Il berlusconismo interpreta ed esprime il nuovo, per brutto che sia. La sinistra è rimasta in mezzo al guado, legata al c’era una volta
Credo di avere capito cosa è successo in Italia negli ultimi tempi, politicamente parlando, e perché la sinistra è conciata come è conciata. In soldoni, mentre le nuove realtà economicamente importanti hanno trovato una loro rappresentanza politica, cioè nuovi partiti e anzi sono riuscite e esprimerli in prima persona fino a conquistare buona parte dei nuovi strati sociali, la maggioranza del parlamento e il governo del Paese, la sinistra è rimasta ferma alla difesa dell’esistente. Crollata l’Urss, il Partito comunista s’è trovato senza il suo referente principale. il suo azionista di riferimento. E man mano che è cambiata la realtà produttiva, dalle grandi industrie e dalle grandi fabbriche al “piccolo è bello” e all’uso selvaggio della manodopera extracomunitaria, il partito comunista si è mana mano trovato la sua base sociale di consenso sempre più erosa e frantumata. Il Pci è diventato “la Cosa”, “la Quercia”, ecc., fino ai DS e al PD, ma avendo come riferimento più che altro se stesso, cioè le sue strutture di partito, che le nuove realtà sociali. Idem i vari partitini che nel nome sono rimasti comunisti, oggi ben quattro.Fausto Bertinotti è diventato presidente della Camera, ma non ha mai saputo spiegare come intendeva rifondare il comunismo il suo partito che pure si chiamava Rifondazione comunista. Rifondare cosa, come? Mistero. E giochi di vertice, di politici di professione, di apparati di partito, di nomenclature, mentre la base sociale si frantumava, cambiava composizione, diventava cosa e cose diverse da ciò che era prima. Ricordo che una volta si andava davanti ai cancelli delle grandi fabbriche, il Petrolchimico di Marghera, quello di Porto Torres, la Fiat di Torino, ecc., e si volantinava, si dialogava, si organizzava modellando gli interventi sui bisogni dei lavoratori e sulle caratteristiche delle singole fabbriche e singole realtà produttive. Le cellule di partito affondavano cioè le loro radico nel robusto corpo del mondo dei lavoratori i cui arti e le cui articolazioni erano i luoghi di lavoro, ben precisi e di massa, cioè con un grande numero di tute blu.
Poi il blu delle tute si è man mano stinto, perché il padronato ha cambiato il modo di produrre, le grandi fabbriche sono finite, a Milano oggi ciò che era grande fabbrica è un posto che “produce moda” o una città commerciale o un polo universitario o un’area da fiera, a Sesto S. Giovanni ancora peggio, a Torino i terroni sono stati ricacciati a Sud. E sostituiti con gli extracomunitari, che nei cantieri edili sono la norma. Quelle che una volta erano le cellule di partito, e di sindacato, cioè gli elementi costitutivi dell’organizzazione di partito modellata sulla fisionomia delle realtà produttiva italiana, si sono sfaldate o sono diventate – rispetto ai nuovi “dannati della Terra” arrivati dal Sud del mondo per prendere il posto di quelli che erano stati i terroni del sud dell’Italia – realtà privilegiate. Oggi avere ancora gli scatti in busta paga è un privilegio, un lusso che viene additato con ludibrio dai datori di lavoro, un volta si chiamavano sfruttatori, perché vengano eliminati in nome dell’eguaglianza livellata verso il basso anziché verso l’alto. Il ritornello è: “Non è giusto che tu abbia gli scatti d’anzianità e io no”. Dalla solidarietà di classe si è passati all’egoismo e all’invidia personale. La conclusione infatti non è che tutti lottano per avere tutti gli scatti decenti in busta paga, ma reclamano in maggioranza, aizzati dal padronato, l’eliminazione degli scatti per tutti. L’eguaglianza intesa come impoverimento generale e non come sviluppo del reddito per tutti.
Al contrario, le nuove realtà produttive, dall’illegalità di massa alla pubblicità e alle televisioni, hanno saputo costruire strumenti politici nuovi, vedi Forza Italia e la cosiddetta Casa delle Libertà, che non si sono posto il problema di come far sopravvivere un “vecchio e glorioso” partito, come per esempio la Dc o il Psi, ma di fondare un partito nuovo. Anziché rifondare, come emblematicamente si illudeva anche nel nome Rifondazione comunista, si sono posti il problema di fondare. Vale a dire: anziché rifondare l’esistente, e i pregresso, fondare il nuovo, dargli fondamenta partitiche. Quello che chiamiamo berlusconismo è un fenomeno nuovo, anche se afflitto dai tipici vizi italiani, mentre la sinistra è rimasta un fenomeno non nuovo. Quello che chiamiamo berlusconismo ha saputo dare voce al nuovo, anche se si tratta della voce del padrone, quello di Arcore&C, e il nuovo pare proprio effimero. La sinistra, o quella che chiamiamo la sinistra, non ha saputo dare voce al nuovo perché non ha saputo sostituire nulla alla vecchia struttura per cellule sui luoghi di lavoro per il semplice motivo che i luoghi di lavoro sono stati cambiati, profondamente cambiati, e gli attivisti non sapevano più dove cercarli i lavoratori, a partire dalle tute blu. E infatti oggi c’è un enorme numero di lavoratori, non solo la massa di immigrati, privi di rappresentanza e tutela sindacale reale, anzi privi perfino di definizione professionale e quindi contratti di lavoro decenti. Massimo D’Alema si illuse di fa emergere il lavoro nero, invece è stato “immerso”, verso il basso, anche il lavoro “bianco”, cioè contrattualizzato, con busta paga regolare. Se ci pensiamo bene, il governo D’Alema non ha fatto latro che anticipare, nel mondo del lavoro, quello che Uolter Veltroni ha combinato a livello partitico: convinti entrambi che “se po’ fa”, si sono accorti che invece “non se po’ fa gnente”. Il dramma è che non se ne sono accorti solo loro, ma i molti milioni di italiani rimasti col sedere per terra e privi di rappresentanza politica, e sindacale, adeguata, vale a dire adeguata ai tempi che sono cambiati.
Così stando le cose, le prospettive non mi pare siano rosee. Il centro destra è una accozzaglia, ma in sintonia con l’accozzaglia del Paese. Il centro sinistra è una serie di orsi che non abitano più il Polo, grande e compatto, ma tanti iceberg che si stanno liquefacendo, la prospettiva cioè è del naufragio. O dell’imparare a nuotare nel freddo mare nuovo pena l’affogare.
Il dramma supplementare è che in un Paese come la Francia o la Germania o l’Inghilterra o la Spagna o gli Usa il centro destra e la stessa destra hanno idee, programmi, strategia, giuste o sbagliate che siano, ma hanno disegni comunque ancorati alla realtà. Il centro destra e la destra italiana sono la corte del signor Berlusconi, che sta stremando e impoverendo sempre di più gli italiani, ipnotizzati dalle sue tv e dal mondo irreale che decantano, pur di tenersi per intero lui il bottino accumulato in molti anni e in modo non sempre limpidissimo.
Intanto non investiamo sulla scuola, sulla ricerca, sulle Università, sull’ammodernamento tecnologico, ecc., non investiamo cioè sul futuro e sui giovani, sempre più tra i meno preparati (ed educati) d’Europa mentre i marziani della Cina, dell’India, ecc., sfornano laureati e brevetti in quantità mostruose.
Sta per bussare alle porte anche il gigante sudamericano trainato dal Brasile e magari alimentato dal petrolio venezuelano oltre che dalla volontà di emancipazione dagli “yankees” inoculata dal molto resistente germe cubano. E se gli sciiti riusciranno a unificare il blocco Iran-Iraq busserà o meglio riprenderà a bussare il gigante islamico.
Credo che anziché pensare a cosa fa di scritto od orale la Carfagna, se Veronica molla o no Berlusconi e se la magistratura riuscirà a presentare al ribaldo almeno il conto Mills, dovremmo preoccuparci di cosa fare. Cosa fare noi. E’ il famoso “Che fare?”. A sinistra vedo poche risposte e ben confuse.
Genti.le Haflo,
può darsi che io esageri talvolta,ma di certo non mi si può annoverare tra le categorie dei”i guardoni,dei feticisti o quant’altro,e neanche tra i lettori di Confidenze, neanche dal Dentista!
Come giustamente dice il buon Uroburo c’è spazio per tutti meno che per i soliti “provocatori”da serie B!
cordialmente
cc
@Hlafo
Sembra un bel film. Lo vedro’, se esce da noi, o se trovo il DVD.
PS-ERRATO, provocatori è inesatto , meglio “untorelli” da serie B!
xVox,
lei scive:1.” A me dei candidati alla presidenza interessa la linea politica e l’onesta’ PERSONALE”.
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A me interessa di pari passo l’onestà anche di chi gli stà attorno.
Un saluto
Leggo:
“Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, incontrera’ a Palazzo Chigi martedi’ 9 settembre, alle ore 13.00, il vice presidente degli Stati Uniti d’America, Richard B. Cheney.”
Ma non gli basta Dell’Utri? Adesso Al Tappone si è messo a ricevere pure i criminali di guerra?
Ma si può?
C.G.
C.G.
x Damocle { 09.05.08 alle 2:15 pm } … era in viaggio verso il porto di Tbilisi.
Ma almeno impara la geografia! Ritorna a scuola! Non e’ mai troppo tardi, neanche per te. Il porto e’ Poti.
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Per l’imbelle che non si firma delle ore 2.15 pm
E’ evidente il lapsus, piccolo insignificante ometto, non occorre che tu ti slanci in deduzioni e aggettivazioni che lasciano il tempo che trovano.
Intanto impara a firmarti, altrimenti passerai per vigliacco.
Caro CC, se questi elementi che iniziano con B insistono, c’è un unico motivo: si sentono rosicare il sedere.
E’ gente che non merita nè considerazione nè risposta.
Cancellarli e basta, tout court.
Poi, il padrone di casa non sono io. Nicotri è adulto e vaccinato, sa ben lui come gli piacerà comportarsi.
xControcorrente,
lei scrive:”può darsi che io esageri talvolta,ma di certo non mi si può annoverare tra le categorie dei”i guardoni,dei feticisti…………..”
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Non ho mai detto nessuna cosa del genere.
Era solo in relazione al post e al fatto che troppo spesso ci facciamo fregare dall’orgoglio,il dover avere ragione ad ogni costo.Un saluto
Caro CC, Ciula so bene cos’è, ma Baloss mi sfugge, o forse è un termine che a quei tempi in torinese non si usava. Non ricordo di averlo mai sentito. Cosa significa?
Per il resto, i politici sanno che la gente va presa non sul lato logico ma su quello emotivo, dove possono giostrare a piacimento. E’ la parte che più si presta ai condizionamenti.
Per quanto riguarda la diciassettenne incinta, mi sembrava di aver capito che veniva usata colpevolizzando il suo comportamento. Avere una figlia diciassettenne incinta o una figlia lesbica come Cheney, non dovrebbe essere considerato niente di anormale, a mio avviso: nessuno ha niente da dire se un candidato porta gli occhiali o è rosso di capelli, poichè viene considerata una cosa normale.
x VOX
Lei non capisce l’ America.
Io la capisco anche se dopo tanti anni non uso la parola Dio quasi mai e non faccio parte della vera vita Americana.
In generale i trapiantati rimangono sempre un po’ pesci fuor d’acqua.
Il che mi da un vantaggio, di osservare e di distinguere.
Anita
dice CC: “… non mi si può annoverare tra le categorie dei”i guardoni,dei feticisti o quant’altro,e neanche tra i lettori di Confidenze, neanche dal Dentista!”…
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Male, caro CC: per conoscere le donne bisogna entrare nel mondo delle donne. Altrimenti non si capirà mai perchè votano Casini, oltre che Berlusconi.
Caro Marco è arrivato il momento di risponderti.
I post offensivi (secondo il mio parere) passano,se non si risponde e gli si dà corda, alla fine si stancano.
Io sono per il “non cancellare assolutamente niente” .
Io qui non voglio presupporre assolutamente niente, ma ammettiamo che qualcuno scrive un post dove dice l’assoluta verità, una rivelazione che può essere scomoda a qualcuno e che Nicotri per motivi “vari” cancella, che ti sembra?
Io non credo ai stinchi di Santo.Nessuno lo è al 100% , secondo il mio parere.Mi sembra che assomigli un pò al problema di cui si discute in Italia e cioè,”le intercettazzioni telefoniche”.
Un saluto
Caro Marco,
la vita e’ piena di ipocriti…
Quando poi si parla di politica, siamo alla grazia o disgrazia dei Media.
Per esempio, sono venuti fuori testimoni che giurano ed hanno prove, (cosi’ dicono) della doppia vita sessuale di Obama.
Un paio di giorni di chiacchiere ed e’ finito in silenzio.
Comprati, azzittiti, falsari… ?????
I Kennedy, storia piena di scandali, seri, mooooolto seri.
Ne abbiamo uno nel nostro Stato…ne fa di tutti i colori, lo fanno sparire dalla circolazione per un mesetto eppoi lo descrivono come un uomo di coraggio perche’ e’ andato in riabilitazione…fino alla prossima volta.
E’ un Congressman a Washington DC, un giovane imbecille, ma il nome e’ Kennedy.
Ciao, Anita
x Tutti
Poco fa mi ha chiamata un amica dall’ Italia, mi chiese cosa era successo al forum di Nicotri.
In breve le descrissi il possibile senza dilungarmi, feci accenno anche agli IP e proxy IP.
Dunque, un caro amico ha dovuto chiudere il suo website perche’ innondato da messaggi proxy.
Messaggi da diverse parti del mondo, da notare che il suo website non era “controversial” come il forum Aruotalibera, ma apparentemente era un target.
Anita
Copertina dell’Economist del 2001
Silvio Berlusconi perde la causa
Il presidente del Consiglio aveva citato il settimanale inglese per diffamazione. Il titolo del numero definiva il Cavaliere “inadeguato a guidare l’Italia”
Il periodico inglese The Economist annuncia di avere vinto una causa contro il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dopo che questi aveva citato il settimanale britannico per diffamazione, a seguito di una famosa copertina che, prima delle elezioni del 2001, titolava “Why Silvio Berlusconi is unfit to lead Italy” (perché Silvio Berlusconi è inadeguato a guidare l’Italia).
“Nel luglio 2001 – si legge in una nota diffusa per conto dell’Economist – Silvio Berlusconi, attualmente premier italiano, ha avviato una causa legale accusando l’Economist di averlo diffamato in un articolo dal titolo “An italian story”, apparso nel nostro numero del 26 aprile 2001.
“Siamo lieti di annunciare – si legge nella nota – che una corte milanese ha emesso un giudizio che rigetta tutte le accuse di mr.Berlusconi, obbligandolo ad assumersi tutti i costi legali sostenuti dall’Economist. Il giudizio in forma integrale è disponibile sul nostro sito internet”.
Ecco che, laddove lo psiconano non ha leggi ad personam o giudici compiacenti, le cause finiscono in modo ben diverso.
Per Hlafo
Gentile Hlafo , questa ricetta è per palati fini e per mani esperte. Non correre troppo, assapora le delizie che ti offre la vita, a meno che tu non ti sia assuefatto a pane e nutella, quella si ch’è una barzelletta.
Di ricette semplici ce ne son poche, una però te la possa scrivere; spaghetti all’olio con sopra un’abbondante coperta di parmiggiano reggiano. Ah, l’olio dev’essere extra vergine d’oliva, naturalmente italiano.
Salutoni.
I messaggi dal contenuto ingiurioso vanno cancellati per diversi motivi.
Innanzi tutto, perche’ sono spazzatura e il posto della spazzatura e’ nel cestino. In secondo luogo, perche’ rivederli ogni volta e’ sgradevole. Terzo: sono una specie di permesso di sporcare, un cattivo esempio che verrebbe ripreso da ogni guitto con la voglia di mettersi in mostra sbavanto sui blog altrui. Qunarto: la decisione spetta comunque al blogmaster, specialmente adesso.
x Hlafo.
Boicottare un blog è semplicissimo: lo si riempie di spazzatura.
Ora, Nicotri potrà in teoria essere un eroe o un farabutto, ma per stabilirlo bisogna conoscerlo a fondo, cosa che in un blog è impossibile.
Quello che interessa, in questa precisa sede, sono le idee che immette e su cui ci chiede di discutere. Idee che possono trovarci concordi o discordi, ed ognuno dice la sua.
Ma un blog non è soltanto terreno di scambio di idee su un qualsiasi argomento, politico o no. Un blog è terreno dove ognuno pianta i suoi semi, immette idee proprie oltre che discutere le idee degli altri forumisti. Queste idee passano anche per esperienze personali. Allora, un post di Antonio Zaimbri sul mondo del lavoro dipendente e specificamente di fabbrica, sarà certamente più informato di un post inviato da me sullo stesso argomento. Magari però ci sarà un imprenditore che dirà la sua dal suo preciso punto di vista, che è all’opposto di Antonio, e si scoprirà che avranno ragione entrambi. O torto entrambi. Fin qui va tutto bene. Se però un pinco pallino qualsiasi vuole arrogarsi il diritto di giudicare ciò che dice Antonio o ciò che dice l’imprenditore semplicemente affermando che l’uno o l’altro dicono solo cazzate, senza aggiungere altro, a me non sta bene. Se lo fanno con me li mando a quel paese. Di questa gente, purtroppo, ce n’è tanta. Non hanno idee proprie, vivono di slogan o di copia e incolla delle idee degli altri e quindi non hanno la capacità di argomentare. Si limitano ad insultare.
Poi, ci sono i vigliacchi. Quelli non mancano mai. Riferiscono cose private, estrapolandole dal contesto, oppure si inventano cose di sana pianta, giusto per il gusto dello sfregio.
Io ritengo che non si debba mai giudicare dalle apparenze. Anche qui al giornale in cui scrivo arrivano notizie succulente, ma sta al buonsenso e all’equilibrio della direzione, stabilire se è il caso che vengano pubblicate. Non per reticenza verso i lettori, ma per evitare di creare danni sproporzionati al valore della notizia in sè. Ci sono verità che non sempre si possono dire, ci sono verità che sono solo verità parziali, ci sono verità che sembrano verità, ma non lo sono. A volte è veramente difficile discernere.
E’ facile voler fare i duri e puri, ma non sempre è saggio.
Turigliatto docet.
Un migliaio di pacifisti arginati dalla polizia all’esterno del centro congressi
McCain interrotto dai contestatori
proteste e disordini, 250 arresti
SAINT PAUL – Contestazioni, disordini, proteste e diverse decine di arresti hanno preceduto il discorso di accettazione di John McCain alla Convention di St. Paul, con il quale si è conclusa la kermesse dei repubblicani, nel Minnesota. Il senatore è stato varie volte interrotto dalle grida dei contestatori, che erano riusciti a penetrare nel centro congressi. Prima ancora che McCain prendesse la parola, inoltre, i margini del centro urbano erano stati teatro di tafferugli tra polizia e manifestanti…
“Siete tutti in arresto!”, è stato l’avvertimento che ha posto fine alla protesta. I disordini si sono conclusi infatti con la cattura di altre 250 persone: queste ultime sono andate ad aggiungersi alle sessanta bloccate in periferia, con qualche ora di anticipo, e soprattutto alle 420 finite in manette già nei tre giorni precedenti. Parecchi i giornalisti fermati…
Quasi tutti gli arrestati saranno incriminati con l’accusa di adunata sediziosa e rilasciati.
(Qunado si parla di liberta’ …)
Se questo fosse successo in Cina, sentiremmo lo strepito degli americani per mesi. Invece, quando succede da loro, quelli che stanno dalla parte del torto sono i dimostranti.
Ormai, la regola del “due pesi e infinite misure” e’ la norma.
In tutto.
perfino il Los Angeles Times smentisce berlusconi sulla pulizia di Napoli e sulla situazione disperata riguardante i rifiuti tossici:
http://www.latimes.com/news/nationworld/world/la-fg-ecomafia30-2008aug30,0,1579890.story?page=
Mutui: Usa, pignoramenti secondo trimestre a livelli record Lo ha reso noto la Mortgage Bankers Association
I pignoramenti immobiliari negli Stati Uniti nel secondo trimestre sono saliti a livelli record da 30 anni a questa parte, pari a 1,19%.
Secondo la Mortgage Bankers Association, il totale delle case pignorate e’ inoltre salito al 2,75%, quasi il triplo rispetto ai tempi del ‘boom’ immobiliare, finito nel 2005.
Il forte rialzo e’ l’effetto del rincaro dei tassi d’interesse sui mutui variabili, in contemporanea con la perdita di valore delle case dopo lo scoppio della bolla immobiliare.
Saluti.
Der Vernünftigste,mi ha convinto, hai ragione.
Anche se certe cose non le sapremo mai, forse è meglio cosi.
Ho trovato la ” ü “. Un caro saluto.
Quando si ha la sensazione, è’ molto bello dar ragione a qualcuno.
xDamocle,post Nr.122
ho visto in televisione un documentario,povera gente.
Obama in un suo discorso ha detto che eliminerà questa ingiustzia.
Un saluto
el venessian { 09.05.08 alle 5:48 pm) questa ricetta è per palati fini
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‘azzo! Per fortuna che sono fini sennò chissà …. U.
PER NICOTRI
Caro Nicotri non si potrebbe mettere la data con il sistema europeo (ggmmaa)? U.
Caro Peter,
certo, gli spagnoli…. Però guardi che la dominazione spagnola sul milanese è durata dal 1535 al 1706, suppergiù come a Napoli (1503-1713). U.
Obama in un suo discorso ha detto che eliminerà questa ingiustzia
@ Hlafo
Per “eliminarla” dovrebbe radicalmente cambiare il sistema che ha creato le condizioni per questo disastro. Dubito fortemente che possa o voglia davvero farlo. Al massimo, potra’ mettere delle pezze d’appoggio.
Il boom del rialzo del valore delle case era una bolla.
Succede ogni tanti anni.
IE: comprai un condominio per mio figlio maggiore nel 1992, per la somma di $ 80’000 erano in svendita da $ 135’000. NUOVI.
Nel 1997, dopo la morte di mio figlio, ho rimesso tutto a meglio del nuovo, fui fortunata a venderlo per $ 79’000, senza realtor e solo perche’ ho convertito. un ripostiglio in una stanza o studio. Cosi’ avevo 3 camere da letto.
Nel 2007, li vendevano per $ 350’000… e li vendevano quasi in giornata.
Sinceramente fanno schifo come costruzione, non occorre un martello per mettere un chiodo sul muro, ho dovuto far cambiare diverse finestre prima di venderlo.
Ma tutti erano felici e beati perche’ erano proprietari di case che costavano centinaia di migliaia di dollari…
Adesso che i prezzi si sono livellati, si trovano a non poter vendere perche’ la banca possiede le case e non loro.
Non solo, dato il valore delle case ed gli interessi bassi, si sono prestati 100’000 dollari qui’ e la’, come noccioline.
Nella vita non si deve mai fare il passo piu’ lungo della gamba, morale della storia !!!!
Anita
x Uroburo n° 126
gentilissimo; c’è sempre la possibilità d’alimentarsi a pane e lingua, oppure pane e nutella , o no.
salutoni.
x Uroburo
Ho girato la sua richiesta al ragazzo che bada alla ferraglia e alla piattaforma informatica. Spero provveda.
Un saluto.
pino nicotri
x TUTTI
I post di insulti non mi fanno né caldo né freddo, se volete possono anche restare, quelli contro di me intendo dire. Le volgarità però abbassano il livello di qualunque consorzio umano, e gli insulti gratuiti a mio avviso fanno parte delle volgarità.
Un saluto.
pino
p.s. Ovviamente tra poco sbucherà il solito idiota che scriverà “e allora perché non ti cancelli?”, analogamente a quanto ha scritto poco fa x Vox, post che ho cancellato.
Caro MT,
leggo in ritardo e ti rispondo volentieri.
Il termine Baloss ,deriva da un vecchio proverbio Piemontese che recita:” Grand e gross ,cuila e baloss.
E’ usato anche nel Milanese.
In effetti è un proverbio o meglio un modo di dire un pò contraddittorio , poichè visto che conosci il termine “ciula” ,”baloss “che significa “birbante “,stride un pochino nell’associazione!
Presumo che si riferisca al fatto però che chi è grande e grosso nelle antiche tradizioni ,tendeva anche a “far valere questa sua caratteristiche” nelle dispute!
La questione è però stata dibattuta anche nel sito dell’Accademia della Crusca , per cui ” incollo” un interessante “post” in materia……
‘baloss’
È notevole la differenza di ritmo tra le due espressioni. Nell’ipotesi che ‘baloss’ abbia, in Piemonte e in Lombardia, il medesimo significato di “rompiscatole con una certa componente di malvagità”, troverei significativa anche la differenza di contenuto: per Voi il ‘ciula’ sembra essere normalmente anche cattivello; per noi si limita, di solito, alla beata “ciulaggine”. Nel celebre “piano del Cipolla”, pur cadendo tutti e due i ‘ciula’ nel terzo quadrante, il Vostro si troverebbe quindi sensibilmente piú vicino all’asse delle ordinate. Dalle mie parti la malvagità la fa invece da padrona nella locuzione speculare: «piscinìn, brütt e catìv» (la ‘i’ di “catìv” suona, a Milano, molto piú lunga di quella tonica di “piscinìn”: non saprei dire a Vidigulfo né alla Pertusèlla. Non me ne voglia, La prego, anzi sappia che nutro ancora alcuni gravissimi dubbi sui diversi usi della ‘liaison’ a Bièntina e a Calcinaia).
spero di essere stato esauriente
un saluto
cc
x Vox { 09.05.08 alle 5:57 pm }
Caro VOX,
lei non ha visto e non ha sentito.
Si prevedevano 50’000 dimostranti all Convenzione Repubblicana.
Le diverse organizzazioni attiviste di sinistra li portano via autobus ed altri mezzi un paio di giorni prima, pronti a fare un casino.
I 50’000 si ridussero a dicono circa 2’000, ci sono luoghi riservati per i protesters.
Un gruppo di circa 350 si sparse per la citta’ rompendo vetrine, scassando auto ecc….
Altri impedirono o cercavano di impedire l’ ingresso dei delegati.
Alcuni delegati e reporters ricevettero qualche pestata.
In qualsiasi nazione sarebbero stati arrestati.
I pacifisti non sono mai arrestati, hanno il diritto di protestare, ma non di fare danno fisico e di proprieta’.
E’ in un crociata anti-americana a qualsiasi costo?
Anita
Da due giorni non si puo’ commentare sul alcun forum de L’Espresso, ne’ leggere i commenti.
Si puo’ solo leggere i commenti attraverso il feed RSS 2.0. cioe’ “Source”.
Io seguivo “Cronache Americane”, il signor Pedemonte e’ abbastanza corretto.
Anita
xUroburo
certo, carissimo. E nella Lombardia del ‘600 era rampante mafia, corruzione, strapotere dei baroni feudali, azzeccagarbugli, gride del piffero…(cito il Manzoni, ovviamente). Mi viene in mente anche Beaumarchais, col suo Figaro che parla (nel 700 inoltrato) della dolce liberta’ di stampa a Siviglia, in un brano gustosissimo e divertentissimo che mi lessi ai tempi del liceo.
Ho detto piu’ volte (ed il suo Ruffolo lo conferma, infatti trovo significativo il suo dire, vi voglio insegnare la geografia, non la storia) che il vero svantaggio del Sud e’ geografico, o geopolitico, o geoeconomico o geo…che cavolo.
E’ dalla fine dell’impero romano (ad essere magnamini, d’Oriente) che il Mediterraneo ha perso qualsiasi importanza geopolitica ed economica. Il ‘centro’ in Europa e’ da secoli il centro del continente, cioe’ Germania, Francia, paesi limitrofi e satelliti (Olanda, Belgio, etc), piu’ il Sud del Regno Unito che e’ un caso a parte. Il suo Nord fa parte di quel centro, appena appena. Il resto d’Italia, no. Ruffolo e gli arabi (che in Sicilia e parte del Sud misero piede) hanno ragione, la penisola e’ troppo lunga. Ricordo un bravo professionista egiziano, mi domandava anni fa quanto lunga fosse la penisola italica. Glielo dissi. Bello! rispose lui. Allora il Sud e’ molto vicino al Medio Oriente, fece lui. Non quanto vorresti tu, pensai, piu’ di quanto non vorrei io pero’.
Peter
Caro Peter,
Lei scrive…
E nella Lombardia del ‘600 era rampante mafia, corruzione, strapotere dei baroni feudali, azzeccagarbugli, gride del piffero…(cito il Manzoni, ovviamente).
Scusi, ma perchè forse adesso c’è qualcosa di diverso?
Se lei potesse seguire il programma di Lucarelli nella TV italica , capirebbe cosa diavolo è successo nel Nord!
Ne discuteremo magari più avanti!
cc
@ Anita
No, riporto le notizie degli stessi giornali e giornalisti americani, oltre a vedere coi miei occhi alcuni reportage rintracciabili da chiunque su Youtube. Chiunque non sia cieco, ovviamente.
I dimostranti erano meno del previsto anche perche’ la durata della Convention stessa e’ stata tagliata per via dell’uragano. Il che e’ comprensibile. Non tutti se la sentono di rischiare.
Chi abbia rotto le vetrine, poi, e’ un altro discorso. Da noi, ad esempio, ci sono gruppi paramilitari addestrati apposta per creare tafferugli e danni da attribuire poi ai dimostranti e accusarli, come fa ad esempio lei. E’ un semplice sistema, vecchio come Noe’, per mettere chi protesta per giuste cause (come contro la guerra e per la pace) in cattiva luce davanti all’opinione pubblica, per spargere sfiducia contro le proteste e paura di protestare in futuro.
Caro Venessian,
la sua ricetta mi sembra un intero pranzo da sposi. Faccio un po’ fatica a capire come si potrebbero sentire i sapori con tanta roba insieme.
Comunque per ricambiare, le invierò una ricetta orientale, anch’essa assai complessa, di cui non sono mai riuscito a capire l’origine. Però garantisco che è veramente ottima.
Io l’ho bevuta con del vino bianco.
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5) CARNI AL CURRY E RISO AL FORNO
La ricetta sembrerebbe di origine thailandese ma è diffusa anche in India ed in genere in Asia sudorientale.
Ingredienti
Mezzo litro di brodo con dado, sale
Carni diverse: petto di pollo, fesa di tacchino, fettine di manzo da carpaccio, fettine di maiale sottili da tagliata, fettine di fesa di vitello sottili, trita di manzo scelta, un pochino di salsiccia ( se si vuole si può
fare anche solo con pollo e/o con fettine di maiale)
Verdure diverse: carote, melanzane, zucchine, sedano, cipolle, scalogno, aglio, porri (si può mettere di tutto un po’ o scegliere solo due o tre verdure) non esagerare con le verdure perchè può bastare anche una carota grossa, una zucchina, una melanzana, due piccoli porri, una cipolla, due scalogni, due spicchi di aglio. Prezzemolo, coriandolo fresco, peperoncino rosso,
Frutti diversi: uvetta passa, prugne secche snocciolate, frutta fresca come kiwi, mela, albicocche (se disidratate messe a bagno in acqua tiepida, come le prugne secche e l’uvetta passa), banane, ananas, pere tutto sbucciato e tagliato a fettine o a tocchetti
Curry, panna, cannella, noce moscata
Preparazione.
Tagliare i petti di pollo a grosse strisce, ugualmente il petto di tacchino, nelle fette di manzo, di maiale e di vitello vengono arrotolati piccoli pezzetti di melanzane e di zucchine gligliate o saltate in padella o messe nel forno caldo 10 minuti dopo averle affettate. Non fermare i rotolini con stuzzicadenti, i rotolini devono restare piccoli e nel rigirarli bisogna fare attenzione a non aprirli. Infarinarli tutti. (Naturalmente si possono fare le cose più semplici: al posto di fettine di carne con all’interno una verdura si possono fare pezzetti di carni diverse da trattare come la carne di pollo)
Con la carne trita, un pochino di salsiccia, un uovo, pangrattato, prezzemolo, coriandolo fresco, volendo aglio o cipolla tritata, fare palline di carne e infarinarle.
La carne deve prevedere almeno due pezzetti di ogni qualità per ciascuno.
Esecuzione.
Mettere olio in un tegame (o una grande teglia antiaderente ) largo e basso, il più largo possibile, scaldare e mettere a rosolare tutta la carne finchè si colorisce bene, rigirando delicatamente e a fuoco alto se necessario, da regolare secondo il risultato. Dopo una buona rosolatura togliere la carne e mettere nel tegame la verdura: tagliata a bastoni grossi un dito tutte quante. Rosolare bene le verdure cinque minuti. Togliere il tutto.
Nel tegame mettere un mestolo di brodo, due cucchiai di panna o tre, due cucchiai di curry, noce moscata, un pezzo di bastoncino di cannella (se si vuole più morbida la salsa preparare un trito di una mela ed una cipolla, metterlo nel tegame prima del brodo), mescolare bene e aggiungere ancora un mestolo di brodo, sale, un peperoncino rosso o due. La salsa deve essere liquida per cui allungarla se necessario. Deve essere cotta giusto due minuti.
Aggiungere la carne, le verdure, una manciata di uvetta fatta rinvenire. Lasciar cuocere con coperchio, rimestare ogni tanto. Aggiustare di sale. Allungare se si asciuga. Dieci minuti prima di togliere aggiungere una o due prugne secche snocciolate per persona, una buona manciata di coriandolo fresco tagliuzzato o tritato.
Se troppo liquido far cuocere vivacemente un attimo. Il tutto cuoce al massimo in circa un’ora o poco più (dipende dai gusti sulla cottura).
Riso tipo basmati o tipo Patna le cotture sono un po’ diverse. Si possono fare sul fuoco come un risotto, lasciando assorbire tutta l’acqua, oppure bollito come un semplice riso in bianco e messo poi nel forno ad asciugare mischiato a burro o ad olio oppure cuocerlo direttamente nel formo.
Io ho fatto così con il riso Patna da preparare non appena è stata avviata la cottura della carne con le verdure. Accendere il forno molto caldo a 250°. Preparare un litro abbondante di brodo con dado (il brodo deve essere caldo o freddo secondo quel che dice la ricetta sul pacchetto del riso), mettere in una teglia da torta, antiaderente, 1/2 chilo di riso (basta per 8-10 persone), un po’ di sale, burro o olio, coprire il riso con il brodo e infornare, regolando il forno su 200° e poi dopo cinque minuti su 180°.
Controllare l’assorbimento: se troppo secco aggiungere un po’ di brodo caldo, rimestare almeno una volta o due il tutto. Per il Patna ci vuole una mezz’oretta, anche perchè è un riso Parboiled e rimane duro e non scuoce, ma deve essere morbido quando si serve, per cui provarlo prima se può soddisfare nella cottura.
Togliere il riso dal forno, lasciarlo nella teglia e guarnire al di sopra con pezzi di frutta mista, servire a tavola. Portare anche in tavola un piatto con tutta la restante frutta preparata già a pezzi. Ciascuno prende riso, frutta, carni e sugo, come preferisce. Un piccolo trito di coriandolo in tavola per chi ne vuole aggiungere su tutto.
qualche altra nota storica.
La dominazione spagnola a nord duro’ fino al 1748, e fu seguita da quella austriaca. A Sud, da quella borbonica (sovrani di estrazione spagnolesca, l’attuale bravo re di Spagna e’ un Borbone).
Gli aragonesi (anch’essi spagnoli) dominarono in Sicilia ed a Sud per molto piu’ di due secoli. La Spagna come tale comincio’ nel 1476, quando Isabella di Castiglia sposo’ Ferdinando d’Aragona.
I longobardi (cui fu ragion l’inganno, cui fu ragion l’offesa): vederli tanto decantati in un clima di revival manipolatorio mi da’ la nausea. Un rozzo e barbaro popolo germanico, rigettarono in toto l’ordinamento romano (rispettato dagli altri barbari). Si appropriarono delle terre con metodi che oggi chiameremmo mafiosi. Imposero il loro sistema feudale, ed i loro duchi, che nei loro feudi agivano come sovrani assoluti, ed indipendenti.
Peter
Sui messaggi scorretti (ingiuriosi e/o volgari) sono totalmente d’accordo con Vox e con marco tempesta: tagliare. A me non piace che il blog su ci scrivo si trasformi in pattumiera. Mi passa la voglia. E si può tagliare anche a distanza di tempo, non appena sia possibile farlo. U.
Caro Peter,
mi creda se le dico che il senso del mio messaggio non era quello di riaprire polemiche stantie ma solo quello di dire che i problemi del nostro paese dipendono da un concorso assai complesso di fattori. Togliatti parlava di riforme di struttura per dire che era la struttura ad essere malata.
Tra l’altro l’articolo di Ruffolo – che non le è piaciuto e me ne dispiace molto perchè io l’ho trovato molto bello – dice che tutta la classe dirigente del paese è ammalata, a nord come a sud, anche se in maniere diverse. Che è poi quello che io dico da tempo (ad esempio quando facevo notare che la Lombardia non ha mai prodotto un uomo di stato). U.
September 5, 2008, 11:27
Cool reception for Cheney in Azerbaijan
American Vice President Dick Cheney’s visit to the Azerbaijani capital, Baku, appears to be have been unsuccessful for Washington, unlike his visit to Tbilisi.
Neither President Ilkham Aliyev nor the Prime Minister, Artur Rasizade, were there to greet Cheney at Baku airport. Instead, he was met by the country’s Foreign Minister.
The Kommersant newspaper reports that Cheney was very annoyed by the results of the meeting with President Aliyev and even refused to attend a ceremonial supper in his own honour. […]
http://www.russiatoday.com/news/news/29961
Settembre 5, 2008-09-05
Accoglienza fredda in Azerbaijan per Cheney.
La visita del vicepresidente americano Dick Cheney alla capitale dell’Azerbaijan, Baku, sembra essere stata un insuccesso per Washington, a differenza della visita a Tbilisi.
Ne’ il Presidente Ilkham Aliyev, ne’ il Primo Ministro Artur Rasizade erano a ricevere Cheney all’aereoporto di Baku. Ad attenderlo c’era invece il Ministro degli Esteri del Paese.
Il quotidiano Kommersant riporta che Cheney era molto irritato per il risultato del suo incontro col presidente Aliyeve ha perfino rifiutato di partecipare alla cena cerimoniale in suo onore. […]
prova
sia chiaro, meglio (storicamente) gli spagnoli o aragonesi dei turchi.
Furono gli aragonesi a liberare Otranto dai turchi, dopotutto
Perche’ siamo stati arrestati sotto false accuse
Di Amy Goodman
ST. PAUL, Minnesota – La repressione dei giornalisti operata dal Governo e’ un’autentica minaccia per la democrazia. Durante la Convention del Partito Repubblicano a St. Paul nel Minnesota, questa settimana, la polizia ha preso sistematicamente di mira i giornalisti. Io sono stata arrestata con due dei miei colleghi, Sharif Abdel Kouddous e Nicole Salazar del “Democracy Now!”, mentre coprivamo il primo giorno del congresso. Io sono stata incriminata falsamente per un reato minore, mentre i miei colleghi, che stavano semplicemente girando il loro servizio, sono stati incriminati per atti di ribellione.
[…] Dietro la facciata delle iperboli patriottiche che accompagnano tutte le conventions [di entrambi i partiti] e le migliaia di giornalisti e operatori del settore informativo che arrivano per coprire i vari stadi dell’evento, si verificano serie violazioni del fondamentale diritto di informazione. Qui sulle strade di St. Paul la stampa e’ libera di raccontare i procedimenti ufficiali della Convention elettorale repubblicana, ma non della violenza della polizia e degli arresti di massa di coloro che sono venuti a fare petizioni al governo, a protestare.
Durante il Labor Day – il Giorno del Lavoro (3 Settembre) – c’e’ stata una marcia contro la guerra con un’enorme partecipazione di famiglie locali, studenti, veterani e gente arrivata da ogni angolo del paese per opporsi alla guerra. Coloro che protestavano erano in numero molto maggiore dei delegati del Partito Rapubblicano. C’era qualcosa di positivo, una sensazione di festa nell’aria, unita alla crescente preoccupazione per il corso che l’Uragano Gustav stava prendendo, ci si chiedeva se avrebbe di nuovo devastato New Orleans. Piu’ tardi nel corso della giornata c’e’ stata una una contro-marcia della polizia in completo assetto anti-sommossa: caschi, scudi, manganelli e spray al pepe. Hanno respinto i partecipanti al corteo, gli spettatori e i giornalisti in una vicina area di parcheggio, poi hanno accerchiato la gente e hanno cominciato a mettere le manette a tutti.
Nicole stava riprendendo tutto. La scena del suo stesso arresto e’ agghiacciante per la sua violenza. La polizia l’ha caricata, urlandole “Mettiti a faccia in giu’!”. Si puo’ sentire la sua voce che ripete con chiarezza: “Stampa! Stampa! Dove dovremmo andare?”. E’ intrappolata tra due auto parcheggiate. Poi la macchina da presa cade a terra e si sentono le urla di dolore di Nicole. La sua faccia e’ schiacciata contro l’asfalto e il sangue le cola dal naso, mentre un grosso poliziotto con gli scarponi la tiene giu’ mettendole il ginocchio sulla schiena. Sharif e’ stato gettato contro un muro e preso a calci in petto.
Io mi trovavo all’Xcel Center, sullo stesso piano della Convention, e stavo intervistando alcuni delegati del Minnesota, quando ho ricevuto una telefonata che mi informava che Sharif e Nicole erano stati arrestati. Rick Rowley della “Big Noise Films” e io siamo corsi a predifiato verso l’area di parcheggio. Mi sono rivolta alla prima fila di poliziotti antisommossa, chiedendo di parlare col loro ufficiale in capo, spiegando che avevano arrestato dei giornalisti accreditati. In un batter d’occhio mi hanno afferrata, tirata oltre la fila di poliziotti, piegandomi le braccia dietro la schiena, immobilizzandomi con delle manette di plastica rigida che mi sono subito penetrate nella carne. Ho visto Sharif, il braccio sanguinante, le credenziali appese in bella vista al collo. Ho ripetuto che eravamo giornalisti accreditati, quando un agente dei Servizi Segreti mi si e’ avvicinato e ha strappato il cartoncino con le credenziali per la Convention che portavo appeso al collo. Mi hanno portata al garage della Polizia di St. Paul dove erano state approntate le gabbie per i dimostranti. Sono stata incriminata per “ostruzionismo a pubblico ufficiale”. Nicole e Sharif sono stati portati in prigione con l’accusa di rivolta e sedizione.
L’attacco contro la mia persona e l’arresto mio e dei produttori di “Democracy Now!” non e’ stato un evento isolato. Un gruppo chiamato “I-Witness Video” era stato spazzato via due giorni prima. Un altro gruppo di documentaristi, il “Glass Bead Collective”, e’ stato messo agli arresti e tutto il loro equipaggiamento – i computer e le videocamere – confiscato.
Mercoledi’ il gruppo “I-Witness Video” e’stato attaccato di nuovo e sbattuto fuori dai suoi uffici. Quando ho chiesto al capo della polizia di St. Paul come debbano lavorare i reporter in un’atmosfera del genere, ha suggerito: “Incastrandoli nelle nostre forze da campo mobili”.
Il lunedi’ notte, parecchie ore dopo il nostro arresto e dopo molte proteste pubbliche, Nicole, Sherif e io siamo stati rilasciati. Questo e’ stato il nostro Labour Day. La nostra giornata di lavoro.
[3 Settembre 2008]
Amy Goodman e’ ospite di “Democracy Now!,” un servizio Radio/TV internazionale di notizie quotidiane che trasmette da oltre 700 stazioni Nord Americane. Altre notizie su di lei si possono trovare su Wikipedia.
http://www.youtube.com/watch?v=hF3ZMy7ICDY
1st September 2008, the first day of Ramadan, several volunteers with the Free Gaza Movement and the International Solidarity Movement accompanied a small fleet of seven fishing vessels from Gaza City port. The fishermen exercised their right to fish in Gazan territorial waters, providing them with a livelihood and food for the besieged people of Gaza. The fishing fleet reached approximately nine miles offshore and began trawling along the Gazan coast, well within international limits.
Devo dire che questo Blog,sta a mio avviso sta diventando davvero , molto, molto interessante.
Finalmente anche altre campane, non è vero Anita?
cc
Caro Peter,
il dominio aragonese in meridione dura fino al 1503 e l’Aragona era uno degli stati più evoluti e ricchi d’Europa. Per altro anche durante il regno di Carlo V la Spagna era un paese evoluto, con una notevole produzione economica ed artistica, ad esempio. La crisi incomincia con le guerre di religione di Filippo II e con il suo cattolicesimo esasperato. E soprattutto la crisi è aggravata dalla suicida espulsione di ebrei e moriscos.
La dominazione spagnola nel Milanese termina dopo la guerra di successione spagnola nel 1702. Dopo di allora Milano fa parte dell’impero asburgico.
Tuttavia guardi che i Borbone, all’inizio soprattutto, erano una delle dinastie più avanzate d’Europa: per incominciare non erano spagnoli ma francesi (Bourbon) la stessa dinastia del Re Sole. Per di più nel Settecento tutte le dinastie borboniche (di Francia, Spagna, Napoli e Parma) furono dinastie illuministiche e riformistiche, perfino quella di Filippo V di Spagna.
I Longobardi non avevano neppure il concetto di stato centralizzato per la banale ragione che erano un popolo germanico puro, non ancora modificato da una lunga vicinanza culturale con i romani. Erano un popolo di liberi e di uguali, per i quali il re, ed anche i duchi, era solo un capo militare. Saranno stati anche arretrati ma erano un popolo di liberi e non di servi come i romani. E’ vero che i Longobardi non mantennero, a differenza degli altri popoli cosiddetti barbari, l’ordinamento romano. Ma anche perchè l’Italia che occuparono era quasi totalmente disabitata: la guerra greco-gotica ne aveva fatto un deserto in cui si erano perdute la cultura e perfino le conoscenze tecniche (agricole ad e4sempio). Basta vedere la produzione artistica italica del VI secolo.
Faccio comunque fatica a capire la sua rabbia: stiamo parlando di cose passate da millecinquecento anni. Lei non riesce ad essere un po’ distaccato neppure parlando dei Longobardi!
Un saluto U.