altrimenti si sentivano “gli ultimi della covata”?
E la figlia, poverina, che ha bisogno del “ritocchino” per apparire “più appetibile”?
E potrei continuare con tutti gli aspetti del nostro stile di vita!
C’è un detto da noi (forse anche da voi):
Ogni giorno nasce un cucco e beato chi lo cucca!!!
E’ la caccia al cucco che dura da troppo tempo!
Ber ha detto in un post:
dopo il terremoto si deve ripulire tutto e poi ricostruire.-
Noi l’abbiamo provato e imparato a nostre spese ,e abbiamo soprattutto capito che l’essenziale si salva , il resto va giù.
ciao
Caro Controcorrente.
I colpetti critici stai sicuro non mancheranno, perfino le pantegane che comprano tutto dieci volte riemergono per l’occasione dalle fogne, io mi limito a qualche sottolineatura, purtroppo amara.
Ieri Berlusconi ha invitato gli azionisti a non vendere ed oggi è record di vendite, come primo effetto non c’è male!!
Fmi lancia l’allarme ” l’economia mondiale è “sull’orlo della recessione”
S’ullorlo!!! e da mo’ che l’orlo è stato superato è ormai da giorni che stiamo precipitando nel burrone, i provvedimenti dei governi possono solo rallentare un po’ la corsa, sono ciuffetti d’erba dove servirebbero tronchi.
Bontà sua la “Consob vieta le vendite allo scoperto”, ma questa è una rivoluzione comunista, impedire a degli onesti intrallazzatori di vendere oggi i cavoli che domani potrebbero comprare da un contadino che forse dopodomani li coltiverà, ma che siamo … a Cuba, cove va a finire l’economia creativa, il libero mercato.
Insomma TUTTI i grandi esperti di economia stanno validando a pieno una delle teorie di Murphy, “un esperto e’ una persona che schivando i piccoli errori va dritto alla catastrofe”.
Salutoni Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.
Niente colpi.
Mi meraviglia che si riporti da un sito come:
http://www.alternet.org/
Basta dare una guardata…
Anita
Visto che presto saremo a pane e cicoria, vado a seminare l’orto.
Andrà peggio per chi non è abituato alla cicoria.
Antonio
xAnita
gli altri bloggers mi scuseranno, forse…
the crash of the Asian market, whatever next…
I will ask you for a bit of advice. Let’s assume that someone has a mortgage, and their savings are enough to pay it off. Would it be a good move to do so?
cheers
Peter
Nel frattempo i “communisti ccosì”…(cfr. Mario Brega in “Un sacco bello”)
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Quei precari di Liberazione.
Erano gli stessi che sfilavano dietro lo stendardo di San Precario e gridavano ai padroni. Il diavolo che fa le pentole ma non i coperchi ha deciso di sbugiardarli. Così Liberazione si è ritrovata l’«amico» sindacato alla porta di casa che reclamava la regolarizzazione, leggasi l’assunzione, dei precari. Eh sì, perché la testata diretta da Piero Sansonetti di colleghi precari ne impiegava tanti, salvo poi inveire contro il centrodestra profittatore, se non altro, della pazienza altrui, cioè dei poveri precari. L’Associazione stampa romana ora ha chiesto l’assunzione di «tutti i colleghi che in questi anni hanno prestato la loro opera con contratti a termine sia nella testata madre sia nei supplementi». Capito i moralisti?
(Il Giornale.it)
http://www.youtube.com/watch?v=75PT2fIIx0U
Nicotri, perché non ci hai detto di questo fenomenale tuo pezzo sulla Carfagna? Una preso per il culo geniale. Ma poteva postarla nel suo sito.
http://www.giornalettismo.com/archives/author/pino-nicotri
http://www.giornalettismo.com/archives/84/legge-bavaglio/
Lo strano è che questi somari di RaiNews24 li pagano e strapagano pure. Con i nostri quattrini. Va bene che se li fuma Bush, però vederli buttar via anche così è seccante:
http://www.giornalettismo.com/archives/author/pino-nicotri
Purtroppo si sta avverando quanto avevamo previsto già da mesi. Con il grave e provocatorio provvedimento adottato dalla Commissione Ambiente della Regione Lombardia, su proposta dell’assessore Buscemi di Forza Italia, si sceglie sfrontatamente di far prevalere gli interessi di pochi rispetto a quelli dei cittadini.
Anziché la salute si privilegiano la rendita ed il profitto di pochi.
Quanto accaduto ieri ha pochi precedenti in quanto a moralità nella politica.
Si sono spudoratamente modificate le regole, mentre la partita era ancora in corso: infatti l’unica osservazione avanzata sul piano rifiuti della Provincia di Cremona è stata quella sulla distanza fra discariche abolendo ogni vincolo! Questo è inaudito: è come se nel corso di una partita di calcio, dopo dieci minuti dall’inizio del secondo tempo venissero abolite le regole che prevedono la possibilità di punizioni e calci di rigore.
Dovranno spiegarci in ogni sede e ad ogni livello quali sono le motivazioni tecniche per non adottare criteri di salvaguardia come le distanze fra discariche. Chi sono i soggetti che hanno effettuato i sopralluoghi per giungere a queste conclusioni? Ne avevano i titoli? Noi abbiamo motivo di dubitarne.
Come mai improvvisamente, dopo mesi, per accelerare l’apertura della discarica hanno adottato un provvedimento pericoloso che contrasta con tutti gli studi effettuati finora e che davano perentorie indicazioni rispetto alla necessità di garantire una distanza almeno di 5 chilometri fra una discarica e l’altra?
La partita non finisce qui, è appena cominciata. Adotteremo tutti i mezzi che vanno dalla mobilitazione dei cittadini ai mezzi legali per impedire che si realizzi questa ennesima aggressione al territorio.
DA OGGI PER NOI LA DISCARICA DI AMIANTO DI CAPPELLA CANTONE non è più una questione locale o provinciale, ma diviene un fatto nazionale.
E’ per questo che da oggi abbiamo iniziato ad approntare strumenti politici ed organizzativi per estendere il più possibile le adesioni e il consenso e per creare le condizioni entro la fine dell’anno per organizzare una manifestazione nazionale da tenersi a Cappella Cantone, coinvolgendo associazioni, gruppi, enti locali, sindacati e partiti.
Ricordiamo che ad oggi abbiamo ricevuto già significative adesioni come quelle delle organizzazioni sindacali CUB, SDL, AL Cobas-CUB oltre a tutti gli organismi che si occupano di amianto sul piano nazionale e la disponibilità di Medicina Democratica a metterci a disposizione le sue strutture tecnico-legali.
Proseguiremo, inoltre, le nostre iniziative di informazione attraverso banchetti di propaganda a Cappella Cantone, Corte Madama, San Bassano ecc dove inviteremo anche la popolazione a sottoscrivere una lettera di protesta da inviare agli amministratori regionali.
E’ solo l’inizio e non ci fermeremo.
Cordiali saluti
Mariella Megna
Cittadini contro l’amianto della provincia di Cremona
per informazioni scrivi a nodiscaricadiamianto@yahoo.it
o telefona a: 3355328761 – 3389875898
visita il nostro blog: http://cittadinicontroamianto.blogspot.com
Il veleno introdotto nel sistema finanziario mondiale dai titoli tossici made in USA sta producendo i suoi effetti.
Nessuno al mondo sa dire quanta sia la quantità di veleno americano e dove si trovi. La SEC, la FED, il Governo di Bush, il ministro del Tesoro Paulson dov’erano in questi anni? Mentre la loro nazione baluardo di libertà esportava cannoni e CDO e subprime, titoli su debiti inesigibili. Lo sapevano questi bastardi che erano inesigibili.
Una merda introdotta nei fondi e nei derivati che produrrà decine di milioni di disoccupati, di senza tetto, di risparmiatori disperati. Il debito pubblico americano è il più alto del pianeta, gli Stati Uniti consumano un terzo delle risorse della Terra, ma sono solo 300 milioni su 6,7 miliardi. Per rimanere in piedi devono controllare l’economia mondiale con la finanza e con le armi. Gli Stati Uniti spendono 560 miliardi di dollari OGNI ANNO per gli armamenti, per le centinaia di basi militari sparse per il mondo, dal Giappone, a Cuba, a Vicenza. La seconda nazione per spese militari è la Gran Bretagna con 59 miliardi di dollari, quasi un decimo, e la Russia di Putin segue con 35.
Fonte: Plan B 3.0, Lester Brown
Il mondo paga la tenuta del dollaro, i 560 miliardi di dollari in armamenti. Gli Stati Uniti, di fronte a questo disastro finanziario, dovrebbero fare come la Germania nazista sconfitta e costretta a pagare i debiti di guerra e corrispondere i debiti di PACE alle nazioni che ha messo in ginocchio.
Tra Saddam e Bush chi ha fatto più danni? Più morti? Il primo è stato impiccato dal secondo che, nel frattempo ha impiccato anche l’economia mondiale. Da chi è stato eletto Bush? Dalla finanza americana, dalla National Rifle Association, l’organizzazione che promuove l’industria delle armi, dai petrolieri. Nel 1989 è caduto il muro di Berlino, nell’ottobre 2008 è caduto il muro di Wall Street insieme al delirio di una globalizzazione governata da chi ci guadagnava sopra. L’URSS non esiste più. Gli Stati Uniti, per adesso, ci sono ancora e ci spiegano l’economia, la finanza, la libertà. Ci occupano per proteggerci, fanno fallire le nostre banche, le nostre borse. Yankees Go Home, con le vostre armi, le vostre atomiche, la vostra finanza creativa.
Non credo che le banche falliranno, ma non è questo il vero pericolo. Tra pochi mesi il crollo della finanza si trasferirà nell’economia reale, nella produzione. In primavera nessuno penserà più al titolo delle azioni o al conto corrente, ma al posto di lavoro, ad arrivare alla fine del mese.
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E come al solito a prenderla nel culo saremo noi. Coglioni che abbiamo pure votato Berlusconi
Ratzy a Mary
x Anita
Qualunque opinione si abbia sul sito di Alternet, sta di fatto che le novità introdotte da Bush in tema di interventi militari e di polizia interna sono vere. Come del resto era vera la “liberalizzazione ” sull’uso della atomiche da parte dei comandanti militari, senza più bisogno dell’ok del capo dello Stato, ed era vera la dottrina che assegna agli Usa potere di vita e di morte riguardo chi può usare o no lo spazio attorno al pianeta.
Così come sono vere le dichiarazioni riportate nellarticolo di Alternet, con tanto di nomi e cognomi.
Direi che ce n’è abbastanza per riflettere un po’ di più.
Un saluto.
pino
Peter { 10.10.08 alle 15:07 } xAnita
“I will ask you for a bit of advice. Let’s assume that someone has a mortgage, and their savings are enough to pay it off. Would it be a good move to do so?”
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Dear Peter,
it all depends on your financial situation and needs.
There are many pros on paying off your mortgage, one is emotional relief from the anxiety of owing money.
You may simply feel more secure owning your home free and clear.
You are a long way from retirement, but it is a sense of security if you plan live in your home when you retire.
Of course you must have enough savings for emergencies, loss of job, illness, etc….
I would say more than one year worth of savings.
Not having a mortgage, will allow you to put that money into savings.
But I don’t know the tax law in England, are you able to deduct the interest paid from your taxes?
This is my suggestion for you or the fictitious person.
Take care,
Anita
Opinioni alternative su
Hotel Guantanamo 5 stelle lux:
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A45936-2005Jan3.html
O anche:
http://www.wsws.org/articles/2003/jan2003/guan-j03.shtml
Nessun esperto economista può avere una soluzione valida a risolvere i problemi di questo mondo, oggi.. Non il comunismo,non il soft comunismo-socialismo,non gli anarchici e non la democrazia capitalistica che, come vediamo ha fallito.
Qual’è il vero problema di questo mondo, che è come se fumasse 100 pacchetti di sigarette al giorno , dunque destinato in poco tempo a soccombere?
Il problema principale è, (secondo il mio parere) la popolazione mondiale giunta oramai alla soglia dei 7.000.000.000 di esseri umani, che vogliono non solo mangiare,ma,per non dilungarmi troppo, vogliono sempre di più.
Oltre ciò sappiamo che è l’uomo la causa dei cambiamenti climatici.
Quale soluzione?
Scoprire un nuovo pianeta e spedirne li, 3 miliardi e mezzo di umani, oppure mangiarci uno con l’altro fino ad arrivare a quella cifra ottimale di cui prima.
Ma, la prima soluzione sarà possibile quando oramai sarà tardi, la seconda soluzione non è umana, oltre ciò non risolverebbero veramente i problemi economici perchè tutte le infrastutture rimarrebbero indatte, creando difficoltà e una disoccupazione maggiore di oggi.
Oltre ciò sappiamo che è l’uomo la causa dei cambiamenti climatici.
Soluzione? Una terza guerra mondiale, (senza bombe atomiche) da protrarre fino alla distruzione di tutte le infrastutture esistenti e fino alla morte della metà della popolazione mondiale.
Subito dopo la terra comincerebbe di nuovo a respirare , i mari e gli oceani a rivivere e a ripopolarsi di quello che oramai non si trova più.
Dunque un ricominciare, ricchi dalle esperienze passate , catapultandoci sulle energie alternative-
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E dulcis in fundo, si elimenerebbe e dunque si risolverebbe la questione mediorientale dato che, di palestinesi non ce ne sarebbero più.
Ahahahahahahahh, l’ultima frase è solo uno scherzo.
Macabro se si vuole , ma resta solo uno scherzo.
Borse, giornata di fuoco. Milano risale: -4%,
Wall Street cade e poi recupera
Berlusconi: “Forse uno stop ai mercati Ue”
Le borse europee tentano di dimezzare le perdite in scia all’apparente recupero di Wall Street (+0,19%), che resta comunque fortemente volatile. L’indice paneuropeo Dj Stoxx 600 registra ora una flessione di 4,9 punti percentuali in scia ai tentativi di miglioramento di Milano (-4,1%), Amsterdam (-5,3%), Zurigo (-4,7%) e Parigi (-7,1%). Recuperano ma restano ancora pesanti sia Francoforte (-7,6%) che Londra (-6,45%).
Inku Lazio
Da New York a Washington, i commercianti si difendono con offerte e promozioni
I discount hanno registrato un incremento del 9 per cento rispetto al settembre 2007
La crisi mette a freno gli acquisti
e negli Usa è sempre tempo di saldi
La crisi mette a freno gli acquisti e negli Usa è sempre tempo di saldi
NEW YORK – La Fifth Avenue è un fiume di gente che scorre tra uffici e negozi, tutti con in mano un caffè Starbucks e nel cuore il peso della crisi economica. Ma New York non è città che si arrende e qui gli americani reagiscono all’ondata di tensione con un’arma infallibile: lo shopping a buon mercato. Quella che potrebbe sembrare una normale operazione di marketing è infatti una speranza concreta alla quale si aggrappano ora migliaia di commercianti e piccoli imprenditori. A tre settimane da Halloween, a poco più di un mese dal giorno del Ringraziamento, a settanta giorni dal Natale, la crisi dei mercati spaventa gli imprenditori quasi come un secondo uragano Katrina.
“Nessuno di noi si aspettava che una situazione del genere si sarebbe risolta in pochi giorni – spiega Bob Carbonell, direttore dell’ufficio di credito dell’agenzia finanziaria Bernard Sands – ma se le casalinghe smettono di comprare e nascondono i soldi sotto il materasso per noi è la fine”. Per evitare che questo accada, la città pullula di negozi che offrono vestiti, accessori, libri, prodotti per la casa e persino mobili a prezzi molto convenienti. L’obiettivo di quest’anno infatti non è il turista ma la casalinga, il padre di famiglia, il newyorkese che abita in una bella casa nell’Upper East Side o a Brooklyn ma che quest’anno ha deciso di tirare la cinghia.
Basta fare un giro sulla 42nd Street per imbattersi, di fronte al Grand Central Terminal, in negozi che vendono scarpe di marca a prezzi scontati, con in più l’offerta “compri due e paghi il secondo articolo la metà”. Dopo l’acquisto, sullo scontrino la scritta “You saved…” ti ricorda quanto hai risparmiato. In questo momento, nel centro di Manhattan, con meno di quaranta dollari si possono acquistare un paio di scarpe, un cappello, una sciarpa e una borsa alla moda. Ma non è finita. Un noto stilista inglese ha appena aperto a Brooklyn un negozio che vende vestiti scontati del 30 per cento e in Lafayette Street una gioielleria di design offre le sue creazioni a prezzi vantaggiosi; in Fulton Street un bookstore vende libri a meno di due dollari e sempre nel centro della Grande Mela è possibile trovare negozi con mobili scontati del 70%.
I commercianti, nel dubbio, svendono. Soprattutto considerando che è questo il periodo in cui si deve ordinare la merce all’ingrosso, in attesa delle festività: “Fare le ordinazioni è un problema. Abbiamo paura di farci mandare merce che poi non riusciremo a vendere, ma non possiamo nemmeno correre il rischio di restare con i magazzini vuoti e perdere clienti!”, spiega Matt Rubel, capo esecutivo della Payless ShoeSource. Dunque la soluzione è invogliare il cliente, anche a costo di svendere una cucina.
Quello del “saldo selvaggio” è un fenomeno che riguarda anche altre grandi città americane: Washington, ad esempio, nel solo mese di settembre ha visto salire le vendite nei discount fino al 9% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Scott ed Elaine Bourdeau, una coppia che abita ad Herndon, in Virginia, giura che quest’anno Babbo Natale porterà ai loro bambini solo un regalo a testa: “Avevamo programmato un viaggio in Italia ma probabilmente rinunceremo. E cominceremo a risparmiare anche sui regali di Natale”. Le offerte promozionali dei commercianti li aiuteranno, forse, a scrollarsi di dosso la paura e metter di nuovo mano alla carta di credito.
x Rodolfo
se fossi ebrea o israeliana non vorrei che tu difendessi le mie ragioni!!
A volte pari un uomo che ha delle sensibilità, altre volte un bambino che vuole scandalizzare.
Ma di certi argomenti un bambino non sa ,e un uomo dovrebbe porsi il problema dell’opportunità di parlare con “scienza e coscienza”oppure tacere.
Da adulti si scherza “cum judicio”!
ciao
Ah Sylvi, non mi tormentare, ho tante personalità , che non sò chi sono io.
xSylvi
A volte credo, che mi sto godendo veramente la vita ,perchè rimango cosi…….un bambino.
xNicotri, che strano, anche a me piaceva da bambino essere l’indiano,mi costruivo l’arco con canne da bambù e spennavo i galli più belli del cortile.
Caro Nicotri,
le scrivo per verificare se anche questa è una”bufala”.
Corre “voce” che i sottanoni d0oltre tevere ,avvisati(chissà dall’alto)abbiano avuto sentore della crisi ed abbiano accumulato grandi quantità d’oro nei “forzieri” vaticani!
Può verificare ,se le è possibile!
Grazie
cc
Caro Nunzio,
tranquillo c’è rimedio a tutto.
Hanno inventato nuovi “ciucci” che contengono sostanze che garantiscono almeno 24 h di Nirvana!
saluti
cc
xSylvi, scrivi:-
“Ma di certi argomenti un bambino non sa ,e un uomo dovrebbe porsi il problema dell’opportunità di parlare con “scienza e coscienza”oppure tacere”.
–
-Io mi domando oggi, chi è che veramente sà.
Tutti i blablabla, e tutti credono di avere la verità in tasca,quando, secondo me, la vera verità non esiste, ed in ogni verità è contenuta una menzogna.Funziona anche viceversa.
ed è spuntato controcorrente a sputare la sua verità,come volevasi dimostrare
Caro Nunzio,
è più grave del previsto, urge il ciuccio!
Misteri insondabili.
Leggo un post che per una ventina di righe è sensato e condivisibile, poi vira di 180 gradi ed in altre dieci diventa un delirio di odio contro il mondo intero, e specialmente contro una piccola parte di questo mondo. Nel successivo post accorgendosi delle “parole dal sen fuggite”, cerca di rimediare buttandola in burletta. Come se chi ha tanta sensibilità sulle proprie cose potesse scherzare sulle altrui disgrazie.
Difficile capire un simile comportamento, comprenderne i motivi. Potrebbe dipendere da una grave forma di dissociazione psichica??
Lo farà per adeguarsi al volere di una sua divinità sadica ed ottusa??
Dipenderà da nefaste influenze astrali ??
Oppure molto più semplicemente dal fatto ormai assodato che è uno grandissimo stronzo???
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
Caro Controcorrente,
oltre a quello che non ho da dirti, non mi sembra il caso di aggiungere altro.
ah , caro Nr.34, quanta pena mi fai.
anche il mio Nr.35 vale per il Nr.34. Ahahahahahahahhaha
x Rodolfo
nessuno ha la verità sul vassoio!
Platone fa dire a Socrate la famosa frase “Io so di non sapere”, ma parlare con “scienza e coscienza” ti fa essere umile uomo che cerca la verità.
Cercarla ti pone il problema non dell’arroganza, ma dell’umiltà e , soprattutto, della buona fede nel porti verso gli altri.
Comunque metti un po’ di ordine nelle tue personalità.
Non è bello mettere le camicie stirate nello sgabuzzino delle scope, nè le mutande nel cassetto delle posate!
ciao
L’ultima frase del mio post Nr.22, ed il seguito nel post Nr 23,è voluta, perchè scriverla a seguito ,non avrebbe scandalizzato,ed era quello che volevo.
Ma la poca fantasia di certi,fà sempre brutti scherzi.
@ Sylvi
“Non è bello mettere le camicie stirate nello sgabuzzino delle scope, nè le mutande nel cassetto delle posate!”.
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Vero, a meno che si tratti di persona che non ha interesse, se non strumentale, a relazionarsi con l’esterno.
Nel qual caso i suoi deliri andrebbero totalmente ignorati.
xAlex
e ammia, nun mi ni futti nenti.
Essere ignorato da te , per me è cosa buona.
Che strano, quasi ogni giorno scrivo un post ed ogni volta tutti mi danno addosso, però solo offendendo.Ed io sono costretto a rispondere ai cazzeggiamenti e alle offese con altrettanti cazzeggiamenti.
Non si cerca di smontare i miei argomenti, affinchè io possa avere la passibilità di dar ragione, di capire i miei errori o di controbattere, no, solo offese cosi gratuite da rasentare l’odio puro.
Se ritenete quello che scrivo stupido, a che vale rispondere offendendo. Vi volete liberare di me? Non rispondete per niente.
Capirò dopo i miei primi due o tre post ,l’antifona, e sparirò in modo definitivo. Comprendete amici?
n42
x Nunzio
Le sue sono questioni più che altro di fede. Forse è per questo che non trova molti interlocutori. Personalmente, faccio fatica a interloquire con chi dice “ciliegina sulla torta, non ci sarebbero più palestinesi”. Così come lei magari farebbe fatica a interloquire con chi dovesse dire “ciliegina sulla torta, non ci saranno più italiani” oppure “ciliegina sulla torta, non ci saranno più isreliani” oppure “non ci saranno più ebrei”. Non trova?
Gli Ahmadinejad non mi piacciono, neppure se israeliti o israeliani.
Magari lei faceva solo dell’ironia, ma se qualcuno facesse quel tipo di ironia a danno dei cittadini della Knesset o del rabbinato subito comincerebbeo a urlare gli hvg e affini. In queste condizioni, non capisco come fa a meravigliarsi di trovare pochi interlocutori.
Un cordiale saluto.
pino nicotri
evviva, ho ricevuto una risposta sibillina.
x Controcorrente
E chi lo sa! La parola di Dio, comunque, vale oro. Almeno per il Vaticano.
Un saluto.
pino
x Nunzio
Ma va’, continua a scrivere, questo e’ un forum democratico…
Ogni pensiero vale.
Ciao, Anita
no,caro Nicotri, di interlocutori ne trovo sempre,che offendono solamente.
Nel mio ultimo post non c’è niente di religioso, nemmeno nell’ l’ultima frase.
Si sbaglia, l’ironia, lo scherzo, lo capisco , ed io ad una frase come quella scritta da me , all’incontrario ci avrei riso su.Un saluto
caro Narciso alias Rodolfo,
la vuoi smettere di specchiarti nel lago?
Dì una cosa ragionevole e io ti leggerò con attenzione e ti risponderò con altrettanto rispetto.
Soprattutto non raccontarci la Bibbia, io non racconto il Vangelo,e, più ancora, difendi le tue idee, che provengono dalla Bibbia, ma che siano elaborate dalla tua intelligenza.
Non te lo dirò più!
ciao
Parlando di ORO; negli Stati Uniti c’e’ una forte corsa ad acquisti di casse forti.
Non vuole necessariamente dire che le riempiano d’oro e argento, ma che prelevino i contanti dalle banche.
Quest successe anche verso la fine degli anni 70, ecco perche’ io ne ho ben 3, uno con allarme 24/7, mio marito era sempre pessimista.
Adesso ci tengo documenti, devo confessare che quello in cui tengo i miei gioielli e’ aperto…pero’ ho l’allarme in tutta la casa.
Anita