Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano

1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:

- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza

- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente

- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce

Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.

Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.

Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.

2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!

3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.

Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.

Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.

Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.

Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…

Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!

Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.

4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.

Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.

771 commenti
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  1. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Di solito leggo a letto, finchè mi si chiudono gli occhi dal sonno.
    ieri, gli occhi non volevano chiudersi e Foster non è uno scrittore invitante come Maugham. Accendo il televisore sul terzo programma rai. L’orchestra sinfonica della Rai sta eseguendo un pezzo che non conosco. Metto la cuffia ed ascolto. In capo a due minuti, avevo classificato la musica come francese del novecento. Infatti, era Debussy.
    Se capitate nel mezzo dell’esecuzione di un pezzo di musica sinfonica che non conoscete, vi dico il trucco che uso per classificarla:
    Se il pezzo ha molta invenzione, un vivace impianto melodico e un completamento armonico non invadente, state ascoltando un compositore dell’Est europeo ( sto parlando di compositori del ‘900).
    Se l’impianto è solido, logico, consequenziale, ben raccontato, state ascoltando un copositore della Mitteleuropa.
    Se invece il pezzo è confuso, ridondante, senza profondità, abbonda di fiati e avete l’impressione che stiano suonando la partitura a casaccio, senza capo nè coda, state ascoltando un compositore francese: con molta probabilità, proprio Debussy.
    Tra i francesi si salva Ravel, che ha una cromaticità più rilevata, ma la sua musica risulta piacevole benchè cervellotica.
    Paragonando Ravel agli altrettanto cervellotici mitteleuropei Alban Berg e Ian Sibelius, la differenza è nella logica della costruzione melodica. Ravel è più creativo, meno logico, meno consequenziale. Mentre Sibelius e Berg ‘raccontano’, Ravel agisce sull’emotività cromatica, suona usando il colore attraverso la musica. Uno splendido compositore molto colorato, è Grieg che pure viene dal freddo, ma non sembra. Anche Alfven sembra più mediterraneo, anche se non lo è.
    La musica americana ( parlo sempre di musica sinfonica del ‘900) risente meno dell’800 romantico e più di yankee doodle, è molto cantabile, ottimista, piacevole, molto ben costruita, tendenzialmente estroversa.
    Poi ci sono i modernissimi. A parte un paio di nomi, il resto è spazzatura. Come se i grandi compositori si fossero estinti nella prima metà del secolo scorso.

  2. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cerco su Wikipedia il nome di un compositore italiano del XIX secolo, di cui voglio approfondimenti. Una pagina piena di nomi maschili. Nessuna donna. Dò un’occhiata veloce anche alla prima pagina ( A-F) dei compositori italiani del XX secolo: nessuna donna neanche qui.
    Eppure, di donne ottime strumentiste sono piene le orchestre.
    Le donne hanno un linguaggio decisamente più articolato di quello dei maschi. Non capisco come mai non si esprimano in musica. Mistero.

  3. Hlafo
    Hlafo says:

    Un post come il 347, me lo immaginavo. Lo avevo anche previsto.
    Adesso spunta in solito , con le solite idiozie.
    Lasciamo andare………và.

  4. Linosse
    Linosse says:

    X M.T.348
    “E’ altrove che bisogna cercare. C’è chi evade le lire ( spesso con validi motivi) e chi i miliardi: si guarda alle lire e non si guarda ai miliardi.”
    ::::::::::::::::::::::::::
    Sono sempre stato dalla parte del vivere e lascia vivere fino a rendermi conto che ci sono “personaggi” che vogliono SEMPRE imporre le loro regole agli altri senza rispettarle .In gran parte sono proprio i piccoli commercianti ,i “padroncini “tassisti insomma il microcosmo del pdl ovvero libertà per loro e agli altri……….
    Sì penso proprio che per loro sia il caso di applicare la sbandierata(sopratutto da loro)tolleranza zero almeno nel richiedere la giusta e corretta ricevuta .
    Per i “distatti” che dimenticano di riportare nella dicharaz. redditi gli ingressi reali (per esempio gli italiani bancolussemburghesi)ho già scritto che per loro la tolleranza (almeno fiscale)deve essere strettamente zero,senza centesimi di sconto.
    Saluti
    L.

  5. Vox
    Vox says:

    alla luce di ciò che vedo a est.
    @ Silvy

    Molto di quel (poco) che lei ha visto oggi a Est e’ anche, in molti casi, il risultato dell’Ovest. Cerchi di non essere superficiale.

  6. Vox
    Vox says:

    Larry King è molto bravo, molto professionale e per nulla pompato
    @ Caro Pino,
    non lo metto in dubbio. Mi era sembrato che Anita volesse attribuire certe risposte del presidente iraniano al fatto che a intervistarlo fosse Larry King e le ho risposto che, indipendentemente da chi lo intervistasse, M.A. ha sempre ripetuto le stesse cose, quindi la bravura o il carattere dell’intervistatore in questo caso non aveva rilevanza.

  7. Anita
    Anita says:

    347 di Faust { 26.09.08 alle 10:03 }

    E si, tra poco inneggerai come uccidono i cani in Cina, sono una delizia prelibata.

    Ma tu che sei ebreo desideri la distruzione dell’ Israele?

    Sei un uomo senza patria e senza lealta’, a 62 anni non hai ancora trovata la tua nicchia.

    Ciao, Anita

  8. Vox
    Vox says:

    McCain sbugiardato in diretta
    (25 settembre 2008)

    Non va al Letterman Show: “Devo correre a Washington”. Ma viene beccato a farsi intervistare altrove
    Il candidato repubblicano era atteso la scorsa notte al Late Show della Cbs, ma all’ultimo momento il suo staff ha disdetto l’appuntamento: “Il senatore sta tornando nella capitale per affrontare la crisi economica”. In realtà era poco distante, negli studi di Cbs News, ospite della giornalista Katie Couric. Informato della cosa, David Letterman non si è fatto pregare e l’ha smascherato in diretta tv.

    video con sottotitoli:
    http://tv.repubblica.it/copertina/mccain-sbugiardato-in-diretta/24494?video

  9. Vox
    Vox says:

    Processo Mediaset, il pm:
    «Lodo Alfano incostituzionale»
    Sollevata eccezione di costituzionalità nel processo che vede imputato tra gli altri il Silvio Berlusconi

    (In qualunque altro paese, le dimissioni sarebbero avvenute gia’molto prima, per i tanti processi precedenti, e il Cav non avrebbe mai potuto ripresentarsi alle elezioni. Qui, invece, finira’ per averla vinta sempre e comunque)

  10. Vox
    Vox says:

    La liberta’ di stampa e di opinione non si sgretola solo in Italia:

    Il nuovo corso dell’Eliseo riconverte totalmente le autonomie praticate per decenni da De Gaulle, Mitterrand e Chirac. Gli intellettuali organici dell’era Sarkozy, come la Ockrent, si adeguano alla nuova missione: riallineare l’informazione su onde più affini alla “rivoluzione neocon” d’oltreoceano.

    [Cosi’, molti giornalisti, anche i migliori, i piu’ noti e di lunga data, se sgarrano vengono licenziati in tronc].

    Coq in particolare nel 2000 aveva scritto “Les tribulations de Bernard K. en Yougoslavie ou l’imposture humanitaire”, un libro durissimo che smascherava l’attuale inquilino del Quai d’Orsay, visto come consapevole strumento di un progetto di dominio statunitense sui Balcani, dentro un disegno ad ampio spettro: lui, Kouchner, a coprire il campo della cosiddetta “ingerenza umanitaria”; l’UCK e gli altri tagliagole jihadisti a fare invece il lavoro sporco (erano gli stessi anni in cui Osa-ma bin La-den esibiva un passaporto bosniaco con i timbri a posto).

    Il pretesto per mandare via i due giornalisti di punta è stato il dibattito sull’11 settembre…I difensori delle versioni ufficiali dell’11/9 erano quattro, il critico solo uno, continuamente interrotto dagli altri quattro. Ma questo non e’ bastato….
    I tabù non si profanano e basta.
    da un articolo di Pino Cabras su
    http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2841

  11. Sylvi
    Sylvi says:

    x Vox

    Che io abbia visto a Est molto poco, anche se di più della media, sono d’accordo con lei.
    Quanto alle colpe dell’ Ovest il superficiale è lei, perchè non indica quale Ovest. O l’Ovest indistinto è sempre colpa di quel che succede a Est?

  12. Vox
    Vox says:

    IL CROLLO DELLA CIVILTA’ CAPITALISTICA OCCIDENTALE ?

    di RICHARD C. COOK
    Il termine “deragliamento” non si avvicina nemmeno a descrivere ciò che sta per accadere agli U.S.A oggi con la crisi finanziaria, l’ondata depressiva e il fallimento della politica di guerra di George W. Bush ora che è fronteggiato dall’ Iran e dall’ orso russo.

    Ma in senso più ampio, l’ occidente, come civiltà, dopo un secolo di guerre mondiali e il totale fallimento del suo capitalismo finanziario globale, potrebbe aver raggiunto i suoi limiti.

    Coloro che hanno consolidati interessi nello status quo rigettano qualunque suggerimento che qualcosa vada male.

    […] Negli ultimi 500 anni, l’occidente ha marciato attraverso il globo, armato fino ai denti con armi da fuoco, navi da guerra, bombardieri e – più recentemente – uranio impoverito, facendo rispettare il peso dell’uomo bianco tramite la riduzione in schiavitù di nazioni e popoli e appropriandosi di qualunque cosa di valore – dagli oggetti d’arte all’oro, al petrolio – che potesse essere portata via.

    Dietro tutto questo, i finanziatori hanno spesso usato la pratica, diabolicamente furba, di creare soldi dal nulla per mettere i nativi di ogni luogo in una condizione di debito e laddove questo risultasse insufficiente, facendo lo stesso con le loro proprie popolazioni.

    Tutto ciò viene ammantato di razionalità usando varie categorie di razzismo, superiorità culturale, Darwinismo sociale, determinismo storico, “dominio degli eletti”, “popoli scelti da Dio”, etc. O semplicemente, “la forza crea il diritto”.
    C’è chi lo chiama “Nuovo Ordine Mondiale”.

    Oggi, noi Americani, cittadini di serie B nella “patria della libertà e casa del coraggio”… dobbiamo ai nostri stessi banchieri quasi 70 mila miliardi di dollari, secondo la stima più recente.

    Nonostante il baccano di Kissinger, dei Kristol, dei fondamentalisti cristiani, e dei loro politici prezzolati e “media” milionari, l ‘America – in verità l’intero Occidente – è stato smascherato, forse perfino messo sotto scacco nel panorama mondiale.

    Nei passati anni novanta, i banchieri europei hanno usato gli U.S.A. e le forze della NATO per smantellare la Jugoslavia così che George Soros e i Rothschild potessero trangugiarsi le risorse dei Balcani. Ma quella strategia sta fallendo nel Caucaso dove i russi hanno risposto agli attacchi genocidi del barboncino di Dick Cheney, Mikheil Saakashvili, l’ avvocato, addestrato a New York che la CIA ha eletto presidente della Georgia.

    E ora la popolazione dell’ Ucraina, la “piccola Russia”, che sta comprendendo cosa l’Occidente ha in serbo per lei, sta tornando di corsa all’ovile slavo […]

    Putin ha dichiarato che il mondo non sarà governato da un sistema “unipolare” , ovvero dall’esercito americano come forza di polizia al soldo della grande finanza. Questo non significa che la Russia debba essere nostra nemica. Infatti il mondo sarebbe molto migliore e sicuro, se noi ci unissimo alla Russia come alleati nel mantenimento della pace.

    Ma per far questo il nostro sistema deve cambiare, perché il capitalismo finanziario è di gran lunga troppo instabile per poter coesistere con le altre nazioni alla pari.

    Può solo crescere o morire, perché ha sempre bisogno di nuove vittime che paghino gli interessi delle sue PRATICHE USURAIE e per finanziare le sue bolle speculative. Come ultima risorsa necessita, da parte delle istituzioni finanziarie, di iniezioni di liquidità come quelle architettate dal segretario del tesoro Henry Paulson, in cui l’ultimo tappabuchi rimasto è prelevare danaro dai fondi pubblici e caricare il debito pubblico nazionale.

    […] Una volta fermata la crescita economica, come è successo ora, una volta che tutte le bolle per rilanciarla sono scoppiate, come pure è successo ora, la fine è veramente vicina. Specialmente se questo avviene dove – U.S.A. – c’è una bancarotta […].

    Richard C. Cook è un ex analista del governo federale degli U.S.A.
    Originale su
    http://www.informationclearinghouse.info/

  13. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Stai attenta agli accenti…. ;-)
    C’e’ WORD in guardia.

    Ciao, Anita

    PS: Il mio WORD e’ in inglese, se scrivo in Italiano mi sottolinea tutte le parole.

  14. Vox
    Vox says:

    @ Silvy

    Per Ovest io intendo naturalmente le politiche internazionali Occidentali (in primis Usa) che per decenni hanno praticato neiconfronti dell’Urss una specie di embargo economico, un continuo stillicidio mediatico (di cui, temo, sia vittima anche lei, almeno in parte) e soprattutto una incessante opera di smantellamento con tutti i mezzi possibili, spesso con metodi sporchi. Negli anni 90 hanno trionfato. Hanno ridotto questi paesi in macerie, in alcuni luoghi, letteralmente (come la Serbia), hanno causato distruzioni e miseria dalle quali e’ molto difficile uscire, soprattutto in regime di capitalismo selvaggio.

    Quel che lei puo’ vedere oggi, dunque, non e’ tanto il risultato del socialismo, quanto, in larga misura, il risultato dello sfacelo che lo ha seguito.

  15. Vox
    Vox says:

    @ Silvy
    Detto questo, il CAPITALE (da cui credo sia cominciata la discussione, in riferimento al suo post per Antonio Zaimbri) e’ ancora una lettura valida e utile, consigliabile anche e soprattutto a coloro che non sono di sinistra.

  16. Peter
    Peter says:

    per parecchi bloggers

    non mi pare che do (voce del verbo dare, presente indicativo, prima persona singolare) e so (voce del verbo sapere, etc) vogliano l’accento.
    Ditemi se hanno cambiato la grammatica in mia assenza

    Peter

  17. Vox
    Vox says:

    @ Peter

    No, stia tranquillo, nessuno si e’ approfittato della sua assenza.
    DO e SO non vogliono (per ora) alcun accento.

  18. alex
    alex says:

    “Ma davero Baffone era frocio?” “Mhh, mhh” “Noo, m’è crollato ‘n mito, li mortacci sùa, m’è crollato!!”
    _ _ _ _ _ _ _ _

    Il primo a insinuare dubbi che tra Stalin e il suo segretario particolare, l’ungherese di origini ebraiche Karl Pauker, ci fosse qualcosa al di là del rapporto di lavoro fu l’ambasciatore americano a Mosca, William Bullit. Il diplomatico statunitense, in un rapporto confidenziale inviato al governo Usa nel 1934, parlò di relazione «inconsueta».

    Ovvio che all’epoca la tesi potesse apparire alimentata da un’ostilità politica più che da un reale fondamento. Tuttavia, con il passare del tempo, le voci crebbero al punto che, in piena guerra fredda, l’ex spia russa Alexandr Orlov si permise di scrivere nel libro “La storia segreta dei delitti di Stalin” che anche alcuni membri del Kgb sapevano del legame particolare, definendo Pauker «più che un amico, più che un fratello per Stalin».
    E forse, continua Orlov, la diffusione di certe voci portò all’uccisione dello stesso Pauker durante la grande purga del 1938.

    Decenni dopo anche lo psicologo americano Daniel Rancour-Laferriere approfondì la tesi nel testo “The Mind of Stalin: a psychoanalitic study”: l’omosessualità di Stalin era latente fin dall’età giovanile e i rapporti con Pauker non erano da lui ritenuti inappropriati ricoprendo il dittatore, come imponeva il ruolo di comando, una parte attiva nella dinamica di coppia.

    Ora anche in Russia divampa il dibattito. Se il settimanale “Secret”, a fine luglio 2008, ha sostenuto che il patto di non aggressione Molotov-Ribbentrop del 1939 altro non fu che un segnale dell’infatuazione del dittatore russo per Adolf Hitler, il bisettimanale moscovita “Chastnaja Zhisn’” ha definito la paranoia di cui era vittima Stalin un segnale tipico nelle persone che occultano la loro omosessualità.

    Klaus Davi – Panorama

  19. Faust X con le solite idiozie.
    Faust X con le solite idiozie. says:

    …. CCHI ¿? SCRIVE IDIOZIE?¿? leggasi cchi?¿?

    Ci sono poi le regole per la macellazione. E’ stato provato scentificamente, che il modo di come gli ebrei uccidono gli animali è il meno doloroso possibile.

    qui lidiozia è evidente cchi le scrive, cosa ne dice.. parabbolato¿
    … concilia?¿?¿
    Faust

  20. Sylvi
    Sylvi says:

    x Vox

    Ritengo che lei non abbia seguito molto il blog di Nicotri quando era all’Espresso, altrimenti non scriverebbe ciò che ha scritto a proposito delle mie esperienze nei Balcani prima della guerra del ’91.
    Per quarant’anni ho bazzicato quelle terre, quando c’era Tito e quando non c’era più.
    Ho fatto del mio meglio, anche correndo qualche rischio, per aiutarli.
    Mio figlioccio è Marko, quindicenne serbo-bosniaco di Sarayevo,fuggito durante l’assedio nella pancia della mamma!
    So quel che dico quando parlo di loro, altro che stillicidio mediatico.
    Mi sono battuta come potevo contro il bombardamento della Serbia da parte della Nato con l’avallo di D’alema di cui non le dico cosa penso perchè Pino mi censurerebbe.
    Ma queste cose,e molte altre, le ho già raccontate a chi ha avuto la cortesia di leggermi.
    Infine, io evito di fare affermazioni “campate in aria”, parlo di quel che so.
    saluti

  21. Vox
    Vox says:

    @ Alex

    Trovo che siano fesserie.
    Ogni tanto, spunta qualcuno che comincia a dare del “frocio” a questo o a quel personaggio storico. Supposizioni. Con lo stesso successo, potremmo fare “supposizioni” piu’ o meno psicanalitiche su chiunque. Oltre tutto, gay o straight, chi caspita se ne frega? E che differenza fa, soprattutto se si tratta del passato?
    Mah. Panorama, poi, ricorda sempre di piu’ Novella 2000, piuttosto che una rivista politico-economico-socio-culturale.

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    cara Anita,

    WORD mi ha messo per un attimo in crisi.
    Che ci sia Antonio che mi sorveglia mentre digito perchè (accento grave) anziché perché (accenti acuti) mi ha messo in agitazione…
    Sono sola per qualche giorno, mio marito è all’estero, e io mi guardo in giro circospetta!
    Ahhhhh il progresso tecnologico, del quale pur vivo, perché? con la mia pensione…altro che vin novello, solo poche castagne bollite!!!
    ciao

  23. Anita
    Anita says:

    McCain spokeswoman Nicolle Wallace said Thursday that the campaign “felt this wasn’t a night for comedy.”

    “We deeply regret offending Mr. Letterman, but our candidate’s priority at this moment is to focus on this crisis,” Wallace said on NBC’s “Today” show.
    ______________________________

    Letterman e’ un comico, Catie Couric e’ anchor di un programma politico.

    Anita

  24. Hlafo
    Hlafo says:

    Concilia? Forse………..-
    Dimmi cos ‘è che non và, nella frase:-
    “Ci sono poi le regole per la macellazione. E’ stato provato scentificamente, che il modo di come gli ebrei uccidono gli animali è il meno doloroso possibile”.
    Prego, di grazia, spiegazioni…………….-

  25. alex
    alex says:

    @ Vox 373

    Comunque adesso mi si aprono nuovi orizzonti sull’ispirazione del baffo di Freddy Mercury o su chi abbia pronunciato in origine la frase: “Addavenì Baffone!” .

  26. peter
    peter says:

    xSylvi

    infattio anch’io sono convinto che ‘Vox’ sia Ele, vuoi per il sarcasmo che spesso usa, vuoi per la sensibilita’ quando si toccano certi temi come il Baffone, la Russia, vuoi per lo stile in genere…
    ciao, Peter

    ps
    per esempio, ora son sicuro che Vox mi rispondera’ ‘voio che te stai zitto’

  27. alex
    alex says:

    @ Peter 379

    Mbè, cerca di capire Vox (o Ele).

    Non deve essere facile da digerire per nessuno, nonostante la finta nonchalance della replica, scoprire che il tuo “piccolo Padre” in realtà era la tua “piccola Zia”.

  28. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Peter

    non credo sia Ele, non mi avrebbe tacciato di ignoranza sui Balcani dopo le corrispondenze avute in passato!
    A proposito di accenti, una volta la grammatica era un insieme di regole logiche, ora c’è la creatività grammaticale, basta leggere i giornali!
    ciao

  29. Anita
    Anita says:

    A me sembra molto strano che i vari VOX siano cosi’ interessati di pettegolezzi e stupidaggini che concernono gli Stati Uniti.
    Non hanno una vita nella loro Nazione?

    Anita

  30. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    ritorno alla tua frase su Obama:

    ” Non m’interessa la sua competenza, esperienza politica, conoscenza di politica estera o internazionale. Vorrei che diventasse presidente solo perche’ e’ nero.”

    Mi puoi spiegare il perche’?

    Ciao, Anita

  31. alex
    alex says:

    @ Anita

    Adesso non ne approfitti per suonare la carica del 7° Cavalleggeri, please.

    Molti spesso confondono il Governo di un paese con il Paese stesso, ed è un errore, tutto qui.

  32. Furtaya
    Furtaya says:

    L’IMBONITORE NON SI SMENTISCE.

    Il presidente del Consiglio Dott. Silvio Berlusconi anzichè essere presente all’Onu in rappresentanza dell’Italia e la presenza a Palazzo Chigi per cercar di chiudere positivamente la delicata trattativa su Alitalia, ha scelto lo svago, il conforto, le comodità di un famosissimo centro benessere.

    Lo si apprende dalle cronache d’importanti quotidiani, la scelta della Beauty Farm non è imposta da motivi di salute, e, dunque se ne deduce sia stata presa per motivi di consapevole inadeguatezza ad affrontar scabrose e difficili trattative.

    Dobbiamo domandarci; quale figura possa aver fatto l’Italia in campo internazionale dopo che i giornalisti hanno appreso che Berlusconi ha deliberatamente disertato il palazzo di vetro, adducendo, perchè fortemente impegnato a risolvere l’affaire Alitalia, ma invece perchè ospite di una importante beauty farm.

    Ma l’aspetto della vicenda che più incuriosisce, è il fatto che il Premier è arrivato nel centro di benessere in elicottero, accompagnato da numerosi ospiti di ambo i sessi.

    Voglio sperare che si tratti di un elicottero di proprietà di Silvio Berlusconi, perchè sarebbe davvero scandaloso che dopo le roventi polemiche dello scorso anno sui voli di stato, il premier abbia avuto il coraggio di utilizzare un elicottero blu per trasferirsi con i suoi lecchini e le sue donnine in un luogo di vacanza.

    Ma che fattivo premier ci ritroviamo, saluti.

  33. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Linosse:
    non so quale esperienza abbia tu dei piccoli commercianti ed artigiani, ma io che ne ho conosciuti, ne conosco e in una certa misura ho avuto anche esperienze personali, so per certo che non se la passano bene, nella media.
    Poi, ci sono sempre le eccezioni, ma sono, appunto, eccezioni.
    Tieni conto che spesso portano avanti la baracca lavorando 12-14 ore invece delle 7 canoniche, che pagano affitti spropositati, che pagano più di commercialista ( altra tassa occulta di cui non si tiene conto) che di tasse, che spesso si vedono costretti a differire i pagamenti, perchè anche nel loro lavoro esistono oscillazioni stagionali e che, se avessero alternative, manderebbero volentieri a farsi benedire baracca e burattini.
    Purtroppo le alternative non ci sono, nessuno paga loro nè ferie nè malattie, devono tirare la carretta e sperare nella buona sorte.
    Evadere significa mettere qualcosa da parte per poter far fronte alle emergenze, o per mandare i figli a scuola, non certo per comprarsi il suv o la barca o farsi le ferie alle Maldive.

  34. Anita
    Anita says:

    x alex { 26.09.08 alle 18:14 } @ Anita

    Adesso non ne approfitti per suonare la carica del 7° Cavalleggeri, please.

    Molti spesso confondono il Governo di un paese con il Paese stesso, ed è un errore, tutto qui.
    _____________________________

    Mi scusi Alex, ma non la capisco.
    Mi potrebbe chiarire?

    Grazie, Anita

  35. alex
    alex says:

    @ Furtaya (386)

    …mentre, nel medesimo periodo della crisi Alitalia, il “principale leader dell’opposizione” se ne stava, dopo aver dato un’occhiatina al suo nuovo investimento immobiliare, presso una libreria di New York a firmare copie autografate del suo libro tradotto.

    Della serie: “Ognuno si diverte come può”.

  36. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ancora una cosa da dire sulla piccola evasione fiscale: non è vero che se pagano tutti, noi pagheremo meno.
    Ma non vedete come buttano via i soldi, questi qui? Ecchediamine, ma se state sempre a dire che fanno sprechi criminali, ora volete che aumenti il prelievo fiscale facendo pressione sui piccoli? Cioè, avallate una politica di destra che punta a schiacciare il debole e a lasciar correre la grossa evasione ed elusione.
    Al contrario, io sarei per un’incitazione all’evasione, da parte del piccolo, come difesa sociale.
    Togliendo al povero per dare al ricco, se tutti pagassero le tasse questi nostri governanti non diminuirebbero il prelievo dal contribuente: semplicemente, incrementerebbero le ruberie.

  37. Peter
    Peter says:

    xAnita

    ok, forse la frase e’ eccessiva se presa troppo alla lettera. Per esempio, non sono sicurissimo che un presidente ‘rap singer’ andrebbe bene, specie se sapesse solo cantare e nient’altro. Anche se sarebbe divertente.
    A parita’ di altre condizioni, diciamo allora cosi’, preferisco di gran lunga un presidente nero o di colore. Sarebbe un bel voltapagina per un paese di grandi tradizioni, ma purtroppo anche uso alla tradizione del razzismo, specie in alcuni stati.
    E i ‘fanatici’ neri da te spesso elencati perderebbero molto del loro mordente.
    E un p. nero sarebbe un esempio molto incoraggiante per i giovani di colore sbandati e dimenticati da te spesso elencati.
    E dovrebbe occuparsi attivamente di diritti civili, non solo delle minoranze etniche ma di tutti, visto che tutti apparteniamo ad una minoranza per una ragione o l’altra.
    Spero di essere stato piu’ chiaro

    Peter

  38. alex
    alex says:

    @ tutti 389

    Ops, “firmare copie autografate” nun se pò lègge!!!

    Da sostituire con “firmare copie”

    @ Anita 388

    Sto scappando, si offende molto se posticipo la risposta?

    Grazie a Lei.

  39. Anita
    Anita says:

    x Alex

    PS: Non conosco la suonata della carica del 7* Cavaleggeri.

    Conosco solo i Cavaleggeri del Gen. Custer a Little Big Horn.

    Anita

  40. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    … vabbe, oggi è giornata di insulti e calunnie… guarda un ppoooo!!! caggia ffa x campa!!

    Anita { 26.09.08 alle 15:27 }
    347 di Faust { 26.09.08 alle 10:03 }

    E si, tra poco inneggerai come uccidono i cani in Cina, sono una delizia prelibata.

    … I poveri Diavoli, non mangiano carne di cane, conosco molti cinesi e altri accui piace, quando guardavo la mia Lucy, gli brillavano gli occhi a fessura… dicono cche ♪ molto prelibata… mandami una foto di alexssandrino tuo, senza cappottino, gliela mostro al cino che mi lava le scarpe da mare, lui col fotoshop ti manda la ricetta cche ppiu si adatta al tuo bassotto e una foto con il piatto decorato con spezie e droghe, cche strano il mondo nuovo cche non capisci ppiu, daltronde non è una novita.

    Ma tu che sei ebreo desideri la distruzione dell’ Israele?

    sono di sangue ebreo, ma non idiota o criminale sionista…
    vedi Anitra, se invece di quaglieggiare, riesci a capire quel cche gli altri dicono… come x esempio, MA dice “la cancellazione del sionismo dalla mappa della terra” come è scomparso il nazismo, mica i tedeschi, ecche i criminali sionisti israeliani, restituiscano la terra rubata ai palestinesi e rientrino nei confini del 67… è la verita con giustizia, quel che dice MA, lo stato di Israele cosi comè oggi sparira dalla mappa della terra, lisraele sionista e nazista colpevole di genocidio e cche dovra tornare nei suoi confini, quelli del 67… naturalmente tu capisci quel cche ti pare… al rovesco della verita… ecchi se ne frega!!

    Sei un uomo senza patria e senza lealta’, a 62 anni non hai ancora trovata la tua nicchia.

    Cara Anitra, ti diro… : cche sono senza ppattria… non ccè dubbio… è una calunnia… la mia patria è il Socialismo!!
    // e senza lealta/// e questo è un insulto… cche merita una risposta… tipo cche i tuoi insulti, te lo ppuoi ficcare nella tua di nicchia, vista cche è cervello esente xche assente…
    ppoi anche un vaffanculo… ci ppuo stare, x riempire la nicchia
    Faust

  41. Linosse
    Linosse says:

    x M.T
    Mi trovi d’accordo sulla semplificazione burocratica per evitare il commercialista ma non cambio idea sulla “tolleranza zero” della ricevuta ,in particolare per i commercianti non piccoli.
    Saluti
    L.

  42. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Caro Peter,
    questo e’ solo uno dei Reverendi Neri che incitano il loro gregge all’odio e separazione.
    Sono tutti milionari, Rev. Wright si e’ appena comprata una casetta di $10’000’000.

    Barack Obama Pastor Jeremiah Wright NEW TAPES!!!!

    http://www.youtube.com/watch?v=jc2FCJ7zWEQ&feature=related

    Odiano anche i neri che si sono fatti strada e ce ne sono milioni, in tutte le capacita’.

    Ciao, Anita

  43. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Linosse:
    Ok, ma allora esigiamo che il lavoratore extracomunitario sia pagato a tariffa italiana e messo in regola, vuoi che lavori in campagna (qui prendono da 4 a 6 euro l’ora) vuoi che faccia lavoro di badante. Troppo comodo fare le pulci al piccolo commerciante e poi dare quattro soldi alla badante o alla donna delle pulizie, solo perchè è dell’est.

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