Bush lo smemorato, Gelmini la scardina scuola pubblica, Schifani “l’israeliano”

1) – Il lato comico o meglio tragicomico dell’attuale posizione politica del molto fallimentare George Walker Bush è che un annetto fa, in polemica con chi sosteneva che gli Usa consumano e inquinano troppo, ha declamato a petto in fuori “Lo stile di vita degli americani non si contratta!”. Lui ovviamente per americani intende solo gli statunitensi, perché poi dello stile di vita dei centro e sudamericani non gli interessa nulla, se non come sgabello del livello di vita degli statunitensi. Ora vediamo che l’imbelle inquilino della Casa Bianca lo stile di vita dei suoi americani lo contratta, eccome se lo contratta! Fino a chiedere la stratosferica elemosina di 700 miliardi di dollari da sottrarre ai forzieri pubblici per sovvenzionarlo a tutti i costi: i suoi americani devono iper consumare forse per diritto divino, alla faccia della realtà e delle sue leggi, comprese quelle dell’economia e di mercato.

Il discorso alla nazione fatto pochi giorni fa, quando ha elencato le cose che non vanno nella realtà americana e i pericoli che corre, sono un elenco impressionante di ammissioni di fallimenti, uno più penoso dell’altro, dalla guerra all’Iraq e all’Afganistan alle banche e al sistema finanziario statunitense, senza però che lui, il massimo responsabile, il “comandante in capo”, il “presidente di guerra”, se ne prenda le conseguenze. Come tutti i fanfaroni e gli incapaci, questo uomo senza qualità diventato presidente solo perché figlio di papà, e di un papà presidente, quando c’è da prendere gli applausi si mette il giubbino da pilota militare e si declama “presidente di guerra”, quando invece c’è da raccogliere i fischi e le uova marce allora si indica l’aria fritta. Tanto poi lui se ne va a piangere “sulla spalla di Dio”….

Insomma, se non è colpa dell’”asse del male” o del “terrorismo internazionale” o del fanatismo islamista, la colpa è della realtà, cioè del mondo: la realtà e il mondo complottano ai danni dei buoni e pii e laboriosi cittadini degli Stati Uniti… Qui, è il caso di dirlo, ci vorrebbe uno psichiatra. Avere avuto la trovata della “guerra al terrorismo”, questo balordo “Mein Kampf” inventato e scritto alla Casa Bianca, permette di sganciarsi dalla realtà e incrementare l’industria bellica all’infinito senza più nessun bisogno di nemici geograficamente individuabili, non è stata una bella idea. Ennesima dimostrazione che leggere la bibbia, come facevano in coro i suoi pessimi consiglieri, o incontrare Gesù, come è successo al bevitore di whisky Bush, è una cosa forse utile sul piano spirituale personale, ma sul piano politico provoca solo disastri. Sarebbe bastato bere un goccino in meno e ragionare un po’ di più, accantonare un po’ la bibbia e leggersi qualche buon libro di storia.

Non ci fosse stata alla Casa Bianca questa accolita di piccoli e grandi mascalzoni, questi ubriachi biblici responsabili della disastrosa Pearl Harbour della politica statunitense, gli Usa non avrebbero perso credibilità e appeal sull’intero pianeta nella disastrosa misura che è sotto gli occhi di tutti. Che Washington vada a rotoli e morda la polvere, con “lo stile di vita americano” meno offensivo per il resto del mondo, non è cosa che possa fare piacere neppure a chi fosse eventualmente “antiamericano”: lo zio Sam infatti, così come con la seconda guerra mondiale ci ha tratto su dal baratro e dalla miseria, ci può trascinare tutti nella rovina. Ecco perché c’è poco da stare allegri. Per ora registro che molti baricentri, compreso quello della produzione cinematografica, non sono più negli Usa. E che i viaggi e gli “stage” negli Usa cominciano ad essere sostituiti dalla curiosità di conoscere meglio il resto del mondo.

Auguriamoci anche che la Cina, che con il Giappone di fatto sovvenziona e paga l’elevato tenore di vita a stelle e a strisce e il relativo pauroso debito pubblico, non decida di svalutare lo yuan. Se lo facesse, come forse le converrebbe sul piano economico, l’acqua alta a Venezia e le inondazioni di New Orleans al confronto sarebbero poca cosa.

Non so come andranno a finire le elezioni americane, ma questa mania di voler trasformare anche le mezze calzette in geni o semi dei, con le candidate a vice presidente che sono delle signore Nessuno – sembrano tutt’al più brutta copia delle Gelmini e delle Carfagna – ma che ci si accanisce a presentare come manna dal cielo, dubito che porterà a buoni risultati. Speriamo bene. Vinca se non il migliore, ché di migliori non ne vedo, almeno il meno peggio…

2) - La scuola italiana è sottoposta a un duplice attacco, che ormai è un vero e proprio massacro. Sindacalismi e pandette a parte, la signora Gelmini, ministro del quale non solo don Abbondio si chiede “Chi era costui?”, ha elaborato un piano il cui scopo è semplice. Si tratta di completare l’opera iniziata dalla miliardaria petroliera, cioè iper parassitaria, Letizia Moratti di distruzione dell’acculturazione di massa. L’insegnante unico e tutto il resto, compresa la vergogna del non toccare comunque il numero degli incostituzionali “insegnanti di religione”, servono solo a ricacciare indietro le conquiste scolastiche di massa dei decenni passati. E’ giusto che si arrivi quanto prima a “bocciare anche solo per una materia”! Bisogna infatti trovare tutti i modi possibili per fare una bella mattanza degli studenti che vivono in periferia, cioè dei figli del ceto medio, dei figli del ceto medio basso, dei figli dei ceti bassi e soprattutto dei figli dei poveracci. All’arrembaggio, miei prodi! Aspiranti Berlusconi e leccapiedi di tutta Italia, unitevi! Più “spezziamo le reni” ai proletari, talmente coglioni da avere sostituito i figli con il cane, e più faremo quattrini. “Arricchitevi!”. Come sempre, alle spalle e sulla pelle dei poveracci. E’ la vita! Anzi, è la Storia.

Insomma, i figli di papà e i disinvolti di vario tipo devono avere vita facile, senza troppi concorrenti, e poter disporre di forza lavoro “flessibile”, cioè ricattabile, e “concorrenziale”, cioè pagata il meno possibile. Il diritto ereditario del potere non c’è più, e anche se si eredita la Fiat o un miliardo o un titolo nobiliare si può finire nella cacca come i vari Lapo, Savoia e altre dinastie, industriali e non. Non resta quindi che azzoppare le masse, castrarle nella formazione scolastica, che è la base di qualunque emancipazione reale, per poterle sfruttare meglio.

Basta con tutti questi liceali e laureati! Basta con ‘sta storia dei figli di impiegati e perfino di operai che vanno all’Università! Poi magari questi figli di nessuno o tutt’al più di dei minori valgono più dei rampolli di casa Agnelli, Moratti, Berlusconi, ecc., e li prendono pure a sonore pernacchie, li superano nella gara della vita. Giammai! I poveracci devono tornare poveracci! Raus!!! Basta con questa storia delle pensioni decenti, dei salari decenti, dei contratti decenti e a tempo indeterminato! Basta con ‘sta storia dell’assistenza sanitaria eguale per tutti e di buon livello per tutti! Basta con l’incubo dell’”Operaio”, delle “Tute Blu”, del “Lavoro che dà dignità”! La gente deve essere ridotta nuovamente, come nell’Ottocento, a forza lavoro, deve avere più paure che certezze, più bisogni che diritti, meno Cittadino e più Uomo Qualunque o tutt’al più Telespettatore. Elettore sì, ma di chi diciamo noi! Insomma, la gente, il “popolo”, deve ammirarci in televisione, applaudirci, invidiarci, vedere le belle bonazze che ci portiamo a letto e poi sistemiamo in tv, nei giornali, negli enti locali e nei ministeri, ma deve accontentarsi delle donne impossibili come Veline che si portano all’altare. La gente deve tornare a farci il baciamano, deve venire a strisciare, chiedere un tozzo di pane, anziché alzare la testa e magari votare a sinistra e per giunta volerci sostituire come classe dirigente.

Ma non bastano i guasti della Moratti e Gelmini. C’è anche il papa che pretende più che mai “la parità” tra scuole statali e scuole private, cioè di fatto, al 98%, gestite dalla Chiesa, o meglio dallo Stato estero chiamato Vaticano. I traditori della Costituzione, bisognosi di voti per continuare la bella vita, sono pronti a dire di sì; almeno a dire veltronianamente “se ne può parlare”. Tanto poi c’è il presidente Napolitano che – poveretto – scopre l’acqua calda, e cioè che in Italia “c’è ancora un problema in fatto di pieno rispetto della Costituzione”. E certo! Come può non essere “ancora un problema” se la Costituzione si è lasciato venisse calpestata dal Vaticano e dai suoi lacchè?

3) – Abbiamo uno Stato sempre più imbelle, tant’ che poi i vari La Russa devono ricorrere alla parata da operetta dei “nostri ragazzi in divisa” che fanno finta di servire l’ordine pubblico. Si grida sempre di più che vogliamo la “certezza della pena!”. Giusto. Ma a cosa serva e come si possa realizzare la certezza della pena in un Paese dove non c’è la certezza del processo è un bel mistero. I Berlusconi si fanno fare le leggi su misura, per evitare la certezza del processo. Che è poi la certezza della legge eguale per tutti. E i poliziotti come Luigi Spaccarotella, cognome infelice per chi ha “spaccato” la vita del tifoso Gabriele Sandri fulminandolo con la pistola, imputati di omicidio colposo o preterintenzionale, non si presentano in aula “perché ha paura”. Un poliziotto che ha paura? E di che? Della legge? Dei giudici? Dei testimoni? Che vergogna! Questi non sono poliziotti. Oppure se lo sono poi si spiega perché ammazzano sparando a vanvera, altro vecchio vizio e record italiano. Abbiamo i poliziotti che se la fanno addosso in un’aula di tribunale e i militari impegnati in Iraq, Libano e Afganistan sì, ma a patto che evitino accuratamente di sparare e soprattutto di correre loro pericoli seri…

4) – Infine, il presidente del senato Renato Schifani, che torna da una visita ad Auschwitz e, imitando Kennedy davanti al muro di Berlino, grida “Siamo tutti israeliani!”. Prego? Israeliani? E che c’entrano gli israeliani con Auschwitz? Ah, ho capito: la solita equazione furba e non onesta “ebreo=israeliano” e, viceversa, “israeliano=ebreo”, alla faccia tra l’altro dei due milioni di israeliani che non sono ebrei, bensì musulmani: gente, questa, che evidentemente non ha diritto ad esistere. Sei nato in Israele? Beh, allora sei ebreo! Sei invece musulmano? E chi se ne frega! Schifani insegna. Se fosse onesto anziché conformista, se non servile, Schifani avrebbe dovuto gridare “Siamo tutti ebrei, rom, gay, prigionieri sovietici, handicappati e comunisti”, perché le varie Auschwitz hanno inghiottito non solo le vite di sei milioni di ebrei, cioè di israeliti e non israeliani, ma anche quelle di altri milioni di esseri umani che con l’ebraismo non avevano nulla a che spartire.

Comincia ad essere davvero feroce e blasfemo questo “negazionismo” di fatto dei vari Schifani, questo orribile e disumano voler nascondere sotto il tappeto la cenere di vari milioni di non ebrei sterminati dagli alleati dei Mussolini, questo livido e prepotente voler falsare la Storia per poterci assolvere dalle nostre colpe e scaricarle sul fanatismo islamista o sull’Iran di oggi. E’ il trucco inventato da papa Wojtyla quando ha detto che “il diritto all’aborto è il nuova nazismo”. Di nazismo la Storia ne conosce solo uno, ed è quello del nazista Adolf Hitler e della sua Germania, Paese cattolico e protestante, con cui l’Italia del Concordato, di Mussolini e di Pio XII era alleata anche in guerra. Campi di sterminio compresi.

Non so che reazioni ci sarebbero state se Schifani avesse gridato “Siamo tutti rom e gay!”, oppure “Siamo tutto sovietici e comunisti!”. O se reduce da una occasione di tutt’altro tipo avesse gridato “Siamo tutti musulmani!”. Ovviamente, ci sarebbe stata una levata di scudi da parte di molti, al grido di “Schifani rom o gay ci sarai te!”. Oppure: “Schifani, comunista e sovietico ci sari te” o anche: “Schifani, musulmano ci sarai te!”. Credo anch’io che le scritte invece comparse a Roma, in realtà mi pare una solo, “Schifani l’ebreo sarai te!” abbiano viscere e sentimenti antisemiti, cioè razzisti. Però quello che ha sbagliato per primo, pesantemente, un po’ da razzista, un po’ da negazionista e un po’ molto da ignorante, è stato Schifani. Che, si noti bene, non è un tifoso al bar o il bidello di una scuola media, ma il presidente del senato italiano, vale a dire la seconda carica dello Stato dopo il presidente della Repubblica. Ma a lui nessuno lo ha bacchettato. I mass media si sono invece scatenati per la scritta contro di lui.

Se crediamo che questo sia antifascismo, anziché conformismo delle peggior specie, siamo davvero messi male.

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  1. Vox
    Vox says:

    In particolare in questi giorni dove si stanno prendendo decisioni molto serie e di grande conseguenza.
    @Anita

    Ecco, appunto. Proprio per questo mi sembra che dovrebbero prevalere sui festeggiamenti privati del capodanno di questo o quel senatore, il quale, in un momento di emergenza come questo, dovrebbe stare al suo posto al Congresso. Questo, naturalmente, come ho detto, in uno stato che voglia essere laico.

    Ma se di fatto non lo e’, almeno lo dica apertamente: non siamo uno stato laico, siamo uno stato confessionale o pluri-confessionale. Benissimo.

    Aspettiamo che passino i natali, le pasque e i ferragosti cattolici, ebrei, ortodossi, indu’, bambu’ e manitu’, poi risolviamo i problemi che tengono il mondo intero col fiato sospeso.
    Il diluvio puo’ attendere.

  2. Sylvi
    Sylvi says:

    x Vox

    Con me la storia del confessionale non attacca!
    Si tenga la Costituzione sul comodino, come faccio io!

  3. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Antonio,

    non ho capito il nesso con l’albero degli zoccoli, non è nemmeno stato girato in Friuli!…
    Forse non frequentiamo lo stesso Rotary, il mio è una quasi proletaria Lega Navale!
    Forse la tua carriera sindacale si è sviluppata nell’ambito di grosse aziende, quelle che hanno sempre ricevuto il biberon dello Stato!
    Qui non è ambiente, salvo rare eccezioni : un paio di statali a Trieste, Torviscosa e la Danieli di Buttrio.
    Il resto sono aziende che vanno da 15 a 100 dipendenti, aziende ancora nella maggioranza famigliari e i titolari aprono e chiudono la porta, altro che palestra!
    Parlo del settore che conosco ovviamente!
    Parlando di sinistra e di diritti dei lavoratori intendevo dire che la contrapposizione, così come è stata regolata fino ad ora, non funziona più, bisogna pensare altro a tutti i livelli, e l’Alitalia dovrebbe insegnare qualcosa.
    Non sono io rimasta all’albero degli zoccoli, rivolgiti altrove.
    ciao

  4. Vox
    Vox says:

    Con me la storia del confessionale non attacca!
    Si tenga la Costituzione sul comodino, come faccio io!
    @Silvy

    Scusi, ma con chi ce l’ha?
    Che voleva dire? Non l’ho proprio capito.

    Io ho risposto a un post di Anita
    su un tema preciso, la defezione del
    Congresso, in un momento di grave
    emergenza, per osservare una festivita’
    ebraica. Ho parlato di laicita’ dello stato.

    Che c’entra lei? Che c’entra la
    sua frase sulla Costituzione sul comodino?
    E chi le dice che non ce la tenga pure io
    (insieme a molto altro)?

    Questa maniera (non solo sua) di sparare a casaccio
    frasi sibilline e’ deprimente.

  5. alex
    alex says:

    Insomma le sprangate no, ché pare brutto, la gogna nemmeno, ché fa tanto medioevo…non c’è proprio più religione, signora mia!
    _ _ _ _ _ _ _ _
    Un dipendente cercava di incassare un assegno con firma falsa. Lo ha picchiato e gli ha messo un cartello al collo
    LONDRA – «Gogna per le strade». «Punizione medievale». «Metodi da Far West». «Vergogna». È successo a Witham, nell’Essex (Gran Bretagna). Questa volta non c’entra l’immigrazione, non c’entra il razzismo. Semmai la troppa voglia di vacanze fuori stagione di uno e l’ignoranza e la prepotenza dell’altro. Protagonisti Simon Cremer e Mark Gilbert: il primo è il proprietario di un negozio di moquette che si è fatto giustizia da solo quando ha scoperto Gilbert, uno dei suoi tre dipendenti, che cercava di incassare un assegno da 845 sterline falsificando la sua firma.
    CARTELLO AL COLLO – L’uomo, colto sul fatto, ha ammesso il tentativo di furto. Ha cercato di giustificarsi dicendo che doveva pagare una vacanza a Cipro. Poteva finire con una denuncia e il licenziamento, invece l’artigiano di Witham ha atterrato il suo dipendente, lo ha insultato, minacciato e poi, lo ha condotto al commissariato. Mani legate dietro la schiena e un grande cartello appeso al collo con su scritto: «LADRO, ho rubato 845 sterline, sto andando dalla polizia». Davanti agli agenti l’autore del tentato furto è stato identificato e il «giustiziere» denunciato. «Credevo fosse legittima difesa» ha spiegato Simon Cremer, il violento tappezziere.

  6. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Sylvi
    su un argomento precedente, ovvero lo Stato confessionale.

    Innanzitutto un chiarimento: il Vaticano è Stato Estero o non è?

    Se lo è, può un politico italiano risondere prima al capo di stato estero e poi al capo della propria nazione?
    Se lo può, ok, accettiamo di essere sudditi di uno stato estero, in nome della confessione professata dai nostri concittadini, ed in subordine sudditi dello stato italiano ( dire cittadini, mi sembra un termine arrischiato, con l’aria che tira).
    Se invece non lo può nè lo deve, allora la faccenda cambia. Cambia di molto, direi. O no?

  7. Vox
    Vox says:

    @ AZ
    Ho notato che alcuni blogghisti hanno a volte l’abitudine di leggere i post altrui “sorvolando”, o forse “volando”, acchiappando con superficialita’ una frase qua e una la’, senza capire veramente cosa c’e’ scritto. Poi partono lancia in resta con accuse formulate in modo nebuloso. Poi, pero’, qualcuno di loro pretende che gli altri lo leggano a fondo, perfino “tra le righe” e si inalberano se i loro post non sono stati compresi.

    Purtroppo, credo che alla base del problema ci sia spesso una forma di preconcetto e di rifiuto per principio di qualunque cosa venga percepita come “pensiero contrario politicamente/eticamente al proprio”, per cui un ragionamento e perfino la condivisione di un’esperienza provoca reazioni, diciamo cosi’, un po’ strane.

    E’ una cosa irrazionale, penso, ma umana. Se si ha abbastanza maturita’, si cerca di superarla, se no, si rimane ancorati al proprio piccolo, rifiutando tutto quel che non corrisponde alla propria esperienza diretta.

    Per entrare nel merito delle tue considerazioni,da quel che ho capito, basate su una lunga e vasta esperienza , devo dire che, avendo lavorato diverse volte a contatto col mondo dell’industria e del business, sia quello molto grande che molto piccolo (tanto per fare degli esempi, giganti come Coca-cola, Pepsi o Procter & Gamble, e piccoletti come societa’ gestite a livello familiare) ho osservato anche io un’incidenza maggiore di avidita’, arroganza, mancanza di scrupoli, intrallazzismo, corruzione, pusillanimita’, disonesta’ o quanto meno “furbetteria” tra i manager e i “padroni”, rispetto a coloro che sono onesti, equi, umani verso i propri dipendenti (esistono senza ombra di dubbio, perche’ ne ho conosciuto qualcuno) .

    Secondo me, questo avviene perche’ il sistema stesso su cui nasce e si fonda il business, l’azienda, la multinazionale, provocano e al tempo stesso necessitano di un certo tipo di comportamento e di “qualita’ ” per potersi sviluppare come vuole questo sistema. In altre parole, sono spinti da esso a diventare di un certo tipo, a comportarsi in un certo modo.
    E questo e’ il motivo (o uno dei motivi) per il quale io non accetto, non amo questo sistema e ritengo di gran lunga superiore in razionalita’ ed equita’ una forma di socialismo democratico.
    Una struttura che, naturalmente dal mio punto di vista, non ha assoutamente nulla di utopistico, ma al contrario molte possibilita’ di realizzarsi (specie sullo sfondo di quanto sta accadendo in questi giorni) e di avere successo, malgrado i crolli degli esperimenti fatti in passato, malgrado l’imperfezione degli esseri umani e dei mondi che costruiscono a loro immagine e somiglianza.

    La perfezione non esiste, non siamo angeli. Quindi e’ inutile aspettarsela o pretenderla. Ma qualcosa di piu’ giusto, di piu’ dignitoso, di piu’ adatto alla vita della terra e degli esseri umani, si.

  8. Vox
    Vox says:

    @ Silvy

    Guardi che il post 763 non l’ho scritto io.
    Il nick e’ “alex”. E io non lo sono di sicuro,
    anche se abbiamo una x in comune.
    Controlli meglio.

  9. Vox
    Vox says:

    @Caro Pino,
    Ho scritto un post (N.8) che supera le 15 righe.
    Una dimenticanza. Ma non so ancora come ci si debba regolare in questi casi, visto che non ci sono link da indicare…
    Ti ho mandato un e-mail.

  10. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Marco,
    ho appena citato la Costituzione che come cittadina è il mio Vangelo.
    Mi pare che in un post precedente ho definito il Vaticano uno Stato estero.
    L’anomalia e la nostra disgrazia è che la nostra Costituzione è sempre stata disattesa.
    Per me “cittadina” è l’unico sostantivo che mi riconosco, poi posso essere cattolica, atea,e quant’altro.
    La Costituzione è chiara nel rispetto di tutti i cittadini e di tutte le credenze, ma la storia dell’Italia è cattolica,la maggioranza vi si riconosce.E’ un fatto!
    Che, poi, un politico risponda a uno stato estero prima che alla Costituzione, beh dovremmo cacciarlo a calci nel didietro.
    Da chi cominciamo?

  11. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Vox e x TUTTI

    Non ho detto che non si debbano scrivere più di 15 righe di commento ogni singolo post. Ho solo chiesto che quando si postano articoli lunghi presi da un link è meglio postare le prima 10-15 righe dell’articolo e il suo link, in modo che chi vuole può leggerselo tutto senza che ci rimetta la leggibilità del nostro forum. Io stesso nella home page posto le prima 10-15 righe di ogni nuovo argomento, che con il link di “Read more” può poi essere letto tutto da chi è interessato.
    Naturlamente la mia è solo una indicaziione, non un diktat. Lascio all’intelligenza di ognuno il regolarsi come ritiene più utile: le righe di un articolo con il link possono anche ssere 5 oppure 25, dipende. Purché non sia propaganda, ma si tratti di notizie. Quelle di oggi, nella puntata precedente, erano notizie, che ignoravo anch’io e hanno sorpreso anche me. Per Hlafo è antisraeliano anche ciò che è scritto su giornali israeliani da giornalisti e intelettuali israeliani, nonché ebrei, ma sono solo affari suoi. E’ come dire che si è anti italiani se si è contro il governo Berlusconi o la camorra. Sono argomenti che usavano i fascisti per zittire e imbavagliare i dissidenti. I risultati si sono visti. Strano, ma pare che si diano il cambio tra gli hvg, i P., i B., ecc, tutti comunque sempre in funzione di cani da guardia del potere di parte più becero.
    Nella puntata precedente è stato posto uno splendido pezzo su Israele di Silvio Ortona, che prima o poi utilizzerò come testo di una intera nuova puntata.
    Se un lettore vuole postare un articolo che magari ha tradotto da un’altra lingua e non c’è il link di riferimento, è ovvio che può postare l’intero articolo, magari con l’accortezza di dividerlo in più post consecutivi. Naturalmente indicando comunque la testata, l’autore e la data di pubblicazione, onde evitare contestazioni e accuse di falso.
    Un caro saluto e una buona serata.
    pino

  12. Vox
    Vox says:

    Allarme povertà, in aumento i senza tetto

    Sono 5mila in città. Disoccupazione e redditi bassi i problemi di chi è in difficoltà: per il 70 per cento donne, tre quarti stranieri

    […] le giovani coppie non trovano alloggi a prezzi accessibili e si scontrano con la carenza di case in locazione, le famiglie non riescono a sostenere l’aumento delle rate del mutuo, i separati, soprattutto uomini, hanno difficoltà a trovare una nuova abitazione. E poi gli stipendi inadeguati e instabili. In due parole: la precarietà esistenziale. «Il problema della casa non riguarda solo gli stranieri, è una difficoltà trasversale

    LINK:

    http://www.corriere.it/vivimilano/cronache/articoli/2008/09_Settembre/30/poveri_rapporto_caritas.shtml

  13. Vox
    Vox says:

    da The Guardian –
    Il crollo del potere americano
    di John Gray
    (Traduzione dall’inglese)

    PARTE I

    Link per la versione originale integrale:
    http://www.guardian.co.uk/commentisfree/2008/sep/28/usforeignpolicy.useconomicgrowth

    La crisi finanziaria globale vedra’ gli Usa corllare allo stesso modo dell’Urss dopo la caduta del Muro di Berlino. L’epoca della dominazione americana e’ finita.
    ***
    Quel che sta avvenendo e’ piu’ di una crisi finanziaria, per quanto vasta. Siamo in presenza di un cambiamento geopolitico di portata storica. L’era della leadership americana, iniziata dopo la Seconda Guerra Mondiale, e’ al termine […]
    Con la nazionalizzazione di pezzi cruciali del suo sistema finanziario, il credo del libero mercato americano si e’ auto-distrutto, vendicando le scelte dei paesi che hanno conservato il controllo dei mercati […]. Un intero modello di governo e di economia e’ crollato.
    (continua)

  14. Vox
    Vox says:

    Il crollo del potere americano – PARTE II

    […]Fin dalla fine della Guerra Fredda, le amministrazioni americane hanno voluto insegnare agli altri paesi la necessita’ di una solida finanza. Indonesia, Tailandia, Argentina e vari stati africani hanno subito grossi tagli alle spese e profonde recessioni, come prezzo da pagare per l’aiuto dell’IFM (Fondo Monetario Internazionale), il quale applicava l’ortodossia americana. Soprattuto la Cina era continuamente criticata per la debolezza del suo sistema bancario. Ma il successo della Cina si e’ basato proprio sul rifiuto dei consigli dell’Occidente e oggi non sono le banche cinesi quelle in crisi. Appare simbolico il fatto che proprio ieri gli astronauti cinesi abbiano fatto una passeggiata nello spazio, mentre il Segretario del Tesoro americano era in ginocchio.
    Malgrado spingesse gli altri paesi ad adottare i suoi stili di business, l’America ha sempre portato avanti una politica economica per se’ stessa e un’altra per il resto del mondo […] La crisi dei mercati finanziari americani e’ il risultato delle banche americane che hanno operato in condizioni di una liberta’ completa, instaurata dagli stessi legislatori americani. La classe politica americana, facendo propria l’ideologia pericolosamente semplicistica della deregulation, e’ responsabile del pasticcio attuale.

  15. Vox
    Vox says:

    Il crollo del potere americano – PARTE III

    […] Nelle circostanze presenti, un’espansione senza precedenti dello stato e’ l’unica cosa in grado di evitare la catastrofe dei mercati.
    Le conseguenze, tuttavia, saranno che l’America diventera’ ancora piu’ dipendente dalle nuove potenze mondiali emergenti. Il governo federale sta raccogliendo presiti ancora piu’ sostanziosi che i creditori giustamente temono di non vedersi ripagare. Potrebbe lasciarsi tentare dall’inflazionare questi debiti in modo da creare gorsse perdite per gli investitori stranieri. Ma, in questo caso, quei paesi che comprano grandi quantita’ di bond americani – ad esempio Cina, Stati del Golfo, Russia – saranno ancora disposti a continuare a sostenere il ruolo del dollaro come moneta della riserva mondiale? Non preferiranno, piuttosto, cogliere questa opportunita’ per rovesciare l’equilibio dei poteri economici in proprio favore? In ogni caso, il controllo degli eventi non e’ piu’ nelle mani dell’America.

    Il fato degli imperi e’ spesso deciso dall’interazione guerra-debito. E’ stato cosi’ per l’impero britannico, le cui finanze si sono deteriorate dalla Prima Guerra Mondiale in poi[…] L’America non fa eccezione. La guerra in Iraq e la bolla dei crediti hanno minato fatalmente la supremazia economica americana. Gli Usa continueranno a essere l’economia mondiale maggiore ancora per un poco, ma, appena passata la crisi, le potenze emergenti si compreranno quel che sopravvivera’ al naufragio del sistema finanziario americano.
    (continua)

  16. Vox
    Vox says:

    Il crollo del potere americano – PARTE IV

    Nelle ultime settimane si e’ parlato molto di un imminente Armageddon economico. Tuttavia, questa non e’ ancora la fine del capitalismo. Quello che sta avvenendo a Washington segna il termine solo di un tipo di capitalismo, ovvero la sua variante piu’ instabile, portata avanti in America negli ultimi 20 anni.
    L’esperimento del laissez-faire finanziario e’ imploso. Anche se l’impatto del collasso sara’ avvertito dovunque, le economie di mercato che hanno resistito alla deregulation in stile americano supereranno meglio la tempesta[…]
    Come e’ avvenuto dopo il collasso dell’Unione Sovietica, [anche il collasso americano] avra’ grandi ripercussioni geopolitiche. Un’economia indebolita non e’ piu’ in grado di sostenere spese militari esagerate. Una riduzione e’ inevitabile e difficilmente sara’ graduale o ben pianificata. Crisi di simile portata non avvengono al rallentatore. Sono rapide e caotiche, con effetti collaterali che si espandono rapidamente a macchia d’olio […]
    (continua)

  17. Anita
    Anita says:

    x VOX

    Ma lei e’ fissato su cosa fa il nostro Congresso e il nostro Senato?

    La religione Ebraica non permette di lavorare il Sabato e la Domenica, tanto che non dovrebbero neanche portare soldi.
    Hanno lavorato il Sabato e la Domenica.

    Il resto dei Senatori e Congressmen ed il Presidente stanno lavorando attivamente 24/7, lavorano ai telefoni, ai computers, in meetings.

    Nessuno sta con le mani in mano, forse e’ meglio che si prendano tutto il tempo disponibile anche per sentire dai loro costituenti.

    Stanno anche investigando ACORN.org, spinti dai loro costituenti e da reporters investigativi, ci sono molte irregolarita’ e uno dei candidati ne era fortemente coinvolto.

    Anita

  18. Vox
    Vox says:

    Il crollo del potere americano – PARTE V e ultima

    La ritirata Americana dall’Iraq lascera’ l’Iran vincitore nella regione. Come reagira’ l’Arabia Saudita? Un’azione militare per impedire all’Iran di dotarsi di armamenti nucleari sara’ piu’ probabile oppure no? I dirigenti cinesi sono rimasti in silenzio durante lo svolgimento della crisi. La debolezza dell’America li spingera’ ad affermare il potere della Cina, o questa continuera’ la propria cauta politica di “sviluppo pacifico”?

    Al momento, nessuna di queste domande puo’ trovare una risposta certa. Quel che e’ evidente e’ che il potere Usa sta scivolando rapidamente via. Con la crisi della Georgia, la Russia ha ridisegnato la mappa geopolitica, riducendo l’America a spettatore impotente. Fuori dagli Stati Uniti, molti hanno accettato ormai da tempo che lo sviluppo di nuove economie durante la globalizzazione minera’ la posizione di centralita’ Usa nel mondo[…].

    Avendo creato le condizioni che hanno portato alla bolla [economica] piu’ grande della storia, i leader politici americani non sono stati in grado di comprendere le proporzioni dei pericoli ai quali sta andando incontro il paese. Chiusi nelle loro guerre di cultura e in lotta fra loro, essi non si accorgono che la leadership americana sta rapidamente venendo meno. Un nuovo mondo sta emergendo quasi in sordina, un mondo in cui l’America sara’ solo una delle tante potenze, con un futuro incerto che essa non e’ piu’ in grado di prevedere.

  19. Linosse
    Linosse says:

    Gli effetti dell’alcool lasciano SEMPRE il segno sui neuroni,nel caso specifico quelli postumi del bu$hness che, invece di vedere elefanti & c. che volano ,vede” spalle diose da inondare a iosa”.Insomma chiagne e fotti….tutto ò people a mmè o
    riccone che già va sfumando e svaporando esattamente come i vapori dell’alcool dopo una ricca sbronza.
    Se devo dire la verità mi aspettavo almeno da un anno questa situazione, forse anche ad altri è capitato di leggere una interessante analisi economica sui cicli di Kondratieff su “ciò che deve accadere accadrà” in cui si prevedevano gli effetti della bolla immobiliaria degli “u$a,u$a pure che tanto poi abu$erò e molto di te”(e come stanno abusando!).
    Bene come sempre i momenti del cambio lasciano tutti sbigottiti ,almeno nei primi tempi,sopratutto noi umani tanto abituati ed imbambolati dal rituale che come un canone si sviluppa “ad libitum” e ci intrappola esattamente come mosche in una tela di ragno.
    Sono gli aggiustamenti di rotta che la STORIA ci riserva e da cui dovremmo trarre insegnamento(che non intervenga la gel mini ( forse per lo sguardo congelante all’istante!)altrimenti se tutto va bene siamo rovinati ,come se non lo fossimo e tanto!,esattamente come sta facendo con la squola versione grembiulata)
    Parte 1
    L.

  20. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    il Vaticano E’ uno Stato estero. NON fa parte dell’Italia e non è soggetto alle sue leggi. Non c’entra niente il fatto che la maggioranza degli italiani si riconosca, secondo lei, nel cattolicesimo. Erano cattolici sia i guelfi che i ghibellini, ciò non toglie che gli uni erano papalini e gli altri no e di conseguenza si combattevano anche a sangue. La Costituzione chiarisce che NON esiste una religione di Stato, ma il Vaticano fa finta di non saperlo, assecondato in ciò da molti politici cialtroni, baciapile o venduti. Può darsi che la maggioranza degli italiani si riconosca nel cattolicesimo, ma la Storia, perfino quella della DC, dimostra che non si riconoscono nel clericalismo. Preferisocno la laicità, garanzia di eguaglianza per tutte le fedi.
    Vede, l’anomalia è anche che lo Stato estero chiamato Vaticano nomina non solo il nunzio apostolico presso la Repubblica italiana, cioè il suo ambasciatore presso di noi, ma anche i vescovi, che di fatto sono quindi dei prefetti che obbediscono, in terra italiana!, alle direttive – politiche e non solo religiose – dello Stato estero chiamato Vaticano. Avvade anche negli altri Stati, ma solo in Italia i vescovi se ne fregano del governo statale, tant’è che non è mai sucesso che lo Stato italiano abbia ritirato il gradimento costringendo il Vaticano a riprendersi la pecora nera. La Cina, dove esiste la memoria e no nsolo l’ipocrisia della Memoria, NON vuole che i vescovi li nomini lo Stato estero chiamato Vaticano. In Messico, Paese cattolicissimo, i vescovi NON pososno fare il bello e il cattivo tempo come da noi. In Francia e nella stessa Germania e perfino nella ex sagresta d’Auropa, cioè nella Spagna, i vescovi sono tenuti a comportarsi in maniera civile. E quando deragliano, come in Spagna, i politici non si vergognano a bacchettarli pubblicamente sulle mani.
    Per molto tempo i vescovi di una diocesi venivano eletti dalla comunità dei credenti di quella diocesi, compreso il vescovo di Roma chiamato papa, e in qualche modo ne erano i portavoce anche presso il Vaticano. Ora è l’inverso: è il Vaticano che nomina i vescovi, così come i cardinali, e quelli NON fanno da portavoce delle istanze dei credenti del proprio territorio, bensì, viceversa, sono la cinghia di trasmissione delle direttive del Vaticano presso i credenti. Direttive che cambiano a seconda degli interessi politici del Vaticano: oggi gli ebrei sono la feccia del mondo, domani saranno l’oro dekk’Universo, oggi ci si inventa il limbo, domani si dirà che non esiste, oggi si dice che il feto è una sottospecie di cosa, domani si dirà che è una persona formata, roba che neppure i nazisti e gli ubriachi potrebbero immaginare, oggi si dice che mangiare carne il venerdì è peccato, domani ce ne dimenticheremo allegramente, oggi diciamo che lo schiavismo è legittimo, è nell’ordine voluto da Dio, e che le prostitute sono necessarie, domani diremo che siamo i paladini nella lotta contro lo schiavismo e la prostituzione. La Chiesa può contare sulla ignoranza abissale e la buona fede dei suoi credenti, ma non può più manipolare i libri “sacri” né minacciare con l’inferno o il rogo chi dice la verità storica.
    Questo meccanismo della nomina dei vescovi dallo Stato estero chiamato Vaticano da qualche tempo sta diventando eversivo. Sì, eversivo della laicità della Repubblica italiana. E’ uno scandalo e una vergogna tutta italiana che esistano gli insegnanti di religione – nelle scuole statali! – e che questi vengano scelti e nominati non dal Provveditorato agli studi della Repubblica italiana, bensì dai prefetti del Vaticano chiamati vescovi. E’ come dire che gl insegnanti di francese, di inglese e di tedesco siano nominati dalle ambasciate e dai consolati di quei Paesi in Italia, e che i docenti di lingue straniere nelle Università, dal cinese all’israeliano, dall’arabo all’hindi, siano nominati dalla Cina, da Israele, dall’Arabia saudita e dall’India. Pagati però con i soldi delle nostre tasse. A lei andrebbe bene? Credo di no.
    Lei si chiede “da chi cominciamo?” a proposito dei politici italiani da prendere a calci perché obbediscono a Stati esteri anziché agli interessi degli italiani. Beh, non ha che l’imbarazzo della scelta, da Casini alla Gelmini, dalla tizia del cilicio fino ai vari Storace, Fini, ecc. Immagino che lei voglia andare a parare che i comunisti obbedivano a Mosca e non piccola parte della DC e della destra a Washington. Vede però, Sylvi, un conto è che io tenga conto degli interessi degli Usa o della Russia o di Israele o dell’Arabia saudita, un altro conto è che io sia – come lo sono i vescovi – un funzionario scelto e nominato da quegli Stati! E perbacco, non voglio pensare che lei non sia in grado di non cogliere la differenza. Un politico o un parlamentare che tifa troppo per Pechino o per Gerusalemme può essere sconfessato dai propri elettori, un vescovo invece no. Prova ne sia l’indecente storia del parroco pedofilo Cantini coperto in modo abominevole dal vescovo di Firenze e perfino da Camillo Ruini quando era capo della Cei!!! Ma dove siamo? Tra i Baluba? Tra i Mau Mau? Popolazioni peraltro rispettabilissime, a differenza del parroco pedofilo Cantini e dei suoi protettori. Se il vescovo di Firenze, e magari anche quel Ruini che ha fatto del Vaticano una mangiatoia nella greppia dell’erario italiano, venissero invece eletti dalle comunità locali dei credenti, l’orribile Cantini starebbe già in galera da un bel pezzo invece che forse a “farsi” beatamente altri bambini e altre bambine da qualche altra parte.
    Quando anche i musulmani e gli israeliti avanzeranno le stesse pretese dei cattolici filovaticani, anch’essi più a favore dei loro Paesi di riferimento che dell’Italia, saremo di nuovo pronti ala guerra civile. Anzi, alla incivile guerra di religione. Le pare un bel risultato? Io direi che è meglio evitarlo. Come? Attuando la Costituzione. Le religioni possono essere, come le tradizioni di famiglia o di paese, una gran bella cosa. Ma quando si vogliono imporre a tutti i costi le proprie tradizioni agli altri, scaricandone per giunta su di loro il costo economico, allora siamo fuori binario.
    Se molti italiani vogliono fare riferimento al Vaticano così come molti siciliani alla mafia, molti calabresi alla ‘Ndrangheta, molti pugliesi alla Sacra Corona Unita e molti campani alla camorra, beh, direi che non per quaesto dobbiamo dare loro ragione. O no? Per essere rispettai bisogna prima rispettare. I cattolici filoclericali NON rispettano gli altri, ma ne pretendono il rispetto e i quattrini.
    Stiamo diventando di nuovo la vergogna d’Europa. Una volta questo ruolo era dell’orrendo e impresentabile Stato della Chiesa. Perché accollarcelo noi?
    Un caro saluto.
    pino

  21. Linosse
    Linosse says:

    2ª parte
    Con l’imposizione del liberismo 1ª fase dei “Chigago mans”ci siamo sganciati dai riferimenti classici di relazione su oro che non sarà il migliore ma almeno meno letale del biglietto verde che ti lascia al verde come sta succedendo adesso.
    Come ho già scritto in un precedente commento, questi sbruffoni e palloni gonfiati(i C .mans),con un passaggio d’aria diretto hanno gonfiato le vele di questa bella barcona multicolorata a stelle e strisce e tutti noi non vedevamo l’ora di farci un bel giretto in questo ampio mare della fase 2 ovvero dell’economia libertina.
    Girando girando eccoci arrivati qui, in questo settembre, anche lui rituale ,stralunati ed impotenti.
    FORSE ANDRÀ MEGLIO se cambiamo questo assurdo modo di concepire la vita non come un cinematografico CABARET(anche con le tante somiglianze in particolare nelle situazioni nostrane)ma con una maggiore attenzione alle cose che hanno davvero valore e non cartaceo o artificiale.
    Mi spiego meglio.
    Abbiamo già sotto tutti i nostri sensi quello che ci circonda, lo spreco e la distruzione sistematica delle risorse – sotto le mentite spoglie dell’aumento dei beni circolanti (o generi di consumo, che è lo stesso) – solo così permettono al sistema stesso di potere andare avanti,con le conseguenze che già tutti conosciamo,infatti da sempre quelli che si oppongono a qulunque accordo su una regolamentazione sono sopratutto gli U$A. Per questa ragione,non a caso,si è sviluppata e potenziata la Societa tecnologica– nel modo di produzione capitalistico –in modo da non consentire alle masse il passaggio ad uno stato superiore di civiltà, in cui ci sia finalmente il passaggio dalla quantità (capitalismo) alla qualità (socialismo) ed in cui il tempo liberato finisca con l’essere non un momento di pausa più o meno lunga in cui poter recuperare le energie dissipate con il lavoro ed in vista del successivo ritorno al proprio lavoro, bensì come un momento nel quale recuperare pienamente il rapporto con il mondo circostante e prendersi cura di esso.
    Inoltre ,dopo un passeggero interesse per i meno abbienti di fine millennio, abbiamo dimenticato che quasi 1 MILIARDO di umani sono e per davvero alla fame in un mondo consumista con grandi problemi di smaltimento dei troppi rifiuti di una società autodistuttrice.
    SPERIAMO CHE SI RITORNI AD UN BRICIOLO DI LOGICA ED UMANITÀ.
    Saluti L.

  22. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    io ho sempre scisso tra le mie credenze religiose e il potere temporale del Vaticano e dei suoi “prefetti” come li chiama lei.
    Un piccolo episodio: durante l’assedio di Sarayevo avevo assoluta necessità di spedire delle garanzie.
    Potevo rivolgermi soltanto all’Arcivescovo e alla Caritas.
    Chiesi a uno dei miei amici preti, ebbi l’appuntamento e mi fu raccomandato di chiamarlo Eminenza.
    Lo chiamai Signor Arcivescovo, non gli riconoscevo altro titolo.
    Ebbi parecchi scontri, con lettere non esattamente ossequiose, con il delegato del Vescovo che nominava gli insegnanti di Religione e poi venivano anche ammessi in ruolo senza concorso.
    Quindi con me su alcuni argomenti sfonda una porta aperta.
    Ma io prendo atto delle cose come stanno; il 2° concordato lo ha firmato Craxi, era fascista o di destra?
    Sono anche d’accordo sul fatto che sarebbe indispensabile un maggiore tasso di laicità per avvicinarci ai Paesi civili, una Costituzione che sia attuata a garanzia di tutti i cittadini e non soltanto per quanto riguarda la religione, ma tutto questo dopo 60 anni resta ancora un pio auspicio e non è solo colpa del Vaticano!
    Vorrei anche farle notare che le strutture cattoliche se fossero smantellate improvvisamente manderebbero ko quel po’ di assistenza sociale che c’è in Italia.
    I miei figli hanno fatto scuole private; io non pretendevo, non ho preteso che lo Stato me le pagasse integralmente ma che mi desse il corrispettivo di spesa di qualsiasi altro alunno si.
    Pagavo le tasse, credo ne avessi diritto.
    O non avevo la libertà di scegliere?
    In Francia e in Germania si fa così.
    Fare riferimento al Vaticano come alla mafia o alla camorra mi sembra abbastanza azzardato.
    Non so se sono ritenuta filoclericale, conosco preti, anche se un po’ sfigati,molti, cominciando da David Maria Turoldo, se ne sono andati lasciando un gran vuoto, e a loro devo quel che sono nel bene e nel male.
    cordiali saluti

  23. alex
    alex says:

    @ Sylvi (2, 12)
    “Con me la storia del confessionale non attacca!”
    Brava, era ora che lei le cantasse chiare al suo parroco.

    “Si tenga la Costituzione sul comodino, come faccio io!”
    Non ce n’è bisogno, la mia abat-jour, al contrario della sua, è all’altezza giusta.

  24. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,

    anch’io conosco un sacco di preti gente molto per bene, più di me, ma da sempre il Vaticano li usa come foglie di fico, S. Francesco è forse l’esempio più clamoroso. La gente buona di cuore, generosa e per bene la si trova ovunque, ma non può essere l’alibi per giustificare il potere che li usa. E il potere, comunista, clericale, capitalista, ecc., ha le logiche del potere, NON della bontà.
    Non accosto neanche da lontano la Chiesa alla mafia, ho solo fatto notare che le preferenze di massa NON giustificano di per sé ciò che viene preferito. In Urss erano tutti comunisti: e allora? Con questo non accosto il comunismo alla mafia, ma faccio rilevare che l’adesione di massa a una cosa non significa che questa cosa sia buona, e comunque è sbagliato dare adesioni di massa acritiche, rinunciando a ragionare con la propria testa. Ai tempi di Mussolini e di Hitler in Italia erano tutti o quasi tutti fascisti, e tra i fascisti c’era anche molta gente buona e generosa, così come in Germania erano quasi tutti nazisti e molti di loro erano gente per bene.
    I Turoldo non eliminano i danni dei Wojtyla. Ma l’elenco potrebbe essere molto lungo.
    Non predico neppure l’eliminazione di colpo delle strutture cattoliche, ci mancherebbe altro. Chiedo solo che ognuno stia al suo posto. E non si faccia pagare dagli altri le proprie spese. A Milano ci sono un sacco di classi dove la gran parte degli alunni sono dispensati dai genitori dall’ora di religione, anche perché molti di loro sono musulmani, induisti, ecc. Mi sa dire perché mai con le loro tasse devono mantenere un insegnante di religione di fatto solo cattolica per una ristretta minoranza di alunni figli di cattolici? Per giunta designato dal vescovo! Con quei soldi si potrebbero invece pagare gl insegnanti di sostegno per i disabili. Non trova? Il figlio handicappato, su sedia a rotelle, di miei amici ha dovuto abbandonare la scuola media perché privo di insegnanti di sostegno! Che vergogna. Sì, che vergogna! Per le Moratti, per le Gelmini, per il vescovo di Milano e per il Vaticano.
    L’assistenzialismo potrebbe farlo anche lo Stato italiano, formando adeguatamente il personale, anziché lavarsene le mani dando una montagna di quattrini al Vaticano che oltretutto vanno solo in minima parte in “opere di bene”. Pian piano invece lo Stato italiano si fa sostituire da emanazioni del Vaticano: Comunione e Liberazione in Lombardia se la fa da padrona negli ospedali, quasi tutti i primari sono suoi iscritti; la Scuola Pubblica viene ridotta a colabrodo per far largo alla scuola “privata”, ecc. Se lo Stato italiano non sa fare assistenza, al contrario di vari Stati europei, è solo perché il Vaticano ne ha sempre voluto surrogare la parte, con il beneplacito dei baciapile.
    Che il Concordato lo abbia firmato Craxi non cambia nulla: nessun Paese civile europeo, né nel resto del mondo, ha una tale tagliola e palla al piede. Se è per questo, Craxi ha anche sdoganato il neofascismo e lanciato un certo Silvio Berlusconi. Come vede, non è che fosse infallibile…
    I vescovi non sono io che li chiamo prefetti: non è colpa mia se la Chiesa li nomina come prefetti della fede, con annesi e connessi. Qualunque carica pubblica con competenze su un territorio designata da un governo centrale si chiama prefetto, non per decisione mia. Il guaio è che questi prefetti non li nomina Roma né la realtà locale, ma un governo di uno Stato estero qual è il Vaticano. Non sarebbe necessariamente un male grave, se l’Italia sapesse farsi rispettare esigendo che certi vescovi – e cardinali – vengano cacciati quando è il caso. Invece abbiamo visto il vescovo di Firenze, signor Piovanelli, e il capo dei vescovi italiani, signor Camillo Ruini, coprire schifosamente il parroco pedofilo e stupratire signor Delio Cantini. Lei crede forse che sia l’unico caso in Italia? Il governo polacco, cioè di un Paese cattolico e anche un po’ bigotto come la Polonia, ha invece saputo imporre la cacciata dell’arcivescovo di Cracovia, signor Julius Paetz, perché ultrapedofilo con un sacco di denunce. Tutta questa gentaglia il suo Turoldo lo fa rivoltare nella tomba, così come fanno arrossire e vergognare i religiosi di mia non effimera conoscenza.
    L’oltranzismo, la prepotenza e il volerla sempre fare franca finiscono col diventare un boomerang. La tracotanza dei Ruini e Ratzinger finiscono con lo stufare e farsi dei nemici o antipatizzanti esattamente come i fanatici musulmani o gli ebrei alla hvg che pretendono di dettare la Verità agli altri pena rappresaglie di vario tipo. Come una volta mi ha spiegato Davide Turoldo, solo i vili, gli opportunisti e i deboli si piegano ai prepotenti perché il subire come metodo è cosa ben diversa del porgere l’altra guancia. E lei sa bene che la migliore dottrina del cristianesimo, ma non solo del cristianesimo, dice la stessa cosa.
    Il Vaticano è riuscito a schifare perfino gente ben disposta come Martin Lutero, con le conseguenze che conosciamo, e S. Francesco. Mi permetta, nel mio piccolo, almeno di turarmi il naso. Ma non la bocca.
    Un abbraccio.
    pino

  25. Facciamo come gli israeliani con i palestinesi: bombardiamoli! Demoliamogli le case! Distruggiamone gli ultiveti, gli aranceti, anzi: chiudiamoli con un bel Muro!!!!!!
    Facciamo come gli israeliani con i palestinesi: bombardiamoli! Demoliamogli le case! Distruggiamone gli ultiveti, gli aranceti, anzi: chiudiamoli con un bel Muro!!!!!! says:

    Blitz contro il clan del casertano: in prigione l’ala stragista dell’organizzazione
    Arrestata la moglie del boss “Sandokan”. Eseguiti in tutto 127 ordini di custodia
    Manette al gruppo di fuoco dei Casalesi
    Presi due killer della strage di Castel Volturno
    Trovati due kalashnikov e due pistole 9×21, del tipo usato per gli omicidi
    Napolitano: “Riaffermato il primato dello Stato”. Sequestrati beni per 100 milioni di euro

    Manette al gruppo di fuoco dei Casalesi Presi due killer della strage di Castel Volturno

    * LE FOTO
    * AUDIO: Parla il colonnello Burgio
    * AUDIO: Il coordinatore Dda Napoli

    CASERTA – Il gruppo di fuoco dei Casalesi è finito in manette. Alessandro Cirillo, Oreste Spagnuolo e Giovanni Letizia sono stati catturati. I primi due sono tra i presunti killer della strage di Castel Volturno. Insieme a Letizia detto ‘o zuoppo, erano tra i cento latitanti più pericolosi d’Italia, responsabili di aver attuato negli ultimi mesi tra Villa Literno, Casal di Principe e il litorale Domiziano una vera strategia del terrore. I tre sono stati arrestati in una maxioperazione durante la quale sono state eseguite 127 misure cautelari (un’ottantina contro persone già detenute). In manette sono finiti capizona della cosca e responsabili a vario titolo di reati camorristici.

    Maroni: “La risposta alla guerra”. “E’ una giornata da incorniciare – ha detto il ministro dell’Interno Roberto Maroni – Avevamo promesso di intervenire e di dare un colpo durissimo alla camorra e al clan dei Casalesi. L’abbiamo fatto. E’ la prima risposta alla guerra dichiarata allo Stato”. Come ha scritto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stato “riaffermato il primato delle istituzioni e della legalità”.

  26. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    sono sicura che nel blog ci saranno quelli che dicono che sono fissata con la scuola.
    Si, lo sono, perchè la scuola dà i mezzi per difendersi, per essere mono deboli.
    Poi vili e opportunisti non so se si nasce.
    Ho sempre difeso con forza la scuola pubblica, ci ho lavorato con passione, abbastanza spesso in perdita, ma rivendico l’opportunità, con i dovuti controlli e garanzie, di scegliere altrimenti.
    Tanto i ricchi e potenti avranno sempre aperte tutte le opzioni,qui e all’estero.
    Vorrei anche una scuola veramente efficiente e veramente laica,e l’insegnante di religione è solo uno dei problemi.
    Se ha conosciuto Turoldo capisce che uomini così lasciano il segno e se non hai coraggio,bene, loro, al contrario di don Abbondio, te lo fanno venire!
    Buonanotte

  27. ségolene
    ségolene says:

    Dall’ argomento precedente:
    NAPOLI – Chiaiano ieri sera era di nuovo in strada. Assemblea popolare, all’ormai famosa rotonda “Titanic”, il punto da cui parte la strada per la discarica (…)
    A Chiaiano, dopo gli incidenti di sabato sera, ieri i comitati di lotta sono tornati in strada, bloccando il traffico. Era stato infatti considerato una provocazione il persistente diniego all’ingresso in discarica di una delegazione nella quale il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, voleva includere tecnici di sua fiducia. La risposta era stata la stessa di sabato: nel sito di interesse strategico nazionale entrano solo le istituzioni. Alla fine Perrotta ha preannunciato di voler nominare assessori due dei tecnici, Franco Ortolani e Giovan Battista de Medici.
    ————————————–
    1° considerazione: l’ormai “famosa rotonda titanic” è un obbrobrio architettonico, una rotatoria priva di qualunque grazia, dalla vaga forma di una barca, che il suo ideatore aveva pomposamente denominato “la rosa dei venti”, ma dopo pochissimo i tempo i cittadini di marano, mugnano e chiaiano l’hanno ribattezzata “rotonda del titanic”.. sia x la suddetta forma che x un’ (auto)ironica previsione sul destino di quella zona. Si parlava di abbatterla e rifarla in modo deceente, ma ormai, con la notorietà che ha acquistato.. mi sa che è stata legittimata dalla discarica;

    2° considerazione: Perrotta è un sindaco davvero mediocre, secondo me si è buttato in quest’avventura solo x cercare di nascondere la paralisi della giunta e del consiglio comunale: recentemnte 11 consiglieri e 5 assessori del pd hanno deciso di passare all’udc per seguire de mita (novello pifferaio magico).
    Inoltre, c’è sempre la questione criminalità, che non ha affatto gradito il blocco delle concessioni edilizie in quell’area… lui ne sarà completamente estraneo? bah..a pensar male si fa peccato ma…

  28. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    La scuola pubblica è il futuro dell’intera società! E’ il destino dell’intero Paese. Perché è il futuro e il destino dei giovani, della gran massa dei giovani e delle loro aspirazioni, sogni e bisogni. Ecco perché questo vergognoso attacco concentrico al livello e alla qualità della scolarizzazione di massa mi fa venire il sangue agli occhi.
    ”Notte anche da parte mia.
    pino

  29. ségolene
    ségolene says:

    rimanendo sulla questione scuola:

    io ho frequentato le scuole elementari medie in un istituto salesiano esclusiavamente femminile (le figlie di maria ausiliatrice) e oggi posso dire che la mia esprienza è stata totalmente negativa. Ci ripetevano fino allo sfinimento le parole di quel sant’ uomo i don bosco, ma poi all’atto pratico..queste venivano totalmente ignorate!
    Non ho mai visto tanto attaccamento al denaro, e tanta discriminazione verso innocenti creature colpevoli solo di essere figlie di semplici impiegati, come in quelle suorine acide ed invidiose l’una dell’altra. L’unico insegnamento ch le allieve ne traevano è che nella vita contano solo i soldi, perchè solo pagando si è presi in considerazione.. Insegnamento peggiore che in una qualsiasi scuola pubblica!
    Altro che carità, altro che amore verso il prossimo e verso i giovani! Ma per la legge del contrappasso, oggi quell’istituto è in crisi per mancanza di iscrizioni (e sì che già da 7-8 anni le porte erano state aperte anche ai maschietti). E non me ne dispiace neanche un po’.

    Buonanotte.

  30. Anita
    Anita says:

    x Sylvi

    Cara Sylvi,
    tu scrivi:
    “I miei figli hanno fatto scuole private; io non pretendevo, non ho preteso che lo Stato me le pagasse integralmente ma che mi desse il corrispettivo di spesa di qualsiasi altro alunno si.
    Pagavo le tasse, credo ne avessi diritto.
    O non avevo la libertà di scegliere?”
    ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

    Questo e’ sempre stato il mio “pet peeve” da moltissimi anni.
    I miei due figli e 3 nipoti sono andati a scuole private, all’ inizio non erano molto costose, ma finirono a costare circa $ 8’000 l’anno, piu’ libri, sports, attivita’, ecc….

    Noi abbiamo sempre pagato per le scuole pubbliche, via tasse, infatti pago piu’ di $ 1’200 l’anno verso le scuole pubbliche dello Stato in cui vivo.
    Pensa che io sono una “senior citizen” eppure continuero’ a pagare per le scuole pubbliche fino al mio ultimo giorno.

    Se uno studente prende l’autobus per andare a scuola, quello che va alle scuole pubbliche, non paga niente, quello che va alle scuole private paga secondo le miglia di distanza, sempre sullo stesso autobus.
    Idem per i pasti a scuola, nelle scuole private il lunch e’ a pagamento.
    Nelle scuole pubbliche arrivano a 2-3 pasti al giorno, gratis.

    Gli studenti delle scuole private sono sempre in continuo aumento, migliore insegnamento, migliore opportunita’ per entrare nelle migliori universita’, e non da scontare, un dress code.

    Molti studenti Asiatici, Ebrei e Mussulmani optano per le scuole private Cattoliche e Cristiane, il che dovrebbe essere un bel sollievo per le scuole pubbliche che sono sovrafollate.

    Io direi che almeno ci dovrebbero dare uno sconto sulle tasse, ed i “senior citizens” dovrebbero esserne esenti.

    Battaglia inutile…

    ‘Notte, Anita

  31. ber
    ber says:

    Ma se Schifani davanti al muro gridava:
    SIAMO TUTTI MAF….,
    non era piu’ coerente con se stesso?

  32. Gli ZINGARI ci taglieggiano e ci assediano. E ci mangiano pure tutte le aragoste!!! Puttani! Carfagni! Gelmoni!
    Gli ZINGARI ci taglieggiano e ci assediano. E ci mangiano pure tutte le aragoste!!! Puttani! Carfagni! Gelmoni! says:

    Sul libro maestro della holding, nome per nome tutti gli stipendi degli affiliati
    L’archivio veniva gestito dal contabile del gruppo, detto “Copertone”
    Astice, kalashnikov e milioni
    in quei covi i segreti di Gomorra
    in quei covi i segreti di Gomorra

    di DARIO DEL PORTO
    GLI AVANZI di una cena a base di astice e aragoste, ritagli di giornale, un paio di videocassette a luci rosse, un film d’azione intitolato Il vendicatore. E le armi, naturalmente. Persino un kalashnikov con la baionetta.

    In due villette anonime della periferia settentrionale di Napoli finisce la fuga di Oreste Spagnuolo, Alessandro Cirillo e Giovanni Letizia, considerati il fulcro di quel “gruppo di fuoco” del clan dei Casalesi protagonista di una strategia del terrore culminata il 18 settembre nella strage di Castel Volturno. I carabinieri di Caserta li arrestano proprio mentre una diversa inchiesta del pool anticamorra di Napoli consente di scrivere un’altra pagina nella ricostruzione delle attività di una delle più temibili cosche malavitose d’Italia.

    Se infatti nelle villette di Monterusciello cade l’ala militare, l’indagine della polizia e della Guardia di Finanza colpisce il cuore della Gomorra holding: un’azienda che paga in un anno stipendi per 5 milioni di euro, incassa per 15 anni somme rilevantissime dai lavori di un’opera pubblica come la Ferrovia Alifana e accumula beni del valore, approssimato per difetto, di almeno 100 milioni di euro.

    Una fotografia scattata con il formidabile contributo fornito dall’archivio informatico e cartaceo sequestrato a un esponente di primo piano dell’organizzazione, Vincenzo Schiavone soprannominato “Copertone” perché spesso incaricato, raccontano, di bruciare i cadaveri delle vittime degli agguati: nel dicembre 2004, gli trovano un computer e “pizzini” sui quali sono indicati i nomi di 146 affiliati, con accanto la paga mensile, compresa tra i mille e i 4mila euro ciascuno e persino la posizione giuridica.

    Ma ci sono anche precisi riferimenti all’ammontare di appalti, alle tangenti da riscuotere, alle entrate e alle uscite dell’organizzazione ritenuta capeggiata dal boss Francesco Schiavone, soprannominato “Sandokan”. Il lavoro sull’hard disk del computer e sulle lettere, tutte indirizzate alla stessa persona, verosimilmente uno dei capi del clan, e aperte con la frase “Caro amico”, illuminano affari rimasti a lungo nell’ombra.

  33. marta
    marta says:

    Srive Antonio di Pietro, in parlamento c’è una persona che si è fatta eleggere nella “circoscrizione estero” dando false generalità pur risiedendo in Italia.E`una truffa, è cosa grave ma solo l’Italia dei Valori ha votato contro quando si è pensato di ripristinare l’immunità per tutti.Questo signore non pensa minimamente a dimettersi e tutti tacciono perchè fa comodo cosi`, i furbetti lo sanno che domani puo`capitare anche a loro percio`si cautelano. E` in arrivo il Lodo Consolo per il resto della combriccola. E loro fanno credere che stanno lavorando per il bene dei cittadini.
    Di Pietro conclude che una volta chi voleva delinquere faceva il latittante adesso fa il parlamentare.
    L’esempio non dovrebbe venire dall’alto?

  34. Furtaya
    Furtaya says:

    Bush ammette la situazione critica dell’economia Usa

    Il presidente statunitense, George W. Bush, ha riconosciuto oggi la gravità della crisi finanziaria che coinvolge il paese ed ha previsto un suo peggioramento se il Congresso continuerà a bocciare il piano di salvataggio.

    Siamo in una situazione critica, che si complica ogni giorno di più, ha detto il presidente in un breve discorso alla nazione.

    Se il congresso non approva il pacchetto di aiuti governativi, dotato di 700 mld di dollari, i danni saranno profondi e duraturi.

    Inoltre ha affermato che c’è l’elevato rischio di penuria economica per i cittadini statunitensi.

    Bush ha invitato i parlamentari repubblicani e democratici a sostenere l’iniziativa, attualmente bloccata alla Camera dei Rappresentanti.

    Ieri il provvedimento era stato bocciato con 228 voti contrari e 205 a favore.

    Il presidente statunitense si è mostrato molto infastidito nel commentare il fallimento del piano voluto dalla sua amministrazione, sebbene ha cercato di diffondere ottimismo e tranquilità all’opinione pubblica nazionale.

    Produrre normative è molto complicato, alla fine ciò che importa è disporre di questo pacchetto per risolvere la crisi, ha sintetizzato nel suo intervento.

    Mentre il presidente, i candidati alla Casa Bianca, Barack Obama e John McCain, e diversi parlamentari insistono nell’urgenza del salvataggio finanziario, importanti settori della società hanno attaccato il progetto. Molti cittadini comuni hanno ribadito che non sono disposti a riparare con le proprie tasche gli errori e le ambizioni di Wall Street.

    Numerosi congressisti, sia repubblicani sia democratici, hanno respinto il piano, considerandolo portatore di troppi poteri per il segretario del Tesoro, Henry Paulson.

    Saluti.

  35. marta
    marta says:

    Caro Pino ho postato alle 09.09, lo scritto è apparso ed ora vedo che è scomparso!!!grazie buona giornata M.

  36. Democratico
    Democratico says:

    Berlusconi colpisce le famiglie e premia gli interessi forti

    Un autunno caldo, anzi caldissimo, attende gli italiani. La manovra economica messa in campo dal governo Berlusconi non è solo altamente depressiva, ma mette seriamente a repentaglio la stabilità delle famiglie italiane, strette nella morsa del pressante aumento del costo della vita.

    Una manovra non competitiva, che, tra i mille tagli apposti alla spesa pubblica, di fatto costringe gli italiani a mettere continuamente mano al portafogli, rendendoli più poveri.

    Il governo Berlusconi è un Robin Hood alla rovescia: colpisce le famiglie e premia coloro che sono molto ricchi.

  37. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Pino,

    sono del tutto d’accordo sull’importanza fondamentale della scuola pubblica, ma suppongo che le nostre idee sul come farla funzionare divergano.
    Il maestro unico: ho già detto come la penso domenica scorsa mi pare.
    L’arruolamento dei docenti e l’immissione in ruolo: sarà difficile che la Gelmini faccia peggio dei precedenti cominciando da Berlinguer.
    Mi fa salire il sangue alla testa se penso alle “competenze pedagogico-didattiche” della stragrande maggioranza dei docenti.
    Per me c’è da sfoltire e poi da rimandare a scuola i docenti,pagarli in maniera decorosa ed obbligarli ad un continuo aggiornamento sia personale che nell’ambito della scuola.
    I dirigenti ritornino ad essere soprattutto didattici, come un tempo,gli ispettori riprendano i loro pellegrinaggi nelle scuole, si trovi un sistema per valutare correttamente i docenti e si paghino secondo meriti.
    Ognuno si assuma la responsabilità del suo operato.
    Questa si che sarebbe una rivoluzione!
    buona giornata

  38. carlino
    carlino says:

    Dalle lettere ale Direttore de “La Repubblica”

    Preg. mo Direttore
    l’anno scorso a quarto mese di gravidanza inoltrato, è stata diagnosticata una trisomia 18 a carico del feto, patologia cromosomica incompatibile con la vita (o con una vita che porsa dirsi tale). Pur con il dolore che tale scelta comporta, io e mio marito abbiamo deciso di ricorrere all’aborto terapeutico, manifestando la nostra determinazione al prestigioso ente ospedaliero che aveva seguito il decorso della gravidanza. Con la serenità che appartiene ai giusti, la mia ginecologa mi ha comunicato che non avrebbe effettuato l’intervento, essendo obiettore di coscienza. Ho semplicemente chiesto di poter effettuare l’intervento in quella clinica, indipendentemente dal personale che l’avrebbe compiuto. Mi è stato chiarito che non era possibile perché l’intera struttura era obiettore di coscienza. Quando ho obiettato che ciò non era possibile perché contrario alla legge, disponendo la famosa (famigerata?) L.194/78, art. 9, che. “gli enti ospedalieri sono tenuti in ogni caso ad assicurare l’effettuazione degli interventi di interruzione di gravidanza, anche attraverso la mobilità del personale” sono stata accompagnata all’uscita, con fermezza, scortata da compassionevoli suorine, a conforto della mia anima dannata.
    A nulla è servito insistere che non mi trovavo in una struttura privata, confessionale, ma in un ente pubblico che, percependo i soldi dallo Stato, non poteva disattendere le leggi di quello stesso Stato.
    Mi sono rivolta a svariate strutture pubbliche romane, ricevendo altrettanti rifiuti, sino a che ho subito l’intervento nell’apposito reparto di un policlinico, in un sottoscala raggiungibile unicamente da una scala antincendio, nell’assoluta desolazione di muri scrostati, tubi a vista, letti di ferro, dove, insieme ad altre 16 ragazze, in sole 4 ore, ho sfilato sul lettino ospedaliero come quarti di manzo in una macelleria sudamericana. Ho denunciato l’operato del primo ospedale alla Procura e al Tribunale del Malato, ma tutto tace. Nessun reato ravvisato o ravvisabile e nemmeno un po’ di vergogna. Non ho denunciato il secondo ente, perché non vorrei che qualche zelante paladino, in nome della mia dignità, si affretti a far chiudere uno dei pochi ospedali che, a Roma, effettua aborti legali.
    Con profonda stima, i miei saluti. E un’arruffata a Max.
    P. S. L’ospedale così “pio” è il Fatebenefratelli dell’Isola Tiberina. Così, magari, mi denunciano per diffamazione e finalmente riusciamo ad incontrarci in un’aula di Tribunale.
    Chiara Benelli, Roma

  39. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Sylvi

    In effetti i disastri sono iniziati con il ministro Berlinguer, come ho scritto tempo fa. Ho anche scritto che il suo unico”merito” era quello di essere il fratello del segretario del Pci.
    E’ curioso come il Bel Paese abbondi di ministri che una volta staccati dalla poltrona ridiventano i signor Nessuno di prima.
    Mah.
    Un saluto.
    pino

  40. x Pino e Sylvi
    x Pino e Sylvi says:

    Nella riforma della scuola propongo Mara Carfagna come esperta in prove ed esami orali (per quelli scritti, i miei avvocati).
    Sylvio

  41. Sylvi
    Sylvi says:

    x Sylvio

    che fa, copia la mia y iniziale?
    Io l’ho presa da un’amica di Brema che si chiama Sylvi e ogni volta che ci vediamo, sabato scorso, mi fa morire dal ridere con variazioni sul tema dei Musicanti di Brema!
    Si riprenda la sua i o sposti la y altrove!
    Adesso vado!

  42. hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco.
    hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco. says:

    Domandina { 01.10.08 alle 2:49 }Post Nr.34

    Cari tutti, avrei una domandina. Come faccio a essere così coglione? Ne ho parlato con un collega che è anche avvocato e mi ha risposto che sono proprio coglione. Poi ha anche detto cose sulla mia mamma, che non posso riferire se no vomitate. Questa sì è una faccenda di competenza della neurodeliri. Vedrò di farmici ricoverare.
    Un saluto Cartesio da Culosio
    p.s. Mio papà? Impossibile sapere chi sia.

    IP: 192.251.226.205 , anonymizer.blutmagie.de)
    Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=192.251.226.205-

    .

    Come possiamo fare a rispondere alla tua domandina?Bisognerebbe seperne un pò di più per risponderti,potresti avere anche ragione oppure “no”.Non manca qualcosa? Siamo destinati a non saperne niente per via della censura? Mah, non sò che senso ha tutto questo.
    Bisogna sentire sempre una campana per quanto offensiva?

  43. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cara Sylvi
    Il riferimento all’albero degli zoccoli da come concludi il post vedo che lo avevi capito, era comunque un richiamo a non pensare con schemi mentali impostati sul bel tempo andato quando gli imprenditori avevano una morale, capitalistica ma l’avevano, rischiavano, e se fallivano restavano in mutande, oggi quel tipo di imprenditore se si escludono i veri artigiani, quelli con le mani callose, è tanto raro da meritare la protezione dal WWF.
    Nel mio post facevo riferimento ad un concreto caso locale, un costruttore è fallito ed un centinaio o più di famiglie si sono trovate con una ipoteca sulla casa e nella drammatica alternativa di vedersela confiscata dalla banca o pagarne di nuovo gran parte del valore. Come dicevo il tizio con la fisa delle Lamborghini, ne aveva 5 o 6 credo che ora ne abbia “solo” tre. Potrei parlarti di un conciatore di pelli che al fisco segnava rosso ma si comprava la Rolls Royce ed ha inquinato con gli scarichi le falde acquifera poi ha chiuso la fabbrica è andato all’estero e a pagare la bonifica e toccato a comuni e regione. Un altro ancora di una fabbrica di laterizi che ha ricattato il comune chiedendo una variante al piano regolatore per rendere edificabile dicendo che con il guadagno della lottizzazione avrebbe ristrutturato la fabbrica e aumentato l’occupazione ed invece appena ottenuto quello che voleva la fabbrica l’ha chiusa, e potrei continuare con questi esempi fino a domani restando in un raggio di 10 km.
    Forse vivrò in una zona sfortunata, ma sto leggendo il libro di Samanta Di Persico Morti Bianche, spesso si affacciano anche li storie allucinanti, comportamenti pirateschi, e non sono solo le impersonali multinazionali, spesso, molto spesso, sono i piccoli imprenditori che oltre a sfruttarli mettono a repentaglio salute e vita dei loro dipendenti.
    Quindi il “tuo” vagabondo imbecille che fa il mutuo per andare in vacanza, portato a esempio dei mali che affliggono il paese e quantomeno un po’ sbilanciato, rispetto ai danni ben maggiori che altri fanno, per dirla in termini marxisti lui in fin dei conti è il prodotto finale della cultura dominante che si va insinuando nelle classi subalterne.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  44. hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco.
    hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco. says:

    Mah,fino a qualche giorno fà ero molto critico con questo governo.
    Piano, piano , mi stò accorgendo che Berlusconi, anche se con fatica( perchè l’italia purtroppo è cosi e lui di miracoli pur volendo non ne può fare), sta facendo le cose in modo egregio.
    (a parte i processi)

  45. hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco.
    hlafo-ebreo.Cane da guardia filoisraeliano italosiculotedesco. says:

    01-10-2008 10:25
    Governo: D’Alema, Berlusconi imbarazzante

    (ANSA) – ROMA, 1 OTT – ‘Berlusconi e’ imbarazzante come leader di un paese occidentale. Io sono estremamente preoccupato’. Lo dice D’Alema su RadioTre.D’Alema definisce ‘falsa’ la ‘raffigurazione in rosa’ che Berlusconi da’ dell’Italia e spiega: ‘Cresce la disoccupazione e le classi medie si impoveriscono e l’azione del governo e’ inadeguata’. L’ex vicepremier nega che ci sia una ‘resa dei conti’ nel Pd, invita Berlusconi al dialogo con Veltroni e definisce la bozza Calderoli sul federalismo ‘non seria’.
    ANSA


    Bah, Berlusconi sarà imbarazzante.
    Chissà cosa avrebbe potuto fare di meglio, fino ad ora, un governo di sinistra.In peggio sicuramente si. L’ideologia della sinistra democratica è buona, però gli mancano quegli uomini forti , decisi e capaci di risolvere le situazioni.
    Berlusconi almeno ci prova, nell’ambiente estrememente ostile che è quello della camorra e della mafia.

  46. Pino Nicotri
    Pino Nicotri says:

    x Hlafo

    Il senso è molto chiaro. C’è il solito mascalzone di turno che pensa di poter offendere e calunniare impunemente. Motivo per cui i suoi deliri vengono opportunamente ritoccati. Eviti, per cortesia, di fargli da sponda con la frase – “ingenua” – “potresti avere ragione o no”.
    A casa sua forse i cafoni e i calunniatori possono avere ragione? A casa mia no.
    E’ ormai evidente che c’è una organizzazione addetta alla rottura di coglioni contro chi non lecca gli stivali. Sarà comunque il caso che la sporcizia venga eliminata, anziché semplicemente “girata”.
    pino nicotri

  47. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    SCUOLA PUBBLICA SCUOLA PRIVATA.

    C’è chi dice” se io mando i miei figli a scuola privata lo stato dovrebbe rimborsarmi quello che lui risparmia nella scuola pubblica” un discorso che è apparentemente sensato ma come mia abitudine o vizio io cerco sempre di espandere la scena estremizzarla per verificare se il concetto è veramente giusto se vale per una cosa deve valere per tute.
    Anche i trasporti pubblici hanno un costo a carico dello stato o del comune, e quando vado in macchina o in bicicletta, lo stato mi rimborsi allora quanto spende per assicurarmi agli altri cittadini l’autobus o il treno che io non uso, per non parlar di quanto dovrebbe rimborsarmi perché non volo sull’Alitalia, ma quello è un altro capitolo.
    Io ragiono diversamente, lo stato deve assicurare, da costituzione, l’istruzione dei cittadini, (se non va bane si lotta per cambiare) chi non usufruisce del servizio che comunque è assicurato faccia pure ma è una sua scelta e si sa scegliere costa.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

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