Appello del Forum Insegnanti per salvare la scuola pubblica dalla svendita alle scuole private

Lo stato d’animo dei lavoratori della Scuola oscilla dallo sconforto alla rabbia nel rilevare la persistente inadeguatezza del sindacato e delle opposizioni nel contrastare il processo di privatizzazione dei beni comuni in generale e dell’istruzione in particolare, come se non esistesse da parte di tali soggetti la consapevolezza che ci si stia avviando precipitosamente ad un punto di non ritorno, ragion per cui occorre ora e subito senza alcun indugio  una massiccia mobilitazione per contrastare un attacco senza precedenti ai principi della Costituzione, ai diritti dei lavoratori e al loro salario e all’etica stessa della convivenza civile.

Il mondo della Scuola è molto preoccupato dalle nuove norme che ridisegnano il sistema dell’istruzione, già peraltro dissestato dai provvedimenti che si sono susseguiti negli ultimi tre lustri, le quali rappresentano il grimaldello per scardinare in via definitiva ciò che resta della Scuola Pubblica: si inquadrano infatti  in una strategia più ampia di demolizione di tutte le strutture pubbliche e di disintegrazione dei diritti di chi vi lavora al fine di velocizzare il trasferimento di servizi e funzioni pubbliche ai privati. La riduzione del personale che interessa tutto il pubblico impiego e riguarda la Scuola nella misura di 100.000 docenti e 43.000 del personale ATA e la chiusura di più di 2000 istituti nei piccoli comuni determinerà il collasso di un sistema fiaccato peraltro dall’enorme riduzione dei finanziamenti (circa 8 miliardi di euro entro il 2012). Infatti, come in altri settori, il governo è deciso ad imporre alla Scuola con la forza le sue scelte, con una prova “muscolare” esternata mediante l’interessamento allo stesso disegno di ben tre Ministeri: MIUR, P.A. e MEF, con il cosiddetto “commissariamento” economico del Ministro Gelmini e con l’introduzione di regole neo-autoritarie che pretendono di coprire il vuoto creato con la riduzione della Scuola ad un involucro pressoché vuoto da dare in pasto all’iniziativa privata.

Premesso che per poter ricostruire in Italia una Scuola Pubblica che sia sanata dai guasti di questi anni, è necessario abrogare le leggi Moratti, alle quali  si riferiscono i pessimi interventi legislativi di questo governo, riteniamo indispensabile:

  • Il ritiro del DDL n. 953/2008  Aprea, proposta di legge anticostituzionale che porterebbe a compimento la completa distruzione della Scuola dello Stato, visto tra l’altro che ogni singolo istituto avrebbe un’organizzazione di tipo aziendale, mentre gli insegnanti perderebbero totalmente la loro funzione, in quanto privi di libertà reale di insegnamento.
  • Il ritiro del DDL Gelmini, presentato il 1 agosto 2008, che tra l’altro introduce, in linea con il disegno di legge Aprea, l’assunzione diretta del personale a tempo determinato con nomina biennale da parte dei dirigenti scolastici.
  • L’eliminazione di tutte quelle norme, presenti in leggi e decreti vari, come il DL n. 112/2008, il DL n. 93/2008 e il DL n. 97/2008,  che stravolgono la Scuola, ne deregolamentano il lavoro e le tolgono la possibilità di svolgere quel ruolo che le prescrive il testo Costituzionale, prevedendo tra l’altro tagli su tagli, incremento del rapporto alunni-docenti, accorpamento di scuole e di classi di concorso (flessibilità), diminuzione del tempo scuola, “rimodulazione dell’organizzazione didattica nella primaria” (maestro unico?). La logica di tutto si riassume nel disegno di far cassa distruggendo la Scuola e svendendola ai privati.

Pertanto le nostre rivendicazioni riguardano i seguenti punti:

  • La difesa del carattere statale della Scuola di tutte e di tutti, in modo che venga garantita l’esistenza delle scuole private, ma senza oneri per lo Stato, come prevede la Costituzione.
  • L’opposizione al disegno di aziendalizzazione  della Scuola e dell’ingresso dei privati nella gestione degli istituti.
  • La difesa dello stato giuridico professionale degli insegnanti e il rifiuto di ogni meccanismo di carriera pseudo-meritocratica, come quello previsto nel disegno di legge  Aprea, con concorsi e livelli di carriera, che romperebbero i rapporti esistenti nella Scuola ancora prevalentemente solidaristici, propri di un ambiente educativo, e instaurerebbero inadatti rapporti concorrenziali tipici delle aziende.
  • La difesa della libertà di insegnamento, baluardo costituzionale  della laicità e della democrazia.
  • La  salvaguardia del contratto nazionale e il contemporaneo rifiuto della possibilità di assunzione da parte dei dirigenti scolastici, perché  l’insegnante, nella sua libertà garantita dallo Stato democratico, non può dipendere della singola scuola ma dal sistema complessivo della pubblica istruzione.
  • L’assunzione di tutti i precari e il superamento del precariato, che colpisce il lavoratore come persona e non permette alla Scuola di funzionare con continuità garantendo l’attuazione dei progetti didattici e la crescita dei rapporti interpersonali allievi-insegnanti.
  • Il rifiuto di una deriva regionalistica dell’istruzione, quale emerge dalle strampalate proposte della Lega, che vorrebbe affidare le cattedre ai docenti autoctoni.
  • La difesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori della Scuola e, il rigetto di tutte quelle norme vessatorie, come quelle su permessi e malattie, volti a creare un clima denigratorio nei loro confronti. Essi devono poter svolgere il proprio ruolo con il rispetto di cui hanno diritto e senza preoccupazioni estranee al delicato lavoro che hanno il compito di svolgere.
  • L’opposizione ai tagli di cattedre e di finanziamenti che rendono impossibile insegnare, perché in classi sovraffollate e senza finanziamenti viene reso vano ogni progetto didattico e reso impossibile l’apprendimento e la crescita educativa. Non c’è qualità senza i mezzi per fare buona scuola e questa, in nome del risparmio a senso unico, non può essere ridotta ad una caserma con docenti “militarizzati” e ridotti a “fustigatori” dei propri alunni.
  • La difesa del tempo scuola, normale, pieno e prolungato con doppi insegnanti, perché l’apprendimento avviene solo con i tempi distesi e vanno rispettati i processi cognitivi di tutte e tutti.
  • La difesa dell’obbligo scolastico e il rifiuto del doppio canale morattiano, che reintroduce l’incivile  divisione tra scuola vera e scuola per famiglie svantaggiate.
  • La salvaguardia dell’insegnamento di sostegno e del diritto all’istruzione per tutti, senza discriminazioni etniche e linguistiche e quindi difesa dell’insegnamento di sostegno in classe e per tutte le ore necessarie e garanzia dell’ausilio didattico dei mediatori linguistico-culturali per assicurare il diritto allo studio degli alunni stranieri.

Consapevoli che per evitare il baratro e rompere lo stato di assedio che vede alleati governo, poteri forti e mezzi di informazione  occorre una risposta immediata, determinata  e sinergica di tutti, ci rivolgiamo  a quanti sentono l’importanza del ruolo svolto nella società dalla Scuola dello Stato e, in particolare, a tutte quelle persone, quei movimenti, quei soggetti politici, sindacali e associativi che in questi giorni hanno già elevato la loro protesta o comunque in passato hanno lottato contro lo sfascio prodotto dagli scorsi governi per iniziare  a far sentire la nostra voce di protesta.

Inoltre facciamo appello a tutti i comitati presenti nel paese già in parte organizzati in una rete di mutuo soccorso, visto che ci troviamo di fronte ad un attacco a mitraglia da parte di questo “regime” contro i beni comuni essenziali per la vita civile; infatti, il disegno che colpisce la Scuola è un’articolazione di quello complessivo di stampo autoritario che distrugge l’ambiente e uccide nei territori i cittadini per mancanza di tutele, che militarizza le città, perseguitando gli immigrati, i rom e le persone in genere attraverso ridicole proibizioni, che salva coloro che commettono reati mentre permette la strage di operai uccisi per mancanza di sicurezza e li massacra con una deregolamentazione selvaggia dei rapporti di lavoro.

Crediamo che solo lottando tutti insieme per il bene di tutti possiamo vincere questa battaglia di civiltà e per questo chiediamo di iniziare con il segnale di una firma di tutti a questo appello!

Il Forum Insegnanti

PER ADERIRE ALL’APPELLO

scarica il modulo per la raccolta delle sottoscrizioni da compilare, digitalizzare con lo scanner e spedire via email all’indirizzo: info@foruminsegnanti.it

http://www.foruminsegnanti.it/appello2008/index.php?&mots_search=&lang=italiano&skin=&&ok_post=1#firma

320 commenti
« Commenti più vecchiCommenti più recenti »
  1. Linosse
    Linosse says:

    Oggi il prescons. da buon scalatore la sua “cordata” non ce la farà scordare come del resto tutte le altre “iniziative”.
    Grazie presidente per interessarsi così a lungo degli interessi solo nazionali e con risultati …..lasciamo perdere va.
    P.S.
    Se questo è decisionismo come ampiamente dimostrato per la “sicurezza”,squola,immigrazione,monnezza,economia,immagine dell’Italia nel mondo ,la preghiamo di andare in vacanza e restarci per molto,meglio se per cinque anni .
    Sappiamo che è generoso per cui sopratutto in questa occasione non dimentichi di portare nel luogo di vacanza anche i suoi “collaboratoridipendenti”.
    Non si preoccupi più minimamente delle cose nazionali,vedremo di cavarcela da SOLI ,sarà difficile ma anche se dovessimo esagerare con gli errori ci andrà sicuramente ed infinitamente meglio.
    Buona vacanza e se la goda ,sà l’età è quella che è ed il tempo è tiranno anche lui.
    Saluti
    L.

  2. Hlafo
    Hlafo says:

    Cara Anita, non vorrei deluderti ma qui in Germania è la prassi.
    Pare che gradiscano molto la musica di Ludwig van Beethoven.
    Un saluto

  3. Faust
    Faust says:

    … scusate, ma cchi paga gli 85migliardi di dollari cche bbuuuusc ha regalato agli speculatori usurai ?¿? sono soldi di buuuusc o dei citizen usaeggetta…?¿? paga il contribuente usa,,, anche quelli che non hanno mai giocato in bborsa…
    … è il capitalismo, bellezza!!

    … useggetta= usa (loro) getta-no ai poveri… spendono e si arricchiscono a usura (loro) e gli altri, tutti i cittadini usa,, i pirla truffati, pagano il buco degli usurai, con le tasse… bello il sistema capitalista… il capitalismo usuraio… proprio bbbello!!

    …. quasi,,, quasi,,, … qquassi, qquassi, adessocche ho capito il capitalismo treccartista…. un bbel gioco, meglio del Monopoli e del gioco dellOca…. ssi, ssi buuuuu-sc mi ha convinto, della bbbonta del capitalismo, del llibbero mercato… etc… alle prossime elezioni, mi adeguo e voto bersculoni e i 40 mafiosi!!
    Faust

  4. Sylvi
    Sylvi says:

    Ho volato Air Dolomiti da Trieste a Monaco di Baviera e ritorno.
    Da Monaco si va ovunque, bellissimo aeroporto, molto efficiente e molto controllato.
    Per gli intercontinentali c’è Francoforte!
    Continuiamo a pagare un servizio di cui non usufruiamo, e a pagare tanti bravi privilegiati lavoratori che battono le mani contenti al fallimento di Alitalia, tanto si prenderanno una carrettata di soldi alla faccia di tutti gli altri lavoratori.
    Sono un po’ scocciata di essere tornata, e non venivo dal Paradiso, sia chiaro!

  5. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    so che l’esercizio fisico regolare stimola la produzione di endorfine, ed anche quella di serotonina in certi circuiti sinaptici. Infatti e’ almeno altrettanto efficace quanto i farmaci antidepressivi nella terapia della depressione non troppo grave. La parola chiave e’ regolare.
    Non sapevo che l’osservazione di immagini ‘belle’ facesse lo stesso effetto. Se cosi’ fosse, dovrebbe farlo anche la ‘bella’ musica. Il punto e’ che niente e’ ‘bello’ in assoluto, e’ bello cio’ che piace. Il ‘metal’ mi da’ la nausea, i miei nipoti ne vanno pazzi.
    Per me e’ ‘bella’ solo l’arte pittorica e scultorea rinascimentale, mi pare che raggiunse una sintesi senza precedenti, potrei passare ore davanti ai dipinti di Piero della Francesca, Raffaello, Botticelli, e via dicendo (se ne avessi il tempo). Ma ad altri non dicono molto. Per converso, odio l’arte moderna, specie la pittura. Endorfine per chi, allora?
    Sentivo pero’ tempo fa che pregare ha un effetto terapeutico, provato. Anche pregare per un’ altra persona. Sembra anche senza che l’altro ne sia consapevole: a me sembra assurdo, ma so che vi sono studi che dimostrerebbero il contrario.

    Peter

  6. Anita
    Anita says:

    x Hlafo

    Anche qui, nei grandi allevamenti.
    La preferenza e’ Beethoven’s Pastoral Symphony and Simon & Garfunkel’s Bridge Over Troubled Water.
    Metodo usato da tempo per le galline, per farle rilasciare.

    Veramente Simon & Garfunkel’s Bridge Over Troubled Water piace anche a me.

  7. Faust x Sylvi
    Faust x Sylvi says:

    lavoratori che battono le mani contenti al fallimento di Alitalia
    ////////////////////////////////////////////////////////

    …Tu, cara suocera colta, invece batti le mani agli avvoltoi in cordati-a, sciacalli guidati dal capobranco coi tacchi, saltati sul ferito morente x mangiare carne ancora viva… e buttare gli ossi e la carcassa la vendono al poppolo al prezzo di quandera viva.

    …brava Sylvi,,,, ma ti sei tolta gli occhialini da notte cche danno in aereo… o sono le vecchie e solite fette di salame cche usi da sempre e non vuoi toglierle,,, manco morta?¿?
    Faust

  8. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Si prevede che queste bailout costeranno ai cittadini piu’ di $ 8’500 l’uno.
    Naturalmente per chi paga le tasse.
    Percio’ non ti strappare i capelli, nessuno tocchera’ le tue tasche.
    Io non mi lamento e ricca non sono.

    Se queste provvisioni impediranno una catastrofe, sara’ sempre meglio dell’ alternativa.

    Anita

  9. Faust x la musica e le vacche
    Faust x la musica e le vacche says:

    … una volta, tanto tempo fa, ho vissuto con una vacca chianina, in Val di Chiana è nato il mio bramoso amore, lei fumava solo afgano nero e ascoltava sempre essolo Renato Zero e Donatella Rettore… era una gran vaccona con pedi-grill, lho conosciuta da un veterinario di Riccione, di lei mi piacevano, le costate alla fiorentina e lossobbuco… un bbel ricordo…
    Faust

  10. Perché non pensa a cosa spande il suo Osservatore, la sua Radio Maria e simili meraviglie?
    Perché non pensa a cosa spande il suo Osservatore, la sua Radio Maria e simili meraviglie? says:

    Discorso del Papa ai vescovi di Panama ricevuti a Castel Gandolfo
    “I mezzi di comunicazione diffondono individualismo e edonismo”
    Benedetto XVI all’attacco dei media
    “Minano famiglia e morale cristiana”
    “Favoriscono una mentalità nella quale Dio è assente da esistenza e coscienza”

    Benedetto XVI all’attacco dei media “Minano famiglia e morale cristiana”

    CITTA’ DEL VATICANO – Media colpevoli di diffondere “l’individualismo, l’edonismo”. L’atto di accusa è di Benedetto XVI, nel discorso ai vescovi di Panama ricevuti ricevuti a Castel Gandolfo per la visita “ad limina”, ovvero il tradizionale incontro che ogni cinque anni i vescovi di un Paese o regione ecclesiastica hanno con il Papa.

    La “crescente secolarizzazione della società che pone il mondo e l’umanità ai limiti della trascendenza”, ha detto il Papa, sta invadendo “tutti gli aspetti quella vita quotidiana, favorendo una mentalità nella quale Dio è assente dall’esistenza e dalla coscienza umana”. Questa mentalità, ha affermato, “si serve spesso dei mezzi di comunicazione sociale per diffondere l’individualismo, l’edonismo, ideologie e costumi che minano i fondamenti stessi del matrimonio, della famiglia e della morale cristiana”.

    Ratzinger ha invece lodato l’operato dei missionari e missionarie a Panama e il fatto che “con abnegazione, molte famiglie vivono in patria l’ideale cristiano, in mezzo a non poche difficoltà, che minacciano la solidità dell’amore coniugale, la paternità responsabile e l’armonia e stabilità dei matrimoni”.

    “Non saranno mai abbastanza gli sforzi per sviluppare una pastorale familiare vigorosa – ha sottolineato Benedetto XVI – che inviti le persone a scoprire la bellezza della vocazione al matrimonio cristiano, a difendere la vita umana dal concepimento al suo termine naturale, a costruire focolari domestici nei quali i figli vengano educati nell’amore alla verità del Vangelo e ai solidi valori umani”.

  11. La feccia accelera: "Io ho il cuore nero". Manifesti fascisti in tutta Roma contro la linea-Fini
    La feccia accelera: "Io ho il cuore nero". Manifesti fascisti in tutta Roma contro la linea-Fini says:

    “Io ho il cuore nero”. Manifesti fascisti in tutta Roma contro la linea-Fini
    Questa mattina alcuni quartieri romani si sono risvegliati con i muri tappezzati di manifesti a sfondo fascista con sopra una scritta in carattere bianco: “Io ho il cuore nero, me ne frego e sputo in faccia al mondo intero”. Nessuna firma, eccezion fatta per una grande croce celtica. La frase citata fa parte di una canzone del gruppo “270 bis”, resa celebre dal documentario “Nazirock”. Ed è dedicata al presidente della Camera Gianfranco Fini, e alle sue parole sull’antifascismo. Di fronte ai giovani di An Fini aveva detto che non si può non essere antifascisti perché “solo i resistenti stavano dalla parte giusta”

  12. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro AZ,
    certo che hai un bel fegato! Vedi discutere con il signor Clafo è come discutere con un muro (di gomma): lui dice che gli altri vogliono sempre aver ragione quando se c’è qualcuno che ragiona sempre e solo in termini di aver ragione quello è proprio lui. Tremila anni di esegesi biblica hanno dato loro la capacità di dire tutto ed il contrario di tutto sullo stesso testo, di dire che il sacrificio di Isacco era una prova d’amore! Che vuoi di più????
    Io sono fondamentalmente d’accordo con te: la carità come sentimento non mi piace. Preferisco la compassione (cum patire), la pietà (pietas), la solidarietà, il rispetto, i diritti. Tuttavia la distinzione tra carità ed elemosina è acuta ed è anche molto vera. I ricchi fanno l’elemosina e si convincono di essere caritatevoli.
    Quanto alla Chiesa io credo che l’unica carità che fanno è alle loro tasche, naturalmente usando come falso schermo quei pochissimi che caritatevoli lo furono davvero, come i due san Francesco, san Filippo Neri, don Bosco, san Francesco di Sales e pochi altri, assurti agli onori degli altari dopo essere scampati, più o meno fortunosamente, agli orrori del rogo. U.

  13. Faust x Anita
    Faust x Anita says:

    Percio’ non ti strappare i capelli, nessuno tocchera’ le tue tasche.

    … ma quelle di tutto il mondo, truffato dal capitalismo dei bbigliettivverdi, le mie di tasche sicuro cche no… ammemmi non piace giocare al “capitalista in fiera”, non mi piace giocare al libbero mercato con la borsa degli altri… in particolare quei casino dove si gioca con i biglietti verdi, firmati dal vs. iddio in trust,, sporchi di sangue innocente… il capitalismo è una truffa di massa all Umanita… se pagassero questa truffa, ..questo gioco criminale, solo quelli cche partecipano al gioco dazzardo del capitalista in fiera… e perdessero in bborsa i ssoldi lloro… bbeh!! nu mme ppo frega de meno.. axxilloro!!!
    … ma cche il mondo, ppiu povero di loro, debba dissanguarsi x finanziare il giocatore dazzardo ed il casino, è un estorsione a democrazia armata…
    Faust

    Ps: grazie x le faccine…

  14. Sylvi
    Sylvi says:

    A proposito di lavoratori e di Alitalia.

    Ho navigato con una nave ucraina costruita nel’82 nella DDR, ristrutturata più e più volte, nave da fiume adattata per il Mar Nero, max 250 passeggeri.
    La suite aveva il posto per le valigie, nelle cabine normali si mettevano sotto i lettini.
    Il bagno assomigliava a quello della mia barca!
    Oltre i marinai, l’equipaggio era formato da molte ragazze, giovani.Cento euro al mese per i quattro mesi di crociera su e giù da Kiev a Istambul.
    Da Kiev abbiamo sceso il Diepr,la Crimea a Sebastopoli e Yalta, Odessa, la Romania alle foci del Danubio, la Bulgaria e Istambul.
    Civiltà, paesaggi, usi e costumi, economie assolutamente diversi, popoli mescolati, uniti da legami antichi, separati da motivazioni politiche e da difficoltà economiche che nemmeno loro capiscono.
    Non è la prima volta che scendo i grandi fiumi orientali, ci accompagnano ovunque guide del Paese e guide delle singole città o villaggi visitati.
    Alcune le conoscevo già.
    Sono colti, molto spesso professori che “arrotondano” la misera paga; esprimono una notevole conoscenza e un grande amore per la loro terra, giudicano senza timori la situazione attuale, rispondono a tutte le domande.
    Bisogna aver vissuto nei confini per capire silenzi,ambiguità e tortuosità nei discorsi.
    Loro non lo sono o non lo sono più!
    Ma faticano! Per poco o nulla!
    Ecco, questo è il collegamento con l’affermazione di inizio.
    Uno che torna da quello non capisce questo!
    Continuerò se a qualcuno interessa!

  15. Uroburo
    Uroburo says:

    http://www.corriere.it/editoriali/08_settembre_14/sud_scuola_4e59e822-822d-11dd-9b8b-00144f02aabc.shtml

    Scuola e opinione pubblica

    IL SILENZIO DEL SUD
    di Ernesto Galli Della Loggia

    «Esiste una questione meridional e nella scuola italiana? Temo proprio di sì (…). L’Europa non boccia l’Italia e i suoi quindicenni (…) ma boccia il Sud e le Isole, assai indietro rispetto alla media europea mente il Centronord la supera nettamente. (…) Le fredde statistiche rivelano un fenomeno inedito: un abbassamento della complessiva qualità scolastica nel Sud. Nel passato, in piena “questione meridionale” generale, un liceo o una scuola elementare di Napoli aveva in genere un livello analogo alle consorelle milanesi. Oggi non è più così». A parlare in questo modo non è il ministro Gelmini, il ministro della «solita destra italiana». No. E’ un esponente di antica data della sinistra come Luigi Berlinguer, tra l’altro un ex ministro dell’Istruzione, in un articolo di rara onestà intellettuale pubblicato sull’Unità del 29 agosto scorso. Articolo che però, abbastanza sorprendentemente, non ha provocato neppure la più blanda protesta da parte di quella legione di politici, professori e intellettuali che invece solo pochi giorni prima si erano stracciati le vesti per le cose più o meno analoghe dette dal responsabile attuale dell’Istruzione, il ministro Gelmini di cui sopra, seppellita sotto una valanga di vituperi per il suo supposto razzismo antimeridionale.

    Il fatto è che dovremmo prendere atto tutti, una buona volta, di alcuni dati di fatto. Non solo di quelli ormai notissimi delle rilevazioni Ocse-Pisa, ma anche, per esempio, della circostanza, che negli ultimi 7-8 anni i migliori piazzamenti nelle varie olimpiadi di matematica, informatica, fisica o nei certami di latino, ecc. organizzati internazionalmente, li hanno ottenuti quasi sempre studenti dell’Italia settentrionale. Così come dovremmo chiederci perché mai, di fronte a questi risultati, accade però che la maggiore concentrazione dei 100 e lode all’esame di maturità delle scuole italiane si abbia proprio in Calabria e in Puglia, o che le più alte percentuali di punteggi massimi si registrino in una scuola di Crotone (ben 34 «100 e lode »!) di Reggio Calabria (28) e di Cosenza (21), mentre i Licei Mamiani e Tasso di Roma si devono accontentare di appena due, e rispettivamente un solo, 100 e lode. Geni in erba a Crotone e geni incompresi a Friburgo o ad Amsterdam? Andiamo! E forse dovremmo pure chiederci come mai il Friuli, regione che pure fa segnare la percentuale di 100 e lode più bassa fra tutte le regioni d’Italia, veda invece poi i suoi studenti, nell’ultimo quinquennio, fare incetta di premi nelle più varie competizioni.

    E’ fin troppo evidente che questo insieme di dati tira pesantemente in ballo non solo la realtà scolastica ma l’intera realtà sociale del Mezzogiorno. Ne parla del resto, senza peli sulla lingua, lo stesso Berlinguer nell’articolo citato: «Gli enti locali nel Centro- nord hanno fatto in questi decenni cose straordinarie per la scuola, egli scrive (…), nel Sud tutto questo o è episodico o non c’è. Nel Centro-nord la scuola è tema che influenza le scelte dell’elettorato locale, che stimola così gli amministratori. Al Sud o è episodico o non c’è». Insomma la società meridionale presta scarsa o nulla attenzione alla sua scuola, alla qualità dell’insegnamento, perché evidentemente non le considera cose molto importanti.

    Le famiglie, più che alla sostanza sembrano guardare all’apparenza dei «bei voti» comunque ottenuti. E quando la verità comincia a venir fuori — com’è per l’appunto accaduto con la sacrosanta denuncia del ministro Gelmini — allora la reazione generalizzata è quella del perbenismo indignato, del ridicolissimo «ma come!? noi che abbiamo avuto Croce e Pirandello!»: nella sostanza, cioè, è il fingere di non vedere, di non capire. E’ il silenzio.

    Un sostanziale silenzio sulle condizioni del proprio sistema scolastico che appare come un aspetto del più generale silenzio del Mezzogiorno. Un Mezzogiorno che ormai da anni ha cessato di parlare di se stesso e dei suoi mali, che da anni ha messo volontariamente in soffitta la «questione meridionale», che sembra ormai rassegnato a fingere una normalità da cui invece è sempre più lontano. E così la spazzatura copre Napoli, la scuola del Sud è quella che abbiamo visto, intere regioni sono sotto il dominio della delinquenza, in molti centri l’acqua ancor oggi viene erogata poche ore al giorno, i servizi pubblici (a cominciare dai treni) sono in condizioni pietose, il sistema sanitario è quasi sempre allo stremo e di pessima qualità, ma il Sud resta muto, non ha più una voce che dica di lui. Unica e isolata risuona la nota dissonante di un pugno di scrittori e di saggisti coraggiosi come Mario Desiati, Marco Demarco, Gaetano Cappelli, Adolfo Scotto di Luzio di cui sta per uscire il bellissimo «Napoli dai molti tradimenti». Sì, l’opinione pubblica meridionale, specie quella del Mezzogiorno continentale, nel suo complesso latita, è assente. Mai che essa metta sotto esame, e poi se del caso sotto accusa, i suoi gruppi dirigenti locali di destra o di sinistra che siano; mai che crei movimenti, associazioni, giornali, che agitino i temi della propria condizione negativa; mai che da essa vengano analisi sincere, e magari (perché no?) autocritiche, dello stato delle cose e dei motivi perché esse stanno al modo come stanno.

    Soprattutto sorprendente e significativo (eppure si trattava della scuola, dell’istruzione, santo iddio!) è apparso nei giorni scorsi il silenzio — o, peggio, l’adesione alla protesta perbenistico-sciovinista — da parte di tanti intellettuali. E’ stata la conferma di un dato da tempo sotto gli occhi di tutti: che proprio la cultura meridionale, ormai, non si sente più tenuta a rappresentare quella coscienza polemicamente e analiticamente esploratrice della propria società, a svolgere quella funzione critica, che pure dall’Unità in avanti avevano costituito un tratto decisivo della sua identità. In questo silenzio e con questo silenzio degli intellettuali la «questione meridionale» mette davvero fine alla sua storia. Abituati a essere portatori di istanze di critica e di cambiamento, abituati cioè a svolgere un ruolo socio-culturale oggettivamente di opposizione, e dunque, almeno in questo dopoguerra, orientati tradizionalmente a sinistra, gli intellettuali meridionali si direbbe che siano rimasti vittime della rivoluzione politica verificatasi nel Mezzogiorno negli ultimi vent’anni. La vittoria della sinistra in tanti comuni e in tante regioni, infatti, se per alcuni di essi ha voluto dire l’arruolamento in questo o quell’organismo pubblico, e dunque l’assorbimento puro e semplice nel potere, per molti di più, per la stragrande maggioranza, ha significato essere privati di una potenzialità alternativa essenziale, di una sponda decisiva per il proprio ragionare e il proprio dire d’opposizione.
    Dopo la vittoria della sinistra essere «contro» ha rischiato di significare qualcosa di ben diverso che per il passato: ed è stato un rischio che quasi nessuno si è sentito di correre.

    Peccato però che evitare i rischi non significa in alcun modo esorcizzare i pericoli: a cominciare, in questo caso, dal pericolo di un declino inarrestabile di cui sono testimonianza proprio le brillantissime pagelle degli studenti del Mezzogiorno.

  16. Anita
    Anita says:

    x Faust

    Caro Faust,
    non e’ tanto quel che scrivi, e’ come lo scrivi.
    Per esempio il bailout della AIG era necessario, non ci piace, ma avrebbe nuociuto a ben 123 Nazioni.
    Queste grandi compagnie sono globali e molto diversificate.
    Cosa ti credi che ci piacciano gli enormi salari e benefici dei CEO di queste Compagnie e Banche, certamente no, ma e’ il libero mercato ed il capitalismo, funziona per un po’ eppoi per diverse cause va in tilt.
    Molte grandi Compagnie sono state soffocate da milioni di pensionati che percepiscono pensioni esorbitanti e benefici per tutta la famiglia, a vita.
    Allora l’aspettativa di vita era di 10 anni di meno, adesso abbiamo novantenni e centenari a iosa.
    Non lo so’ spiegare bene in Italiano…ma credo di avere dato i pro and con.
    Nel 1991 abbiamo avuta una crisi, non enorme come questa, ma ha affondato le Banche e le Credit Union piu’ piccole…molti hanno perso tutto, i politici se ne sono presi avvantaggio.
    Politici locali. I quali sono ancora una combutta che pensa solo a se stessi e….compagni.
    :-( :-( :-(

    Anita

  17. Cerutti Gino
    Cerutti Gino says:

    Tra non molto Al Tappone, ci dirà che la colpa del disastro di Alitalia va ricercata pure nella persona di Fidel Castro..
    Il Vespone Lecca-Lecca, quello che non inciampa mai perchè striscia, ci farà una quarantina di puntate di Sporta a Sporta.
    Animo!

    C.G.

  18. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Cara Anita
    Quando scrivi queste parole “… ma e’ il libero mercato ed il capitalismo, funziona per un po’ eppoi per diverse cause va in tilt.” per me suoni il violino.
    Il “TILT” è un fenomeno preconizzato da Marx 150 anni fa quando parlava di caduta tendenziale del tasso di profitto, e poi le crisi cicliche dl capitalismo. Ogni volta qualche economista crede, o cerca di darci a bere, di aver trovato la panacea di tutti i mali del sistema e dopo un po’ regolarmente scopriamo che erano solo pannicelli caldi.
    Figuriamoci se il non sono contento che si nazionalizzino le banche, io che nazionalizzerei quasi tutto quello che loro vorrebbero privatizzare.
    I servizi, scuola, sanità,poste, telefoni, banche ovviamente, ma anche infrastrutture, autostrade, ferrovie, trasporto aereo e marittimo, energia elettrica, insomma tatto quanto è indispensabile alla vita di tutti i cittadini. Quello che non mi piace sono le nazionalizzazioni e le privatizzazioni “a comodo”. Quando la mucca fa il latte la mungono i privati, quando smette di farlo il fieno per farla campare lo deve mette il pubblico.
    Comodo, troppo comodo.

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  19. Anita
    Anita says:

    Idem per il socialismo, dove funziona?
    Negli US tutto cio’ che e’ regolato dal governo e’ sempre stato in perdita.
    In ogni Stato il Congresso ed il Senato porta l’acqua al suo mulino.
    Gli US sono equivalenti a 50 Nazioni, non so’ perche’ non ve lo posso fare entrare nella capoccia.
    Anche in questa occasione, i bailout, vi credete che vengano approvati senza ricatti da parte del Congresso?
    Oh no, io approvo questo se tu mi dai quello…
    Quasi tutti barattano.
    Immaginate 50 Italie, se non vi sapete regolare con una, cosa mai fareste con 50 ???

    Buona notte, Anita

  20. ciccio
    ciccio says:

    signor nicotri, come diceva qualche antico, amicus plato sed magis
    amica veritas. io ho una certa simpatia per lei, meno per altri che
    frequentano il suo blog. pero’ sono contento che l’espresso le abbia
    chiuso a ruota libera, perche’ lei faceva solo una vergognosa campagna
    antisemita e contro la chiesa cattolica. le pare giusto che l’espresso
    finanziasse una forma di intolleranza fascista come la sua? comunque
    faccio tanti auguri al suo nuovo blog. ammettendo che duri.
    ciccio

  21. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Ha parlato.
    Ciccio chi?? ciccio formaggio
    quello che
    gli – tagliasse ‘e pizze d”a paglietta,
    quello che gli mettono
    ‘a colla ‘int”o cazone…
    e gli screvisse, cu nu piezzo ‘e gesso,
    aret”o matinè:
    “Ciccí’ si’ fesso!”

    Ciao cicciuzzo

  22. x Nicotri
    x Nicotri says:

    Lei deve portare in tribunale anche le merde come ciccio oltre ai vari Belbo. E’ gente troppo vile e velenosa.
    Shalom

  23. Peter
    Peter says:

    x114

    Complice un po’ d’insonnia, ho dato un’occhiata alla Wikipaedia, apprendo che Gelmini e’ una 35enne lombarda, berlusconiana, e attuale ministro della PI come dice l’articolo riportato.
    Complimenti per la brillante carriera politica. Trovo un po’ strano che una persona di quell’eta’ e (mi pare) senza alcuna esperienza d’insegnamento o di ricerca, faccia il ministro della PI e pontifichi su come e’ e dovrebbe essere la scuola in Italia. Con le solite distinzioni ai danni del Sud, ci mancherebbe (almeno cosi’ dice l’articolo del Corriere).
    Il succo e’ come al solito: se la scuola italiana ha una cattiva reputazione, tutti concordano, a destra come a sinistra, che e’ colpa della carente scuola meridionale e dei suoi supposti voti gonfiati. Altrimenti le cose andrebbero a gonfie vele: altrove la scuola e’ selettiva e meritocratica. Ed il Sud ha perso la sua coscienza critica, altrimenti si batterebbe il petto e direbbe mea culpa. Mah.
    Mi fa piacere che sia stata sollevata l’accusa di razzismo antimeridionale. A parte il fatto che dubito molto che a Roma la scuola ed il resto vengano gestiti molto diversamente che a Napoli o a Crotone ( ho dei conoscenti), vorrei dire ancora qualcosa sulla parola razzismo in questo contesto. Non credo che oggi la parola abbia molto a che vedere con razza od etnia. E’ piuttosto la tendenza, piu’ o meno legittimata, a dare addosso, infangare e ‘svendere’ gli interessi di una parte del paese in tempi di crisi (come adesso): ovviamente la parte piu’ debole e meno fortunata. La Lega lo fa da sempre, ma non solo essa, a quanto vedo. Il Sud diventa il capro espiatorio di tutti i mali del paese. L’antimeridionalismo e’ diventato il credo politico ‘in’ un po’ dovunque, a nord come persino a sud, ma soprattutto a destra come a sinistra.
    E’ un fenomeno , quello di condannare vigliaccamente una parte o fazione nell’illusione di salvarsi il fondoschiena o presentarsi meglio ‘in societa’, che storicamente si e’ visto molte volte in nazioni diverse in epoche di grandi cambiamenti, crisi economiche, etc

    Peter

  24. peter
    peter says:

    leggevo poi sulla Wikipaedia, sotto la voce ‘controversie’ : l’avvocato Gelmini ando’ a Reggio Calabria per sostenere l’esame di abilitazione alla professione (non a Brescia, che mi pare fosse la sua sede naturale). Il che pero’ non le ha impedito di scagliarsi contro scuola ed universita’ del Sud, una volta diventata ministro

  25. Anita
    Anita says:

    Bush convince le Borse, Milano vola a +7,7%

    Roma, 19 set (Velino) – Rialzano la testa Wall Street e tutte le Borse europee. Il maxi-piano di salvataggio del sistema finanziario elaborato dalla Federal Reserve e dal Tesoro dopo il collasso di Lehman Brothers e il salvataggio pubblico del big assicurativo Aig – che avrà “un valore di centinaia di miliardi di dollari” come ha detto il segretario del Tesoro Henry Paulson – rende le Borse euforiche. In volata nei primi scambi a New York gli indici: a pochi minuti dall’apertura l’indice Standard & Poor’s mette a segno un rialzo del 4 per cento. Scatta anche il Dow Jones (+3,11 per cento) e il Nasdaq a +2,57 per cento dopo aver toccato un rialzo del 5 per cento. Volano i titoli più puniti nei giorni scorsi dalla sfiducia degli investitori sul settore bancario e assicurativo: Morgan Stanley +49 per cento in avvio, Goldman Sachs +32 per cento, Aig +58 per cento. Volano le Borse europee. A Milano il Mibtel segna un +7,70 per cento (con S&P Mib a quota 8,62 per cento). Si tratta dei maggiori rialzi degli ultimi dieci anni.

    A Parigi il Cac 40 segna un balzo in avanti del 9,27 per cento), a Londra l’Ftse cresce del 9,33 per cento, Francoforte sale del 5,56 per cento. A Milano sono state comprate a piene mani le Bpm (+12,38 per cento), sospese al rialzo quasi sul finale. Sono inoltre volate le Mps (+13,13 per cento), le IntesaSanPaolo (+11,7 per cento) e le Unicredit (+13,4 per cento), quest’ultime tra volumi colossali: sono state trattate piu’ di 475 milioni di azioni, contro una media dell’ultimo mese attorno a 150 milioni pezzi.

    Sullo stesso argomento:

    Piano anti-crisi Usa, Bush: Necessario anche se costoso

  26. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Anita …. non ti scaldare al fuocherello di un qualche rimbalzo delle borse, l’economia drogata ha solo tirato una dose doppia di coca staremo a vedere cosa succede quando passa l’effetto, generalmente più e forte la dose più e grave la crisi da astinenza che ne segue e per farla passare la dose dovrà aumentare ancora.
    Qualche tempo fa lessi che per ogni barile di petrolio prodotto giornalmente ne vengono comprati e venduti dieci, no una cosa così non può funzionare, almeno non può funzionare bene, sicuramente qualche economista sarà in grado di giustificare questo assurdo logico, ma i risultati si vedono.
    L’economia determina la vita delle persone “è una cosa troppo seria per lasciarla fare agli economisti” avrebbe detto Winston Churchill

    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  27. AZ Cecina Li
    AZ Cecina Li says:

    Caro Peter

    ” l’avvocato Gelmini ando’ a Reggio Calabria per sostenere l’esame di abilitazione alla professione (non a Brescia, che mi pare fosse la sua sede naturale).”
    Dovrai quindi ammettere che almeno nel campo della ricerca di strade con sole discese e nessuna salita le ministra ha una certa competenza diretta.
    Sul fatto che esista la tendenza a dare addosso alle parti più deboli in generale hai perfettamente ragione, della lega penso tutto il male possibile, quando presero il controllo del comune di Milano scrissi provocatoriamente di essere depennato dall’elenco anagrafico della città.
    Se però i meridionali seri non fanno anche loro un po’ di autocritica su certe situazioni e comportamenti e la buttano sempre e comunque sul razzismo, finiscono per dar spago al becerume padano. Il razzismo c’è ma anche una parte del sud ci mette del suo nell’alimentarlo.
    Antonio - – - antonio.zaimbri@tiscali.it

  28. Quanti "negri" ammazzati valgono un bianco in prima pagina?
    Quanti "negri" ammazzati valgono un bianco in prima pagina? says:

    EXTRACOMUNITARI. Leggo la notizia della strage di extracomunitari
    uccisi dalla camorra a Caserta. Sei africani abbattuti a colpi di
    mitraglietta. Ma per leggere la notizia debbo addentrarmi nelle pagine
    interne dei quotidiani. Ma quanti ne debbono essere ammazzati di negri
    per poter avere la dignità della prima pagina dei giornali italiani?
    Poi, per protesta, la comunità africana ha fatto una manifestazione ed
    un corteo durante i quali sono state danneggiate alcune automobili.
    Vedrete domani. La notizia sarà finalmente in prima pagina. (csf)


    http://WWW.SABELLIFIORETTI.IT

  29. XX Settembre festa laica per tutti, anche per la Chiesa
    XX Settembre festa laica per tutti, anche per la Chiesa says:

    Il Pepe della Libertà (PdL): XX Settembre festa laica per tutti, anche per la Chiesa

    NICO VALERIO
    Salon Voltaire, 20 settembre 2008
    http://salon-voltaire.blogspot.com/2008/09/il-pepe-della-libert-pdl-il-xx.html

    Una sorpresa ci è venuta dalla Camera, l’altro ieri “desolatamente vuota”, come ha detto l’oratore, il deputato Mario Pepe, rara eccezione nel grigiore dei parlamentari del cosiddetto Partito della Libertà. Ma ascoltiamo il suo breve intervento:
    “Signor Presidente, intervengo in quest’Aula, desolatamente vuota, perché resti agli atti un invito, un appello che intendo rivolgerle. Fra due giorni ricorre l’anniversario della battaglia di Porta Pia, una data troppo spesso dimenticata, eppure una data importante, non soltanto per lo Stato italiano, ma soprattutto per la Chiesa cattolica. Dalla perdita del potere temporale la Chiesa cattolica trasse uno slancio verso una spiritualità più alta. Il 20 settembre per noi è soprattutto l’affermazione di un principio: la Chiesa può essere libera solo se lo Stato è libero, e lo Stato è libero quando non ha bisogno di utilizzare la forza per imporre una dottrina, lo Stato è libero quando usa la forza solo per difendere la libertà dei cittadini.
    “Signor Presidente, io e alcuni deputati il 20 settembre andremo a Porta Pia: andremo a Porta Pia per difendere la libertà della Chiesa, perché la Chiesa si batte per i suoi principi, ma lo faccia con le armi spirituali e morali. Andremo a Porta Pia per difendere la libertà dei sacerdoti, purché questi siano ministri di Dio e non amici del potere. Andremo a Porta Pia perché la Chiesa possa difendere la vita, ma non possiamo non dire che ci sono delle situazioni che offendono la vita: signor Presidente, ci sono 3.000 malati in coma vegetativo che subiscono la vita! Ci sono delle situazioni gravissime! Ci sono delle situazioni disperate, che aspettano da questo Parlamento neoguelfo una legge sul testamento di vita.
    “Signor Presidente, il 20 settembre va al di là dei confini nazionali: oggi nel mondo stanno risorgendo Stati neodottrinali, e il Presidente Berlusconi a Parigi ha messo in allarme, perché questi Stati stanno minacciando la pace e la sicurezza; e contro il risorgere di tali Stati neodottrinali il 20 settembre recupera tutta la sua pregnante rilevanza.
    “Signor Presidente, le chiedo che la Camera dei deputati il 20 settembre possa essere presente con una delegazione ufficiale e porre una corona davanti alla breccia, perché attraverso quella breccia non passò solo lo Stato italiano e non passarono solo le bandiere, ma passarono le bandiere della civiltà e del progresso e quelle della fede nella scienza, una fede che è sopita e deve essere quindi risvegliata, soprattutto nei giovani di questa difficile e tormentata generazione”.
    .
    Be’, che dire? Ora che sono stato scoperto, ve lo posso confessare: il sedicente Mario Pepe ero io. Mille euro mi è costato il tesserino falso da deputato, altre 500 il distintivo, ma mi sono tolto la soddisfazione di parlare, sia pure ad aula vuota (sempre così, anche quando intervenivo ai Congressi radicali: mi facevano parlare, chissà perché, solo a notte fonda…), per il XX Settembre alla Camera.
    Così resterà un’esperienza indimenticabile per tutti, questo strano, mai sentito prima, PdL (Pepe della Libertà). E i cronisti parlamentari, tutti a sfogliare febbrilmente l’annuario per sapere chi è il misterioso deputato laicista della Destra, addirittura iscritto a tutti i soggetti radicali. Ma il mio momento di gloria è durato poco: Marco Pannella ha rivelato a Radio Radicale che il misterioso Mario Pepe è il nipote del grande liberale Salvatore Valitutti. Ah, ecco, volevamo ben dire.
    Ma vista la colpevole passività della classe politica italiana di fronte agli integralisti religiosi, in particolare oggi nel Centro-Destra, basterà un granello del miglior pepe a migliorare una pietanza insapore e malcotta come certe viscide minestrine dell’asilo delle suore, dal caratteristico tanfo di rancido?
    NICO VALERIO

  30. Sylvi
    Sylvi says:

    x Peter

    ===infangare e svendere gli interessi di una parte del Paese,…ovviamente la parte più debole e sfortunata===

    Caro Peter, se anche lei “colto e navigato” si esprime così, non c’è davvero più speranza per il suo Mezzogiorno.
    Sono le parole “più debole e sfortunata” che i meridionali usano a proposito e a sproposito a condannarlo.
    Più debole, perchè?
    Più sfortunato, perchè?
    Della Loggia ha scritto falsità?
    Io, fossi meridionale,mi arrabbierei come una biscia a sapere che i settentrionali stupidi e arrivisti hanno bisogno di vernire in meridione per passare un esame!
    Griderei “raus” a casa tua, e subito dopo mi porrei domande.
    Peter lei, come tantissimi altri meridionali e settentrionali, ha usato la sua laurea all’estero. Perchè?
    Ho una figlia che colleziona Master, dottorati e pubblicazioni in giro per il mondo. Vuole continuare a fare la ricercatrice, possibilmente in Italia e senza raccomandazioni ma con la forza del suo curricolo.
    Ce la farà? A volte dispero.
    Davanti a lei ci sono i parenti, gli affini e i laureati fasulli protetti dai “papaveri”.
    La stragrande maggioranza è del sud. Perchè?
    cordiali saluti.

  31. Uroburo
    Uroburo says:

    Caro Peter,
    lei mi stupisce sempre più.
    Il Gallo della Scrofa (personaggio a me personalmente odioso) è un terzista (un colpo al cerchio ed uno alla botte) e non è noto per posizioni antimeridionali.
    In compenso i dati OCSE dovrebbero essere incontrovertibili: stesse prove date contemporaneamente in tutt’Europa!….
    Ma come per i sionisti ogni invenzione è buona (l’ultima che ho sentito è che la Palestina è sempre stata abitata da ebrei, intesi come maggioranza) così per lei tutto va bene purchè si eviti di criticare il Meridione. Quindi l’unica spiegazione per capirne l’arretratezza (per altro da lei negata anche se sotto agli occhi di tutti) è che ci sia una congiura antimeridionale nel mondo, che fa il paio con la congiura antiebraica lamentata dai nostri sionisti.
    Con tutto questo prendiamo e buttiamo nella spazzatura tutta la letteratura sulla questione meridionale scritta dai meridionali (Giustino Fortunato, Salvatorelli, Stefano Jacini, Pasquale Villari, Gaetano Salvemini per non parlar di Gramsci, e l’infinita schiera di coloro che hanno speso la loro vita per cercare di superare l’arretratezza del Sud).
    Il Sud non è arretrato, anzi è meglio del nord! Bari è meglio di Milano: l’avete scritto voi due.
    Benissimo, stando così le cose direi che ogni problema è risolto e che il futuro a cui il paese andrà incontro sarà quello che deve essere. Le dirò: mi sono rassegnato anche a questo, anche perchè dubito che le cose potrebbero andare peggio di così.

    Poi io rimango del parere che le cose vanno male perchè la maggior parte dei meridionali non sono assolutamente più capaci di guardarsi addosso, proprio come lei e come il marco tempesta. Comunque ormai credo che le carte siano già state date. Credo che abbiate bisogno di tantissimi e sinceri auguri. U.

  32. Uroburo
    Uroburo says:

    Cara Silvy,
    sua figlia non ce la farà. Purtroppo per lei. Oppure al massimo si troverà un posticino di ricercatore pagato un migliaio di euri al mese ma senza l’assistenza sanitaria, il periodo di malattia e la pensione. E con il mese di vacanze pagato a sue spese.
    Queste sono le regole del paese, e non contemplano eccezioni. Però una tesserina di Cosch’ittaglia … Aiuta, sa, aiuta molto. U.

  33. peter
    peter says:

    xSylvi

    personalizzare le polemiche di questo genere non porta a nulla.
    Lei parla di sua figlia, che non ha raggiunto il ‘top’ per la sleale competizione di ‘numerosissimi’ meridionali (li ha contati, mi chiedo?).
    Se dovessi personalizzare, dovrei parlare dei miei nipoti in Italia (al Sud), per esempio. Al liceo, uno di loro venne rimandato un paio di volte in greco (materia orribile ed inutile, a mio avviso), nonostante sua madre insegnasse nella stessa scuola, e l’insegnante di greco fosse…una mia cugina, e quindi anche sua. Alla faccia del familismo amorale…Mi pare che in matematica non andasse meglio (al classico, poi), il che gli costo’ un’altra rimandatura. Ora studia filosofia a Bologna, sembra che se la cavi molto bene agli esami, per quello che vale: non sono riuscito a convincerlo a cambiare facolta’.
    Quasi nessuno di loro ha mai preso voti alti a scuola, eppure sono ragazzi intelligenti in molte cose, e con delle spiccate vocazioni artistiche. L’unico di loro che prende voti alti e’ quello che, giovanissimo, passa ore ed ore a studiare.
    Quanto a me, lasciamo perdere. Mi e’ andata piu’ che bene, e lasciare il paese e’ la scelta migliore che abbia fatto nella vita
    saluti

    Peter
    ps
    la Calabria e’ ancora parte di una certa repubblica, quindi il ministro Gelmini e’ a casa sua anche la’.
    Oggi 20 settembre: anniversario di Porta Pia. Una reminiscenza scolastica

  34. peter
    peter says:

    xUroburo

    faccia meno lo spiritoso. Io non ho mai scritto sciocchezze del genere (Bari meglio di Milano…anche se a Milano personalmente non ci vivrei mai).
    Ne’ ho mai negato l’arretratezza del Sud. Dico solo che quell’arretratezza non e’ esclusiva dell’Italia, e che tutto il paese dovrebbe in qualche modo farsene carico. Invece sento solo il solito ‘J’accuse’, il federalismo fiscale che verra’, e molto odio tra italiani come al solito.
    Quanto alle congiure, le ricordo che e’ lei quello della congiura usaegetta ai danni del resto del mondo.
    Buona giornata, pero’ gli auguri se li tenga per lei: io non ne ho bisogno

    Peter

  35. Sylvi
    Sylvi says:

    caro Uroburo.
    Troppo tardi per la tesserina…e troppo orgoglio e dignità da mettere sotto i piedi!
    Mia figlia è giovane e non intende vivere con il basto della ricattabilità e della riconoscenza pelosa.
    Meglio pagare un prezzo salatissimo sia umanamente che professionalmente.
    Noi, marito compreso, siamo con lei!
    Matti e utopici? Chissà!

    A Peter vorrei dire che la personalizzazione non c’entra, purtroppo mia figlia è in ottima e numerosa compagnia.
    E il nepotismo dove prospera e fiorisce gagliardo?
    Se suo nipote NON vorrà raccomandazioni, allora si prepari a vita grama!

    Ma le pare così strano desiderare che in Italia le cose funzionino come in GB, in Germania, in Scandinavia ecc.ecc.

  36. Peter
    Peter says:

    xSylvi

    ma no, non mi pare affatto strano. Anzi, auspicabile.
    Mi pare solo strano che se ne dia la colpa solo ad una parte del paese

  37. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro U.
    Bisceglie sarà un’eccezione, un’enclave fortunata in una bolgia infernale, ma io qui ci ho lavorato per 25 anni, ci ho lavorato bene, mi sono goduto la vita molto meglio e molto di più dei miei concittadini emigrati a Milano.
    Qui riesco a vivere dignitosamente con i miei 400 euro di pensione; al Nord non so come me la sarei potuta cavare.
    Parlavo proprio ieri con una delle mie amiche milanesi, che era piuttosto ‘upset’ ( non riesco a trovare il termine corrispondente italiano) dal vedere quotidianamente nel centro di Milano, dove lavora, gente che fruga nei cassonetti dell’immondizia. Qui a Bisceglie una cosa del genere non esiste.
    Se una certa parte del Sud è nelle mani della malavita organizzata ( non è il caso di Bisceglie), la colpa è dei politici collusi, come dice a chiare lettere anche Di Pietro, facendo i nomi nel sito IDV. Se il Sud piange, la colpa è di Roma, intesa come politica a livello nazionale, che usa la criminalità per restare a galla. I meridionali subiscono e, in totale assenza di una protezione da parte delle istituzioni, sono costretti ad adattarsi, molto ‘obtorto collo’. Qualcuno si ribella e qualcuno dei ribelli finisce al cimitero, senza che nessuno si muova per eliminare le metastasi di un cancro che ha la sua testa a Roma.

  38. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Peter:
    ” l’avvocato Gelmini ando’ a Reggio Calabria per sostenere l’esame di abilitazione alla professione (non a Brescia, che mi pare fosse la sua sede naturale). Il che pero’ non le ha impedito di scagliarsi contro scuola ed universita’ del Sud, una volta diventata ministro”
    —–
    Appunto: lo fa con cognizione di causa.

  39. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Sentivo pero’ tempo fa che pregare ha un effetto terapeutico, provato. Anche pregare per un’ altra persona. Sembra anche senza che l’altro ne sia consapevole: a me sembra assurdo, ma so che vi sono studi che dimostrerebbero il contrario.
    —————-
    Pare che le famose litanie cattoliche, come qualsiasi rituale cantilenato e monotono, aumenti i ritmi alfa. Così come i canti dei monaci buddisti.
    In quanto all’arte, certo, è bello ciò chee piace e ciò che piace intanto ci piace in quanto si adatta alle nostre personali esigenze. Io che sono un creativo adoro Dalì, ma non mi piace Picasso, ( a parte Guernica e les demoiselles d’Avignon) perchè oltre ad essere un creativo sono anche un logico. Poi, dipende anche dall’evoluzione della persona. Ai tempi di Lucio battisti, quando lui cantava …’Voglio Anna…’, io che ero nella piena scoperta della musica classica, dicevo ‘ e dategliela, quest’Anna, così la smette!’. Bene, ora Battisti lo ascolto volentieri. Perchè questo cambiamento? Perchè lo assimilo ad una certa arte figurativa che prima non conoscevo.
    L’arte rinascimentale mi lascia freddo. Ha una sua bellezza, certo, ma un’illustrazione della Bibbia, di Dalì, mi dà un’estasi che nessun quadro di Michelangelo potrà mai darmi. Per quanto sia favolosa la cappella sistina, Dalì mi muove l’adrenalina come nessun altro. Devo dire però che una delle due volte in cui sono rimasto letteralmente col fiato mozzo, è stato quando ho visto per la prima volta la Pietà di Michelangelo, in S. Pietro. Mi è apparsa all’improvviso, non sapevo fosse lì. Ho capito in un attimo il significato del termine ‘perfezione’!

  40. marco tempesta
    marco tempesta says:

    x Hlafo:
    “Cara Anita, non vorrei deluderti ma qui in Germania è la prassi.
    Pare che gradiscano molto la musica di Ludwig van Beethoven.”
    ————————
    Embè…sono delle intenditrici!
    Mi chiedo che latte farebbero se ascoltassero Strawinsky o Penderecki.
    Però credo che l’ottimale sarebbe lo Schiaccianoci di Tchaikowskij, o anche Il lago dei cigni.
    Benchè io sperimenterei Offenbach o Gershwin, autori sottovalutati.

  41. Peter
    Peter says:

    xMarco T

    cosa ne possiamo capire noi di arte? solo il nepotismo dei mecenati, tutt’al piu’.
    Orbene, Dali’ non mi da’ emozioni, tranne il mal di testa. Troppi conflitti inconsci irrisolti, specie col suo lato femminile. Ha mai visto quella scultura di vecchio pieno di cassetti, con un’espressione terrorizzata? credo che fosse uno dei suoi autoritratti.
    Michelangelo si identificava senza problemi (credo) con la Madonna che reggeva il Cristo morto. L’armonia e ‘perfezione’ della figura deriva anche dalla soluzione della sua conflittualita’ latente.
    Upset si dice in italiano sconvolto o scombussolato.
    Guardi che i bilingui trapiantati fuori siamo Anita ed io: che tipo d’identificazione e’ questa? o l’inglese e’ lingua ufficiale anche nella libera repubblica di bisceglie?

    Peter

  42. marco tempesta
    marco tempesta says:

    Caro Peter, è che ci sono dei termini credo intraducibili in italiano, che in altre lingue rendono il concetto in maniera più sottile. Il termine ‘scombussolato’ ormai non appartiene più al linguaggio corrente. Sconvolto, è un termine troppo crudo. Upset forse potrebbe meglio tradursi col romanesco ‘ stranito’, che è una via di mezzo tra lo sconvolto e il ‘negativamente meravigliato’.
    Adoro il Dalì che tutti conosciamo, ma c’è un altro Dalì che pochi fortunati conoscono, ed è il Dalì illustratore, del tutto diverso dal pur fantastico Dalì arcinoto.
    Come ho detto prima, è il ‘bello’ che si adatta a noi, non noi al ‘bello’. Io adoro il surrealismo. In poesia mi piacciono i ‘cadavres esquìs’. Mi piace l’Art Nouveau. Mi piacciono i fiamminghi in genere, specialmente Bruegel e Bosch.
    Mi piace tutto ciò che si distacca dall’ovvio, per quanto l’ovvio possa avere una sua bellezza indiscussa; ma è una bellezza che tendo istintivamente a stravolgere. Perchè io sono fatto così. Un altro è fatto in maniera diversa e per lui il bello è il grattacielo Pirelli nella sua linearità ed essenzialità, ad esempio.
    A me lascia freddo tutto ciò che non è in qualche modo ‘elaborato’. L’unica cosa che mi piace al naturale, sono le donne. Una donna in qualche modo ‘rifatta’, mi genera un senso di distacco, come se fosse una donna di plastica. Il mio istinto animale che fa capolino…

  43. Hlafo
    Hlafo says:

    xMarco,
    Upset:-Hai la scelta.-
    attonito, attonita adj.
    costernato, costernata adj.
    esterrefatto, esterrefatta adj.
    sbigottito, sbigottita adj.
    sgomentato, sgomentata adj.
    stordito, stordita adj.
    sconvolto
    allibire qcn.
    costernare qcn.
    sbigottire qcn.
    sgomentare qcn.

  44. peter
    peter says:

    xMarco T

    guardi che stranito e’ italiano, non romanesco.
    E’ in inglese si rende con bewildered o confused, non upset che denota invece un certo turbamento. Sconvolto va bene, ma in italiano diciamo spesso arrabbiato, disgustato, indignato. Tutti termini forti, che in inglese si possono rendere diplomaticamente con upset.
    Il suo Dali’ illustratore, che pochi eletti conoscono, non e’ piu’ vero o autentico del surrealista, ovvero anche confuso e persino psicotico. Ne fece un commento Freud che lo conobbe di persona e di certe cose se ne intendeva. Ferme restando le sue grandi qualita’ artistiche.
    Anche a Dali’ piacevano le donne. Ma ne parlava in un modo che oggi desterebbe non poche perplessita’, oltre agli strali delle donne stesse

    Peter

  45. ASSALTO ALLA DILIGENZA
    ASSALTO ALLA DILIGENZA says:

    Ma dov’è finito l’efficientismo del privato, se le Banche centrali devono intervenire? Che ci stavano a fare tutti quei manager alla Lehman e in AIG?… Rubamazzo?… E la bolla dei mutui? Un modo come un altro per far avere capitali a gruppi finanziari e immobiliari attraverso un consumatore (potenzialmente insolvente, non importa) che stipula un contratto di affitto camuffato da illusione di proprietà… Scopa!

    L’intrattenimento di ogni genere e grado edulcora lo stato di razzia, con yes men palestrati, culi e tette in bella vista tv… adescamento secondo i costumi dello spettacolo a telecomando, telenovela, telecity.

    Gli assets di una nazione sono principalmente quattro:
    -il potenziale umano
    -il risparmio individuale
    -il potenziale economico
    -la raccolta fiscale

    Ora in Italia:
    -il potenziale umano viene continuamente represso e, se va bene, relegato a stupide esercitazioni;
    -una ristretta oligarchia affaristica o malavitosa gestisce le leve di comando;
    -il risparmio passa dal collettore bancario svuotato dal sistema finanziario creativo (rapina legalizzata!);
    -la capacità economica è obsolescente resa ora precoce dall’innovazione tecnologica;
    -le economie pubbliche, generatrici di fatturati certi, sono state tartinizzate e fatta razzia dai furbastri di piazza affari;
    -la raccolta fiscale è preda di appalti ladrocini.

    Quale futuro può avere questo Paese così ben assortito:
    – i cui cervelli sono scappati all’estero, perché qui non si investe in ricerca;
    – l’etica è un gioco delle tre carte;
    – gli investimenti pubblici sono fagocitati da idrovore che alimentano una élite delinquenziale;
    – la scuola non esiste più… si riproducono analfabeti d’anticipo e disabitati;
    – la famiglia? In due devono precariamente lavorare per quattro per campare… L’imprevisto economico? Una tragedia! I figli? Una bomba a orologeria nelle mani della telebadante! La casa?… condivisa e mobile… se ti riesce!… Insomma della serie: “disperati in famiglia”;
    – la sanità è in balia di appalti e incapaci;
    – il parlamento è rappresentativo di uno società sclerotizzante, dedita alla truffa e all’orgia;
    – le amministrazioni locali presidi clientelari;
    – la giustizia uno scolapasta ad usum delphini.

    E poi si meravigliano del “disagio”, parola di moda, come la “sostenibilità”!… se i giovani bevono o si drogano; se omicidi, suicidi e stragi dilagano; se uno improvvisamente dà di matto!
    Finché le mafie governano!… e gli zombie imperversano? Questo è il contesto in cui germoglia la vita, in cui il male prevale sul bene! In cui il falso prevale sulla verità! In cui l’imbroglio è lo strumento per l’obiettivo del profitto! E’la società di Caino non di Abele.

    Ma tranquilli, i Sindaci sceriffo prenderanno loro le redini del Paese e allora dai Comuni uno slogan che piace tanto: “Tolleranza zero!”… Da dove iniziamo? Basta con le prostitute!… il cambiamento deve venire dal basso… popolare! Lo dice anche la Carfagna… nei suoi calendari!

    Esistono poche isole felici, riserve a tempo, insidiate dagli appalti di modernizzazione… è così che oggi vengono mobilitati gli scontri di massa: non più ideologie, ma tipologie d’affari, fazioni divise sulla modalità di modernizzazione… che piace tanto ai manipolatori di appalti! Veri creativi!… E ti ritrovi così in un ospedale nuovo, un labirinto, senza senso… ti puoi anche perdere, girare giorni in cerca di una informazione, di un reparto… Un cantiere permanente… E’ vero Giorgi? Tu sai che tutta una città, Parma, ti maledice tutti i giorni appena pensa o mette piede in quel perverso ospedale nuovo che ci hai costosamente costruito con la tua banda e le tue consorterie di malaffare? Ovviamente indebitando il sistema e distruggendo il vecchio… La cui vasta area era appetita!
    Un esempio dello spirito di modernizzazione… che tanto piace ai nostri politici, in nome del quale si battono… così dediti al bene comune… (Parma, 18/09/2008)

    Luigi Boschi
    visita il blog: http://www.luigiboschi.it

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