Il berlusconismo interpreta ed esprime il nuovo, per brutto che sia. La sinistra è rimasta in mezzo al guado, legata al c’era una volta

Credo di avere capito cosa è successo in Italia negli  ultimi tempi, politicamente parlando, e perché la sinistra è conciata come è conciata. In soldoni, mentre le nuove realtà economicamente importanti hanno trovato una loro rappresentanza politica, cioè nuovi partiti e anzi sono riuscite e esprimerli in prima persona fino a conquistare buona parte dei nuovi strati sociali, la maggioranza del parlamento e il governo del Paese, la sinistra è rimasta ferma alla difesa dell’esistente. Crollata l’Urss, il Partito comunista s’è trovato senza il suo referente principale. il suo azionista di riferimento. E man mano che è cambiata la realtà produttiva, dalle grandi industrie e dalle grandi fabbriche al “piccolo è bello” e all’uso selvaggio della manodopera extracomunitaria, il partito comunista si è mana mano trovato la sua base sociale di consenso sempre più erosa e frantumata. Il Pci è diventato “la Cosa”, “la Quercia”, ecc., fino ai DS e al PD, ma avendo come riferimento più che altro se stesso, cioè le sue strutture di partito, che le nuove realtà sociali. Idem i vari partitini che nel nome sono rimasti comunisti, oggi ben quattro.Fausto Bertinotti è diventato presidente della Camera, ma non ha mai saputo spiegare come intendeva rifondare il comunismo il suo partito che pure si chiamava Rifondazione comunista. Rifondare cosa, come? Mistero. E giochi di vertice, di politici di professione, di apparati di partito, di nomenclature, mentre la base sociale si frantumava, cambiava composizione, diventava cosa e cose diverse da ciò che era prima. Ricordo che una volta si andava davanti ai cancelli delle grandi fabbriche, il Petrolchimico di Marghera, quello di Porto Torres, la Fiat di Torino, ecc., e si volantinava, si dialogava, si organizzava modellando gli interventi sui bisogni dei lavoratori e sulle caratteristiche delle singole fabbriche e singole realtà produttive. Le cellule di partito affondavano cioè le loro radico nel robusto corpo del mondo dei lavoratori i cui arti e le cui articolazioni erano i luoghi di lavoro, ben precisi e di massa, cioè con un grande numero di tute blu.

Poi il blu delle tute si è man mano stinto, perché il padronato ha cambiato il modo di produrre, le grandi fabbriche sono finite, a Milano oggi ciò che era grande fabbrica è un posto che “produce moda” o una città commerciale o un polo universitario o un’area da fiera, a Sesto S. Giovanni ancora peggio, a Torino i terroni sono stati ricacciati a Sud. E sostituiti con gli extracomunitari, che nei cantieri edili sono la norma. Quelle che una volta erano le cellule di partito, e di sindacato, cioè gli elementi costitutivi dell’organizzazione di partito modellata sulla fisionomia delle realtà produttiva italiana, si sono sfaldate o sono diventate – rispetto ai nuovi “dannati della Terra” arrivati dal Sud del mondo per prendere il posto di quelli che erano stati i terroni del sud dell’Italia –  realtà privilegiate. Oggi avere ancora gli scatti in busta paga è un privilegio, un lusso che viene additato con ludibrio dai datori di lavoro, un volta si chiamavano sfruttatori, perché vengano eliminati in nome dell’eguaglianza livellata verso il basso anziché verso l’alto. Il ritornello è: “Non è giusto che tu  abbia gli scatti d’anzianità e io no”. Dalla solidarietà di classe si è passati all’egoismo e all’invidia personale. La conclusione infatti non è che tutti lottano per avere tutti gli scatti decenti in busta paga, ma reclamano in maggioranza, aizzati dal padronato, l’eliminazione degli scatti per tutti. L’eguaglianza intesa come impoverimento generale e non come sviluppo del reddito per tutti.
Al contrario, le nuove realtà produttive, dall’illegalità di massa alla pubblicità e alle televisioni, hanno saputo costruire strumenti politici nuovi, vedi  Forza Italia e la cosiddetta Casa delle Libertà, che non si sono posto il problema di come far sopravvivere un “vecchio e glorioso” partito, come per esempio la Dc o il Psi, ma di fondare un partito nuovo. Anziché rifondare, come emblematicamente si illudeva anche nel nome Rifondazione comunista, si sono posti il problema di fondare. Vale a dire: anziché rifondare l’esistente, e i pregresso, fondare il nuovo,  dargli fondamenta partitiche. Quello che chiamiamo berlusconismo è un fenomeno nuovo, anche se afflitto dai tipici vizi italiani, mentre la sinistra è rimasta un fenomeno non nuovo. Quello che chiamiamo berlusconismo ha saputo dare voce al nuovo, anche se si tratta della voce del padrone, quello di Arcore&C, e il nuovo pare proprio effimero. La sinistra, o quella che chiamiamo la sinistra, non ha saputo dare voce al nuovo perché non ha saputo sostituire nulla alla vecchia struttura per cellule sui luoghi di lavoro per il semplice motivo che i luoghi di lavoro sono stati cambiati, profondamente cambiati, e gli attivisti non sapevano più dove cercarli i lavoratori, a partire dalle tute blu. E infatti oggi c’è un enorme numero di lavoratori, non solo la massa di immigrati, privi di rappresentanza e tutela sindacale reale, anzi privi perfino di definizione professionale e quindi contratti di lavoro decenti. Massimo D’Alema si illuse di fa emergere il lavoro nero, invece è stato “immerso”, verso il basso, anche il lavoro “bianco”, cioè contrattualizzato, con busta paga regolare. Se ci pensiamo bene, il governo D’Alema non ha fatto latro che anticipare, nel mondo del lavoro, quello che Uolter Veltroni ha combinato a livello partitico: convinti entrambi che “se po’ fa”, si sono accorti che invece “non se po’ fa gnente”. Il dramma è che non se ne sono accorti solo loro, ma i molti milioni di italiani rimasti col sedere per terra e privi di rappresentanza politica, e sindacale, adeguata, vale a dire adeguata ai tempi che sono cambiati.
Così stando le cose, le prospettive non mi pare siano rosee. Il centro destra è una accozzaglia, ma in sintonia con l’accozzaglia del Paese. Il centro sinistra è una serie di orsi che non abitano più il Polo, grande e compatto, ma tanti iceberg che si stanno liquefacendo, la prospettiva cioè è del naufragio. O dell’imparare a nuotare nel freddo mare nuovo pena l’affogare.
Il dramma supplementare è che in un Paese come la Francia o la Germania o l’Inghilterra o la Spagna o gli Usa il centro destra e la stessa destra hanno idee, programmi, strategia, giuste o sbagliate che siano, ma hanno disegni comunque ancorati alla realtà. Il centro destra e la destra italiana sono la corte del signor Berlusconi, che sta stremando e impoverendo sempre di più gli italiani, ipnotizzati dalle sue tv e dal mondo irreale che decantano, pur di tenersi per intero lui il bottino accumulato in molti anni e in modo non sempre limpidissimo.
Intanto non investiamo sulla scuola, sulla ricerca, sulle Università, sull’ammodernamento tecnologico, ecc., non investiamo cioè sul futuro e sui giovani, sempre più tra i meno preparati (ed educati) d’Europa mentre i marziani della Cina, dell’India, ecc., sfornano laureati e brevetti in quantità mostruose.
Sta per bussare alle porte anche il gigante sudamericano trainato dal Brasile e magari alimentato dal petrolio venezuelano oltre che dalla volontà di emancipazione dagli “yankees”  inoculata dal molto resistente germe cubano. E se gli sciiti riusciranno a unificare il blocco Iran-Iraq busserà o meglio riprenderà a bussare il gigante islamico.
Credo che anziché pensare a cosa fa di scritto od orale la Carfagna, se Veronica molla o no Berlusconi e se la magistratura riuscirà a presentare al ribaldo almeno il conto Mills, dovremmo preoccuparci di cosa fare. Cosa fare noi. E’ il famoso “Che fare?”. A sinistra vedo poche risposte e ben confuse.

518 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Anita
    Anita says:

    x 168 marco tempesta { 09.06.08 alle 11:15 am }

    Caro Marco,
    sul format del forum, ottimo il sistema dei numeri, ho trovato che usando la sbarra di destra i post volano tempo lampo, in quanto ad entrare sul Website, ho messo l’Icon sul desktop, cosi’ con un click entro nel forum di Nicotri.
    Adesso provero’ ad entrare solo il mio nome nella casellina e vediamo se spedisce.
    Io uso Google AutoFill, quando occorre entra tutti i miei dati, dal nome, indirizzo di casa, telefono, ecc…insomma tutto il necessario per transatti online…
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
    Qui siamo in attesa dell’ uragano Hanna, ha gia’ piovuto abbondantemente, ma non arrivera’ fino a questa notte o Domenica mattina.
    Come sempre noi ne prendiamo la coda piu’ o meno intensa.
    Quando smette di piovere andro’ fuori con Alexander, sono un po’ titubante perche’ quando ho alzato le blinds della mia camera da letto, due coyotes ben pasciuti passeggiavano sul mio driveway… Mi portero’ una pistola che fa solo rumore, blank pistol.

    Ciao, Anita

    No, non e’ partito, ricevo il messaggo:
    Error: please fill the required fields (name, email).

  2. controcorrente
    controcorrente says:

    Non importa caro haflo , mera o pera o susina ,non importa….!
    Vai tranquillo così….

    cc

  3. Hlafo
    Hlafo says:

    Oggi sono molto indaffarato con mio figlio,il più piccolo,che parte in Italia, programma:”Firenze- Lucca- Pisa-Cinque terre-San Gimignano-Siena.Raccomandazioni a non finire.
    “Non attraversare le strade come qui in germania, solo quando sei sicuro al 100%. Attento a non farti fregare i soldi,ecc. Per sicurezza i soldi li ho divisi,in sei paia di calzette ,in ogni paio 70 euro,tanto dura questo cosidetto “studienreise” viaggio di studio che si fà nell’ultimo anno di liceo, dopo bisogna scrivere un referat, farà bella figura perchè pur essendo tedesco ,conosce abbastanza bene la lingua italiana.
    Negli anni precedenti,con la scuola sono stati solo viaggi di piacere,è stato a Roma,Parigi, Londra, Barcellona e Atene.
    A casa c’è molta confusione,parte questa sera alle 23:00.
    Non scrivo solo per raccontare i fatti miei, qui c’è di mezzo la scuola, è cosi anche in Italia?
    Io non mi ricordo che gli altri miei figli che hanno fatto il liceo, abbiano viaggiato cosi tanto come questo mio ragazzo che vive in germania. Ho raccontato anche delle mie ferie in sicilia,li avevo tra l’altro accennato al problema del “vecchietto dove lo metto”(Modugno vi ricordate?), ma non è stato recepito da nessuno.

  4. Vox
    Vox says:

    @ Anita

    Avevo messo il riferimento a lei, perche’ si era discusso di questo argomento, ma in realta’ io, come credo la maggior parte dei blogghisti, non posto informazioni solo a uso e consumo di un interlocutore, madi per tutti coloro che leggono edeventualmente si interessano di questo o quell’argomento.
    Chi non vuole leggere e’ libero di sorvolare.

  5. Linosse
    Linosse says:

    X Vox e C.G.
    Purtoppo il calbonzaroli dice sempre troppo e mantiene ,sempre,poco quello che ha appena finito di dire
    L.

  6. Anita
    Anita says:

    x VOX
    Mi dica quanti su questo forum sono fluenti in Inglese.
    Peter ed io.
    Ho scritto “fluenti”, non che lo mangiucchiano.
    Quando io inserisco un messaggio in inglese, scrivo sempre: Per chi legge l”inglese.
    Tempo fa ce n’erano almeno 5 fluenti nella lingua.

    Anita

  7. Hlafo
    Hlafo says:

    xAnita l’amabile,
    tu scrivi:”Quando io inserisco un messaggio in inglese, scrivo sempre: Per chi legge l”inglese.

    – Cara Anita, anche se non lo scrivi, è sempre “la même chose”.

    Io non conosco bene l’inglese, quando ho qualche problema faccio tradurre da mio figlio che l’inglese lo parla e lo scrive correttemente, a 19 anni conosce tre lingue, l’italiano,il tedesco e l’inglese , si arrangia nel francese.
    Mah……la gioventù di oggi.
    Ma in Italia non è cosi purtroppo, se ne trovano pochi di ragazzi che sanno parlare correttemente un’altra lingua.
    Io ho avuto questa impressione.
    Per mio figlio è importante conoscere altre lingue dato che vuol studiare “international menagement”.Un caro saluto.

  8. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Anita:
    Non è da tutti aprire la finestra e vedere due coyotes che passeggiano in giardino.
    Qui da noi, acqua non se ne vede da almeno tre mesi, neanche una goccia. Un caldo feroce. Ci sono stati anni in cui la stagione balneare si è prolungata fino alla prima settimana di Novembre.
    Quattro o cinque anni fa, ricordo che abbiamo pranzato fuori in giardino ( allora abitavo in campagna) il 3 Gennaio.
    Sembrava primavera.
    Il bello di abitare in Meridione.

  9. Hlafo
    Hlafo says:

    Toh…guarda chi si rivede,un pò in ritardo.
    Ma come si dice :”meglio tardi che mai”
    A me piacciono le persone che hanno fantasia,tu caro Davide pare che ne abbi a josa.

  10. Hlafo
    Hlafo says:

    Certamente tu, caro Davide non parli a vanvera,hai sicuramente le prove di quel che scrivi.Fuori le prove…..
    hahahahaahhah, sei forte.

  11. marco tempesta
    marco tempesta says:

    A proposito della truffa sui formaggi, a me è stato consigliato di tenermi alla larga da sottilette, wurstel e passata di pomodoro.
    Io mi tengo alla larga anche da bottiglie di acqua minerale che non contengono le indicazioni dei nitrati.

  12. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sulla passata di pomodoro mi hanno detto che viene fatta tipo le sottilette, macinando di tutto e di più oinsieme ai pomodori e poi sterilizzando il tutto ad alta temperatura. Mi piacerebbe essere smentito, perchè mi è un po’ scomodo farmela da me, la passata, coi pomodori freschi.

  13. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Nicotri: “Come nel blog precedente, basta quindi scrivere il “Name” e ovviamente il testo da postare.”
    ———-
    Nel blog precedente il form appariva già completamente compilato, name compreso. Se provo ad inviare solo col name senza compilare anche gli altri campi, il post non parte.
    Evidentemente, l’automatismo non funziona.

  14. Violeta
    Violeta says:

    X Pino
    “Solo maschilismo o anche sottomissione femminile?”
    Tutti e due.
    Tra queste signorine forse anche qualcuna che aspira a qualche posto di ministro in futuro.
    V.V.

  15. Anita
    Anita says:

    x marco tempesta { 09.06.08 alle 6:17 pm } 209

    La nostra fauna e flora e’ in continuo cambiamento, non per il meglio.
    Anni fa’ era una meraviglia, c’erano tanti conigli, fagiani, puzzole, opossum, procioni, volpi rosse, cervi, tacchini, anatre, ecc… Tutti con i piccoli.
    Poi sono arrivati i coyotes ed a poco a poco tutto e’ quasi sparito, molti hanno perso cagnolini ed i gatti sono rari.

    Io non lascio Alexander fuori da solo neanche per un secondo, sempre al guinzaglio che si estende per 24 piedi, ma mai fuori della porta da solo.

    Ne ho visti in packs di 6 o 7, sono belli e ben nutriti, giocano come i cani e cuccioli, si sentono di sera hanno un chattering di richiamo.
    Disturbiamo il loro abitato e si muovono altrove…
    Questo e’ un rifugio per Wild Life, c’e’ un cartellone con la scritta, si vede che sanno leggere e si sentono invitati.

    Anita

  16. ségolene
    ségolene says:

    Ah, scusate, come prima cosa volevo far (anche se in ritardo) gli auguri a pino per questa nuova avventura.
    Spero che i precedenti bloggers lo seguiranno e continueranno come prima a dispensare pillole di conoscenza “alternativa” agli sprovveduti come me

  17. Anita
    Anita says:

    Cara Segoline,
    non lo sapevo, e lei frequenta di rado.
    Anche Ele conosce l’Inglese, ma e’ da tempo che non si fa sentire.
    Saluti, Anita

  18. x Hlafo e x TUTTI
    x Hlafo e x TUTTI says:

    Ho cancellato il post firmato Davide per due motivi. Il primo è che è una firma fasulla, l’IP non è il solito e il recapito del mittente non è quello indicatomi da Davide all’inizio. Il secondo è che NON desidero si parli in questo forum di polemiche passate, di personaggi del passato, di scambi di accuse del passato. Onde evitare di essere cancellati vi prego quindi di non nominare più le polemiche del forum di Bocca, il signor P, il signor B, il signor MK, il signor hvg, cioè le persone bannate o dichiarate non gradite.
    Onde evitare lacrime future, avverto che i post dal chiaro intento calunnatorio e con il chiaro fine di sabotare il forum verranno passati alla polizia postale, che provvederà e mi metterà quindi in condizione di chiedere ai teppisti i danni in tribunale. Il mondo è grande e i posti putrescenti sono tanti, i teppisti e le carogne di varia fattura e calibro possono quindi tranquillamente andare a sporcare altrove. Qui avranno vita dura. Più di quanto possano immaginare.
    Avverto infine che ogni volta che il mio legale e la polizia postale mi autorizzeranno renderò note le malefatte di ogni lordatore e i rispettivi nomi e cognomi, quelli veri, cioè anagrafici, e non solo i nick-name.
    Buona serata.
    pino nicotri

  19. x marco tempesta
    x marco tempesta says:

    Strano, a me il recapito resta scritto nell’apposito spazio e non ho bisogno di riscriverlo ogni volta.
    Domani sera cozze alla marinara in un ristorante-pizzeria spagnolo, qui a Milano.
    Un saluto.
    pino

  20. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Heii gentaglia.
    Voi qui a scambiarvi ricette di manicaretti ed il guerrigliero AZ nella jungla del web a combatere per la difesa della nostra dignità calpestata, solo controcorrente ogni tanto presidia una posizione.
    La direzione de l’espresso sembra si sia dissolta ansi direttamente sublimata allo stato gassoso e dispersa nell’etere tanto è inafferrabile, meno che non ne sia una subdola emanazione l’improbabile Karamazov che sul blog piovono rane tentava una discolpa che mi pareva un’aggravante.
    Buonanotte a tutti
    Antonio

  21. peter
    peter says:

    xUroburo

    quante fortune hanno avuto gli italiani nel passato: essere assoggettati, asserviti e colonizzati dai paesi e dinastie piu’ avanzati di quei tempi.
    Sugli spagnoli, o iberici nel Sud, vedo che concorda con me che la loro dominazione duro’ almeno 4 secoli: per due secoli quella aragonese, altri due secoli quella spagnola vera e propria, che termino’ col trattato di Utrecht. Quanto al Nord, non era solo Milano: in certe zone la dominazione spagnola duro’ fino al 1748.
    Ho gia’ detto che gli aragonesi, per quei tempi, non erano malvagi, ed ebbero l’indubbio merito di proteggerci dai turchi. La cultura e mentalita’ ispaniche dell’epoca permearono pero’ il meridione, che era di fatto una colonia. Le cose peggiorarono dopo l’unificazione spagnola. E’ opinione anglosassone che la mentalita’ piuttosto tribale, o familista, che si attribuisce soprattutto al Sud, sia dovuta alla passata dominazione spagnola. La si riscontra infatti anche in praticamente tutta l’America Latina. Si aggiunga che gli spagnoli dell’epoca sfruttavano e gabellavano pesantemente, e fomentavano la discordia tra individui, citta’ e regioni come sistema di governo (il loro).
    Grazie per avermi fatto sapere l’origine francese dei Borboni: ovviamente non lo sapevo…il giglio bianco, cosa rappresentava mai?
    I Borbone di Spagna, Napoli e Parma erano praticamente un’unica dinastia, separata da secoli da quella francese vera e propria (infatti avevo detto spagnolesca, non spagnola). Di illuminato avevano ben poco. E’ interessante notare che l’attuale re di Spagna riconosce ancora uno di loro (un suo cugino) come legittimo erede del trono delle Due Sicilie, o almeno esponente di casa regnante.
    So anch’io della follia religiosa di Filippo II. Pero’ il suo fiasco piu’ clamoroso (credo che fosse quel Filippo) fu l’invincibile armada. Se la cosa fosse andata in porto, il corso della storia sarebbe stato completamente diverso. Forse i suoi amati ‘usaegetta’ non sarebbero mai esistiti come li conosciamo ora, pensi un po’.
    La cacciata dei mori (e degli ebrei) dalla Spagna si completo’ sotto Ferdinando il Cattolico (un aragonese). Non a caso, Ferdinando e Isabella sono sepolti a Granada, ultimo baluardo degli arabi nella santissima terra di Spagna (per parafrasare i gesuiti).
    Neanche al Manzoni piacevano i longobardi, eppure erano trascorsi almeno 10 secoli.
    Infine, al Bourbon ho sempre preferito lo Scotch
    saluti

    Peter

  22. peter
    peter says:

    xHlafo

    non so come interpretare la sua domanda. A cosa devo tanto interessamento sui miei umili pasti?
    Mangio pero’ molto meglio da quando ho i prodotti del mio giardino: roba freschissima e molto nutriente

    Peter

  23. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    X
    Karamazov? { 09.06.08 alle 11:39 pm }

    Non scomodiamo certi nomi.
    _________________

    Giusto infatti io gi avevo amichevolmente consiglato, ”

    Caro Karamazov, (Quale? Dmitri, Ivàn o Aleksej?) …….. ……. .nel frattempo lei provveda magari ad un cambio di nick scegliendone uno mono e non trino, ne suggerisco che le si addice perfettamente è il titolo di un altro romanzo scritto da Dostoevskij una decina di anni prima dei Karamazov .

    Antonio – antonio.zaimbri@tiscali.it

  24. Anita
    Anita says:

    Caro Peter,
    io sono mendicante, alcuni vicini hanno orti da mettere nelle Riviste, con sentieri, pergole, potrebbero essere in TV.
    Quando passo con Alexander mi chiedono se voglio qualche cosa, di solito mi limito ad un paio di pomodori e qualche cetriolino piccolo, quelli che si chiamano pikling cucumbers.
    Ah…vicino a me c’e’ una farm di Blue Berries, magnifiche.
    Poi c’e’ una piccola farm di corn, e diversi ortaggi.
    Le zucche sono immense, ma io compro quelle gia’ pulite e tagliate.
    La sola cosa che non voglio e’ l’insalata, sono viziata con quella gia’ lavata e pulita.
    ‘Notte, Anita

  25. controcorrente
    controcorrente says:

    Non per spirito di contraddizione, ma credo che tutto sommato “qualche” volta “fluire” in Englisch, vada bene, se diventa un vizio ,allora si può fluire in Englisch,dove “cacchio” si desidera meno che in un forum come questo.
    Vado a farmi una tisanisch, sapete a volte sogno in Enaglisch !

    notte fluente
    cc

  26. Hlafo
    Hlafo says:

    Caro Peter, io sono un uomo di buon cuore,(sempre stato) pensavo alle sue difficoltà e se cosi fosse stato , le avrei mandato un pacchettino dalla Germania.


    Naturalmente scherzo , solo “l’altro ieri” ho seguito un reportage alla televisione in cui si parlava della galoppante recessione in
    Gran Bretagna, dei disagi , delle angustie e delle paure della gente. Io ne sono rimasto sconvolto.

  27. peter
    peter says:

    timeo Germanos et dona ferentes (ovviamente scherzo anch’io…). Ha mai sentito parlare di carita’ pelosa?
    E’ vero, siamo in recessione, e UK ne e’ colpita pesantemente. L’inflazione dei prezzi e’ salita di molto, anche su generi di prima necessita’ che prima erano risparmiati. E sempre meno gente compra case, auto, etc. Ma la recessione riguarda tutta l’Europa, si informi meglio.
    Personalmente non mi lamento, sono (almeno per ora) cose che non mi tangono. Anzi, ne sto approfittando per cambiare la macchina: data la crisi del mercato danno via auto nuove a prezzi molto ribassati

    Peter

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    Ma l’agnellino buonista Uolter non lo vuole capire e finirà col farci sbranare tutti

    L’impossibile dialogo
    tra il lupo e l’agnello
    di EUGENIO SCALFARI

    UN OSSERVATORE spassionato che volesse descrivere quanto sta accadendo nella sinistra italiana in tutte le sue varie espressioni, da quella riformista a quella massimalista, dovrebbe servirsi della parola “implosione”. La sinistra sta implodendo, i suoi punti di riferimento non sprigionano più l’energia sufficiente a delineare una direzione di marcia, i fari non emettono più segnali di luce capaci di illuminare i lineamenti della costa e gli scogli che la cospargono.

    Implosione ed entropia: dopo lo sforzo compiuto nella campagna elettorale e la sconfitta subita l’energia si è dispersa e degradata. Il secondo principio della termodinamica descrive questo processo che si applica non solo in natura ma in ogni entità organizzata e questo è anche il caso dell’opposizione politica e di quella sindacale. Le forze centrifughe prevalgono su quelle centripete. Il risultato è la frammentazione della sinistra e, al limite, la sua polverizzazione.

    Il fenomeno potrebbe ancora essere arrestato? Difficile dirlo, ma certo il punto di non ritorno, la soglia oltre la quale il processo diventa irreversibile è molto vicino e questo si avverte con particolare intensità nel Partito democratico che essendo la forza più rilevante dell’opposizione è quella dove i fenomeni di decomposizione sono più visibili e suscitano i massimi contraccolpi.

    Il presidente della Regione Lazio, che vuole entrare come azionista nella nuova Alitalia contro il parere del suo partito, ha detto l’altro ieri che il centralismo democratico è finito. L’ha detto con un senso di liberazione.

    È vero, il centralismo democratico del vecchio Pci è finito da tempo e comunque i rappresentanti di istituzioni rispondono ai loro elettori prima ancora che agli organi del partito al quale appartengono.

    La rivendicazione di questa autonomia istituzionale è un bene che non va sottovalutato, ma tra l’autonomia e il “liberi tutti” c’è una differenza di fondo quantitativa e qualitativa che non può essere ignorata. Diversamente il “liberi tutti” si trasforma rapidamente in un “tutti a casa” che è esattamente ciò che sta accadendo nel Partito democratico, in Rifondazione comunista e in tutto quel vasto elettorato che rappresenta il 40 per cento di elettori e che sta perdendo il senso dell’appartenenza nel momento stesso in cui perde di vista le finalità dell’azione politica e degli strumenti necessari per realizzarne gli obiettivi concreti.

    Ho fatto altre volte il confronto con un fiume che rompe gli argini e si sparge nelle campagne circostanti. Quando questo fenomeno avviene le ipotesi su quanto accadrà subito dopo sono tre. La prima è che l’acqua del fiume rientri nel suo letto naturale e riprenda a scorrere come prima; la seconda è che si scavi un nuovo alveo e scorra con la stessa pendenza tra nuovi argini; infine la terza è che diventi palude, acquitrino infestato da miasmi e zanzare, luogo di caccia alle anatre che, ignare e indifese, starnazzano in cielo.

    * * *

    Il governo, la sua maggioranza e gran parte dei “media” cercano dal canto loro di accentuare questo processo di disfacimento dell’opposizione. In vari modi. Uno di essi, il più frequentato, si svolge intorno alla parola “dialogo”. S’invoca il dialogo, si vuole il dialogo e se ne tesse la tela attraverso il dialogo con pezzi dell’opposizione o addirittura con singoli personaggi. “La sventurata rispose” scrive il Manzoni quando la Monaca di Monza parla con il suo amante e acconsente al rapimento di Lucia. Credo che nella maggioranza dei casi i personaggi che hanno accettato di dialogare siano in perfetta buona fede e non abbiano in animo di far rapire alcuna Lucia, ma non toglie che la polverizzazione d’un partito di opposizione passa anche attraverso pratiche che si prestano ad essere scambiate per trasformismo, quale che siano le intenzioni degli interessati, suscitando fenomeni analoghi e non sempre altrettanto innocenti.

    Il vero punto in discussione sta proprio nella parola dialogo. A volte il lessico è lo strumento diabolico che Mefistofele usa con i vari Faust che cadono nelle sue grinfie. Si dovrebbe usare – come fa il presidente Napolitano quando tocca quest’argomento – la parola confronto. Walter Veltroni l’ha detto molte volte: il confronto tra forze politiche in un sistema di democrazia parlamentare avviene in Parlamento e alla luce del sole.

    A quel confronto nessuno si può sottrarre a meno di non modificare la Costituzione. E il Partito democratico non si è sottratto, ottenendo in alcuni casi qualche successo. Per esempio nel caso dell’emendamento “blocca processi” che fu tolto dal decreto legge sulla sicurezza, auspice anche la presidenza della Repubblica che fece pesare con forza la sua opinione in proposito. E per esempio nel caso dei “rom” e del “censimento” dei loro bimbi, più volte annunciato dal ministro Maroni a beneficio dei suo elettori leghisti ma poi abbandonato anche per le pressioni della Commissione di Bruxelles e del Consiglio d’Europa.

    Il confronto parlamentare avviene tra forze politiche e non tra singoli personaggi e questa è la sostanza della democrazia parlamentare. Certo un partito non vive soltanto in Parlamento: vive, dovrebbe vivere, nel Paese, sul territorio, elaborando programmi specifici e concreti all’interno di una visione complessiva del bene comune e delle regole che ne scandiscono il funzionamento.

    Questa presenza politica e questa elaborazione culturale sono gli aspetti manchevoli che abbiamo segnalato; a causa di questa assenza o presenza troppo debole i fenomeni di implosione, frammentazione, dialogo di singoli con lo schieramento avversario, si moltiplicano con diffuso gaudio del governo, della maggioranza e dei “media” consenzienti e addirittura dediti al picconamento dell’opposizione.

    * * *

    Ho accennato all’intenzione del presidente della Regione Lazio di entrare come azionista nella compagine societaria della nuova Alitalia (Cai). Se il suo desiderio fosse accettato dagli azionisti della Cai la privatizzazione di Alitalia subirebbe uno strappo a favore di un ente locale interessato a “tutelare” le sorti dell’aeroporto di Fiumicino. Lo stesso Marrazzo ha auspicato un analogo ingresso del presidente lombardo Formigoni a tutela degli interessi dell’aeroporto di Malpensa.

    C’è qualche cosa di storto in questo modo di ragionare. Se gli enti locali sul cui territorio operano aeroporti importanti dovessero far parte della Compagnia di volo dovrebbero entrarvi anche Napoli, Palermo, Bari, Venezia, Bologna ed altri ancora. L’assemblea della società diventerebbe una stanza di compensazione di interessi contrapposti con tanti saluti alle regole del mercato.

    Ma una stanza di compensazione tra interessi forti la nuova Alitalia lo è già. Non a caso il senatore Luigi Zanda ha scritto una lettera pubblica e formale al presidente dell’Antitrust segnalando i macroscopici conflitti di interessi di alcuni azionisti della Cai, in particolare i Benetton, i Riva, gli Aponte e parecchi altri. Sarà interessante vedere come si comporterà l’Antitrust su una questione così delicata.

    Quale dovrebbe essere la funzione del Partito democratico, posto che il trasporto aereo è un tema di rilievo nazionale sul quale una forza politica ha pieno titolo di esprimersi? Credo che il Pd – come ogni altro partito – debba dire la sua sulla privatizzazione della Compagnia, sui molteplici conflitti di interesse presenti nella nuova società, sul piano industriale, sugli oneri che esso comporta per la finanza pubblica. Il problema degli esuberi è una derivata del piano industriale, come correttamente sostiene la Cgil.

    È pacifico per tutti che in tempi di globalizzazione non esiste la possibilità di una società di trasporto aereo che non sia inserita in un “network” internazionale, a meno che non si tratti d’un vettore esclusivamente locale, con una piccola flotta di aerei e pochi dipendenti. Ma questo non è il caso dell’Alitalia.

    I network interessati a livello europeo sono tre: Air France-Klm, British, Lufthansa. I tedeschi vedono in Alitalia uno strumento per aprirsi la strada verso l’Africa e l’Asia. I francesi e gli inglesi questa apertura ce l’hanno già e vedono in Alitalia un contenitore di passeggeri. Trenta milioni di passeggeri che negli anni saranno destinati a raddoppiare se inseriti in un quadro di ben altre dimensioni.

    Quanto ai nuovi azionisti della Cai, realisticamente essi sanno che gli utili della Compagnia saranno assai magri nei primi cinque anni; non è quindi per la profittabilità dell’impresa che essi hanno deciso di impegnarvisi. Tantomeno per sentimenti patriottici, lodevoli ma estranei ad un piano industriale. I soci della Cai, tutti ad eccezione di Colaninno, hanno interessi extra-Alitalia da promuovere e tutelare e questa è già una buona ragione per metter nel piatto un “cip” e sedersi a quel tavolo. Ma ce n’è un’altra di ragione: far nascere una nuova Alitalia, ripulita da tutte le croste accumulatesi durante gli anni. La ripulitura non costerà nulla alla Cai, la fa Fantozzi a spese dello Stato.

    Una volta compiuta la ripulitura, Alitalia possiederà una flotta di media importanza, una serie di diritti di volo soprattutto sul territorio nazionale e un pacco-passeggeri di trenta milioni di unità destinate ad aumentare fino al raddoppio. Il conto economico, l’abbiamo detto, darà risultati magri, ma il valore patrimoniale di una società ripulita a dovere sarà notevolmente più elevato: dopo il 2011 la Cai potrà valere a dir poco un quarto in più rispetto al patrimonio di partenza. A quel punto gran parte degli attuali azionisti, che non hanno alcun interesse per il trasporto aereo, usciranno dall’affare realizzando cospicue plusvalenze. A spese dello Stato e dei contribuenti.

    Questo è l’affare Alitalia, questa è la logica del mercato e questa sarà la soluzione finale della compagnia aerea italiana. Colaninno, che buon per lui non ha conflitti d’interesse in questa vicenda, probabilmente resterà a guidare la sezione italiana del “network” internazionale nelle cui capaci braccia si spegnerà la cordata tricolore.

    * * *

    Ci sono molti altri temi di confronto tra maggioranza ed opposizione: la sicurezza, la giustizia, l’istruzione, la sanità. L’uscita dei partiti dalle Asl e dalla Rai e il riassetto dell’azienda televisiva. Il federalismo fiscale. E naturalmente le riforme costituzionali, legge elettorale compresa. Il luogo del confronto è il Parlamento dove contano i voti ma conta anche il consenso che i partiti si guadagnano nel Paese con la loro presenza, le loro proposte, i loro programmi, i valori dei quali sono portatori.

    Se la crisi della sinistra e in particolare del Pd è l’appannamento della leadership, conviene dunque concentrarsi su questa questione e risolverla. Bisogna contemporaneamente costruire il partito sul territorio, risollevare l’animo e l’impegno degli elettori, dare forza al vertice del partito, utilizzare l’esperienza dei cosiddetti senatori del Pd portando però nella prima linea operativa una generazione di giovani da addestrare e a cui affidare a tempo opportuno la guida.

    Nelle aziende e nelle banche di grandi dimensioni questo schema si chiama “duale”, un consiglio di sorveglianza e un consiglio di gestione; nel primo stanno i saggi, nel secondo gli operativi. Forse uno schema del genere non si adatta ad un partito politico ma può comunque essere adatto a suggerire una soluzione adeguata.

    C’è pochissimo tempo per riprendere la marcia. L’opposizione scricchiola, la gente si disimpegna, le rivalità interne si incistiscono. Bisogna spezzare questo circuito nefasto.

    Credo che la responsabilità di riaccendere le luci d’una casa abbuiata incombano su Veltroni. Del resto è lui il segretario in carica. Decida e operi, chiami a raccolta tutti coloro che in quel partito ci credono ancora e cammini insieme a loro con idee precise e chiaramente enunciate.

    Chi vuole dialogare con l’avversario a titolo personale non è un traditore. Può essere un ingenuo. Oppure un vanitoso. Comunque, se vuole farlo lo faccia a proprio rischio senza pretendere di rappresentare un partito perché l’ingenuità e la vanità possono condurre al disastro una forza politica.

  29. Vox
    Vox says:

    La verita’, prima o poi, viene sempre a galla.
    Il Financial Times di oggi comunica che, in base a documenti esclusivi in suo possesso, istruttori statunitensi mandati dal Pentagono avevano allenato i corpi speciali delle truppe georgiane parecchi mesi prima dell’assalto all’Ossetia Meridionale. Questi corpi militari speciali erano stati istruiti secondo un programma ideato nel 1995 e attuato in Croazia, per l’operazione di occupazione della Kraijna, la cui popolazione era a larga maggioranza serba. Il risultato fu uno degli episodi piu’ sanguinosi di pulizia etnica mai perpetrati in Europa, completamente ignorato dall’ONU, da Bruxelles e da Washington, il quale ne aveva scritto la “sceneggiatura”.

  30. Vox
    Vox says:

    @Pino (a proposito dell’articolo di Scalfari)

    Ho sempre creduto fermamente che la nascita del PD fosse l’ultimo capitolo del libro: come farla finita con la sinistra in Italia. E’ difficile pensare che in questo partito non emergano voci forti, in grado di fare una vera opposizione. Viene piuttosto spontaneopensare al compimento di un progetto curato a lungo e portatoa compimento con cognizione di causa. Quindi non e’ vero che le idee del socialismo, o comunque, “di sinistra” siano morte o “fallite” o non piu’ attuali (anzi, sono piu’ attuali che mai),ma e’ vero che le si vuol far tacere a tutti i costi, abbattendole anche come locus mentale e fisico. Col PD si vuole instaurare un modello bipolare americano, dove siamo in presenza di un bipolarismo fasullo, oltre che astratto, in cui la competizione e’ fra uomini, non fra idee veramente, autenticamente differenti.

  31. Vox
    Vox says:

    Il NERO che avanza:

    Presidio antifascista contro l’apertura
    della sede dell’associazione Cuore Nero

    Gli incidenti al passaggio di un consigliere
    della Lega in camicia nera e fazzoletto verde

    MILANO – Momenti di tensione e scontri tra manifestanti dei centri sociali e polizia davanti al Cimitero Maggiore. Circa 500 persone, dalle 15 di oggi pomeriggio, stanno prendendo parte ad un presidio antifascista contro l’apertura della sede dell’associazione di estrema destra Cuore Nero, alla periferia nord di Milano.

    Alla manifestazione partecipano giovani dei centri sociali, esponenti dell’Anpi, del Caf (comitati antifascisti) e Rifondazione comunista. La nuova sede del centro neofascista sta per essere aperta a poca distanza dal luogo dove doveva sorgere un centro della stessa associazione Cuore nero, distrutto però in un incendio doloso pochi mesi fa.

    La scintilla che ha acceso gli animi dei manifestanti è scattata quando un anziano consigliere di zona della Lega Nord, Costante Ranzini, vestito con una camicia nera e un foulard verde, si è avvicinato alla zona della manifestazione. La polizia gli ha prima chiesto di allontanarsi, quindi i manifestanti hanno cercato di avvicinarsi all’uomo sfondando il cordone di polizia a protezione della piazza. Ne è nata una prima leggera carica in cui è anche scoppiato un petardo.

    L’esponente del Carroccio si è quindi allontanato dichiarando: “E’ una piazza libera”. Poco dopo è partita una seconda carica tra i manifestanti e la polizia in cui sono partite anche alcune manganellate e delle bottiglie di vetro.

    La seconda carica della polizia la racconta un esponente del centro sociale Torchiera: “E’ partito tutto da una manganellata che mi ha tirato un celerino. Un compagno è stato colpito in faccia con una manganellata e lo abbiamo portato nella sede del centro tutto coperto di sangue. Anche altre persone sono state colpite”. La situazione di tensione dopo un breve proclama dal palco da parte degli organizzatori della manifestazione è ritornata alla normalità. Il servizio d’ordine del centro sociale ha chiesto alla polizia di tenere lontani altri esponenti leghisti, che le scorse settimane hanno chiesto lo sgombero del Torchiera.

    A poco meno di trecento metri di distanza, in via Pareto, i giovani del centro neofascista, circa una cinquantina, quasi tutti con i capelli rasati o cortissimi e in giubbotto nero, stazionano davanti alla nuova sede di Cuore nero. Il servizio d’ordine impedisce il passaggio di fotografi e operatori tv.

    Gli organizzatori della manifestazione puntano il dito contro “il silenzio e l’indifferenza” dell’amministrazione comunale, colpevole, affermano, di non contrastare l’apertura della sede del gruppo di estrema destra: “E’ inaccettabile che un gruppo neonazista possa tranquillamente aprire una spazio pubblico a Milano – afferma spiega il consigliere regionale di Rifondazione comunista Luciano Muhlbauer – noi ci batteremo perché vadano via da questo quartiere e affinché non abbiano cittadinanza nella città di Milano”.

    Il presidio è stato organizzato, spiega l’esponente di Rifondazione, contro “un centro di reclutamento e di iniziativa che si trova a pochi metri dal centro sociale Torchiera e a pochi centinaia di metri dal campo rom del Triboniano e di via Barzaghi. Tutto ciò – prosegue Muhlbauer – avviene nel silenzio e nell’indifferenza più totale degli amministratori milanesi, a partire dal vicesindaco e assessore alla Sicurezza De Corato”.

    (6 settembre 2008)

  32. Linosse
    Linosse says:

    La crisi della “sinistra” o dei partiti esistenti prima delle ultime elezioni si può paragonare ad un edificio anche di nuova costruzione.Per mantenerlo in buone condizioni BISOGNA “ventilare” e cambiare aria alle varie stanze ed appartamenti aprendo spesso le finestre (il mondo esterno)altrimenti,anche se l’edificio è in buone condizioni,l’aria stantia potrebbe deteriorarlo.
    Sperando in un DOVEROSO ricambio almeno nel PD ,saluti a tutti
    L.

  33. ségolene
    ségolene says:

    “La sventurata rispose” scrive il Manzoni quando la Monaca di Monza parla con il suo amante e acconsente al rapimento di Lucia.
    —————–
    Ecco, veramente, non per fare le pulci a scalfari, ma personalmente nn mi risulta che manzoni abbia scritto “e la sventurata rispose” in relazione al rapimento di lucia, quanto piuttosto in relazione alla seduzione della monaca da parte di egidio.
    Ricordo bene o devo riprendere in mano il libro di letteratura?

  34. Vox
    Vox says:

    NoComment 2:

    Alemanno: “Il fascismo non fu il male assoluto”
    …rilascia un’ intervista al Corriere della sera e si avventura in un distinguo tra il regime di Mussolini e leggi contro gli ebrei. Il primo, dice il sindaco “non fu il male assoluto e non mi sento di condannarlo”.
    (Della serie:il lupo perde il pelo, ma…..)

  35. Vox
    Vox says:

    Un commento, tuttavia, forse e’ doveroso:
    la condanna della comunita’ ebraica per le parole di Alemanno e’ giusta, ma e’ anche un po’ troppo unilaterale, come se il fascismo fosse stato un male solo per loro e non anche per gli italiani e il paese nel suo insieme.

  36. Furtaya
    Furtaya says:

    Caro Linosse tu auspichi quello che sta già avvenendo nel PD, io te lo posso assicurare perchè il cambiamento lo vivo da vicino, molto vicino.

    Ci sono tante resistenze, però ormai il processo per il cambiamento è iniziato ed è irreversibile, nessuno lo potrà fermare.

    Ne è prova Parisi, che due giorni fa alla festa del PD intervistato da Mentana ha parlato male del partito in cui milita, questo è il segno incnfondibile di nervosismo da parte di quelle ingombranti e vecchie figure che non vogliono mettersi da parte per lasciar spazio ai giovani.

    Saluti.

  37. Anita
    Anita says:

    x controcorrente { 09.07.08 alle 2:06 }

    Caro CC,
    nessuno si e’ mai lamentato di chi scriveva in spagnolo.
    Neanche di chi scrive in dialetti comprensibili quasi unicamente a quelli de luogo.
    Se io mando un articolo in Inglese e’ perche’ alcuni sono fluenti nella lingua.
    Ne do’ l’avviso, e non mi limito a scrivere la prima frase di un articolo, e’ pericoloso, perche’ molte volte la prima frase e’ una “catchphrase” per destare l’interesse.

    Da parte mia, ti capisco poco, sei molto ermetico… e locale del Piemonte, ma questa e’ la mia opinione.

    Ciao, Anita

  38. Anita
    Anita says:

    Hello,
    non vi sono mancata?
    Hanna ci ha fatto una visita, non devastante, ma nella mia zona abbiamo persa le corrente elettrica ieri sera (sabato) alle 9:00 PM.
    Molti alberi caduti, foglie e rami dappertutto, non avevo alcun mezzo di seguire le notizie, le radio a batterie continuavano con i loro programmi.
    La nostra strada era bloccata, la NationalGrid e’ a corto di linesmen, mandati in soccorso alla Louisiana.
    Noi abbiamo avuto aiuto dal Canada e dal Connecticut.
    Che disastro senza corrente, tutto funziona con l’elettricita’, ho passata una notte in bianco, tra rumori, vento ed una certa ansieta’.
    Ho messo tutto al sicuro? Ci sono vasi che possono volare?
    Ogni tanto un bel boom, qualche albero caduto?
    Le porte dei garages sono elettriche, si possono aprire manualmente, ma bisogna sganciarle ed io non ci arrivo senza una scala pesante e lunghetta….pensieri, pensieri…
    Di mattina ho un appuntamento col chirurgo a circa 20 miglia, dovro’ chiamare un taxi…?
    (Niente di serio…)

    Ok, I am back…!!!
    Bye, Anita

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox

    Non credo molto al disegno di far fuori la sinistra impostato tanto tempo fa. Il problema, come ho spiegato in questa puntata, è che la sinistra ha agito non tanto misurandosi sulle nuove realtà del Paese quanto invece sull’eredità che le era capitata in bocca mentre invece i berluscones si davano da fare sul presente, il loro e non quello dell’interesse generale. La sinistra ha ereditato il Pci, con annessi e connessi, quando ormai la scomparsa dell’Urss e del fordismo/postfordismo, vale a dire la scomparsa anche della “classe operaia” come era all’epoca, ne aveva fatto una eredità del passato così come altri hanno ereditato la Fiat o un’altra grande azienda, regolarmente finita in malora per litigi tra gli eredi e loro inadeguatezza. Non è un caso che in Italia NESSUNA grande industria non sia andata a finire maluccio al più tardi alla terza generazione. E’ il dramma delle aziende familiari, e in Italia lo sono tutte. Idem per il Pci e, nota bene, anche per la DC, che per certi versi ne era l’immagine simmetrica, eguale e contraria.
    Quando si eredita qualcosa che è costato lavoro, sudore, lacrime e sangue, senza avere fatto parte dell’epopea ma vedendosi piovere addosso una fortuna solo perché la si eredita, si può finire molto male se non ci si arma di modestia e non si cerca di studiare, imparare e adeguare l’eredità ai tenpi nuovi, investendo anziché solo spendendo. La generazione dei Uolter Veltroni, giovincelli cresciuti nei privilegi e nella burocrazia più romana che si possa immaginare (suo padre era un giornalista della Rai), si è montata la testa: forse pensavano di essere dei Lenin o dei Togliatti solo perché gli è capitata tra capo e collo una eredità gigantesca, invece erano solo – e tali sono rimasti – i supponenti, spocchiosi e ignoranti “diriggenti” della Fgci, la Federazione giovanile comunista che non ha capito niente né del ’68 né del femminismo né del seguito, troppo impegnati a scimmiottare i grandi e a scongiurare il nuovo né più e né meno come fanno i preti. Intanto però i berluscones e i padani si arrangiavano senza andare per il sottile, la Fiat e affini frantumavano la vecchia organizzazione del lavoro, cioè la “classe operaia”, con i soldi prevalentemente dello Stato, cioè delle nostre tasse, comprese quelle delle tute blu…
    Stando così le cose, non la vedo bene in prospettiva: perché c’è un enorme vuoto, politico-generazionale-culturale, che non so come si possa colmare.
    Riguardo le dichiarazioni del tizio sul fascismo che “non era poi male” e che ha sbagliato solo nelle leggi razziali, anche qui siamo al passo coi tempi: o meglio, con l’opportunismo e l’ipocrisia dei tempi. Oggi si fa di tutto per cancellare la memoria e inchinarsi solo alla Memoria, ma a senso unico. Di questo passo, i futuri libri di storia delle scuole scriveranno che dal 1920 al 1945 il fascismo e la seconda guerra mondiale sono stati fenomeni che hanno sterminato sei milioni di ebrei: su tutto il resto, silenzio…. Questa è la precondizione per poter arrivare alla terza guerra mondiale. Prima lo si capisce, meglio è.
    ‘Notte.
    pino nicotri

  40. Anita
    Anita says:

    Caro Peter,
    si’, le auto sono in vendita s buon prezzo, e’ anche la fine della stagione…di solito quelle dell’ anno prossimo arrivano verso fine settembre e ottobre.
    Cosi’ devono svendere quelle del 2008.
    Anch’io ci ho fatto una pensatina, invece di due auto, una nuova e con un porta-bagagli di buona misura, sarebbe una buona idea.
    Risparmirei nella doppia assicurazione, ma pagherei molto in tasse annuali.
    Io sono giovane di mente e non mi so’ separare dalla mia T Bird sportiva, dove la parcheggio ancora riceve complimenti, cool car… ed ha quasi 10 anni.
    Di solito decido al momento, ma adesso non so’ decidere, forse la mia schiena decidera’ per me.
    Sport cars are tough on your back.

    Bye, Anita

  41. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Auguroni, Anita!!! Spero che Hanna non faccia troppo la cattiva. ‘Stanotte dormirò peggio del solito al pensiero che lei possa avere problemi non di ordinaria amministrazione. Mi raccomando: appena Hanna si è tolta dai piedi ci faccia sapere subito come sta! E cosa le ha detto il medico.
    Un salutone.
    pino

  42. Faust x Vox
    Faust x Vox says:

    Vox { 07.09.08 alle 15:15 }
    Il NERO che avanza:

    Presidio antifascista contro l’apertura
    della sede dell’associazione Cuore Nero

    Gli incidenti al passaggio di un consigliere
    della Lega in camicia nera e fazzoletto verde

    MILANO – Momenti di tensione e scontri tra manifestanti dei centri sociali e polizia davanti al Cimitero Maggiore. Circa 500 persone, dalle 15 di oggi pomeriggio, stanno prendendo parte ad un presidio antifascista contro l’apertura della sede dell’associazione di estrema destra Cuore Nero, alla periferia nord di Milano.
    ::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::

    Gentile Vox, abito a poca distanza dal cimitero di Musocco… (lInferno dei Poveri Diavoli… diciamo affianco e ti assicuro che i kazziaskyn se la son dato a gambe e da lontano… molto alle spalle dei celerini… si godevano lo spettacolo delle manganellate “ndocojjio-cojjio” sulle teste dei giovani del centro sociale di Musocco, celerini corazzati, hanno manganellato con gusto… con due cariche abbestia d uomo, ritirandosi poi a distanza… ppiu vicini ai Kazziskay che ai compañi….. provenienti anche degli altri centri sociali milanesi, accorsi a rinforzare la protesta contro il sindaco morattazzi e quel facciafalsa, di de corato lassessore alla sicurezza (…della sindaca) …. che autorizzano lapertura del covonero-nero… e a unirsi al presidio antifascista dei giovani compañi di Musocco, insieme hanno respinto i celerini di Manganelli, loro capo, e occupato il nuovo covonero-nero, impedendone lapertura… i 50 teste di rrapa-ti da biglie, con dentro il cranio pasticche fumate.. di… tanta anfetamina, venduta x cocaina… enellatesta freezata la foto del proprio naso, … non sono neanche malati mentali… non possono essere malati se la mente non cce lhanno
    La polizia ha manganellato come celerini tambroniani degli anni 50… Il fascismo sta mettendo fuori il naso dalle fogne… e si fanno precedere dai celerini fascistizzati, vogliono fare adepti–

    … dopo di oggi… una cosa è certa… il covonero-nero a Musocco… non aprira mmai…. resta chiuso.
    Questo fatto ci allerta a noi antifascisti a non lasciare spazi ai criminali nazifascisti… ci provano con laiuto della sindaca, vogliono uscire dalle fogne…
    No Pasaran, caroVox!! Hasta la Victoria, Siempre!!
    Saluti appuñochiuso… pensando allocchio dei celerini di Manganelli, capo della polizia… in nome nomens -mala tempo…
    Faust

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.