Perché non sprangare i baristi, i gioiellieri e i tabacchini che ci derubano non solo di un pacchetto di biscotti, ma frodando pantagruelicamente il fisco? Il ministro Alfano calunnia Sabia Guzzanti, mentre i suoi colleghi Carfagna e La Russa vaneggiano

1) – “L’omicidio di Abdoul Salam Guiebre, il ragazzo italiano figlio di immigrati del Burkina Faso, fa riflettere per la futilità delle motivazioni: l’aggressione è avvenuta dopo che il giovane aveva rubato dei biscotti in un negozio di Milano. Voi che ne pensate?”. I giornali soprattutto on line pongono questa domanda e per realizzare un sondaggio su cosa ne pensi “la ggente” sollecitano una delle seguenti risposte:

- Non ci si può stupire di una reazione esagerata quando gli italiani vivono tutti i giorni nel senso di insicurezza

- È stata una tragedia e i colpevoli vanno condannati, ma non si può giudicare una città per il gesto di due persone violente

- L’aggressione è stato un atto vergognoso, figlio della cultura dell’intolleranza di cui questa maggioranza politica spesso è portavoce

Strano che venga definita “reazione esagerata” quella che è in realtà una reazione criminale, ma ormai il senso civico, civile, penale, morale, il senso della misura e della decenza viene meno perfino in testate di grande prestigio. Io comunque aggiungerei un’altra domanda: “Perché non andare a sprangare a dovere i baristi e simili che non danno gli scontrini fiscali e quindi rubano a tutti noi ben più di una scatola di biscotti?”.

Poco tempo fa sono stato proprio in quel bar, ho ordinato una consumazione piuttosto consistente, e al momento di pagare NON mi è stato dato lo scontrino, bensì un pezzo di carta con annotata una cifra. Purtroppo non ho preso a sprangate i due baristi, e me ne pento: se li avessi mandati all’ospedale o al creatore non avrebbero avuto modo di ammazzare Abdoul, che sarebbe quindi ancora vivo continuando a non fare del male a nessuno.

Lo stesso discorso vale per i gioiellieri assassini di via Ripamonti, uno dei quali corse in strada per uccidere a revolverate un poveraccio che aveva tentato di spaccargli la vetrina per razziare la mercanzia esposta, e per il tabacchino assassino di piazzale Baracca, che inseguì in strada un ladruncolo disarmato e sparando tra la folla lo uccise, con il rischio di ammazzare anche altra gente. Non ricordo se i ladruncoli fossero due, nel qual caso li uccise entrambi. Le statistiche dicono che perfino i gioiellieri dichiarano al fisco introiti risibili, da morti di fame. Ma se evadono così massicciamente, rubando a tutti noi moooooooolto di più di una scatola di biscotti o di una vetrina di ori o di una manciata – peraltro mancata – di quattrini nel registratore di cassa di una tabaccheria, perché non sprangarli fracassandogli almeno le mani da ladri? Con quelle mani ci derubano infatti talmente tanto e talmente in continuazione che ogni italiano che nasce nasce già gravato da un debito pubblico mi dicono di quasi 25 mila euro a testa. “Occhio per occhi, dente per dente”, acclamano i pii amanti della bibbia? Bene: restituiamo a sprangate in testa le sprangate sul fisco che questi ladri matricolati sferrano in testa a tutti noi.

2) – Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha annunciato che non concederà il nulla osta alla richiesta di processare Sabina Guzzanti per avere vilipeso il papa, motivando così la sua decisione: “Il papa ha grandi capacità di perdono”. Fossi nei panni di Sabina, denuncerei per calunnia il ministro. Alfano infatti ha implicitamente definito la Guzzanti colpevole, e senza né processo né indagine istruttoria. E sì, colpevole, perché dire che il papa ha “grande capacità di perdono” significa dire che il capo di Stato del Vaticano ha sicuramente ha perdonato la cittadina italiana Sabina Guzzanti, che quindi è colpevole: non si perdona infatti un innocente, ma solo un colpevole. Ecco perché Alfano ha calunniato Sabina Guzzanti ed ecco perché io nei suoi panni lo querelerei. Invece l’ipocrisia è talmente congenita in tutti noi, specie quando si tratta di papi, che nessuno ha colto questo aspetto e tutti hanno semmai lodati Alfano per la sua misura ed equità. Bella misura ed equità definire colpevole chi non ha commesso nessun reato!

3) – Il ministro Mara Carfagna vuole moralizzare le strade italiane dichiarando guerra alla prostituzione fino al punto da prevedere multe salate per le “lucciole” e per i loro clienti. A parte il fatto che sarebbe meglio moralizzare le strade dai negozianti che non pagano le tasse e non solo le strade da ministri che diventano tali solo perché amici intimi del capo di governo, in totale un danno ben più grave dell’esercizio della prostituzione, resta il fatto che questo miserabile moralismo clerical-carfagnesco è un altro brutto segnale dopo quello della caccia allo zingaro varata dai razzisti impuniti della Lega. Da sempre infatti una società quando inizia a sprofondare in una crisi alla quale non sa porre rimedio, o meglio alla quale la sua classe dirigente non sa o non vuole porre rimedio, comincia a dare giri di vite “morali”. Comincia a predicare l’ordine e la legalità a bastonate anziché formare i cittadini fin dalle scuole elementari o – magari fosse! – fin dall’asilo.

Credo che il mestiere della prostituta vada scoraggiato, ma per scoraggiarlo non a chiacchiere o a pompini all’aria fritta ci dovrebbe essere la possibilità di avere un lavoro e un salario decente per tutti. E in particolare per tutte. Poiché comunque è un mestiere antico quanto il genere umano, in molte società ed epoche storiche, comprese quella greca e romana, anche apprezzato, meglio sarebbe legalizzarlo come qualunque altra professione. Facendo anche pagare le tasse, si noti bene. Così i puttanieri in particolare di passione leghista, assieme ai filo clericali e ai fascisti più o meno neo il vero nerbo dei clienti del marciapiedi, non potrebbero farsi fare più scopare o farsi fare pompini a prezzi stracciati, molto inferiori a quello delle prostitute italiane che ormai lavorano solo in appartamento lasciando il marciapiedi e i suoi pericoli alla extracomunitarie. Anche il puttaniere tutto casa e famiglia dovrebbe pagare l’Iva, e le signore professioniste pagare finalmente le tasse. Se poi i magistrati cominciassero a perseguire anche chi usa la parola “puttana” per offendere a sangue qualcuno, ecco che cominceremmo a essere più civili non solo con i filoisraeliani duri e puri o con i “negri” che non si possono più chiamare impunemente così.

Voglio essere chiaro: il mestiere della prostituta non mi pare sia un bel mestiere, non lo raccomanderei a donne cui voglio bene, ma è sicuramente un mestiere che non fa male a nessuno, anzi, fa sicuramente meno male dei fabbricanti e venditori di armi, dei fabbricanti e dei venditori di sigarette e superalcolici, fa sicuramente meno male perfino di certo giornalismo, che mentendo e leccando spiana e asfalta la strada alle invasioni militari utili allo zio Sam o alla premiata ditta Usa&England. C’è un vangelo – forse non uno dei quattro cosidetti sinottici – nel quale Gesù della Maddalena dice che comunque facendo il suo mestiere “ha molto amato”.

Ci dica la Carfagna se tutti coloro che vanno a prostitute perché purtroppo non hanno alternative devono diventare asceti, votarsi alla castità o se per caso vuole provvedere lei ai loro bisogni. Non basterebbe neppure se con lei si prestassero come volenterose volontarie altre ministre degne di lei. Gratis, naturalmente, visto che ci ha tenuto a dire che a lei “come donna il mestiere della prostituta fa orrore”. Più che farci sapere cosa le fa orrore o no, cosa di cui non frega nulla a nessuno perché sono solo affari suoi, meglio sarebbe se la ministra ci facesse sapere quali buone leggi scritte intende fare approvare per migliorare – migliorare, non far finta di migliorare – la condizione femminile, le pari opportunità e quindi la società italiana nel suo complesso. Sappiamo che il ministro Carfagna preferisce gli esami orali a quelli scritti, ma anziché auto incensarsi con sermoncini di chiacchiere alla stampa ci delizi con le prove scritte, cioè con testi di legge decenti.

Viene da ridere che certi discordi moralisti e auto laudatori – Oddio, quanto sono morigerata, timorata e sensibile! – vengano declamati da chi fa o ha fatto parte in modo non trascurabile di quella fiera della carne e della gnocca chiamata elezione di Miss Italia, tracimata ormai anche ad elezione delle Veline. Che pena tutte quelle povere criste costrette a mostrare il culo al pubblico, ad esibirsi come scimmiette ammaestrate, a sorridere a comando e a dire scempiaggini per far vedere che – oibò – anche le donne possono essere “‘ntelliggenti”. Con i presentatori maschi e con i maschi delle giurie che hanno un modo di fare che se mi dicessero che è da ruffiani o prosseneti non saprei cosa ribattere. Per non dire delle vallette del presentatore…

Il culo e la fica vanno bene se gestiti con maestria e grandi fatturati dall’industria della pubblicità, della moda – pardòn, “fashion” – e dello smutandamento in tv, o dell’industria del blablablà e dell’ingordo guardonismo nazionale sui mega pompini del Cavaliere di turno. Ma se il corpo e annesse delizie se lo gestiscono le legittime proprietarie, a esclusivo vantaggio personale oltre che dei clienti che vanno a scopare come possono anziché restare seduti a guardare la tv, allora butta male: meglio vietare!

Il declino di Milano è riassunto bene anche dalla parabola che ha portato la città dal progetto di “città del sesso” in una parte del decaduto quartiere Isola o alla altrettanto decaduta Bovisa all’ipocrisia moralista del sindaco berlusconian-carfagnesco signora Letizia Moratti, la tizia che ha iniziato lo scardinamento della scuola pubblica a favore della privata e che ha fatto assumere in blocco dallo Stato italiano le decine di migliaia di insegnanti di religione nominati dai prefetti dello Stato estero Vaticano noti con il nome di vescovi. Ora c’è la ghiotta occasione dell’Expò. Che sia ghiotta per il giro berlusconiano e annessi e connessi è sicuro. Che sia ghiotta anche per il rilancio effettivo della città e del suo futuro lo speriamo, ma non è affatto certo.

4) – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ogni tanti ci tiene a dichiarare che la presenza dei militari nelle città in funzione di ordine pubblico serve a “far sentire agli italiani la presenza dello Stato”. Dichiarazione pessima. Caro La Russa, la presenza dello Stato preferiremmo sentirla PRIMA di arrivare a tanto, e anche adesso preferiremmo sentirla non tramite un supplemento in pubblico di divise, pistole o fucili e stellette, bensì – visto anche che paghiamo le tasse – tramite servizi i istituzioni funzionanti a dovere, dagli sportelli degli uffici comunali agli ospedali e scuole pubbliche, dall’assistenza sanitaria dei medici di base alla distribuzione della pillola del giorno dopo alle giovani che ne hanno bisogno, dai treni decenti ai voli della “compagnia di bandiera” che non faccia pensare a Bossi che con la bandiera italiana ama dire “mi ci pulisco il culo”, dalle metropolitane non sporche come la Suburra di una volta allo Stato che sappia farsi rispettare dal clero dello Stato estero Vaticano e di altri Stati esteri, dal Parlamento che funzioni al Governo composto da ministri e ministre non solo amici o amiche più o meno intimi e intime, più qualche avvocato personale, da una politica verso l’immigrazione ala certezza della pena non solo per “gli altri”. Fino a un Fisco che sappia farsi rispettare anche dai baristi ladri e sprangatori.

Altrimenti, caro ministro La Russa, siamo solo alle solite chiacchiere. Che non risolvono nessun problema e anzi aggravano la situazione esasperando la popolazione con altre promesse mancate e altro diluvio di blablablà. Lei che non è un novellino cerchi di non limitarsi e imitare le carfagne. Anche se le piacciono le discoteche e annessi e connessi, non è detto ci si debba limitare alla oralità: la politica è fatta di concretezza. Esattamente come i problemi della gente.

771 commenti
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  1. Hlafo
    Hlafo says:

    Lo sò che mi risponderai in modo plausibile, ciò mi preoccupa.
    L’accento sulla ” o ” è voluto.

  2. Hlafo
    Hlafo says:

    Io non riesco ad entrare nel blog di Galavotti.
    Non riesco dunque a capire, come possa essere meno generalista del blog di Nicotri.E’ forse li il problema?

  3. Hlafo
    Hlafo says:

    Certo una tragedia, ma perchè dare a questa tragedia un titolo cosi?

    “ZINGARI ASSASSINI ANCHE A FERRARA! { 27.09.08 alle 13:10 }”

    Io capisco l’ironia, quando un italiano uccide uno straniero.
    Questa però è una tragedia familiare , dunque quel titolo , secondo il mio parere , è inappropiato.

  4. Hlafo
    Hlafo says:

    La fondazione e i blog Usa
    “E’ morto Paul Newman”
    Cosi un altro idolo della mia gioventù, se nè andato.
    Noi seguiremo, prima o poi.

  5. Anita
    Anita says:

    RE: Il blog di Galavotti

    Ci sono entrata,
    ho letto una breve introduzione e basta.
    Poi mi sono trovata un pagina da riempire con tutti i miei dati.
    Cosa che non ho fatto.
    Gira e rigira, mi sono trovata al punto di partenza.
    _________________________________

    Sull’accento su “so” ci va o non ci va?
    Anita

    _________________________________

    x Damocle

    Il discorso del Presidente Bush, non era un discorso, erano solo appunti sulla presente situazione.

    Anita

  6. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e Hlafo

    Nel blog di Galavotti si entra esattamente come nel mio, non vedo problemi. Non capisco poi quale sia la “breve introduzione”, visto che in realtà c’è un articolo piuttosto lungo, e quale sia la “pagina da riempiere con tutti i miei dati”.
    Qualcuno ci ha postato un commento per voi due.
    Un saluto.
    pino nicotri (molto rattristato per la scomparsa di Paul Newman)

  7. Anita
    Anita says:

    McCain vs Obama

    100’000’000 di spettatori, o di TV.

    Solo la Repubblica.it, da una chiara vincita ad Obama.

    Obama ha una modesta lead sulla prima parte, l’economia.
    McCain ha un buon vantaggio sulla seconda parte, foreign policy.

    Sembravano un po’ come se McCain was the teacher; Obama was the promising but somewhat disappointing student…. the one who knows lots of facts but ultimtely doesn’t quite get the big picture.

    Il discorsi sono strutturati da un moderatore ed ogni candidato ha 5 minuti alla volta e 2 minuti per rispondere.

    Anita

  8. Anita
    Anita says:

    Ecco quello che trovo:

    Chi Sono
    Enrico Galavotti
    Nato a Milano nel 1954, laureato a Bologna in Filosofia nel 1977 e docente di materie umanistico-letterarie dalla fine degli anni Settanta nella provincia di Forlì-Cesena.
    Sono partito, all’inizio degli anni Settanta, da posizioni vicine al cristianesimo per il socialismo, poi ho studiato, all’inizio degli anni Ottanta, la cultura bizantina, sia la teologia che l’iconografia, passando successivamente a esaminare l’ateismo-scientifico e il marxismo-leninismo, fino ad approfondire tematiche prevalentemente storiche. Ho condiviso la svolta di Gorbaciov. Ho scritto molti articoli per il “Calendario del popolo” sotto vari pseudonimi. Non sono iscritto a nessun partito o sindacato. Il sito in cui è racchiusa tutta la mia produzione è http://www.homolaicus.com il cui sottotitolo è “Materiali per l’Umanesimo Laico e il Socialismo Democratico”.
    ______________________________

    Anita

  9. Hlafo
    Hlafo says:

    Anita, hai capito male. Nicotri scrive, che nel blog di Gavalotti c’è un post che riguarda noi due.
    Il problema è entrarci,l’iscrizione l’ho completata con successo, e niente più. Si deve cliccare in qualche post, ma dove? Mah

  10. Hlafo
    Hlafo says:

    Caro Nicotri, le chiedo una cortesia.
    Sono una frana lo sò. Non ci ho pensato.
    La prego di cancellare il mio post Nr.463.

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e Haflo

    Adesso ho capito dove sbagliate. Anita ha cliccato sulla foto di Gavalotti e così ha letto il suo “Chi sono”, dove parla anche del suo sito, lo stesso che vedete tra quelli del mio blog. I dati di cui parla Anita credo siano quelli da inserire per resistrarsi nel suo sito e poter così ricevere la newsletter che invia periodicamente.
    Ma per entrare nel blog di Gavalotti si deve cliccare sul link della sua rubrica, Zetesis, che trovate in alto nella parte destra della home page, sotto la voce Rubriche (finora ce ne sono tre).
    Risolto il mistero, credo. Mi ero già allarmato!
    Un saluto.
    pino

  12. Anita
    Anita says:

    “Addio “Spaccone”: è morto Paul Newman”

    Ma da dove viene il nick “spaccone” ??

    Si sapeva che la sua fine era vicina.
    Come mio marito ha voluto morire nel suo letto.
    Tutti i grandi attori stanno sparendo…e non saranno rimpiazzati.
    ~~~~~~~~~~~~~~~
    Un mio caro amico ha avuta la medesima diagnosi, 10 anni piu’ giovane, dopo fallite chemioterapie e radiazioni ha ricevuta la sentenza di morte.
    Fu mandato in un centro cancro in California e dopo mesi di cure ed aggressiva chemo, il tumore e’ quasi sparito, tanto che non presenta piu’ un pericolo sulla sua vita.

    Con sua moglie sono in una estesa crociera di un mese, oggi dovrebbero essere a Venezia.

    Anita

  13. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Hlafo

    Il 463 lo ha cancellato Davide, il mio amico che si occupa del software e quindi anche della piattaforma informatica del mio sito. Stava controllando alcune anomalie da me segnalate e così ha letto il suo post e provveduto al volo.
    Un saluto.
    pino

  14. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    leggo solo ora il suo 428.
    Ancora una volta lei si sbaglia: lei non mi è affatto antipatico. La giudico un uomo di buona cultura e capace di interessanti osservazioni.
    Il suo problema è che lei fa delle interpretazioni dei testi che non hanno nulla a che fare con quanto realmente scritto e che personalizza i conflitti in modo da impedire qualunque loro composizione. Inoltre lei ha una cattiva memoria perchè ricorda molt0 bene quel che dicono a lei ma dimentica regolarmente qual che lei dice agli altri (in questo la trovo un ittagliano da manuale).
    Che io le sia antipatico è notorio: risale al blog di Bocca. Ma anche allora lei non aveva capito proprio nulla. Tuttavia la sua antipatia nei miei confronti è ondivaga. Lei negli odi non ha la costanza, la coerenza e l’astio del Pantegana: quello sì che era un uomo tutto d’un pezzo (di m….).
    Trovo però che una tale antipatia sia sprecata: come andare a caccia di passeri con un cannone. Stia attento a non rovinarsi il fegato: per così poco sarebbe un peccato.
    Un saluto U.

  15. Hlafo
    Hlafo says:

    Ho letto l’articolo di Gavalotti.
    E’ un ragionamento molto interessante ,inviterei il signor Uroburo e Co. a leggerselo.
    Chissà se non si accende qualche lampadina.

  16. Hlafo
    Hlafo says:

    xControcorrente
    ello potevi dir prima, invece di menar il can per l’aia, chelli’ nun c’è nessuno e nessuno ti avrebbe letto ,no?

  17. Linosse
    Linosse says:

    Ah Paul Newman ,INDIMENTICABILE!
    Che proposte di personaggi “archetipi”,penso che la bandiera del ’68 si possa attribuire alla sua interpretazione di Nick Mano Svelta,Lo Spaccone ,Buch Cassidy ,La Stangata e tanti altri fino al “Verdetto” regia dell’INDIMENTICABILE,anche lui Sydney Lumet.
    Come un ritornello mi è restata nella memoria la parte dell’arringa,come dimenticarla! ,sopratutto in questi giorni di “leggi”( o che so io); ripropongo in sintesi
    “La legge può essere legge ma la legge non è “LA LEGGE” per cui non sempre la legge trova riscontro nella” giustizia.” , è soltanto un mezzo utilizzato dagli uomini per esprimere il loro” desiderio di essere GIUSTI”(sottolineo per evitare equivoci,ESSERE GIUSTI non altra cosa).
    Così lo ricordo.
    L.

  18. Hlafo
    Hlafo says:

    Lo spaccone.La gatta sul tetto che scotta.Lassù qualcuno mi ama.
    Ilverdetto, con quell’arringa indimendicabile di cui ha accennato Linosse.Bei tempi. Ci aspettavamo di tutto ,il futuro era con noi, sapevamo e con sacrifici si combatteva per il nostro pezzettino di torta.
    Oggi nascono con la tavola già imbandita, come mio figlio ,il più piccolo. Mi fà impazzire. Non li capisco.

  19. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Li addestrano non benissimo, gli danno auto di servizio del menga e poi fanno anche retorica!
    Comunque, quando crepano al lavoro i non militari e i non poliziotti tutti se ne fregano, a volte neppre le chiacchiere tanto di moda.
    —————————————–

    Al volante della Panda in fuga un giovane con piccoli precedenti penali
    All’interno della macchina rinvenute tracce di cocaina. Manganelli: “La polizia è compatta”
    Agenti morti durante inseguimento
    si consegna l’autista dell’auto in fuga

    Agenti morti durante inseguimento si consegna l’autista dell’auto in fuga

    CASERTA – Si è costituito l’uomo che era al volante della Panda all’inseguimento della quale si erano lanciati i due agenti di polizia morti ieri sulla superstrada Nola-Villa Literno. Si tratta di Sebastiano Maglione, già noto alle forze dell’ordine per piccoli reati commessi negli anni precedenti. I militari della compagnia di Giugliano lo stanno interrogando. Il giovane si è presentato alle forze dell’ordine accompagnato dal suo avvocato. Non è ancora chiaro se si tratti anche del proprietario dell’auto.

    All’interno dell’auto sono state trovate tracce di cocaina e questo particolare potrebbe spiegare perché il conducente non si sia fermato all’alt della polizia, dandosi alla fuga. Intanto il capo della polizia Antonio Manganelli, lasciando la camera ardente allestita per i due poliziotti deceduti nell’inseguimento, ha spiegato che tra “tra noi c’è grande emozione, dolore, rabbia ma molta determinazione”. Ieri, appena appresa la dinamica dell’incidente mortale, alcuni sindacati di polizia avevano lanciato una dura polemica per la mancata dotazione del dispositivo antiribaltamento sulle auto di servizio.

    “Vedo molta serenità – ha commentato Manganelli – da parte delle organizzazioni sindacali. La polizia in questo momento è assolutamente serena e compatta”. “Certo – ha aggiunto – è il momento del dolore e quindi si può dare spazio anche a delle riflessioni come quelle sull’auto e sul dispositivo antiribaltamento. Ma è uno sfogo, uno spunto di riflessione, non è una posizione della polizia nè delle organizzazioni sindacali”.

  20. Hlafo
    Hlafo says:

    ahahahahahahahahaha, i fogliettoni.x Nicotri
    Dio voglia, non venga mai una vera crisi, questi ragazzi di oggi e un pò anche quelli di ieri (noi siamo di un’altro secolo) soffrirebbero maledettemente.

  21. Linosse
    Linosse says:

    X Uroboro
    Alla faccia del” familismo amorale” dei meridionali!
    In questi giorni si sta “sgomitolando” l’intricato “aff aire Alitalia” ovvero come ti ingarbuglio una situazione gia definita con il placet “CAI MAN”.
    Vediamo in sintesi i precedenti:
    con la scusa di una svendita di una compagnia nientedimenoche ittagliana(era Italiana ma grazie ai manovrieri di “casa nostra” che hanno fatto un “passaggio” di capitale dalla compagnia direttamente alle loro tasche, si è trasformata di fatto in ittagliana)l’attuale cai man ,con l’appoggio dei malpensati leghisti dagli ampi orizzonti pollitic…e ..che verdosi, con lo zeppelin della cordata ha giocato al rilancio ,guarda caso in campagna elettorale,ma si è fermato all’attuale “vedo”.
    Il “vedo” era scarso e confidava e confida assolutamene nella generosità degli ittagliani che si intristiscono molto e seriamente se ,al posto dei 70 € di ici risparmiati, non gli rifilano altro ,maggiorato di robusti interessi.
    Si sa che siamo nobili ed aiutiamo SEMPRE gli altri in particolare avventurosi industriali di industrie PRIVATE in difficoltà o meno,in particolare i capitani (senza galloni ma galletti marzoli)di industria.
    Questo naturalmente da farsi tutto in famiglia aum aum e statte bbuone accussi(lo metto in slang perchè non conosco, e VOGLIO restare nella mia ignoranza, la lingua dafora dei ghisa o lumbard.)
    E c’e dell’altro,moltissimo!
    Saluti ,senza rancore nei suoi confronti perchè so bene come la pensa.
    L.

  22. Hlafo
    Hlafo says:

    E il colore dei soldi?
    Sicuro.
    Io però , avevo capito un’altra cosa.
    Succede quando uno ha in testa due pensieri diversi. Un saluto

  23. Anita
    Anita says:

    Finalmente ho trovato il film che in Italiano e’ stato tradotto “lo Spaccone”.

    “The Hustler” in inglese.

    Pero’ Hustler non significa “spaccone”.
    La parola ha diversi significati, ma NON spaccone.

    Anita

  24. Linosse
    Linosse says:

    X Pino Nicotri
    TUTTI i personaggi interpretati da Paul Newman hanno lasciato qualcosa,vediamo se ha una memoria migliore della mia e ricorda la sua interpretazione in uno dei suoi primi film,un western in cui una carovana di “civili” viene assalita da indiani (o banditi) e il personaggio Paul Newman risolve la situazione salvando il gruppo ma alla fine muore.
    Saluti e ….buona memoria!
    L.

  25. Linosse
    Linosse says:

    X Anita
    I titoli dei film esteri quando vengono tradotti in Italiano a volte non fanno riferimento ad una traduzione che rispetti l’originale ma a titoli che richiamano di più l’attenzione e la curiosità.
    Negli USA come si comportano con i titoli dei film Italiani?
    Saluti
    L.

  26. Anita
    Anita says:

    x Linosse

    Di film Italiani ne conosco pochi.

    Riso Amaro, tradotto Bitter Rice.
    Cinema Paradiso, uguale.
    La Strada, uguale.
    La vita e’ bella, Life is beautiful.

    Come ho scritto nel passato pochissimi film Italiani o stranieri vengono presentati nei Cinema grandi.
    Arrivano solo in piccoli cinema, usualmente in zone etniche.

    Le nostre sale cinematografiche presentano 10-12 film contemporaneamente.

    Saluti, Anita

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito dei morti ammazzati in famiglia:

    “E’ indubbio che la recrudescenza di vere e proprie stragi in famiglia rappresenti la prima piaga nazionale: quella che annualmente produce più vittime della malavita e del terrorismo messi insieme”.
    “La scia di sangue dei morti in famiglia continua – aggiunge Gassani -. In nessuna altra parte del mondo si registrano i dati statistici italiani relativi alle vittime da strage familiare. Spesso dietro queste immani tragedie, che di fatto annientano interi gruppi familiari (e che spesso si concludono con la morte dello stesso omicida-suicida) si registra la solitudine di coppie di coniugati o conviventi in grave conflitto tra loro. La gran parte di questi fatti di sangue deriva da separazioni e divorzi gestiti non sempre al meglio e le cui vicende spesso vengono sottovalutate dagli addetti ai lavori. Ogni giorno vengono emessi dagli ospedali italiani centinaia di referti medici attestanti lesioni in danno di donne e bambini subite tra le mura domestiche”.
    ———–
    Ci sarebbe molto da commentare, su episodi del genere. Evito di iniziare io, che sono assolutamente contro il matrimonio.

  28. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Su yahoo ci sono domande del pubblico e risposte anche del pubblico. Questa è una buona:

    Ma, nella pubblicità della Marcuzzi, quella dello yogurt con il Bifidus che ti aiuta a ritrovare la regolarità…si dice soddisfatti o rimborsati…ma come fai a dimostrare che lo yogurt ha o non ha funzionato?
    A parte conservare gli scontrini e le confezioni, mi domando come fai a dimostrare che la tua regolarità intestinale non è migliorata dopo aver assunto lo yogurt….
    ————–
    La risposta è stata:
    ti mandano un uomo bifidus travestito da jogurt a casa, tu lo posizioni al bagno e ce lo lasci per 7 giorni. Se lo ritrovi morto ha funzionato
    ::::::
    Oltretutto, il nome del bifidus in questione è stato inventato di sana pianta dalla Danone.

  29. x Hlafo
    x Hlafo says:

    Poi non lamentarti se c’è chi dice che gli ebrei come te pensano per prima cosa ai quattrini.
    Shalom

  30. Vox
    Vox says:

    Berlusconi 1. «Basta intercettazioni dei pm su qualsivoglia reato. La privacy è diritto»

    E come no? Soprattutto la privacy dei deliquenti e dei mafiosi, sia quelli comuni che quelli al governo.

    Berlusconi 2. «La sanita’ costa troppo. La soluzione è il federalismo fiscale e la privatizzazione di molti ospedali pubblici»

    Io suggerirei una soluzione ancora migliore:
    sparare a vista a chiunque cerchi di farsi ricoverare.
    Soluzione radicale ed economica.

  31. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita e Linosse

    Paul Newman era un signore, mai volgare e mai borioso. Ricordo solo i film Buch Cassidy, La stangate e Il colore dei soldi. Quest’ultimo perché ero andato a vederlo con una mia giovanissima amica, figlia di una mia coetanea.
    pino

  32. peter
    peter says:

    xAnita

    hustler sta per imbroglione credo. Si usa anche per prostitute (come per la parte di River Phoenix in my own private Idaho).
    Il mio film preferito di Paul Newman e’ the cat on the hot tin roof, tratto da un romanzo di Tennessee Williams. Una grande Liz Taylor nel film, insieme fanno una splendida coppia

    ciao, Peter

  33. ségolene
    ségolene says:

    Cara anita, in italia a volte ai film stranieri vengono dati titoli ridicoli, completamente diversi all’originale.
    IL primo che mi vin in mente è un film con julia roberts, “Runaway bride”, che qui è diventato “Se scappi ti sposo”. Ma ci sono moltissimi altri casi, anche peggiori di “lo spaccone”. Ah, dopo il successo del suddetto film di j.roberts, un altro con jennifer lopez chiamato “the wedding planner” fu intitolato “prima o poi mi sposo”. Disgustorama! (come direbbe luttazzi)

  34. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    Per capire se un attore o una attrice sa recitare o no io uso togliere il sonoro. Serve per capire se sono espressivi anche senza le parole. La Taylor l’ho trovata sempre totalmente inespressiva. Un pezzo di carne col pelo di donna messo lì, all’adorazione dei guardoni. Ma per i miei gusti non sapeva recitare. Non suscitava emozioni. Newman, Brando, Magnani, Lollobrigida, Monroe, erano tutt’altra pasta.
    Le Cucinotte, le Golino, gli Scamarcio, ecc., fanno semplicemente orrore. O meglio: facciamo orrore. Non abbiamo anima. Non abbiamo più nulla da dire. Nulla di vero.
    pino

  35. Gli zingari ci arrubbano pure la scuola! Mentre gli ufo Hlafo rompomo i coglioni facendo i piagnoni che te devono hvg-insegnà pure come ce se pulisce er buscio der culo.
    Gli zingari ci arrubbano pure la scuola! Mentre gli ufo Hlafo rompomo i coglioni facendo i piagnoni che te devono hvg-insegnà pure come ce se pulisce er buscio der culo. says:

    Il leader della Cgil contro la riforma Gelmini: “Basta con le politiche dei tagli”
    “Come si fa a dire che i bambini meno stanno a scuola e più imparano?”
    Scuola, Epifani: “Se non si cambia
    andremo allo sciopero generale”

    Scuola, Epifani: “Se non si cambia andremo allo sciopero generale”

    ROMA – “Se le cose non cambiano, andremo allo sciopero generale di tutta la scuola”. Lo ha annunciato nel corso del suo intervento alla manifestazioone della Cgil contro la politica economica del governo il segretario generale Guglielmo Epifani, auspicando che la mobilitazione sia unitaria, ma avvertendo che la Cgil andrà avanti anche “non unitariamente”.

    Lo sciopero, ha spiegato Epifani, avrebbe lo scopo di “contrastare le politiche dei tagli e la controriforma del Governo”. “Così non va” ha detto Epifani parlando dei servizi pubblici per i quali “paghiamo di più per avere di meno e favorire la sanità e la scuola privata”.

    Il leader della Cgil ha criticato le recenti misure del ministro dell’istruzione Gelmini: “Come si fa a dire che i bambini meno stanno a scuola e più imparano? Capirei per i liceali e per gli universitari ma in quale testo di pedagogia è stato prelevato questo concetto? E’ questa – ha concluso Epifani – la funzione della scuola primaria? Perché distruggerla?”.

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