Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano
1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:
- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza
- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente
- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce
Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.
Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.
Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.
2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!
3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.
Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.
Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.
Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.
Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…
Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!
Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.
4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.
Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.
cara Sylvi,
“visto che tutto il mondo è paese” ci siano “cosacchi e cosacchi”.
Io con quelli dell’operazione “ATAMAN”, la vodka insieme , non c’è la berrei!
De gustibus ….!
cc
Caro Vox,
io parlavo di ” leggi della fisica”, mica di politica.
In fisica il tempo è relativo , sappia comunque che così come la California è posta a cavallo di una faglia,così era Pompei alle falde del Vesuvio e sembra che l’intero Glogo abbia sotto le chiappe un “nocciolo ” di magma!
Profetare non è il mio forte,ma ad analizzare qualche volte ci provo…!
Sul tempo, posso dirle veramente poco…neanche se domani molto probabilmente pioverà!
un saluto
cc
x Faust
Se negli US ci si permettesse di dire: «Negrazzo di merda», si finirebbe in galera.
Si perderebbe il posto di lavoro, e risarcimenti per pain and suffering inflitta alla persona/e.
Anita
cara Anita,
devo quindi dedurre che al contrario dell’Italy, evidentemente gli USA sono una nazione civile.
un saluto
cc
caro controcorrente,
la Carnia ha visto ben altro, oltre all’occupazione cosacca…
A guerra finita,ad esempio, gli americani porgevano ai bambini la cioccolata scartata, gliela gettavano a terra e ci sputavano sopra. Il bambino raccoglieva.
Non bevi un whisky con un americano?
E i vecchi carnici avrebbero ben altro da raccontare di nemici ma soprattutto di cosiddetti amici!!
Vuoi morire di sete?
Comunque gli inglesi avevano dato la loro parola d’onore ai cosacchi, che non li avrebbero consegnati ai russi.
I cosacchi si fidarono e finirono o morti suicidi o, peggio ancora nei lager.
Tempo fa mi invitavi a guardare avanti!
L’occupazione cosacca non è il peggio che dobbiamo dimenticare qui in Friuli!
L’onda, se la prendi bene di prua, la spezzi e le togli energia.
Anche una vodka può servire!
saluti
Per la serie: “Questa faccia non mi è nuova”
_ _ _ _ _ _ _ _
A ognuno il proprio «lato B»: gli scimpanzé si riconoscono di spalle.
http://www.corriere.it/animali/08_settembre_23/scimmie_riconoscono_sedere_f283c3fc-896a-11dd-8235-00144f02aabc.shtml
Cra Sylvi,
hai perfettamente ragione!
Ognuno deve però” raccogliere” nel passato , per non finire di “risbatterci contro il muso”.
Vedi,provo con una “metafora artistica” che presumo possa non garbare a Marco Tempestache vede l’arte come “manifestazione superiore alle traversie del Mondo.
Per me non è così.
Io non amo “i futuristi” in genere ed in particolare quelli Italici.
Chi profetizza la Guerra come “igiene del Mondo”, l’unica igiene che gli posso augurare è quella di finire in una “tazza” del Water.
Quindi “cerco ” di controllare”il cervello dalle Emozioni che eventualmente un quadro di Boccioni mi può provocare.
Così per esempio anche nel “sesso” a proposito di Prostituzione.
Valentina Vezzali dopo la “performance” con il Presidente potrebbe essere la più affascinante donna del Mondo, ma io, da lei non mi farei mai toccare neanche con un dito!
Infatti , ho sempre considerato la “prostituzione mentale” ben peggiore di quella carnale.
Io, il “sesso ” lo vedo anche così , come l’arte !
Per quanto riguarda al taglio delle “onde”,per adesso la prua volge al basso,e ti assicuro che aspetto vivamente di veder la “prua che punta verso il cielo”.
Prima di “perdermi”,nel Cosmo”(così non scontento nessuno), vorrei di nuovo vedere il cielo!
Semmai come già ho detto a preoccuparsi dovrebbero essere quelli che in questo momento sono belli sicuri ed all’asciutto sulle Coste a godersi il sole!
un caro saluto
cc
Se negli US ci si permettesse di dire: «Negrazzo di merda», si finirebbe in galera. Anita
——————————–
Ci sono delle volte nelle quali penso che perfino l’Usaegetta sia meglio dell’Ittaglia …. U.
@ Uroburo
io sono contro, per principio, che chiunque possa andare in galera per QUALUNQUE cosa DICA. Uno dovrebbe essere libero di dire tutto quello che vuole. Senno’ di questo passo si puo’ vietare di tutto. Diverso e’ il discorso sul FARE.
Se uno mi dicesse negrazzo di merda, io gli risponderei biancazzo di vomito e saremmo pari.
Se per delle parole, fossero anche insulti, ci si deve sempre stare a preoccupare di venire trascinati in tribunale, o peggio, in galera, vuol dire che non ci stiamo piu’ con la testa. Vedi, ad esempio, la faccenda del vilipendio al papa…
Come ho detto prima, se poi dalle parole si passa alle vie di fatto, allora il discorso cambia. La violenza e’ inaccettabile.
* Economia
* Borsa e finanza
* · Listini
* · Analisi
* · Portafoglio
* · Extra
* · Avvisi societari
* · Fantaborsa
* Affari personali
* · I tuoi calcolatori
* · TFR
* · Assicurazioni
* · Prestiti
* · Tutte le guide
* Gli esperti rispondono
* · Risparmio
* · Casa
* · Diritti & Consumi
* Aziende
* · Affari legali
* · Elenco aziende
* · Economia locale
* · Ricerca del personale
* · Analisi e banche dati
* Approfondimenti
ECONOMIA
Le nuove previsioni nella nota di aggiornamento al Dpef
presentata oggi in Consiglio dei ministro insieme alla Finanziaria
Il governo taglia le stime sul Pil
+0,1% nel 2008 e +0,5 nel 2009
Il Cdm: “La revisione riflette gli effetti della crisi economica in atto”
Il governo taglia le stime sul Pil +0,1% nel 2008 e +0,5 nel 2009
Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti
ROMA – Il governo ha rivisto a ribasso le stime sulla crescita italiana. Per il 2008 il Prodotto Interno Lordo si attesterà a 0,1% rispetto allo 0,5% previsto nel dpef, mentre il prossimo anno la crescita scenderà allo 0,5% dallo 0,9 per cento. Sono le stime aggiornate contenute nella nota di aggiornamento al Dpef presentata oggi in Consiglio dei ministri insieme alla Finanziaria 2009. Le stime sul deficit restano confermate: nel 2008 al 2,5% e nel 2009 al 2%.
“La nota di aggiornamento riflette gli effetti della crisi economica in atto nel mondo, in Europa, in Italia e conseguentemente rettifica il Pil 2008 da 0,5 a 0,1%; il Pil 2009 da 0,9 a 0,5%”, si legge nella nota di Palazzo Chigi al termine del Cdm che ha dato il via libera alla Finanziaria.
Una revisione inevitabile dopo il dato sul secondo trimestre: l’Istat ha infatti rilevato un arretramento dello 0,1% sullo stesso periodo del 2007, il dato peggiore dal 2003. E così il governo ha dovuto allineare le proprie stime a quelle già anticipate dagli analisti di istituzioni italiane e internazionali, presentando una nota di aggiornamento al Dpef, varato a giugno, necessaria in rapporto alla Finanziaria che oggi ha ottenuto il via libera dal Consiglio dei ministri.
x Hlafo
Guardi che in Israele vivono un paio di milioni di israeliani arabi, forse musulmani ma sicuramente non ebrei. Nascono perciò in quel Paese non solo ebrei. Insistere a confondere Israele con gli ebrei e insistere nel sinonimo israeliano=ebreo, che molti anche invertono come ebreo=israeliani, è perciò un falso. Oltre che razzista e negatore dell’identità degli israeliani arabi.
Il razzismo a me non piace, da qualunque parte venga ammannito.
Grazie.
pino nicotri
p.s. Non c’è bisogno che lei dia patenti di imbecillità a chicchessia, sia pure in modo diretto. Chi s’era autoassegnato questo compito di guardiano distributire di voti e pagelle ha per fortuna tolto il disturbo. Nessuno sente il bisogno che lei lo imiti.
x VOX
Quote:
“Se uno mi dicesse negrazzo di merda, io gli risponderei biancazzo di vomito e saremmo pari.”
No, si sbaglia, non qui negli US.
I neri ci possono chiamare tutti i nomi che vogliono, non vi e’ alcuna legge contraria.
Ci possono chiamare “white trash” e peggio, anche dal pulpito, nelle loro chiese, in TV, per la strada…..
But not in reverse.
Anita
Vox { 23.09.08 alle 15:25 }
@ Controcorrente (post 92)
Pensa che presto vedremo penzolare tutti quelli che sappiamo da ogni lampione di via del Corso?
–
Ed ora mi spieghi ,se possibile , che cosa intente.
Io non ho capito.
il post Nr 113 è per Nr .99
caro controcorrente,
Per quanto riguarda l’arte, adoro Bruegel,d’accordo con Uroburo,ma anche Guardi,Canaletto, Segantini…
Non si va a Vienna senza andare al Kunsthistorische Museum!
In quei quadri c’è vita pulsante, ci sono i belli e i brutti come direbbe Faust e sono tutti “una botta di vita”.
Questa cronaca del mio viaggio la dedico a te!
In nave eravamo 250 passeggeri, 18 italiani il resto scandinavi, tedeschi, olandesi.
Degli italiani: tre friulani, due toscani, due romani, il resto piemontesi dei quali due torinesi rompiballe, ma così rompiballe che nemmeno i romani… da pensare seriamente di gettarli nel Diepr là dove è largo come un lago!
Saccenti, poliglotti dell’abecedario,storici, geografi,imperversanti, insopportabili persino per le “sante” guide! Nei loro occhi si leggeva”talianski di m…!
Volevamo sapere di Odessa? -ah il nostro viaggio in Armenia, in Libia, in Australia…
La guerra di Crimea? ah il nostro La Marmora e i nostri Savoia!
Piemontesi che sono morti in 16 nelle battaglie e in 1500 di colera! (mia aggiunta).
C’era un norvegese di origine fiumana? ah la “nostra Fiume”.
Insomma quando si avvicinavano c’era un fuggi fuggi generale per i ponti della nave.
Spero tu non sia torinese; gli altri di Como, Cuneo, Varallo ecc. erano brave persone!
ciao
Spirito “sabre”. Si chiama sabre l’ebreo nato in Israele, cioè non nella cosiddetta diaspora. C’è però chi dice “sabra” anzichè “sabre”. Mi pare che il nome derivi da quello del fico d’India – tzabar – per indicare la testardaggine e la capacità di adattamento anche ai posti più sassosi e meno fertili.
Purtroppo il razzismo di certa gente ha usato questo nome per indicare prodotti più “intelliggenti”, da vera e propria razza superiore, per poltrone, programmi per comupter, ecc., fino all’areo militare Usa North American F-86 Sabre, degli anni ’50. Mi pare esista anche il super Sabre. Sa, il razzismo non ha colore né confini, ma finisce sempre col tradirsi. Basta tenere gli occhi aperti e non lasciarsi intimidire dal canagliume.
A me comunque la poltrona Sabre non piace. Linea troppo fredda, pretenziosa. Buona per gente tronfia, altera.
Forse però dovremmo riflettere di più sullo spirito di Sabra, oltre che di Chatila….
Shalom
p.s. Mi secca però parlare di cose ebraiche e soprattutto israeliane perchè ormai il fanatismo ha snaturato tutto. La politica dello Stato di Israele sta snaturando anche quelle che fino a ieri erano le migliori caratteristiche dell’ebraismo. Per gli ebrei laici Israele non significa nulla, e spesso non è ben vista. Per gli altri, tendono a diventare tanti hvg. Alla larga!
x CC ed Uroburo
Negli US come in GB abbiamo leggi severe sul “Political correctness”.
In particolare quando si tratta di neri.
Piu’ di un comico ha perso il lavoro per aver usato una parola irriverente.
Don Imus, ha perso il suo programma radio dopo 30 anni, per aver usata la parola “HO” che nello slang nero significa puttanella.
Parola usata incessantemente dai rappers neri e tra di loro.
E pensare che Imus ha dato milioni su milioni per migliorare i ghettos, ecc….
Una piccola parola lo ha affondato.
Anita
Caro Marco
Le popolazioni che non conoscono il matrimonio, almeno come lo intende da noi la cultura dominante, credo che siano molte di più di quei 30000 in Cina. Gli indigeni nord Americani, come molti dei cosiddetti popoli primitivi, avevano costumi sessuali molto liberi non mi risulta esistesse la prostituzione e, molto realisticamente, la discendenza veniva calcolata per linea femminile.
Il libro di Enghels “l’origine della famiglia della proprietà privata e dello stato”, è un testo illuminante in fatto di legami tra rapporti sociali e sessuali nell’evoluzione della società.
Ci raccontano che la prostituzione e il mestiere più vecchio del mondo ma questo è vero solo se limitiamo la visione ad un ambito ristretto di spazio e di tempo altrimenti nonlo è affsatto, se guardiamo il quadro da lontano ci accorgiamo che mentre ci sono popolazioni che non l’hanno ancora conosciuta molti altri che ben la conoscono la rifiutano e non per sciocco moralismo.
La prostituzione è frutto della regolamentazione rigida dei comportamenti sessuali ufficiali, i comunisti, quelli veri, come i veri anarchici sono per il “libero amore” la prostituzione ne è la negazione, ansi l’opposto, non credo siano neppure vero sesso. Ritengo che i rapporti mercenari stiano al sesso come masticare un chewing-goom sta al mangiare una bistecca, il movimento meccanico è simile ma solo quello.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
xVox
davvero? per lei ingiuria, calunnia, vilipendio, dovrebbero essere tutti depennati dal codice penale? e come la mettiamo con insulti ed apprezzamenti anche pesanti, per esempio alle donne, di un certo genere, magari per strada? o sul posto di lavoro?
Anita avra’ ragione sugli insulti razziali in US, ma ora sono io a ricordarle quello che lei ha ripetuto molte volte: ci sono 50 stati.
Un mio amico della Virginia (originario di NY) mi diceva pero’ che gli insulti tra automobilisti o pedoni non sono perseguibili per legge, a meno che non si passi alle vie di fatto.
Non credo poi che sia bene rispondere agli insulti con insulti: ci puo’ essere un escalation difficile da prevedere, specie tra estranei, magari per strada. E poi, insultare in modo volgare mi fa schifo piu’ o meno quanto essere insultato (non l’ho detto che sono un angioletto?).
E come la mettiamo con gruppi di giovani, o meno giovani, che si mettono a cantilenare insulti di vario genere contro i malcapitati che fanno la passerella?
Come la mettiamo coi cori razzisti negli stadi?
E gli striscioni razzisti?
Peter
Cara Silvy,
lei però a volte, con il suo Friùl e la sua Carnia , mi ricorda un tantino quei due torinesi …. Sa io sono di una regione in cui scassano continuamente le palle con la milanesità (o lombardità che è più o meno la stessa cosa)…. Kekko….!!! Non è che vorremmo l’Illy al posto del Bassi….
Concordo però con lei che gli italiani all’estero sono veramente il peggio de peggio. Roba da cambiare passaporto …
Un cordiale saluto U.
per Vox
mah…. sono anch’io un po’ perplesso. Ci sono certe affermazioni che sono inaccettabili. E poi il reato di ingiuria o di calunnia comunque esiste e mi sembra giusto che ci sia. E l’incitamento all’odio razziale, o equivalenti, sembra anche a me che non dovrebbe aver diritto di cittadinanza in un paese civile. U.
X Anita
Credo che un’attenzione esasperata per “Political correctness” negli USA sia in gran parte dovuta alla cattiva coscienza.
In Italia fino ad ora non era così, ma temo che visto l’andazzo delle cose ci troveremo presto nella condizione che per nascondere comportamenti scorretti si farà molta attenzione ad usare parole corrette.
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it
Occa…!!! Avevo letto questa espressione che ero un ragazzino e pensavo di essermi sbagliato Invece ricordavo giusto. Strana cosa la memoria. Grazie e tutti per le spiegazioni U.
PS. per Hlafo. Guardi che quel che lei dice degli ebrei si potrebbe dire di chiunque altro, perfino degl’ittagliani (ricorda? Italiano brava gente…). U.
cara Sylvi,
“no problem”,non sono Torinese !
Mi ricordo di aver potuto assistere nel 1982,credo, alle ultime lezioni di Paolo Farneti a Palazzo Nuovo, poco prima della sua prematura scomparsa.
Appresi quindi qualche “nozione ” di geo-politica”!
Mio padre, invece ,che tanto per cambiare non insegnava di certo all’Università, conosceva i Torinesi da distante!
Quando al “paesello”nelle lunghe serate estive la gente del Rione scendeva al fondo dei “viali”con dotazioni di piccole “panchinette in legno”per potersi sedere e chiaccherare del più e del meno,il papà mi disse : ” ecco vedi, quelli lontano, laggiù, sono torinesi”
E come fai a saperlo, risposi io”
E’ semplice , occupano tutta la strada , come fosse casa loro!
Non si sbagliava.
A modo suo era un insegnante di geo-politica o forse solo di dinamiche storiche campagna -città.
Che riposi in pace, il mio vecchio vecchio-conciatore!
un saluto
cc
x Nicotri,
Direi che se è il caso, è necessario e persino vitale. –
Uroburo mi apostrofa come imbecille, lei non reagisce ( e adesso potrebbe perfino scrivere,”mi dispiace non l’ho letto”),
un’altro scrive una bestialità, io gli scrivo “idiota” e lei prontamente reagisce.
Ma insomma siamo uomini o caporali.Ma mi faccia il piacere.
–
Io non so come si chiamano i palestinesi che nascono in Israele.
Si parlava di ebrei che nascono in israele . Sabra (ebraico: צבר) è un termine usato per descrivere senza distinzioni di sesso, malgrado si presenti con la finale in “a” tipica del femminile, una persona ebrea nata in Israele. La parola deriva del vocabolo ebraico tzabar, nome del ficodindia o fico d’india.
Col termine si vuole alludere infatti alla tenacia e alla capacità della pianta di di sopravvivere in un difficile ambiente fisico esterno caratterizzato da un’accentuata aridità, ma in grado comunque di produrre un frutto spinoso all’esterno sebbene il suo interno sia dolce e gradevole.
Io ritengo però che l’ebreo che nasce in un qualsiasi altro paese del mondo , debba avere le stesse qualità, doti necessarie per controbattere razzisti , antisemiti, antisionisti, idioti e simili.
Niente di razzistico da parte mia. Come se lei non avesse seguito altre mie argomentazioni, e non sapesse il cuore che ho.
Ma cammini và, passi lunghi e ben distesi. Hlafo
Il caccia F84 Sabre era un caccia a reazione (mediocre) dei primissimi anni Cinquanta che portava il nome della sciabola (in inglese sabre, come in francese). Penso per la forma molto filante. Credo che il termine ebraico non c’entri per nulla.
Il Sabre, surclassato dal Mig 15, venne trasformato nel Super Sabre che invece competeva bene con i Mig 15 ma era inferiore ai Mig 17. Però l’inferiorità tecnica del mezzo veniva compensata da una capacità di guida molto superiore. I piloti usaegetta rimangono i migliori, forse solo i crucchi erano allo stesso livello ma erano pochissimi. U.
caro Uroburo,
vorrebbe dirmi che quando io compaio lei fa il fuggi fuggi nel blog?
Illy al posto di Bossi? Magari!!! E’ la differenza fra Montezemolo e il capo officina vicino a casa mia! Questione di provincialismo. Con tutto il rispetto per il capofficina!
Per quanto riguarda il Friuli è stato per secoli regione negletta, dimenticata, caserma, non sapevate, voi italici, nemmeno pronunciarne correttamente il nome!
Sono per tre parti veneta, ma il Veneto si difende da sè!
cordialmente.
per Hlafo
Mi sono posto la stessa domanda che si è posto lei.
Ed ho dato questa risposta: a me sembra diverso poter tirare un’offesa all’interno di un litigio ed invece dare abitualmente i voti come fa lei.
Per di più io posso averle dato dell’imbecilea ma sempre e solo all’interno di un ragionamento.
Ora, prescindendo dal fatto che lei non porta quasi mai dei ragionamenti, nel caso specifico il suo era un insulto e basta. U.
Beh no, pebacco!!! La leggo sempre con piacere anche se non sono quasi mai d’accordo con lei. Volevo solo dire che la difesa di un certo popolo per lo più mi sembra fittizia. U.
xCC e Sylvi
ma vedi un poco, e pensare che gli unici settentrionali che (finora) ho trovato in genere simpatici erano proprio i torinesi!
Ne ho conosciuti 4 in tutto, e tutti all’estero. Due di loro erano una coppia di anziani in pensione alle Canarie. Amabile conversazione tra loro, me ed una ragazza spagnola. Lui diceva sempre buongiorno, anche quando si accommiatava.
Gli altri due erano giovani (non erano insieme, separatamente). Sia l’uno che l’altro parlavano in inglese (con me, italiano) perche’ eravamo circondati da anglofoni. Modi cortesi ed affabili, mai sovratoni
Peter
x Antonio
Caro Antonio,
e’ un arma usata dai loro leaders per perpetuare il loro potere sulla loro popolazione.
Sul pulpito non fanno altro che spargere odio e convincerli che sono calpestati dai bianchi.
La prima cosa che hanno fatto quando si e’ presentato il candidato Obama, loro stessi hanno sparso insinuazioni sul fatto che e’ nero.
Incominciando da lui stesso, ha introdotto il fattore razziale… Mentre nessuno si e’ mai permesso di farne menzione.
Eccetto diversi neri che non condividono con Obama ed infatti non lo accettano come un nero.
Tra parentesi Obama non ha nulla a che vedere con gli schiavi dei tempi che furono, e’ figlio di un Keniano e di una mamma bianca allora diciassettenne.
Padre che se ne ando’ a gambe levate in Kenya dove aveva gia’ famiglia e se ne creo’ altre.
Mi sembri un tantino ingenuo in questo caso.
Ciao, Anita
Siamo governati da dei cialtroni e da dei grandi bugiardi.
La UE sbugiarda il ministro Maroni.
Come sua abitudine il governo dell’imbonitore Berlusconi racconta cose che non sono vere. Cose false.
Questa volta è molto grave la panzana che il ministro leghista Maroni ha raccontato.
Nei TG, incondizionatamente asserviti al suo padrone nano liftato; il ministro Maroni si era vantato la settimana scorsa, di aver avuto il consenso della Commissione UE, su due, dei tre decreti, del pacchetto sicurezza.
Oggi arriva la verità: il commissario Ue alla Giustizia, Jacques Barrot, ha affermato nella capitale belga, di non aver preso ancora alcuna posizione sul “pacchetto sicurezza”, varato dal governo Berlusconi nel luglio scorso.
«Non c’è nessuna decisione presa da parte della UE sui tre decreti, e io non ho confermato nulla all’Italia», così s’è espresso il commissario Ue.
Le bugie di Maroni hanno le gambe corte. La frottola era stata fatta passare in occasione della visita alla delegazione dell’Europarlamento che si era recata a Roma venerdì scorso per visitare alcuni campi nomadi.
Ma che limpidi governanti ci siamo liberamente scelto, complimenti agli italiani che han votato questa masnada di rozzi e volgari imbroglioni.
Saluti.
Caro Peter,
spero che tu comprenda,che certi modi di argomentare , sulle “etnie”(zio bonino,che parolona!)è simile a quello delle “panchine” dei vialetti del Rione di un tempo!
Vedi caro Peter , in quei tempi ,quando arrivarono i primi meridionali,dalle mie parti,almeno da noi ,che già si possedeva (ahimè,un televisore)venivano invitati ad assistere alle “serate”.
Portandosi le sedie da casa,infatti, a casa nostra ,purtroppo, non c’è n’erano abbastanza per tutti!.
All’epoca si chiamava ,(come dire ,non trovo un altro termine,forse “solidarietà di classe”,che dici, va bene?)
un saluto
cc
x Hlafo
A copiare da Wikipedia sarei capace anch’io.
Per il resto, taccio.
nicotri
@ Furtaya sul governo e sul piddì e, più in generale, a tutti sull’uso della parola.
_ _ _ _ _ _ _ _
UN MARZIANO A PALAZZO MADAMA : Codice Carofiglio
(di Denise Pardo – L’Espresso)
Né lodo Schifani, né Alfano. Basta assecondare l’astuzia del presidente del Consiglio. Il nome da usare è uno solo: lodo Berlusconi, ennesima norma del codice del privilegio e del diritto diseguale… Gianrico Carofiglio, uno e trino, magistrato, autore pugliese di grande successo di legal thriller (a fine anno “Bari è un alter ego”, poi un giallo con spunti politico-parlamentari) e ora senatore PD, descrive con la minuzia dello scrittore-giurista la trasversata a Palazzo Madama, nel pieno della bagarre tra legge blocca processi, immunità, intercettazioni. Racconta il clima incandescente della commissione Giustizia, il ruolo del ministro Alfano, e come Berlusconi sia diventato anche il padrone delle parole della politica. E apre un nuovo fronte: quello della battaglia lessicale.
Da marziano atterrato nel Parlamento, come vive il nuovo pianeta?
“Osservo. Studio l’etologia della politica. Assisto a una grande rappresentazione della commedia umana”.
La prima bizzarria in cui si è imbattuto?
“Le mail del presidente emerito Francesco Cossiga. Le manda a tutti i senatori. Ho letto solo la prima che ho ricevuto. Ma certi ragionamenti mi rendono nervoso. Da allora, arrivano e io le cancello”.
Il tema centrale è la giustizia. Nei banchi, tanti avvocati, soprattutto quelli del premier. Molti magistrati, come lei. Il Parlamento è diventato una specie di tribunale ?
“Dipende dall’anomalia del paese e dalle vicende di Berlusconi. È vero, gli avvocati sono aumentati. Sono tanti. Ma non i magistrati. È una diceria che la destra è riuscita a far passare. In tutto il Parlamento, noi magistrati saremo una decina”.
Il premier ha detto che la priorità è la giustizia. Che a settembre ci penserà lui a mettere a posto la questione. Una bella riforma e un nuovo editto: l’oscuramento dei nomi dei magistrati dai media.
“Berlusconi è abituato a spararle grosse. Il metodo è perfezionato: ogni giorno una palata di… diciamo zozzeria in faccia all’avversario di turno e poi via con la storia dei comunisti, delle toghe rosse e compagnia cantando. Il pestaggio politico nasce anche da un’ossessione personale. Per lui i magistrati sono la personificazione dell’idea residua, indebolita, spiegazzata che anche i potenti debbano rispettare le regole. Il fatto che non si possa parcheggiare la macchina in doppia fila anche se uno è ricco, per lui è insopportabile. Nella sua scala di valori conta la legge della forza del denaro non la forza della legge “.
Ma voler cancellare i nomi …
“È consequenziale. Sono convinto che la notte sogni di essere arrestato. Deve essere perseguitato da incubi e da altre ossessioni di cui abbiamo sentito parlare parecchio ultimamente. A parte casi di ottusa devozione o cieca fedeltà, nella maggioranza, soprattutto tra gli esponenti di An, ci sono anche persone normali e perbene che sono notevolmente turbate. Berlusconi ha creato un diritto diseguale. Dal 2001 al 2006 e, ora di nuovo, ha dato vita a un vero e proprio codice del privilegio”.
Intanto siamo arrivati al lodo Alfano.
“Fino a quando la Corte costituzionale non lo bloccherà. Ma chiamiamolo una volta per tutte con l’unico nome che gli spetta. Né Alfano, né Schifani. Basta assecondare l’ennesima astuzia del premier che lo lega ad altri e non a sé. È in tutto e per tutto, il lodo Berlusconi”.
Nella commissione Giustizia del Senato qual è il clima ? Lei ne è il segretario insieme a Piero Longo, storico avvocato di Berlusconi.
“Insieme? Distinguerei. Meglio dire che Longo e io siamo i segretari. Vuole un assaggio del clima? Un giorno, non ricordo se Alberto Maritati o Felice Casson, ha chiesto ai membri della maggioranza: ‘Non vorrete mica far passare l’idea che, avendone la possibilità e la forza, avete intenzione di fare quello che vi pare?’. Longo non si è nemmeno preso la briga di rispondere a voce. Ostentatamente, ha solo fatto sì con la testa come a dire che, certo, l’intento era esattamente quello. Gli va riconosciuto il pregio della sincerità”.
E il rapporto con il ministro della Giustizia Angelino Alfano ?
“È venuto a recitarci la sua lezione. Ci ha spiegato il suo operato, si è addentrato sulla questione delle intercettazioni: ‘Crescono in modo esponenziale’ ha detto. E io: ‘Scusi ministro, per capire: che significato attribuisce al termine esponenziale?’. Alfano ha perso subito la calma: ‘Gli attribuisco il significato dell’uso comune’. ‘Ah, ecco’ faccio. ‘Mi era sfuggito l’uso di massa di una parola che ha un preciso significato tecnico’. L’atmosfera si è surriscaldata. Una baraonda”.
Tutti con i nervi a fior di pelle.
“Tutti a gridare: ‘Ma che stanno facendo? La lezione d’italiano al ministro?’. Era esattamente quello che volevo fare perché ‘esponenziale’ viene percepito come una crescita enorme. C’era in questo, come in altri casi, un pianificato e improprio uso delle parole per manipolare l’opinione pubblica. Alfano non essendo uno sciocco ha capito di essere stato beccato”.
Com’è il ministro Alfano visto da vicino ?
“Non mi è parso uno stupido. Ma come ministro, è inesistente. È un puro esecutore degli ordini del principale per risolvere i problemi del principale. Il fatto che si impermalosisca quando viene colto in fallo, vuol dire che è consapevole. Magari prova anche qualche piccolo senso di colpa”.
Senso di colpa ?
“Ho esagerato, vero ? Sono parole grosse, vista la situazione. Intanto, prendo appunti sulla micidiale tecnica della semantica berlusconiana”.
La capacità di usare parole, creare slogan ?
“Da almeno 15 anni, Berlusconi è il padrone delle parole della politica. Ha scelto lui i nomi con cui chiamare le cose e gli argomenti. È un altro subdolo modo di comandare. Prendiamo l’esempio del termine giustizialismo che lui usa continuamente come antitesi al garantismo. Ma il giustizialismo era il nome che Perón diede al suo movimento dei ‘descamisados’ in Argentina negli anni Quaranta. Il contrario di come lo usa il premier, grande artista delle metafore e di come esse vengono percepite nel profondo dell’immaginario”.
Dalle parole alla pratica. Come mai la legge blocca processi è stata messa da parte ?
“Si sono resi conto che la norma non avrebbe funzionato per bloccare il processo Mills ma li avrebbe esposti a una pesante campagna basata sul fatto che sarebbero saltati processi gravissimi. Non potrò mai più dimenticare Maurizio Gasparri che grida al Senato: ‘Non è una legge salva Berlusconi. È una legge salva tutti ed è da incoscienti non approvarla’. Ma se davvero salvava tutti perché non sono andati avanti? E perché Gasparri ora sta zitto e non si straccia le vesti?”.
In compenso Antonio Di Pietro fa il diavolo a quattro sulla giustizia.
” I dipietristi sono una pattuglia molto organizzata. Non condivido buona parte del metodo, dissento da certi toni, ma hanno una notevole disciplina di gruppo. Come la Lega. Forse, dipende dal carisma dei capi e c’è similitudine tra loro. Prendono voti intercettando la pancia di un certo elettorato. Il che non è un male. Dovremmo imparare a farlo meglio anche noi”.
Di Pietro grida a una nuova Tangentopoli. Ma non si odono gli strali del Pd. Né il Pd solleva la questione morale, dopo Genova, l’Abruzzo, Napoli e la Calabria.
“Di Pietro saprà cose che io non so. Non c’è dubbio che se il finanziamento illecito dei partiti si è fermato, lo stesso non si può dire della corruzione amministrativa. Ma diamo tempo al Pd. Ancora risentiamo della sconfitta elettorale. Stiamo calibrando l’equilibrio del nuovo partito. Facciamo passare l’estate, poi ne riparliamo. E riprendiamoci il controllo del lessico che non abbiamo più”.
Il Pd è letteralmente senza parole ?
“Sulla battaglia delle parole è debole. Il centrodestra ha il controllo del linguaggio che poi genera l’agenda della politica. Da noi manca la capacità di creare immagini che evochino sogni, ideali, desideri, e contrastino con forza quelle del berlusconismo e del suo codice del privilegio. Gli storici del diritto studieranno questa patologia della legislazione, unica nella storia delle democrazie liberali. Norme scritte per una sola persona e applicate a una sola persona”.
Caro Haflo,
io invece “commento”,sperando che Lei legga quello che “scrive”,questo passo…
……….Io ritengo però che l’ebreo che nasce in un qualsiasi altro paese del mondo , debba avere le stesse qualità, doti necessarie per controbattere razzisti , antisemiti, antisionisti, idioti e simili….
Qualità e doti necessarie per controbattere,,ectect..non devono appartenere necessariamente agli Ebrei ,diversamente non crede che “si senta “puzza di bruciato”..nel sostenere che certi doti risiedano in certi”geni” piuttosto che in altri ?
O,no?
un saluto
cc
Il post 118 di Antonio mi trova del tutto d’accordo.
Purtroppo se esiste un’offerta è perchè esiste una domanda e, se esiste una domanda, è perchè esiste un prodotto che ha un valore economico. Mi fermo qui.
xControcorrente
Sarebbe auspicabile.
Ho parlato di geni?
(lei però , che scrive generalmente cose interessanti, ogni tanto interviene postando la solita cacchina.Contento lei.
Xuroburo
non è detto che nel contesto lei abbia avuto ragione a darmi dell’imbecille. Ma il problema è un’altro.
E’ il suo imbecille diverso, di quando io le dò dell ‘idiota?
Per Nicotri pare proprio di si.
Cari tutti,
io, in questo Momento dico ,che dobbiamo essere TUTTI con Dante De Angelis se vogliamo non solo fare “fuffa”.
Caro Nicotri, Le chiedo di informarsi dove si possono mandare appelli utili alla suo reiserimento in Azienda.
Grazie anticipatamente!
cc
xNicotri,
non è questione di dare voti.
E’ una questione di tempo, di cose ne avrei da dire a bizzeffe.
Sono debitore di una risposta a Peter e due risposte a Marco. Quando sono daccordo, tizio deve sapere che Hlafo è daccordo con lui. Se non sono daccordo scrivo magari “idiota”, proprio li però ,dove sò che nessuno dei blogghisti di questo blog avrebbe reagito.
Un saluto
Caro haflo,
non ho dubbi che ogni tanto io posti “cacchina”,così come Lei ogni tanto , magari ,posti “caccona”!(devo quindi presumere che Lei non legge quello che scrive,quantomeno quello che “sottende”, così facendo Lei mi delude!)
Suo cc
x Controcorrente
http://www.firmiamo.it/dantedeangelis
Questo è il sito dove si raccolgono firme per De Angelis. Queste però sono cose che si risolvono solo con le sentenze dei magistrati e l’accompagnamento in azienda con i carabinieri, oppure sull’onda di una grande mobilitazione popolare. Insomma: o la forza del diritto o la forza della volontà popolare. Anche se questo in Italia è un momento pessimo per entrambe le cose. Forse però proprio per questo varebbe la pena di cercare di ricominciare a organizzarsi come meglio si riesce su singole occasioni concrete come quella per esempio di De Angelis.
Un saluto.
pino
caro Pino,
devo digitare ogni volta il mio nik e la mail. Perchè?
Non ho tecnici sottomano.
saluti
Sono d’accordo al 200%
Però fai male a prendertela con la Carfi. Bisogna ammettere che legifera su un argomento che lei conosce bene e sul quale ha messo bocca più di una volta.
Per risposte dall’interessata citofonare MERY SCARFY. Astenersi perditempo e scarsamente ricchi.
xNicotri
al post diUroburo { 23.09.08 alle 13:20 }90, che faceva una domanda, ho risposto per primo con il post Nr. 93, con parole mie. Poche parole. Ma le necessarie.
In fondo , per uno ,che là, ha combattuto rischiando di brutto la pelle, sapere cosa significa sabra(sabre) è üblich.
Successivamente è stato necessario chiarire meglio, ed ho copiato due parole da wikipedia, cosa che qui ho fatto raramente, direi mai.
Ora lei si è andato a cercare la parola”sabre” su wikipedia,accorgendosi che erano le stesse che avevo scritto io,
supergiù , nell’insieme uguali al mio primo post Nr. 93.
Lei dunque scrive:”A copiare da Wikipedia sarei capace anch’io”.
Che cos’è, il gusto di voler degradare e umiliare gratuitamente?
Ma quanti sono quelli che fanno copia e incolla qui? Quasi tutti.
Io per una volta copio due parole e lei reagisce? Mah
…. negrazzi di merda… Anita, ma lhai letto larticolo del link?¿?¿
ppoi,,, non sfricolare, ne tricolare e neanche fraculiare sfrocolliandola, cosa centra negrazzi di merda… obbama, roosvelt, washington e i presentatori cche vengono licenziati… larticolo parla daltro… mi sembri lantennista parabbolato, ello riporta qualsiasi tema agli ebbrei… e gli si dice allinfinito cche si parla degli israeliani… ed ello, asfinire si ma gli ebbrei… e ggiu le sue interpretazioni della parabbola bibblica… uguale,,, di qualsiasi cosa si parli… ma noi siamo 50 stati, tutti uguali, tutti diversi, riportare e rapportare, sempre e solo al tuo abitat,,,, si ppuo dire e non dire, ccè cchi vva, ccè cchi viene… siamo 50 stati, tutti diversi, etc… solo quando si tocca i soldi…. sei nella tua acqua, è facile capire quali possono essere le conclusioni, i tuoi “fondamentali” e da questi di base, aggiusti i pensieri cche esprimi, le tue convinzioni, cche nascono intelligenti, Siempre!! e x questo ti voglio bene…
…. ma dimmi, lhai letto larticolo sullUnita?¿? F.
xpost142
mah, elegantemente te ne esci fuori,o credi di uscirtene fuori con un “nonsense”. Contento tu.
x Sylvi
Ho notato che a me e ad altri lettori il proprio nome o nick e il recapito mail scritti negli appositi spazi restano impressi e non è più necessario riscriverli, almeno nel corso della stessa “seduta”, cioè finché non si cambia sito. Anita invece mi pare debba ogni volra riscriverli, ma non capisco il perché.
Io ho come browser Firefox, e ho notato che a differenza che sul sito de L’espresso ogni volta che faccio il refresh della pagina dei commenti mi riporta alla home page, il che vuol dire che devo cliccare di nuovo sul link dei commenti. Chi invece ha Explorer con il refresh resta sulla pagina dei commenti. Ho chiesto nel forum cosa succede a chi usa Safari, ma non mi ha risposto nessuno.
Insomma, non c’è comunque bisogno del tecnico.
Un saluto.
pino