Ancora ‘sta storia delle “radici cristiane”! Ma in Italia, e in Europa, le radici sono molte e più antiche. Se non vogliamo la catastrofe è bene tenerne conto, ora che non solo la Cina è vicina e gli Usa sono invece un po’ più lontani

In occasione della recente visita del papa al Quirinale abbiamo assistito alla solita serie di affermazioni fasulle, che però fanno parte delle verità ufficiali avvalorate da tutti un po’. Anzi, proprio nell’insistenza nel riproporle si coglie il timore ad alto livello che i miti, i dogmi e i tabù cedano il posto alla conoscenza, alla critica delle ragione, alle ragioni della critica e al bisogno di nuovi miti fondanti meno conflittuali con il resto del mondo e in definitiva più umani.

Il refrain Numero Uno è l’affermazione delle “radici cristiane” dell’Italia, con l’annesso refrain che noi italiani siamo “un popolo di cristiani”. Durante gli ultimi anni del pontificato di Wojtyla il refrain Numero Uno era quello sulle “radici cristiane” dell’intera Europa, al punto da pretendere che nella Costituzione europea ci fosse un preambolo o cappello per l’appunto sulla cristianità dell’Europa, ovviamente col sottinteso che questa cristianità va mantenuta a tutti i costi, né più e né meno come Berlusconi vuole che il suo possesso della sue tv private e il loro predominio economico, con annessi e connessi, sia mantenuto a tutti i costi. Alla peggio, con un accordo con le tv di Stato, accordo che ricorda il “dialogo interreligioso” perché in definitiva si tratta pur sempre di costruire una corazza attorno al potere esistente, televisivo o religioso, per escludere il riconoscimento o l’arrivo degli “altri”. E gli “altri” sono per le tv lo sviluppo di Europa 7 e delle web tv, per le religioni l’affermazione della laicità che potrebbe finalmente mettere in crisi l’intera concezione e impalcatura monoteista, una e trina come la santissima trinità visto che allinea ebraismo, cristianesimo e islam. Sembra un pericolo irreale, ma da una parte c’è il rullo compressore cinese – gigante da sempre laico e, dal punto di vista della “triplice”, anche ateo – e dall’altra la forte spinta dell’India e l’inizio di spinte africane, vale a dire del mondo “pagano” le cui religioni allineano una tale ricchezza di divinità da fare impallidire persino il mondo egizio mesopotamico e greco romano. Il “pericolo” che il clero della “triplice” fiuta da lontano è per l’appunto che questo politeismo “folcloristico” – ovvero questi miti – si saldi a quello egizio mesopotamico e greco-romano. Che si saldi, cioè, alle vere radici culturali dell’Italia e dell’Europa….

Le “radici cristiane”, sono state infatti imposte all’Italia e all’intera Europa prima dal potere politico dell’impero romano, in primis da Costantino e da Teodosio, e poi da quello di Carlo Magno. I vangeli non c’entrano nulla, e ancor meno la bibbia, se non come “instrumentum  regni”. E infatti s’è visto. La Storia che ne è nata è la più sanguinosa – e sanguinaria – del pianeta. Enrico Galavotti, nella sua bella rubrica Zetesis, che vi consiglio di seguire, ha trattato l’argomento della difficoltà dello storico a scrollarsi di dosso stereotipi e “verità” diventate luogo comune. Per esempio, ricorda che l’Europa è nata da un golpe di Carlo Magno, cioè da una sua illegittima presa del potere imperiale sul “sacro romano impero”, sollecitata da un papa a sua volta golpista nei confronti di Bisanzio. E, aggiungo io, traditore nei confronti degli ingenui longobardi, che oltre a essere già cristiani e spesso cattolici sono stati così fessi da regalare con la Donazione di Sutri al vescovo di Roma, cioè al papa, il primo nucleo di quelle terre che poi hanno costituito l’infausto Stato Pontificio. Vale a dire, di quello Stato che ha impedito a tutti i costi, guerre comprese, l’unità d’Italia fino a che finalmente i Savoia l’hanno realizzata. Ma con nove secoli di ritardo rispetto quanto si poteva fare con i longobardi se non fossero stati traditi dal papato e disarcionati con la chiamata in Italia prima di Pipino il Breve e poi di Carlo Magno. Il quale, sia ben chiaro, ha cristianizzato sì l’Europa, ma con il sangue e la spada, con qualche decennio di guerre e con leggi tali da fare invidia a quelle dei talebani dei nostri giorni. Insomma, l’Europa è un prodotto dei talebani dell’epoca, un parto realizzato con la frode e il golpismo. Le “radici cristiane” sono state semplicemente imposte, e quelle preesistenti, molto più antiche e radicate in profondità, si è cercato di estirparle sia copiando di sana pianta riti e miti delle religioni messe fuori legge – dal Natale alla Pasqua, con annesse uova pasquali e agnello sacrificale copiato dagli ebrei per far loro concorrenza, passando per la Festa di Ognissanti e per il Giorno dei Morti, ecc. – e sia con il fuoco e le torture di sette secoli di Inquisizione… Si è cercato, cioè, di cancellare non solo il “paganesimo” greco romano, ma prudentemente anche le molto più antiche radici egizio mesopotamiche. Le radici cioè che da almeno 5.000 anni celebrano il Natale e ci hanno dato i miti copiati dalla bibbia e la gran parte dei costumi copiati dalla Chiesa (comunione, papa, mitreo, vergine che partorisce il salvatore, resurrezione, aldilà, suddiviso in quello per i buoni e in quello per i non buoni, ecc.). Il cristianesimo imposto per legge da Costantino e Teodosio e con il boia da Carlo Magno e l’Inquisizione equivale a pretendere che centinaia di milioni di esseri umani mangino la stessa minestra e si innamorino dello stesso ritratto di donna, mettendo fuori legge qualunque arte culinaria con piatti diversi da quello imposto e qualunque donna non copia conforme del suo ritratto di Stato. O come pretendere di imporre il latino o l’inglese a tutti, cancellando le lingue nazionali, i dialetti, i modi di dire, le favole, le filastrocche, i proverbi e le canzoni preesistenti… Insomma, un inferno in terra. Ma imposibile da imporre per davvero. Sì dirà: sono faccende vecchie come il cucco, ormai morte e sepolte, che interessano solo i fissati come Nicotri e Galavotti o studiosi e docenti vox clamans in deserto come Adriano Prosperi. Purtroppo però le cose non stanno esattamente così. Per almeno cinque o sei motivi, uno interno e gli altri esterni all’Europa.

Il primo motivo, quello interno, è che da quando la Chiesa non può più mandare al rogo chi le da fastidio o almeno ricattare con la balla del limbo, del purgatorio e dell’inferno i semplici, gli onesti e i deboli, certi miti “sradicati” dalla furia talebana carolingia sono riemersi dalle viscere dell’Europa, sbarcando anche in America: vedi il caso di Babbo Natale, del carnevale, della Befana, della festa di Halloween, che la Chiesa aveva travestito come Festa di Ognissanti e dei Morti. C’è poi la marea di processioni e feste per i santi patroni di città e mestieri, che altro non sono se non il travestimento imposto a riti “pagani” più antichi, a divinità e genius loci locali.

Il secondo motivo, per così dire esterno, è che i confini carolingi dell’Europa sono saltati definitivamente anche a Est e a Sud Est. E’ in arrivo la Turchia. I Balcani, che non a caso hanno dato i natali a vari imperatori romani, non sono più oltre la “cortina di ferro” comunista. E le immense pianure russe, agognate dal mondo cristiano incarnato da Hitler e dal suo reggicoda Mussolini (italiano, ma non brava gente), se non sono incorporabili manu militari, sono però precedute dalle varie Georgia e Ossezia che fanno gola alla democrazia made in Washington, quella da esportate a cannonate con bocche da fuoco fabbricate dagli “amici” e pagate dallo Stato. Si tratta quindi di “democrazie” anticamera dell’immensità russa fatalmente destinate a falsare i confini orientali dell’Europa. Provocando così l’annesso recupero di fette di cultura e tradizioni “pagane” ancorché rivestite con l’abito e con la liturgia ortodossa. In ogni caso, sarà molto diluito il potere papalino. Ecco perché il papa si abbarbica all’Italia, e alle sue casse dell’erario, in modo sempre più forte. Pare quasi la forza della disperazione.

Il terzo motivo è che anche il fianco Sud e Sud Est dell’Europa è destinato a saltare. Sia che vinca il “partito filoisraeliano”, che vuole Israele nella Comunità Europea, e sia che vinca il “blocco sciita”, il blocco cioè che farà dell’Iran e dell’Iraq una grande potenza economica e scientifica, il cui decollo mostrerà tutta la miseria politica e morale dell’Arabia Saudita e tutta la sporcizia del nostro averla voluta come nostro alleato politico militare (pur di poter disporre del petrolio non solo suo). L’ideale sarebbe che l’Europa si allargasse sia a Israele che al “blocco sciita”, ovviamente depurato dei fanatismi sciiti o non sciiti. Ma questa depurazione la può fare solo il laicismo, il pensiero laico, la ragione critica, tutte qualità oggi piuttosto in crisi anche da noi e viste dal colle del Vaticano come il principale nemico.

Il Vaticano si chiama così perché era il colle dove i sacerdoti del dio Mitra vaticinavano il futuro (del resto, S. Pietro pare proprio che sorga su un tempio mitraico E il precedente epicentro del mondo cristiano, cioè la basilica di S. Giovanni in Laterano, sorge sulle proprietà della moglie di Costantino, che questi fece assassinare donandone poi i beni alla Chiesa, che li accettò con entusiasmo… Che vergogna! E fin dall’inizio). Gli attuali sacerdoti del Dio unico installati in Vaticano non però sanno vaticinare. Non capiscono infatti che se il mondo laico cede si va solo ed esclusivamente allo “scontro di civiltà”. Nel qual caso, mezzo miliardo di europei doc e statunitensi doc verrebbe ingoiato da oltre due miliardi di esseri umani di altre civiltà, che non hanno proprio nessun motivo per amarci… E che non sanno cosa farsene né della bibbia né dei vangeli, compresi i tormenti interiori che da sempre caratterizzano il mondo ebraico, ereditati in parte dal mondo cristiano.

Il quarto motivo è l’imponente avanzata, da Est, non solo del gigante cinese, ma anche di quello indiano, pur molto meno rumoroso del primo. La fine o la forte riduzione degli abissi di separazione e delle distanze tra Europa, Medio Oriente e Oriente significa la fine della “damnatio” di qualche millennio di Storia “pagana”. E  comporta il nostro riavvicinarci alle culture che di fatto sono le nostre radici più ancestrali, ma anche più concrete. I numeri, l’algebra, il modo che usiamo per fare le quattro operazioni aritmetiche, il calendario di 12 mesi, la divisione del mese in settimane, i nomi dei giorni della settimana, l’astronomia, i riposi religiosi della domenica, del sabato e del venerdì, la divisione del cielo in costellazioni, l’alfabeto, il rosario, il sistema duodecimale e quello sessagesimale, cioè il sistema con il quale studiamo il cielo e consultiamo gli orologi, i sette cieli tolemaici, cui Dante ne aggiunge poeticamente due nella Divina Commedia, le sette note musicali, le dighe, il timone di coda per le navi, cioè la possibilità che solchino gli oceani e “scoprano” l’America, le staffe per il cavallo, lo stesso cavallo, la carriola, le albicocche, le arance, i vari tipi di frumento, i fichi, il melograno, perfino la bibbia – che si pretende, tronfi più dei tacchini, sia “l’origine del tutto”, mentre invece non è neppure l’origine del nostro “tutto” – il bronzo, la seta, la carta, la bussola, e molto altro ancora: ebbene, tutto ciò da quelle zone del mondo viene: da Est e Sud Est. A quelle zone del mondo dobbiamo moltissimo, più di quanto usiamo ammettere, dobbiamo le basi e molto sostanza della nostra conoscenza e della nostra religiosità. Oltre, si noti bene, alla gran parte del petrolio senza il quale saremmo spacciati!

Non a caso buona parte di quel mondo una volta era unita, faceva infatti parte dell’impero romano. Che un papa traditore e golpista come Stefano II e i golpisti Pipino il Breve e Carlo Magno hanno spaccato per il proprio potere e interesse facendo nascere ciò che poi è stato chiamato Europa. Le cui “radici cristiane” è bene aggiornare in fretta, pena la catastrofe. La nostra catastrofe.

Quinto motivo. Non solo sono saltati i nostri confini a Est e a Sud-Sud-Est, ma è andato in crisi il bastione Usa che a Ovest ci copriva le spalle e che era pronto ad attaccare – non solo economicamente – dall’altra estremità il nostro Oriente, il temuto pachiderma cinese, già aggredito a Oriente dal Giappone, così come prima ancora a Occidente dall’Europa. Senza la Grande Muraglia cinese, si noti bene, l’Europa non sarebbe mai nata, neppure se papa Stefano II e Carlo Magno avessero fatto mille pellegrinaggi a Lourdes o da Padre Pio… La Grande Muraglia ha infatti impedito la calata nelle terre fertili della Cina, fecondate dai grandi fiumi come il Fiume Giallo, dei popoli nomadi delle steppe asiatiche, desiderosi anche loro di una vita migliore. Non potendo sposarsi a Sud, perché respinti dalla Grande Muraglia, quei popoli si sono spostati quindi verso Ovest, spingendo a loro volta ancora più a Ovest, cioè verso di noi, quelli che abbiamo chiamato “barbari”, compresi cioè i germani, i franchi e i longobardi. Che barbari non erano. Era solo gente, anche quella “extracomunitaria”, desiderosa se non di “un posto al sole” almeno di vivere meglio, più al caldo e vicino al mare. Gli stessi mongoli sono arrivati fin qui con Attila. E fino a Bagdad con altri bei tipi.

Sesto motivo. Se il gigante Usa non è più il padrone del mondo e quindi non può più coprirci le spalle e contribuire al nostro benessere, ecco che l’avanzata dell’Est e del Sud Est verso l’Europa è ancora più inevitabile. Noi abbiamo rotto loro le scatole per secoli e secoli, prima con Roma, poi con Carlo Magno, Napoleone, il colonialismo, Hitler… Ora c’è il rischio che ci rendano pan per focaccia. E’ chiaro come il sole che anziché puntare sullo “scontro di civiltà” meglio sarebbe mettere a frutto la Storia, compresa quella dell’impero romano con epicentro in Costantinopoli. Cioè a dire, con epicentro che di fatto era anche il baricentro di un mondo ancora più vasto, ricco e, soprattutto, unito da culture, cibi e conoscenze, pur se spesso diviso da guerre. Costantinopoli di fatto era nello stesso tempo la porta di arrivo dall’Oriente della Via della Seta e il porto di accesso al mondo mediterraneo e centro europeo. Una meravigliosa unità di fatto, spaccata dalla sete di potere dei vescovi golpisti di Roma e accoliti franchi, anche loro golpisti: Pipino il Breve, che detronizza i merovingi, e suo figlio Carlo, che si farà incoronare, in modo totalmente illegale, imperatore del sacro romano impero. Per giunta, da un papa che fino a due o tre giorni prima aveva tenuto in scacco e in pubblico ludibrio davanti a sé con un lungo processo pubblico in S. Pietro. Peggio di così…

Solo il pensiero laico – che, si badi bene, NON significa ateo – ci può salvare dalla catastrofe. A fronte di tutto ciò, cioè a fronte della Storia e della realtà anche attuale, fa davvero pena e anzi suscita allarme il sermoncino di Ratzinger al Quirinale, così come preoccupa il vuoto di analisi del discorsetto del presidente della nostra Repubblica, Giorgio Napolitano. Ratzinger prima di andare al Quirinale non è arrossito a pretendere pubblicamente la parità della scuola pubblica con quella privata, cioè della Chiesa, con annessi finanziamenti che peraltro sono incostituzionali. E durante la visita al Quirinale non è arrossito a dire chiaro e tondo che “la Chiesa si sente coinvolta nella formazione dei giovani”, sottinteso italiani. Prego? Se permette, caro Ratzinger, i giovani italiani è meglio vengano formati dalla scuola italiana e dallo studio, oltre che dalle loro famiglie. La Storia dimostra impietosamente che quando la Chiesa “forma” i giovani nascono poi tragedie infinite. Per le quali purtroppo non è il papato a pagare, pur essendone il responsabile o corresponsabile, ma noi tutti. Dovrebbe ben saperlo Ratzinger, che è riuscito in due brutte imprese: indossare la divisa della Gioventù Hitleriana quando era sedicenne, senza mai fare pubblica ammenda, e diventare il capo di quella che fino a poco tempo fa era l’Inquisizione…

Meglio farebbe il capo di Stato del Vaticano a smetterla con il negazionismo: l’Italia non è un “popolo di cristiani”, ma un popolo di italiani. Dove i cristiani sono ormai di fatto in minoranza, soprattutto nel settore delle scienze e della più generale produzione del sapere, nonostante la “tradizione” del battesimo e quindi dell’arruolamento forzato nel gregge vaticano, fino a ieri di fatto un obbligo diciamo morale. Già Galilei, Giordano Bruno e Dante hanno reso ben chiaro che gli italiani non sono “un popolo di cristiani”, certo non come li intende il papa, ma un popolo con forte impronta laica. Con forti legami del dna col mondo pre cristiano e più in generale pre monoteista. In ogni caso, in Italia c’è una forte tradizione ebraica, che non ci ha dato poco, e ci sono anche altre presenze niente affatto trascurabili: dai musulmani agli animisti e induisti il totale è di qualche milione di esseri umani. Degne persone e degni italiani, non meno delle pecorelle del papa. Il suo insistere a dire che gli italiani sono “un popolo di cristiani” è se non prevaricatorio almeno riduttivo. Somiglia molto all’insistenza con la quale la parte più dura del mondo sionista afferma che Israele è e deve restare lo Stato degli ebrei, anziché degli israeliani tutti, alla faccia di quell’uno o due milioni di israeliani che sono arabi e musulmani, cioè niente affatto ebrei.

Quello italiano è “un popolo di cristiani”? Anche a volerlo ammettere, si tratta di ben strani cristiani. Sì, strani, perché dalle massime cariche dello Stato, e quindi del popolo, quali Napolitano e Berlusconi, fino all’ultima delle Veline e dei Casini, non si tratta affatto di cristiani o di buoni cristiani…

Ratzinger al Quirinale ha detto che la Chiesa non vuole prevaricare sui laici, ma si aspetta “il rispetto” da parte di tutti, nessuno deve cioè impedire l’esercizio della “libertà di coscienza” del suo clero: tradotto in italiano, la libertà di dire sempre, ovunque e comunque la propria. Giusto! Resta però un mistero perché mai il Vaticano pretenda di essere rispettato, ma non voglia nei fatti rispettare gli altri, tant’è che soffia sul fuoco dell’”obiezione di coscienza” in fatto per esempio di assistenza sanitaria. E non esiste la possibilità per un laico di entrare in una chiesa o in Vaticano o negli studi della radio e televisione vaticana per predicare la laicità o il laicismo. Come mai il clero del Vaticano pretende di poter andare ovunque in casa altrui, ma anche che nessuno vada in casa sua? Perché si pretende di poter andare a inaugurare l’anno accademico di una Università italiana, ma non si permette mai che il nostro capo di Stato o anche solo un rettore o un docente di una Università italiana vadano a inaugurare anni accademici e concili vaticani?

Napolitano ha perso l’occasione di porre la domanda al suo ospite almeno per quanto riguarda la casa del popolo italiano.

408 commenti
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  1. Vox
    Vox says:

    Assessori all’Italiana:

    Forse non a caso, alla Regione Francesco Scoma (Pdl) è assessore alla Famiglia. E ha collocato soprattutto membri della sua. E anche amici e colleghi di partito
    (vedi La Repubblica)

  2. Nunzio
    Nunzio says:

    Copia e incolla, copia e incolla, copia e incolla.
    Ma non ti stanchi mai?
    Non vuoi far stancare un pò il tuo cervello, e postare qualcosa di tuo?

  3. Vox
    Vox says:

    Detenzione made is usa:

    Sappiamo che chi era coinvolto ,è stato degradato, buttato
    fuori dall’esercito e condannato a detenzioni varie.
    @ Nunzio

    Scusi, se si riferisce alla cricca Bush & Co, stanno ancora ai loro posti. Controlli meglio le sue fonti.

  4. Vox
    Vox says:

    @ Nunzio
    Se tu sapessi leggere, sapresti che posto roba mia molto spesso.
    E comunque, se non ti va di leggere, salta il fosso, tanto quando si ha un colabrodo al posto della testa, ogni lettura e’ inutile.

  5. Vox
    Vox says:

    @ Nunzio
    Per inciso, i post con gli “zingari” non sono mai miei.
    Non so chi li mandi.

  6. Vox
    Vox says:

    @ Nunzio
    Non mi tiro mai indietro se c’e’ da rispondere per le rime, ma con lei non ho voglia di sporcarmi. Puo’ cambiare nick anche 10 volte al giorno, rimane sempre quello che e’.

  7. Nunzio
    Nunzio says:

    Ahhh, allora sei tu che posti i copia e incolla in continuazione.
    Me lo dovevo immaginare.
    Ma nun hai nenti chi ffari na vita?

  8. ber
    ber says:

    Ciao Marta,
    la piu’ indicata a rispondere alla tua domanda da un milione di,…
    dollari e’ la nsAnita che,essendo in Usa,segue bene la situazione
    dal vivo.
    Comunque, una mezza risposta te la posso dare io:
    chi paga…il popolo o,con l’aumento delle tasse,come faceva il centro sinistra,…o aumentando il debito pubblico,…e riducendo i servizi,…come sta facendo il centro destra.
    Ogni bambino che nasce italiano si ritrova 60000 euro di debiti sulle spallucce,…forse quelli che sbarcano a Lamdedusa non lo sanno,…ma i loro figli se ne accorgeranno presto…
    Loro,i politici e i loro ruffiani non ci rimettono mai,…anzi,
    piu’ e’ alta la spesa,piu’sara’ alta la riconoscenza dei tanzini etc…
    Un caro saluto,Ber

  9. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Ci ha fatto caso che i suoi articoli sono del 2003?
    Molto e’ cambiato dal 2003, ci sono solo 275 prigionieri rimasti.

    Anita

  10. Marta
    Marta says:

    Caro Ber ringrazio te e Vox della chiarificazione,speravo fino all’ultimo che qualcuno mi confortasse diversamente!!
    Ha proprio ragione CC stasera recitero`il rosario !!!!

    PS: troppo facile chiedere ad Anita, conosco già la risposta…ovviamente.

  11. I francesi di merda dopo l'Alittaglia ci rubano anche il Nobel!! E Pansa, poverino? Perché a un (c)asso come lui gnente Nobel?
    I francesi di merda dopo l'Alittaglia ci rubano anche il Nobel!! E Pansa, poverino? Perché a un (c)asso come lui gnente Nobel? says:

    Nobel per la letteratura
    al francese Le Clézio

    STOCCOLMA – Il Nobel della letteratura è andato al francese Jean-Marie Gustave Le Clézio, che era tra i favoritissimi. Lo scrittore, nato a Nizza nel 1940 e che ha cominciato a scrivere a 7 anni, ha ormai un repertorio di oltre 30 pubblicazioni (libri, fiabe, saggi e novelle) che lo hanno reso un autore di successo in tutto il mondo. Il primo, Il verbale, a 23 anni. Nella motivazione del riconoscimento, gli accademici svedesi spiegano di aver premiato lo scrittore in quanto autore “di nuove partenze, avventure poetiche ed estasi sensuali, esploratore di un’umanità che va oltre e nel profondo della civilità dominante”.

  12. x Vox
    x Vox says:

    Forse li manda uno zingaro. Chiunque li mandi, fa bene. Ha l’ironia che smerda i luoghi comuni degli idioti italioti, tutti brava ggente berluscona.
    Nunzio invece sì che non è a senso unico… Lui è a doppio senso: il primo fa cagare, il secondo pure.
    Ratzy a Mary

  13. x Nunzio
    x Nunzio says:

    Se tu puoi scassare la minchia con gli ebbrei, Israelle e la saccra bibbia mi spieghi perchè io non posso farlo da zingaro? Io almeno posto cose utili, tu solo defekescion, e pure senza bidet.
    Zì Ngar One

  14. Vox
    Vox says:

    @ Anita
    275 prigionieri sono tante persone. Persone praticamente rapite dai loro paesi, deportate e detenute ILLEGALMENTE, con accuse molto spesso infondate.
    Ci fosse rimasto anche un solo prigioniero, l’ingiustizia rimarrebbe la stessa.

    Di carceri piu’ o meno schifose e’ pieno il mondo, specialmente gli Usa, dove molti stati esercitano perfino la pena di morte.
    A Cuba i carcerati sono cubani e hanno ancora diritto all’assistenza legale, mentre a Guantanamo sono tutti stranieri e molti sono detenuti da anni, senza alcun capo di accusa formale, per non parlare di assistenza legale.
    Non confonda la luna col dito.

  15. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    A proposito delle ultime esternazioni impresentabili spero solo che l’infame che ha postato il commento sul Che sia lo stesso che ha detto che le donne ed i bambini gasati nelle baracche Io non hanno ” approfittato dell’occupazione. Dunque se l’ hanno voluto loro, o no?
    Sarebbe una grande consolazione sapere che lo stronzo è uno solo e non due, anche se con l’aggravante di essere ancora più stronzo e più vigliacco.

    Antonio Zaimbri - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  16. IL SILENZIO E' D'ORO (MASSICCIO) E OGNUNO HA I SANTI E I BEATI CHE SI MERITA
    IL SILENZIO E' D'ORO (MASSICCIO) E OGNUNO HA I SANTI E I BEATI CHE SI MERITA says:

    Al sinodo dei vescovi il pontefice esalta la figura di papa Pacelli, negandone l’antisemitismo
    Nei giorni scorsi il rabbino di Haifa aveva polemizzato con la proposta di beatificarlo
    Pio XII, Ratzinger respinge le accuse
    “Rimase in silenzio per aiutare meglio”

    Pio XII, Ratzinger respinge le accuse “Rimase in silenzio per aiutare meglio”

    CITTA’ DEL VATICANO – Quello di Pio XII sulla persecuzione degli ebrei fu non fu un silenzio dettato da condivisione o paura, ma dalla convinzione che senza clamori la sua azione di aiuto e solidarietà avrebbe avuto più efficacia. E’ questa la ricostruzione storica offerta da Benedetto XVI durante l’omelia della messa celebrata nell’ambito del Sinodo dei Vescovi in occasione dei 50 anni dalla morte di papa Pacelli.

    Parole dettate anche dalla necessità di smorzare le polemiche lanciate nei giorni scorsi dal rabbino capo di Haifa Shear Yesuv Cohen. Invitato al sinodo in qualità di ospite, il religioso ebraico aveva infatti rilanciato le accuse contro Pio XII: “Crediamo che non dovrebbe essere beatificato o preso a modello, perché ha mancato di salvarci o di levare la sua voce, anche se ha cercato segretamente di aiutare”.

    Le cose secondo Ratzinger andarono però diversamente. Di fronte alla persecuzione nazista e fascista degli ebrei, ha sostenuto stamane il Pontefice, papa Pacelli “agì spesso in modo segreto e silenzioso proprio perché, alla luce delle concrete situazioni di quel complesso momento storico, egli intuiva che solo in questo modo si poteva evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei”. “Per questi suoi interventi – ha poi aggiunto – numerosi e unanimi attestati di gratitudine furono a lui rivolti alla fine della guerra, come pure al momento della morte, dalle più alte autorità del mondo ebraico”.

    Sulla base di queste premesse Benedetto XVI ha quindi fatto chiaramente capire di essere favorevole alla beatificazione di papa Pacelli malgrado le polemiche della comunità ebraica.”Preghiamo – ha detto – perché prosegua felicemente la causa di beatificazione del Servo di Dio Pio XII”. “E’ bello ricordare – ha proseguito – che la santità fu il suo ideale, un ideale che non mancò di proporre a tutti. Per questo dette impulso alle cause di beatificazione e canonizzazione di persone appartenenti a popoli diversi, rappresentanti di tutti gli stati di vita, funzioni e professioni, riservando ampio spazio alle donne”.

    Parole nette, alle quali non hanno fatto seguito però indicazioni precise sui tempi per la firma del decreto (già approvato dalla Congregazione per le Cause dei Santi) di riconoscimento delle “eroiche virtù” di Pio XII, premessa della beatificazione. Domenica sera intanto, Comunità di Sant’Egidio e Comunità ebraica di Roma, marceranno insieme da piazza Santa Maria in Trastevere, per ricordare gli oltre mille ebrei romani catturati e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz durante l’occupazione nazista della capitale.

  17. «Pio XII aiutò gli ebrei in silenzio»
    «Pio XII aiutò gli ebrei in silenzio» says:

    E ci credo, mica ad alta voce?
    In silenzio ci vuole piu’ fegato, piu’ determinazione, piu’ santita’.

  18. X IL SILENZIO E' D'ORO (MASSICCIO) E OGNUNO HA I SANTI E I BEATI CHE SI MERITA
    X IL SILENZIO E' D'ORO (MASSICCIO) E OGNUNO HA I SANTI E I BEATI CHE SI MERITA says:

    I 3o danari erano solo d’argento e in Vaticano preferiscono il lin- Gott-otto mit uns! Pio XII, che se ne intendeva, taceva molto perchè sapeva che il silenzio è d’oro. Molto silenzio, molto oro.
    Pio Pio

  19. Vox
    Vox says:

    @AZ
    CHE
    Fossero anche un miliardo, non riuscirebbero a offuscare il nome di un Uomo. Lasciamoli pure ai loro trastulli e alle discussioni sui falsi santi, che quelli veri non hanno bisogno di aureole.

  20. In Polonia e in URSS invece....
    In Polonia e in URSS invece.... says:

    ….hanno rotto i coglioni urlando in continuazione per la “oppressa Chiesa del silenzio”. Ora ci tentano pure in Cina.
    Quando la faccia è come il culo, George o non George, allora si dicono scempiaggini. La gente beota se le beve tutte, specie se sono papaline o berluscone.
    Keskifo

  21. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x AZ e x Vox

    Badate che il post di quel subumano l’ho cancellato da un pezzo.
    pino

  22. 3Monti santo subito!
    3Monti santo subito! says:

    Un emendamento presentato dal Pdl, passato sotto silenzio al Senato nel decreto Alitalia, mette a riparo tutti i manager di grandi aziende in via di fallimento dalle inchieste della magistratura.

    La norma denominata “SALVA MANAGER” fa però infuriare il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che minaccia «O viene ritirata o mi dimetto».

  23. Vox
    Vox says:

    Cosa in pentola? Perche’ l’urgenza delle truppe speciali nelle citta’ americane? Non sara’ che si prevedono grosse turbolenze da parte della popolazione stufa di essere rapinata?

    Dal 1 ottobre, migliaia di truppe vengono riversate nelle strade degli Usa, pronte a esercitare il “controllo delle masse”

    http://www.alternet.org

    Background: the First Brigade of the Third Infantry Division, three to four thousand soldiers, has been deployed in the United States as of October 1. Their stated mission is the form of crowd control they practiced in Iraq, subduing “unruly individuals,” and the management of a national emergency…

    ***

    Ricorda un po’ i militari nelle citta’ italiane.

  24. Nunzio
    Nunzio says:

    x324.
    Sò a cosa si riferisce.Non può essere altrimenti.Mi vuole spiegare perchè lei si comporta in un modo cosi miserabile.
    Se non ha argomenti con cui rispondere in modo ragionevole, non è meglio starsene zitti?
    Le brucia cosi tanto?

  25. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Si legga bene l’articolo.

    Il **chiacchiericcio** era se non passava il bill del bailout.

    Il bill non e’ passato, e’ stato fatto, disfatto e modificato numerose volte ed i democratici l’hanno votato in grande maggioranza.
    Barney Frank e’ lo sponsor del bill, democratico del Massachusetts.

    Quel website e’ pieno di balle…lo conosco abbastanza bene.

    Sarah Pallin, ha detto finalmente la verita’ che era stata bloccata dal MSM dall’inizio della campagna elettorale.

    Il passato di Obama si sapeva, eccome si sapeva…

    McCain non poteva affrontare Obama durante il debate, perche’ si dovevano attenere alle domande.
    Le domande erano sull’economia, sulla guerra, su relazioni con altre nazioni.
    Pochi minuti a ciascuno.
    Niente di personale.

    Anita

  26. controcorrente
    controcorrente says:

    Ehi, tu “FACCIA DA NUNZIO”,

    non so bene il perchè , ma dalle tue risposte mi sembra già di averti incontrato o su questo ,ma presumibilmente sul precedente BLOG!

    cc

    PS- Piccola notiziola del tutto innocente!
    Mi sembra di aver sentito che il nuovo Zanichelli ha preso in considerazione un sacco di parole nuove , tra le quale anche l’abbreviazione RINCO.
    Qualcuno può verificare , grazie, può darsi che in futuro anche alcune mie “allocuzioni” possano venire prese in considerazione ,così da essere ricordato dai posteri!

  27. Nunzio
    Nunzio says:

    AZ Cecina Li { 09.10.08 alle 15:23 }

    A proposito delle ultime esternazioni impresentabili spero solo che l’infame che ha postato il commento sul Che sia lo stesso che ha detto che le donne ed i bambini gasati nelle baracche Io non hanno ” approfittato dell’occupazione. Dunque se l’ hanno voluto loro, o no?


    Quando mai ho scritto una cosa del genere?


    -Vede? Si può esere cosi infami?
    Lei sperava? Cosa sperava, che Nicotri cosi mi bannava?
    Lo può sempre fare, quando vuole.
    Non credo che Nicotri lo farà, e se lo farà, sicuramente non perchè è un suo ardente desiderio.

  28. Nunzio
    Nunzio says:

    controcorrente { 09.10.08 alle 17:18 }

    Ehi, tu “FACCIA DA NUNZIO”



    -E con il seguito cosa volevi dire?
    Credevo che lei fosse una persona seria.Mah

  29. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,

    mi sembra che Mc Caine abbia dato ampie prove della sua abilità , chiamando il suo “rivale” QUELLO LI’ e pure indicandolo con il gesto della mano!
    Gran personaggio ,questo Mc Caine, potrebbe perfino fare il politico da Noi, di questi tempi con un certo “successo”!
    Prova a suggerirglielo se perde le elezioni!

    Ciao

    cc

  30. Nunzio
    Nunzio says:

    Oltre ciò,è bene che si sappia, ho sempre ammirato il Che, per ilsuo coraggio, umanità e il grande senso per la giustizia.Rachamim

  31. Nunzio
    Nunzio says:

    Beh,il gesto di Mc Caine, di rifiutare la mano tesa di Obama , alla fine della trasmissione, non è piaciuta nemmeno a me.

  32. x controcorrente e Nunzio
    x controcorrente e Nunzio says:

    Fosse stato ebreo, gli avrebbe baciato anche l’ano pure se è un “negro”. Con buona pace delle merde del Missisipi e dell’Alabama.
    O-bama Ala-bama

  33. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Nunzio,
    o come diavolo preferirà chiamarsi in futuro, vede io l’ho chiamata “l’esteta dei luoghi comuni”, poichè, però non sono pirla del tutto ,non mi nascondo che a volte anche in essi si nesconda della verità.

    L’importante è però per la “democrazia” non avvalorarli come se fossero “LA VERITA'”, poichè in questo modo si avvalora l’ipotesi della “giustezza” delle loro tesi.
    Così lei nel caso di Mussolini e del fascismo e dell’entrata in guerra!
    Chi fa questa operazione è Fascista, punto e basta.
    E questo è solo un esempio.

    cc

    PS – Sono cose tutte trite e ritrite su questo Blog,cos’ì come gli italiani brava gente e molti ebrei che prima delle fascistissime leggi razziali, avevano la tessera del fascio in tasca e partecipavano regolarmente alle riunioni

  34. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    ti rispondo come promesso.
    La Rocca Bernarda sorge sulle colline a est di Udine,in una posizione fra le più belle del Friuli,il che è tutto dire!!
    Non è nè villa nè castello, è questo e quello ; fu costruita nella 2° metà del’500 dai potenti e ricchissimi latifondisti conti di Valvasone e Maniago, amici di Venezia e nemici dell’Austria.
    La costruzione fece imbestialire Cividale (Forum Julii) che si vedeva un leone famelico sulla porta di casa.
    Il “gattone” li rassicurò dicendo che costruiva
    ” per ornamento di que nostri colli e per diletto e per comodo mio et de gli amici”.
    Per farla corta, e far piacere a Uroburo, il trattato di Campoformido li “trombò” assieme a Venezia e caddero nell’oblio.
    Dopo un breve interregno, la Rocca passò alla famiglia Antonini e poi, per matrimonio, ai Perusini.
    Aveva vasti possedimenti (per il Friuli) attorno, tutti vocati a vigna.
    Giuseppina Perusini Antonini, gran donna, nella 1° metà del ‘900 lasciò arti e lettere e riportò a splendore la proprietà.
    Ha scritto inoltre un bel libro”mangiare e ber friulano”, che oltre a liste della spesa (separata “per signori” e “per villani”) a storia dei prodotti del territorio e di acquisti di prodotti “foresti”, alle ricette e agli usi del tempo andato, resta una bibbia nel suo genere.
    Rifece i terrazzamenti man mano che le varie guerre li distruggevano e recuperò vitigni pressochè scomparsi.
    Fu l’artefice della rinascita della viticultura in Friuli.
    Campò quasi centenaria e fu grande amica di Veronelli.
    Alla sua morte successe il figlio, conte Gaetano, ma che, dopo cotanta madre ,nessuno lo ricorda.
    Dal 1977, per testamento e volontà della terribile contessa, la proprietà passò all’Ordine Sovrano dei Cavalieri di Malta.
    Le varie vicende ridussero notevolmente “il podere” ,che ora ha attorno ai 50 ha, ma sono il cuore del Friuli vignaiolo.
    Sulla qualità dei vini ti può illuminare Uroburo.
    Io compro da piccoli vignaioli a Oslavia, altrettanto bravi, ma non così potenti!
    spero di averti risposto in maniera esauriente.
    ciao

  35. Nunzio
    Nunzio says:

    xControcorrente
    Chi fa questa operazione è Fascista, punto e basta.

    -Cosi sono anche fascista.Ma non le sembra troppo facile voler chiarire , con solo quelle due parole.
    Non ho avvalorato quel fatto,come giusto.
    Ho solo scritto che a Mussolini non rimanevano altre possibilità di scelta in quel momento storico.
    Forse lei ha saltato del mio post, il seguente argomento:-

    “Un proverbio “del senno di poi sono piene le fosse” suggerisce che la saggezza acquisibile dopo i fatti sia cosa vile, sovrabbondante, un morto da sotterrare, difficile essere assennati prima, facile dopo. Ma un altro “il tempo è galantuomo ” suggerisce di aspettare, perché il dopo non è ancora venuto, né sappiamo quando verrà.
    Molti,non tengono conto mai conto del “senno del prima”.-


    Luoghi comuni?Mah

  36. controcorrente
    controcorrente says:

    Qualcosa mi dice che si può ricomuinciare di QUI!
    Un brodino !!

    Statali, scioperi per il contratto
    E la scuola si ferma il 30 ottobre
    I sindacati decidono stop regionali (Nord, Centro, e Sud) da tenersi in tre distinte date. “In assenza di risposte previsto lo sciopero generale”. Confederali, Gilda e Snals d’accordo sulla data di fine mese. Corteo

  37. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Nunzio,
    vede il problema non sta in quello che ha fatto Benitone in quel frangente!
    Il problema sta sul come è andato al potere, sul come ha avvalorato le leggi razziali, sul come ha gestito le guerre coloniali!

    Anche qui siamo sul “ritrito”.
    Le Democrazie non si nutrono di giocatori di “poker”,solo gli ittalici ora come allora lo pensano, ma evidentemente la “PRIMA LEZIONE NON GLI E’ BASTATA!
    Per fortuna al protagonista è andata storta e non ha potuto rilanciare!

    cc

  38. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    altro che brodino, non sarà nemmeno una minestrina del mal di testa.
    Dello sciopero degli insegnanti non glien’ è importato mai un fico secco a nessuno, nè a dx nè a sx!
    Brontolio delle mamma che devono tenersi i pargoli e fine!
    Botta di depressione!

  39. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Sylvi,

    posso solo convenire in parte e cioè sugli aspetti “più egoistici” che tu adombri e cioè che agli “ittalici” nulla freghi degli insegnanti e che alle mamme freghi invece solo il problema dove parcheggio il pargolo !
    Ma sai com’è , da cosa nasce cosa ect,ect in Democrazia anche le Piazze piene hanno la loro importanza,checchè ne dica Il Decisionissimus PresidenT”

    Le talpe sono come il “malcontento”,forse cominciano a sentirsi i primi “brontolii” dal sottosuolo!
    Poi ti ritrovi il “campo pieno di buchi” ed allora non credo basterà l’erpice Mediaset !

    cc

  40. controcorrente
    controcorrente says:

    Ps

    cara Sylvi,

    ti dico anche questo , perchè da quando sono in pensione , svolgo gratuitamente attività di volontariato presso una importante associazione dei consumatori.
    Arrivo a casa con il mal di stomaco a sentire le “vicende della gente” presa per i fondelli , truffata , buggerata ect,ect
    La questione dei mutui è poi la più terribile, ci sono famiglie veramente allo stremo che corrono grossi rischi.

    cc

  41. controcorrente
    controcorrente says:

    Per Sylvi
    ancora,

    ma guarda un pò , puntuale come la Morte arriva SILVIONE nostro ad annunciare che “nessun dialogo con le Piazze”.
    Dell’opposizione in Parlamento, già ha detto che non “gliene può fregar dimeno”.

    SILVIONE ha un ripensamento però sugli evasori, evidentemente sta tentanto un “Bluff”.

    cc

  42. Sylvi
    Sylvi says:

    caro cc,

    per scalfire la cloaca Mediaset ci vogliono scuola e cittadini,
    insieme; ci vuole la famiglia “presente”, punto di riferimento, assieme alla scuola.
    Leggendo della” gioventù bevuta”, non ti sei chiesto se tutti questi ragazzi sono orfani?
    Ai miei ragazzi, nei momenti “più caldi” gridavo: non sono nata madre, ho imparato a mie e vostre spese.Ma ci sono, non sono dall’estetista!”
    Partire da qui,e da leggi che impediscano le truffe, le buggerature e le prese per i fondelli!
    Che colpiscono sempre i più deboli.
    E non sappiamo come andrà con il lavoro, la gente che ci campa.
    C’è abbastanza da non dormire la notte.
    ciao
    Secondo me il resto vien da solo.

  43. Anita
    Anita says:

    x controcorrente { 09.10.08 alle 17:30 } Cara Anita,

    mi sembra che Mc Caine abbia dato ampie prove della sua abilità , chiamando il suo “rivale” QUELLO LI’ e pure indicandolo con il gesto della mano!
    Gran personaggio ,questo Mc Caine, potrebbe perfino fare il politico da Noi, di questi tempi con un certo “successo”!
    Prova a suggerirglielo se perde le elezioni!
    __________________________________

    Vero, ho visto tutto il dibattito.

    Pero’ non hai sentito che Obama si e’ riferito a McCain come: “that guy”

    I Media giocano sempre gli stessi giochi.

    Inoltre i minuti erano gia’ passati e McCain non aveva piu’ la parola, la frase piu’ breve fu: “that one”.

    Ciao, Anita

    PS:
    Obama si rivolge al Senatore John McCain, come John, non e’ nell’ etiquette formale in discorsi alla nazione.

    Sarah Pallin ha chiesto al Senatore Joe Biden: Can I call you Joe? Ed e’ stata criticata e malignata.

  44. controcorrente
    controcorrente says:

    Cara Anita,
    evidentemente anche per Obama si potrà aprire un futuro politico in Italy!
    Mi sembra che gli “scavatori” del passato ci presentino un futuro president che forse ha partecipato all’attentato alle Torre gemelle ed un vecchio ubriacone uscente!

    cc

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