Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano
1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:
- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza
- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente
- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce
Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.
Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.
Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.
2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!
3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.
Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.
Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.
Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.
Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…
Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!
Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.
4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.
Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.
x Anita 645
Si scrive American People ma,almeno in questo caso non si intende il popolo, bisogna riferirsi invece ai “liberistori” senza patria e bandiera eccetto quella in nero con il teschio ed ossa sottostanti incrociate,appartenenti al girone di quelli che saggiamente, propriamente ed inconfondibilmente Uroboro identifica
negli u$a e getta
L.
x VOX
Stia in guardia ai bloggers ed ai websites.
Molti sono estremisti…..alcuni addiritura criminali.
Anita
Da un blog americano
(traduzione):
Una rivolta contro le banche e’ l’arma piu’ potente che abbiamo per combattere contro l’avidita’ di Wall Street e di Washington. Chiudi il tuo conto in banca e gli investimenti per prima cosa lunedi’ mattina. Se conservi un conto, offri alle banche e a Washington le pallottole con cui spararti…
I nostri rappresentanti a Washington devono essere chiamati a rispondere… Abbiamo votato per i Repubblicani, fidandoci che avrebbero esercitato la volonta’ dei votanti e creato una leadreship con integrita’. L’amministrazione repubblicana non lo ha fatto. Allora, abbiamo votato per i Democratici al Congresso. Ma anche loro hanno deluso il popolo americano.
Non c’e’ nessuno a Washington che meriti la fiducia del popolo americano. Si sono venduti tutti a banche straniere e ai sacchi di denaro di Wall Street…
I nostri rappresentanti ora credono che siamo NOI a servire LORO. Pensano che il tesoro a cui aspirano nella loro ingordigia gli sara’ procurato dagli schiavi americani che lavorano incessantemente per lamacchina del governo per generare ricchezze oscene per banchieri e politici…
Questo e’ un oltraggio. Questo e’ indegno degli americani. Questo e’ tradimento che va oltre l’immaginazione di Benedict Arnold e non puo’ essere tollerato.
Wall Street non ci salvera’ dalle conseguenze dell’avidita’ e degli eccessi. E noi non possiamo permetterci di salvare Wall Street.
Se vogliamo costringere i banchieri e i politici a prenderci sul serio, dobbiamo cominciare a riprenderci il nostro potere economico e politico ritirando il nostro denaro dalle banche, dalle compagnie di credito di ogni tipo, ribellarci alle autorita’ fiscali governative e ritirare i candidati politici dalle liste.
per coloro che temono ripercussioni, la soluzione piu’ semplice e, forse, la piu’ valida e’ di chiudere il conto in banca.
Senza schiavi obbedienti, essi diventeranno i signori del nulla.
Una rivolta contro le banche e le tasse mettera’ fine a questo disastroso piano di Paulson.
x Linosse
“American people” Copiato dalla testata sulla foto.
Non capisco il resto del suo post.
Anita
@ Anita
Criminali? Perche’ mai? Perche’ sono stufi di farsi rapinare?
Cosa c’e’ di criminale nel fatto che la gente e’ stanca e protesta?
E perche’ non dovremmo stare in guardia dai bloggers e dai websites in genere, allora? Anche su questo blog, magari?
Forse dovremmo temere lei, per esempio? Guardarci le spalle?
Tacere? Ignorare quello che scrivono persone come noi in altri paesi? Non cercare di capire la Big Picture, il grande disegno che domina il mondo?…
@ Anita
Chi propone la chiusura dei conti, il ritiro del denaro, fa naturalmente una provocazione che per moltagente sarebbe difficile da realizzare, anche volendo. Tuttavia, credo che lo scopo sia di attirare l’attenzione sulle cause dei grandi porblemi economici del mondo di oggi, sul fatto che questo tipo di sistema e’ marcio, e’ sbagliato nelle fondamenta e va cambiato.
Queto e’ il vero messaggio del messaggio: bisogna cambiare modo di pensare, bisogna cambiare tutto, radicalmente.
Non e’ questione di estremismo, ma una questione di giustizia e di sopravvivenza.
Per Tutti i disonesti:::::::::::::::::::::.
C i sono persone che predicano bene e fanno il male:continumente
sicuri della loro posizione ideologica arrivano anche a ridurre
discorsivamente una persona a cosa.
Io queste strategie le conosco e so le psicologie che vi sottendono.
E non vi giudico nemmeno e nemmeno vi odio.
Pero’,in compenso, IO SO.
Ci sono persone ,poi, che predicano male e fanno il bene:continuamente insicuri delle loro idee parlano con gli altri
solo per capire e capirsi.So pure questo.
La disonesta’ culturale di chi sa parlare alla fine, pero’,
non vale nulla.
Resta a queste persone cosi’ sicure di essere nella ragione
il vantaggio (inutile) d’avere tanti alleati.
BlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablaBlablablablablablablà
Shalom
x Alessandro
Fare il male scientemente e coscientemente credo sia un modo distorto di misurare ed esibire il “proprio valore” o quello che si ritiene, in maniera distorta, tale.
Di solito sono persone insicure, più che malvagie.
Sono soprattutto incapaci di rivolgersi al bello della vita, non sanno perciò “comunicare” nulla di positivo e costruttivo.
Possono fare molto male a tutti quelli che hanno maturato una personalità semplice e lineare; anzi forse li offende questa semplicità che cozza con i “loro demoni”!
Odiare è inutile,guardarsi si, pagano già cara la loro incapacità di vivere.
x VOX
Io l’ho semplicemente avvisato perche’ lei stia in guardia di websites che sono sporcizia.
Io ne conosco diversi, ma io sono cittadina statunitense e abbastanza bene aggiornata.
Ci sono anche diverse persone che si spacciano per altre, con foto, nome e cognome.
Scrivono cose come se venissero dalla persona nella foto e comunicano con se stessi.
Siccome sono personalita’ conosciute non si puo’ portare causa, o almeno sarebbe difficilissimo.
Proprio oggi ne discutevano in TV.
La foto di Megan Tyler, una anchorperson, e’ su pagine e pagine in internet, la foto e’ sua, il resto NO.
Ho visto diverse false foto di personalita’ politiche e statements su L’Espresso, Repubblica.it, Panorama and so on….
Una delle ultime vittime e’ Sarah Pallin e Todd Pallin.
Due dei websites sono: MySpace e Facebook.
Poi ci sono quelli solo politici…che sono peggio dei tabloids.
Lei l’ha presa in un altro modo…that’s all.
Anita
Cara Silvy,,,,,,,,,,non ho voluto fare un discorso generale,infatti e’
subito intervenuto Shalom con le sue solite e precise considerazioni.
Continuando ildiscorso particolare con le tue osservazioni
verrebbe fuori che:
—alcune persone non e’ che facciano il male con coscienza:cio’ che
dicono,anzi, per loro, rappresenta un bene:un valore da comunicare e , magari, per far aprire gli occhi ;solo che ,ad un certo punto,
ci credono troppo ,cosi’ troppo che ,poi, sbagliano:non fanno
aprire piu’ gli occhi, perche’ ossessionati dall’ IDEA hanno superato
il senso della misura.
—non sono,quindi, persone malvagie;e ,probabilmente, nemmeno insicure:hanno la loro cultura, conoscono la storia,
ecc,ecc………….ma manca loro la sensibilita':troppo acculturati
hanno perso l’occhio umano che sente oltre le parole.
—poiche’ hanno cultura comunicano spesso cose costruttive,
solo che esse seguono dei binari prestabiliti a priori-
—queste persone non possono fare del male a chi ha sviluppato una personalita’ lineare e semplice;al contrario ferisce chi quel tipo
di personalita’ non ce l’ha operando condanne e sfruttando
il senso di colpa.
—sono persone,secondo me, e concludo, capaci benissimo di
vivere perche’ con le loro idee fisse si son costruiti
meravigliosi castelli.
Accipicchia, in questo forum nessuno, pro o contro, si è ricordato di fare gli auguri al Premier per il suo 72esimo compleanno e allora per colmare la lacuna…
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IL PREMIER FESTEGGIA, AUGURI ALL’ITALIA
Marcella Ciarnelli per “l’Unità”
Settantadue anni. Silvio Berlusconi li compie oggi. Per non dimostrarli si è concesso una “full immersion” in un lussuoso centro benessere nella campagna umbra che fornisce la dimostrazione convincente che pagando si può raggiungere rapidamente l’obbiettivo della “remise en forme”. Il privato che vince. A caro prezzo. Forse il Cavaliere ogni volta che vuole privatizzare qualcosa, la scuola, la sanità, i trasporti, fa i conti con le proprie tasche che non sono esattamente all’asciutto come quelle della gran parte degli italiani.
La festa, la prima senza mamma Rosa, si svolgerà con i familiari al completo, moglie, figli di primo e secondo letto, nipotini tra cui l’ultimo che è stato fatto nascere lo stesso giorno del nonno e ne porta anche il nome, ma non si terrà nella prediletta villa in Sardegna. Non si svolgerà vista cactus e piante rare il brindisi beneaugurante per cento di questi giorni. O anche di più visto che il professor Scapagnini, medico e sodale, in tempi non recenti già testimoniò della possibile immortalità del festeggiato. A far da fondale sarà la nuova residenza appena acquistata sulle rive del lago Maggiore. Non lontana da Milano ma per ogni evenienza attrezzata con una pista per elicotteri.
E’ la tredicesima dimora di famiglia. E c’è da scommetterci che non finirà qui. La festa sarà scandita dal consueto copione. Il pranzo preparato dal cuoco Michele che compie gli anni anche lui, i figli riuniti intorno a papà, a chiacchierare di affari e studi. I nipotini, la moglie Veronica che nelle scadenze istituzionali non manca. Colonna sonora garantita da Mariano Apicella, il collega cantautore che sta scrivendo con il premier le canzoni del loro prossimo cd, in uscita per Natale.
Da domani di nuovo al lavoro. Per esorcizzare la sindrome della panchina c’è un lungo elenco: vincere le prossime elezioni, ammodernare la pubblica amministrazione, combattere l’evasione fiscale con il federalismo, cambiare la scuola, riformare la giustizia e la sanità, provvedere all’ordine e al decoro nelle città. Un programma fitto. Vedremo. Intanto ci sono le candeline da spegnere.
SILVIA BALLESTRA: E ORA SI TRASFORMI IN PAPA E CAMBI ANCHE NOME
Cosa augurare a un arzillo vecchietto che ha già tutto? L’unica cosa che potrebbe fargli piacere è la garanzia del mantenimento del suo immenso potere, se possibile rafforzato e amplificato. E dunque non si può che augurare a Silvio Berlusconi, alla festa del suo settantaduesimo compleanno, di diventare Papa, assumendo il nome di Pio (Pjo Tutto).
Vediamo i vantaggi: enorme copertura mediatica in tutto il mondo. Totale immunità di fronte alla legge italiana (ce l’ha già), il dono dell’infallibilità (crede di averla già), immensi finanziamenti dallo Stato italiano, ubbidienza totale dei suoi sottoposti (ce l’ha già), e Fede (ha già pure quello). Ma se diventasse papa, avrebbe dalla sua anche Vespa (ce l’ha già). Auguri. Soprattutto a noi, ne abbiamo bisogno.
VITTORIO EMILIANI: BENITO VOLAVA SILVIO NON ANCORA
Mussolini aveva 5 figli, Berlusconi ha 5 figli.
M. giocava a tennis, B. ha fatto jogging (alle Bermude).
M. suonava il violino, B. suona il pianoforte.
M. parlava il francese, B. canta in francese.
M. era pieno di donne, B. (omissis, intercettazioni secretate).
M. chiuse il Parlamento, B. ci prova.
M. trebbiava il grano a petto nudo, Berlusconi: «Non vale. Lo fa già Di Pietro».
M. pilotava gli aerei… Dottor Colaninno, faccia prendere un brevetto CAI a Berlusconi, altrimenti muore di invidia.
GIANCARLO BOSETTI: DEVE DURARE ALL’INFINITO PER EVITARCI IL POST SILVIO
Gli auguro di durare, durare, durare… 72, poi 82, poi 92, poi 102, per sempre. E così all’infinito rinviare l’incubo del Cavaliere postumo: intestazione di piazze, inaugurazione di monumenti, discorsi davanti a lapidi sul “piu’ grande statista degli ultimi due secoli” (Bondi o Ferrara? O Fini?). E riflessioni! Peggio dei suoi peggiori ministri, peggio della legge Gasparri, peggio delle telefonate a Saccà sarebbe il tormento dei “meditati bilanci”, le ore e ore di «Porta a Porta» e «La storia siamo noi» dedicate ai confronti Berlusconi-Cavour-Garibaldi.
E poi fiumi di editoriali, sofisticati approfondimenti ideologici di PG Battista sul tema “la televisione non contava, era grande politica” e poi le autocritiche sofferte di sinceri riformisti con la lista sterminata delle cose che “lui aveva capito e la sinistra no”.
Lunga, eterna vita dunque a Silvio Berlusconi, politico in salute.
FULVIO ABBATE: NUDO TRA DI NOI COME NEL FILM DI PASOLINI
Gentile Dio, c’è da fare un regalo di compleanno a tale Berlusconi, uno che ha già tutto, così mi rivolgo direttamente alla Sua onnipotenza, al Suo catalogo. Qui da noi in Italia non c’è ormai traccia d’opposizione, mentre il festeggiato, come forse saprà, è terribilmente gagliardo, quindi non si batte chiodo in tema di democrazia e di vera legalità, per non parlare del solito conflitto d’interessi. Mi piacerebbe dunque che il diretto (appunto) interessato ricevesse una certa folgorazione a domicilio. Ricorda quel film di Pier Paolo Pasolini del 1970 intitolato “Teorema”?
Lì c’è l’industriale che regala tutte le sue fabbrica agli operai, e intanto si spoglia nudo alla stazione centrale di Milano. Si potrebbe combinare la stessa cosa al nostro amico? Non Le chiedo nulla di trascendentale, semmai un miracolo. Silvio stesso non aspetta altro. Accludo supplica più vaglia. Grazie.
ROBERTO COTRONEO: È IL SUO MOMENTO: SCRIVA UN’AUTOBIOGRAFIA
Caro Presidente, più che gli auguri un augurio. Sarebbe bello, in occasione di questo compleanno, che lei avviasse il progetto di una sua autobiografia. Che può superare le 10mila pagine, e non può essere scritta di suo pugno. So bene che questo progetto ambizioso richiede un impegno totale, tutto il giorno per buona parte dei suoi giorni futuri, e che in una delle sue tante ville principesche potrà trovare l’ambiente e la concentrazione giusta. Riguardo alla politica, la vedrà lontana, una piccola cosa, perfino fastidiosa. Leggeremo le sue memorie, la vedremo molto meno. Sarà una soddisfazione per lei. E un sollievo per noi.
ENZO COSTA: L’INTERVISTA IMPREVISTA FIRMATA DA BRUNO VESPA
Il miglior augurio che si possa fare ad un settantaduenne, per quanto immortale (Scapagnini dixit, prima di togliere la vita a Catania), è quello di ricevere un regalo a sorpresa: ergo, auguro a Silvio un’intervista scomoda a Porta a Porta, o un servizio critico su di lui del Tg5 (del Tg4 no: un conto è un augurio, un altro è la fantascienza), o un pezzo del Tg1 che rammenti di quando, a marzo, lisciava il pelo a sindacati e piloti contrari ad Air France (che evidentemente, all’epoca, non erano né irresponsabili né privilegiati). Sarebbe davvero una sorpresa. Inattesa (dal festeggiato) e gradita (da me).
RENZO ULIVIERI: DIMENTICHI IL MILAN
Caro Presidente, tanti auguri per il suo compleanno, ma se permette colgo la felice occasione per porle una domanda. Lei ha rilevato il Milan che stava male e ha costruito una grande società e una grande squadra. Ha preso l’Italia che non stava bene e la sta facendo a pezzi. Quando pensa di ritornare ad occuparsi del Milan a tempo pieno?
CARLO LUCARELLI: AUGURI DI GRANDE FELICITÀ MA LONTANO DA QUI
Dottor Silvio Berlusconi, le faccio i miei più sentiti auguri di buon compleanno. E le auguro, dunque, di vivere altri 100 anni felice, ricco, in buona salute. E in un altro Paese.
Ecuador, via libera alla nuova Costituzione «socialista»
Svolta in Ecuador: nel referendum per approvare la nuova Costituzione hanno trionfato i sì. Alla consultazione hanno partecipato nove milioni di elettori di cui più del 65% ha espresso un parere favorevole per la nuova Carta fondamentale. Esce dunque sconfitto il fronte del no costituito dal partito conservatore e dalla Chiesa cattolica.
Grande soddisfazione da parte del presidente della Repubblica, Rafael Correa, il quale ha fortemente spinto per la nuova Costituzione che dovrebbe portare nel paese sudamericano il «socialismo del XXI secolo». Per Correa, economista diventato presidente nel 2007 si tratta di «una vittoria storica, l’Ecuador ha deciso di essere una nazione nuova e le vecchie strutture sono state sconfitte».
Il testo approvato dal referendum prevede una serie di riforme in campo economico: rigido controllo statalista sul settore energetico e sulla politica monetaria. Il controllo del settore petrolifero, minerario e delle telecomunicazioni passa in sostanza nelle mani dello Stato e questo allarma gli investitori stranieri. In questo modo l’Ecuador segue le scelte fatte già fatte in precedenza dalla Bolivia di Evo Morales e Venezuela di Hugo Chavez.
La nuova Costituzione non si limita comunque alle questioni economiche: vengono riconosciute le unioni civili gay e per la prima volta la natura diventa soggetto di diritto. Inoltre il nuovo testo attribuisce al Presidente la facoltà di sciogliere l’Assemblea nazionale, concede il diritto di voto ai militari, agli agenti di polizia e agli stranieri che vivono da oltre cinque anni in Ecuador. Infine viene previsto il diritto di voto facoltativo ai ragazzi di età compresa tra i 16 e i 18 anni.
Secondo coloro che non sono entusiasti del nuovo testo, le condizioni di vita reali della popolazione rimarranno inalterate: «L’Ecuador ha avuto una ventina di Costituzioni e questo non ha necessariamente significato grandi cambiamenti nella vita quotidiana», ha osservato, per esempio, Diego Perez, docente di Diritto costituzionale all’università San Francisco di Quito.
Saluti socialisti.
Accompagno i saluti socialisti
per un’America latina meno misera.
x Anita
Sperando che l’elenco non sia infinito, forse è il caso che lei indichi i siti truffaldini, così da aiutarci a stare in guardia. Ho detto truffaldini, non antipatici.
Un saluto.
pino
@ Nicotri e Anita 665.
Già, e possibilmente indicando, con nome e cognome, a chi appartiene il “resto” di Megan Tyler!
x Pino Nicotri
Gliene do’ uno.
Il piu’ vasto e ben conosciuto…pieno di menzogne e mezze menzogne, notizie non verificate, accuse non fondate, ecc….
http://www.dailykos.com/
Bisogno dargli una passatina giornaliera e capire bene dove vogliono arrivare.
Sono quelli che hanno accusato Sarah Pallin di essere la nonna del suo piccolo di 5 mesi, hanno accusato Todd Pallin di incesto con le figlie, quasi tutti gli scandali partono da li’ eppoi prendono le ali.
The Daily Kos web site has always been an open sewer of the internet, but ever since John McCain chose Alaskan governor Sarah Palin as his running mate, it’s become a sewer that’s overflowing and dumping its bile all over the place. It seems that every single nasty, vile, and false story put out about Palin has its origins at the Daily Kos – or, at least, was picked up and spread all over the place from there.
Non hanno ne’ coscienza, ne’ vergogna.
Anita
X marcotempesta 608
Prova a guardare il tasso inquinante delle acque meteoriche e poi capirai tante cose!
cc
@Pino
I siti “antipatici” potrebbero essere scambiati per truffaldini.
Per giudicare l’attendibilita’ spesso e’ necessario spulciare parecchi siti e incrociare le informazioni, vedendo poi se combaciano con il quadro genrale che gia’ si ha.
x hlafo: “…xMarco che scrive:-” Chi di voi se la sente di affermare: ” io sono migliore di lui”?. Io no”.
– Cosi , non hai dimostrato altro che lo sei.
——————
Non ho capito.
Ciò che volevo affermare è che ognuno di noi ha i suoi difetti e i suoi pregi e che Hlafo probabilmente è più sensibile e più generoso di me.
Chiedevo agli altri, se qualcuno si sentisse superiore a lui, solo per il fatto che lui difende la Bibbia. Ma anche difendendo l’esistenza di Israele, questo non significa che avalli per forza la politica di Israele. Non mi sembra, almeno.
Caari amici del Blog,
dal mio “personalissimo”punto di osservazione , non vi dico quale ,sappiate solo, che sempre attivo i “i deodoranti mangia odori”sperando di non danneggiare il “buco dell’ozono”,bilanciando però il tasso di inquinamento essendo “molto” vegetale, ma non ancora “ruminante”,vi dirò che per una volta tanto, farò uno strappo alla mia filosofia di “realista dinamico”per lanciarmi in una visione profetica!!!
Dunque andiamo con ordine :
Sembra che il “ciclo” inaugurato dai Bostoniani e le quintalate di libri scritti in merito alle “magnifiche sorti et progressive “delle teorie economiche del “ognuno si faccia i cazzi i propri” stiano per essere “riciclate”alfine di contribuire al confezionamento di rotoloni ultrafini, che delizieranno il “mio personale punto di osservazione”sia come luogo fisico che ambientale!
Insieme ad essi confluiranno le politiche economiche instaurate dai vari Reagan,Thatcher et similia nostrani, insieme con i disastrosi anni 80 , che saranno ricordati “come quei pezzettini di giornale” appesi nei Luoghi di Raccoglimento”dei tempi che furono ,dove ancora non si conosceva la nefasta influenza dell’inchiostro tipografico su certe parti anatomiche.
La sfrenata “corsa”ai salvamenti statali per vedere di reggere, mi sembra da parte dei governanti ormai Ex_liberisti,esattamente come quella dei lavavetri per accapparrarsi un cliente.
Provate ad analizzare bene in TV le loro facce da “cani bastonati”.
Speriamo solo che finita la buriana , si possa presentare il conto da pagare a qualcuno!
Sarà una pia illusione,ma che almeno non ci rompano più le balle per almeno “mezzo secolo” con la storia di LIbero di nome e Mercato di cognome !
cc
Fondazione Critica liberale
Via delle Carrozze n. 19 – 00187 Roma – tel. e fax 06.6796011 – http://www.criticaliberale.it – e-mail info@criticaliberale.it
1) – La Fondazione Critica Liberale è lieta di presentare al pubblico il nuovo libro di
Paolo Bonetti: Il purgatorio dei laici, critica del neoclericalismo
Edizioni Dedalo, Bari, 2008
Ne discute con l’autore Andrea Bitetto, Fondazione Critica liberale
Trieste, Caffè San Marco, martedì 30 settembre 2008, h 17:45”
2) – Presentazione al pubblico del nuovo libro di
Paolo Bonetti: Il purgatorio dei laici, critica del neoclericalismo
Edizioni Dedalo, Bari, 2008
Ne discutono con l’autore Antonino Tamburlini e Romano Vecchiet, direttore della Biblioteca civica Vincenzo Joppi
Udine, Sala Ajace (Loggia del Lionello, Palazzo del Comune), mercoledì 1 ottobre 2008, h 18:00
@ Caro Controcorrente,
quelli di Boston o quelli di Chicago?
(Chicago Boys, ovvero la marmaglia istruita da Milton Friedman in materia di mercato super-libbbero?)
E a proposito di questa faccenda e di Chicago, mi viene in mente una barzelletta sentita a scuola, tanto tempo, fa su Pierino che lava il pavimento, mentre in TV c’e’ Ruggero Orlando che dice la sua famosa frase: “Qui Chicago”…
Vi lascio immaginare la risposta di Pierino.
Oggi, 29 settembre.
Chi se la ricorda?
Seduto in quel caffè….
Bei tempi.
C.G.
x VOX
Quando io spulcio un website d’importanza, vado ha cercare da chi sono sovvenzionati e sponsorizzati.
Questo mi dice tutto.
Poi si ricercano in nomi in questione, TV ads, articoli, giornali, ecc….
~~~~~~~~~
Pochi giorni fa’ e’ apparso un add politico davvero sconcertante.
Un video col viso di John McCain dopo una serie di operazioni per melanoma, ancora malmesso e molto contuso, musica lugubre, funeraria, il commento era:
Volete per presidente un uomo con la sentenza di morte?
Pagato da…. OBAMA 2008
Obama lo nega, non lo dubito, ma viene dal suo campo che poi e’ la stessa cosa.
Dopo un putiferio e’ stato rimosso in giornata, ma ormai aveva gia’ fatto il giro della nazione.
Io ho tre amici che sono sopravvissuti al Melanoma, molto piu’ grave di John McCain, sono vivi e vegeti, uno da 40 anni, due da 15 e 20 anni.
Nessuno sa’ quando la morte arriva…solo che arriva.
Anita
Anita
xAnita
caspitina, non sapevo del melanoma. Beh, non posso che associarmi: ragione di piu’ per non votarlo (se fossi maligno direi, anche se vincesse ci sono forti probabilita’ che…)
Peter
xMarco,
no, in effetti non avallo una certa politica israeliana, cosi come tanti altri. Ma amo israele,cosi come tanti altri, che
la vorrebbero diversa. Cosi come molti italiani vorrebbero un’italia diversa.Tu mi hai capito,lo sò.
–
–
Avevo fretta, mi sono accorto che non ero stato chiaro abbastanza e che la frase poteva avere in sè un negativo.Ripeto.
Nel post 612 scrivi:-
–
“Mi dispiace questo vostro modo di attaccarlo, non lo ritengo nè giusto nè utile nè niente. Chi di voi se la sente di affermare: ” io sono migliore di lui”?. Io no”.
–
Con quella frase non hai dimostrato altro di essere in effetti molto migliore di me. Un saluto
x Anita
Non mi dica che c’è chi segue un sito come quello e magari ci crede pure!
pino
x Peter
E’ sempre stato in questione…il melanoma.
Nessuno sa’ quello che la vita ci serba.
Il mio punto era dell’ infamita’ del video-add televisivo.
Il mio vicino, ex capo della polizia ha avuto il melanoma circa 40 anni fa, ha persa tutta la mascella sinistra, mandibola compresa, ha ora la mia eta’ e sta benissimo.
Certo che sarebbe meglio che McCain non fosse afflitto dal peggiore cancro della pelle, a parte la sua salute e l’eta’, non sarebbe stato la mia preferenza…
Ma la scelta non e’ mia, io posso solo votare.
Ciao, Anita
x Pino Nicotri { 29.09.08 alle 21:08 } x Anita
Non mi dica che c’è chi segue un sito come quello e magari ci crede pure!
pino
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Il DailyKos e’ il piu’ seguito e conosciuto….E’ la Bibbia di molti e la fonte per i tabloids.
Sto Uscendo.
Bye, Anita
Caro marco tempesta,
ho letto il messaggio n. 528, sono andato indietro a cercarne la causa e non ho trovato nulla. Ne ho dedotto che fosse una delle tante stranezze del nostro e mi è sembrata una stranezza particolarmente co..iona. Però anche una aperta discussione sulle abitudini evacuatorie dei blogger può essere un argomento – come dire? – stimolante… U.
I voti contrari sono stati 228, mentre quelli a favore 205
Per far passare la legge ne erano necessari 218 favorevoli
Camera Usa, no a piano da 700 mld
nonostante l’appello di Bush
Il presidente, “molto contrariato”, riunisce lo staff. Paulson: “Faremo di tutto”
Obama, appello ai mercati: “Calma e nervi saldi”. Ma a Wall Street gli indici precipitano
Camera Usa, no a piano da 700 mld nonostante l’appello di Bush
WASHINGTON – La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha bocciato il pacchetto da 700 miliardi di dollari per salvare il sistema finanziario americano. E’ mancato il quorum per un pugno di voti. I voti contrari sono stati 228, mentre quelli a favore sono stati 205. Per far passare la legge erano necessari 218 voti favorevoli.
Il documento per qualche minuto, di fatto, è rimasto congelato: in molti hanno cercato di convincere, aggrappandosi a tecnicismi procedurali, chi aveva votato contro a cambiare idea. Ma non c’è stato nulla da fare.
Vano l’ennesimo appello del presidente Bush in mattinata: “Il Congresso potrà mandare un forte messaggio ai mercati approvando prontamente il piano di salvataggio”. Colossale l’errore del portavoce della Casa Bianca Tony Fratto che aveva dichiaratio: “Pensiamo di avere i voti sufficienti”.
Bush, “molto contrariato”, ha subito convocato il suo staff nello Studio Ovale per discutere sul dà farsi. Tra i convocati ci dovrebbe essere anche il segretario al Tesoro Henry Paulson che si è già detto pronto “a usare tutti gli strumenti a disposizione per proteggere i mercati e l’economia”. Paulson si sta incontrando con il presidente della Fed, Ben Bernanke.
Il candidato democratico Barak Obama chiede ai mercati “fiducia” e “calma”. Il piano da 700 miliardi appena bocciato dalla Camera “non è morto” e adesso “è importante che tutti, gli americani e i mercati finanziari, abbiano nervi saldi”.
La notizia ha immediatamente mandato a picco Wall Street: subito dopo il voto il Dow Jones faceva segnare -5,4%, il Nasdaq a -6,2%. L’euro schizzava a 1,4570 dollari.
CRISI USA: CASA BIANCA “MOLTO DELUSA” DA STOP A PIANO
La Casa Bianca si dice “molto delusa” dallo stop della Camera al piano di salvataggio da 700 miliardi di dollari: “Il Paese – e’ la prima reazione dopo il voto – sta affrontando una crisi difficile che ha bisogno di essere gestita”. Secondo fonti della Casa Bianca, il presidente Usa sta per incontrare il pool di economisti per individuare i prossimi passi da compiere e contattera’ i leader del Congresso.
Mariam aveva 60 anni. E’ morta un sabato sera, dopo una lunga discussione coi soldati israeliani a con la polizia di frontiera che hanno invaso Abu Dis, a est di Gerusalemme.
La discussione e’ finita coi soldati che l’hanno piacchiata e l’hanno gettata a terra, uccidendola, sotto gli occhi dei figli e dei nipoti.
——————————————–
L’unica democrazia del Medioriente processerà quegli assassini tagliagole dei suoi soldati? U.
x GLI ZINGARI MALEDETTI BOCCIANO IL PIANO DI BUSH!!!! BUSHI DI CULO!!
Questo le fara’ presente che i cittadini Americani non sono stupidi.
I Congressmen, i Senatori rispondono alle richieste dei loro concittadini, via telefono, e-mails, posta, contatti collettivi.
Il suo post sarebbe stato abbastanza accettabile…se non ci avesse aggiunto:
BUSHI DI CULO!!
Il piano e’ fallito per diverse ragioni, non si preoccupi.
Nel 1987 la borsa e’ calata del 25%.
Oggi del 6%.
Qualche cosa e’ necessaria, un bailout totale, assolutamente, NO !!!!
Anita
Avete notato che quando la borsa cala, OPEC riduce i prezzi del petrolio per barile?
Se i prezzi del greggio continuano a diminuire…forse;
tutti i mali non vengono per nuocere.
Anita
x Anita
Sì, ma il prezzo della benzina col cavolo che cala!
Speriamo che questi tracolli di borsa e finanziari delle banche non inneschino una crisi da mettere decine di milioni di persone sul lastrico distruggendone anche i risparmi.
Ho come l’impressione che siamo vicini all’orlo di un (altro) baratro.
Mah.
‘Notte.
pino
Il colpo di stato dei ricchi
di Michael Moore
http://www.informationclearinghouse.info/article20891.htm
[…] Il problema e’ che nessuno sa veramente cosa rappresenti questo “crollo”. Perfino il Segretario del Tesoro Paulson ha ammesso di non sapere l’esatto ammontare della somma necessaria per fermarlo (forse i 700 miliardi non sono che un parto della sua fantasia!)… Eppure, urlano tutti di come sia vicina la fine di tutto! Panico! Recessione! Grande Depressione! Aviaria! Api assasine! Dobbiamo passare la legge oggi stesso! Il cielo sta cadendo!
Ma cadendo da dove? Da chi? NULLA in questa operazione di salvataggio abbassera’ il prezzo del carburante che metti nella tua macchina per andare al lavoro. NULLA in questa operazione ti proteggera’ dal perdere la tua casa. NULLA in questa operazione ti dara’ un’assicurazione sanitaria.
Assicurazione sanitaria? Mike, ma di che stai parlando? Che ha a che fare col rollo di Wall Street?
Ha tutto a che fare. Questo cosi detto crollo e’ stato messo in azione dal massiccio default per i mutui-casa. Ma lo sai perche’ tanti americani si stanno perdendo la casa? A sentire i Repubblicani, e’ perche’ molti idioti della classe lavoratrice hanno avuto dei mutui che non si potevano permettere. Ma la vera verita’e’ questa: la causa numero uno della bancarotta della gente sono le spese mediche.
Lasciatemelo dire in due parole: se avessimo avuto un’assistenza sanitaria universale, questa “crisi” poteva non avvenire.
La missione di slavataggio serve a proteggere la quantita’ oscena di ricchezza che e’ stata acumulata negli ultimi 8 anni. E’ per proteggere gli azionisti che posseggono e controllano le multinazionali americane. E’ per assicurargli la continuazione degli yacht, delle magioni e dello “stile di vita”, mentre il resto dell’America soffre e lotta per pagare le bollette.
Ma lasciamo soffrire i ricchi, per una volta! Lasciamo che siano loro a pagarsi il salvataggio. Stiamo spendendo 400 milioni di dollari AL GIORNO per la guerra in Iraq. Lasciamo che smettano questa guerra immediatamente, salvandoci un altro mezzo trilione di dollari!
Stanno facendo un colpo di stato finanziario nel nostro paese. Bisogna fermarli.
@ Pino
Il prezzo del petrolio, in questo momento,
e’ sceso sotto i 97 dollari.
Il problema e’ che questo bailout di 700 miliardi non garantisce affatto la fine dei problemi per l’economia americana e mondiale. Assicura, invece, che i vari Paperoni potranno continuare a fare la bella vita coi soldi tolti al cittadino comune. Il quale, tanto per gradire, oltre ai soldi alla fine perdera’ – anche e comunque – il lavoro. E’ chiaro che c’e’ in atto qualcosa di piu’ grosso di una semplice – seppure grossa – crisi finanziaria. Basti pensare a questa faccenda della legge marziale, dello stato di emergenza.
Non mi sorprende il fatto che tutto questo stia succedendo proprio poco prima delle elezioni e non mi stupirebbe nemmeno se, visto e cosiderato, bloccassero le elezioni del tutto, con la scusa dell’emergenza. Ci si puo’ aspettare di tutto, ma proprio di tutto da questa gente.
x Vox
Basterebbe investire diversamente le cifre pazzesche destinate agli armamenti. Cioè ad ammazzare la gente anziché farla vivere, istruirla ed emanciparla.
E’ la superiorità della civiltà occidentale….
‘Notte.
pino
x VOX
Le elezioni sono un fattore.
Ma questa situazione ha avuto inizio dalle deregulation sin dagli anni 80.
Si legga la storia di ” Fanny Mae & Fredidie Mack” forzati a dare subprimes a gente che non aveva un soldo per deposito e con variable loans.
Si legga la vera storia di “ACORN”, lei puo’ ricercare da solo.
Acorn.com, non le ghiande.
Se vuole aiuto le posso mandare links, ma solo in Inglese.
Anita
Sono il solito imbecille. B o P, ma imbecille. Oltre che vile, come dimostrano i dati dietro i quali mi nascondo E poi confondo Cartesio con la carta igienica.
(IP: 81.169.137.209 , tor.anonymizer.ccc.de)
E-mail : vaffamiamadre@tiscali.it
URL :
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=81.169.137.209
in relazione all’articolo riportato piu’ sopra di Michael Moor:
http://www.nytimes.com/2005/02/02/business/02insure.html?_r=1&oref=slogin
Dal New YorkTimes:
Uno studio mette in relazione la bancarotta e le spese mediche.
di REED ABELSON
A volte, basta una brutta caduta e anche una persona coperta da assicurazione sanitaria puo’ essere spinta alla bancarotta.
Centinaia di migliaia di americani dichiarano bancarotta ogni anno a causa delle spese mediche, secondo un recente studio fatto da ricercatori medici e legali della Harvard University.
Lo studio, che apparira’ oggi sul website di Health Affairs, una rivista accademica, offre un’analisi del poco studiato legame tra bancarotta e costi medici.
All’incirca il 30% della gente ha confessato di aver dovuto dichiarare bancarotta a causa di una malattia o di un incidente, anche se la maggior parte di loro aveva l’assicurazione medica al momento della malattia.
Molti hanno perduto il lavoro, e quindi l’assicurazione, perche’ si sono ammalati, mentre altri hanno dovuto sostenere spese di migliaia di dollari per cure mediche e servizi non coperti dall’assicurazione.
Una persona citata nello studio, ad esempio, si e’ rotta una gamba, ha perso 2 mesi di lavoro e poi ha avuto 13.000 dollari di spese mediche non pagate. Un altro ha pagato per l’operazione ai polmoni ma non e’ potuto tornare al lavoro precedente. Quando si e’ trovato un altro lavoro, si e’ visto negare la copertura sanitaria (assicurativa) perche’ aveva “una condizione medica preesistente” alla stipula del contratto assicurativo.
Secondo gli analisti, cosi’ emergono i limiti dell’attuale sistema sanitario nazionale, il quale consente l’assicurazione medica attraverso i datori di lavoro. E anche per coloro che hanno un’assicurazione, i benefici sono effimeri.
“Puoi perderla perche’ e’ legata all’occupazione” dice Joseph Antos, ricercatore dell’ American Enterprise Institute.
Per comprendere i legami tra malattia e bancarotta, i ricercatori hanno esaminato il caso di 1771 persone che hanno dichiarato bancarotta nel 2001.
Hanno cosi’ scoperto una complessa rete di fattori che portano alla bancarotta, in particolar modo nel caso in cui una malattia abbia causato la perdita del lavoro, o i tagli di ore lavorative. Molte famiglie hanno subito uno o due colpi del genere [prima di finire sul lastrico]…
Sono stati evidenziati anche i casi di vulnerabilita’, quando un lavoratore passa da un posto di lavoro a un altro, oppure non e’ in grado di pagare i contributi per una polizza. Gli alti costi di una copertura continua sotto “Cobra” (la legge federale in materia) e’ “uno scherzo crudele”.
Inoltre, molte polizze assicurative non coprono certi tipi di servizi, come la fisioterapia o certe medicine a prescrizione.
“Se ti ammali seriamente e a lungo, sei in guai grossi, nella nostra societa’”, dice il dr. David Himmelstein, professore associato di medicina alla Harvard Medical School. “Mentre alcune polizze offrono un pagamento dopo che le cure raggiungono un certo costo, in altri casi l’assicurazione entra in gioco solo dopo la dichiarazione di bancarotta, perche’ il malato deve presentare alti contimedici per poter essere ritenuto idoneo al pagamento”.
I lavoratori, che spesso non hanno scelta in materia di assicurazione o non comprendono le differenze tra una polizza e l’altra, ricevono sempre piu’ spesso polizze che coprono sempre meno.
Non aspettatevi maggiori notizie fino a giovedi’ sera perche’ il Congresso, la Camera, il Senato, osservano Rosh Hashanah, il Nuovo anno Ebraico.
______________
x VOX
Il link e’ ACORN.org, non “. com”.
A.
@ Anita
Mi mandi pure il link, lo leggero’ con piacere.
Grazie
Il Congresso osserva il Nuovo Anno ebraico?????
Ma che, sono tutti ebrei la’ dentro? E se non lo sono, viene da chiedersi perche’ fanno uno strappo cosi’ speciale solo per gli ebrei e non per altri… Roba da matti. Del resto, forse e’ comprensibile.
Le banche e parecchie multinazionali, in fin dei conti, in mano a chi stanno?
x VOX
Se lei cita Michael Moore, siamo a miglia di distanza.
OK, un link:
From little ACORN grows
http://www.powerlineblog.com/archives2/2008/09/021638.php
Adesso basta, lei e’ un amico per convenienza, ne ho avuti altri……………………………………………
Bye and so long,
Anita
x Con Gresso { 30.09.08 alle 1:50 } Il Congresso osserva il Nuovo Anno ebraico?????
Ma che, sono tutti ebrei la’ dentro? E se non lo sono, viene da chiedersi perche’ fanno uno strappo cosi’ speciale solo per gli ebrei e non per altri… Roba da matti. Del resto, forse e’ comprensibile.
Le banche e parecchie multinazionali, in fin dei conti, in mano a chi stanno?
~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
No, non sono tutti Ebrei, ma si deve avere un numero di partecipanti. I voti contano.
Cosi’ come si osservano le festivita’ Cristiane e Cattoliche.
E’ cosi’ difficile da comprendere ?????????
Anita
X Hlafo ….. n° 597
“E’ lei un uomo di cultura?”
E chi ha mai detto di esserlo, a meno che non si riferisca alle culture di solanacee e leguminose che affronto con una certa competenza.
Sono un povero ignorante che è abituato a dire e scrivere quello che pensa, a volte con toni seri a volte scherzosi, non prendo mai troppo sul serio ne gli altri ne me stesso, se ci sta la battuta ce la metto come nel caso di quel “. Hlafo caca mentre legge. Spesso ho avuto l’impressione che lo faccia anche mentre scrive.”
Se lei è permaloso peggio per lei, del resto che pretendere da uno spiritosone che spreca tempo ad anagrammare un nick per ricavarne una parola che suoni (a lui) per me ingiuriosa (AZ Cecina Li > Leccazaini).
A proposito di cultura … nelle frasi da lei postate : “Tempo fà ebbi una discussione” e “Nè è veramente convinto?” stando a quanto mi segnala Word, ci dovrebbero essere un paio di accenti in esubero.
E poi non assilli più quel povero figlio per l’uso del PC, che lui ha da studiare, se ne compri uno magari usato, se ne trovano a 200 ÷ 300 euro, altrimenti qualcunopoi tira fuori il solitoo stereotipo del genovese, scozzese …. ed altri, che sono un po’ taccagni, o come dicono a Livorno “ e un ce le mette le mani in tasca … Hai paura d’havecci le vipere .”
Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it