Il berlusconismo interpreta ed esprime il nuovo, per brutto che sia. La sinistra è rimasta in mezzo al guado, legata al c’era una volta

Credo di avere capito cosa è successo in Italia negli  ultimi tempi, politicamente parlando, e perché la sinistra è conciata come è conciata. In soldoni, mentre le nuove realtà economicamente importanti hanno trovato una loro rappresentanza politica, cioè nuovi partiti e anzi sono riuscite e esprimerli in prima persona fino a conquistare buona parte dei nuovi strati sociali, la maggioranza del parlamento e il governo del Paese, la sinistra è rimasta ferma alla difesa dell’esistente. Crollata l’Urss, il Partito comunista s’è trovato senza il suo referente principale. il suo azionista di riferimento. E man mano che è cambiata la realtà produttiva, dalle grandi industrie e dalle grandi fabbriche al “piccolo è bello” e all’uso selvaggio della manodopera extracomunitaria, il partito comunista si è mana mano trovato la sua base sociale di consenso sempre più erosa e frantumata. Il Pci è diventato “la Cosa”, “la Quercia”, ecc., fino ai DS e al PD, ma avendo come riferimento più che altro se stesso, cioè le sue strutture di partito, che le nuove realtà sociali. Idem i vari partitini che nel nome sono rimasti comunisti, oggi ben quattro.Fausto Bertinotti è diventato presidente della Camera, ma non ha mai saputo spiegare come intendeva rifondare il comunismo il suo partito che pure si chiamava Rifondazione comunista. Rifondare cosa, come? Mistero. E giochi di vertice, di politici di professione, di apparati di partito, di nomenclature, mentre la base sociale si frantumava, cambiava composizione, diventava cosa e cose diverse da ciò che era prima. Ricordo che una volta si andava davanti ai cancelli delle grandi fabbriche, il Petrolchimico di Marghera, quello di Porto Torres, la Fiat di Torino, ecc., e si volantinava, si dialogava, si organizzava modellando gli interventi sui bisogni dei lavoratori e sulle caratteristiche delle singole fabbriche e singole realtà produttive. Le cellule di partito affondavano cioè le loro radico nel robusto corpo del mondo dei lavoratori i cui arti e le cui articolazioni erano i luoghi di lavoro, ben precisi e di massa, cioè con un grande numero di tute blu.

Poi il blu delle tute si è man mano stinto, perché il padronato ha cambiato il modo di produrre, le grandi fabbriche sono finite, a Milano oggi ciò che era grande fabbrica è un posto che “produce moda” o una città commerciale o un polo universitario o un’area da fiera, a Sesto S. Giovanni ancora peggio, a Torino i terroni sono stati ricacciati a Sud. E sostituiti con gli extracomunitari, che nei cantieri edili sono la norma. Quelle che una volta erano le cellule di partito, e di sindacato, cioè gli elementi costitutivi dell’organizzazione di partito modellata sulla fisionomia delle realtà produttiva italiana, si sono sfaldate o sono diventate – rispetto ai nuovi “dannati della Terra” arrivati dal Sud del mondo per prendere il posto di quelli che erano stati i terroni del sud dell’Italia –  realtà privilegiate. Oggi avere ancora gli scatti in busta paga è un privilegio, un lusso che viene additato con ludibrio dai datori di lavoro, un volta si chiamavano sfruttatori, perché vengano eliminati in nome dell’eguaglianza livellata verso il basso anziché verso l’alto. Il ritornello è: “Non è giusto che tu  abbia gli scatti d’anzianità e io no”. Dalla solidarietà di classe si è passati all’egoismo e all’invidia personale. La conclusione infatti non è che tutti lottano per avere tutti gli scatti decenti in busta paga, ma reclamano in maggioranza, aizzati dal padronato, l’eliminazione degli scatti per tutti. L’eguaglianza intesa come impoverimento generale e non come sviluppo del reddito per tutti.
Al contrario, le nuove realtà produttive, dall’illegalità di massa alla pubblicità e alle televisioni, hanno saputo costruire strumenti politici nuovi, vedi  Forza Italia e la cosiddetta Casa delle Libertà, che non si sono posto il problema di come far sopravvivere un “vecchio e glorioso” partito, come per esempio la Dc o il Psi, ma di fondare un partito nuovo. Anziché rifondare, come emblematicamente si illudeva anche nel nome Rifondazione comunista, si sono posti il problema di fondare. Vale a dire: anziché rifondare l’esistente, e i pregresso, fondare il nuovo,  dargli fondamenta partitiche. Quello che chiamiamo berlusconismo è un fenomeno nuovo, anche se afflitto dai tipici vizi italiani, mentre la sinistra è rimasta un fenomeno non nuovo. Quello che chiamiamo berlusconismo ha saputo dare voce al nuovo, anche se si tratta della voce del padrone, quello di Arcore&C, e il nuovo pare proprio effimero. La sinistra, o quella che chiamiamo la sinistra, non ha saputo dare voce al nuovo perché non ha saputo sostituire nulla alla vecchia struttura per cellule sui luoghi di lavoro per il semplice motivo che i luoghi di lavoro sono stati cambiati, profondamente cambiati, e gli attivisti non sapevano più dove cercarli i lavoratori, a partire dalle tute blu. E infatti oggi c’è un enorme numero di lavoratori, non solo la massa di immigrati, privi di rappresentanza e tutela sindacale reale, anzi privi perfino di definizione professionale e quindi contratti di lavoro decenti. Massimo D’Alema si illuse di fa emergere il lavoro nero, invece è stato “immerso”, verso il basso, anche il lavoro “bianco”, cioè contrattualizzato, con busta paga regolare. Se ci pensiamo bene, il governo D’Alema non ha fatto latro che anticipare, nel mondo del lavoro, quello che Uolter Veltroni ha combinato a livello partitico: convinti entrambi che “se po’ fa”, si sono accorti che invece “non se po’ fa gnente”. Il dramma è che non se ne sono accorti solo loro, ma i molti milioni di italiani rimasti col sedere per terra e privi di rappresentanza politica, e sindacale, adeguata, vale a dire adeguata ai tempi che sono cambiati.
Così stando le cose, le prospettive non mi pare siano rosee. Il centro destra è una accozzaglia, ma in sintonia con l’accozzaglia del Paese. Il centro sinistra è una serie di orsi che non abitano più il Polo, grande e compatto, ma tanti iceberg che si stanno liquefacendo, la prospettiva cioè è del naufragio. O dell’imparare a nuotare nel freddo mare nuovo pena l’affogare.
Il dramma supplementare è che in un Paese come la Francia o la Germania o l’Inghilterra o la Spagna o gli Usa il centro destra e la stessa destra hanno idee, programmi, strategia, giuste o sbagliate che siano, ma hanno disegni comunque ancorati alla realtà. Il centro destra e la destra italiana sono la corte del signor Berlusconi, che sta stremando e impoverendo sempre di più gli italiani, ipnotizzati dalle sue tv e dal mondo irreale che decantano, pur di tenersi per intero lui il bottino accumulato in molti anni e in modo non sempre limpidissimo.
Intanto non investiamo sulla scuola, sulla ricerca, sulle Università, sull’ammodernamento tecnologico, ecc., non investiamo cioè sul futuro e sui giovani, sempre più tra i meno preparati (ed educati) d’Europa mentre i marziani della Cina, dell’India, ecc., sfornano laureati e brevetti in quantità mostruose.
Sta per bussare alle porte anche il gigante sudamericano trainato dal Brasile e magari alimentato dal petrolio venezuelano oltre che dalla volontà di emancipazione dagli “yankees”  inoculata dal molto resistente germe cubano. E se gli sciiti riusciranno a unificare il blocco Iran-Iraq busserà o meglio riprenderà a bussare il gigante islamico.
Credo che anziché pensare a cosa fa di scritto od orale la Carfagna, se Veronica molla o no Berlusconi e se la magistratura riuscirà a presentare al ribaldo almeno il conto Mills, dovremmo preoccuparci di cosa fare. Cosa fare noi. E’ il famoso “Che fare?”. A sinistra vedo poche risposte e ben confuse.

518 commenti
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  1. controcorrente
    controcorrente says:

    Sempre sulla Squola

    L’Ocse sbugiarda la Gelmini: ottima la scuola elementare

    scuola, istruzione, gelmini

    Per fortuna che c’è l’Ocse. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo sbugiarda il maestro unico della Gelmini. La scuola elementare italiana è una delle migliori al mondo, sostiene il rapporto che rapporta i paesi del mondo. Il problema? Non la disciplina, ma i bassi stipendi degli insegnanti.

    L’Italia investe più della media Ocse negli alunni delle elementari ma perde poi terreno a livello di studi secondari e finisce nelle retrovie per le spese in licei e università. Alla boa dei 15 anni, gli studenti italiani si ritrovano così svantaggiati rispetto ai pari-età Ocse soprattutto nelle materie scientifiche e il loro rendimento misurato dall’indice P.i.s.a. È nettamente inferiore alle media ocse a 475 punti contro i 500 della media e i 563 dei primi della classe, i finlandesi. Sono queste alcune delle conclusioni del rapporto sulla scuola pubblicato a Parigi dall’Ocse.

    Era stata relativamente facile la mia profezia quindi, ma non sono “visionario” ,banalmente un “empirista dinamico” che osserva e legge …..e qulche volta si informa prima di parlare..1

    Piuttosto qualcuno sa darmi notizia della Sylvi, possibile che ci abbia abbandonati …eh,eh..non si fa questo sgarbo in mare ..si soccorrono i poveri naufraghi…!

    cc

  2. Peter
    Peter says:

    xCC

    che la scuola elementare italiana fosse eccellente lo si sapeva da molto tempo. Lo diceva persino A. Moravia. Lo diceva un prof. universitario di matematica: i maestri elementari erano in grado di far apprendere concetti difficili, come le derivate, facendo ingrassare o dimagrire montoni come esempi. E persino gli integrali…
    Mi fa anche piacere per la memoria di alcuni vecchi maestri elementari della mia famiglia (ve ne erano almeno due o tre, ora nel regno dei piu’).
    Che fossero sottopagati e’ verissimo, e forse lo sono ancora.
    Il vero problema degli insegnanti italiani, e non solo, e’ la pedanteria. Diminuisce o si trasforma con l’eta’ (crescente) degli alunni, ma e’ sempre li’, dalle elementari all’universita’. La si nota anche altrove (ho conosciuto degli insegnanti tedeschi pedantissimi), mentre gli anglosassoni ne sono quasi immuni

    Peter

  3. Hlafo
    Hlafo says:

    Mah, non sò caro Peter, se dovessi vivere nel dubbio perderei ogni giorno il treno. Oppure, stasera che ho un appuntamento con la procace tedesca ( di cui ho già parlato), se avessi dei dubbi sul raddrizzamento dell’arnese, penso andrebbe buca nel buco nero.
    Invece no,io mi autosuggestiono, ho vent’ anni, si mi sento come un ventenne e sono certo, anzi certissimo che le farò vedere le stelle, perchè questo è sempre il mio fine, dare non avere.Ho avuto abbastanza.
    Dovesse andare buca, ne sarei molto deluso, ma non più di quanto , se avessi avuto dei dubbi.
    Conviene sempre essere certi.
    E’ più facile raggiungere un traguardo, quando si è certi di raggiungerlo. Nel dubbio non lo raggiungerei mai.
    Ascolti un vecchio, dorma tranquillo e dimendichi i buchi neri.

  4. controcorrente
    controcorrente says:

    caro peter ,
    a proposito di mini-buchi neri, poichè di questo si tratta,ricordo di aver letto tempo fa ,un libricino sul” Tempo” che parlava anche di Buchi-neri.
    Il fisico in questione si chiama Novikov ,(russo ,bolscevico fate voi)attualmente lavora ed insegna in Danimarca( patria di Bohr), che auspicava addirittura che l’umanità in futuro riuscisse a scoprire e catturare i mini-buchi neri ,che secondo la teoria dovrebbero essere presenti nell?Universo dal Big-Bang.
    In quanto alla loro pericolosità la teoria diceva che per quanto riguarda la Nostra massa (terra)essi ci attraverserebbero tranquillamente da ….senza che noi ci si sia mai accorti della loro presenza, un pò come i neutrini che noi italici tentiamo di acchiappare sotto il “gran sasso”…..per cui da un punto di vista squisitamente fisico sempre mi è stato detto che non bastano Le alte energie per produrli……..per cui continuo per il momento ad essere preoccupato “individualisticamente e collettivamente parlando, per altri “tipi di inghiottitoi”che questo sì, sono ormai diventati “cosmici”in Italy.
    Se poi si trattasse di una macchina del tempo come qualche altro Ipotizza ..beh potremmo per esempio conoscere Anita quando era a Milano dalle suore…!!

    saluti cc

  5. controcorrente
    controcorrente says:

    caro peter,
    a questo punto devo dire che che “se lo sapevano in molti”sulla sQuola ittalica elementare , allora l’unica che non lo sapeva era la Gelmini.
    Il guaio è che Lei è il ministro alla PI ittalica , noi “modestamente” no..

    un saluto
    cc

  6. controcorrente
    controcorrente says:

    x Peter

    Sulla “pedanteria” degli Ittalici insegnanti ,beh devo dire che più o meno non si distinguono da altri “baldi”rappresentanti di tutte le “caste”, “mezze caste”et similia che circolano sul sacro suolo!
    Cosa vuoi ,come disse qualcuno il mare mare è vasto e si trovano “galleggianti” un pò da tutte le parti.

    saluti
    cc

  7. Anita
    Anita says:

    x Hlafo { 09.09.08 alle 11:32 }

    RE: il biochimico Otto Rössler dell’università di Tübingen, riguardo l’esperimento dell’organizzazione europea per le ricerche nucleari,più conosciuto come “cern”, ha ieri sera alla televisione tedesca con sgomento parlato della sua teoria, per cui, Nicotri e hvg, Uroburo e Sylvi ,Cerutti Gino e Anita, Peter e Marco Tempesta, si ritroveranno pressati per bene ,in una pallina del diametro di circa 2 cm.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Mi ha messo in pensiero, spiegazioni please.
    Sono claustrofobica…
    (Cerutti Gino e Anita, in una pallina del diametro di circa 2 cm ? )

    Saluti, Anita

  8. controcorrente
    controcorrente says:

    Questione di fiducia…!

    Nonostante i proclami del governo, in Europa restano «riserve» su alcune norme in materia di rifugiati, di ricongiungimenti familiari e di libera circolazione. Il 18 settembre una commissione del Parlamento Ue sarà in Italia per «verificare se quanto scritto nel rapporto del governo italiano è vero», ha detto il commissario Barrot.

  9. controcorrente
    controcorrente says:

    Tanto per non dimenticare….

    Oggi all’Ialica TV ho sentito un bel servizio, sull’addestramento dei “cani da valanga”della CRI ittalica.
    Decisamente ,bellissimi e intelligentissimi animali.
    Poi ho ascoltato i dati :”mediamente vengono investiti da valanghe circa 74 persone all’anno di cui circa i due terzi vengono salvati da questi animali!

    Poi leggo :

    Ancora due incidenti mortali sul lavoro: un muratore di 55 anni è rimasto schiacciato, a Modena, da uncarico di rotoli di catrame. Il pianale è precipitato da un’altezza di circa trenta metri e ha colpito l’uomo. A Cosenza invece un operaio è morto in un cantiere, travolto dall’improvviso cedimento del terreno.

    La domanda , quando metteremo i cani salvavita sui luoghi di lavoro?
    Legittima o meno questa domanda ?

    cc

  10. Hlafo
    Hlafo says:

    Caro controcorrente, in risposta al suo post Nr. 359, lei sicuramente avrà letto o visto qualche documentario sulla visita di hitler in Italia. Semo o nun semo forti. Il materiale bellico viaggiava pure lui, hitler nè era rimasto colpito e non si accorgeva che erano sempre gli stessi aerei e gli stessi cararmati.
    Alla commissione del parlamento faranno vedere,quel che il governo italiano interessa che vedano. Hanno secondo lei possibilità di veri controlli? Secondo me no.
    Non so come interpretare quello che ha invece scritto nel post Nr.360, ovvero:-
    “La domanda , quando metteremo i cani salvavita sui luoghi di lavoro?
    Legittima o meno questa domanda ?”

  11. Furtaya
    Furtaya says:

    Per Nicotri n. 345

    Si sono stati tagliati i miei commenti contro due scalmanati a lei contrari e ch’erano a sostegno di un commento di A. Zaimbri che difendeva a spada tratta lei Nicotri e il suo blog ” Aruotalibera “.

    Saluti.

  12. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Furtaya

    Grazie per la specificazione. Direi che è un comportamento che si commenta da solo, specie alla luce di quanto avvenuto. Vede che avevo ragione io ad essere pessimista? Anche perché avevo altri elementi di giudizio. Spero un giorno di poter rendere noto tutto.
    Un caro saluto.
    pino nicotri

  13. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Komare!
    Le piacerebbe, eh? Altro che claustrofobia…
    A quell’età… che lazzarona!

    C.G.

  14. marco tempesta
    marco tempesta says:

    L’alieno

    Se un alieno decidesse di scendere sulla Terra, gli consiglierei di scendere a Napoli.
    Perché proprio a Napoli?
    Perché in qualsiasi altra parte del mondo, sarebbe “l’alieno”.
    A Napoli, sarebbe un napoletano.
    Succederebbe verosimilmente così:
    L’alieno è alla fermata dell’autobus. La vecchietta lo guarda, incuriosita:
    – Ma sapete che siete proprio strano? Da dove venite?
    – Vengo da Marte.
    – Ah… e dov’è?
    – In cielo.
    – Ah, venite dal cielo?
    – Eh… si
    – Da Marte, avete detto…
    – Si, da Marte.
    – Ah… e come vi chiamate?
    – Fgjhkrpoisjlnbi.
    – E’ troppo difficile. Vi offendete se vi chiamo Gennarino?
    – Gennarino mi piace, si, va bene.
    I due salgono sull’autobus. La vecchietta dice a tutti che il suo amico viene da lontano, da Marte e si chiama Gennarino.
    I presenti lo guardano incuriositi. Un passeggero gli dice:
    – Vi piace Napoli?
    – E’ bellissima.
    – Qualche volta dovete venire a casa mia, vi offro un caffè alla napoletana!
    Naturalmente, a prendere il caffè ci sarà tutto il vicinato. Rispettosi, gentili, cerimoniosi.
    Gennarino sarà invitato a prendere molti caffè. Ormai è napoletano a tutti gli effetti:
    è, per tutti, “Gennarino o’ marziano”!

  15. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI
    Ho ricevuto alcune confidenze da miei colleghi secondo i quali il mio blog sul sito de L’espresso non è stato chiuso perché sono andato in pensione, ma perché ospitavo interventi anche molto critici sulla politica e certe azioni di Israele. In effetti, io sono andato in pensione il 31 agosto, o meglio il 29 perché il 31 era domenica e il 30 sabato, giorni non lavorativi. Il mio blog invece è stato cancellato all’improvviso, e senza nessun preavviso, solo la tarda mattinata del 4 settembre, cioè ben 6 giorni dopo. Durante i quali avevo pubblicato due nuove puntate..
    Il lato comico, anzi grottesco, è che – a parte qualche commento di Uroburo in risposta alla monomania di hvg e panteganevarie, – si trattava sempre di post che riportavano solo ed esclusivamente discorsi e articoli di ebrei, prelevati da un sito gestito da ebrei. Che però hanno la grave colpa di non leccare i piedi a Sharon, ad Olmert e ad altri leader di destra più o meno fanatici né ai sionisti in genere e annessi coloni.
    Stando a quanto mi è stato raccontato ieri ed oggi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la pubblicazione il 4 notte e mattina di quattro commenti, di cui uno duplicato, tutti in lingua inglese, che riportavano vecchi discorsi, per certi versi storici, di ebrei famosi e influenti contrari al sionismo e al tipo di Stato che i sionisti volevano fondare nella Palestina storica. Vi riporto qui di seguito gli Url dei tre interventi che a quanto pare hanno fatto azionare la mannaia della mia improvvisa decapitazione:
    http://codoh.com/zionweb/ziondark/zionopp01.html
    http://codoh.com/zionweb/ziondark/zionopp02.html
    http://codoh.com/zionweb/ziondark/zionopp03.html

    Che dire? No comment.
    Mah
    pino nicotri

  16. Linosse
    Linosse says:

    Le preoccupazioni sui buchi neri,chiaramente di proporzioni infinitesime come quelle de CERN,sono infondate.
    Il buco nero si crea in modo naturale da una imposione di una stella(per es.delle dimensioni del sole).La implosione riduce lo spazio tra nucleo ed orbitali elettronici con una concentrazione elevatissima di massa, una elevatissima forza di gravità e conseguentemente di peso.
    Chiaramente l’energia per ottenere questo è a sua volta elevatissima.
    L’esperimento del Cern non dispone di una energia elevata ed inoltre lo “scontro” in questo caso è di particelle infinitesime per cui nel caso si dovesse creare un buco nero ,una volta raggiunte dimensioni apprezzabili, penetrerebbe la terra passandola da parte a parte
    Tutti i giorni siamo investiti da raggi cosmici,quelli ricercati nel Gran Sasso, che impattano la terra e siamo ancora qui a commentare.
    Saluti
    L.

  17. huato van ghetz
    huato van ghetz says:

    nicotri, smettila di citarmi a sproposito.
    sei liberissimo di raccontare storielle a quelli che non ti conoscono. io ti ho conosciuto quanto bastava per non voler avere a che fare con te. e smettila di raccontare in giro che sei stato fatto fuori dalla potentissima lobby ebraica. quando mi hai chiesto di intercedere con Pacifici, a mia domanda se ti conoscesse, mi ha risposto con una efficacissima espressione romana: “chi se l’é mai …….to”.
    lascia il complottismo demogiudoplutomassonico ai fascisti se non vuoi che ti si scambi per uno di loro.

  18. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Cioè ( come dicono gli adolescenti) fatemi capire: se io posto su un qualsiasi blog dell’espresso tre o quattro articoli antiebraici, il blog viene eliminato?
    Mah, la mia impressione è che Pino è un personaggio scomodo, ingestibile e quindi pericoloso. I post antiebraici sono la scusa buona per giustificare l’eliminazione. Il direttore di un giornale e credo, ancor prima di lui l’editore, è come il cocchiere che deve tenere a bada il tiro di cavalli che trainano la carrozza. Se un cavallo è bizzarro, lo si toglie dal tiro.
    Io credevo che l’Espresso differisse dagli altri giornali perchè era un team di giornalisti ‘bizzarri’. Devo ricredermi, sono addomesticati come tutti gli altri. Chi non è addomesticabile è fuori.

  19. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Linosse.
    Una domanda: se io affermassi che tra me e il più remoto punto dell’Universo non c’è energeticamente soluzione di continuità, secondo te direi una verità o una fesseria?
    Non c’entra col buco nero, in ogni caso.

  20. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Pino,
    perchè voler giustificare a tutti i costi, nei confronti di noi forumisti, la chiusura del vecchio blog? La chiusura è un dato di fatto, cosa fatta capo ha. Se noi siamo tutti qui, significa che non abbiamo bisogno di giustificazioni. La nostra stessa presenza è di per sè un attestato di stima. Non mi sembra si sia allontanato nessuno, dopo il fattaccio, a parte i nomi che sappiamo, parte integrante della polemica. Questo vuol dire che il blog funziona, va a gonfie vele anche se non ha la sponsorizzazione di un giornale ex prestigioso qual era l’espresso.
    E’ ciò che conta, dopotutto. O no?

  21. huato van ghetz
    huato van ghetz says:

    x m.t.
    esattamente. difficilissimo da credere.
    attendo con impazienza che porti qualche nome o qualche post.
    la verità é che non può portare nulla.
    la rete é piena di siti antisemiti. figuriamoci se uno in più può crearci dei problemi. certamente non quelli citati(in inglese).
    certamente non quelli di evidentissimo orientamento filopalestinese.
    avesse il coraggio di citare chi gli ha fatto queste “confidenze”.

  22. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ma vedi Huato, le due cose non si escludono. certo, necessitava una scusa per silurare un personaggio scomodo. La scusa è stata trovata. La direzione si è appigliata all’immaginario antisemitismo e lo ha fatto fuori. Quindi, le confidenze che Pino ha avuto, sono verosimilmente esatte.

  23. marco tempesta
    marco tempesta says:

    In ogni caso, non dimentichiamo che Pino è stato vittima di un serrato quanto ignobile attacco da parte di forumisti che con ossessiva frequenza lo accusavano di antisemitismo. Non so se mi spiego.

  24. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Ok, ho finalmente terminato il mio secondo romanzo. Me lo trascinavo da 13 anni. La sfida con me stesso, era creare un romanzo di tipo fantasy che piacesse alle ragazzine adolescenti.
    Dando retta a chi ne ha letto le bozze, credo di essere riuscito nell’intento. Poichè parla molto di bisessualità femminile, ho pensato di proporlo a delle associazioni femminili sensibili all’argomento. Certo, non è un libro che le edizioni paoline sarebbero felici di pubblicare.
    Potrei farlo pubblicare dall’associazione che edita il giornale, ma non è il genere di libro che una mamma consiglierebbe alla figlia.
    Le figlie sono più avanti delle mamme. Quando qui al giornale è stata proposta alle redattrici giovani un’inchiesta sulla sessualità adolescenziale qui da noi, loro ci hanno dissuaso, dicendo che cse a noi la sessualità adolescenziale sembrava un problema, per loro era la normalità.

  25. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x marco tempesta

    Ho solo riferito cose dettemi e ho fatto notare una cosa che prima mi era sfuggita, dato anche che non credo ai complotti e faccio fatica a credere che ci sia gente cattiva per giunta in modo gratuito. La coincidenza di quei tre post c’è, è un fatto, così come è un fatto – grave e assolutamente inedito – il precipitoso far sparire il blog. Non è una procedura normale, neppure educata: fosse stato per il mio pensionamento, la via che sarebbe stato corretto percorrere era un avviso ai lettori, oltre che a me, del tipo: “Ci spiace che poichè Nicotri compie 65 anni, ecc., ecc. ecc. “. Ma anche questa sarebbe stata in realtà una toppa, perché altri colleghi sono andati in pensione tenendosi il blog e un contratto di collaborazione fisso, come del resto promesso per iscritto anche a me a tutto il 1° luglio, e senza accenni diversi a tutto il 4 e 5 agosto, cioè nelle mail speditemi in quelle date. Il trattamento diverso rispetto gli altri e il cambio di rotta improvviso c’è ed è dimostrabile “per tabulas”. Del resto la feccia che da mesi razzola sappiamo bene come e dove ha giustappunto preteso questo, la mia cacciata: ergo…
    Sono stati precipitosi e strafottenti come per il blog mi pare di Vizzari, quello che trattava di cibi e cucina: lui aveva osato criticare pesantemente un servizio di copertina de Lespresso, e il giornale l’ha cacciato, cancellato di colpo. Esattamente come hanno fatto con me. E’ evidente che ai loro occhi devo avere fatto qualcosa di terribile. come appunto agli occhi della sunnominata feccia: occhi puntati quindi sulla stessa cosa, sulla stessa mia colpa.
    Il lato laido di certa gente, felice come una Pasqua, è che sono felici sia stato tolto un lavoro a qualcuno, in questo caso a me. Davvero gentaglia. Ma non mi lamento: sono abituati a fare ben di peggio, dove possono. Avessi voluto, sapevo come tenermi il blog e anche altro: bastava mettere la mordacchia e censurare certi post. Ma se è vero che ognuno ha un prezzo, non credo che il mio siano i 30 danari o euro per tradire la libertà di pensiero e di stampa.
    Un caro saluto.
    pino
    p.s. A quando la rimpatriata da Giulia?

  26. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x huato van ghetz

    Le ho già detto che lei non è gradito, in questo spazio, dato il suo modo di fare. Cerchi di essere educato e mi eviti il doverla bannare. Per il resto, alluda e ragli ciò che più le pare e piace, non le devo dimostrare un fico secco e la sua stima non mi interessa neanche un po’. Anche ammesso, ma non concesso, che siano vere le cavolate che lei dice e le cose cui insiste ad alludere, non si vergogna a minnacciare continuamente di non rispettare la dovuta riservatezza e di “rivelare” pubblicamente le mie orribili miserie? Dove ha imparato un tale comportamento? Mi pare si comportino così solo i mafiosi, ma quelli di bassa tacca.
    Il lato grottesco di questa sua eleganza di comportamento è che la causa del mio farmi vivo con lei è stato il dispiacere del da lei tanto disprezzato Uroburo di vederla offesa sul blog in mia assenza. Avrei dovuto fregarmene e lasciarla nel suo brodino.
    A mai più sapere nulla di lei e dei bei tipi come lei.

  27. sègolene
    sègolene says:

    Ecco cosa ho scritto da gilioli. NON è stato censurato
    se ha riportato quei post è stato nel blog di nicotri e sa a chi erano rivolti quegli attacchi. Allora perchè non dice che nicotri era giustamente stufo di essere insultato continuamente da gente (o meglio anonimi vigliacchi) ch si scomodava adirittura dagli usa (city: raytown)x gettargli addosso del fango?

    La mia opinione (e di molti altri membri dl suo blog) è che l’unica colpa di nicotri sia stata quella di criticare l’operato del govrno israeliano per le continue violazioni dei diritti dei palestinesi. Un vero nervo scoperto in questo paese
    ———————–
    x huato:
    si vergogni, lei gira i blog dell’espresso lamentandosi di essere stato bannato da nicotri SOLO PERCHE’ EBREO! Assurdo, come se io dicessi ch nn mi piace berlusconi perchè è milanista!
    Dato iL Suo inqualificabile attggiamento, credo che dovrebbe avere almeno la decenza di nn farsi più vedere qui

  28. Linosse
    Linosse says:

    Come ho già commentato il tempo deposita polvere che uniforma tutto ma non tutti.Anche l’Espresso negli ultimi tempi ha fatto da tappeto dove si nasconde la polvere,nessuna meraviglia.
    Cambiano i tempi ed anche i modi di comunicare ,l’importante è avere gli interlocutori giusti e che si comportano da persone adulte e non da bambini a cui hanno tolto la nutella dopo le magagne di cui si è dimostrata l’evidenza.
    Per Pino Nicotri verrà il tempo in cui tutto si chiarirà,al momento è meglio non dare troppa importanza ai virus hvg e similia,
    l’ultima forma virale l’ho “depositata” nel suo posto naturale ed opportuno per cui ho già esperienza e non mi crea problemi.
    Spero che così sia anche per gli altri partecipanti a questo blog che mi sembrano addirittura vaccinati per queste fastidiose forme virali di fine estate.
    Saluti
    L.

  29. peter
    peter says:

    xHlafo

    la certezza di voler fare o essere qualcosa (che e’ gia’ qualcosa, questo glielo concedo) non equivale certo alla certezza che avverra’. Lapalissiano. Ci sono poi anche i nevrotici che dubitano della realta’ delle proprie percezioni, ma lasciamoli perdere.
    Il punto e’, si puo’ dubitare di tutto, ma se dubitiamo pensiamo, e se pensiamo esistiamo. Le certezze non richiedono pensiero o sforzo (proprio come il Viagra). Tuttavia credo sia altrettanto giusto dire, sento dunque esisto, vedo dunque esisto, etc. Cartesio era troppo cerebralista.
    Al momento, dubito che il vecchio blog di Nicotri sia stato chiuso per via della lobby ebraica, che in Italia non credo conti un granche’.
    But I stand to be corrected, come si dice da queste parti.
    Che tempo di m…

    Peter

  30. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x ségolene

    Io però non l’ho mai bannato, tant’è che aveva allagato il blog. E’ una delle amenità piagnone che si inventa. Comunque, tirèm innànz: guardiamo avanti.
    Un saluto.
    pino

  31. Anita
    Anita says:

    RE: Cerutti Gino { 09.09.08 alle 18:20 } Komare!
    Le piacerebbe, eh? Altro che claustrofobia…
    A quell’età… che lazzarona!

    C.G.
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Beh…volendo anche alla mia eta’….ecc….
    Solo che gli uomini sono solo maschilisti…non tutti per fortuna.
    “Tu mi piaci, ed e’sufficiente” ????
    Il fatto che non mi vanno non ha alcuna importanza per loro.

    Ma si parlava di claustrofobia, benche’ lei sia simpatico e baffuto, non mi andrebbe essere in una pallina di 2 cm, con lei e con nessun altro.
    Bye, Anita

  32. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Mah…io pensavo che la catapulta fosse stato il parigino Sig. B.
    In seguito al suo sfortunato articolo…colpa di Word.
    Too bad, Anita

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Se parla dell’articolo di fine agosto, “Micro” e “Macro”, non è stato “sfortunato”: l’incidente con Word mi ha poi fatto riflettere che era meglio togliere alcune cose, ma solo perché intanto le avevo dette. Il signor B non ha fatto da catapulta, impossibile abbia tanta importanza, come non credo l’abbiano fatta altri, credo poco perfino alle lobby, forse perché faccio fatica a credere alle consorterie, anche se so bene che invece esistono, e non solo la massoneria e l’Opus Dei. Se un direttore è milanista magari gli secca che ci sia non di rado chi critica il Milan e faccia incazzare qualche scalmanato tifoso che urla di lesa maestà “milanina”. Meglio evitarsi le seccature, no?
    Il lato comico, o grottesco, è che il nostro ultimo eroe piagnone è stato lui, sul forum del mio blog a L’espresso, a dire che a L’espresso arrivava Banca Intesa e sarebbero stati tempi duri. Forse la mia sorte è dipesa da quei “tempi duri”? Non lo so, non so neppure se e che cavolo c’entri Banca Intesa, ma mi fa inorridire chi gioisce perché hanno fatto fuori qualcuno, per esempio il blogmaster di Aruotalibera con una erre. A me se buttassero fuori dal lavoro il signor B o il piagnone allusivo-pallonaro ne sarei molto dispiaciuto. Gioire perché hanno fatto tacere un giornalista è da fascisti, altro che storie.
    Comunque, con calma, credo che riuscirò a chiarire tutto ciò che c’è da chiarire. Sono un ragazzo paziente, tollerante ed educato, NON ho mai pestato i piedi a nessuno: quindi, NON sono il tipo che se li fa pestare e dice anche grazie. Intendiamoci: non mi ispiro all’orrendo “occhio per occhio, dente per dente”, ma solo al fatto che quando si diventa maggiorenni si è responsabili delle proprie azioni, anche di quelle non buone o malvagie.
    E poi, ripeto: avessi voluto restare dov’ero, col sedere al caldo, sapevo bene come fare. Ai 30 danari però preferisco la dignità. Sono orfano di madre dall’età di 8 anni, e da 20 anni anche di padre: non ho bisogno di essere adottato da nessuno, né da un giornale né da un direttore o direttora. E se c’è gente così cretina o incivile che ripaga malamente 35 anni di lavoro, magari solo perché è milanista e io invece non amo le squadre di calcio, beh, allora peggio per loro. In vita mia non ho mai cercato di rendermi simpatico o antipatico, ma solo di essere me stesso. Ho pagato prezzi a volte pesanti, ma sono qui. E c’è tanto da fare. Ne ho visti passare di cadaveri…
    Tutto bene lì da lei? Il suo naso? Il cane?
    Un caro saluto.
    ‘Notte.
    pino

  34. Linosse
    Linosse says:

    X M.T.371
    Come sosteneva Socrate l’unica cosa che so è quella di non sapere,per le teorie dellUnverso sono addirittura un infinitesimo di igoranza.
    Si può immaginare ad un Universo ad 11 dimensini?.
    Per dare una risposta alla tua domanda sulla continuità energetica dell’Universo posso solo fare la ipotesi già sostenuta dal fisico Steinhard con la sua Teoria degli archi:
    “Tutto il nostro universo è solo un foglio, (tipo carta moschicida)o una 3-D brana, che si muove attraverso un fondo di quattro dimensioni chiamato “la massificazione.” Il nostro brana non è l’unico ne esistono altre muovendosi anche per la massificazione. Come due fogli di carta possono essere lanciati una contro un’altra in un tempo definito, distinte 3-D branas potrebbe urtare dentro la massificazione. ”
    Da questa teoria si potrebbe dedurre che sicuramente esista continuità energetica,infatti i vari universi sovrapposti hanno distanze molto ridotte e generano continuamente successioni di Big Bang per cui vi è uno scambio notevole di energia.
    Concludo dicendo che sono Linosse e non Ben. 16 autodefinito dopo PIO IX(se non sbaglio e do i numeri)infalllibbbile
    Saluti
    L.

  35. Anita
    Anita says:

    Caro Pino,
    nella vita pubblica si fanno tanti nemici, non si sa’ mai chi ha il pugnale in mano.
    E’ facile per noi ad esprimere opinioni, ma noi siamo solo bloghisti ed infine non abbiamo un nome o recapito.
    Qui, tutto bene, il mio naso…nasino, e’ in buone mani, niente di serio.
    Da donna e vanitosetta, e’ normale che mi preoccupo per l’estetica…
    Alexander e’ nel pieno della sua bellezza e carattere, grazie a lui cammino ogni mattina, pioggia, vento, caldo, freddo e neve.
    Senno’ a volte starei in vestaglia tutto il giorno.

    ‘Notte, Anita

    PS: Quando mio marito era in business, non potevo esprimere alcuna opinione che avrebbe causato controversie.
    Adesso non me ne importa…sono la mia padrona !!!!
    Good feeling…!!!

  36. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Scusate non ho letto i commenti e potrei essere “fuori tema”.
    Volevo solo informarvi che i miei commenti vengono sistematicamente cancellati in quasi tutti i Blog d’Autore de L’espresso, almeno da quelli ancora funzionati che sono 4 su 10.
    Ovviamente la direzione non risponde alle mie lettere di protesta, ma io non demordo, perché anno cancellato i miei commenti me lo devono dire a costo di andare a bussare al n° 90 di Via Cristoforo Colombo a Roma.
    SAlutoni Antonio

  37. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    MOGOL, LUCIO BATTISTI, MAURIZIO VANDELLI
    E SONO PASSATI 40 ANNI

    A Reggio Emilia a presentare, nel decimo anniversario della morte, il libro intervista a Mogol su Battisti scritto insieme a Giorgio Lauro. Con noi è Maurizio Vandelli. La sera la piazza è sua. Quando attacca le canzoni di Lucio Battisti scatta una specie di straniamento. Sono passati 40 anni. Lui è sempre lì, sul palco, ed io sono sempre qua, sotto il palco. Ma che passano a fare gli anni? Fa impressione vedere gente della mia età muoversi, ballare, agitare le mani, oscillare accendini, cantare in coro “chiamale emozioni”. Cose che possono succedere solo a Reggio Emilia.

  38. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x C. G.

    Dimenticavo: è una nota diffusa da Claudio Sabelli Fioretti. E’ lui che parla, non io.
    Non hai risposto al mio post dove ti ho chiesto se ricordi Ivan della Mea e la sua canzone “verrà un uomo vestito di bianco….”.
    Mi pare si intitolasse “Io so che un giorno”.
    pino

  39. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino.
    Io so che un giorno
    verrà da me
    un uomo bianco
    vestito di bianco
    e mi dirà:
    «Mio caro amico tu sei stanco»
    e la sua mano
    con un sorriso mi darà.

    Mi porterà
    tra bianche case
    di bianche mura
    in bianchi cieli
    mi vestirà
    di tela greggia dura e bianca
    e avrò una stanza
    un letto bianco anche per me.

    Vedrò il giorno
    e tanta gente
    anche ragazzi
    di bianco vestiti
    mi parleranno
    dei loro sogni
    come se fosse
    la realtà.

    Li guarderò
    con occhi calmi
    e dirò loro
    di libertà;
    verrà quell’uomo
    con tanti altri forti e bianchi
    e al mio letto
    stretto con cinghie mi legherà.

    «La libertà
    – dirò – è un fatto,
    voi mi legate
    ma essa resiste».
    Sorrideranno:
    «Mio caro amico tu sei matto,
    la libertà,
    la libertà più non esiste».

    Io riderò
    il mondo è bello
    tutto ha un prezzo
    anche il cervello
    «Vendilo, amico,
    con la tua libertà
    e un posto avrai
    in questa società».

    Viva la vita
    pagata a rate
    con la Seicento
    la lavatrice
    viva il sistema
    che rende uguale e fa felice
    chi ha il potere
    e chi invece non ce l’ha.

    x La komare.
    Komare!
    facciamo così: quando ci incontreremo (non si sa mai nella vita)
    ci fidanziamo. Ma solo se lei è capace di ballare il tango.
    Mi accontenterei pure del Cha-Cha-Cha.

    Ooooooooolè!

    C.G.

  40. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    x Pino
    Maurizio Vandelli, quello dell’Equipe 84?

    …seduto in quel caffèee io non pensavo a teee…
    29 settembre (di Battisti/Mogol)
    Bei tempi.

    C.G.

  41. marco tempesta
    marco tempesta says:

    “…perché anno cancellato i miei commenti me lo devono dire a costo di andare a bussare al n° 90 di Via Cristoforo Colombo a Roma.”
    ——————
    Caro Antonio, chi to’ ffa fà, dicono a Napoli.
    E’ scritto: ‘ti ho pesato e ti ho trovato scarso’. Applicalo a L’Espresso. Se è un giornale irregimentato, cosa perdiamo tempo a fare? C’è dell’altro in cui impegnare le nostre energie. Quando si parlerà dell’Espresso con amici e conoscenti, si farà presente che è come tutti gli altri: servo del padrone. Sarà sufficiente.

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Pino:
    Questo per me è un anno molto moscio. Non riesco a spostarmi da Bisceglie in nessuna maniera. Niente Svizzera, niente Golfo di Gaeta, niente Roma, niente Milano, niente di niente. La massima distanza che sono riuscito a percorrere è stata napoli una volta e Manfredonia un’altra volta. Poi stop.
    Giulia a fine Settembre rinnoverà il ristorante, almeno queste sono le intenzioni. Lo allargherà. Non appena mi darà il via libera, un salto a Milano lo faccio di buon grado, anche perchè ho delle altre amiche da salutare. Uan rimpatriata, se sarà possibile, molto volentieri!

  43. Hlafo
    Hlafo says:

    xPeter
    Non parliamo lingue diverse, vero caro Peter?
    Per me la certezza per una qualsiasi cosa, non è sedermi e aspettare che si avveri quel qualcosa.In quel caso avrei dei dubbi.
    Il dubbio, per come la penso io, viene eliminato e subentra la certezza nel reagire,pensare, fare e lavorare.Nel minimo dubbio, reagirei,penserei, farei e lavorerei male. Non è daccordo?
    Ciononostante come scrivevo ieri, può andare buca,in quel caso bisogna analizzare dove si è commesso lo sbaglio e ricominciare”nella certezza” da capo.Questo è , quello che fà la vita interessante.Un saluto

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Linosse, sulla fisica nucleare c’è ancora tutto da imparare. Conosco la teoria delle stringhe. Secondo me non ci siamo ancora. La mia visione della manifestazione delle forze è un’altra.
    Non sono un fisico, sono un visionario. Non è detto però che un visionario sia da meno di un fisico. Specie la fisica delle particelle, a me sembra molto campata in aria. Nel senso che si vedono degli effetti e li si scambiano per cause. Per me, le particelle che vengono registrate sono la risultante di un’interferenza tra più onde, costituite di un’energia che da sola non è materialmente rilevabile, poichè qualsiasi rivelamento lo si fa per differenza o per paragone. Ovvero, ciò che noi rileviamo di valore energetico = 1, in realtà è, come minimo, di valore 2. Le particelle si differiscono, perchè esistono interferenze complesse, che generano fenomeni rilevabili come ‘nodi’ energetici, definiti erroneamente ‘particelle’. Io faccio sempre l’esempio dell’effetto Moirè, quando voglio esemplificare questo concetto. Dobbiamo ammettere che un’energia senza soluzione di continuità apre orizzonti infiniti.

  45. Pasquino
    Pasquino says:

    QUANDO LA GUERRA COMINCIA

    Forse i vostri fratelli si trasformeranno
    e i loro volti saranno irriconoscibili .
    Ma voi dovete rimanere eguali .
    Andranno in guerra , non
    come ad un massacro ,
    ad un serio lavoro . Tutto
    avranno dimenticato .
    Ma voi nulla dovete dimenticare .
    Vi verseranno grappa nella gola
    come a tutti gli altri .
    Ma voi dovete rimanere lucidi

    Bertold Brecht

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