Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano

1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:

- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza

- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente

- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce

Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.

Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.

Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.

2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!

3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.

Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.

Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.

Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.

Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…

Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!

Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.

4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.

Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.

771 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    la stragrande maggioranza delle prostitute se potessero farebbero altro. E spesso non possono per non lasciarci la pelle.
    Poi ci sono quelle che lo fanno per lusso, ma sono poche e di solito non fanno le prostitute ma le escort.
    La maggioranza delle prostitute sono il prodotto di un grave o gravissimo degrado, quando non sono semplicemente delle schiave. Le Belle di giorno sono rare eccezioni che non cambiano i dati di fondo. U.

  2. WWW.SABELLIFIORETTI.IT
    WWW.SABELLIFIORETTI.IT says:

    Dal stasera a venerdì 26, dalle 24 alle 2 di notte, io e Giorgio Lauro saremo a “La mezzanotte di Radio2″. Il nostro titolo sarà “C’è sempre una prima volta”. Molte le telefonate, chiamate anche voi. Per contattarci: 800.050.002, lamezzanotte@rai.it, SMS 348/3987383.
    Vi aspettiamo
    Claudio Sabelli Fioretti

  3. Peter
    Peter says:

    xAlessandro

    usavo l’abbreviazione p. per prostitute (un termine che in inglese significa esattamente quello, ma al singolare) solo perche’ non stavo usando il mio computer personale.
    Una precauzione forse eccessiva. Colpa del familismo amorale che mi porto nel sangue…
    un caro saluto

    Peter

  4. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Il mio amico Floridiano ha gia’ risposto:
    “I really didn’t remember the case except after you mentioned it.”
    _______

    Non credo che vi sia stata alcuna condanna, ho fatto ricerche e non ho trovato niente su quel caso.

    Ce ne sono altri seri, ma di solito non li rendono pubblici, uno in particolare e’ noto perche’ era un commento/minaccia contro Obama e Bush.

    http://www.naplesnews.com/news/2008/aug/20/ex-mainer-pleads-not-guilty-bush-obama-threat/

    Anita

  5. Faust x Alessandro
    Faust x Alessandro says:

    …. pero’ “unico” nel senso di tutti gli uomini.Che l’uomo sia inserito nel Tutto e’ una visione greca interessantissima…

    il credo dei Poveri Diavoli, è “nel cosmo” e da lui dipendo!!

    ma io parlavo
    d’un unico destino individuale che l’individuo conosce e che NON PUO’ TRADIRE.

    Il destino è nel carattere, (influenza cosmica) non puo tradire: Mai!! …. Il Destino individuale, nasce quando si viene alla luce e col buio, con noi se ne va!!

    Un abbacchio vegetariano e bbacci salutati alla griglia x Te
    Faust

  6. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Io credevo che (p) fosse per pu***na.
    Gentile complimento che mi sono presa su questo forum…

    Oggi e’ il primo giorno d’autunno, fa freddino, di notte scende sotto i 40*F, le nostre faccende consistono a riparare i prati, dethatching, aerating, seminare e fertilizzare prima che siano coperti di foglie.
    I fiori sono ancora belli…
    E da te come va?

    Anita

  7. Faust x Alitalia
    Faust x Alitalia says:

    … la notizia cche ho riportato, non la vedo in nessun giornale on line, ascolto il tv di mia madre, vedo nel mio e online, molti TG… nessuno ne parla, tutti cchi + cchi — ripetono quel cche dice lincordato-nano…. colpa dei sindacati, della CGIL… MA COME, I dipendenti vogliono comprarla e nessuno ne parla?¿?
    … misteri dellalta finanza.. Meglio falliti, cche in mano ai banditi è quella cche mi piace di ppiu…. Assurdo Italiano
    Faust

  8. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    cito: “Drogati, ammalati, minorenni, bambini, donne anziane, povera gente che lavora per i loro pimps per protezione, se ne trovano morti giornalmente.
    Questa e’ la grande maggioranza delle prostitute/i.

    Di recente ho visto un documentario on HBO, mi ha ben aperto gli occhi sulla prostituzione…un orrore.”
    ————————————————————–
    Proprio questo vorrebbero che ritornasse a Cuba, come ai tempi di Batista.
    Da chi, a quell’epoca, foraggiato e protetto ?
    Ci dica, mi dica.
    Buonaseeeeeeeeera:
    C.G.

  9. Hlafo
    Hlafo says:

    marco tempesta { 22.09.08 alle 17:17 }


    Ho notato che un mio post è partito alle 17,17 ed è il n.17-
    Curioso, vero?

    -Si è curioso, anche perchè, proprio in quello hai scritto le più grandi sciocchezze.

    Mi spiegherò.Il tempo è tiranno.

  10. Peter
    Peter says:

    xHlafo

    grazie, ma si legga anche il mio ultimo post per lei che le ho mandato stamattina sul blog precedente

    Peter

  11. Hlafo
    Hlafo says:

    x Alessandro post Nr 49
    La prostituzione ,anzi, in realta’, e’ un atto di rivolta contro lo
    Stato e la legalizzazione.

    – Ma che minchia angunni.

  12. Peter
    Peter says:

    xAnita

    qui abbiamo goduto ben 3 o 4 giorni di bel tempo, di seguito! Temperature di 18-20 C, un bel solicello, niente vento.
    Magari avessimo avuto giornate simili ad agosto.
    Tra poco vado all’aeroporto a prendere mia sorella che viene a trovarmi. Poveretta, lei vive in Lombardia. Sembra che ci sia un raduno di ciclisti da tutto il mondo (a meno che non mi dica fibs), per cui i mezzi pubblici non funzionano, cosi’ ha una settimana di ferie (e no, non lavora sui mezzi pubblici). Peccato che qui in UK non vi siano mai occasioni simili…

    Riguardo la condanna, avvenne nel 2002 (non so dove in US, mi ero sbagliato, la Florida non e’ nominata).
    Vai su TimesonLine, del 12 settembre, sotto Sabina Guzzanti.
    Vi sono oltre cento commenti, anche da UK, Italy, Germany, Australia…La Guzzanti e’ diventata famosa.
    Il commento che dicevo e’ scritto da Carl, Salt Lake City

    ciao, Peter

  13. Hlafo
    Hlafo says:

    Non ho tempo. Le dirò solo che il suo ultimo post a me indirizzato, l’ ho letto. Non sono daccordo con lei ,quello che lei afferma è tutto sbagliato. Chiarimenti seguiranno. Se vuole Iddio .

  14. carlino
    carlino says:

    Caro Alessandro,

    non vedo il nesso tra uno Stato ostaggio di poteri economici (osservazione che condivido tra l’altro) e la prostituzione come segno di ribellione contro lo Stato e le legalizzazione (la legalizzazione di cosa?).
    Ma lei e’ mai entrato nella vera vita di una prostituta del mercato tradizionale, quello ancora maggiormente diffuso?

    L’impressione e’ che tanti parlano di prostituzione per sentito dire.

    Anche nei casi (tanti) dove giovani ragazze vivono la loro vita di prostitute con apparente scioltezza, si puo’ rivedere il sogno di trovare l’uomo della vita, il riccone che se le prenda in protezione, il mettere assieme la cifra sufficiente per smettere e comprarsi un bar in qualche posto e cominciare da capo, l’idea di tornare a scuola e mettersi a fare le segretarie. L’elenco potrebbe andare avanti…

    La prostituzione non e’ un problema filosofico, o una posizione politica. E’ un problema (la parola sarebbe “issue” in inglese ma quella italiana non mi sovviene) di costumi e sociale.
    Le multe non sono la soluzione. Altri paesi, che in tanti guardano con ammirazione, hanno risolto la faccenda con soluzioni semplici: controllo da parte dello Stato, profilassi, sicurezza…

    Cerchi lei di essere piu’ realista, quantomeno quando in ballo ci sono problemi reali, pratici.

    Cordiali saluti.

  15. Anita
    Anita says:

    x C.G.

    Mi scusi ma lei non ha la minima idea di cosa parla.
    A quei tempi negli US non erano invasi da povera gente preda dei mascalzoni, dai sindacati e pimps.

    Fidel Castro non desiderava gli Italiani dalla sua isola appunto perche’ incrementavano la prostituzione.
    Oggi lamentano la mancanza degli Italiani, non ci vanno piu’ come prima date le leggi che stanno cercando di rinforzare contro la prostituzione.

    Anni fa’ inserii sul forum un discorso di Fidel Castro proprio su questo soggetto.

    Anita

  16. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro marco tempesta,
    le ho lasciato un messaggio sul blog precedente (indirizzato anche a Vox). U.

  17. Anita
    Anita says:

    x Peter

    Found the comment:

    “Before my fellow Americans get too indignant, we’d do well to remember that in 2002 a man was sent to federal pen for telling a joke about GWBush. In the joke, God strikes him with lightning – the punchline “It wasn’t be the first time God spoke through a burning bush.” They called it a death threat

    Carl, Salt Lake City ”

    Mah… Guarda che tutti i comici ne dicono di tutti i colori di Bush e di Hillary, ci sono anche molti lookalikes perfetti, cosi’ perfetti che a volte even I get fooled for a few seconds.
    Adesso ci sono gia’ una miriade di Sarah Palin’s lookalikes, una su “Saturday Night Live” era cosi’ perfetta, che avrei giurato che era Sarah Palin, il mio commento fu che aveva perso un po’ di peso… Era un impostora.

    Basta che non si tocchi Obama, senno’ il razzismo entra in ballo.
    Pero’ se dovesse vincere, non credo che se la passera’ tanto liscia come adesso.

    Pensa che fanno gioco delle infermita’ di John McCain su molti adds sponsored da Obama.

    Bye, Anita

  18. ségolene
    ségolene says:

    vi segnalo il sito della società italiana di scienza politica, http://www.sisp.it/
    vi si trovano dei paper molto interessanti, x esempio sul linguaggio politico della mafia o sulle donne parlamentari (o parlamentari donne?)

  19. ségolene
    ségolene says:

    ho appena salvato, per leggerlo domani con calma, un saggio dal titolo ‘Studio sulla comunicazione politica in e ‘.
    Imperdibile!

  20. Follotitta
    Follotitta says:

    x Anita (294 post precedente)
    Il suo elenco mi sembra, a dir poco, peculiare. Lei mi dice che solo 12 guerre sono state autorizzate e quindi dichiarate dal Congresso degli SU, e sottintendendo che tutte le altre, inclusa la 1ma e la 2da guerra mondiale, sono state autorizzate non si sa da chi e come. Questo e’ semplicemente impossibile perche’, come dicevo ieri, la Costituzione degli SU semplicemente lo esclude categoricamente. Inoltre a me risulta, sempre come dicevo ieri, che solo 2 guerre non sono state dichiarate dal Congresso. Su quella in Corea sembra vi sia accordo con la sua fonte. Su quella in Irak, insisto a dire che vi e’ stata una delega del Congresso al Presidente, e non una vera e propria dichiarazione di guerra da parete del Congresso.
    Non sono uno storico ne’ un ricercatore di dati, ma ogni tanto mi capita di leggere qualche libro. Ed in questo caso, a parte la memoria diretta dei fatti, la mia informazione e’ stata tratta dal saggio di Ron Paul “The Revolution”, sottotitolo “A Manifesto” ,
    Editore: Grand Central Publishing, pag. 51-55. Ron Paul, come lei sicuramente sapra’, e’ un autorevole esponente conservatore, 10 volte eletto congressman per il Partito Repubblicano, e quindi diretto testimone degli avvenimenti. Si rimetta alla sua lettura e rifletta.
    Cordiali saluti, Follotitta.

  21. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Marco , La prostituzione è un fenomeno complesso, probabilmente abbiamo esperienze diverse che ci inducono a valutarlo in modo diverso.
    Non conosco nessuna escort, la mia unica esperienza diretta risale alla festa dei 18 anni di un amico in cui alticci finimmo in una decina a casa della mitica “Bazzona” e di due colleghe a farci molte risate e ben poco sesso.
    Più di recente mi è invece capitato con una certa frequenza di soccorrere con l’ambulanza prostitute picchiate dai protettori o dai clienti, cosa che mi ha fatto capire quanto sia cambiato ed in peggio il fenomeno.
    Che una persona venda il proprio corpo (o più propriamente che conceda l’uso temporaneo di alcune parti), per attività sessuale, avendone in cambio un corrispettivo economico, non è, almeno non lo è per me, minimamente assimilabile ad altre prestazioni d’opera che pur comportano contatti fisici come i massaggi ecc.
    Fare sesso non è una semplice funzione fisiologica quale mangiare, bere, defecare, senza scomodare concetti come amore e sentimento, presuppone comunque un coinvolgimento emotivo di un livello un po’ superiore ad altre funzioni.
    Non ne faccio una questione morale, se chi si prostituisce lo fa per libera scelta è solo un problema suo, non mi scandalizzo anche se un po’ la cosa mi rattrista. Il problema e che la scelta è raramente “libera” anche nel caso dell’impiegata che lo fa per arrotondare e permettersi il vestito o la borsa firmata che non le consente il suo stipendio, è comunque vittima dei condizionamenti cella sottocultura modaiola. Molto più spesso la prostituzione è la scorciatoia, quasi obbligata, per uscire dal disagio economico. Ma nella realtà attuale la prostituzione è sempre più imposta da organizzazioni criminali con l’inganno e/o con la violenza, su persone spesso minorenni o anche su bambine e bambini.
    Questa è la cruda realtà del fenomeno prostituzione oggi, un fenomeno che il governo Garfagnano, al di la dei suoi proclami draconiani, e delle ordinanze assurde ed inapplicabili, non ha nessuna volontà di affrontare seriamente, lo vuol solo nascondere alla vista dei benpensanti.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  22. Anita
    Anita says:

    x Antonio

    Caro Antonio,
    condivido con te al 100 x 100.
    La prostituzione e’ un orrore, cose che non si possono scrivere su un forum.
    I pimps le imbottiscono di droghe, cosi’ lavorano per mantenere la loro addiction tossicomane.
    Le malattie sono rampanti, aborti, bambini abbandonati, nati con AIDS, molte sono ancora bambine e muoiono giovani.
    Ancora peggio per i maschi, quasi tutti fanno una brutta fine, quando non servono piu’ li sbattono via, usati e ammalati.
    Cercano gli adolescenti.
    Io parlo di prostituzione di strada, i miei amici milanesi ne sono ben al corrente.
    La periferia ne e’ piena.
    Se non rendono abbastanza sono botte, le ambulanze sono occupate di notte, e spesso non ricevono cure per le ovvie ragioni.
    La polizia fa retate, il giorno dopo sono fuori, i loro pimps pagano per il rilascio…
    Che mondo triste ed infame….
    ‘Notte, Anita

  23. CocoLoco ... dedicata a marco e Anita
    CocoLoco ... dedicata a marco e Anita says:

    …LUCCIOLE VAGABONDE
    (Bixio – Cherubini)

    Quando più fitta l’oscurità
    scende sulla città
    noi lasciamo i bassifondi.
    Senza una meta c’incamminiam
    e sotto ad un lampion
    quando la ronda non incontriam
    cantiamo la canzon:
    Noi siam come le lucciole
    brilliamo nelle tenebre
    schiave di un mondo brutal
    noi siamo i fior del mal.
    Se il nostro cuor vuol piangere
    noi pur dobbiam sorridere
    danzando sul marciapiè
    finchè la luna c’è.

    Pallida luna soltanto tu
    la nostra gioventù
    vedi ogni notte appassire di più
    come un fiore senza sole.
    Ma se il destino ci spezzerà
    nel cuore la canzon
    solo il coraggio ci bacerà
    all’ombra dei bastion.

    Noi siam come le lucciole
    brilliamo nelle tenebre
    schiave di un mondo brutal
    noi siamo i fior del mal.
    Se il nostro cuor vuol piangere
    noi pur dobbiam sorridere
    danzando sul marciapiè
    finchè la luna c’è.

    Se il nostro cuor vuol piangere
    noi pur dobbiam sorridere
    danzando sul marciapiè
    finchè la luna c’è.

    CocoLoco, cuggina di Faust

  24. Ma perché non si fa i cazzi suoi e non si occupa delle porcherie del Vaticano e annessa Chiesa?
    Ma perché non si fa i cazzi suoi e non si occupa delle porcherie del Vaticano e annessa Chiesa? says:

    Il presidente della Cei valuta la situazione del Paese e l’operato del governo
    “Troppo pessimismo, ma la società è in grande sofferenza”. Qualche apertura sulla bioetica
    Bagnasco: “Preoccupa la povertà”
    Appello per gli immigrati irregolari
    ROMA – I vescovi sono preoccupati per la situazione di povertà che investe la società, soprattutto le famiglie. Ma anche per la violenza nei confronti degli immigrati e per alcune tendenze distruttive che si affermano tra i giovani. A farsi portavoce di questo sentimento è il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, in apertura dei lavori del Consiglio permanente. Un discorso fitto di giudizi sull’operato del governo (positivi su fronti quali il federalismo e la scuola, scettici sugli interventi nel sociale) e anche di ricette, tutte in linea con quanto la Chiesa cattolica ripete da tempo sui temi più scottanti. C’è troppo pessimismo, dice Bagnasco, ma la realtà sociale è di grande sofferenza.

    La situazione economica. “La gente avverte sulla scena politica una certa voglia di fare – dice Bagnasco – ad esempio per colmare gli scarti infrastrutturali e per risolvere alcune delle grandi emergenze aperte, ma per ora non si attenua quella percezione di impoverimento di cui s’è detto in precedenti occasioni. Nessuno evidentemente può ignorare le condizioni poste da una sempre più complessa crisi internazionale e dai suoi caratteri per lo più inediti, dovuti a una globalizzazione sostanzialmente poco governata”. In questo quadro la Conferenza episcopale italiana propone un sistema fiscale basato sul quoziente familiare che garantisca una maggiore equità fiscale. Bagnasco invoca quindi “misure organiche che diano un minimo di serenità, consentendo ai nuclei familiari di pianificare le loro prospettive di vita”. Nel complesso il cardinale dà un giudizio positivo sull’Italia: non è un “Paese da incubo”, dice contrastando quelle che definisce visioni “altalenanti e pessimistiche”.

  25. Perché non spariamo anche noi per accoppare gli automobilisti che ammazzano la gente?
    Perché non spariamo anche noi per accoppare gli automobilisti che ammazzano la gente? says:

    L’uomo si è lanciato contro alcuni soldati che stavano passeggiando. Due gravi
    E’ il terzo episodio di questo tipo in tre mesi. Un ufficiale ha reagito sparando
    Gerusalemme, in auto contro i militari
    palestinese ucciso. Diciannove i feriti
    I precedenti attentati rivendicati dalla misteriosa organizzazione ‘I liberi della Galilea’
    GERUSALEMME – Per la terza volta in tre mesi un palestinese al volante di un automezzo ha cercato di travolgere ed uccidere passanti ebrei a Gerusalemme. L’incidente di stasera è avvenuto nella centrale Shivtey Israel. L’uomo si è lanciato contro un gruppo di militari ferendone diciannove. E’ stato poi ucciso da un ufficiale del gruppo.
    —————————————

    Israele sì che è un paese civile, superiore. Un automobilista investe qualcuno? Un abella rivoltellata alla testa e il problema è risolto, anche se non ha ammazzato nessuno. Mica come in Italia, dove gli automobilisti accoppano anche più persone alla volta e non succede niente, tuttalpiù ci si compra l’auto nuovo per le ammaccature fatte dall’urto con quelli che poi diventano solo cadaveri. Qui in Italia i militari, la polizia, i carabinieri, la finanza e i vigli urbani non possono neppure ammazzare in santa pace i mafiosi, tanto meno demolirne le case e sdradicarne gli aranceti, le vigne e gli uliveti.
    Un bel paese efficiente, Israele, efficiente e sbrigativo. Ecco perché fotterà all’Italia buona parte della sua importanza e del suo ruolo non solo nel Mediterraneo.
    Shalom

  26. Hlafo
    Hlafo says:

    AZ Cecina Li { 23.09.08 alle 3:10 } 79
    Anita { 23.09.08 alle 3:48 } 81
    Condivido al 100%, bravi !


    Ma c’è molto di più……………-

  27. Damocle
    Damocle says:

    LE RIFLESSIONI DI FIDEL

    Il vero e il falso

    Le agenzie di notizie informano che Chávez visiterà Cuba domani domenica all’inizio del viaggio che lo porterà in Cina, Russia, Bielorussia, Francia e Portogallo.

    L’ho saputo guardando il canale Venezolana de Televisión: Chávez firmava accordi per investimenti energetici in Caracas con importanti uomini d’affari d’imprese del Giappone, Russia, Malesia, Italia, Argentina, Stati Uniti, Qatar e Portogallo. L’obiettivo è l’estrazione del gas da una delle riserve ubicate sotto la superficie di 500.000 KM quadrati di acque giurisdizionali.

    Le imprese saranno di proprietà al 60% del Venezuela e l’investimento toccherà i 19.000 milioni di dollari in questo solo settore. Il mondo è ansioso e assetato d’energia fossile.

    Richiama l’attenzione questa attività nella Repubblica Bolivariana del Venezuela mentre gli Stati Uniti sono sommersi in una drammatica crisi finanziaria, che li obbliga ad iniettare nelle banche centinaia di migliaia di milioni di dollari per evitare la debacle. Investimenti di questo carattere si sono ripetuti in quest’ultimo anno e nessuno può dire quale sarà l’ultimo.

    Le azioni della borsa crescono di valore temporaneamente, Wall Street e le banche centrali del mondo respirano, sino a che l’ossigeno della bombola termina e si deve ripetere l’operazione.

    Venezuela è senza dubbi il paese che offerto la maggior solidarietà a cuba popola desolazione lasciata dai due poderosi uragani.

    Il suo Presidente, Hugo Chávez, non ha esitato un secondo ad offrire, a nome del suo paese, tutto l’aiuto possibile quando Gustav ha colpito e devastato Pinar del Río e l’Isola della Gioventù. Le raffiche record di 340 Km l’ora, le immagini di distruzione e il prodigioso fatto che non si fosse perduta una sola vita umana lo avevano impressionato, ed egli ha offerto tutto quello che ci mancava, in segno di solidarietà con Cuba: appoggio finanziario e anche terre venezuelane dove produrre alimenti, in aree non cicloniche disponibili.

    È stato il primo, ma non l’unico paese solidale, in un lungo elenco che si è formato dopo, con nazioni di grande importanza come Russia, Angola, Vietnam, Cina e altri, grandi e piccoli, con più o meno risorse.

    Hanno offerto prestiti finanziari e crediti a lungo tempo per un valore di circa mille milioni di dollari, a parte le donazioni in denaro, alimenti, risorse, che giungono per tutte le vie, come espressione del desiderio di aiutare il nostro eroico e solidale paese.

    L’ipocrita offerta del governo degli Stati Uniti è stata respinta.

    Abbiamo risposto quel che andava detto. Non ho esitato ad esprimere il mio punto di vista. La “gusanera”(i vermi traditori), dentro e fuori Cuba hanno strillato per la misura: desideravano davvero che ci trasformassimo in mendicanti. Ma questa battaglia non è finita, anzi, comincia adesso.

    Un dispaccio di EFE informa: “Il governo degli Stati Uniti ha dato una licenza al Movimiento Democracia, un gruppo di esiliati cubani in Miami, per far sì che invii aiuti in maniera diretta alle vittime degli uragani Gustav ed Ike, in Cuba”.

    Poi aggiunge: “L’influente Fondazione Nazionale Cubano Americana – FNCA – ha una licenza, rilasciata dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, che permette d’inviare direttamente le rimesse familiari cubane ai parenti nell’Isola. Gli aiuti saranno ripartiti tra le vittime dei cicloni, includendo i dissidenti che, dicono gli attivisti, non stanno ricevendo molta assistenza e sono emerginati dal governo cubano”.

    In Cuba non si discrimina nessun cittadino. A tutti si offrono gratuitamente i servizi sanitari, quei servizi che in vari casi negli Stati Uniti costerebbero decine di migliaia di dollari, cosi come i servizi d’educazione superiore ai giovani, abbiano o meno parenti all’estero, servizi che negli USA costerebbero ugualmente centinaia di migliaia di banconote nella stessa moneta.

    Coloro che ricevono denaro dagli Stati Uniti, dopo aver pagato le imposte corrispondenti, possono comprare le quote normali a prezzi bassissimi ( con la tessera) e comprare prodotti nei negozi in moneta forte, che oggi offrono merci i cui costi all’estero sono cresciuti notevolmente.

    Qualsiasi prodotto proveniente dagli Stati Uniti che giunga in Cuba con fini contro rivoluzionari va restituito o confiscato.

    In Venezuela lavorano circa 40.000 cubani molto qualificati, che prestano il loro nobile servizio al popolo bolivariano, includendo la formazione di specialisti comunitari e istruttori sportivi.

    Non hanno abbandonato la Patria: lavorano all’estero per il benessere dei cubani ed i loro frutti giungono a tutti, dai bambini più piccoli sino ai cittadini più anziani.

    In questo momento inoltre offrono parte dei loro salari, con cui si compreranno in Venezuela articoli lì prodotti, che si ripartiranno tra i più necessitati di ogni provincia.

    Questo è un vero esempio di come vanno ripartite le risorse nella nostra società.

    Chávez è un instancabile predicatore delle idee più avanzate della nostra epoca in Venezuela ed affronta quasi tutti gli strumenti mediatici che sono nelle mani dell’oligarchia pro yankees, che cercano d’ingannare e confondere la popolazione. Uno pensa un giorno d’andare a riposare e poi scopre che il riposo è la sua tomba.

    L’incontro con il Presidente bolivariano domani sarà breve. Il tempo

    indispensabile per uno scambio d’idee: circa un’ora.

    Per me sarà un grande onore.

    Sono fatti che segnalano l’infinta differenza tra il vero e il falso.

    Fidel Castro Ruz -

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Antonio:
    …”Questa è la cruda realtà del fenomeno prostituzione oggi”.
    ——————-
    Certo, e chi lo nega.
    La prostituzione è a questi livelli sia perchè viene criminalizzata, sia perchè esiste un livello di sfruttamento che non viene drasticamente combattuto.
    Non è di questo che io parlo, ma del significato morale della prostituzione.
    Negli anni 2005-2006 ho collaborato con un’amica artista per realizzare un libro fotografico ( ed. Coniglio) intitolato Preview, tutto basato sul mondo sommerso del sesso casereccio. La mia amica ha avuto il coraggio di mettersi in gioco in prima persona e ha scoperchiato un formicaio di cui non si ha la minima idea, se non si è del giro. Un puttanaio incredibile.
    I testi del libro sono di Luca Beatrice che è uno dei critici d’arte di maggiore importanza attualmente, di Marcello Veneziani e di Camillo Langone che è un giornalista cattolico.
    Questo è il link:
    http://guide.dada.net/fotografia_erotica/interventi/2007/04/292384.shtml
    Tutti gli scatti che appaiono in questo sito sono miei, su precisa indicazione dell’artista, quindi io ho fatto solo il manovale, l’opera è sua, non mia.
    Bene, il fenomeno del sesso sommerso è diffusissimo. Questo significa che la morale sessuale non è quella che comunemente si sbandiera in pubblico.
    Esiste un’etnia di 30.000 persone che vivono intorno a un lago in Cina, dove il matrimonio non esiste, quindi non hanno senso nè la gelosia nè la proprietà di amriti, mogli e figli. Vivono così da sempre. levi Strauss parla di tribù amazzoniche dove non esiste addirittura il concetto di paternità, tutti scopano con tutti e lui aggiunge che sono gente che vive felice.
    Noi abbiamo 3.000 anni di cultura religiosa in cui il sesso è considerato peccato, i genitali sono considerati un’intimità da nascondere e proteggere, il corpo nudo è consideraato assolutamente privato. Abbiamo 5.000 anni di cultura della proprietà privata, dove moglie e figli sono proprietà del marito (cultura che resiste in numerose realtà odierne) e la paternità deve essere certa, per la successione dei beni. Abbiamo una merea di pregiudizi, tra i quali l’idea che i bambini devono essere protetti dalle nudità degli adulti, quando nei campi nudisti il problema non si presenta e nelle spiagge svizzere ho visto gente cambiarsi il costume in pubblico, in presenza di bambini e nessuno aveva niente da ridire. In tante spiagge le donne vanno quasi tutte in topless e perizoma in prsenza di bambini e nessuno ha niente da ridire, men che mai i bambini.
    Non vi siete mai chiesti se per caso la criminalizzazione del sesso fuori del matrimonio non sia un terribile e nefasto pregiudizio? Come anche la criminalizzazione morale del sesso a pagamento?
    E’ dall’esistenza del pregiudizio che nascono poi i disagi e quindi la terribile condizione delle prostitute oggi. Non è la prostituzione che bisogna combattere, ma piuttosto tutto ciò che si è malamente costruito intorno a questo fenomeno, in primis lo sfruttamento delle donne.

  29. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Shalom anni fa avevo letto su un giornale che gli israeliani nati e cresciuti in Palestina avevano unoo spirito che veniva definito “spirito …. ” (mi viene in mente sabre che però è una parola inglese che non c’entra nulla). Doveva essere una parola con un suono un po’ simile.
    Ne sa nulla? E che cosa significa esattamente? U.

  30. Uroburo
    Uroburo says:

    Ahemmmmm … pare che “l’attentato” non fosse tale …. Si parla di una delusione d’ammmore…. Tuttavia i nostri portentosi buffalobill con stella di Davide hanno la pistola facile e la mira infallibile. Non sbagliano a centrare la testa di una singola persona come potrebbero sbagliarsi a centrare un condominio?
    D’altra parte bisogna essere allenati e quindi dobbiamo accettare eventuali “danni collaterali”… E poi lo si fa per insegnare ai palestinesi le buone maniere: sono zucconi, non capiscono! Un po’ di fucilate, qualche colpo di cannone, qualche missile ed il gioco è fatto.
    ‘Sti pezzenti devono rassegnarsi al fatto che hanno perso la guerra (sono dei luser, ouhhhyeahhhhhhhhhh) e quindi è giusto che paghino, come avrebbe detto il povero Adolf ai russi se avesse vinto… Chi vince, vince e chi perde lo piglia in saccoccia. Dev’essere l’undicesimo comandamento lasciato dal Signore a Mosè sul Sinai. E’ un principio che gli israeliani (antichi e moderni) hanno sempre applicato, almeno quando potevano. U.

  31. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Nicotri ,

    ho letto attentamente il “post” di apertura.
    Manifesta un “sentimento”comune di fronte a quello che vediamo e sentiamo.

    E’ provocatorio il giusto,scritto con la pancia ed il cuore!

    Irei sera ero a Torino a sentire I Nomadi!

    Ecco allora se mi permette ,vorrei fare anch’io la mia piccola provocazione!

    In una momento del “concerto”è stata fatto un classico riferimento ai riflussi delle onde, ovvero ,quanto più profonda è l’onda discendente , tanto più violenta sarà l’onda ascendente,(tics,tics, eh,eh lo dice anche la fisica ,energia, quantità di moto,masse in gioco)

    Orbene , io credo che oggi, si sia ancora in piena “onda discendente,(ma come dice la fisica si sta accumulando energia).

    Finale: ” qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi!”

    Eh,eh!!

    un cordiale saluto a tutti!

    cc

  32. Hlafo
    Hlafo says:

    sabre=ficodindia
    Spinosa la buccia, ma il cuore tenero ,buono e dolce.
    Cosi sono le israeliane e gli israeliani nati in Israele.

    Ma , in fin dei conti, tutti gli ebrei sono cosi.

  33. Hlafo
    Hlafo says:

    In questo momento non mi sento in vena ,di dire idiota a qualcuno.
    L’ho già fatto questa mattina.

  34. Hlafo
    Hlafo says:

    Finlandia, sparatoria a scuola
    9 vittime, killer tenta suicidio.

    – Non sapevo che in Finlandia, già un quindicenne può comprarsi una pistola o un fucile senza nessuna difficoltà.
    Nemmeno negli Stati Uniti è possibile ciò.
    E’ terribile.

  35. Faust x questo scrittore, giornalista, poeta,,, ammemmipiaace!!! Abdul, lEroe, voleva quei biscotti x Maria... bellissimo!!!
    Faust x questo scrittore, giornalista, poeta,,, ammemmipiaace!!! Abdul, lEroe, voleva quei biscotti x Maria... bellissimo!!! says:

    Il Paese dei «negrazzi»
    Ulderico Pesce

    http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=79235

    Gli scarti umani mitragliati a Castel Volturno; Abdul ucciso con i biscotti nella mano sinistra a Milano, che se avesse mangiato con la destra l’avrebbero lasciato in pace. Chi sono «questi negrazzi di merda»?
    Questi negrazzi erano su quel barcone. Ne partirono 100 dalla Libia con un sogno: l’Italia. Il viaggio doveva durare poche ore ma il motore si inceppò e allora ne passarono 17 di giorni.

    altro pezzettino di alto volo…
    estratto dall articolo di Ulderico Pesce

    …… Forse la senatrice(della lega) aveva ragione, era meglio se tornavano al paese loro. Magari morivano solo di fame. Ma Abdul, il settimo negrazzo? Scappato dal Cpt prima andò a raccogliere mele nel Nord Est, poi arrivò a Milano dove è stato venditore di borsette, distributore di giornali, addetto alle pulizie in un albergo, sempre al nero. E proprio in questo albergo si era innamorato di una calabrese che rifaceva le camere, Maria, che va pazza per i biscotti “pan di stelle”. L’altra settimana erano tutti e due al parco su una panchina quando un furgone carico di biscotti miracolosamente aperto le porte. Abdul si era alzato per Maria, era una sorpresa per lei che era rimasta ad aspettarlo sulla panchina. L’hanno ucciso con le spranghe i padroni dei biscotti al grido che si espande in tutt’Italia: «Negrazzo di merda».

    Per molti Abdul è morto come un fesso per un pacco di biscotti. Per pochi altri Abdul è morto da eroe. Voleva i biscotti per Maria.

  36. Sylvi
    Sylvi says:

    Si torna a casa e…rogne, rogne, rogne…
    facevo meglio a stare a ballare coi cosacchi!!!

    Quando insegnavo in caserma,nel pomeriggio, avevo pochi anni più dei militari,gli amici mi accoglievano al canto di “noi siam come le lucciole”.
    Rispondevo- tutta invidia la vostra, sono belli,giovani e prestanti! E sono tanti!!!
    Lo Stato mi pagava da cani e allora ho pensato che non era carriera per me!!!

  37. Vox
    Vox says:

    @ Controcorrente (post 92)

    Pensa che presto vedremo penzolare tutti quelli che sappiamo da ogni lampione di via del Corso?

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