Lo tsunami economico finanziario partito dagli Usa e i timori di Bush di rivolte in casa: militari fatti rientrare dall’Iraq per il “controllo delle folle”

L’articolo è annunciato da uno strillo di copertina, cioè nella home page, che dice: “Dal 1° ottobre, migliaia di soldati vengono riversati nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse””. Per l’esattezza, per ora si tratta solo dei 3-4 mila soldati della prima brigata delle Terza Divisione di Fanteria, che a quanto pare in caso di emergenza nazionale potrà mettere a frutto l’esperienza fatta in Iraq per “sottomettere individui indisciplinati”, insomma per domare rivolte di civili: “Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…”.

Questa è la sua traduzione in italiano, per la quale devo ringraziare una lettrice:

“Migliaia di truppe si riversano nelle citta’ americane, pronte a esercitare il “controllo delle folle.

Ai membri del Congresso e’ stato detto che avrebbero dovuto affrontare la legge marziale, se non avessero passato il bailout. Questa non sarà l’ultima volta.

di Naomi Wolf

Originale su

http://www.alternet.org


08/10/08 “AlterNet” – La Prima Brigata della Terza Divisione di Fanteria – fra i tremila e i quattromila soldati – è stata sguinzagliata negli Usa dal 1 ottobre. Ufficialmente, la missione è di controllare le folle, secondo la pratica alla quale [questi militari] sono stati addestrati in Iraq, per “soggiogare soggetti indisciplinati” e per gestire l’emergenza nazionale.

Io mi trovo a Seattle e ho saputo dal fratello di uno dei soldati che attualmente si stanno esercitando. Amy Goodman ha riportato che [1] un portavoce dell’Esercito ha confermato che [queste truppe] potranno usufruire di carri armati e di tecnologie letali e non-letali per il controllo delle folle.

George Bush […] ha stabilito legalmente che nella “Guerra al Terrore” gli Usa sono in Guerra in tutto il mondo e così tutto il mondo è un campo di battaglia. Di conseguenza, lo sono anche gli Stati Uniti.

Egli ha anche cambiato l’ Atto di Insurrezione del 1807 per attribuirsi maggiori poteri nel caso di una non meglio definita “insurrezione” o di svariate altre “situazioni” che egli stesso ha il potere di indentificare.

La Costituzione consente la sospensione dell’Habeas Corpus (quello che ci salva dal venire arrestati e detenuti senza processo) in caso di “insurrezione”. Con un esercito personale a disposizione, viene rafforzato il suo potere di chiamare un gruppo di dimostranti o di elettori arrabbiati “ribelli che mettono in atto un’insurrezione”.

Il senatore repubblicano della California, Brad Sherman, ha detto al Congresso – vedi su Youtube [2] – che alcuni membri del senato sono stati minacciati con l’introduzione della legge marziale entro una settimana, se non avessero votato a favore del bailout:

“L’unico modo di far passare questo decreto è di creare e mantenere un’atmosfera di panico… A molti di noi, durante conversazioni private, è stato detto che, se avessimo votato contro, lunedì sarebbe venuto giù il cielo e che i mercati sarebbero crollati di 2-3mila punti il primo giorno e di un altro paio di migliaia di punti il giorno dopo. Alcuni membri [del Congresso] sono anche stati minacciati con la legge marziale, se avessero votato no”.

Se questo è vero e se il repubblicano Sherman non ha le allucinazioni, visto che questi sono disposti a minacciarci con la legge marziale oggi, sarebbe sciocco pensare che non useranno la stessa minaccia anche in futuro. Sarebbe altrettanto pazzesco confidare in un normale processo di elezioni per risolvere [il problema] di queste minacce.

E poi, perché ricorrere alla Prima Brigata? La prima cosa che si ottiene è di armare coi denti un simile ricatto.

Ho intervistato un veterano del Vietnam, il Colonnello a riposo della U.S. Air Force, David Antoon:

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare il Congresso, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. Il Congresso sarebbe alla merce’ dei leader militari, chiedendo loro di non obbedire a un ordine illegale.

D. Ma ora questi ordini sarebbero legali?

R. Esatto.

D. E se il presidente mandasse la Prima Brigata ad arrestare un manipolo di elettori, cosa potrebbe fermarlo?

R. Nulla. La cosa poi finirebbe in tribunale, ma intanto l’arresto verrebbe effettuato.

D. Se il presidente mandasse la Prima Brigata a uccidere dei civili, cosa lo potrebbe fermare?

R. Nulla.

D. Cosa potrebbe impedirgli di mandare la Prima Brigata ad arrestare il direttore del Washington Post?

R. Nulla. Potrebbe fare quel che ha fatto in Iraq: mandare un cingolato giù per le vie di Washington a sparare al Washington Post, per poi dire che intendevano colpire un altro bersaglio, come hanno fatto con Al Jazeera.

D. Cosa succederebbe se un soldato della Prima Brigata si rifiutasse di andare contro i cittadini statunitensi?

R. Sarebbe probabilmente trattato da disertore, come in Iraq: arrestato, detenuto e poi messo in cella per 5 anni. In Iraq uno studio di Ann Wright ha mostrato che i disertori sono riservisti che si sono rifiutati di tornare in Iraq e hanno avuto sentenze superiori a quelle dei criminali di guerra.

D. Il Congresso dispone di militari?

R. No. Il Congresso non ha alcun controllo diretto sui corpi militari. I governatori hanno la Guardia Nazionale, ma devono comunque riferire al Presidente, se questi dichiara l’emergenza.

D. Chi può arrestare il presidente?

R. Il giudice supremo può arrestare il presidente, dopo che questi ha lasciato [l’incarico] o dopo l’impeachment.

D. Visto il pericolo, lei sosterrebbe l’impeachment?

R. Sì. Il presidente Bush ha abolito il Posse Comitatus, il quale – con una pena di 2 anni – ha impedito ai leader americani, fin dai tempi della Guerra Civile, di mandare truppe militari nelle nostre strade. Dovrebbe venire destituito immediatamente con un processo bipartisan per impedire l’uso di truppe e di forze mercenarie contro cittadini Usa.

D. Gli americani dovrebbero rivolgersi ai leader militari affinché rompano pubblicamente con questa risoluzione, dovrebbero chiedere ai loro uomini e donne di disobbedire a questi ordini?

R. La lealtà di ogni ufficiale dovrebbe essere prima di tutto alla Costituzione. Ogni ufficiale dovrebbe pubblicamente rigettare ogni ordine illegale, anche se viene dal presidente.

D. Ma se questi [ordini] sono adesso legalizzati? Se dicessero “Non obbedire al Comandante in Capo”, cosa succederebbe ai militari?

R. Forse verrebbero arrestati e perseguiti come coloro che si rifiutano di partecipare alle attuali guerre illegali. O a un colpo di stato.

D. Ma questo è già un colpo di stato?.

R. Sì“.

Naomi Wolf e’ l’autrice di “Give Me Liberty” (Simon and Schuster, 2008) e della continuazione del bestseller del New York Times “The End of America: A Letter of Warning to a Young Patriot” (Chelsea Green, 2007).

[1] http://www.democracynow.org/blog/2008/10/2/amy_goodmans_latest_column_invasion_of_the_sea_smurfs

[2] http://www.youtube.com/watch?v=HaG9d_4zij8

Cosa spinge i governanti americani a mettere in campo di questi programmi, a base di militari nelle strade? Sembra quasi di stare in Italia, dove il governo Berlusconi ha deciso l’utilizzo di soldati in funzione di ordine pubblico. Solo che i militari americani sono molto meno bonaccioni dei nostri…. E da sempre abituati a sparare, specie negli ultimi tempi spesi tra Iraq e Afganistan. Anche addosso ai civili, almeno se si tratta di “sporchi musi islamici”, che hanno preso il posto degli “sporchi musi rossi” e degli “sporchi musi gialli” dei filmoni a base di “arrivano i nostri!”. Gli “innocenti” film razzisti che, senza che lo volessimo e ce ne rendessimo conto, hanno resi un po’ razzisti anche noi quando eravamo ragazzini e facevamo il tifo per le Giacche Blu e il Settimo Cavalleggeri anziché per gli indiani (io, a dire il vero, ho sempre tifato per gli indiani, facendo incazzare gli spettatori).

Come che sia, ciò che appare chiaro da questo disastroso tsumani made in Usa, capace di spazzare con le sue ondate non solo le nostre Borse, è come sia dovuto al livello di vita eccessivamente alto dello zio Sam. Sono ormai 30 anni, se non ricordo male, che il debito pubblico a stelle e a strisce è in passivo. Un passivo sterminato, ripianato di continuo dall’acquisto di titoli del debito Usa prima soprattutto da parte dei laboriosissimi e sparagnini giapponesi, poi anche dagli sceicchi del petrolio e infine perfino dai cinesi. Quasi due miliardi di persone che in pratica lavoravano per finanziare l’eccesivo consumismo americano: vale a dire, quello stile di vita che un annetto fa il presidente George “Whisky” Bush ha declamato a petto in fuori che “non è contrattabile”. E s’è visto…

Il fallimento del disgraziatamente due volte presidente Bush non poteva essere più totale. Impantanato nella “vittoria irachena”, che dura ormai più della guerra in Vietnam. Impantanato in Afganistan nella “Crociata infinita”, nome infelice cambiato in fretta per le proteste del mondo islamico. E ora affacciato sull’orlo del burrone finanziario che può diventare anche un pauroso burrone economico… Con gente che forse protesterà in piazza, e magari di peggio: anche negli Usa infatti esistono le masse di poveracci, non tutti i 300 milioni sono cicale pur se il modello di vita che comunque hanno davanti è sempre l’iper-consumista, a sbafo altrui, “american way life” dei miei stivali. O meglio, degli stivaletti da cow boy di Bush. Insomma, è vero che gli Usa producono moltissimo, ma hanno sbattuto la faccia contro il fatto che “magnano”, cioè consumano, troppo di più di quanto producono. E poi anche in quanto a produzione di beni vari ormai la concorrenza asiatica batte gli Usa su molti fronti. Uno per tutti, che è anche emblematico: Bollywood ha superato Hollywood, cioè la cinematografia dell’India, realizzata in quella che una volta era Bombay, produce più di quella degli Stati Uniti. Bombay batte Hollywood. Con tipi di film che mostrano stili di vita, modi di vedere il mondo e sentimenti ormai molto apprezzati anche in Africa, in Asia, in parti dello stesso Sud America… Sappiamo bene quale capacità di penetrazione e influenza culturale hanno i film: quelli di Hollywood hanno colonizzato o almeno molto influenzato per un bel pezzo anche il pubblico europeo, compreso quello italiano, e relativa cultura moderna.

Bush è ormai un cadavere che ormai puzza perfino per i repubblicani che lo hanno stolidamente eletto e rieletto, ma che politicamente fosse un cadavere era chiaro fin dall’inizio, otto anni fa. Solo un imbecille si può circondare di consiglieri – i famosi “teocon” un po’ alla volta spostati tutti altrove, ma sempre molto ben pagati, man mano che venivano a galla i fallimenti della politica da loro suggerita – che si vantavano di riunirsi almeno una volta alla Casa Bianca per leggere e commentare assieme la bibbia. Dalla quale hanno evidentemente tratto l’ispirazione per guerra contro l’Iraq, coronata dalla disastrosa “vittoria” che non finisce mai, più infinita della “crociata infinita”, e che di sicuro non era agli Usa che serviva. E solo un poveraccio poteva vantarsi davanti al mondo dicendo “Piango spesso sulla spalla di Dio”, anziché spiegare cosa fare per non far piangere gli esseri umani, a partire dagli orfani e dalle vedove di guerra iracheni e americani.

Insomma, anche la democratica versione bushiana del “Gott mit uns!” ha fatto cilecca. “Ora et labora” dicevano i monaci nei monasteri medioevali. In America forse si “ora” troppo, ma sicuramente si mangia e si consuma troppo e si “labora” non a sufficienza. O almeno non a sufficienza per pagarsi il proprio conto al ristorante della vita. E del mondo.

690 commenti
« Commenti più vecchi
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy e caro Controcorrente,
    trovo la vostra fede nell’Europa poetica e romantica ma del tutto imotivata: l’Europa starà zitta.
    La sinsitra perchè, proprio come l’astuto Baffetto, ha un ottimo nemico da usare coem bersaglio (dimenticando che è un bersaglio vivo). La destra perchè il Banana le fa comodo.
    A voler essere cinici si arriva alla conclusione che tutta l’Europa, sul piano politico, è Ittaglia.
    Quanto alla simpatica figlia di Silvy non capisco bene le ragioni di tanto scandalo: in Ittaglia è sempre stato così e non c’è proprio alcuna ragione per cambiare. U.

  2. Anita
    Anita says:

    x CC

    Sembra che abbia scritto a Dio diverse volte, ma Dio non risponde.

    Ecco le accuse di Ernie Chambers Senatore – Nebraska (D):

    The lawsuit accuses God “of making and continuing to make terroristic threats of grave harm to innumerable persons, including constituents of Plaintiff who Plaintiff has the duty to represent.” It says God has caused “fearsome floods, egregious earthquakes, horrendous hurricanes, terrifying tornadoes, pestilential plagues, ferocious famines, devastating droughts, genocidal wars, birth defects and the like.”

    The suit also says God has caused “calamitous catastrophes resulting in the wide-spread death, destruction and terrorization of millions upon millions of the Earth’s inhabitants including innocent babes, infants, children, the aged and infirm without mercy or distinction.”

    Chambers also says God “has manifested neither compassion nor remorse, proclaiming that defendant will laugh” when calamity comes.
    _______________________

    Forse dovrebbe scrivere a Santa Claus…. ;-)

    Anita

  3. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    non so che dirle….. Personalmente giudico il Duomo di Milano una delle più brutte chiese d’Italia, sul piano artistico.
    Siamo d’accordo invece su Santa Maria delle Grazie con il Cenacolo. Aggiungerei, tra le glorie della Milano artistica, Sant’Ambrogio, il Museo del Castello (con la Pietà Rondanini, l’ultima e la più bella delle sculture di Michelangelo) ed il Museo di Brera. Al Poldi Pezzoli ci sono un paio di bei quadri.
    Per il resto mi pare che a Milano sia rimasto poco o nulla di realmente valido.
    La città poi è diventata non solo invivibile ma francamente orrida. I vecchi quartieri sono stati abbattuti e sostituiti da orride costruzioni anni Cinquanta, Sessanta, Settanta ecc. ecc. ecc. fino all’ultimo terrificante post-moderno. E’ una città sporca, disordinata, dura e spietata ….. Insomma un vero postaccio.
    Io come turista non verrei mai a Milano ma questo è il mio gusto personale. Invece non sono d’accordo sul giudizio climatico: se non piove la Lombardia è molto bella e d’inverno (quando non c’è la nebbia) l’aria è tersa. A me la Lombardia invernale piace molto e quella autunnale ancora di più: ricorda un po’ l’interno dell’Inghilterra anche se è più fredda.
    I milanesi sono molto simili all’ittagliano medio: sono gente senza radici. U.

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,
    già, il “triangolo” “famiglia, insegnanti,alunni”!
    A volte ho il sospetto che assomigli “tanto” al triangolo delle bermude” inghiottitoio spaventoso” di un sacco di “parole”.
    O all’eterno dilemma se è nato prima l’uovo o la gallina:
    In questo caso trattasi di “binomio”.
    L’altro giorno, mi capita per caso per le mani un libro di analisi matematica di mio figlio.
    Leggo la dimostrazione matematica del problema dell’incommensurabilità(a proposito di radice 2)
    Dio mi scampi e liberi,ho afferrato, ma la mia “limitata” ahimè mente matematica ,capisce (più o meno),ma se cinque minuti dopo ,qualcuno mi chiedesse di ripetere la dimostrazione non ne sarei assolutamente in grado!
    Posso però capire ancora lo sconcerto dei Pitagorici, quando si accorsero “loro” malgrado che se “disegnavano un quadrato esatto come “misura”,la diagonale non era in rapporto esatto con il lato e viceversa.
    Ci volle un pò di tempo,per cominciare con logica a capirne di più e dimostrare !
    Così ,forse per la Squola.
    Magari , forse possiamo pensare che tutti i lati del triangolo siano uguali e non altro che tre aspetti uguali di un problema più complesso che si chiama “società”.
    Se ne tocchi uno qualsiasi, cessa di essere un triangolo “equilatero”.
    Per cui cosa chiedere a dei figli che hanno simili genitori e cosa chiedere agli insegnanti che hanno come alunni “figli di quei genitori e che guarda caso , anch’essi sono il “prodotto” di una società in cui ahimè loro malgrado sono stati figli ed alunni a loro volta?

    mah, però sono quasi sicuro di una cosa, almeno un problema per volta, tentiamo di risolverlo.
    E questo ha che fare con SX e DX:
    Dubito fortemente che i “ragazzi” oggi in 2piazza”siano “ascrivibili” alla categoria “dei bulli” e “razzisti di cui si è discusso tempo fa!
    Poi come al solito , posso anche sbagliarmi!
    Ma penso di esserci andato vicino!
    Ovvio è solo un aspetto, ma poi tutto sommato mica “da poco”!

    cc

  5. Damocle
    Damocle says:

    LE RIFLESSIONI DEL COMPAGNO FIDEL

    L’insolito

    Domenica 12 ottobre, i paesi dell’Eurozona hanno accordato un piano anticrisi su iniziativa di Sarkozy, Presidente della Francia.

    Lunedì 13 sono state annunciate le cifre multimilionarie di denaro che i paesi europei lanceranno nel mercato finanziario per evitare il collasso.

    Le azioni si sono riprese alla sorprendente notizia.

    Grazie agli accordi menzionati, la Germania ha impegnato nell’operazione di riscatto 480.000 milioni di Euro, la Francia 360.000 milioni, l’Olanda 200.000 milioni, Austria e Spagna 100.000 milioni ognuna e così via, sino a raggiungere, assieme al contributo della Gran Bretagna la cifra di 1.7 milioni di milioni di Euro che in quel giorno – dato che la relazione di cambio tra una e un’altra moneta varia in continuazione – equivalevano a 2,2, milioni di milioni di dollari, da sommare ai 700.000 milioni di dollari degli Stati Uniti.

    Le azioni delle grandi corporazioni che non erano già rovinate hanno yisto una rapida crescita del loro valore, che pur essendo lontano dal compensare le perdite sofferte nei nove giorni tragici, permetterà ai politici e ai banchieri del capitalismo sviluppato di respirare un poco d’ossigeno.

    In quello stesso giorno, ma di sera, il primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, in un banchetto organizzato in suo onore nella Casa Bianca, ha fatto un discorso per rendere omaggio a Bush.

    “Abbiamo fiducia in questo presidente che ha avuto il coraggio di mettere in pratica quello che considerava giusto, quello che doveva fare per sè , per il suo popolo e per il mondo”.

    Ed ha esagerato davvero!

    Lo stesso 13 il Premio Nobel dell’Economia corrispondente al 2008 è stato consegnato al cittadino degli Stati Uniti, Paul Krugman che è senza dubbio un difensore del sistema capitalista, ma è anche molto critico del presidente Bush.

    Con il titolo di “Gordon lo ha fatto bene”, pubblicato il 14 nel quotidiano El País, egli esprime diverse idee, alcune delle quali meritano una citazione testuale:

    “È naturale affrontare il problema della mancanza di capitali finanziari facendo sì che lo Stato dia alle istituzioni finanziarie più capitali in cambio di una parte delle loro proprietà.

    Questa specie di nazionalizzazione parziale temporanea è la soluzione preferita in privato da Ben Bernanke, il presidente della Riserva Federale.

    Annunciando il suo piano di aiuti finanziari di 500.000 milioni di Euro, Henry Paulson, segretario del Tesoro Statunitense, ha disapprovato questa soluzione sostenendo che questo si fa nel caso di fallimento.

    Il governo britannico è andato alla radice del problema ed ha attuato con incredibile rapidità per risolverlo.

    Paulson — dopo aver perduto, si presume, varie settimane molto importanti, ha fatto marcia indietro e adesso pretende di comprare azioni bancarie invece di attivi ipotecari tossici.

    Come ho già detto, non sappiamo ancora se queste misure funzioneranno…

    Questa visione chiara è arrivata però da Londra e non Washington.

    È difficile evitare la sensazione che la risposta iniziale di Paulson sia distorta dall’ideologia. Va ricordato che lavora per un governo la cui filosofia si può riassumere in “quel che è privato è buono, quel che è pubblico è cattivo”.

    In tutto l’esecutivo i professionisti esperti sono stati destituiti e forse nel Tesoro non c’è più nessuno capace e con un’esperienza tale da saper dire a Paulson che quel che stava facendo non aveva senso.

    Per fortuna dell’economia mondiale, quello che stanno facendo Gordon Brown e i suoi ministri sì che ha un senso e forse hanno mostrato il cammino per superare questa crisi.

    Nemmeno il Premio Nobel dell’Economia 2008 è sicuro, come confessa, che queste misure funzioneranno.

    Sonno fati insoliti.

    Martedì 14 le azioni nella borsa sono scese di prezzo di alcuni punti. I sorrisi erano più che mai stereotipati.

    I paesi capitalisti europei, saturi di capacità produttiva e di merci, disperatamente necessitati di mercati per evitare gli scioperi degli operai e degli specialisti nei servizi, i risparmiatori che perdono il loro denaro, i contadini rovinati, non sono in condizione d’imporre condizioni e soluzioni al resto del mondo.

    Questo lo proclamano i leader d’importanti paesi emergenti e di quelli che, poveri e saccheggiati economicamente, sono vittime di scambi senza uguaglianza.

    Oggi mercoledì 15, il valore delle azioni nelle borse è caduto di nuovo strepitosamente.

    McCain e Obama discuteranno con ardore il tema economico.

    Nella grande democrazia degli Stati Uniti la metà di coloro che hanno il diritto di voto non è iscritta; tra gli iscritti la metà non vota e solo il 25% degli elettori sceglie coloro che governano. Molti di quelli che desidererebbero votare per il candidato negro, non lo possono fare.

    Le inchieste dicono che questo candidato conta su una grande maggioranza.

    Senza dubbio nessuno sa dire quale sarà il risultato.

    Il 4 novembre è un giorno di grande interesse per l’opinione mondiale, data la crisi economica nella quale si dibatte la società degli Stati Uniti.

    In materia elettorale posiamo sentirci sicuri di una sola cosa: nelle prossime elezioni in Gran Bretagna Gordon Brown non sarà eletto Primo Ministro.

    Fidel Castro Ruz

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Uroburo,

    non so da quale mio “post” tu hai tratto “la conclusione” di una mia fede cieca nell’Europa.
    Forse magari “una speranza”, detta così , nel passato!
    Oppure, perchè ho citato l’ennesima rampogna dell’ennesimo commissario sulle “nostre” capacità (veramente levantine”) di barare sui conti!

    La fede è una cosa “seria” e personalmente già da parecchi anni sono un sostenitore che due sono gli 2argomenti per entrare nella mente degli “uomini”,una è il “portafoglio”, l’altra è il “cuore”.
    Mi sembra che il primo sia sempre in “auge”, mentre per il secondo, pensa alla delusione che ho avuto ,quando mi hanno spiegato che è soltanto un muscolo.

    Ciao
    cc

    Ps-Abbiamo sempre una gita in” sospeso” !
    Scrivimi!

  7. Anita
    Anita says:

    x Fidel Castro Ruz – Damocle 656

    Lei confonde i milioni, con i bilioni ed i miliardi.

    Il 700 billion rescue plan degli US corrisponde a 700 miliardi.

    Notizie gia’ vecchie… e non e’ vero che il 50% non e’ registrato per votare.

    Forse voleva dire che nel passato il 50% non ha votato.

    Anita

  8. Sylvi
    Sylvi says:

    caro e ilare Uroburo,

    E io, per uscire dall’adolescenza dei sogni, dei progetti e, sì, anche dalle utopie, dovrei poi diventare come lei?
    Piantato come un chiodo su una realtà che è immodificabile?
    E la realtà , per di più, fa schifo?
    E le energie dovrei spenderle scavando, anzichè ,chiodi e scarponi, affrontare la parete?

    “No stà tor un chel vede sempre el bicer svodo”
    Il nonno!!
    Qualunquista perchè, mentre voi maschietti discutete e dibattete dei massimi sistemi socialisti e bananieri,io metto in tavola il pranzo? La mia proposta di pranzo!
    Le è simpatica mia figlia, grazie, ma se la conoscesse si renderebbe conto che è “una crosta” peggio di sua madre.
    E non è come la sinistra italiana che entra in crisi perchè sconfitta!
    E’ più simile a un carnico, senza averne le origini, che quando nasce un figlio lo porta alla finestra e gli dice:
    Cjale, canai,il bas Friul, e quant che tu sès grant metiale tal cul.-
    (Guarda, bambino, il basso Friuli e quando sarai grande mettiglielo nel c…Pardon!)
    Faremo proprio così, se non ci sono alternative!
    Mandi

  9. Damocle
    Damocle says:

    Le violazioni dei diritti umani dell’amministrazione Bush, e dei cosidetti paladini della democrazia.

    E poi il bello è che gli americani accusano Cina, Cuba, Venezuela ed Iran ed ogni altro paese che a loro non sta simpatico d’aver violato i diritti umani.

    “Nessuna ipotesi è da escludere”: rispondeva così, nel febbraio scorso, il portavoce della Casa Bianca, Tony Fratto, durante un’udienza della Commissione del Senato sulle torture per annegamento.

    Il cosiddetto ‘waterboarding’ è un’aberrante pratica che consiste nel versare acqua nella gola del torturato per simulare l’annegamento.

    L’acqua che entra provoca il ‘riflesso faringeo’, facendo credere che la morte sia imminente.

    Allora, Washington non escludeva nessuna ipotesi sull’uso di questa forma di tortura, proibita sia dalla Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri che dalle leggi USA (Detainee Treatment Act e Military” Commissions Act).

    La Cia aveva parlato di specifici contesti, nel 2002 e 2003, durante i quali veniva utilizzata la pratica del waterboarding.

    Oggi, le ‘ipotesi’ di cui parlava Fratto a febbraio sono confermate da alcuni ‘memo’, documenti segreti, di cui è entrato il possesso il quotidiano Washington Post.

    Nel 2003 e nel 2004 – secondo quanto riferito dalla testata, la Casa Bianca appoggiò esplicitamente, i duri metodi d’interrogatorio da parte della CIA nei confronti dei sospetti terroristi.

    Il quotidiano cita quattro fonti ben informate della CIA e dell’amministrazione Bush che hanno chiesto l’anonimato.

    I documenti, finora riservati, sarebbero stati richiesti all’amministrazione dall’allora direttore della CIA, George J. Tenet, più di un anno dopo che gli interrogatori segreti erano cominciati.

    L’agenzia di spie, sempre secondo le rivelazioni del Washington Post, lo fece perchè preoccupata delle conseguenze sull’opinione pubblica d’eventuali rivelazioni sui metodi di interrogatorio.

    In quella circostanza, i vertici dell’intelligence avvertirono la necessità di un imprimatur scritto della Casa Bianca, anche se nel 2002 già il Dipartimento di giustizia aveva ‘approvato’ in via informale tali metodi.

    La Cia temeva che la Casa Bianca potesse in un secondo momento, se messa alle strette da uno scandalo, prendere le distanze dai metodi usati dall’agenzia investigativa per interrogare i sospetti terroristi di Al Qaeda.

    Tenet richiese un documento di approvazione scritto nel giugno 2003, durante una riunione del Consiglio per la sicurezza nazionale. Il memorandum d’approvazione, dice il giornale, arrivò pochi giorni dopo.

    Poi nel giugno 2004 Tenet chiese alla Casa Bianca un nuovo documento scritto sulla scia dello scandalo per le torture nel carcere iracheno di Abu Ghraib.

    Anche questa volta fu accontentato, dice il ‘Post’.

    Funzionari dell’amministrazione interpellati dal giornale hanno confermato l’esistenza dei due documenti segreti, senza tuttavia riferire nulla sul loro contenuto.

    Lo scrittore e giornalista vicino ai conservatori Usa, Christopher Hitchens, ebbe l’idea di proporre una distinzione tra la tecnica d’interrogatorio estrema e la tortura, catalogando il waterboarding nella prima definizione.
    Invitato a provare in prima persona cosa si prova nel venir sottoposti al trattamento , e, a sfidare le sue stesse argomentazioni, l’intellettuale accettò: “Credetemi, è tortura”, disse al termine dell’esperienza.

    Il suo racconto, pubblicato su Vanity Fair, riporta sia la brutalità del metodo e l’orrore che si prova nell’essere ‘vicini all’annegamento’, ma anche considerazioni circa la validità di informazioni raccolte sotto interrogatori ‘estremi': “Gli interroganti, durante l”operazione’, non avevano neppure il tempo di farmi domande. Se me le avessero fatte, avrei risposto immediatamente. Avrei risposto qualsiasi cosa”.

    Lasciamo ad ognuno il giudizio per dire se gli Stati Uniti possono essere davvero considerati i difensori dei diritti umani e se sono davvero nelle condizioni di poter giudicare la situazione dei diritti umani negli altri paesi.

    Saluti

  10. Damocle
    Damocle says:

    A casa le truppe degli USA in Iraq per aiutare nei disturbi civili.

    La Prima Brigata di Combattimento della Terza Divisione di Fantería dell’Esercito degli USA che ha trascorso 35 mesi in missione di pattugliamento e protezione dei convogli militari in Iraq, è tornata a casa, dove potrà essere chiamata ad aiutare nei disturbi civili, rivela il Army Times, il quotidiano delle Forze Armate.

    I veterani dell’Iraq saranno addestrati ad affrontare eventuali attacchi terroristici, emergenze naturali o d’origine umana, (manmade).

    Per la prima volta, afferma il giornale, un’attività è assegnata al Comando nord, una comando congiunto stabilito nel 2002 per dirigere e controllare gli sforzi federali di difesa interna e coordinare l’appoggio alle autorità civili.

    I soldati rimpatriati potranno essere chiamati ad aiutare nei disturbi civili e per il controllo di massa; dovranno affrontare scenari potenzialmente orribili, tali come un avvelenamento di massa o il caos in risposta di attacchi chimici, biologici, radiologici, nucleari o con esplosivi d’alta potenza, o altro.

    “L’addestramento delle truppe è gia cominciato a Fort Stewart e include l’apprendimento del primo pacchetto non letale usato dall’esercito”, ha precisato per Army Times il colonnello Roger Cloutier, incaricato della Brigata, riferendosi ai gruppi per il controllo delle masse e dei veicoli destinati a sottomettere individui pericolosi senza ucciderli; un pacchetto usato esclusivamente sinora nelle zone di guerra, che include scudi, bastoni e la pistola elettrica detta TASER, che emette scariche di mille volts per immobilizzare le persone.

    Vari organismi degli USA hanno denunciato questi strumenti negli ultimi anni, perchè hanno provocato la morte di civili innocenti.

    La Brigata si sistemerà a Fort Stewart, in Georgia.

    Saluti

  11. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    quel che mi piace di lei è l’assoluta e sovrana sicumera con cui descrive la personalità di uomini di cui lei non sa nulla.
    Sa, io ho capito che a dar testate contro al muro ci si fa male e per di più il muro rimane indenne, lei evidentemente non l’ha capito. Potenza dell’autoconvincimento!
    Ognuno supera l’ostacolo in base ai suoi mezzi: io, a suo dire, scavando, lei con le sue leggiadre doti aeree. Tuttavia non mi pare che lei sia poi salita tanto in alto se passa il suo tempo scrivendo su un blog di quattro gatti.
    Non so se il suo aneddoto, neanche tanto divertente, sui suoi diletti carnici sia un fatto vero oppure una cosa che ha romanzato lei, però mi sa che non sono stati particolarmente capaci di seguire neppure le loro leggende. Comunque come atteggiamento mentale lo trovo quello tipico di un montanaro morto di fame il cui cervello non è tanto più sviluppato dei suoi pesanti scarponi. Queste ittaglianate le lasci perdere per favore che fanno solo ridere. Capire la vita vuol dire riflettere ed il rabbioso desiderio di metterlo nel culo agli altri non aiuta ad essere lucidi. Per altro che quattro pecorai possano metterlo in culo al mondo mi sembra niente più che un’espressione romanzesca assai poco praticabile.
    Sono invece d’accordo con lei che le donne abbiano molto più senso pratico degli uomini: gli uomini sono più fantasiosi, le donne più realistiche. Per questo uomini e donne stanno insieme: per compensarsi a vicenda.
    Sua figlia mi è simpatica ma trovo che dovrebbe fare altre scelte e che continuare a piangersi addosso come fa sua madre serva a poco. La vita è fatta di scelte e bisogna imparare a fare le migliori. Fare la scelta di voler cambiare il mondo è una sciocchezza. E’ molto meglio lavorare sui tempi lunghi o lunghissimi senza farsi spaventare dalle sconfitte.
    Naturalmente lei non è qualunquista perchè prepara la pappa, anche questa è solo un’altra delle sue abituali sciocchezze. Lei è qualunquista perchè mette solitamente sullo stesso piano la destra e la sinistra. Non lo sono al di là dei demeriti della seconda. U.

  12. Padroni sfruttaori e delinquenti: 5 lavoratori uccisi solo oggi! Altro che le chiacchiere da Napolitano in giù
    Padroni sfruttaori e delinquenti: 5 lavoratori uccisi solo oggi! Altro che le chiacchiere da Napolitano in giù says:

    A Ragusa un operaio cade in un silos di cioccolato. Tre lavoratori perdono la vita precipitando
    Operaio folgorato nel Piacentino. Altri due feriti per il crollo di un’autogru
    Continuano le stragi bianche
    Cinque vittime sul lavoro in 24 ore
    Napolitano: “Basta”. Schifani: “E’ emergenza nazionale”. Censis: “Più infortuni che omicidi nel 2007″

    Continuano le stragi bianche Cinque vittime sul lavoro in 24 ore
    ROMA – Ancora infortuni mortali sul lavoro: cinque vittime in ventiquattro ore. Dal Sud al Nord, la tragedia delle morti bianche non sembra arrestarsi. A Ragusa, un operaio di 38 anni, Giuseppe Tumino, è morto in una fabbrica di cioccolato precipitando dentro un silos di cioccolato fuso. A Parma, un artigiano siciliano, Giuseppe Tabone di 57 anni, ha perso la vita precipitando da un’impalcatura. E poi c’è stata la morte di Massimiliano Strifezza, 33 anni, vittima anch’egli di un infortunio sul lavoro in un cantiere edile a Battipaglia, in provincia di Salerno. Un operaio è morto folgorato nel Piacentino. E nell’ospedale Cardarelli di Napoli, è morto stamane Guido Palumbo, 35 anni, operaio, rimasto vittima ieri della caduta da una scala nell’officina in cui lavorava. Una lista che sembra non avere termine. Anche nel cantiere edile allestito nell’istituto alberghiero di Roccaraso, in provincia dell’Aquila, è crollata stamane un’autogru e tre operai, di cui due di nazionalità romena, sono rimasti feriti.

    “Basta con le morti sul lavoro”, aveva detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano appena cinque giorni fa, in occasione della 58esima Giornata nazionale per le vittime. Ogni giorno in Italia muoiono tre operai, 1.200 morti in un anno: gli infortuni sul lavoro – seppure in costante calo dal 2000 ad oggi –
    sono quasi il doppio delle vittime degli omicidi, due volte quelle della Francia e il 30 per cento in più rispetto a Germania e Spagna. Così scrisse il Censis due mesi fa elaborando i dati del 2007. “Le morti sul lavoro stanno diventando un’emergenza nazionale”, ha detto il presidente del Senato Renato Schifani.

    La cronaca di queste ore supera la media delle statistiche. Giuseppe Tumino è morto stritolato nella macchina per impastare la pasta di cioccolato nella fabbrica dolciaria Ciocodor di Ragusa. Avrebbe dovuto finire il suo turno di lavoro alle 19, ma a casa non è più rientrato. Insospettita per il ritardo, la moglie dell’operaio ha chiamato il titolare dell’azienda, che a sua volta ha avvertito la polizia. Gli agenti hanno trovato il cadavere parecchie ore dopo: nessuno si era accorto della tragedia.

    Giuseppe Tabone, siciliano di Gela, trasferito da qualche anno a Parma per lavorare in una ditta edile, è morto precipitando da un’impalcatura alta cinque metri. Come Massimiliano Strifezza che lavorava in un cantiere a Spineta, nel comune di Battipaglia. E’ rimasto schiacciato da un pannello di copertura di un capannone. Folgorato è morto invece un operaio albanese di 38 anni, colpito da una scarica a Roveleto di Cadeo, nel piacentino. Era su una piattaforma aerea a circa otto metri da terra per eseguire dei lavori al tetto di una casa. Ha urtato i cavi dell’alta tensione ed è morto sul colpo. Infine si è spento nell’ospedale di Napoli dove era ricoverato dopo la caduta da una scala, Guido Palumbo, 35 anni. Cinque morti in un giorno.

  13. Alba Chiara
    Alba Chiara says:

    I CIARLATANI DEL GOVERNO BERLUSCONI IN EUROPA HAN TROVATO PAN PER I LORO DENTI.

    CLIMA: COMMISSARIO UE CONTESTA LE CIFRE DELL’ITALIA.

    Il commissario Ue all’ambiente, Stavros Dimas, si è detto “allibito” per le obiezioni avanzate dall’Italia sul pacchetto di misure europee sul clima. ”Non so da dove vengano questi numeri, ma sono scenari che non si basano sul nostro pacchetto”, ha detto Dimas riferendosi alle stime diffuse dall’Italia in relazione al costo dell’applicazione, a livello nazionale, delle misure previste dal pacchetto clima-energia.

    ”Sono allibito dai commenti di alcuni ambienti in Italia perche’ il pacchetto fa parte della soluzione”, ha sottolineato Dimas, secondo cui a livello macro-economico l’Italia sara’ uno dei paesi che ”fara’ il migliore affare.

    Per questo – ha aggiunto – mi chiedo come mai tutte queste obiezioni”. Per l’Italia da questo pacchetto, ha osservato il commissario, ci sono ”enormi opportunita”’ e non svantaggi. ”L’occupazione salira’ dello 0,3%, ci sara’ piu’ sicurezza energetica, piu’ energia rinnovabile e un futuro con minori emissioni e soprattutto molti incentivi all’innovazione”, ha osservato.

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    “mia figlia dovrebbe fare altre scelte” . Le ha fatte, e posso garantirle che non si piange addosso, non ne ha il tempo!
    Nè il carattere!
    E a lei, a forza di scavare, è venuto il fiatone e trova solo la forza di scrivere in questo blog “di quattro gatti”?
    E’ dispregiativo?
    (Nicotri, la vipera ce l’ha in seno!)
    E chi vuol salire in alto?
    In certe situazioni, caro lei, è più importante stare a galla; mi creda , so quel che dico.
    Così tanto per aggiornarla, le pecore in Friuli c’erano ,nell’800, soltanto nelle famiglie più misere, in numero ininfluente.
    Gli altri avevano tante belle “pezzate friulane”.
    Mi meraviglio di lei!!!
    Ma ha studiato solo la storia dei bidelli?
    Quanto alla sinistra, mi dica dov’è e io cambierò idea!
    Sulle sue considerazioni sui carnici non ribatto!
    Il Governatore è carnico e gli ho appena chiesto una raccomandazione!!!
    mandi

  15. Anita
    Anita says:

    Ecco la notizia del rientro di 4000 militari dall’ Iraq
    Anche annunciato dalle nostre TV.
    Saranno ritirati dal west Iraq, zona ormai sicura.
    Altri 8’000 ritorneranno presto.
    ___________________________________

    Traduzione Google, ma capibile.

    4000 Georgia truppe provenienti da casa presto l’Iraq
    Associated Press

    Mercoledì, 15 ottobre 2008

    FORT STEWART, G bis – Informazioni su di Fort Stewart 4000 soldati in servizio in Iraq sono tenuti a concludere la loro diffusione anticipata di un mese, vale a dire la maggior parte di loro dovrebbe essere a casa in tempo per le vacanze di Natale, l’esercito ha detto Mercoledì.

    Maj. Jesse Goldman, un portavoce di Fort Stewart della 4a Brigata Combat Team, ha detto Mercoledì l’esercito è lasciare che la brigata tornare a casa presto, perché la sostituzione delle forze americane si sono già arrivati in anticipo le elezioni di gennaio in Iraq.

    Metro e notizie Goldman stato detto 4a Brigata soldati appreso la buona notizia di questa settimana.

    Le truppe compongono l’ultimo della 3a Divisione di Fanteria della rimanenti quattro brigate in Iraq. Il resto restituito tra marzo e giugno dalla divisione del terzo giro, poiché la guerra ha avuto inizio nel 2003.

    La 4a Brigata è stata inizialmente prevista per la distribuzione per 15 mesi e ritorno in gennaio.

    Maj. Gen Anthony Cucolo, comandante del 3 ° Fanteria, ha detto truppe dovrebbe iniziare prima di arrivare 18 dicembre, quando la 4a Brigata è prevista a portata di mano oltre autorità in Iraq, alla sua sostituzione.

    “Questo è, naturalmente, se non vi è alcun cambiamento della situazione sul terreno in Iraq,” Cucolo ha detto in una dichiarazione. “Ma i comandanti in Iraq, si tenta di portare tutti a casa prima delle vacanze”.

    Fort Stewart è vicino a Savannah.
    English » Italian Translate

    Anita

  16. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    ma come, il Duomo e’ l’unico vero esempio di gotico nordico in Italia! almeno cosi’ mi dicono. Forse non le piace il gotico (del resto, neanche a me, lo trovo uno stile freddo), ma questo e’ un altro discorso. Mi pare anche che sia la quarta chiesa del mondo in ordine di grandezza (Roma, Londra, Siviglia, Milano, coi quiz televisivi andrei bene).
    Pensi che la parola duomo la conosceva persino Harmi, il tailandese che dicevo.
    Sono d’accordo che il tempo in Lombardia e’ molto bello quando e’ bello…ricordo che mi trovavo li’ nel gennaio 2003, ed erano giornate molto belle, anche se fredde.
    Ma e’ molto piu’ probabile che a gennaio piova, nevichi, faccia nebbia…

    Peter

  17. controcorrente
    controcorrente says:

    Simpatico però questo” terribile “vecchietto” senatore” del Nebraska, da 38 anni in carica ;Ecco l’accusa per sommi capi :

    Dio e tutti i suoi seguaci, sarebbero responsabili “delle continue minacce terroristiche, con conseguenti danni per milioni e milioni di persone in tutto il mondo”. Minacce la cui credibilità è avallata, secondo Chambers, “dalla storia personale di Dio”.

    Nel documento gli si attribuisce anche la responsabilità di “terremoti, uragani, guerre e nascite di bimbi con malformazioni”. Ancora: Dio è accusato di aver “distribuito, in forma scritta, documenti che servono a trasmettere paura, ansia, terrore e incertezza, al fine di ottenere obbedienza” da parte degli uomini.

    cc

  18. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter e Uroburo

    Il Duomo di Milano è in gotico fiorito. E’ monumentale, ma non direi bello. A parte il fatto che prediligo il romanico – perché orizzontale, cioè terrestre e materno, anziché il gotico, la cui tensione verso l’alto è a volte paurosa, da paternità autoritaria – la versione fiorita del gotico mi pare una contraddizione di termini. Il gotico è severo ed essenziale per definizione, quasi ascetico: renderlo fiorito significa snaturarlo.
    A parte questo, quando a Milano fa bel tempo mi sorprende la bellezza del cielo. A volte da casa vedo dei tramonti mozzafiato, di un rosso aranciato, a volte furioso, che mi ricorda i tramonti che ho visto sul fiume Zambesi. E ancor più mi sorprende vedere un simile cielo, così bello e potente, sfolgorante, in mezzo a palazzi così brutti, privi di calore, nati morti.
    Il cielo più bello però resta per me quello che vedevo da ragazzo a Verona. Pura poesia. Credo che non a caso esiste un colore chiamato “rosso veronese”. Nel cielo, un incendio. Ma non distruttivo.
    Come città oggi Milano fa pena. E’ da un pezzo che spesso inizio una nuova puntata per il blog elencando le cose che non funzionano e con le quali la gente ha a che fare ogni giorno quando esce di casa, ma spesso anche quando se ne sta a casa. Poi ci rinuncio, smetto di scrivere. Non so se i molti quattrini per l’Expò rilanceranno questa città, ma a parte il fatto che molti di quei soldi andranno a finire – as usual – nelle tasche dei soliti noti, il problema è che senza idee, e senza una educazione civica che le esprima, le condivida e le viva dando loro spessore, non si può rilanciare nulla.
    E se è ridotta così Milano, mi chiedo com’è il resto dell’Italia.
    Un saluto meneghino. Ottimista nonostante tutto.
    pino

  19. Linosse
    Linosse says:

    Signore e Signori(non quelli immortalati da Pietro Germi)
    Ho preso una boccata d’aria rinfrescante e (spero) ossigenante,lontano dalla (DIS)informazione imperante e globalizzante.
    Ho avuto la fortuna di deliziarmi per una settimana a Madrid,con tutti quegli “araboni”,neri,zingari,”integralisti”,diversi , insomma tutta quella gente di tutte le razze e di tutti i colori “d’afora” che parla la lingua “d’afora” ma che se ne fotte ,vive, partecipa in modo compulsivo e alla faccia della “senzazione” di sicurezza esce tranquilla e contenta fino alle prime luci dell’alba,in piazza”Major” ,colloquia,con gli altri ,riempe le strade,i locali consumando “tapas” con sangria,cerveza,vino,e sopratutto ,come dicevo VIVENDO !,SI VIVENDO TUTTI INSIEME SENZA ROMPERE E ROMPERSI I MARRONI A VICENDA!
    Siamo in crisi,il ritornello che ha accompagnato la mia e ,penso,le nostre vite,giocate al “monopoli” dai POSSENTI SCHIZZOFRENICI DI TURNO.
    Disinvestire,investire in altro,differenziare,tenere in conto della tenuta dei metalli preziosi come l’oro ma sopratutto dimenticarsi del grande valore dei GIOIELLI DI FAMIGLIA ovvero i NOSTRI COGLIONI(esterni per i maschi,interni per le femmine).
    A QUANDO LA MERITATA E DOVUTA RIVALUTAZIONE!
    Ci hanno sempre tenuto (e come!) con tenaglie e “instrumenti di presa forte” al palo,prendendoci continuamente per i fondelli(le volgari chiappe) .
    Ci vogliamo svegliare o continuiamo a restare imbambolati e “gringo-glioniti” con la nostra partecipazione passiva al lancio dei dadi del “chi è più abile vince”?Leggendo quanto è stato ampiamente commentato da Nicotri mi assale un grande dubbio:
    E se rotto per rotto ,NEL DECLINO, non gli salta alla” capa” la estrema pazzia tipica della SCHIZZOFRENIA INFANTILE di tirare quì e lì alla disperata quello che resta della GRANDE POTENZA,le rifiutate agli altri “bombette a cioccolatino plutoniche”.
    SPERO VIVAMENTE DI ESSERE IN ERRORE!
    Saluti a tutti e…..buon risveglio!
    L.

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    ho ricevuto via mail il testo del post dove mi dice che è sparito un suo commento per controcorrente, ma la cosa strana è che non solo non c’è nessuno suo commento tra quelli bloccati (solo 37 spam in cinese), ma non vedo nel forum neppure il suo post del quale mi è arrivato via mail il testo.
    Non so cosa possa essere successo.
    Un saluto.
    pino

  21. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Il Duomo di Milano mi e’ caro, non era molto lontano e anche da bambina andavo in centro con mia nonna.
    Ricevetti la Cresima nel Duomo, dal Cardinale Schuster, parente della nonna paterna.

    Devo confessare che non andai fino in cima se non quando ci trascinai mio marito in viaggio di nozze.
    In tutti questi anni negli ho visitato Milano solo due volte, ma la prima cosa che ho fatto ho preso un taxi per andare a salutare la “Madunina”.

    L’interno e’ freddo ed austero, pero’ le guglie sono un pizzo, le statue dei santi bellissime.
    E’ la seconda cattedrale piu’ grande d’Europa, mi sembra che la piu’ grande sia in Spagna.

    La Madunina foto:

    http://travel.webshots.com/photo/2923528190052275691wBTeQW

    Ho dei vecchi dischi in milanese, li ascoltavo spesso, adesso non piu’, mi viene troppa tristezza.

    ‘Notte, Anita

  22. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter e caro Pino,
    in effetti il Duomo è l’unico esempio di gotico internazionale in Italia.
    A me il gotico piace moltissimo: le cattedrali di Chartres, Amiens e Notre Dame de Paris sono dei capolavori di bellezza e di equilibrio. Trovo bella la tensione verticale del gotico, la sua abolizione delle masse murarie, le trine leggiadre con cui hanno ornato i finestroni, le grando vetrate, che prendevano il posto degli affreschi meridionali. Prediligo il gotico francese ma mi piace anche quello tedesco ed inglese (Colonia, Canterbury). Invece non mi piace molto quello spagnolo: troppo ornato e “barocco”. Ma la tendenza al barocchismo è una caratteristica generale della Spagna architettonica.
    Faccio fatica a paragonare tra loro diversi stili: non saprei dire se mi piace di più il romanico, il gotico, lo stile rinascimentale; per non parlare del preromanico che trovo sublime (le chiese visigote, le antiche chiese altomedievali dell’Italia centrale o della Francia).
    Il Duomo non mi piace non perchè è gotico ma perchè è brutto: è troppo largo e perde così tutto il suo slancio verticale. In realtà è una costruzione con dimensioni romaniche e forma gotica: insomma un incoerente pasticcio.
    Naturalmente il valore sentimentale del Duomo prescinde completamente dal suo valore architettonico ed artistico: anch’io cantavo O mia bela Madunina quando ero lontano, ma non mi riferivo certo al suo stile.
    Un saluto

  23. Peter
    Peter says:

    xAnita

    sembra che per le dimensioni ci sbagliamo entrambi.
    Ho deto un’occhiata in rete: Londra non figura affatto per le dimensioni delle sue chiese. Semmai Liverpool (?!).
    Il Duomo di Milano e’ la seconda chiesa d’Italia in ordine di grandezza, nel mondo invece e’ forse la decima o giu’ di li’. Tuttavia sarebbe la piu’ grande chiesa gotica del mondo, se non fosse per St Johns a New York (booooohhh), che e’ anche la quarta piu’ grande del mondo, sembra.
    Ma la vera sorpresa e': la piu’ grande al mondo potrebbe non essere piu’ S. Pietro in Roma dal 1989: viene contesa da una chiesa in Costa d’Avorio! la quale sarebbe almeno la piu’ alta al mondo, e forse la seconda piu’ vasta…La terza e’ in Aparecida in Brasile, la quarta a NY, la quinta a Siviglia, la sesta S. Petronio a Bologna (chi l’avrebbe mai detto).
    Tuttavia i dati non sono verificati al 100%. Non si mettono d’accordo neanche sulle dimensioni delle chiese!
    Ricordo di aver letto a suo tempo un libro gustoso del compianto C. Marchi, ‘grandi peccatori, grandi cattedrali’.

    ciao, Peter

  24. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ho confuso i dati.
    La quarta piu’ grande e’ a Fatima, Portogallo. La quinta S. Petronio, che e’ pertanto la chiesa piu’ grande d’Italia (S. Pietro e’ in Vaticano), per cui il Duomo e’ la seconda in Italia, dopo S. Petronio.
    La gotica piu’ grande del mondo e’ a Siviglia, essendo quella di NY ‘gothic revival’.
    Si’ lo so, si vede che oggi non ho niente da fare

    ciao, Peter

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    tantomeno io ci capisco.
    Comunque pazienza! Solo per capire chiederò a mio figlio!
    Grazie e mandi

  26. I LECCHINI DEL CAVALIERE ALL'OPERA.
    I LECCHINI DEL CAVALIERE ALL'OPERA. says:

    L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, alla luce dei dati del monitoraggio del pluralismo politico relativi al periodo da aprile a settembre del corrente anno, pubblicati venerdì sul proprio sito internet, ha indirizzato un invito alle emittenti radiotelevisive pubbliche e private affinché assicurino un maggiore equilibrio dell’informazione, in particolare nei telegiornali.

    Infatti, pur considerando che non si è in periodo elettorale – sottolinea una nota – durante il quale valgono regole più rigide, dal monitoraggio è emerso uno squilibrio sia nel rapporto tra le diverse forze politiche, sia nel rapporto tra le forze politiche e il Governo, dando, in alcuni casi, prevalenza a quest’ultimo.

    Pertanto, le emittenti sono state invitate a riequilibrare l’informazione osservando maggiormente i principi generali di completezza e correttezza, obiettività, equità, imparzialità e parità di trattamento, validi anche in periodo non elettorale.

  27. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    la cattedrale di Siviglia è molto bella ed, effettivamente, enorme. era una moschea araba trasformata in chiesa cristiana ma la struttura rimane del romanico arabo, proprio come la Mezquita di Cordoba. Che era un altro capolavoro protoromanico arabo (è del X secolo) deturpato da quei selvaggi dei cristiani nel 1500. Facendo grandemente arrabbiare Carlo V che disse loro: “Sciagurati, che cosa avete fatto! Avete distrutto qualcosa di unico ed inimitabile per costruire qualcosa di assolutamente comune!”. Grand’uomo Carlo V!
    Un saluto U.

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Peter,

    il libro di Marchi l’ho letto anch’io, scatena la fantasia su come scorresse la vita all’ombra delle grandi Fabbriche e fa fare quattro risate.
    Reims mi ha intimidito più di qualsiasi altra Cattedrale.
    Ma non ho visto York: non sarà per molto tempo, spero.
    Stranissimo, ma sono d’accordo con Uroburo: le Chiese romaniche hanno una semplicità, una austerìtà e una rigorosità che mi fanno sentire il divino e mi pongono mille interrogativi.
    Nelle altre ammiro incantata la creatività e l’ingegneria umana.
    mandi

  29. Damocle
    Damocle says:

    Crisi Usa: spuntano le tendopoli.

    La faccia più vera e più triste della crisi finanziaria che sta travolgendo gli Stati Uniti: sono i milioni di americani senza casa

    La faccia più vera e più triste della crisi finanziaria che sta travolgendo gli Stati Uniti sono i milioni di americani senza casa. Uno scossone nemmeno troppo grosso all’economia e le aziende, in un Paese senza tutele sindacali, licenziano su due piedi.

    Niente lavoro, niente soldi, nemmeno per le rate del mutuo da pagare. Mutuo che in molti casi corrisponde anche al 100% del valore della casa e al 100% dello stipendio.

    “Negli ultimi anni avevamo ricevuto ordine di non controllare la solvenza dei clienti, ha confidato candidamente un ex dipendente della Washington Mutual, la banca di Seattle protagonista del fallimento più grosso della storia d’America e così abbiamo fatto credito anche a chi non aveva un lavoro, o per cifre nettamente più alte rispetto a quelle che erano in grado di assicurare”.

    Il risultato è sotto gli occhi di tutti, basta una passeggiata in un quartiere qualunque di una qualunque città d’America: decine di cartelli di case in vendita, sormontante dal marchio della vergogna “Foreclosure”, “pignoramento”.

    Nell’agosto scorso, ovvero già un mese prima della crisi di Wall Street, il numero dei pignoramenti in Usa era cresciuto del 27 percento rispetto allo stesso mese del 2007, con oltre 303 mila case pignorate. Le previsioni per il futuro sono disastrose: entro la fine del prossimo anno, secondo gli esperti, oltre 2,8 milioni di nordamericani potrebbero trovarsi nella condizione di rinunciare alla propria casa, cederla alle banche o rivenderla per un prezzo nettamente inferiore a quello pagato.

    In 12/18 mesi, secondo la Deutsche Bank, il 40% dei nordamericani intestatari di un mutuo, pari all’incirca a 20 milioni, pagheranno un mutuo nettamente più alto rispetto al valore reale dell’immobile che hanno acquistato.

    Nello stato di Washington, North West d’America, la percentuale dei pignoramenti è cresciuta di più del doppio, il 64%, con 3172 proprietà nel solo mese di agosto.

    La casa della famiglia Underwood potrebbe presto essere tra queste.

    Lisa e Mark sono una giovane coppia sui 30 anni di Seattle. Due anni fa hanno comprato la prima casa con un mutuo ARM 80/20, uno di quelli che non prevedono nessun anticipo, ma naturalmente offrono condizioni particolarmente sfavorevoli. “Sognavamo una casa tutta nostra – spiega Lisa – ma non avevamo denaro da parte. Così abbiamo accettato questo mutuo pensando di poterlo rinegoziare dopo due anni. Le condizioni del mercato ce l’hanno impedito e così ora io ho due lavori, ma uno dei due scade a fine anno. A quel punto rischiamo il pignoramento”.

    Quella di Lisa e Mark potrebbe essere la quinta casa in vendita in questa strada alberata vicino il Green Lake. Va da sé che ci sono buone probabilità di rivenderla ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a due anni fa.

    “Pago 2000 dollari al mese di mutuo – spiega John Steedman, vicino di casa degli Uderwood – per una casa pagata 500 mila dollari e che oggi, i miei vicini, stanno rivendendo a 300 mila. Meglio non pensarci, spero solo di non avere problemi con il lavoro e di potermi permettere ancora il mutuo”.

    Eunice Winchester vive ad Anacostia uno dei quartieri poveri di Washington DC ed è una tra le centinaia di migliaia di nordamericani oltre i 50 anni a rischio di pignoramento. La sua casa è modesta, fatta di legno e mattoni rossi e vi ha festeggiato più di 20 Feste del Ringraziamento.

    Dal prossimo mese, dovrà lasciarla e trasferirsi da sua madre, che di anni ne ha 80.

    E proprio in concomitanza con la crisi finanziaria la National Coalition for the Homeless ha denunciato il proliferare di decine di campi per sfollati.

    A Seattle la chiamano la “tendopoli rosa”, o Nickelsville dal nome del sindaco della città Greg Nickels che l’ha fortemente osteggiata.

    Sono circa 150 tende che ospitano oltre 400 persone e che presto, secondo quanto riferiscono i volontari, potrebbero diventare 1000. Le hanno montate, smontate e rimontate in diverse parti della città, scappando di quartiere in quartiere quando gli abitanti chiamavano la polizia.

    Simili accampamenti sono sorti in lungo e largo per l’America: l’Associated Press riportava la notizia di nuove tendopoli a Reno-Nevada, Athens-Georgia, Fresno-California, Chattanooga-Tennessee, San Diego-California e Columbus-Ohio. “E’ incredibile, non assistevamo ad una crescita così ampia di homeless dagli anni 80” ha commentato all’Associated presse Paul Boden, executive director del Western Regional Advocacy Project, un gruppo che raduna non profit a sostengno degli homeless di Los Angeles, San Francisco, Oakland, Portland e Seattle.

    Non c’è dunque da stupirsi se, secondo un sondaggio dell’Associated Press-Knowledge Networks ben il 45% degli statunitensi si dice contrario al finanziamento da 700 miliardi di dollari che il presidente George W Bush ha concesso, ai Signori di Wall Street (il 25 percento è indeciso e solo il 20 percento lo appoggia). “Ancora denaro ai multimiliardari che ci hanno ridotto in questo stato? – commenta Stacey King caricando in macchina una busta di Wall-Mart – Per noi nordamericani è davvero ora di voltare pagina”. (http://www.peacereporter)

    Saluti

  30. Il cuoco
    Il cuoco says:

    per domani domenica 19 ottobre dopo un’antipasto e un primo piatto importante, vi consiglio arrosto di anatra, accompagnato da un importante vino rosso italiano.

    Ingredienti per quattro/ sei persone:

    3 carote
    1 cipolla rossa di Tropea
    2 rametto di rosmarino
    6 foglie di salvia
    1 gambo di sedano
    5 spicchi piccoli d’aglio
    1 bicchiere di olio extravergine d’oliva italiano
    1 lt. di vino bianco secco (possibilmente prosecco)
    sale qb.
    pepe qb.
    1 anatra da 2 kg ben-ben pulita

    Preparazione:

    In una terrina versate il vino bianco e metteteci a marinare, per almeno 20/24 ore, l’anatra intera, aggiungendo il sedano, le carote e la cipolla tritata, unite anche il rosmarino, l’aglio e la salvia precedentemente tritati finemente.

    Abbiate cura nell’arco delle 20/24 ore di girare più volte l’anatra in modo da insaporirla completamente e uniformemente.

    Passato questo tempo, sgocciolate l’anatra dal vino, salatela e pepatela ben bene, attenzione, sia dentro che fuori, e sistematela in una casseruola ben unta d’olio d’oliva italiano.

    Fate cuocere in forno pre riscaldato a 180°. Fate rosolare un po’ quindi unitevi le verdure della marinata, coprite il tutto con un foglio d’alluminio per alimenti, in modo che l’anatra non si asciughi troppo, e fate finire la cottura.

    Dieci minuti prima della fine della cottura, togliete il foglio di alluminio precedentemente posato, in modo che l’anatra possa rosolare adeguatamente. A fine cottura toglietela dalla terrina e conservate la salsa.

    Tagliate l’anatra a fette, cospargete ogni singolo piatto con la salsa di cottura e adagiatele sopra le fette d’anatra.

    Si consiglia di servirla accompagnata con patate novelle al forno.

    buona domenica e buon appetito dal cuoco italiano.

  31. Si abboffano di quattrini alla faccia del mondo, ci inkulano  e scopano pure come ricci
    Si abboffano di quattrini alla faccia del mondo, ci inkulano e scopano pure come ricci says:

    Il direttore del Fondo monetario internazionale sospettato di abuso di potere
    Ha ammesso il rapporto con la donna, sposata. E promette collaborazione
    Fmi, relazione con una dipendente
    Strauss-Kahn sotto inchiesta
    Nel 2007 il direttore della Banca Mondiale, Wolfowitz, costretto
    a dimettersi per aver favorito l’amante, chiedendone la promozione
    Fmi, relazione con una dipendente Strauss-Kahn sotto inchiesta

    WASHINGTON – Una relazione clandestina minaccia di travolgere la carriera del direttore del Fondo monetario internazionale, il francese Dominique Strauss-Kahn, finito sotto inchiesta per sospetto abuso di potere nel quadro di una relazione sessuale con una dipendente: lo riferisce oggi il Wall Street Journal.

    Secondo il quotidiano finanziario, la società Morgan, Lewis & Bockius Llp è stata incarica dell’inchiesta e dovrà presentare le sue conclusioni a fine ottobre. L’indagine è stata espressamente richiesta da Shakour Shaalan, rappresentante dell’Egitto e di altri paesi arabi nel consiglio d’amministrazione del Fondo. Ma anche i delegati di Russia e Stati Uniti avrebbero caldeggiato l’inchiesta.

    Strauss-Kahn ha ammesso di avere avuto una relazione con Piroska Nagy, ex responsabile di origine ungherese del dipartimento Africa del fondo monetario, sposata. La relazione sarebbe stata consumata quest’anno, in occasione di una conferenza in Europa. A scoprire l’accaduto, riferisce il Wall Street Journal, sarebbe stato il marito della Nagy, l’economista argentino Mario Blejer, anch’egli dipendente dell’Fmi.

    L’inchiesta dovrà appurare se Strauss-Kahn ha abusato del suo potere per ottenere i favori sessuali della donna. Il direttore del Fondo ha già detto che intende collaborare all’inchiesta, ammettendo la relazione. “L’incidente che si è prodotto nella mia vita privata”, ha spiegato in un comunicato, ha avuto luogo nel gennaio del 2008. “Ma in nessun momento ho abusato della mia posizione di direttore del Fondo”, ha aggiunto.

    Nel 2007, il direttore della Banca mondiale, Paul Wolfowitz, fu costretto a lasciare il suo incarico dopo essere stato accusato di avere personalmente chiesto la promozione della sua compagna, dipendente dello stesso ente internazionale.

  32. controcorrente
    controcorrente says:

    Macchie “solari”

    Sembra che il “sole”sia tornato “turbolento”.
    Così “cazzeggiando ” mi sono letto alcune notiziole , ricordandomi che anni “fa” lessi qualcosa in proposito ,che metteva in relazione le attività solari con la “psiche”.

    Tra le altre “curiosita” ho letto questa…

    L’alternarsi dei ministeri liberali e conservatori in Inghilterra, tra il 1830 e il 1930, seguirebbe la seguente regola: negli anni di massima attività delle macchie solari liberali al potere, conservatori negli anni di minima.

    Peccato che difficilmente oggi si possano azzardare paragoni tra i vecchi “liberal” e conservatori di un tempo e le attuali DX e SX!

    Io posso solo aggiungere che oggi la giornata è “plumbea”e il mio umore “pessimo”e non so se questo stato sia anche da “ascrivere” alle “turbolenze” solari!

    Di certo le “anatre” che finiranno in padella su consiglio “del nostrocuoco” non si porranno più il problema!

    cc

« Commenti più vecchi

I commenti sono chiusi.