Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano
1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:
- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza
- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente
- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce
Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.
Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.
Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.
2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!
3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.
Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.
Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.
Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.
Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…
Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!
Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.
4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.
Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.
Caro Nicotri, ho un messaggio di attesa di moderazione di un mio post, appena precedente a questo.
Volevo dirti anche del blog di Cristina Cisotto, non capisco come funziona e se funziona … ho scritto eppoi è sparito larticolo di Caterina, su Battisti e la possibbilita di scrivere commenti, guarda un ppo cche succede e se puoi x favore guidarci?¿?
Devo anche dirti cche ho letto un post di Anita, con calunnie e insulti, manco fossi un suo serviente… al quale ho risposto a tono… cancellando una vecchia conoscenza, cche non merita ppiu il mio saluto…
…spero non cancellerai il post in questione… grazie!!
Faust
Proprio nel numero del giornale che esce a giorni, ho scritto qualcosa sulla presenza extracomunitaria a Bisceglie, da un’intervista a un sindacalista marocchino con cittadinanza italiana. Il quadro che ne è venuto fuori, è di una forte presenza di clandestini, nessuna rimostranza per atti di scorrettezza o di razzismo verso gli stranieri ( nordafricani in prevalenza algerini, romeni in gran numero, donne moldave e ucraine), una gran rabbia per le complicazioni e le lungaggini burocratiche, ottimi rapporti con la popolazione. In mia presenza, un operaio giovane ha chiesto da accendere ai marocchini, con molta gentilezza e un tono di voce cordiale, ringraziando alla fine e salutando. Sensibile come sono ai suoni, mi sarei accorto se nel tono di voce ci fosse stata anche la minima diffidenza o senso di superiorità. Devo dire che sono stato molto favorevolmente impressionato anche dalla gentilezza e cordialità con cui la commessa del bar si rivolgeva ai marocchini, evidentemente clienti abituali.
Quindi, il marcio non è nella gente, che se non sente minacce è disponibile e cordiale, ma nella legge Bossi-Fini che spinge alla clandestinità e quindi impedisce di lavorare con maggior dignità e sicurezza.
Legge che la sinistra si è guardata bene dal cambiare, in altre personali faccende affaccendata, mentre doveva farlo con immediatezza.
x Faust
Dove sono le calunnie?
Anita
Cari tutti,
faccio proprio fatica a capire quest’ultima polemica su chi sia Vox e se sia o meno Ele. Ma a voi, scusate, cosa cambia? Qui siamo tutti pseudonimi (tranne pochissimi). Alcuni di noi si conoscono per nome e cognome ma questo nulla cambia dei nostri rapporti. Ma perchè non si può scrivere a Vox per Vox e ad Ele per Ele? Alla fin fine lo pseudonimo che ciascuno di noi usa è solo una scelta personale. O no? U.
Rileggendo, ho dimenticato di scrivere che l’intervista si svolgeva in un bar, con altri tre marocchini seduti al tavolo con noi.
xUroburo
mi stupisce, come puo’ lei far fatica a capire qualcosa?
credevo che lei capisse tutto, anzi di piu’, quantunque non fosse onniscente (nessuno e’ perfetto).
Quella su Vox/Ele non e’ affatto una polemica, per quanto mi riguarda. Tutt’al piu’ uno scherzoso gioco agli indovinelli.
Peter
Dice U. :
“Ma perchè non si può scrivere a Vox per Vox e ad Ele per Ele?”
————-
Beh, qualche differenza c’è.
A me personalmente non importa chi sia Vox, mi importa solo ciò che scrive.
Però, in un blog dove si interagisce da tempo con le stesse persone, sapere che si sta parlando con tizio o con caio presume che tizio o caio sappiano ciò che abbiamo scritto in precedenza, conoscano le nostre opinioni di fondo allo stesso modo in cui noi conosciamo le loro.
Se U. cambiasse improvvisamente pseudonimo e si presentasse con un nuovo nick, per noi del blog sarebbe uno sconosciuto e ci rapporteremmo a lui a nostra volta da sconosciuti. Il chè al limite può anche rappresentare un vantaggio, ma io credo che quando di una persona si conosca il temperamento, il modo di esprimersi, lo spessore culturale, ci si rapporta in funzione di questi elementi già acquisiti.
Se un pinco pallino qualsiasi se ne viene con una qualsiasi affermazione, io posso pensare che sia solo buttata lì; se invece so da chi viene quell’affermazione, attribuisco uno spessore diverso.
Cara Silvy,
nessun paese al mondo che si fosse dato, anche con legittime e libere elezioni, un governo di sinistra (e per sinistra si intende anche sovcialdemocratico) o addirittura magari anche un governo di destra ma che volesse difendere i suoi interessi nazionali ha potuto durare senza una feroce ostilità da parte dell’Usaegetta. Le uniche eccezioni sono i paesi europei, quanto meno alcuni, quelli di più solida struttura statale come i paesi scandinavi o i grandi paesi dell’Europa Occidentale.
Chi conosce la storia sa che Moro è stato fatto assassinare dall’Ussaeetta perchè voleva far entrare i comunisti al governo, l’unica scelta che avrebbe potuto assicurare uno sviluppo normale al nostro paese.
Tutti i paesi che hanno avuto governi di sinistra sono stati costretta a sprecare somme enormi per la loro difesa, sottraendole allo sviluppo. La dottrina del Roll back è sempre stata la dottrina ufficiale usaegetta nei confronti di tutti i paesi di sinistra.
Poi naturalmente ci sono i democratici all’acqua di rose che pensano che il blocco economico non abbia fatto nulla all’evoluzione di Cuba. Ma se è solo per quello c’è anche gente che pensa che il regime di Pinochet abbia rivitalizzato l’economia cilena ….
Tutto questo viene prima di eventuali errori messi in atto dai regimi di sinistra.
Non vedere queste cose significa essere ciechi. Oppure avere una visione del mondo diversa. Secondo me di destra ma magari mi sbaglio io e sono io di destra. Stabilito con questo che ognuno è poi libero di collocarsi dove gli pare. U.
per Peter:
ok, rileggendo ho notato di aver messo un presente invece di un congiuntivo. Solita mia fretta.
Si rivolge ad U. in questi termini: “mi stupisce, come puo’ lei far fatica a capire qualcosa?”,
ma lei, come attaccabrighe, ha una laurea?
In tono scherzoso, ovviamente, prima che venga attaccata briga anche a me…
Caro Peter,
mi dispiace molto per le sue illusioni ma non solo non so moltissime cose ma ce ne sono altrettante che non capisco. Quindi non solo non sono onnisciente ma ho anche dei limiti di comprendonio. Come so da sempre e senza alcun problema da parte mia ad ammetterlo.
Devo confessarle che, tanto per fare un altro esempio, faccio fatica a capire come un uomo intelligente come lei possa polemizzare in un modo così inadeguato.
Secondo me perchè lei si fa prendere la mano dai suoi personalismi che mi sembrano spesso proprio incollati sugli specchi.
Comunque ribadisco che il fatto di essere accusato di razzismo, sudofobia, sessismo, omofobia, pedofilia, violenza carnale, furto con destrezza, omicidio partecipazione a banda armata, collusione mafiosa e chi più ne ha più ne metta, mi lascia del tutto indifferente. Non me neimporta un fico secco. U.
PS. Sono anche responsabile della moria dei dinosauri.
@ Alex, Peter, etc.
Polemiche del cazzo.
Pensate alle cose serie.
caro U.,
l’importante è che non abbia votato Berlusconi…
Per il resto, quisquilie.
E’ accertato: Vox è un maschio.
Quindi, non è Ele.
Ti stai sbagliando chi hai visto non e’
non e’ Francesca
Lei e’ sempre a casa che aspetta me
non e’ Francesca
Se c’era un uomo poi
non puo’ essere lei
Francesca non ha mai chiesto di piu’
chi sta sbagliando son certo sei tu
Francesca non ha mai chiesto di piu’
perche’ lei vive per me
Come quest’altra e’ bionda pero’
non e’ Francesca
Era vestita di rosso lo so
non e’ Francesca
Se era abbracciata poi
no non puo’ essere lei
Francesca non ha mai chiesto di piu’
chi sta sbagliando son certo sei tu
Francesca non ha mai chiesto di piu’
perche’ lei vive per me
lei vive per me
lei vive per me
caro Uroburo,
forse noi non ci intendiamo perchè lei parte dalla macro storia, io dalla micro.
Si legga gli articoli di Enrico Galavotti, ottimo acquisto di Arruotalibera. Ci si ritroverebbe subito fra i “vecchi” studiosi di storia.
Vecchi nel senso di spiegare il presente con il passato dei vincitori.
A questo punto dovrebbe essere necessario ripensare il senso di dx e sx, di progressismo e conservatorismo, non ho idee chiare al riguardo, ho solo auspici.
Galavotti parla di comunismo primitivo, vede, io sarei ripartita da Hegel!
Ma non sono un’intellettuale, sono una scarpona che si accontenterebbe di capire “il posto” in cui vive.
Cito Galavotti : …ma se non riusciamo a sapere la verità delle cose che ci sono vicine, come possiamo pretendere di sapere quella delle cose più lontane?-
Nell’ultimo capoverso dà indicazioni su come fare.
E’ quello che ho fatto, spesso in solitudine, nella mia carriera lavorativa.
E la solitudine non è sviluppo, non è speranza, nemmeno quando lei si arrocca nelle sue certezze.
un cordiale saluto
Caro marco tempesta,
le sue osservazioni sono condivisibili però da un altro punto di vista nessuno può impedire a chiunque di cambiare pseudonimo per le ragioni più variate. E trattandosi di uno pseudonimo non vedo ragioni per sollevar problemi. E’ possibile cambiare i nomi, perchè non dovrebbe essere possibile cambiare uno pseudonimo?
Se invece si trattasse di una curiosità intellettuale, come dice Peterm, allora dovrebbe esser sufficiente enunciare il proprio convincimento ed il discorso dovrebbe finire lì.
Un saluto U.
PS. La lezione sulla pittura fiamminga, piena di osservazioni tecniche da vero professionista, mi è molto piaciuta. Io però sono solo un amatore e non un tecnico. Sono anch’io del parere che è la luce, la luminosità, a caratterizzare i fiamminghi prima e gli olandesi poi. M i avevano spiegato che era un duplice aspetto tecnico: da una parte l’uso della pittura ad olio, molto più brillante, dall’altra l’uso di una vernice (di albume d’uovo?) coprente che dava quell’impressione.
Caro Uro, ho voglia di parlare con te, ti ho chiamato dal tf. di casa e non mi hai risposto… magari non riconoscendo chi ti chiama… non hai risposto, se puoi e leggi… chiamami a casa stasera… o domattina ti chiamo dal cell, mentre sono in giro… ciao!!
Faust
Caro Faust,
avevo dimenticato il cellulare.
Chiamami domattina che non ci dovrebbero essere problemi. U.
…vedo cche sei collegato, chiamami devo parlarti dellospedale… Faust
… se puoi, se no domani ti chiamo io… potrei chiamarti anchio, ma a questora non chiamo nessuno x non disturbare… ciao
F.
Cara Silvy,
a me pare che la storia del cortile di casa mia non escluda nè comprenda (se non marginalmente) la storia di questo paese di cui faccio parte.
Tuttavia si può tranquillamente pensare il contrario. Così come si può tranquillamente rinunciare a conoscere la verità (parola per altro impegnativa e che io non uso quasi mai) ed accontentarsi di quel che dice chiunque.
Però dire che io tendo a “spiegare il presente con il passato dei vincitori” mi sembra una barzelletta.
E mi riconosco anche poco nel suo discorso sulle certezze. Più che certezze i miei sono punti di vista e lei mi sembra molto più piena di certezze di me.
Devo poi dirle che, a parte dei problemi di tempo, non sono neppure riuscito a trovarli gli articoli di Galavrotti. U
x Marco
RE:
“Se un pinco pallino qualsiasi se ne viene con una qualsiasi affermazione, io posso pensare che sia solo buttata lì; se invece so da chi viene quell’affermazione, attribuisco uno spessore diverso.”
Questo e’ quello che predico da quasi 5 anni.
Secondo chi scrive anch’io attribuisco uno spessore diverso.
Del resto e’ anche cosi’ di persona, se uno sconosciuto mi dovesse dire qualche scemenza o anche offesa, mi scivolerebbe sulle spalle, ma i miei sentimenti cambierebbero alla lunga se venissero da amici o conoscenze.
Io ritengo di importanza usare sempre un nick o nome consistentemente.
E’ cosi’ su tutti gli altri forum, il mio nome appare gia’ scritto e non vi e’ modo di cambiarlo.
Inoltre, se un individuo non ha il coraggio di mantenere la propria identita’, mi dice solo che non ha alcuna convinzione di quello che scrive.
Anita
PS: Sei mai riuscito a vedere il mio attentato alla pittura?
caro Uroburo,
non certezze, mete faticosamente raggiunte, da cui ripartire con passi in avanti e scivoloni!
Comunque se non ha letto Galavotti non poteva capire il mio riferimento nel contesto, benedetto contesto!!!
Finisco di vedere il programma sul 3°, una delle poche cose per cui vale la pena accendere la tv!
saluti
x Faust
Sono appena rientrato da Roma. Ho sbloccato i tuoi post. Non so perché siano stati bloccati. Erano assieme a tre spam. Forse sono stati bloccati per i molti segni del tipo ////. Forse.
Un abbacchio.
pino
Baffone gay !!?? Se la cosa fosse vera potrebbe solo umanizzarlo un po’, del resto, ripensandoci, era stato in seminario, ambiente in cui l’omosessualità è notoriamente molto presente.
X Silvy.
Bella, ansi inquietante, la trasmissione sul 3°, la contro-pulizia etnica nel Kosovo resa possibile dalla presenza della nato, i fiumi di droga che circolano tra l’Afganistan e Kosovo, quella massa di disoccupati che a Kabul cercano disperatamente un lavoro, in una realtà dominata dal commercio di droga e fanatismo religioso, altro che atomica Iraniana.
Credo che Marx con i paesi dell’est Europa abbia ben poco a che fare, qualche termine e niente più. Si può essere comunisti anche senza leggere Marx e non esserlo conoscendolo tutto a memoria. Il Manifesto lo ho letto a più di vent’anni, il Capitale, a pezzi, oltre i trenta ma comunista credo di esserci nato.
Ovviamente quella del “perchè / perché, era un giochino, mi sembrava di farlo alla mia professoressa di italiano alla scuola tecnica, gran brava insegnante, nei miei temi scriveva sempre buone idee ma troppi errori, mi insegnò un trucco per farne meno, rileggere a rovescio, si perde la scorrevolezza e ci si concentra sulle singole parole.
Al corso di perfezionamento ci faceva educazione civica, non si limitò alla costituzione e istituzioni come da programma, ci spiegò anche i contratti di lavoro, struttura, diritti e doveri, terminologie, io che ero già molto politicizzato, ero letteralmente innamorato di quell’insegnante, alla prima busta paga del mio primo lavoro andai in segreteria a contestare alcune inesattezze, mi sentivo già un “vecchio sindacalista”.
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X Anita. Ma veramente credevi che non sapessi cosa è il KKK, o mi hai restituito la battuta ironica?? – Altrimenti va bene che faccio un grande sfoggio della mia ignoranza sulle cose americane ma non fino a quel punto.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
Stalin gay?
Semmai bisessuale. Vorrei ricordarvi che aveva figli.
pino
xMarco T
puo’ darsi che io di brighe ne attacchi, lei certamente se ne prende, forse persino troppe (medium, fotografo, pittore, critico d’arte, culinario, scrittore di romanzi per ragazze adolescenti…che Marziale ci protegga).
Ora si prenda quella di spiegarmi cosa c’entrano i congiuntivi…
Il mio post x Uroburo era un riferimento a qualche giorno fa.
Peter
xUroburo
si rassicuri: so che non c’entra niente con la fine dei dinosauri. E neanche coi furti con destrezza. E parecchi altri dei crimini che si attribuisce generosamente (ma non tutti, pero’, mi consenta).
Lei mi e’ semplicemente antipatico, lo ammetto (e con ragione, a proposito). Un ‘antipatia peraltro ampiamente ricambiata da lei.
Su una cosa ha ragione: il mondo e’ grande, nonostante la mia claustrofobia.
saluti
Peter
x Antonio
Caro Antonio,
su questo forum non sono mai sicura sulle ironie.
In particolare perche’ seguiva il mio commento che Obama si e’ fatto strada con l’appoggio dei radicali comunisti in posizioni piu’ o meno altolocate.
Con l’appoggio si e’ fatto strada come “social worker” nei ghettos, ottenendo almeno $ 200’000 (di allora) per benfatti che non si sono mai realizzati, ma che l’ha spinto in su e dai ghettos alle stelle…..
E qui mi fermo.
Ciao e buona notte,
Anita
Cara Anita,
Per il tuo quadro, purtroppo non ancora, perchè mi hai mandato il link, non la pagina già scaricata, come allegato e a casa non ho la connessione internet ( uso quella del giornale). Però sto aspettando di poter accedere al computer di una mia amica che ha flash player, così potrò finalmente dare un’occhiata.
x Peter:
“per parecchi bloggers
non mi pare che do (voce del verbo dare, presente indicativo, prima persona singolare) e so (voce del verbo sapere, etc) vogliano l’accento.”
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Questo è il collegamento al congiuntivo.
x U.
A proposito di pseudonimi, un tempo bazzicavo Interfriends ( ci ho trovato moglie, su Interfriends) e mi divertivo, quando sentivo puzza di arso, ad usare contemporaneamente un altro pseudonimo che chiamavo ‘il lanzichenecco’.
Lanzichenecco, perchè andava a punzecchiare le interlocutrici per saggiare il livello di coerenza e sincerità. Devo dire che funzionava alla grande.
Un saluto, M.T.
xMarco T
ci risiamo. Io non ho detto nulla sui suoi congiuntivi, mi chiedevo solo se so e do volessero l’accento. Ho usato il congiuntivo perche’ il tono era dubitativo o ipotetico (non mi pare che…).
Mi permetto di osservare che il presente e’ un tempo, mentre il congiuntivo e’ un modo, quindi mi sfugge il senso di ‘ho usato un presente invece di un congiuntivo’.
Io ho invece detto ‘onniscente’ invece di onnisciente’, ad Uroburo: mea culpa. Tuttavia ho trovato entrambe le dizioni
Peter
A proposito di tasse occulte ai piccoli commercianti, c’è anche la tassa semestrale sul registratore di cassa, la tassa per ogni libro contabile tenuto e, addirittura, c’è chi nel passato ha avuto la felice idea di inventarsi un ‘libro dei libri’, ovvero un libro dove registrare i libri contabili dell’azienza ( ovviamente pagando la relativa tassa), idea fortunatamente abortita. Evidentemente, il ministro Biondi ( se non ricordo male l’idea è stata sua) era azionista della casa che stampa i libri contabili.
Vorrei anche aggiungere che l’evasore totale non esiste, poichè si paga comunque il 20% di IVA su qualsiasi acquisto effettuato.
Dovremmo parlare perciò di ‘contribuenti al minimo’, non di evasori totali.
Ah, Peter, ma lo stare in Inghilterra non ha certo amplificato il suo senso dell’humour, mi sembra ( a parte la felicissima battuta sull’auto da rifilare).
Non stavo parlando sul serio, ma mi riferivo umoristicamente alle sue puntualizzazioni grammaticali.
Just a joke ( ho scritto bene?).
Un saluto, M.T.
xMarco T
mi scuso umilmente. Sono sicuro che da queste parti il suo humour avrebbe un enorme successo. A me pero’ sembra che si tratti solo di confusione…
Peter
cari Amici del Blog,
sono stato a lungo in dubbio,se postare questo “pezzo”su quello di Galavotti o su quelo di Pino più generalista!
Ho scelto questo, perchè da ieri,ancora non mi sono ripreso dalle risate da un lato e dallo sconforto più totale dall’altro.
Alla fine però almeno gran parte del” successo “del Cavaliere si può tranquillamente estrapolare da quanto andrò a dire.
Da quotidiano LA Stampa
art di Jaocopo Iacoboni (Bologna)
Risposte di test per aspiranti diplomatici all’esame per la Scuola di Scienze Internazionali di Forlì
Chi Uccise Giacomo Matteotti
R- Le br
(peraltro collocato cronologicamente nei primi anni 60 )
Piazza Fontana è stata scambiata per un luogo dove ci si incontra nei fine settimana, i Fratelli Rosselli scambiati per dei fabbricanti di scarpe,il MSI per un’ente statale,la crisi del caucaso e le tensioni in Pakistan sono colpa di Gheddafi,(tanto lui c’entra sempre),il PCI di Togliatti il partito che ha governato L’Italia per gran parte della storia Repubblicana, ect,ect,ect
Ultima chicca alla domanda su chi era Franceco Ruffilli cui è titolata la Scuola di specializzazione che fa parte dell’Università di Bologna è stato scambiato per uno scienziato….
Avranno studiato termina l’articolista,ma l’assimilazione devono averla peò fatta davanti al Gabibbo!
Questi badate bene , non escono dalle medie, ma sono Universitari!
Per cui cari amici , sgomento e sconforto …e la perfetta convinzione che ci attendono ancora molti anni cupi…!!
Semmai c’è da interrogarsi sui perchè di questa triste “fine”.
Non ditemi che è colpa del 68 , perchè questa volta vi Mando a cagare “per davvero!
cc
x controcorrente
Mi verrebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Quella di Rosselli e l’MSI mi sembrano le migliori….. Due miliardi e mezzo tra cinesi e indiani temo ci spazzeranno via. Però potremo avere pur sempre le pezze al culo griffate.
pino
Caro CC:
una volta, dopo le medie o anche dopo le elementari, molti di noi si andava a bottega per imparare un mestiere, che sarebbe stato utile nel caso non avessimo in seguito voluto o potuto continuare gli studi.
Adesso va di moda continuare imperterriti fino all’università, fino alla laurea, col bel risultato di ritrovarsi senza istruzione adeguata e senza mestiere, professionisti inesistenti, in realtà bamboccioni ancora dipendenti dal latte della mamma.
Con le solite eccezioni statistiche.
LE RIFLESSIONI DI FIDEL CASTRO.
L’autocrítica di George W. Bush .
In un breve discorso di 15 minuti, il Presidente degli Stati Uniti ha affermato cose che in bocca di qualsiasi avversario sarebbero state definite atroci e ciniche calunnie contro il sistema economico del suo paese, che lui ha chiamato “capitalismo democratico”.
Dopo aver fatto drammaticamente appello al Congresso per far sì che assegni 700.000 milioni di dollari addizionali per affrontare la crisi, tra le altre ragioni ha sottolineato i seguenti motivi :
#Questo è un momento straordinario per l’economia degli Stati Uniti.
#Abbiamo visto situazioni deplorevoli nell’economia degli Stati Uniti.
#L’obiettivo è preservare l’economia del paese.
#Ho affermato che l’economia globale è sempre governata da legislazioni del XX secolo e che dobbiamo adattarla alle finanze del XXI secolo.
#Le banche hanno visto la restrizione dei crediti.
#Come siamo giunti a questo punto? Quale sarà il futuro finanziario del paese?
#Gli economisti sostengono che saranno problemi che dureranno almeno dieci anni.
#Molti economisti sono d’accordo sul fatto che i nostri problemi sono stati prodotti in molto tempo.
#Molti imprenditori hanno ottenuto crediti per i loro affari, comprare case, auto. Ci sono state molte conseguenze negative, soprattutto nel mercato immobiliare.
#Molti usurai hanno approvato crediti senza esaminare la capacità di pagamento dei clienti.
#Molte persone hanno pensato che potevano pagare le loro ipoteche, ma non è avvenuto.
#Tutto questo ha avuto un forte impatto nel mercato immobiliare.
#I titoli e i valori si vendono a investitori di tutto il mondo e molti pensavano che i titoli avessero valori tangibili.
#Molte compagnie, come Freddie Mac, avevano chiesto molto denaro in prestito, ponendo a rischio il nostro mercato finanziario.
#Le grandi banche si sono ritrovate con una grande quantità di attivo, che non potevano vendere.
#Altre banche si sono trovate in situazioni similari e si è esaurito il credito disponibile.
#Molti credevano d’avere l’avallo del Governo Federale, ponendo a rischio il nostro sistema finanziario.
#La situazione è divenuta più precaria con il passare del tempo.
#Credo fermamente nella libera impresa.
#Il problema immobiliare ha avuto un effetto domino.
#Credo che le compagnie che hanno preso decisioni sbagliate dovranno pagare per questo. In circostanze normali io non avrei optato per questo, ma non siamo in circostanze normali.
#Il mercato non sta funzionando adeguatamente, si è persa molta fiducia.
#I principali esperti del governo concordano che se non ci sarà un’azione immediata potrà scatenarsi il panico nel paese, con fallimenti di banche e un effetto negativo sulle pensioni. S’incrementeranno i sequestri degli immobili e milioni di statunitensi potrebbero perdere il lavoro.
#Il paese potrebbe affrontare una recessione lunga e dolorosa. Non possiamo permettere che questo succeda.
#Molti si chiederanno come funzionerà questo piano di riscatto.
#Si deve attuare con la maggior celerità possibile.
#Il governo collocherà sino a 700.000 milioni per iniettare liquidità.
#Il governo cercherà di normalizzare i mercati quanto prima.
#Abbiamo visto come una compagnia può crescere tanto e che il suo valore può compromettere tutto il sistema finanziario.
#Si deve autorizzare il Governo a vigilare le imprese, per assicurarsi che la loro crescita non comprometta l’economia globale.
#Il capitalismo democratico è il miglior sistema mai sviluppato.
#So che gli statunitensi a volte si disanimano, ma questa è una situazione passeggera.
#La storia ha dimostrato che in tempo di necessità i leaders si uniscono per affrontare le circostanze.
#Domani si riuniranno nella Casa Bianca, Obama e McCain, con altri leaders del Congresso.
Ha terminato ringraziando.
Alcuni segnalano il fatto che non ha staccato nemmeno per un attimo gli occhi dal teleprompter, con un’espressione imbronciata.
George W. Bush non solo ha confessato ieri queste verità, ma ha lanciato un’altra specie d’Alleanza per il Progresso.
La prima di tutte è stata la colossale presa in giro di Punta del Este, nel 1961, concepita da Kennedy dopo la Rivoluzione di Cuba.
La penultima, come si sa bene, è stata quella di Bill Clinton e si chiamava “Area di libero commercio per le Americhe, ALCA”, firmata nel 1994.
Questa ha ricevuto il suo colpo di grazia a Mar del Plata nel 2005.
Nello stesso giorno dell’autocritica, Bush ha lanciato il ICPA: “Iniziativa per il cammino alla prosperità in America”, un nome, tra l’altro, ridicolo.
Guadando l’elenco dei dieci paesi latinoamericani coinvolti in questa iniziativa a New York, si può osservare l’assenza di Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Bolivia, Ecuador, Venezuela e Nicaragua; cioè di quasi tutto il Sudamerica e di uno del Centroamerica, il cui ex ministro degli esteri, Miguel D’Escoto, sandinista e sacerdote della Teologia della Liberazione, presiede in questo momento l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
In accordo con le fantasie ricorrenti di Bush, il progetto di cui parlano le agenzie di stampa, stando alle parole del Presidente ai governi dei dieci paesi latinoamericani presenti “ permetterà di lavorare per assicurarsi che i benefici del commercio si condividano ampliamente”.
“Approfondirà la connessione tra i mercati regionali ed espanderà la nostra cooperazione in assunti di sviluppo”.
“Ci conviene continuare ad aprire mercati, soprattutto tra i nostri vicini”.
Questi fatti costituiscono un eccellente materiale di studio per la battaglia ideologica.
Che progresso può garantire l’imperialismo a qualsiasi paese dell’America Latina con le sue armi atomiche, la sua industria delle armi, le sue flotte di portaerei nucleari scortate, le sue guerre di conquista, gli scambi disuguali e il saccheggio permanente degli altri popoli?
Nel “capitalismo democratico”, l’autocritica non è compresa come categoria. Comunque non dobbiamo essere ingrati o maleducati: dobbiamo ringraziare Bush per il suo geniale apporto alla teoria politica.
Fidel Castro Ruz
A proposito di armi di distruzione di massa:
ma i milioni di paia di scarpe cinesi al veleno appena sequestrate, vi sembrano uno scherzo?
QUANDO SI ARRIVA A QUESTI PUNTI SI E’ ALLA FRUTTA. O FINISCE MALE LUI O FINISCE MALE LA GIUSTIZIA, CIOE’ LA SOCIETA’ CIVILE
IL RETROSCENA. Napolitano preoccupato. Ora il premier spera in un rinvio anche per Mills
Lo stop al processo per tutti gli imputati è una vittoria per il premier
“Questi giudici non ci fermeranno”
dal nostro inviato LIANA MILELLA
Il Cavaliere e il suo ministro all’attacco “Questi giudici non ci fermeranno”
L’intervento dell’avvocato Ghedini nel processo a Berlusconi
PARMA – Parzialmente persa. Diciamo persa al 60 per cento. Ma vinta, sul piano della tattica processuale e in prospettiva, per il 40 per cento. Se lo dicevano ieri sera, finalmente seduti a cena dopo un estenuante pomeriggio, i legali del Cavaliere, Ghedini e Longo. Il gioco delle probabilità, facevano i due di conto, si chiuderà oggi, quando andrà in scena il processo Mills, quello in cui Berlusconi rischia di più, e dove è coimputato l’avvocato londinese David Mills, accusato di falsa testimonianza e corruzione. Gioco complesso, che intreccia in un’unica partita, le sorti giudiziarie del premier e quelle della riforma della giustizia. Su cui il Quirinale non nasconde le sue preoccupazioni tanto da raccomandare, per l’ennesima volta, la necessità di “riforme condivise”.
Studiata a tavolino, mossa su mossa, la strategia dei rinvii incrociati di Niccolò Ghedini per salvare il suo prestigioso cliente fino a ieri sera sembrava sconfitta solo in parte. Certo, e lui è il primo ad ammetterlo, i pm hanno superato la barriera dei giudici e il lodo cammina diritto verso la Consulta. Ma tutto il processo Mediaset si ferma, sia per Berlusconi che per gli altri imputati. E lo stesso potrebbe avvenire stamane per Mills dove a decidere è il giudice “cattivo”, la famigerata e ricusata Gandus. Che il conflitto alla Corte venga sollevato di nuovo è scontato, ma la prima decisione presa, quella del giudice D’Avossa, pesa inevitabilmente sulla seconda.
Quando il tribunale è ancora chiuso in conclave Berlusconi a Terni annuncia che “la riforma della giustizia è pronta”. Il Guardasigilli Angelino Alfano, a Parma, incassa venti applausi consecutivi dalla platea delle Camere penali e conferma appieno le parole del suo capo, perché “le carriere saranno separate” e non accadrà più che “mentre il giudice e il pm si danno del tu, l’avvocato è costretto a dare a tutti e due del lei”.
Un Alfano scatenato: “Vogliamo decidere e non ci fermeremo davanti ai veti dei magistrati”, che però si preoccupa soprattutto del “suo” lodo. Prima di parlare chiede affannato “ma si sa qualcosa?” e quando finisce riattacca “ma a Milano hanno deciso?”. Tutto dipende da Milano, e lui lo sa bene. La “resa dei conti”, come la chiama il presidente dell’Anm Luca Palamara, che in sala resta basito dalla violenza verbale del ministro (“Non l’avevo mai visto così”), matura e cresce tutta in quelle aule di tribunale. Dove Ghedini ha giocato le sue carte sul lodo dando per scontato, come diceva da giorni pubblicamente, “che i pm solleveranno di certo il conflitto”. Tutto dipendeva “da cosa avrebbero fatto i giudici”. E dalla sorte dei coimputati.
Strategia del rinvio, allora, che fu cara a Previti. Una settimana fa Ghedini tenta il colpo gobbo e fa valere il legittimo impedimento per l’udienza Mills, la prima della ripresa autunnale. Lui è in commissione Giustizia a Montecitorio dove, dall’inizio della legislatura, si sarà visto un paio di volte. L’obiettivo è bloccare il pm De Pasquale e la prima richiesta di ricorso alla Corte contro il lodo. Le polemiche sono dure, ma l’operazione riesce. Ghedini ha un obiettivo. Ottenere che per la prima volta la legittimità del lodo sia eccepita nel processo Mediaset dove il giudice Edoardo D’Avossa ha fama d’essere più equilibrato ed equidistante della Gandus. Obiettivo massimo: bocciare la richiesta dei pm. Obiettivo minimo: bloccare tutto il processo, anche per i coimputati. Ghedini ottiene il secondo. Un esito fondamentale per il caso Mills, dove lo spauracchio è la divisione in due tronconi del processo.
Una condanna per Mills equivarrebbe, visto che il reato è stato commesso in concorso, a una “morale” anche per Berlusconi. Il premier non può permetterselo.
Per questo con Alfano e Ghedini, anche ieri, il capo è stato ultimativo: “Comunque vada a finire, non voglio più perdere un solo giorno per la riforma della giustizia. Facciamola. Una volta per tutte”. Anche a costo di sfidare il Quirinale. Un Giorgio Napolitano preoccupato, che continua a insistere, inviando un lettera-messaggio alle Camere penali, sulla necessità di “riforme condivise” e che chiama accanto a sé il vicepresidente del Csm Nicola Mancino per ragionare sugli ultimi attacchi contro il Consiglio, accusato duramente da Alfano di “lottizzare” i posti dei magistrati “come si dice che fa la politica”. Sul Colle reagiscono all’insegna del più assoluto understatement, ma un fatto è certo, il presidente del Csm è Napolitano e la focosa reprimenda del Guardasigilli (“Sarò naif, ma nella Costituzione, all’articolo 105, non c’è scritto che i posti al Csm si debbano lottizzare”) tocca di striscio pure lui. Giusto nel giorno in cui il lodo, che il presidente aveva firmato giudicandolo coerente con le indicazioni della Consulta, finisce di nuovo alla Corte. Ma quel “visto” non era, né è mai stato considerato sul Colle, come esaustivo rispetto ad ulteriori pronunciamenti degli alti giudici.
Barack Obama si aggiudica il primo faccia a faccia tv con il repubblicano John McCain presentando il suo rivale come l’erede delle politiche fallimentari di Bush.
I primi sondaggi di Cbs e Cnn tra gli 80 milioni di telespettatori del match, danno al democratico Barack Obama il risultato di vincente.
@Alex
Si tranquillizzi, a me non frega un tubo delle preferenze sessuali di Stalin odi chiunque altro. Le avrei dato esattamente la stessa risposta anche se l’articolo di Panorama avesse riguardato Hitler, Churchill o Rooslvelt.
Caro Marco,
grazie per l’informazione!
Da pensionato “verace”,dopo la tua informazione sulle “scarpe” cinesi”,sono andato a controllare le mie “da quattro soldi”
Sono per fortuna tutte “Made in Italy”.
Semprechè visto i prezzi,siano state “fabbricate”, senza gli scarti dei rifiuti italici spariti in tutti questi anni!
Almeno per la gomma!
Da “realista dinamico” come ben sai, io degli Ittalici compattriotti”mi fido esattamente allo stesso “level”degli occhi a mandorla.
cc
PS-Boia fauss,mondo global!!
xMarco
“Adesso va di moda continuare imperterriti fino all’università, fino alla laurea”.
–
Adesso? Io direi già da un ventennio.(minimo)
Ed è per questo che siamo nella merda.
xAlba Chiara 443
“Il pesce,cosa risaputa,quando incomincia a marcire, comincia dalla testa”
Questi 8 anni tutti in controtendenza rispetto alle aspettative del nuovo millennio ci hanno ,purtroppo,portato”in regalo” la gestione più disastrosa del Paese
da cui tutto e tutti,sempre purtroppo,dipendiamo.
Parlo degli U$A del presidente G.W. Bush (Bu$hiness) e ricapitolo il suo”operato”
Scandalo Exxon
Attentato 11/09
Guerre “intelligenti” in Afganistan ed Irak
Altre & eventuali(tornados,New Orleans etc,etc)
“Dulcis in fundo” una crisi internazionale economica(questa volta non è colpa di Bin Laden & integralisti)di cui ancora adesso dopo gli ultimi DUE anni di interventi non si riesce a venirne a capo.
Che sia l’effetto Achab del Moby Dick?.
A prima vista l’effetto più evidente è quello di una gestione “liberista” di scimmie al volante, ovvero alla guida, di un supersonico,come nella barzelletta!.
Dimenticavo che ancora oggi mi sfugge la ragione della “vittoria” di Bu$hness su Gore e Kerry,che avevano entrambi vinto le elezioni,per me resta ancora un mistero.
Come sempre le scelte sono state fatte al disopra del Premier,dalla cupola di un sistema liberista che sta esaurendo la terza fase,semplifico e mi spiego meglio:
-1ª fase “Introduzione” ,dopo trepidante e strombazzante propaganda e attesa ,del ciclo economico con guida di economisti del nuovo che avanza :il liberismo
2ª fase quella del “libertinaggio”Ognuno “sgambetta”
come vuole ,almeno in economia,senza controllo ed eventuali correzioni
3ª fase quella liberticida la più nociva.In questa fase ogni possibile manovra per correggere lestorture delle prime due fasi è inutile e nessuno pu’o impedire alcunchè ai manovratori per cui si stabiliscono, sempre dall’alto,regole oligarchiche ,oltre l’ economia ,senza possibilità di intervento eccetto una :PAGARE DI TASCA PROPRIA I DANNI DELLA GESTIONE senza se e ma.
Anche se il danno è fatto e scodellato ,spero vivamente che vinca Obama e rispero ancora con più forza, che cambi l’indirizzo(se può) di OTTO anni bui e scuri attraverso i quali ,ancora purtroppo e purtroppo ,per “appartenenza”abbiamo dovuto trangugiare TUTTO ,anche per i riflessi in loco,come nella tortura dell’acqua.
Addà passà a nuttata no!
Saluti speranzosi.
L.
L’assassino, un uomo di 32 anni, ha colpito le vittime con un coltello
A scatenare la rabbia, la paura di essere costretto ad assumere degli psicofarmaci
Ferrara, uccide madre e fratello
e poi si presenta in questura
Ferrara, uccide madre e fratello e poi si presenta in questura
S. BARTOLOMEO (FERRARA)- Un uomo di 32 anni, Luca Vitali, ha ucciso la madre e il fratello a coltellate all’alba nella loro abitazione a San Bartolomeo (Ferrara). L’assassino attorno alle 8 e mezzo si è costituito, presentandosi all’ufficio denunce della questura: “Ho ammazzato mia madre e mio fratello”, ha detto agli agenti. La polizia scientifica e la squadra mobile hanno iniziato subito dopo il sopralluogo della villetta di via Masi, nel pieno centro della frazione di campagna alle porte del capoluogo emiliano.
Si tratta di una famiglia di agricoltori, conosciuta in paese e definita “normalissima”. Vitali, che pare soffrisse di problemi nervosi, è sotto interrogatorio in questura davanti al pubblico ministero di turno, Nicola Proto. A scatenare il gesto omicida pare possa essere stato proprio il timore di dover assumere degli psicofarmaci contro la sua volontà. In una lettera con grafia stentata e quasi incomprensibile rinvenuta dagli investigatori, Vitali ha scritto: “Non potete farmi prendere le medicine”.
E questo, secondo gli inquirenti, sarebbe il movente del duplice omicidio. Nella stessa lettera viene riportato il nome di un medico. La morte potrebbe risalire a tre ore prima della costituzione in questura. Le vittime sono Marco Vitali, 37 anni, e Tosca Natali, di 66, vedova da una decina d’anni.
I loro corpi martoriati a coltellate sono stati trovati dagli agenti nella villetta di via Masi: il cadavere del fratello era nella prima parte della cucina, la madre reclinata sul lavabo della parte inferiore della stessa, scendendo alcune scale, in un lago di sangue, colpita con almeno tre coltellate alla testa. Il coltello usato per l’omicidio è già stato ritrovato dagli inquirenti, ma non i vestiti del giovane sporchi di sangue.
Bello l’articolo , ma…………………………….-
–
controcorrente { 27.09.08 alle 11:29 }
cari Amici del Blog,
sono stato a lungo in dubbio,se postare questo “pezzo”su quello di Galavotti o su quelo di Pino più generalista!
Ho scelto questo, perchè da ieri,ancora non mi sono ripreso dalle risate da un lato e dallo sconforto più totale dall’altro.
–
-Stò impazzendo,mi scervello da mezz’ora per capire, leggo e rileggo.
Dunque ,se tu non avessi letto o sentito qualcosa che ti ha fatto scassare dalle risate e nello stesso tempo ,ripiombiare nel buco dello sconforto, avresti scritto l’articolo altrove.
Siccome ,presumo che è il contenuto dell’articolo stesso che ti ha fatto ridere ecc., allora non mi spiego quel titubare.Qui o li.
Ma se qui, cos’ha questo blog di particolare?
Domande su domande, pensieri su pensieri, se non ci fosse sempre qualcuno che lo vuol rendere cosi complicato, questo mondo.
Abbracciamoci, volemose bbene.