Bush lo smemorato, Gelmini la scardina scuola pubblica, Schifani “l’israeliano”

1) – Il lato comico o meglio tragicomico dell’attuale posizione politica del molto fallimentare George Walker Bush è che un annetto fa, in polemica con chi sosteneva che gli Usa consumano e inquinano troppo, ha declamato a petto in fuori “Lo stile di vita degli americani non si contratta!”. Lui ovviamente per americani intende solo gli statunitensi, perché poi dello stile di vita dei centro e sudamericani non gli interessa nulla, se non come sgabello del livello di vita degli statunitensi. Ora vediamo che l’imbelle inquilino della Casa Bianca lo stile di vita dei suoi americani lo contratta, eccome se lo contratta! Fino a chiedere la stratosferica elemosina di 700 miliardi di dollari da sottrarre ai forzieri pubblici per sovvenzionarlo a tutti i costi: i suoi americani devono iper consumare forse per diritto divino, alla faccia della realtà e delle sue leggi, comprese quelle dell’economia e di mercato.

Il discorso alla nazione fatto pochi giorni fa, quando ha elencato le cose che non vanno nella realtà americana e i pericoli che corre, sono un elenco impressionante di ammissioni di fallimenti, uno più penoso dell’altro, dalla guerra all’Iraq e all’Afganistan alle banche e al sistema finanziario statunitense, senza però che lui, il massimo responsabile, il “comandante in capo”, il “presidente di guerra”, se ne prenda le conseguenze. Come tutti i fanfaroni e gli incapaci, questo uomo senza qualità diventato presidente solo perché figlio di papà, e di un papà presidente, quando c’è da prendere gli applausi si mette il giubbino da pilota militare e si declama “presidente di guerra”, quando invece c’è da raccogliere i fischi e le uova marce allora si indica l’aria fritta. Tanto poi lui se ne va a piangere “sulla spalla di Dio”….

Insomma, se non è colpa dell’”asse del male” o del “terrorismo internazionale” o del fanatismo islamista, la colpa è della realtà, cioè del mondo: la realtà e il mondo complottano ai danni dei buoni e pii e laboriosi cittadini degli Stati Uniti… Qui, è il caso di dirlo, ci vorrebbe uno psichiatra. Avere avuto la trovata della “guerra al terrorismo”, questo balordo “Mein Kampf” inventato e scritto alla Casa Bianca, permette di sganciarsi dalla realtà e incrementare l’industria bellica all’infinito senza più nessun bisogno di nemici geograficamente individuabili, non è stata una bella idea. Ennesima dimostrazione che leggere la bibbia, come facevano in coro i suoi pessimi consiglieri, o incontrare Gesù, come è successo al bevitore di whisky Bush, è una cosa forse utile sul piano spirituale personale, ma sul piano politico provoca solo disastri. Sarebbe bastato bere un goccino in meno e ragionare un po’ di più, accantonare un po’ la bibbia e leggersi qualche buon libro di storia.

Non ci fosse stata alla Casa Bianca questa accolita di piccoli e grandi mascalzoni, questi ubriachi biblici responsabili della disastrosa Pearl Harbour della politica statunitense, gli Usa non avrebbero perso credibilità e appeal sull’intero pianeta nella disastrosa misura che è sotto gli occhi di tutti. Che Washington vada a rotoli e morda la polvere, con “lo stile di vita americano” meno offensivo per il resto del mondo, non è cosa che possa fare piacere neppure a chi fosse eventualmente “antiamericano”: lo zio Sam infatti, così come con la seconda guerra mondiale ci ha tratto su dal baratro e dalla miseria, ci può trascinare tutti nella rovina. Ecco perché c’è poco da stare allegri. Per ora registro che molti baricentri, compreso quello della produzione cinematografica, non sono più negli Usa. E che i viaggi e gli “stage” negli Usa cominciano ad essere sostituiti dalla curiosità di conoscere meglio il resto del mondo.

Auguriamoci anche che la Cina, che con il Giappone di fatto sovvenziona e paga l’elevato tenore di vita a stelle e a strisce e il relativo pauroso debito pubblico, non decida di svalutare lo yuan. Se lo facesse, come forse le converrebbe sul piano economico, l’acqua alta a Venezia e le inondazioni di New Orleans al confronto sarebbero poca cosa.

Non so come andranno a finire le elezioni americane, ma questa mania di voler trasformare anche le mezze calzette in geni o semi dei, con le candidate a vice presidente che sono delle signore Nessuno – sembrano tutt’al più brutta copia delle Gelmini e delle Carfagna – ma che ci si accanisce a presentare come manna dal cielo, dubito che porterà a buoni risultati. Speriamo bene. Vinca se non il migliore, ché di migliori non ne vedo, almeno il meno peggio…

2) - La scuola italiana è sottoposta a un duplice attacco, che ormai è un vero e proprio massacro. Sindacalismi e pandette a parte, la signora Gelmini, ministro del quale non solo don Abbondio si chiede “Chi era costui?”, ha elaborato un piano il cui scopo è semplice. Si tratta di completare l’opera iniziata dalla miliardaria petroliera, cioè iper parassitaria, Letizia Moratti di distruzione dell’acculturazione di massa. L’insegnante unico e tutto il resto, compresa la vergogna del non toccare comunque il numero degli incostituzionali “insegnanti di religione”, servono solo a ricacciare indietro le conquiste scolastiche di massa dei decenni passati. E’ giusto che si arrivi quanto prima a “bocciare anche solo per una materia”! Bisogna infatti trovare tutti i modi possibili per fare una bella mattanza degli studenti che vivono in periferia, cioè dei figli del ceto medio, dei figli del ceto medio basso, dei figli dei ceti bassi e soprattutto dei figli dei poveracci. All’arrembaggio, miei prodi! Aspiranti Berlusconi e leccapiedi di tutta Italia, unitevi! Più “spezziamo le reni” ai proletari, talmente coglioni da avere sostituito i figli con il cane, e più faremo quattrini. “Arricchitevi!”. Come sempre, alle spalle e sulla pelle dei poveracci. E’ la vita! Anzi, è la Storia.

Insomma, i figli di papà e i disinvolti di vario tipo devono avere vita facile, senza troppi concorrenti, e poter disporre di forza lavoro “flessibile”, cioè ricattabile, e “concorrenziale”, cioè pagata il meno possibile. Il diritto ereditario del potere non c’è più, e anche se si eredita la Fiat o un miliardo o un titolo nobiliare si può finire nella cacca come i vari Lapo, Savoia e altre dinastie, industriali e non. Non resta quindi che azzoppare le masse, castrarle nella formazione scolastica, che è la base di qualunque emancipazione reale, per poterle sfruttare meglio.

Basta con tutti questi liceali e laureati! Basta con ‘sta storia dei figli di impiegati e perfino di operai che vanno all’Università! Poi magari questi figli di nessuno o tutt’al più di dei minori valgono più dei rampolli di casa Agnelli, Moratti, Berlusconi, ecc., e li prendono pure a sonore pernacchie, li superano nella gara della vita. Giammai! I poveracci devono tornare poveracci! Raus!!! Basta con questa storia delle pensioni decenti, dei salari decenti, dei contratti decenti e a tempo indeterminato! Basta con ‘sta storia dell’assistenza sanitaria eguale per tutti e di buon livello per tutti! Basta con l’incubo dell’”Operaio”, delle “Tute Blu”, del “Lavoro che dà dignità”! La gente deve essere ridotta nuovamente, come nell’Ottocento, a forza lavoro, deve avere più paure che certezze, più bisogni che diritti, meno Cittadino e più Uomo Qualunque o tutt’al più Telespettatore. Elettore sì, ma di chi diciamo noi! Insomma, la gente, il “popolo”, deve ammirarci in televisione, applaudirci, invidiarci, vedere le belle bonazze che ci portiamo a letto e poi sistemiamo in tv, nei giornali, negli enti locali e nei ministeri, ma deve accontentarsi delle donne impossibili come Veline che si portano all’altare. La gente deve tornare a farci il baciamano, deve venire a strisciare, chiedere un tozzo di pane, anziché alzare la testa e magari votare a sinistra e per giunta volerci sostituire come classe dirigente.

Ma non bastano i guasti della Moratti e Gelmini. C’è anche il papa che pretende più che mai “la parità” tra scuole statali e scuole private, cioè di fatto, al 98%, gestite dalla Chiesa, o meglio dallo Stato estero chiamato Vaticano. I traditori della Costituzione, bisognosi di voti per continuare la bella vita, sono pronti a dire di sì; almeno a dire veltronianamente “se ne può parlare”. Tanto poi c’è il presidente Napolitano che – poveretto – scopre l’acqua calda, e cioè che in Italia “c’è ancora un problema in fatto di pieno rispetto della Costituzione”. E certo! Come può non essere “ancora un problema” se la Costituzione si è lasciato venisse calpestata dal Vaticano e dai suoi lacchè?

3) – Abbiamo uno Stato sempre più imbelle, tant’ che poi i vari La Russa devono ricorrere alla parata da operetta dei “nostri ragazzi in divisa” che fanno finta di servire l’ordine pubblico. Si grida sempre di più che vogliamo la “certezza della pena!”. Giusto. Ma a cosa serva e come si possa realizzare la certezza della pena in un Paese dove non c’è la certezza del processo è un bel mistero. I Berlusconi si fanno fare le leggi su misura, per evitare la certezza del processo. Che è poi la certezza della legge eguale per tutti. E i poliziotti come Luigi Spaccarotella, cognome infelice per chi ha “spaccato” la vita del tifoso Gabriele Sandri fulminandolo con la pistola, imputati di omicidio colposo o preterintenzionale, non si presentano in aula “perché ha paura”. Un poliziotto che ha paura? E di che? Della legge? Dei giudici? Dei testimoni? Che vergogna! Questi non sono poliziotti. Oppure se lo sono poi si spiega perché ammazzano sparando a vanvera, altro vecchio vizio e record italiano. Abbiamo i poliziotti che se la fanno addosso in un’aula di tribunale e i militari impegnati in Iraq, Libano e Afganistan sì, ma a patto che evitino accuratamente di sparare e soprattutto di correre loro pericoli seri…

4) – Infine, il presidente del senato Renato Schifani, che torna da una visita ad Auschwitz e, imitando Kennedy davanti al muro di Berlino, grida “Siamo tutti israeliani!”. Prego? Israeliani? E che c’entrano gli israeliani con Auschwitz? Ah, ho capito: la solita equazione furba e non onesta “ebreo=israeliano” e, viceversa, “israeliano=ebreo”, alla faccia tra l’altro dei due milioni di israeliani che non sono ebrei, bensì musulmani: gente, questa, che evidentemente non ha diritto ad esistere. Sei nato in Israele? Beh, allora sei ebreo! Sei invece musulmano? E chi se ne frega! Schifani insegna. Se fosse onesto anziché conformista, se non servile, Schifani avrebbe dovuto gridare “Siamo tutti ebrei, rom, gay, prigionieri sovietici, handicappati e comunisti”, perché le varie Auschwitz hanno inghiottito non solo le vite di sei milioni di ebrei, cioè di israeliti e non israeliani, ma anche quelle di altri milioni di esseri umani che con l’ebraismo non avevano nulla a che spartire.

Comincia ad essere davvero feroce e blasfemo questo “negazionismo” di fatto dei vari Schifani, questo orribile e disumano voler nascondere sotto il tappeto la cenere di vari milioni di non ebrei sterminati dagli alleati dei Mussolini, questo livido e prepotente voler falsare la Storia per poterci assolvere dalle nostre colpe e scaricarle sul fanatismo islamista o sull’Iran di oggi. E’ il trucco inventato da papa Wojtyla quando ha detto che “il diritto all’aborto è il nuova nazismo”. Di nazismo la Storia ne conosce solo uno, ed è quello del nazista Adolf Hitler e della sua Germania, Paese cattolico e protestante, con cui l’Italia del Concordato, di Mussolini e di Pio XII era alleata anche in guerra. Campi di sterminio compresi.

Non so che reazioni ci sarebbero state se Schifani avesse gridato “Siamo tutti rom e gay!”, oppure “Siamo tutto sovietici e comunisti!”. O se reduce da una occasione di tutt’altro tipo avesse gridato “Siamo tutti musulmani!”. Ovviamente, ci sarebbe stata una levata di scudi da parte di molti, al grido di “Schifani rom o gay ci sarai te!”. Oppure: “Schifani, comunista e sovietico ci sari te” o anche: “Schifani, musulmano ci sarai te!”. Credo anch’io che le scritte invece comparse a Roma, in realtà mi pare una solo, “Schifani l’ebreo sarai te!” abbiano viscere e sentimenti antisemiti, cioè razzisti. Però quello che ha sbagliato per primo, pesantemente, un po’ da razzista, un po’ da negazionista e un po’ molto da ignorante, è stato Schifani. Che, si noti bene, non è un tifoso al bar o il bidello di una scuola media, ma il presidente del senato italiano, vale a dire la seconda carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica. Ma a lui nessuno lo ha bacchettato. I mass media si sono invece scatenati per la scritta contro di lui.

Se crediamo che questo sia antifascismo, anziché conformismo delle peggior specie, siamo davvero messi male.

515 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Peter
    Peter says:

    osservo pero’ che sull’arte ‘sacra’ italiana non ci sputa sopra nessuno, anzi. Si trovano centinaia, forse migliaia di quadri di ispirazione ‘sacra’ di autori italiani a Londra, Parigi, New York…Semplicemente riflette la storia italiana dell’epoca, cosi’ come l’arte di altre societa’ teocratiche (quella egizia antica, per esempio).
    E’ poi un fatto che, a quanto mi dicono, in Italia giacciono quasi i due terzi dell’intero patrimonio artistico mondiale. Senza contare i dipinti e le sculture di italiani trafugate, o comprate, all’estero.
    La domanda di Sylvi va riformulata: cosa resterebbe dell’arte mondiale tolta quella di ispirazione ‘sacra’ italiana?

    Peter

  2. Peter
    Peter says:

    x100
    mi trovo al terminal, quindi replico.
    No caro: immaginiamo che la temperatura sia 30-40C anziche 10 o 15. Viaggiare coi finestrini chiusi (come certi vecchi imbecilli pretendevano ai miei tempi) puo’ provocare un malanno a tutti quanti. Specie senza aria condizionata

    Peter

  3. Vox
    Vox says:

    L’ispirazione “sacra” era spesso una forzatura, dovuta, come si e’ gia’ detto ai committenti e allo spirito del tempo. O dipingevi il sacro, o non lavoravi.
    Botticelli che aveva dipinto – uno dei pochissimi ai suoi tempi, visto lo sfondo generale – soggetti pagani o comunque “profani” (La Nascita di Venere, Venere e Marte, Le allegorie della Primavera e de La Nuda Verita’) fu criticato molto aspramente per questo in alcuni ambienti.
    Quando la ragione gli venne meno e aumentarono le crisi mistiche, smise di dipingere del tutto.

  4. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino ,

    anche a Jaroslav e a Rybinsk c’è stato un architetto e un sacrestano che si sono chiusi dentro le Chiese quando gli emissari di Stalin volevano abbatterle.
    Non so se sia tutto vero, certo mi piace pensare a queste persone che ci hanno tramandato dei capolavori che ci fanno sentire più civili e soprattutto più “amorevoli” verso il prossimo. Endorfine o no!
    Arte sacra per me significa solo aggettivare l’arte per catalogarla e collocarla in un contesto. Non aggiunge niente o toglie al suo valore!
    A volte mi fermo ad Aquileia, so che sotto il campo sportivo attaccato al foro ci sono dei capolavori, cerco di immaginarli:
    mosaici e chissà che altro…
    Chissà se riuscirò a confrontarli dal vivo con la mia immaginazione!
    Sono, come quelli della Basilica, sicuramente l’espressione dell’arte neo cristiana intrisa ancora di paganesimo, ma quelli che vedo sono sublimi e non penso a decrittare la fede degli artisti.
    Vorrei vederli, ma anche questa attesa è appagante!

    Ps. A proposito di musica militare, a Sebastopoli sono stata ad ascoltare il coro della Marina Militare russa.
    Voci possenti, repertorio vario, canzoni di gioia, dolore, malinconia, una balalaika strepitosa e incredibile.
    Per noi hanno cantato ‘O surdato inammorato” in italo- russo e infine un potente e sorridente Dasvidanja.
    Ho provato una gran pace!
    saluti

  5. controcorrente
    controcorrente says:

    Caro Nicotri,

    sono due giorni che PERDO IL TRENO,per cui sono costretto a scrivere alle ore tarde!
    Ma questo non mi esime dall’esprimere il più totale accordo con il suo post di apertura di questa nuova sessione!

    Così come non mi esime dall’essere totalmente d’accordo con quanto scritto da Massimo Gramellini oggi sulla Stampa, dopo che educatamente ho “buttato fuori dal finestrino tutti quelli che lo volevano tenere aperto”!

    Ho così applicato la nuova moda che impazza in Ittaglia,dove ormai si spara e si pestano tutti quelli che non hanno il colore della pelle uguale al nostro,o accenti diversi, si piscia sul Tricolore e si promettono le cose più assurde!

    Tutto questo per ottemperare ai dettami della ” nuovafantomatica sociètà civile”che come ha detto Gramellini ,da quando è entrata nelle stanze dei Bottoni ha prodotti questi risultati:

    ….Così la politica che in mano ai politici era una cosa sporca ma seria,è rimasta sporca ed è diventata anche frivola!…..

    Buona notte!

    cc
    PS-
    Qualcuno saluti per me Le figlie di Maria Ausiliatrice!

  6. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    il defunto Pantegana era un reazionario ed uno psicopatico grave ma non era per nulla scemo. Ed è un vero peccato che non sia mai riuscito a partecipare al blog esponendo il suo punto di vista ed accettando quello altrui.
    La frase che ho citato era sua: trovo il concetto veramente acuto.

    Il sacro con l’arte italiana c’entra per lo più solo come committenza. Un artista per produrre e per mangiare dipingerebbe anche per il diavolo. In altri paesi non avevano bisogno di tutti questi compromessi. Per altro trovo che la pittura italiana da Caravaggio in poi ha prodotto assai poco di originale. Siamo diventati anche in questo un paese marginale.
    L’arte dopo di allora è migrata in Francia e nei Paesi Bassi e da noi è rimasta una stanca ripetizione di motivi noiosamente ripetitivi. La pittura del Seicento Olandese è incomparabilmente superiore, anche sul piano tecnico, rispetto al Seicento italiano.

    Ho trovato interessante il suo messaggio n. 97 anche se non ho capito bene l’ultima riga. A me pare che gli artisti spesso abbiano uno scarso senso dei loro limiti. U.

  7. Anita
    Anita says:

    x Peter (97)

    Arte pittorica.

    Quando ero a Seattle durante le procedure per la leucemia di mio figlio Alan, il mio solo conforto era quando avevo un po’ di tempo per andare al “Fry Art Gallery and Museum”, una breve camminata dagli ospedali.
    Ne uscivo rinnovata, per me era il miglior sedativo al posto di quelli che i dottori dell’ospedale tentavano di prescrivermi dato l’immenso stress.
    Credo che questo ti dica tutto.

    Ciao, Anita

    PS: Oggi mi hanno tolto i punti, looks very good…
    Did you ask for my address?
    Look above.

  8. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Caro Pino,
    oggi il link della sua web-page si apre su quello di Miss Cisotto.
    Sono entrata qui dal lato : Ultimi articoli.

    Bye, Anita

  9. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Ho sentito suonare un gruppo di balalaike a Irkutsk, in Siberia. Come vento nella foresta, che ti porta via, via, via…. E a Salta, in Argentina, ho sentito suonare un gruppo di chitarre che mi hanno suscitato la stessa sensazione.
    Mio Dio, perché non so suonare!
    pino

  10. ségolene
    ségolene says:

    Arte: concordo al 100% con marco, vox e uroburo, alla fin fine si tratta sempre e solo di vile denaro

    x cc:
    credo che ti riferissi a me con il tuo ps. In questo caso, ho già detto che il mio rapporto con le suore (qui chiamate “le cape di pezza” x via del velo), fu mia madre a insistere che resistessi fino alla terza media. Ma da allora(16 anni fa) non le ho + frequentate e se ne vedo qualcuna x strada cambio marciapiede.

    x pino
    fa bene a cancellare i post d’insulti, certa gente non merita tutta qust’attenzione

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Strano, a me si apre normalmente. Nella home page, a sinistra sotto le copertine dei miei libri e i due annunci di Google ci sono i link degli ultimi articoli postati, miei o dei rubrichisti. Cliccando su quei link lei va direttamente sul loro articolo, e può lasciare anche lì dei commenti.
    Sulla parte destra della home page ci sono in alto i link delle tre rubriche finora esistenti e sotto quei tre link trova il Blogroll, cioè l’elenco dei siti che secondo me vale la pena seguire.
    Un saluto.
    pino

  12. ségolene
    ségolene says:

    ops, ho perso un pezzo x la strada…
    ho già detto che il mio rapporto con le suore (qui chiamate “le cape di pezza” x via del velo), è stato quasi sempre negativo, fu mia madre…..

  13. Peter
    Peter says:

    xUroburo

    sara’ stata una questione di committenza, e diciamo pure autocelebrazione, un po’ come le piramidi: includo infatti anche l’architettura. E d’accordo anche sul 600 pittorico italiano.
    Ma che committenza, pero’. Il patrimonio artistico italiano e’ il piu’ vasto e ricco del mondo. D’accordo, quattrini estorti e riciclati dalla chiesa, ed in parte anche dai signori laici, ed investiti in opere artistiche a iosa. Ma i fatti sono fatti.
    Senza il narcisismo della chiesa, l’arte italiana sarebbe stata molto piu’ sobria, ridotta, frugale. In compenso, altri aspetti socioculturali sarebbero fioriti di piu’, ed in modo molto piu’ armonico.
    Nel 600, comunque, inizia il melodramma, una forma d’arte per nulla religiosa.
    ps
    l’ultima riga del post 97 si riferiva agli umili fruitori di oggetti d’arte, non agli artisti come artefici

    xVox
    Botticelli e’ infatti un grande e originalissimo, e riconoscibile a distanza. Vi e’ almeno un suo quadro anche alla National Gallery: ero contento di avere subito indovinato l’autore

    Peter

  14. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Anita

    Davide mi ha spiegato cosa è successo: lei è entrata nel sito proprio mentre lui stava effettuando dei controlli, ecco perché s’è ritrovata nella rubrica di Caterina Cisotto.
    Problemi risolti.
    ‘Notte.
    pino

  15. Anita
    Anita says:

    x Pino

    Forse era solo un disguido temporaneo.
    Adesso si apre bene.
    I misteri della tecnologia….!!

    Anita

  16. Peter
    Peter says:

    xAnita

    yes, I got your email address, thanking you. I’ll be in touch.
    What do you mean ‘look above’?
    regards

    Peter

  17. Anita
    Anita says:

    x Peter
    RE: Post 107
    Does the color “pale blue” of my name tells you anything ???
    ‘Night, Anita

  18. Galeazzo Musolesi
    Galeazzo Musolesi says:

    Quale audacia forsennata, quale demenza, Nicotri! Nessuno sano di mente potrà scambiare un analfabeta meticcio, uno scribacchino demente, quel ripugnante signor Otello (e già il nome dice tutto!) con il grande Toro Seduto, cioè R-o-m-b-i B-a-d-d-e o G-a-r-i B-a-d-d-e, italiano purosangue di San Giovanni in Persiceto, convinto fautore di un nostro prossimo riscatto! Dovresti sprofondare dalla vergogna per la fine di Aruotalibera, vile calunniatore e disfattista, tu, tu, filoebreo incallito, e il tuo corteo di sorci e di pantegane, tra cui spiccano Vox alias Ele di Troia (moglie di rais-Putin), Peter “Smalltalk”, Hlafo, e il redivivo Cocologo/Faust, il pluriinquisito castrista chavista sbucato dalle foreste di Hispaniola, che verrà presto assicurato alla giustizia fascista come il fu Belbo, che fine brutta (Mario sk ancora aspetta una spiegazione?), e presto di seguire il “usoebutto” alias la Polenta Bolzanese.
    Ma come si permette cambiare i miei post! Non dirmi che è colpa dell’incapace tecnico, per dire, Davide Senzapadde?
    A lei guardano con occhi pieni di ammirazione i fankazzisti, lekkini senza vergogna di questo forum, i parassiti komunisti cancro dell’Italia! Poveri illusi! Per loro basteranno due colpi scaccia cane e pulizia sarà presto fatta! Il sorcio Gino è stato già dato in pasto alle iene. Mentre il traditore Ittalo Polenta Bolzanese sarà usato e buttato a testa in giù, la giustizia è bella. E tu, Nicotri, a che cosa sei ridotto? A cambiare i post? A pubblicare data senza significato? Oltretutto il sito da me gestito chiamato “Il cuore nero” è un vero sito e non un “arruotalibera” (con due erre e la “a” minuscola), che la camerata Ercolina giustamente definisce spazzatura immonda. “arruotalibera”! Un blog ridotto a fare la calzetta e il copia e incolla. Questo blog rappresenta un mondo piatto e imborghesito dove domina l’abissale ignoranza di te e dei tuoi pari, Davide, Shalom, usoebutto e via andando …
    Viva il Duce!
    Viva l’Impero!
    Eia eia alalà!
    SALUTO ROMANO!
    GALEAZZO MUSOLESI

  19. Anita
    Anita says:

    Chiunque sia, GALEAZZO MUSOLESI e’ di sicuro uno che segue questo forum…
    No, non puo’ essere il Sig. P.

    Anita

  20. Dal settembre 2000, i coloni hanno ucciso almeno 54 palestinesi.
    Dal settembre 2000, i coloni hanno ucciso almeno 54 palestinesi. says:

    da Palestine Monitor – http://palestinemonitor.org/spip/spip.php?article645
    Traduzione dall’inglese per http://www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

    La violenza dei coloni è fuori controllo

    Palestine Monitor
    23/09/2008
    Gli ultimi attacchi dei coloni israeliani in Cisgiordania contro i palestinesi hanno dimostrato, una volta ancora, l’impotenza del governo israeliano quando ha a che fare con i propri cittadini fanatici.

    Le ultime settimane sono state di nuovo un inferno. Quando un uomo palestinese ha colpito e ferito con un pugnale un ragazzo di 9 anni a Shalhevet, un avamposto abitativo ebreo nella Cisgiordania occupata da Israele, i coloni hanno deciso di risolvere la questione da soli. Approssimativamente 100 coloni, in maggior parte del vicino insediamento di Yitzhar, hanno attaccato il vicino villaggio palestinese di Asira al-Kabaliya, bersagliando di sassi le case, rovesciando le auto ed incendiandole. Almeno otto persone sono state ferite, quattro di loro da colpi d’arma da fuoco.

    Gli attacchi e la violenza attorno a Yitzhar proseguono in modo intermittente da più di 20 anni, e solo alcune settimane prima un gruppo di coloni era passato di casa in casa nel villaggio di Asira al-Kabaliya, tracciando con vernice spray la stella di David sui muri.

    Gli attacchi dei coloni israeliani contro I palestinesi non sono rari , ma di solito non ottengono molta attenzione dai media israeliani. Quest’incidente è stato riportato in modo esteso in Israele, principalmente perché le videocamere dell’organizzazione israeliana B’Tselem hanno ripreso l’incidente. Il documento mostra la presenza dei soldati dell’esercito israeliano (IDF) nel villaggio attraversato da questa furia, ma non li si vede mai intervenire per fermare i coloni.

    Dopo gli incidenti il Primo Ministro, Ehud Olmert ha condannato l’episodio violento dichiarando che “non ci saranno pogrom contro residenti non-ebrei.”

    Ma sembra molto improbabile che l’establishment militare israeliano o la società israeliana in generale s’impegnino seriamente sul contenimento dei coloni in territorio palestinese occupato. Un segnale evidente di ciò è rappresentato dal fatto che, nonostante le prove filmate rese disponibili da B’Tselem, la polizia debba ancora compiere gli arresti del caso. Un altro segnale è che, mentre Ehud Olmert ha condannato l’incidente, un comitato di rabbini di pro-coloni ha lodato il “coraggio ed eroismo” dei coloni di Yitzhar, affermando che la loro reazione era conforme alla legge ebraica, come riportato da Ha’aretz.

    I coloni ideologici

    La maggior parte degli incidenti violenti vedono coinvolti coloni molto religiosi, tra i quali sono in molti a vivere negli avamposti considerati illegali anche dagli standard israeliani. Per il Diritto internazionale, tutti gli insediamenti oltre la linea dell’armistizio (nota come Linea Verde) del 1949 sono considerati illegali.

    Nel 2007, circa 450.000 coloni israeliani vivevano in Cisgiordania (260.000), ed a Gerusalemme Est (190.000), a fianco di 2,4 milioni di palestinesi. Il numero di coloni sta crescendo con un ritmo molto veloce, sin dal primo insediamento israeliano – Kfar Etzion – costruito in Cisgiordania un paio di mesi dopo la Guerra dei sei giorni nel 1967. Ci sono 121 insediamenti e 102 avamposti in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est.

    La maggioranza dei coloni su territorio palestinese occupato è composta da coloni di genere economico. Si sono trasferiti in Cisgiordania per ragioni economiche piuttosto che ideologiche, come i forti incentivi fiscali offerti dal governo. Ma sono gli scoppi violenti dei coloni ideologici contro i palestinesi, e qualche volta anche contro l’IDF, che rubano ancora una volta i titoli dei giornali. Essi seguono il principio religioso che ritiene la Cisgiordania parte della “Terra d’Israele”, e che lo stabilirsi in questo luogo rappresenta un dovere religioso.

    “Secondo il Diritto internazionale, il soggetto incaricato di far rispettare la legge in Cisgiordania è l’esercito”, ha detto il maggiore legale israeliano esperto per la Cisgiordania, avvocato Talia Sasson. “Ma i soldati dell’esercito non sono interessati a sostenere la legge fra gli israeliani.” I coloni estremisti “fanno quello che vogliono, e nessuno sa cosa fare con loro, incluse le istituzioni” ha dichiarato Yossi Beilin, parlamentare di Meretz (1), al Comitato per gli Affari Interni della Knesset.

    “Il problema non è di tipo legale”, sostiene Talia Sasson. “Da un punto di vista legale, l’obbligo dell’esercito è chiaro. È un problema di realizzazione.” “Il cambiamento richiesto è politico”, continua la Sasson. “Se il governo volesse portare ordine in Cisgiordania, fermando le violazioni di legge contro i palestinesi, potrebbe”.

    N.d.T.
    (1) Meretz: “Vigore” in ebraico. Partito sionista di tendenza laica e socialdemocratica nato nel 1992. Nel 2003 si fonde con gli ex-laburisti guidati da Yossi Beilin.

  21. Terroristi israeliani a caccia di pacifisti israeliani
    Terroristi israeliani a caccia di pacifisti israeliani says:

    Il prof. Ze’ev Sternhell è stato ferito da una bomba
    25/09/2008

    Il Partito Comunista d’Israele condanna l’indulgenza delle autorità verso i gruppi di coloni di estrema destra, che sono una minaccia alla democrazia.

    L’eminente storico israeliano prof. Ze’ev Sternhell è stato lievemente ferito nelle prime ore della mattina di giovedì (25 settembre, N.d.T.), dopo che una bomba è esplosa davanti alla sua porta di casa, in Shai Agnon St. a Gerusalemme. L’esplosione, avvenuta mentre Sternhell stava chiudendo il cancello esterno della sua abitazione intorno all’una di mattina, gli ha causato lievi ferite alle gambe ed è stato trasportato all’ospedale di Shaare Zedek per le cure.

    Il settantatreenne Sternhell è professore di scienze politiche all’Università israeliana di Gerusalemme. “Il tentativo di colpire il prof. Sternhell è il risultato dell’atteggiamento tollerante e della debolezza delle autorità nell’applicare la legge nei confronti dei coloni, estremisti e fascisti, nei territori occupati palestinesi” ha fatto sapere in una dichiarazione il Partito Comunista di Israele. Ed ancora: “Questo atto pericoloso è una conseguenza del chiudere gli occhi davanti alla violenza contro i palestinesi, i pacifisti ed i militanti della sinistra e tutti quelli che non sono d’accordo con i banditi dell’estrema destra. Non si parli di “gruppi marginali”, questo è un fenomeno crescente nella destra e la polizia deve occuparsene .

    Volantini stati trovati nelle strade vicino alla casa di Sternhell che promettevano una ricompensa di 1.1 milioni di shekels (circa 225.000 euro, N.d.T.) a chiunque uccida un membro di Peace Now. “E’ venuto il tempo per uno stato in accordo con la Legge ebraica, in Giudea e Samaria! E’ giunto il tempo per il Regno di Giudea! ” recitavano i volantini.

  22. Lettera aperta al Presidente Mahmoud Abbas
    Lettera aperta al Presidente Mahmoud Abbas says:

    La lettera che segue è stata presentata al presidente all’ufficio di Mahmoud Abbas a nome delle 78 organizzazioni palestinesi mercoledì 22 settembre 2008. Si noti che che TUTTE le fazioni politiche palestinesi hanno apposto la loro firma.

    Lettera aperta al Presidente Mahmoud Abbas

    Al Presidente Mahmoud Abbas
    Capo del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina
    Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese

    I diritti dei rifugiati palestinesi e le trattative per lo status finale

    Egregio sig. Presidente,

    Noi, le sottoscritte organizzazioni di rifugiati palestinesi, movimenti ed istituzioni della società civile nella patria palestinese ed in esilio siamo le organizzazioni nazionali che lavorano per difendere il diritto al ritorno. Noi ora facciamo appello a Lei perché siamo convinti che l’allineamento della posizione ufficiale palestinese con quella del popolo palestinese, riguardo ai problemi inerenti le trattative sullo status finale, sia la priorità più alta. Il primo di questi problemi è la causa dei rifugiati palestinesi.

    Siamo convinti che l’allineamento delle posizioni popolari con quelle ufficiali sia la principale garanzia di una posizione palestinese forte nell’attuale processo negoziale, che sta avendo luogo in un contesto locale, regionale e globale e che mette in pericolo i diritti nazionali del popolo palestinese. In questo contesto, siamo preoccupati in modo particolare per i diritti dei rifugiati e deportati interni palestinesi al ritorno alle loro terre e proprietà originarie, alla restituzione delle loro case, terre e proprietà e all’indennizzo per i danni incorsi negli oltre 60 anni passati. Sulla base del fatto che tutti questi diritti sono garantiti dal Diritto internazionale, e con la consapevolezza delle enormi pressioni che gravano sui negoziatori e sulle tattiche delle trattative, come la segretezza riguardo alle evoluzioni delle stesse, facciamo appello a Lei perché adotti una strategia di negoziato basata sulla trasparenza nei confronti dell’intero popolo palestinese – senza curarsi del loro attuale luogo di residenza – riguardo a tutti gli aspetti e i dettagli del processo negoziale. La realizzazione del diritto dei rifugiati palestinesi al ritorno era e continua ad essere lo scopo principale per cui fu stabilita l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP), una finalità che rappresenta la colonna portante della legittimità dell’OLP come unico e legittimo rappresentante del popolo palestinese. La trasparenza e la lealtà dei nostri rappresentanti verso tutti i settori della società garantiranno una migliore difesa dei nostri diritti, e fortificheranno la nostra posizione di fronte a queste enormi pressioni. (SEGUE SUL LINK:

    http://www.resistenze.org/sito/te/po/pa/popa8l01-003780.htm

  23. I FIRMATARI DELLA Lettera aperta al Presidente Mahmoud Abbas
    I FIRMATARI DELLA Lettera aperta al Presidente Mahmoud Abbas says:

    I firmatari:

    1. 194 Association (Syria)
    2. Abassiya Association (Palestine)
    3. Abnaa Al-Balad Center for the Defense of the Right of Return (Syria)
    4. Aidun Group (Lebanon)
    5. Aidun Group (Syria)
    6. Al-Awda Palestine Network (Holland)
    7. Al-Awda Palestine Right to Return Coalition (North America)
    8. Arab Cultural Forum (Gaza, Palestine)
    9. Arab Liberation Front
    10. Arab Palestinian Front
    11. Association for the Defense of the Rights of the Internally Displaced (Palestine)
    12. Badil Resource Center for Palestinian Residency and Refugee Rights (Palestine)
    13. Beit Nabala Association (Palestine)
    14. Bisan Association (Syria)
    15. Coalition of Right of Return Defense Committees (Jordan)
    16. Coalition of Right of Return Defense Committees (Jordan)
    17. Committee for the Rights of Palestinian Women (Syria)
    18. Confederation of Right of Return Committees (Europe: Denmark, Sweden, Norway, Switzerland, Greece, Germany, France, Holland, Poland, Finland)
    19. Coordinating Committee of Palestinian Organizations Working in Lebanon (Lebanon)
    20. Council of National and Islamic Forces in Palestine (Palestine)
    21. Democratic Front for the Liberation of Palestine
    22. Democratic Palestine Committee
    23. Depopulated Towns and Villages Associations (Gaza, Palestine)
    24. Farah Heritage Society (Syria)
    25. Grassroots Palestinian Anti-Apartheid Wall Campaign (Palestine)
    26. Higher Follow-up Committee on Prisoners (Palestine)
    27. Higher National Committee for the Defense of the Right of Return (Palestine)
    28. Inevitable Return Assembly (Syria)
    29. Islamic Jihad Movement
    30. Islamic Resistance Movement [Hamas]
    31. Istiqlal Youth Union (Lebanon)
    32. Istiqlal Youth Union (Syria)
    33. Ittijah: Union of Palestinian Non-Governmental Organizations (Palestine)
    34. Jafra Youth Center (Syria)
    35. Jimzo Association (Palestine)
    36. Lajee Center, Aida Camp (Palestine)
    37. National Assembly of of Palestinian Civil Society Organizations (Palestine)
    38. National Committee to Commemorate the Martyr Ahmad Al-Shuqairy (Jordan)
    39. National Nakba Commemoration Committee (Palestine)
    40. Palestine Democratic Union [Fida]
    41. Palestine House Educational and Cultural Center (Canada)
    42. Palestine Liberation Movement [Fatah]
    43. Palestine Remembered (USA)
    44. Palestine Right of Return Coalition (Global)
    45. Palestinian Campaign for the Academic and Cultural Boycott of Israel (Palestine)
    46. Palestinian Civil Society Coordinating Committee in Palestine and Abroad (Global)
    47. Palestinian Liberation Front
    48. Palestinian National Democratic Movement (Palestine)
    49. Palestinian National Initiative
    50. Palestinian People’s Party
    51. Palestinian Popular Struggle Front
    52. Palestinian Refugee Rights Defense Committee (Balata Camp, Palestine)
    53. Palestinian University Professors Union (Gaza, Palestine)
    54. Palestinian Women’s Grassroots Organization (Syria)
    55. Palestinian Youth Democratic Union (Syria)
    56. Palestinian Youth Organization (Syria)
    57. Palestinian Youth Struggle Union (Syria Branch)
    58. People’s Assembly of the Towns and Villages Depopulated in 1948 (Palestine)
    59. Platform of Associations in Solidarity with Palestine (Switzerland)
    60. Popular Committees to Defend the Right of Return (Gaza, Palestine)
    61. Popular Front for the Liberation of Palestine
    62. Popular Front for the Liberation of Palestine – General Command
    63. Refugee and Right of Return Committee (Syria)
    64. Refugee Camp Popular Committees (West Bank & Gaza, Palestine)
    65. Refugee Executive Office (Palestine)
    66. Right of Return committee (Switzerland)
    67. Ruwwad Cultural Center (Aida Camp, Palestine)
    68. Salameh Association (Palestine)
    69. Secular Democratic State Group (Gaza, Palestine)
    70. Union of Right of Return Committees (Syria)
    71. Union of Women’s Activity Centers, West Bank Refugee Camps (Palestine)
    72. Union of Youth Activity Centers, Refugee Camps (Palestine)
    73. Vanguard for the Popular Liberation War [Sa’iqa]
    74. Women’s Activity Centers (Gaza, Palestine)
    75. Yaffa Charitable Fund (Jordan)
    76. Yaffa Cultural Center (Balata Camp, Palestine)
    77. Youth Assembly (Gaza, Palestine)
    78. Youth Struggle Union (Lebanon)

  24. Uroburo
    Uroburo says:

    per Silvy
    Cara signora,
    io sono carino con le mie amichette bionde (e mica sempre). In un blog, rispettate le regole della civile convivenza (che non ho mai violato per primo), espongo il mio punto di vista sui vari problemi emergenti. E se ritengo che certe sue prese di posizione siano reazionarie lo scrivo. Penso che faccia parte delle normali regole del gioco.
    Per tornare al noi, lo stato deve essere del tutto neutrale in materia religiosa e non deve né appoggiare né riconoscere lacuna religione ma deve trattare allo stesso modo i suoi cittadino qualunque sia la loro religione.
    Non a caso lei parla di scuola, dimenticando un articolo della sua famosa Costituzione (che evidentemente serve ai cattolici solo quando fa loro comodo): la scuola privata non deve avere contributi da parte dello stato. Non si capisce perché lei dovrebbe avere una sovvenzione per le sue spese scolastiche ed io non potrei rifiutarmi di pagare le tasse per l’esercito, tanto per fare un esempio.
    Lei che è tanto fautrice (a parole) di un’Italia unita poi è la prima a smantellarne i momenti unitari. Il che poi introduce agli argomenti di Galavrotti sui quali darò il mio parere quando avrò tempo. U.

  25. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo,

    “amichette bionde” , ahimè io non avrei mai avuto speranze con lei, anche in tempi migliori!!! Ero una bella mora!
    Nonostante ciò nessuno mi ha mai confuso con una “scuola privata”. Sembro una cittadina di questo(sic)Stato!
    Mi spiega perchè il cittadino che sceglie di farsi curare in una clinica privata viene rimborsato dallo stato, mentre uno studente no?
    Misteri dell’interpretazione della Costituzione la quale è sempre stata “letta”, soprattutto negli articoli caldi, come meglio alla sinistra faceva comodo!
    E lei è tanto fautore della disunità d’Italia ma si attacca alla Costituzione come le fa comodo!
    La trovo più acido del solito, non è che i ragazzacci della sua scuola statale lasciano i corridoi sudici e lei deve dare di ramazza?
    cari saluti

  26. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Per noi hanno cantato ‘O surdato inammorato” in italo- russo e infine un potente e sorridente Dasvidanja.
    ————-
    Come volevasi dimostrare. Si finisce sempre a Napoli.
    Mica hanno cantato ‘o mia bela madunina…’

  27. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Peter:
    ” L’apprezzamento avviene a livello prima di tutto corticale, e richiede una certa preparazione estetica. Ridurlo a livello puramente neurofisiologico e’ semplicistico e folle.
    Giorni fa ammiravo i quadri del Tintoretto alla National Gallery di Londra (e molti altri, quasi tutti italiani). Ero attratto da quell’incredibile senso geometrico della prospettiva, l’occhio si adattava all’immagine in pochi secondi.”
    ———–
    Dissento.
    La preparazione estetica non c’entra, il senso del bello è innato.
    Insisto sulla matrice sessuale del riconoscimento ‘inconscio’ della bellezza di un’opera. Insisto anche sulla predisposizione ad un particolare tipo di arte, derivante strettamente dall’indole non dalla cultura.
    Il meccanismo di riconoscimento del bello parte da un’analisi istantanea con i parametri che abbiamo in memoria: è bello ciò che si adatta a tali parametri, la cultura non c’entra assolutamente niente se non come condizionamento per chi non abbia senso critico. Coloro che hanno un senso critico debole, tendono a giudicare bello ciò che viene loro proposto come bello. Non sono in grado di decidere loro se è bello o no. Ammenocchè non abbiano una forte sessualità.
    Il marketing sfrutta tali condizionamenti, nella forma dei contenitori dei cibi, nella forma delle bottiglie.
    La Fiat lo ha sfruttato persino nel muso delle auto di una volta. Chi ha una certa età, ricorda il muso di una topolino, di una 1100 E, della Lancia Ardea, che altro non raffiguravano che una donna con le gambe aperte, utilizzando per la raffigurazione la mascherina e i parafanghi .

  28. GLI ZINGARI CI AFFOGANO NEL DEFICIT! SBRANIAMOLI
    GLI ZINGARI CI AFFOGANO NEL DEFICIT! SBRANIAMOLI says:

    Nel secondo trimestre 2008 il deficit si è invece attestato allo 0,5% del Pil
    Cala l’avanzo primario nei primi sei mesi dell’anno: è al 2,5%, contro il 3,4% del 2007
    Conti pubblici, nel primo semestre
    il deficit delle P.A. sale al 2,6%
    Da aprile a giugno aumentano dell’1% le entrate totali
    ma anche le uscite, che registrano in termini tendenziali un +7,5%
    Conti pubblici, nel primo semestre il deficit delle P.A. sale al 2,6%

    ROMA – Nei primi sei mesi del 2008 l’indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni è stato pari al 2,6% del Pil, contro l’1,5% del primo semestre 2007. Lo comunica l’Istat precisando che nel secondo trimestre 2008 il deficit si è attestato allo 0,5% del Pil (in calo rispetto al 2,4% del secondo trimestre del 2007).

    Cala l’avanzo primario nel primo semestre del 2008. Nei primi sei mesi dell’anno, afferma l’Istat, il saldo primario rispetto al Pil è stato pari al 2,5%, contro il 3,4% dello stesso periodo dell’anno scorso. Nel secondo trimestre del 2008, invece, il saldo primario è risultato positivo e pari a 18,870 miliardi (più 28,832 miliardi nello stesso trimestre del 2007), con un’incidenza positiva sul Pil del 4,8%, contro il +7,5% dello stesso trimestre dell’anno scorso.

    Considerando il secondo trimestre 2008, le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali dell’1%, con un’incidenza sul Pil del 45,9% (46,8% nel 2007). Le entrate correnti registrano un aumento in termini tendenziali dello 0,5% dovuto all’effetto combinato della diminuzione delle imposte dirette (-0,2%), delle imposte indirette (-1,7%), della crescita dei contributi sociali (+3,3%) e delle altre entrate correnti (+3,8%). Le entrate in conto capitale fanno registrare in termini tendenziali una crescita (+130,7%), dovuta all’aumento delle altre entrate in conto capitale (+142,5%) e delle imposte in conto capitale (+54,9%).

    Nel secondo trimestre 2008 le uscite totali aumentano in termini tendenziali del 7,5%. Il loro valore in rapporto al Pil è pari al 46,3% (44,4% nel 2007). Le uscite correnti registrano un aumento in termini tendenziali del 7,4%. Tale aumento è dovuto alla crescita dei redditi da lavoro dipendente (+12,7%), dei consumi intermedi (+7,7%) delle altre uscite correnti (+5,7%), delle prestazioni sociali in denaro (+5,1%), degli interessi passivi (+6%). Le uscite in conto capitale, sono aumentate in termini tendenziali del 9,5%. Tale crescita è dovuta ad un aumento degli investimenti fissi lordi (+1,8%) e delle altre uscite in conto capitale (+24,6%).

    Ieri i dati sul fabbisogno avevano registrato un forte aggravio sui primi nove mesi del 2008, e in particolare a settembre.

  29. FINI: FINCHE' NON CAMBIA PIENO RISPETTO COSTITUZIONE. FINCHE' NON CAMBIA....
    FINI: FINCHE' NON CAMBIA PIENO RISPETTO COSTITUZIONE. FINCHE' NON CAMBIA.... says:

    Fino a che la Costituzione non verra’ cambiata e’ obbligo di tutti il suo rispetto e quello dei ruoli istituzionali. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, intervenendo in aula a Montecitorio, dopo le prese di posizione del leader Udc, Pier Ferdinando Casini, e del capogruppo Pd, Antonello Soro, seguite alle affermazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, su un maggior utilizzo dello strumento del decreto legge. “Il funzionamento del processo legislativo – ha sottolineato Fini – e’ questione complessa, antica che interseca piu’ livelli di intervento”, a partire da eventuali “riforme della Costituzione e dei regolamenti parlamentari”. Tuttavia, ha rilevato Fini “sino a quando non sara’ modificata la Costituzione, e un auspicio che cio’ possa avvenire in questa legislatura l’ho espresso in occasione del discorso di insediamento, il rapporto tra governo e Parlamento e’ chiaramente indicato e regolato dalla Carta costituzionale e credo che nessuno possa pensare di comportarsi in modo diverso”. Fini ha ricordato che la decretazione d’urgenza e’ una “prerogativa concessa al governo” proprio dalla Costituzione ed e’ “altrettanto evidente che un eventuale abuso della decretazione comporterebbe non soltanto valutazioni politiche, ma anche da parte della Camera il diritto-dovere di far sentire la propria voce”. Fini ha assicurato che di tali questioni si occupera’ quanto prima l’Ufficio di presidenza di Montecitorio, anche per studiare le ipotesi di modifica del regolamento della Camera, che “potrebbero garantire che l’equilibrio tra efficienza delle istituzioni e centralita’ del Parlamento, fino a quando la Costituzione non sara’ modificata, venga non soltanto declamato, ma garantito”. Fini ha anche assicurato che nelle prossime settimane, cosi’ come richiesto dall’opposizione, il presidente del Consiglio interverra’ al ‘question time’ a Montecitorio.

  30. GLI ZINGARI NON COMPRANO LE NOSTRE BELLA AUTO ITTAGLIANE! PEDONI VAGANTI!!!
    GLI ZINGARI NON COMPRANO LE NOSTRE BELLA AUTO ITTAGLIANE! PEDONI VAGANTI!!! says:

    Nei primi nove mesi dell’anno sono state immatricolate in Italia 1.709.377 unità, pari
    a una flessione dell’ 11,33% rispetto alle 1.927.707 dello stesso periodo del 2007
    Settembre, mercato in rosso
    Ancora in calo le vendite: -5,5%

    * Mercato settembre per marca
    * Mercato Gennaio/settembre per marca
    * Top ten

    Scende ancora il mercato dell’auto: meno 5,51 a settembre con 176.112 auto immatricolate contro le 186.381 di un anno fa. Prosegue quindi il momento nero dell’auto anche se siamo lontani dal vero e proprio crollo di agosto quando le immatricolazioni scesero del 26,42%. Questo vuol dire fra l’altro che nei primi nove mesi dell’anno sono state immatricolate in Italia 1.709.377 unità, segnando una flessione dell’ 11,33% rispetto alle 1.927.707 dello stesso periodo del 2007. In questo quadro le vendite del Gruppo Fiat sono scese del 6% a 54.302 unità, con la quota di mercato calata al 30,83%, contro il 30,99% del settembre 2007.

  31. GLI ZINGARI IN PARLAMENTO FANNO GLI ASSENTEISTI! POVERA ITTAGLIA!!!!! BERLUSCONE, RIMANDALI IN RUMENIA!
    GLI ZINGARI IN PARLAMENTO FANNO GLI ASSENTEISTI! POVERA ITTAGLIA!!!!! BERLUSCONE, RIMANDALI IN RUMENIA! says:

    IL CASO. Sempre più spesso i deputati della maggioranza disertano le votazioni
    Parole grosse da Lega e Idv. Mancano sempre ll’appello del voto dai 120 ai 350 deputati
    Scranni vuoti, pianisti, risse
    ecco l’esercito degli assenteisti
    di CARMELO LOPAPA
    Scranni vuoti, pianisti, risse ecco l’esercito degli assenteisti

    ROMA – “Chiama i paracadutisti, che qua ce n’è bisogno”, scherza, ma neanche tanto, il presidente della Camera Fini con l’ex ufficiale dei parà e ora deputato Gianfranco Paglia. Pausa di riflessione in Transatlatico, dopo la mezza rissa andata in scena pochi minuti prima nell’aula di Montecitorio tra leghisti e dipietristi. Seduta già ad alta tensione, culminata col governo e la maggioranza battuti a sorpresa durante le votazioni sul ddl collegato alla manovra.
    Troppi assenti, ancora una volta, scranni vuoti nell’emiciclo del Pdl e mani che prodigiosamente si allungano per trasformare le assenze dei colleghi in presenze. Pianisti all’opera, come sempre. Ma dai banchi dell’Italia dei valori protestano, il leghista Matteo Bragandì, già avvocato di Bossi, prova a giustificare la prassi: “Non accettiamo lezioni. Se i deputati della maggioranza votano per due possono farlo per ragioni politiche, quelli dell’opposizione lo fanno solo per intascare la diaria. E questo si chiama truffa”. Partono le urla. “Chi ha appena parlato ha passato qualche mese nelle patrie galere”, ricorda al microfono il dipietrista Antonio Borghesi. Brigandì, con tutta la sua stazza, gli si precipita contro, fermato dai colleghi a due metri. “Pezzo di m…, infame, fascista” insulta il leghista. A Fini non resta che sospendere la seduta: “Qui serve rispetto e decoro”. Con Di Pietro che a sorpresa chiede scusa e stringe la mano a Brigandì, “ci siamo sbagliati, nel processo è stato assolto”.
    Poi, alla ripresa, altro colpo di scena. Come era già accaduto altre volte prima della pausa estiva, governo e maggioranza battute su un emendamento del Pd alla manovra sul processo civile, approvato con 239 voti contro 235. Determinanti le 90 assenze del gruppone Pdl. E dire che il capogruppo Fabbrizio Cicchitto, proprio nella riunione di martedì sera aveva strigliato la squadra dei berluscones (che da sola conta 272 deputati). “Troppe assenze croniche nelle ultime sedute. Non possiamo cullarci sugli allori – ha alzato perfino la voce – Per poco nei giorni scorsi non siamo andati sotto e sapete quanto il presidente non lo tolleri”. Neanche a dirlo, è capitato di nuovo poche ore dopo, ieri pomeriggio. E non è stato un caso. Perché a scorrere i tabulati delle presenze alla Camera relativi alle 103 votazioni tenute dalla ripresa del 16 settembre al 30, si scopre che a Montecitorio mancano sempre all’appello delle votazioni (solo in quell’occasione si possono rilevare le assenze) dai 120 ai 350 deputati. Qualche esempio? Nelle 26 votazioni della seduta del 24 settembre, erano presenti dai 448 ai 507 parlamentari e hanno votato dai 241 ai 503. Nel tour de force delle 77 votazioni sulla manovra di due giorni fa, 30 settembre, nell’emiciclo erano seduti tra i 244 e i 491 deputati. E hanno partecipato alle votazioni da un minimo di 241 a un massimo di 489. E i deputati, per chi non lo ricordasse, sono 630. E da un controllo a campione sui tre mesi precedenti risulta che l’andazzo è sempre quello. Tanto che anche ieri sera, raccontano, appena rientrato a Palazzo Chigi da Napoli, Berlusconi l’abbia presa malissimo.
    In effetti, anche la classifica nominale dei più assenti alle 523 votazioni tenute dall’insediamento del 29 aprile al 30 settembre, assegna il primato a un paio di casacche Pdl. Non si può certo assegnare la maglia nera a Mirko Tremaglia, assente sì al 96,7% delle votazioni ma perché fuori gioco per problemi di salute. Ad ogni modo, in testa c’è l’imprenditore Antonio Angelucci, Pdl anche lui, presente solo a 58 delle 523 votazioni, con una percentuale di assenze dell’88,9. Fa poco testo anche Piero Fassino, che segue con l’88,3, ma per “adempiere al suo ruolo di inviato Ue in Birmania e di ministro ombra Pd degli Esteri”, fa notare il suo staff. Segue invece Mario Baccini ex Udc, assente nell’81 dei casi%, e la Pdl Maria Grazia Siliquini (78%). A parziale consolazione della maggioranza c’è la classifica dei più “virtuosi”, guidata nei primi cinque posti da pidiellini e leghisti. In testa, Gaetano Nastri, agente assicurativo piemontese, che non si è mai assentato dalle 523 votazioni: per lui un imbattibile 100% finora. Ministri e sottosegretari non fanno testo, il 90 per cento delle loro assenze è giustificato dalle missioni governative. Michela Vittoria Brambilla, per dire, ha partecipato solo a una votazione, Tremonti e Scajola a 6. Più o meno la stessa storia per i leader di partito. Una sola presenza su 523 per il premier Berlusconi, ma 505 sono missioni, 3 presenze per Bossi, con 475 missioni. Veltroni è risultato assente nel 72% delle occasioni e Di Pietro nell’82. Ma come per Casini (29,4% di assenze), gli impegni di partito in tutti questi casi hanno avuto la meglio su quelli d’aula.

  32. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    S’è rifatto vivo Galeazzo Musolesi. A me la sua presenza non crea problemi, mi pare una figura innocua, grottesca e caricaturale, perciò da non prendere sul serio. I suoi alalà e saluti romani sono in realtà – a me pare – come delle pernacchie al duce. Ma se qualcuno è molto infastidito dalla sua prosa, lo dica.
    Grazie.
    pino nicotri

  33. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI

    I posti 120 e 121 sono piuttosto traumatizzanti. Sapevo dell’attentato dei terroristi israeliani al professore israeliano pacifista, e mi riservavo di parlarne, ma non sapevo che i coloni avesso ammazzato dal 2000 più di 40 palestinesi. Quanti degli assassini sono in carcere? Quanti sono stati condannati e a quali pene? Purtroppo l’impressione è che il governo israeliano chiuda un occhio sia sugli abusi dei militari e sia sugli abusi di quegli avanzi del colonialimso che sono i coloni.
    La compiacenza, la lecchineria e la coscienza sporca dei nostri mass media fanno il resto. Cioè il silenzio su questi fatti molto gravi.
    Diffido i soliti notissimi ignoti dal gridare all’antisemitismo, perché le loro offese, calunnie e prepotenze varie non verranno tollerate.
    Grazie.
    pino nicotri

  34. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Il problema di Peter è che gli dà fastidio tutto ciò che a lui sa di irrazionale.
    Vedi la frase: “L’apprezzamento dell’arte e’ un processo soprattutto intellettivo, che implica la percezione della difficolta’ e dei propri limiti “.
    Frase dalla quale io dissento in assoluto, sia per quel che riguarda l’intellettivo nel senso di intelligere, di capire, sia nel fatto che sia la percezione della difficoltà a creare la bellezza dell’opera d’arte. Prova ne sia che se uno guarda un un De Koonig, pensa che una cosa così sa farla anche suo figlio di due anni. Coloro che sono in grado di apprezzare un astratto costituito di linee buttate lì con la pennellessa, apparentemente in modo casuale, non usano l’intelligere, poichè quelle sono opere che si ‘sentono': non c’è niente da capire.
    Per quel che riguarda i limiti, ci sono opere di prgevole manifattura, che però non sono arte. Sono immagini molto ben fatte, certo ben oltre i limiti grafici di un comune mortale, ma sono fredde, non hanno anima. Un Bruegel non è bello perchè fatto con una tecnica sublime, ma è bello perchè è emotivamente ‘forte’. L’emozione trascende il capire, è un ‘riconoscere’ interno.
    E’ proprio l’intento di razionalizzare tutto, che mostra i limiti, costituiti dal prendere in considerazione solo ciò che è comprensibile a livello di ragione.
    Troppo poco.
    La ragione è un parametro assolutamente insufficiente per valutare un’opera d’arte.

  35. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Tornando all’arte, gli psicologi sanno che la scelta di un partner biene fatta in base a determinati parametri di riconoscimento di un volto. Prevalgono le simmetrie, le regolarità, l’equilibrio. Nell’analisi di un’opera d’arte, l’equilibrio è fondamentale per far scattare il senso del ‘bello’. Un’opera disequilibrata la riconosciamo come sgradevole, proprio in funzione di quei meccanismi sessuali di riconoscimento del partner.

  36. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x TUTTI: ARRIVA UNA NUOVA RUBRICA
    Nel giro di qualche giorno ci sarà una nuova rubrica, gestita dal rom Santino Spinelli, musicista e direttore d’orchestra, che si occuperà di cultura e notizie dal mondo che noi definiamo sbrigativamente “zingaro”.
    L’impegno di Spinelli, che non è certo solo musicale, comincia a mietere riconoscimenti importanti. Oggi a Roma, presso la Feltrinelli Libri e Musica, Piazza Colonna 31/35, a partire dalle ore 18,00, sarà presentata in anteprima assoluta la raccolta delle sue partiture musicali per orchestra sinfonica dal titolo «Romanó Drom» (Carovana Romaní). Il volume, contenente 11 brani, è pubblicato e distribuito a livello internazionale dalle Ut Orpheus Edizioni di Bologna, prestigiosa casa editrice di musica classica, in collaborazione con CNI Music. Saranno presentate anche le versione per Ensamble e per Fisarmonica sola.
    Ogni volume avrà un colore diverso: azzurro, verde e rosso i colori della bandiera Romanì riconosciuta all’ONU.
    L’opera è unica nel suo genere perché è la prima raccolta di lavori per orchestra sinfonica composti e pubblicati da un Rom. Nell’occasione verrà anche presentato il nuovo CD musicale dell’Alexian Group dal titolo «Me pase ko Murdevèlë – Io ac-Canto a Dio», (CNI Compagnia Nuove Indye)
    Parteciperanno all’evento, di rilievo internazionale, gli editori Roberto De Caro (Ut Orpheus Edizioni), e Paolo Dossena (CNI Music). L’on. Furio Colombo prenderà parte alla presentazione in qualità di moderatore. L’evento sarà ripreso dalla RAI.

    Spinelli ha voluto rilasciare un suo commento: “Un evento storico e straordinario questo del 3 ottobre. La presentazione di queste opere in tre versioni diverse pubblicate da una casa editrice specializzata nella musica classica è un riconoscimento enorme per la mia attività di musicista e per la cultura e l’arte romanì. Da sempre e soprattutto nel periodo Romantico l’arte romanì è stata sfruttata dai grandi musicisti e compositori. Qui l’operazione che noi proponiamo va in senso opposto: l’orchestra sinfonica o ensamble classico che accompagna e sostiene un gruppo musicale Rom. Un direttore d’orchestra che volesse fare un omaggio all’arte o alla cultura romanì in qualsiasi parte del mondo oggi con queste partiture può farlo. E’ un contributo all’umanità e al patrimonio artistico e culturale universale. Le opere nelle tre versioni di partiture per orchestra, partiture per ensamble e partiture per fisarmonica sola e voce sono presentate in sei lingue e anche i testi della linea vocale è tradotta in sei lingue: romanì, italiano, inglese, francese, spagnolo e tedesco per una diffusione mondiale”.

  37. Vox
    Vox says:

    @ Pino
    Di per se’ sara’ pure innocuo, ma il problema della m. e’ che spesso attrae altra m., con immaginabili conseguenze. A lasciar fare, ci si puo’ ritrovare sommersi.

  38. Rodolfo
    Rodolfo says:

    Scrive Marco:-“Dissento.
    La preparazione estetica non c’entra, il senso del bello è innato.
    Insisto sulla matrice sessuale del riconoscimento ‘inconscio’ della bellezza di un’opera. Insisto anche sulla predisposizione ad un particolare tipo di arte, derivante strettamente dall’indole non dalla cultura”.

    Non vorrei essere presuntuoso, ma credo di capirti.
    Ho conosciuto a Siracusa un contadino, penso non aveva nemmeno le elementari,che dipingeva quadri surreali di rara bellezza.Ha fatto diverse eposizioni con successo ed ha tuttora uno studio. A me è sempre piaciuto e , nei suoi quadri anche per gente con poca fantasia, si riuscivano a vedere le cose più strane e persino fiabe,belle e brutte.
    Io personalmente posseggo due dei suoi dipinti,che ogni volta che li guardo mi regalano un senso di tranquillità.
    Ma non è l’unico, a Stoccarda ho un parente che ha da 20 anni una esposizione permanente. Faceva il tornitore alla AEG.
    Io credo veramente che chiunque può essere un maestro di pittura o di pensiero, anche un ciabattino o un venditore di polli.
    L’importante è, che ci sia una continuità ,quella che offre,che dona le certezze. Spregevole è il tradimento.
    Dunque anche per chi ammira un quadro o legge un libro valgono quelle leggi a cui tu ti riferisci.

    -I russi, è risaputo, escono pazzi per Napoli e le canzoni napoletane.

    xNicotri
    Lei scive:- Se poi le fanno schifo il blog e il blogmaster, mi scusi, ma cosa la trattiene?

    -Qui mi trattengono gente come Marco, Anita , Sylvi, Controcorrente,Linosse,Cerutti .Non certo lei.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Molto interessante quest’opera di Spinelli. La musica sinfonica è attualmente in uno stato di confusione, c’è molta immondizia in giro. Se Spinelli ha fatto qualcosa di notevole, ben venga. Utilizzare le sonorità rom in un pezzo sinfonico, significa ceare un nuovo modello di musica. Aspetto l’occasione di ascoltarlo, poi saprò dare un’opinione.

  40. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Rodolfo

    Dato che io non la stimo, la sua maleducazione non mi tange. L’importante è che rispetti le regole. Altrimenti lei è libero di essere trattenuto da chi le pare, ma per telefono o posta privata, certo non tramite il mio sito. Io faccio il giornalista, non il suo cameriere. Si apra un suo sito, così è libero di intrattenere i suoi ospiti – i suoi, non i miei – come meglio crede. Ovviamente rispettando anche lei il codice civile e quello penale.
    Si astenga da nuovi commenti su di me, perché non glieli ho chiesti e comunque non mi servono. Faccia finta di essere una persona mediamente educata, e si attenga alle regole della buona creanza. Come qui fanno tutti.
    nicotri

  41. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    non ricordo piu’ chi abbia detto che il bello e’ difficile. Nulla di piu’ esatto. Il mio post espandeva il concetto.
    Non e’ arte uno schizzo che anche un bambino di due anni sarebbe capace di fare, ma puo’ essere interessante per altri motivi.
    Il bello di solito piace, vi sono dei parametri estetici in cui tutte le razze e le culture, piu’ o meno, si riconoscono. Non molti direbbero che il sarcofago di Tutankamen non sia bello. Non e’ vero il contrario: cio’ che piace non e’ necessariamente bello.
    Al di la’ dei gusti individuali, e dell’attrazione naturalissima di forme e colori, cio’ che attrae di qualsiasi opera d’arte e’ l’eccezionale difficolta’ a realizzarla. Non la difficolta’ puramente tecnica o artigianale (lungi da me il pensare che gli ingegneri siano artisti!), ma quella che richiede delle doti creative individuali piu’ o meno spiccate. E poi, non dimentichiamo che ‘ars est artem celare’

    Peter

    ps
    e la pittura moderna fa schifo. Li’ ci vuole arte per vederla, o apprezzarla, non per celarla…

  42. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    quella dell’equilibrio la diceva appunto Schlegel, quasi 3 secoli fa. Il bello deriva dall’armonia delle parti nel tutto. Creare quell’armonia e’ difficile.

    Peter

  43. ber
    ber says:

    Riscrivendo le regole sulla finanza,..bisognera’ riscrivere anche
    quello dei diritti dei poveri “fessi”,come i palestinesi,gli afgani,i ceceni etc..,che,…solo perche’ non sono ricchi
    e quindi non si possono permettere l’acquisto di armi sofisticate,
    sono condannati alll’eterna miseria.
    Con il tracollo della finanza US e,con il minor aiuto degli amici tipo Bush,la protervia d’Israele dovrebbe diminuire e,…convincerla,provandoci in tutti i modi ,anche con le sanzioni Onu,che la loro unica sopravvivenza e’ la pace e lacollaborazione con i vicini arabi.
    Speriamo che l’europa s’impegni su questo campo e prenda il posto che gli Usa lascieranno liberi,…”per mancanza di fondi”.
    Non possiamo correre,come in Libano,quando la frittata e’ stata
    gia’ fatta.
    Non c’e’ nessun antisemitismo nel mondo,…c’e’ solo una reazione
    ad una violenza di un popolo che si crede onnipotente solo perche’ ha armi sofisticate.
    Un saluto,Ber
    ps,ed adesso,quanche idiota, dira’ che sono anti…isl…

  44. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice Peter: “ps
    e la pittura moderna fa schifo. Li’ ci vuole arte per vederla, o apprezzarla, non per celarla…”
    ————
    Se per pittura moderna si intende il surrealismo o l’astrattismo… beh, io e Peter siamo esattamente agli antipodi.
    Esistono degli astratti che non sono secondi a nessun figurativo, nell’intensità espressiva.
    La scultura moderna, quella di Arnaldo Pomodoro ad esempio, io la trovo sublime. Alla galleria d’Arte Moderna di Roma c’è una grossa massa informe in ottone, a firma Pomodoro. Provate a guardarla da qualsiasi punto di vista: ha un equilibrio e un’armonia perfetti. Eppure, è solo una massa informe.

  45. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Peter

    E’ vero, ma fino a un certo punto. Il problema centrale è, a mio avviso, ciò che un’opera d’arte esprime: se valori e sentimenti universali, o solo per così dire estetici. Insomma, l’arte senza anima non è arte, è solo tecnica. Anche nell’arte “religiosa” ho imparato a fare questa distinzione, che mi pare non faccia quasi nessuno.
    Molta arte cinese e giapponese, per esempio i dipinti, a me non dicono nulla. Saranno anche cosa magnifiche, ma se non vengono ben comprese anche da un africano od europeo o lappone, allora c’è qualcosa di non universale. I guerrieri di terracotta, e molti bronzi e statue, esprimono invece cose comprensibili anche a un cieco di ogni dove. Quindi è arte, di grande livello.
    Certo, poi “è bello ciò che piace”, ma non sempre ciò che piace è arte. Perché magari agli altri – cioè al nostro prossimo e ai da noi diversi – dice poco o nulla.
    Un saluto.
    pino

  46. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Dice anche Peter: “Il bello deriva dall’armonia delle parti nel tutto. Creare quell’armonia e’ difficile.”
    ————
    Certo, l’armonia è la componente essenziale di qualsiasi tipo di opera d’arte. All’armonia si aggiunge l’invenzione, la creatività. L’arte di qualsiasi genere è un continuo divenire.

  47. ber
    ber says:

    x Peter,
    non mi dire che il colosseo non sia un’opera d’arte,che un tempio
    indiano non sia un’opera d’arte,…tutto quello che il genio umano
    riesce a sublimare,…e’ opera d’arte.
    E’ questa scintilla che li avvicina all’essere superiore.
    Ciao,Ber

  48. A proposito di finanza
    A proposito di finanza says:

    E’ facile leggere inchieste sulla finanza cattolica, che ha per perno magari la banca S. Paolo e i bresciani ocme Bazoli. E’ facile leggere anche inchieste sulla finanza islamica, magari per sospettarla di fiannziare il terrorismo. Però non si legge mai nulla sulla finanza ebraica. Che esiste, eccome esiste! E spesso fa il bello e il cattivo tempo sui mercati enormi, magari anche spingendo – come qualunque finanza – ora a certe guerre e ora ad alcune paci.
    Come mai?
    Spinoza

  49. Vox
    Vox says:

    @ il Galeazzo del Cazzo
    ritornatene nella fogna del tuo buco nero (del culo, perche’ di cuore non sei provvisto). Vedremo, un bel giorno, chi sara’
    quello che penzolera’ dalla forca. Voi fascisti, come insegna la storia, fate un sacco di casino, ma durate poco, come i fuochi fatui. Anche perche’ siete bravi a insultare e a mostrare i muscoli, ma poi siete dei vigliacconi, l’ho scoperto ancora sui banchi di scuola, dove a uno come te ho fatto lasciare un certo numero di denti.

« Commenti più vecchiCommenti più recenti »

I commenti sono chiusi.